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    Perugia, Grbic: “Travica? So quanto possa contare la sua leadership”

    Di Redazione Tanti i giocatori della Sir Safety Conad Perugia impegnati nelle scorse settimane nella Volleyball Nations League e tanti sono in partenza per le Olimpiadi di Tokyo. Nikola Grbic, ha spaziato su tutti i fronti in vista della prossima stagione nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dell’Umbria. “Quanto alla Vnl – spiega il coach serbo – l’ho seguita ma in maniera un po’ distaccata. Il format molto diverso rispetto al passato, con molti club che hanno presentato sestetti misti, giocatori che fanno una partita sì e due no, non mi appassiona molto, anche perché così è difficile mantenere performance di livello. Consideriamo pure che molti giocatori hanno utilizzato questa kermesse con la testa già proiettata alle Olimpiadi. Questo per dire che non mi preoccupo molto se qualcuno dei miei ha giocato poco o non è stato al massimo del rendimento“. Leon e Plotnytskyi, però, hanno fatto faville in battuta… “E’ bello sapere che nel nostro roster ci sono giocatori che nel fondamentale sanno mettere alle corde gli avversari. Sappiamo che le potenzialità ci sono, dobbiamo allenarci perché vanno sempre migliorate. Questi record e queste performance hanno bisogno di continuità e intensità di allenamento, altrimenti nel lungo è difficile ripetersi. E lo dico guardando proprio alla Vnl di questi giorni“. Che giudizio dà dell’Italia in proiezione olimpica? “Ci sono sei-sette squadre superiori alle altre e tra queste c’è sicuramente la squadra azzurra che ha potenzialità da medaglia. Però bisogna sempre vedere come arrivi all’appuntamento. Italia e Serbia hanno fatto una scelta precisa e si sono presentate alla Vnl con le seconde linee, la maggior parte delle altre squadre ha fatto una scelta diversa per cercare la pressione avversaria e situazioni di gioco che difficilmente in allenamento riesci a provare. Meglio far riposare gli atleti o cercare un’intensità più continua? Si vedrà…“. Contento di avere Travica? “Lo conosco da avversario e so quanto vale. Con Belgorod vinse la Champions superandomi in semifinale. So quanto possa contare la sua leadership in campo e fuori e anche nella nuova situazione in cui sarà chiamato a misurarsi“. LEGGI TUTTO

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    Vero Volley, Beretta: “Puntiamo a confermare il quarto posto finale”

    Di Redazione Thomas Beretta è pronto a difendere i colori della Vero Volley Monza per la settima stagione. Quest’anno oltre alla Superlega, gli occhi sono puntanti anche sulla CEV Cup, seconda competizione europea. Il centrale brianzolo, intervistato da Il Cittadino di Monza, ha le idee chiare sugli obiettivi, sulla stagione e sulla nuova squadra. Beretta, il 2021-22 coincide con la sua settima stagione consecutiva in massima serie con Monza… «La società ha puntato tanto su di me in questi anni e da quando sono ritornato in Brianza ha sempre costruito squadre più competitive, una crescita evidente per puntare in alto: sono rimasto e spero di vincere un trofeo con questo club». Monza debutterà in Coppa Cev: quali le aspettative? «Ammetto che non ho mai digerito la sconfitta in finale di Coppa Challenge nel 2019 con Belgorod, quindi giocare la Cev e puntare a vincerla credo possa essere un bel modo per rimediare, nonché un obiettivo alla nostra portata, anche se non conosciamo ancora le avversarie. La competizione sarà difficile, come il doppio impegno in campionato e coppa, non sarà facile, ma ci proveremo». Cosa si aspetta della prossima stagione in Superlega dopo il quarto posto in stagione regolare e la semifinale Playoff dell’ultima annata? «La rosa è cambiata parzialmente, e dovremo ripartire dalla costruzione del gruppo anche sfruttando che la gran parte di noi non sarà impegnata con le nazionali durante l’estate. L’obiettivo è continuare a crescere, ragionando poco sulla concorrenza, e concentrandoci molto su noi stessi, come fatto nell’ultima stagione. Di certo tutte le avversarie saranno forti, alcune fortissime: noi puntiamo a confermare il quarto posto finale…». Il vostro roster ha perso un opposto come Adis Lagumdzija, la rivelazione dell’ultimo campionato, e guadagnato un posto due di grande esperienza come Georg Grozer: vi siete rinforzati o indeboliti? «Vero che Adis ci ha dato una grande mano lo scorso anno, ma troviamo un Grozer che non deve dimostrare nulla, il nostro obiettivo sarà aiutarlo a inserirsi al meglio nel gruppo. Da lui ci aspettiamo la massima prestazione di cui è capace: se gioca al meglio, non avremo certamente nulla da invidiare rispetto al 2020-21 nel ruolo di opposto. E poi puntiamo molto su Vlad Davyskiba, che ha dimostrato di essere un giovane molto promettente». LEGGI TUTTO

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    Taranto, Primavera: “In poco tempo non è facile aprire e chiudere delle trattative”

    Di Redazione Continua a gonfie vele il mercato della Prisma Taranto anche se non è facile portare a casa giocatori di un certo livello visto che è solo un mese che la formazione neo promossa si è “tuffata” nel volley mercato. A fare il punto della situazione è il Direttore Generale Vito Primavera nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dello Sport Puglia. Vito Primavera come sta procedendo il mercato della Prisma? «Il lavoro si sta sviluppando in simbiosi con Corsano e Di Pinto. Quest’ultimo ci indica il giocatore da seguire, mentre io e Corsano ci dividiamo le trattative. In poco tempo non è facile aprire e chiudere delle trattative, perché è solo da un mese che abbiamo messo le mani nel mercato. Come per tutte le società valutiamo quattro o cinque profili per ruolo, puntando ovviamente alle prime scelte, ma non è facile. È un mercato complesso, ma per quanto stiamo facendo, direi anche soddisfacente». Come ha ritrovato Bongiovanni, Zelatore e Di Pinto? «Ancora più bravi, più di quanto non lo fossero dieci anni fa. Bongiovanni ha il fiuto per leggere correttamente tutto ciò che gira attorno alla Prisma e al Volley; Zelatore è un manager sportivo a tutto tondo. Credo che l’esperienza maturata nel calcio abbia fornito un’ulteriore ampia visione per essere dei dirigenti completi. Di Pinto ha delle doti naturali importanti, che il tempo non potrà mai mettere in discussione». Con loro il volley tarantino è in una botte di ferro? «Certamente e non solo per quanto fatto nell’ultimo campionato, ma anche e soprattutto per il lavoro svolto sino a dieci anni fa. Ti assicuro che portare giocatori al sud non è facile, ma la presenza stessa di Bongiovanni, Zelatore e Di Pinto è una garanzia. Di campioni ne avremmo portati anche in questa sessione di mercato, ma per quanto detto prima, ora è impossibile». LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Oleg Antonov resta un giocatore della Gas Sales: “Sono carico”

    Di Redazione Un’altra bella notizia in arrivo per i tifosi di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: dopo la conferma di Aaron Russell arriva quella di Oleg Antonov, che continuerà a vestire la casacca dei piacentini anche nella prossima stagione. Con lui, la batteria dei posti 4 è così al completo: Antonov, infatti, si aggiunge ai nuovi biancorossi Rossard e Recine, sbarcati a Piacenza nel corso del mercato e al già citato Russell.  Reduce dalle esperienze collegiali con la maglia della Nazionale italiana tra Roma e Cavalese il classe’88 si appresta a vivere la sua seconda stagione in Emilia che si preannuncia avvincente più che mai:  “Sono molto contento di rimanere a Piacenza anche nella prossima stagione, mi sono trovato molto bene in questa Società e anche in città. Sono carico e pieno di entusiasmo. Non vedo l’ora di tornare al lavoro in palestra con i miei compagni”. Nel corso delle 34 partite disputate tra campionato, play off e Del Monte Coppa Italia lo schiacciatore ha risposto presente ogni volta che è stato chiamato in causa da coach Lorenzo Bernardi, in modo particolare nella seconda parte di stagione. Alla sua prima annata sportiva con i colori di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, Antonov ha dimostrato tutte le sue qualità tecniche e tutto il suo carattere, in modo particolare, l’incisività al servizio e il sangue freddo nei momenti decisivi sono state le sue armi vincenti. Dando uno sguardo alle statistiche sono stati ben 183 i punti in totale realizzati dal numero 8 biancorosso, con 27 ace messi a segno. Dalla linea dei nove metri, infatti, Antonov ha saputo fare male alle difese avversarie con il suo servizio pungente: da applausi i sei ace vincenti nella sfida casalinga contro Civitanova. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanferla: “Peccato per la spalla, ora spero nella chiamata agli Europei”

    Di Redazione Un’estate, si spera, azzurra per il libero della Gas Sales Bluenergy Leonardo Scanferla che, dopo la bolla di Rimini per la Vnl ora aspetta la chiamata agli europei. Un’esperienza agrodolce per il biancorosso a Rimini in quanto alla terza partita si è infortunato alla spalla sinistra, una sublussazione posteriore che di fatto ha posto fine alla possibilità di scendere in campo. Infortunio che fortunatamente, da come dice lo stesso classe ’98 alla Libertà sembra solo un ricordo: “Il problema alla spalla ormai è superato, ma per tre settimane il dolore è stato molto forte, non potevo allenarmi e fare nulla, poi nell’ultima settimana ho iniziato a fare pesi. Purtroppo è stato un problema che ha condizionato non poco la mia esperienza con la maglia azzurra soprattutto quando si è iniziato a giocare. La voglia di scendere in campo era tanta ma c’era da salvaguardare anche la stagione che inizierà Ira qualche mese“. Com’è stata questa esperienza? “Dura, perché stare un mese tra hotel e palazzetto senza fare altri movimenti non è il massimo. Ma per giocare in sicurezza con questa pandemia ancora in corso non si poteva fare altro. Tutto ha funzionato bene, l’organizzazione è stata più che buona e tutto è filato liscio. E’ stata un’esperienza parecchio formativa, un vero piacere potersi allenare e giocare con giocatori che hai sempre avuto come avversari. Ho imparato molte cose e instaurato buoni rapporti Purtroppo ho giocato poco, l’infortunio alla spalla ha reso un po’ amara questa esperienza ma vestire la maglia azzurra è una cosa incredibile, una grande emozione». Sulla futura Gas Sales il padovano non ha dubbi: «Mi piace molto e la promessa fatta alla società di riportare Piacenza tra le big del campionato credo proprio che si possa mantenere. La nuova squadra sarà un po’ più giovane, la diagonale palleggiatore-opposto è molto forte e ambiziosa, mi sento di potere dire che potremo essere tra le prime quattro protagoniste della stagione. Personalmente non vedo l’ora di iniziare e conoscere i miei nuovi compagni». E adesso? «Spero di riuscire ad andare un po’ in vacanza, almeno qualche giorno per stacciare la spina visto che prima della Nazionale ho avuto solo pochi giorni di riposo. Ma in ballo ci sono gli Europei, ci sarà il nuovo tecnico De Giorgi e le convocazioni in vista del nuovo impegno post Olimpiadi arriveranno intorno al 20luglio, spero di essere chiamato». LEGGI TUTTO

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    Solé, toccata e fuga al PalaBarton tra VNL e la nascita del secondogenito: “Emozionato”

    Di Redazione Il centrale argentino Sebastian Solé, che era in “bolla” a Rimini con la propria nazionale per la Vnl, è tornato nei giorni scorsi a Perugia per assistere alla nascita del suo secondogenito Santiago nato una settimana fa proprio qui in città. Solé ha così potuto vivere qualche giorno e godersi in pieno la propria famiglia prima di rientrare in nazionale per preparare i giochi olimpici di Tokio. E ne ha approfittato anche per fare un salto al PalaBarton per qualche allenamento in sala pesi e per parlare un po’ di questa sua estate certamente speciale. “Beh, la nascita di mio figlio Santiago mi rende ovviamente super felice ed emozionato. Chi è genitore sa di cosa parlo e cosa si prova. Mia moglie è rimasta qui a Perugia in previsione del parto ed in questi giorni mi sto godendo un po’ tutta la mia famiglia. Poi Santiago è nato qui, ha la residenza qui, insomma è un perugino doc”. Solè è arrivato a Perugia direttamente dalla bolla della Vnl di Rimini. Un’esperienza certamente particolare.  “La bolla per certi aspetti è stata una bella esperienza. È uscita una Vnl particolare ma bella, abbiamo fatto tante partite di altissimo livello, ho visto una bella organizzazione. Poi è stata una situazione certamente nuova. Negli altri anni si viaggiava per tutto il mondo, stavolta eravamo tutti lì insieme”. La prossima stagione con la Sir è già nei pensieri di Seba.“Devo fare i complimenti alla società per la costruzione della nuova squadra. Tra vecchi e nuovi sarà un bel gruppo, una squadra molto lunga, ci sarà tanto da fare e da lavorare. Adesso chiaramente io e molti dei miei compagni abbiamo come obiettivo Tokyo, ma personalmente sono anche ansioso di ritornare a Perugia e cominciare a lavorare. Noi giocatori siamo tutti carichi e vogliamo fare belle cose insieme. Nella Vnl ho visto e parlato con alcuni miei compagni, tutti giocatori molto forti. I tifosi possono stare tranquilli, il prossimo anno saremo tutti lì per lottare, per migliorare e per provare a vincere”. Al ritorno a Perugia, Solè troverà una sua vecchia conoscenza, coach Nikola Grbic.“Un tecnico che ho avuto e che sa come allenare e come gestire un gruppo. A Verona mi sono trovato bene con lui, la squadra era sempre ben organizzata. Poi credo che Nikola abbia acquisito grande esperienza e fatto grandi cose in Polonia negli ultimi due anni. È una grande persona ed un grande allenatore”. La speranza di Solè è quella di trovare, al suo ritorno, il pubblico al palazzetto.“Metto sempre al primo posto la salute e la tranquillità di tutti, ma spero davvero di ritrovare i nostri tifosi al palazzetto e di poter andare tutti insieme nella stessa direzione. Poi il PalaBarton l’ho sempre sofferto da avversario, ora che sono qua me lo voglio godere”. Chiusura col botto per Seba. Chi la vince l’Olimpiade?“Vorrei dire la mia Argentina, so anche che è difficile. Nella Vnl Polonia, Brasile, Francia e Stati Uniti hanno dimostrato di essere grandi squadre e grandi favorite. E poi naturalmente tra le candidate ci metto l’Italia”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bongiovanni: “Il nostro scudetto sarà salvarci”

    Di Redazione La Prisma Taranto Volley, torna a rappresentare la Puglia in SuperLega dopo essersi riaffacciata appena la scorsa stagione nel volley nazionale grazie alla lungimiranza del presidente Antonio Bongiovanni e del vice-presidente Elisabetta Zelatore, i quali coadiuvati dal coach-manager Vincenzo Di Pinto, sono riusciti a vincere subito il campionato di serie A2 ed ora si preparano ad affrontare, dopo undici stagioni, il massimo campionato di pallavolo nazionale nonché il più competitivo al mondo. “Non posso che ripetere quello che dissi l’anno scorso di questi tempi. Per noi è già una vittoria esserci. La Superlega Italiana è un po’ la NBA del volley mondiale a livello di club. Vi giocano i giocatori più forti a livello internazionale” – afferma il numero uno del club rossoblù, Antonio Bongiovanni, al quale abbiamo posto una serie di domande che aiuteranno a svelare quelli che sono i programmi futuri. Presidente quella che sta emergendo da queste prime settimane di mercato è una squadra rinnovata in gran parte sebbene abbia conservato alcuni protagonisti della promozione. Una sua considerazione a tal riguardo? Anzitutto vorrei ringraziare tutto il meraviglioso gruppo protagonista di una promozione storica, dal primo all’ultimo componente ed anche tutti i dirigenti e collaboratori che hanno contribuito, ognuno per la propria parte, a questo esaltante risultato. C’è stata, però, la necessità di rinnovare una buona parte dell’organico poichè in Superlega, oltre alla tecnica, conta molto l’esuberanza fisica e da questo punto di vista c’è un grosso divario con la serie A/2. La nostra sarà una squadra prevalentemente giovane con in più qualche giocatore maturo, ma non a fine carriera, in grado di tirare il gruppo. Stiamo ingaggiando tutta gente che ha voglia di emergere o che ha voglia di riscatto. Gente di carattere e combattiva. Vorrei, inoltre, sottolineare il processo di implementazione dell’organizzazione societaria. Ad Elisabetta Zelatore, vero motore della Prisma Volley, abbiamo affiancato Vito Primavera che va a ricomporre con Vincenzo Di Pinto un binomio consolidato che nel passato ha ottenuto ottimi risultati. A Vito, oltretutto, ci lega un rapporto umano che va oltre quello professionale. Per noi rappresenta la continuità, quella continuità che nella prossima stagione per noi rappresenterà il valore aggiunto. La novità del nostro gruppo di lavoro è, invece, rappresentata dal direttore sportivo ed organizzativo Mirko Corsano, una persona garbata e umile sebbene da giocatore abbia vinto tanto a livello nazionale ed internazionale. Averlo con noi è un bel biglietto da visita per quello che lui ha dato e continuerà a dare al mondo della pallavolo. Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione? Noi vogliamo ben figurare. Il campionato di Superlega è molto impegnativo e lo affronteremo con la massima umiltà. Purtroppo siamo arrivati sul mercato con circa un mese di ritardo perché la stagione in A/2 è finita più tardi. Il nostro scudetto sarà salvarci in un campionato difficilissimo a 13 squadre, con due retrocessioni. Siamo onorati di essere una delle eccellenze sportive del Meridione d’Italia assieme al Napoli nel calcio, al Brindisi nel basket ed al Vibo Valentia nel volley. Siamo altresì onorati di rappresentare Taranto a livello nazionale in un momento in cui la nostra città nello sport, grazie anche all’apporto fondamentale dell’attuale amministrazione comunale, è proiettata verso un futuro ricco di soddisfazioni sia per quanto riguarda gli sport di squadra che quelli individuali. La Prisma Taranto Volley non ha solo una mission sportiva. Ce ne parla? Desideriamo fare rete con le eccellenze imprenditoriali del nostro Territorio, coinvolgerle a 360 gradi in modo da condividere con loro oltre che i valori etici di uno sport sano come la pallavolo, anche quelli comportamentali – seguendo la via percorsa dalle nostre amministrazioni locali in tema di Green Economy – come segno di discontinuità con quel passato che purtroppo ci riguarda molto da vicino in quanto cittadini di Taranto. La nostra squadra potrebbe fungere da testimonial per sensibilizzare i giovani proprio alle tematiche ambientali attraverso iniziative da attuare in tale direzione. Ad ottobre, probabilmente, si rivedrà il pubblico sugli spalti del Palamazzola. Un suo pensiero. Il ritorno del pubblico sugli spalti per noi rappresenterà una grande vittoria. Abbiamo bisogno del calore dei nostri appassionati. Dovremo accontentarci inizialmente della presenza di circa 500 spettatori ma sarà comunque emozionante per tutti ritornare alla normalità. Abbiamo sofferto tanto dover giocare le partite a porte chiuse e tutti i club sportivi in generale si meritano questa sorta di “premio” di resilienza dopo aver stretto i denti in un periodo duro, a tutti i livelli, della nostra vita sociale. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rychlicki: “La società ha migliorato la squadra in modo molto intelligente”

    Di Redazione Una “toccata e fuga” perugina per Kamil Rychlicki, nuovo bomber della Sir Safety Conad Perugia.L’opposto lussemburghese è passato in giornata a Perugia per sbrigare alcune questioni di carattere logistico in vista della prossima stagione e ne ha approfittato per fare un salto al PalaBarton, la sua nuova casa sportiva, e per cominciare ad annusare il profumo dell’ambiente perugino in generale e di Pian di Massiano in particolare. “Per me oggi inizia una nuova avventura ed una nuova esperienza”, dice Kamil. “Stavo bene in vacanza, ma appena ho visto il PalaBarton e sono entrato nel mio nuovo palazzetto mi è subito tornata voglia di riprendere e mi sono sentito già carico. È una cosa che succede credo a tanti giocatori. Alla fine della stagione si arriva stanchi anche mentalmente, ma dopo 2-3 settimane sei pronto per ricominciare e non vedi l’ora”. Con la rosa ormai quasi definita, Rychlicki può parlare di quella che sarà, sulla carta ovviamente, la prossima stagione.“La nostra è una squadra molto interessante. Già l’anno scorso Perugia aveva una rosa forte, quest’anno mi sembra che la società la abbia migliorata in modo molto intelligente. Poi ovviamente il campo giudicherà, ma secondo me c’è tutto per fare una bella stagione e competere fino in fondo per tutti gli obiettivi. Io ed i miei compagni siamo a Perugia per questo. Sarà una stagione lunga con tante partite, ma abbiamo le potenzialità per vincere. E non ci sono obiettivi primari, tutti gli obiettivi sono importanti”. Per Kamil, dopo un anno a Ravenna e due a Civitanova, la terza tappa italiana sarà Perugia.“Sono stato due anni in Belgio e sono stato bene, ma certamente l’Italia è un mondo diverso per quello che riguarda la pallavolo, in generale il tipo di vita qui è bellissimo e mi trovo molto bene”. Famiglia di pallavolisti quella Rychlicki. Il papà e la mamma di Kamil, entrambi ex ottimi giocatori polacchi (papà Janek vinse la medaglia d’argento agli Europei del 1983 con la nazionale polacca), hanno trasmesso a Kamil, oltre ad eccellenti cromosomi, la passione per il volley.“Chi è il più forte della famiglia? Papà giocava con i palloni bianchi…”, scherza l’opposto bianconero che poi torna subito serio. “Papà è stato il mio idolo ed anche mamma che è stata campionessa di Polonia. È stato molto importante per me avere due genitori ex giocatori perché ho potuto parlare con loro del mio desiderio di essere un giocatore professionista, mi hanno supportato sempre e mi hanno seguito ed accompagnato nella mia strada nella pallavolo”. Finale dedicato al pubblico del PalaBarton.“L’atmosfera ed i tifosi qui sono straordinari e voglio poter vivere quell’atmosfera anche io”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO