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    Lube, Juantorena: “Archivio la delusione Nazionale, svuoto la testa e poi riparto”

    Di Redazione Un 2021 dalle emozioni forti per lo schiacciatore Osmany Juantorena, che oggi compie 36 anni. Dopo l’amarezza di una stagione senza pubblico e la gioia per la vittoria di Coppa Italia e Scudetto, il capitano della Cucine Lube Civitanova ha disputato un grande torneo olimpico, ma ha dovuto fare i conti con l’uscita di scena ai Quarti contro l’Argentina. Il numero 5, universalmente riconosciuto come uno dei giocatori più forti al mondo, avrebbe voluto dare l’addio alla casacca azzurra con una medaglia, non certo con il volto rigato dalle lacrime per l’impresa sfumata a un passo dalla Semifinale. A rincuorarlo le testimonianze di affetto dei tifosi per mezzo di un’onda virtuale che si è propagata sul web fin dalle primissime ore dopo la partita stregata con l’Albiceleste di Luciano De Cecco. Ancora una volta hai dimostrato di dare tutto per la Nazionale italiana. Juantorena: “Volevo chiudere sul podio o giocarmi la possibilità di farlo. Uscire così mi ha fatto male. Questo è lo sport…non abbiamo concretizzato le occasioni favorevoli al tie break e l’Argentina di De Cecco, a cui vanno i miei complimenti anche per il Bronzo contro il Brasile, non ha mai mollato. Mi consolo guardando il nostro Argento di Rio 2016, un risultato di cui vado sempre fiero. A Tokyo abbiamo dato tutto, ci ho messo il cuore, ma non è bastato”. I tifosi hanno espresso la loro riconoscenza. Juantorena: “Non mi aspettavo così tanti complimenti dai fan di tutti i colori. Questo significa che ho lasciato una mia identità al gruppo azzurro e ho rappresentato l’Italia con onore e senso di responsabilità. Le lacrime erano reali, non mi davo pace per l’eliminazione e la mia ultima presenza”. Suggestivo il passaggio del testimone con il giovane Michieletto. Juantorena: “Alessandro ha un debole per la maglia numero 5. Sapeva che non l’avrei ceduta durante la mia permanenza. Il momento è arrivato e lo abbiamo immortalato. La Nazionale ha giovani di grande qualità, ma non sarà semplice emulare un rapporto speciale come il mio con la casacca azzurra”. Mentre per te sarà naturale riabbracciare il biancorosso della Lube. Juantorena: “Prima devo archiviare le emozioni di questa avventura e svuotare la testa. Dopo una pausa per rifiatare tornerò ancora più carico. La Lube punta al top e merita da parte nostra il massimo della concentrazione possibile. Sarà un piacere schiacciare in biancorosso per la settima stagione consecutiva”. Ti aspetta una SuperLega tanto stimolante quanto difficile. Juantorena: “Sarà davvero tosta. Perugia e Modena hanno spinto sul mercato per riguadagnare terreno e sulla carta sono le grandi favorite. Noi siamo i campioni uscenti e abbiamo fatto le nostre mosse. Come ogni anno, lotteremo per tutti gli obiettivi. Spero di avere buone notizie sulla capienza. Non vogliamo rinunciare al pubblico. Gli stadi di calcio brulicano di supporter, a rigor di logica noi dovremmo almeno garantire l’accesso a tutti i possessori del Green Pass”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vibo Valentia, ecco i numeri di maglia e le scaramanzie a essi legate

    Di Redazione Con l’arrivo della stella giapponese Yuji Nishida il roster della nuova Tonno Callipo, edizione 2021-2022, è ormai al completo. Squadra profondamente rinnovata quella che il riconfermato coach Valerio Baldovin, dal 19 agosto giorno del raduno, si ritroverà in palestra. Ancor più della scorsa stagione quando furono otto nuovi acquisti e cinque riconfermati. Quest’anno invece saranno dieci volti nuovi e tre riconfermati. NEW ENTRY. Iniziamo dagli innesti che hanno riguardato tutti i settori della squadra. Due opposti quali Nishida e Bisi. Yuji Nishida non ha bisogno di molte presentazioni: il 21enne nazionale giapponese, è considerato l’astro nascente del volley mondiale. Anche alle Olimpiadi di Tokyo il forte mancino ha dato sfoggio delle proprie qualità: sarà il primo giocatore asiatico nella storia della Tonno Callipo e di certo rappresenta uno degli arrivi più importanti e prestigiosi del nuovo corso giallorosso. In qualità di vice opposto l’esordiente Luca Bisi: dopo tanta Serie A2 ecco l’occasione della vita per il 27enne modenese, reduce dalla lunga esperienza a Brescia con cui ha sfiorato la Superlega la scorsa primavera ad appannaggio invece di Taranto. Tanta voglia di imporsi anche in A1 per l’eclettico opposto ex anche di Potenza Picena, autore di ben 2398 punti nei suoi anni di A2. Cambia pelle anche la batteria degli schiacciatori: si tratta di tre pezzi da novanta che rispondono ai campioni brasiliani Mauricio Borges e Douglas Souza e al francese Luka Basic. Giocatori sudamericani reduci dall’oro conquistato alla VNL di Rimini e dalle Olimpiadi di Tokyo, dove in finale per il bronzo hanno ceduto all’Argentina. Colpi tecnici di gran qualità per entrambi, abili sia in ricezione che in attacco, Borges e Douglas confermano il consolidato e proficuo asse col Brasile, ad oggi sono ben 22 gli atleti verdeoro nella storia della Callipo. Reduce da un triennio a Milano, Basic rappresenta un innesto importante e mirato. Formatosi nei famosi centri di avviamento francesi, Basic ha il volley nel Dna di famiglia con entrambi i genitori grandi pallavolisti. Passando ai centrali, due i rinforzi di ottimo spessore: uno è Flavio Gualberto con cui si completa il tris d’assi brasiliano. Ha fatto parte della spedizione verdeoro a Tokyo 2020 da riserva, ma ormai da anni fa parte del giro della Nazionale, il che conferma le ottime qualità del posto-3 reduce dall’esperienza nel massimo campionato polacco. A far coppia con lui ci sarà l’esperto Davide Candellaro, alla decima stagione in A1, reduce da Piacenza ed esperienze prestigiose con Civitanova e Trento ed oltre cinquanta presenze nella Nazionale Azzurra. In regia è arrivato Pierpaolo Partenio: vivaio importante a Macerata per lui ed esperienze accanto ad alcuni dei best-setters del massimo campionato quali Giannelli, De Cecco e Travica. In un torneo lungo e faticoso come la Superlega ci sarà spazio per tutti. Chiudono la lista dei nuovi due giovanissimi prospetti alquanto promettenti, non a caso nel giro dell’Under 21. Intanto il libero ventenne Davide Russo, tra gli esordienti in Superlega, proveniente da una regione fertile quanto a talenti, la Puglia. E poi il siciliano Alberto Nicotra, non ancora 19enne, messosi in luce nelle serie inferiori e con davanti ampi margini di crescita e miglioramento. TRIS DEI RICONFERMATI. Sono tre i pilastri della scorsa stagione che avranno anche il compito di fungere da ‘guida’ per i nuovi arrivati. Intanto l’esperto Davide Saitta, leader e capitano del gruppo giallorosso fin dallo scorso anno, che anche ad agosto è stato e sarà impegnato con i collegiali della Nazionale Italiana di Fefè De Giorgi con vista sul prossimo Europeo. E poi il libero Marco Rizzo che disputerà la terza stagione di fila in giallorosso, anche da lui atteso non solo il consueto contributo tecnico quanto anche quello di esperienza ed unione nello spogliatoio. Infine il giovane Giovanni Gargiulo, centrale di belle speranze che anche quest’anno dovrà confermare quanto di buono ha fatto vedere nella sua prima stagione in Superlega in cui ha dato supporto alla squadra in allenamento e ogni qualvolta coach Baldovin lo ha chiamato il causa. NUMERI&SCARAMANZIE. Con l’organico al completo si è proceduto anche al rituale della scelta dei numeri che compariranno sulle divise da gioco affidate anche per questa stagione, la seconda consecutiva, allo sponsor tecnico Zeus. Un vero e proprio rito, consumato tra scaramanzia, scelta di cuore o semplice abitudine. I numeri hanno un significato preciso, tra esoterismo e cabala, tra fortuna degli astri e riferimenti terreni. Ogni numero associato ad un nome racconta una storia come confessano gli stessi atleti. Un dato da mettere in evidenza è che tutti e tre i giocatori confermati hanno mantenuto il numero già indossato la scorsa stagione. Per il talento giapponese Nishida scelta ricaduta sul numero 2: “Non ha un significato particolare, ma è il mio numero preferito”, spiega Yuji. Più di cuore il numero 3 per Russo: “In primis l’ho scelto perché è stato il primo numero che ho preso quando nel 2005 ho iniziato a giocare. Poi perchè è legato all’amore che rappresenta il pilastro principale della mia vita. Conservo sempre una foto in cui, quando avevo 4 anni, si inaugurava il palazzetto del mio paese, accanto c’era Piera la mia allenatrice ma non solo. Ecco, quella foto, quel palazzetto e Piera sono tutto ciò che mi hanno fatto innamorare della pallavolo”. Secca la scelta di Gargiulo col numero 4: “Lo presi al mio primo anno da titolare in serie A2 e non l’ho più cambiato”. Al pari di quella del brasiliano Borges, col 5: “Ho sempre giocato con la maglia numero 5 ovunque andassi. Quindi non poteva essere diverso qui alla Tonno Callipo”. Suggestiva la motivazione dell’opposto Bisi col numero 7: “È un numero che mi è sempre piaciuto fin da piccolo anche se alla fine non lo avevo mai indossato. Mi piace partire con l’idea che sia un nuovo numero di maglia ad accompagnarmi in questa nuova avventura alla Callipo”. Affezionato ormai al suo numero 8 capitan Saitta: “Beh dai, è il mio numero da sempre quando lo trovo libero. Era mio, me lo tengo. In più siamo reduci da una bella stagione quindi la decisione di non cambiare era quasi scontata”. Senza giri di parole il centrale Candellaro col numero 9: “È la prima volta. Simboleggia l’inizio di un nuovo corso della mia carriera”. Romantico il francese Basic: “Il numero 10 perché era quello che indossavo quando ero con la Nazionale giovanile”. Eloquente il libero Rizzo: “Il numero 11 perché mi piace e mi porta fortuna: con quello sulle spalle ho fatto due promozioni e ottime stagioni”. Esaustivo anche il centrale brasiliano Flavio: “Ho scelto il numero 13 perché ci giocava il mio idolo brasiliano della pallavolo, Gustavo Endres”. Chiaro anche lo schiacciatore verdeoro Douglas: “Col numero 14 sono stato campione olimpionico e lo voglio mantenere per il resto della mia vita pallavolistica”. Particolare la scelta del palleggiatore Partenio: “Quando ero piccolo alla Lube c’era Vermiglio che aveva il numero 5: da allora mi sono innamorato di questo numero e l’ho sempre indossato anche in Nazionale. Ora poiché alla Callipo il 5 appartiene già a Borges allora ho preso il numero 15”. Curiosa anche la scelta del giovane Nicotra: “Ho scelto il numero 16 perché il primo anno di serie B avevo 16 anni”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Non penso più alla Nazionale. Tutti faranno la rincorsa sulla Lube”

    Di Redazione Reduce dalla dall’ultima kermesse in veste di CT azzurro, Gianlorenzo Blengini torna in modalità tecnico biancorosso dopo la beffa patita dalla sua Italia contro l’Argentina al tie break nei Quarti di Finale di Tokyo 2020. ‘Chicco’ non ha rimpianti perché “i ragazzi in Giappone ce l’hanno messa tutta” e setta il focus sulla Cucine Lube Civitanova. Sei arrabbiato per l’epilogo ai Giochi o in pace con te stesso per l’impegno profuso dagli atleti? Blengini: “Arrabbiato no, dispiaciuto sì perché avremmo voluto di più. Ogni membro del gruppo ha fatto del suo meglio. Abbiamo convissuto con infortuni e complicazioni fin dal primo match senza cercare alibi. Conoscevamo il livello del torneo. Uno o due episodi possono fare la differenza in gara, ma l’Argentina ha dimostrato carattere e continuità piegando anche altre grandi squadre. I giocatori più rappresentativi dell’Albiceleste vivono un ottimo momento”. Tra i giocatori penalizzati dai fastidi c’era Ivan Zaytsev. Blengini: “Ivan ha vissuto un’estate tormentata per qualche noia fisica e il problema alla mano non lo ha aiutato. Abbiamo gestito le situazioni di tutti gli atleti e lui, da capitano, ha stretto i denti per amore della maglia azzurra”. Lo Zar ha abbracciato uno sconsolato Juantorena dopo l’eliminazione. Blengini: “In un gruppo unito funziona così. Le lacrime di Osmany, atleta che ha dato tanto alla Nazionale, rispecchiavano il dispiacere di tutti noi per un sogno infranto. In più era la sua ultima gara in azzurro”. Ora testa alla Cucine Lube, la medicina giusta per guardare avanti? Blengini: “Sono sereno, il mio percorso alla guida della Nazionale si è concluso e il mio focus è tutto sulla Lube, sulla prossima stagione e sulle difficoltà di una SuperLega Credem Banca altamente competitiva” A proposito di Campionato, Civitanova, Modena e Perugia tutte in prima fila? Blengini: “Nonostante i titoli vinti, come sempre la Lube non si è adagiata e ha cercato di migliorare il roster con coscienza e mosse mirate. La SuperLega sarà più dura per via dei notevoli investimenti sul mercato di Perugia e Modena, chiamate a fare risultato. Siamo i campioni uscenti e tutti faranno la rincorsa su di noi, ma non ci nascondiamo. L’importante è voler vincere e non dover vincere”. L’incrocio con Perugia all’ultima giornata può presentare dei rischi? Blengini: “Non penso al calendario. Incontriamo tutte le squadre, chi vuole vincere deve arrivare agli appuntamenti al top della forma e con la migliore classifica. La corsa con Modena e Perugia sarà ai Play Off, ma è ovvio che il posizionamento della stagione regolare inciderà sul cammino nella seconda fase. Arrivare primi può fare la differenza”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gas Sales, tre tasselli aggiuntivi nello staff tecnico e medico

    Di Redazione Dopo le conferme di Lorenzo Bernardi, Massimo Botti, Alessandro Fei, Federico Pelizzari e l’arrivo di Davide Grigoletto, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza aggiunge tre importanti tasselli allo staff tecnico e medico. Carlo Segalini, volto noto dello sport piacentino, ricoprirà il ruolo di medico sociale. Nato a Ottone, Segalini vanta una lunga carriera nel mondo sportivo, avendo collaborato in passato – tra le altre – con il Piacenza Calcio in qualità di responsabile medico. “Per me è un onore entrare in una società così prestigiosa – afferma il Dottor Carlo Segalini – Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza è una realtà molto importante per la nostra città. Sono ansioso di cominciare questa nuova avventura”. Federico Usai affiancherà invece Federico Pelizzari nel team dei fisioterapisti biancorossi. Laureato all’università di Parma con il massimo dei voti, frequenta attualmente il SOMA Istituto Osteopatia Milano. Libero professionista, oltre ad aver lavorato in diverse strutture mediche, Usai ha collaborato con realtà sportive importanti come Zebre Rugby Club e Pallacanestro Fiorenzuola 1972. “Ho risposto con grande entusiasmo alla chiamata del Direttore Generale Hristo Zlatanov – commenta Federico Usai – Professionalmente è una grande opportunità per me lavorare nel mondo del volley. Sono contento di ritrovare anche Alessandro Tondo, mio compagno di studi ai tempi dell’università. Non vedo l’ora di iniziare e conoscere tutto lo staff”. Infine, a svolgere il prezioso lavoro di scoutman sarà Paolo Zambolin. La sua carriera nel mondo della pallavolo inizia nel 1991, subito dopo aver conseguito la maturità scientifica. In 30 anni, Zambolin ha ricoperto il ruolo di allenatore, secondo allenatore, assistente e scoutman sia a livello di club, sia di nazionale. Tra le altre, ricordiamo le esperienze a Modena (dove ha conquistato la Supercoppa Italiana nel 2018), a Piacenza (dove ha collaborato sia con la società femminile, sia con quella maschile), a Reggio Emilia e sulle panchine di Qatar, Colombia e Bulgaria.  “Sono contento di tornare a casa – afferma Paolo Zambolin – Piacenza è la mia seconda città, un luogo ricco di ricordi sportivi e personali. Ritrovo con piacere vecchie conoscenze come Hristo Zlatanov, che ho conosciuto prima da giocatore e ora da dirigente”. “Siamo soddisfatti di poter annunciare l’arrivo di Carlo Segalini, Federico Usai e Paolo Zambolin – afferma il Direttore Generale Hristo Zlatanov –  Il nostro staff si arricchisce di 3 elementi molto importanti. Abbiamo creato un team di professionisti esperti e competenti che supporterà Coach Bernardi nel corso del prossimo campionato”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Itas Trentino, il 23 agosto inizia la stagione

    Di Redazione Poco meno di due settimane al primo momento ufficiale della stagione 2021/22 di Trentino Volley. L’inizio della preparazione pre-campionato dell’Itas Trentino è stato infatti fissato per il pomeriggio di lunedì 23 agosto alla BLM Group Arena di Trento; con tutta probabilità per quella data saranno in ogni caso pochissimi i giocatori già a disposizione di Angelo Lorenzetti: l’opposto Daniele Albergati, lo schiacciatore Matey Kaziyski ed il libero Carlo De Angelis sono infatti gli unici certi di rispondere presente. Tutti gli altri potrebbero essere verosimilmente impegnati con le rispettive nazionali, anche se per avere conferme dirette a tal proposito bisognerà attendere le convocazioni per le prossime settimane di allenamenti da parte delle selezioni di Italia, Belgio, Serbia e Germania.  Nel primo periodo di attività al gruppo verranno quindi sicuramente aggregati almeno cinque o sei elementi della rosa juniores che disputerà da metà ottobre il Campionato di Serie B con la maglia dell’UniTrento Volley. Lo staff tecnico che coadiuverà il tecnico marchigiano sin dal giorno del raduno sarà composto dall’Assistant Coach Francesco Petrella, dal nuovo Fisioterapista Luca Pirani e dal Preparatore Atletico Lorenzo Barbieri. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Padova, 10 anni insieme alla fotografa Lazzarotto: “A Barcala il primo scatto”

    Di Redazione Sembra ieri quando Alessandra Lazzarotto scattò la prima foto della propria era bianconera. Sono passati più di 10 anni da quell’immagine, realizzata con l’emozione di chi per la prima volta si affacciava al mondo della fotografia sportiva. A seguire, sarebbe diventata la fotografa ufficiale della Kioene Padova, squadra per la quale nutre una passione ancora immutata. «Prima di allora – dice Alessandra – a parte qualche matrimonio, quello scatto fu il vero inizio della mia carriera. Quel giorno mi trovavo all’altezza della tribuna riservata a soci-sponsor e inquadrai Juan Carlos Barcala di spalle. Inviai la foto alla Società per il puro piacere di condividerla e poi mi chiamarono per chiedermi se avessimo voluto iniziare a collaborare insieme. Fu incredibile. Oggi per me la Kioene Padova vuol dire “famiglia”, ogni volta significa “ritorno a casa”. Quando a ottobre del 2020 ho messo nuovamente piede alla Kioene Arena dopo molti mesi di stop a causa del Covid, non nascondo di essermi commossa». Grazie alla pallavolo, la fotografia è diventata il suo mestiere, dato che Alessandra oggi lavora per un quotidiano locale. Qual è la difficoltà di fotografare il volley, ma soprattutto di “fotografarlo bene”? «E’ molto difficile fotografare la pallavolo. Oltre ad essere uno sport di velocità, ritengo sia necessario comprendere bene il singolo giocatore che andrai a inquadrare. Conoscerne la rincorsa, come schiaccia o come va a muro: tutto ciò è fondamentale per la buona riuscita dell’immagine. Negli ultimi anni mi ero talmente abituata a fotografare Travica che, quando arrivò un nuovo palleggiatore, nei primi momenti feci fatica a immortalarlo nell’esatto istante in cui aveva la palla tra le mani per alzarla. La fotografia nella pallavolo prevede studio, esperienza e sincronia». Quali sono i ruoli del volley più difficili da fotografare? «In primis quello del libero, soprattutto per quanto riguarda le difese. Ma anche gli opposti mancini sono “ostici”, perché spesso tendono a nascondersi il volto col braccio nel momento dell’impatto col pallone». Cosa serve per diventare un bravo fotografo? «Anzitutto la conoscenza della tecnica e delle luci. Quello che poi impari sui libri lo devi trasportare sul campo con tanta gavetta. Una volta fatto questo, allora ci si potrà concentrare anche su altre cose come l’inquadratura. Non bisogna pensare che basti avere “occhio” per essere un buon fotografo. E’ necessario comprendere a fondo quello che stai andando a fotografare e non serve realizzare mille scatti: è vero che statisticamente 10 ne verranno bene, ma bisogna puntare sulla qualità e non sul numero». Cosa diresti a chi volesse iniziare una carriera da fotografo sportivo o non? «Di non precludersi nulla o non snobbare mai nulla. Dai cataloghi ai matrimoni, dalle foto in studio, alla cronaca o lo sport. Esistono una miriade di situazioni diverse e provarle è un modo per fare esperienza e per trovare la propria strada e il proprio stile. Inoltre ai giovani direi che la migliore palestra è quella del giornale: anche dopo soli 6 mesi di collaborazione con un quotidiano, ti rendi immediatamente conto se questo mestiere potrà fare al caso tuo oppure no». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, il regista De Cecco eletto miglior palleggiatore di Tokyo 2020

    Di Redazione Doppia gioia per Luciano De Cecco, salito ieri sul terzo gradino del podio ai Giochi di Tokyo 2020 con la sua Argentina e successivamente premiato come miglior palleggiatore della manifestazione. Decisiva la vittoria al tie break nella Finalina contro il Brasile. Il regista della Cucine Lube, che nel 2021 aveva anche festeggiato due titoli in biancorosso, si avvicina alla nuova annata agonistica con la gioia di aver centrato una prestigiosa medaglia di bronzo spezzando la maledizione che vedeva l’Albiceleste fuori dal podio olimpico da ben 33 anni. Per lui la consapevolezza di aver vinto un derby complicatissimo contro il nuovo compagno di Club Ricardo Lucarelli e l’ex compagno Yoandy Leal. Sul fronte opposto, il brasiliano ingaggiato dalla Lube ha dovuto digerire la quarta posizione, a un soffio dalla zona delle medaglie, ma è uscito dal campo a testa alta dopo aver centrato l’ennesima buona prestazione con 13 punti personali, frutto di 9 attacchi vincenti, 2 ace e 2 block. I 33 errori di squadra, contro i 28 argentini e la forza dei rivali nella correlazione muro-difesa hanno fatto la differenza. Significativo il +7 argentino nei muri vincenti (17-10). Bilancio dei giocatori biancorossi alle Olimpiadi Luciano De Cecco (Argentina) ha siglato 19 punti (10 in attacco, 6 a muro e 3 al servizio) distinguendosi al palleggio con 687 interventi, di cui 362 perfetti e solo 2 errati, con una percentuale di perfezione vicina al 53% e una media per match di poco superiore a 45. Ricardo Lucarelli (Brasile) ha chiuso il torneo con 101 punti (82 in attacco, 7 a muro e 12 al servizio) e si è distinto come secondo battitore più prolifico, ma anche tra i ricevitori più precisi, con 182 interventi, di cui 104 perfetti. Osmany Juantorena (Italia) ha bucato le difese rivali con 111 punti complessivi (99 attacchi vincenti col 57% di efficacia, 4 ace e 8 muri). “Os”, inoltre, ha ricevuto alla grande con oltre il 62% di efficacia su 143 interventi complessivi. Ivan Zaytsev (Italia) ha stretto i denti, nonostante le precarie condizioni fisiche, e ha incamerato 49 punti (41 attacchi vincenti, 5 muri e 3 ace) giocando spezzoni di gara. Simone Anzani (Italia) ha terminato l’avventura olimpica con 31 punti (22 in attacco, 8 muri e 1 ace). Jiri Kovar (Italia) ha messo la sua firma con 1 attacco punto e 2 ricezioni, di cui una perfetta. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vibo Valentia, accanto a Baldovin ancora Francesco Guarnieri

    Di Redazione Tra qualche settimana ripartirà la nuova stagione della Tonno Callipo edizione 2021-2022 e il Club vibonese ha assegnato tutte le caselle dello staff tecnico e medico. La scelta è stata quella di dare continuità al proficuo lavoro svolto nella scorsa stagione conclusasi con uno storico quinto posto, confermando quasi in blocco le sue figure professionali. L’annata agonistica andata in archivio lo scorso aprile ha premiato il lavoro di un gruppo, coeso e unito, che ha supportato i giocatori in tutte le tappe del torneo e che adesso avrà la possibilità di proseguire il percorso intrapreso con l’ambizione di raggiungere nuovi e prestigiosi traguardi. STAFF TECNICO. Partendo dallo staff tecnico il riconfermato coach Valerio Baldovin, che ha guidato con abilità la squadra-rivelazione nel Campionato precedente, ha voluto tenere accanto a sé i suoi due principali collaboratori. Il secondo allenatore Francesco Guarnieri, classe ’86, bolognese di nascita ma d’origine calabrese. Prima della Callipo esperienza alla Consar Ravenna in qualità di assistente del primo allenatore; mentre l’anno precedente è stato il vice nella squadra femminile della Conad Olimpia Teodora Ravenna in Serie A2. Fiducia accordata nuovamente anche allo scoutman, Antonio Mariano, 28enne calabrese di Palmi. Per lui esperienze in Serie B dove ha trascorso sei stagioni alla Jolly Cinquefrondi come allenatore del settore giovanile e vice per la prima squadra.  Successivamente, nella stagione 2019-20, il passaggio in A2 femminile con la Volley Soverato per occuparsi delle statistiche. L’allenatore Baldovin sottolinea l’importanza di ripartire con uno staff che conosce bene dopo una stagione contrassegnata da risultati importanti: “Quello passato – spiega il tecnico bellunese – è stato un anno positivo sotto vari punti di vista. Uno dei tanti fattori che ha permesso di fare una bella annata è stato quello che si è lavorato bene e in armonia con lo staff. Ripartire dalla conoscenza reciproca e da ciò che di buono abbiamo realizzato insieme sarà un vantaggio da sfruttare cercando anche, ove possibile, ulteriori aree di sviluppo per potenziare ulteriormente l’apporto da garantire alla squadra”. A capo dello staff tecnico il direttore sportivo Ninni De Nicolo, che lo scorso maggio ha rinnovato per tre stagioni, dopo altrettante già passate a Vibo. Continua in giallorosso anche il team manager Giuseppe De Fina che negli ultimi vent’anni ha ricoperto diversi ruoli nell’organico della società vibonese. Riconfermato anche il preparatore atletico Pasquale Piraino, alla 14esima stagione con la Tonno Callipo, reduce dall’esperienza azzurra della VNL di Rimini. Si aggrega allo staff Alessandro Guazzaloca, professionista di comprovata esperienza, a cui sarà affidata la consulenza esterna relativa alla preparazione atletica della squadra. Diplomato ISEF a Bologna, è nativo di Modena dove ha iniziato la lunga e prestigiosa carriera: negli anni infatti ha messo in bacheca diversi titoli, anche all’estero, tra cui scudetti, Coppe e Champions League. Dopo Modena Guazzaloca ha proseguito in altre realtà importanti come Treviso, Mosca, Piacenza, Perugia, Trento. In passato, inoltre, ha lavorato con la Nazionale italiana e russa; numerose, infine, le consulenze a distanza con club come Fenerbahce Istanbul e Zenit Kazan. STAFF MEDICO. La società del presidente Pippo Callipo riconferma nel ruolo di medico sociale e ortopedico rispettivamente Basilio Nicola Arena e Valerio Mastroianni, che per la terza stagione consecutiva metteranno al servizio della squadra competenza e professionalità. A rappresentare una novità invece è l’arrivo del fisioterapista Andrea Caizzi di Bari che fa il suo primo ingresso nell’ambiente della Superlega. Già avvezzo al mondo sportivo avendo ricoperto tale ruolo in squadre di calcio, quali l’ASD Molfetta, a seguito della prima squadra, e l’FC Bari 1908, dove è stato responsabile della Riabilitazione Sportiva nel settore giovanile e nella scuola calcio ufficiale. Caizzi vanta diversi Master e corsi in fisioterapia sportiva e trattamenti specifici altamente formativi. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO