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    Siena, preparazione al via. Il Ds Cottarelli: “Dal 18 agosto al Pala Estra”

    Di Redazione La Emma Villas Aubay Siena ha iniziato gli allenamenti stagionali nel centro di preparazione olimpica di Tirrenia, in provincia di Pisa. La squadra si è ritrovata e si è messa al lavoro agli ordini di coach Paolo Montagnani. Il roster non è al momento al completo, dato che mancano i giocatori che sono impegnati con le proprie Nazionali: Petric, Van Garderen, Pinali. “Abbiamo effettuato il nostro primo allenamento – sono le parole del direttore sportivo della Emma Villas Aubay Siena, Gabriele Cottarelli. – Ci siamo ritrovati ufficialmente e iniziamo con il lavoro che siamo chiamati a compiere. I ragazzi hanno cominciato a lavorare fisicamente, si stanno conoscendo e possono già avere i primi contatti con il pallone dopo alcuni mesi di stop delle gare”. Prosegue Cottarelli: “Fino al 17 agosto resteremo a Tirrenia, successivamente rientreremo al PalaEstra per proseguire la preparazione. Il 2 settembre giocheremo la nostra prima amichevole, stiamo predisponendo tutto il programma anche relativamente alle partite del precampionato. Saranno subito settimane scoppiettanti anche da questo punto di vista”. “Il mio compito – dice ancora il direttore sportivo della Emma Villas Aubay Siena – è anche quello di osservare, guardare, conoscere e vedere ogni elemento che possa essere utile al club e alla squadra”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Riparte la stagione della Lube, dal 18 agosto in palestra a ranghi ridotti

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova si prepara a tornare in palestra a ranghi ridotti in vista della stagione 2022/23. Dopo il summit dello staff in programma mercoledì 17 agosto, nella mattinata di giovedì 18 un primo gruppo dei campioni d’Italia si riunirà al palas per ricevere il materiale tecnico ed effettuare le visite mediche di rito. Nel pomeriggio i tesserati romperanno il ghiaccio con l’attività in sala pesi. Al raduno di giovedì saranno presenti cinque elementi della rosa: il libero Francesco D’Amico, il centrale Enrico Diamantini, lo schiacciatore Mattia Gottardo, il palleggiatore Daniele Sottile e l’opposto Ivan Zaytsev.  “Nell’ultima settimana di agosto si aggregherà al gruppo anche l’opposto portoricano Gabi Garcia Fernandez – anticipa il team manager Matteo Carancini – il portoricano è reduce dagli allenamenti con la nazionale statunitense. Nei primi giorni di settembre potremmo avere a disposizione il centrale brasiliano Isac Viana Santos, che non prenderà parte al Mondiale per essere al top con la Lube”. A seguire, a seconda del percorso nel campionato del Mondo con le rispettive selezioni, saranno disponibili il palleggiatore argentino e nuovo capitano della Lube Luciano De Cecco, il centrale francese Barthelemy Chinenyeze, lo schiacciatore cubano Marlon Yant e i tre azzurri, ovvero il centrale Simone Anzani, il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Mattia Bottolo. Il laterale Aleksandar Nikolov sarà l’ultimo a unirsi al gruppo perché parteciperà con la Bulgaria alla rassegna iridata seniores e all’Europeo giovanile. “Nel roster figurano alcuni volti nuovi – ricorda Carancini – . I veterani della Lube  avranno un ruolo cruciale per la formazione dei nostri giovani talenti. Abbiamo ringiovanito la squadra inserendo alcuni giocatori che, a dispetto della carta d’identità, vantano già esperienze importanti anche a livello internazionale, sanno come si vince e hanno buone basi dal punto di vista mentale. Ovviamente, a questo nuovo gruppo sarà indispensabile un periodo di rodaggio!”. Sarà divulgato nei prossimi giorni il calendario degli allenamenti congiunti e test pre-campionato. Come nella passata stagione, a inaugurare l’annata non sarà la Del Monte® Supercoppa (a Cagliari il 31 ottobre e l’1 novembre), ma la SuperLega Credem Banca. La Lube debutterà in Regular Season il 2 ottobre al PalaMazzini di Taranto. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Matey Kaziyski: “Non mollo, i giovani dovranno combattere per togliermi la maglia”

    Di Redazione Decima stagione in gialloblu per il capitano di Trentino Volley, Matey Kaziyski che, sulla soglia dei 38 anni ha ancora voglia di grandi emozioni. “Riparto dall’esigenza di vivere nuove emozioni con questi colori e la voglia di dimostrare di meritare ancora un posto in campo. I compagni più giovani dovranno combattere con tutte le forze per togliermi la maglia”. La stagione che sta per cominciare vedrà scadere il suo contratto biennale, dopo di che ci sarà da capire se lo schiacciatore bulgaro avrà ancora la possibilità (e la voglia) di continuare a giocare. Ma lui stesso assicura “Se avrò le stesse sensazioni dell’ultima annata credo andrò avanti”. Nel frattempo il capitano tiene ben fisso lo sguardo sulla stagione ormai alle porte, che vedrà la formazione trentina impegnata in cinque tornei: “Ripartiamo con l’ambizione di arrivare più in alto possibile in tutte le competizioni. Il problema della scorsa stagione è stato aver esaurito le forze quando siamo arrivati agli ultimi impegni. Dobbiamo trovare il modo per gestire al meglio energie e pressione. Vince solo chi trova la chiave giusta”. E conclude: “L’anno scorso nessuno si aspettava di arrivare così in alto. E’ difficile ripetersi, spero avremo le capacità per riuscire a fare meglio”. (fonte: Corriere del Trentino) LEGGI TUTTO

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    Donovan Dzavoronok: “Farò di tutto per giocarmi le mie chance”

    Di Redazione Dal 2016 ad oggi Donovan Dzavoronok ne ha fatta di strada. Arrivato in Italia a soli 19 anni, fortemente voluto dall’allora allenatore di Monza, Miguel Angel Falasca, in questi sei anni è cresciuto, diventando punto fermo della squadra brianzola. Ora, dopo sei stagioni vissute a Monza da protagonista, un nuovo inizio a Trento: “Sono stato stracontento e spero di riuscire a dare una mano e di trovare il mio posto qui. Giocare ad alti livelli e cercare di competere per grandi obiettivi mi dà moltissimi nuovi stimoli. Giocare per un top club è il sogno di ogni giocatore”. “Quando sono arrivato a Monza non ero titolare e ho fatto un anno di panchina – racconta lo schiacciatore ceco a Maurilio Barozzi – . Quell’anno mi ha dato tanto: l’allenatore Miguel Angel Falasca mi ha abituato ad allenarmi al massimo spiegandomi che in seguito avrei senz’altro avuto la possibilità di giocarmi le mie chance. E ha avuto ragione. Farò di tutto perchè accada anche qui.“ Di certo non lo spaventa dover ricominciare a lottare per ottenere un posto in campo. “Naturalmente ogni giocatore vuole giocare il più possibile, però io accetto quello che arriva perchè ho messo in conto che la situazione sarà diversa rispetto a quella che vivevo a Monza. Combatterò per ottenere sul campo la possibilità di essere titolare“. “Kaziyski? Per me lui è sempre stato un atleta da ammirare. Penso che possa insegnarmi molto. L’allenatore è Lorenzetti ma credo che con giocatori di questa esperienza potrò farmi allenare un po’ anche dai compagni”. (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Il volley italiano piange la scomparsa del mitico Rocco Cirò

    Di Redazione Oggi fisioterapisti, ieri massaggiatori. Ma oggi come ieri sono le figure a cui i giocatori si legano di più, perché non sono semplici componenti dello staff medico di una squadra, bensì confidenti, consiglieri, nel tempo amici veri. Come per tanti campioni è stato Rocco Cirò, scomparso all’età di 86 anni, storico massaggiatore di tutte le squadre di alto livello di Milano, partendo dal GiViDi degli anni ’80, passando per la Mediolanum fino ad arrivare alle più recenti Asystel e Sparkling con anche 4 anni al seguito della nazionale di Gian Paolo Montali. Indimenticabile la sua festa per le 80 candeline organizzata al Centro Pavesi di Milano, dove accorsero a sorpresa per festeggiarlo una sessantina di “suoi” ex giocatori, da Dragan Travica a Nikola Grbic, da Hristo Zlatanov all’indimenticato Simone Rosalba, dall’olimpionico Henk Held all’argentino Milinkovic, che giunse per l’occasione addirittura da Buenos Aires, oltre a figure storiche della pallavolo milanese come Andrea Zorzi, Stefano Duse e Andrea Faverio. In quella circostanza il nostro Paolo Cozzi raccontò diversi aneddoti su Cirò che vi invitiamo a rileggere cliccando QUI. Ciao Rocco, grazie per tutto quello che hai dato alla pallavolo italiana. LEGGI TUTTO

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    Padova, Davide Gardini si racconta: l’esperienza negli USA, la famiglia, i valori, i sogni

    Di Redazione Martedì 9 agosto prenderà il via la stagione 2022-23 e uno dei volti nuovi della squadra allenata da coach Jacopo Cuttini sarà Davide Gardini. Lo schiacciatore classe ’99, dopo le esperienze maturate tra Club Italia e NCAA (massimo campionato universitario degli Stati Uniti), è approdato a Padova. Qui disputerà la sua prima stagione in SuperLega dopo un continuo percorso di crescita, anche se l’approccio alla pallavolo non è stato proprio un colpo di fulmine: “Ho iniziato a giocare abbastanza tardi, a 14 anni, e non è stato un amore a prima vista. Prima di cominciare ho fatto 8 anni di calcio, e solo quando sono arrivato al Club Italia ho capito che avrei potuto fare qualcosa di buono con la pallavolo. A maggior ragione dopo le prime chiamate in Nazionale, in quei momenti ho iniziato a crederci molto”. CAMBIAMENTO. Cruciale per il percorso di Davide è stato il cambio di sport, ma non solo, perché il trasferimento negli Stati Uniti per l’università è stata una tappa fondamentale per la sua crescita: “Il fatto di poter andare a studiare in America l’ho sempre visto come un’opportunità da cogliere al volo. Il classico “ora o mai più”, perché fare quel tipo di esperienza era quello che volevo fortemente, anche perché sono un grande fan degli USA, dell’approccio che c’è verso lo sport in ambito accademico e non solo. Lì si è spinti a fare sport e si è supportati in queste attività anche dai professori. E’ visto come un valore aggiunto e si viene premiati se si raggiungono buoni risultati. Poi è chiaro che è necessario un periodo di adattamento all’inizio perché essere così lontani da casa non può essere facile da subito, ma l’esperienza al Club Italia mi ha aiutato molto da questo punto di vista”. FAMIGLIA. Lontano da casa, ma con dei genitori che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno: “Non hanno mai voluto intromettersi troppo nelle mie scelte – continua a raccontare Davide – ma i loro consigli sono importantissimi per me, poche parole ma estremamente significative e concrete. Mi hanno trasmesso un’etica del lavoro che cerco di riprodurre nella mia vita e che mi sta aiutando tanto nella quotidianità”.   VALORI. “Credo siano fondamentali tre fattori: avere piccoli obiettivi da rinnovare mano a mano che vengono raggiunti, lavorare sempre al massimo dando il 101% e ritagliarsi dei momenti di distrazione e di svago. A grandi linee penso che queste siano dinamiche dalle quali è difficile prescindere”. DIFFICOLTA’. Per arrivare a questa consapevolezza, però, non si possono evitare delle fasi più delicate: “E’ normale avere dei dubbi, come è giusto mettersi in discussione. Alcuni periodi al Club Italia sono stati tosti, ma poi mi sono reso conto che la pallavolo è la mia passione e se questa continua ad ardere si riescono a superare le difficoltà. Si è consapevoli che gli sforzi hanno un senso e che ti porteranno ad essere una persona migliore”. SCARAMANZIA. “Se c’è qualche rito in particolare che faccio prima di una partita? Direi di no, ho sempre una collana addosso che cerco di togliere il meno possibile, ma non riguarda solo la pallavolo. A volte mi capita di fare un certo gesto e magari vinciamo la partita, cerco di rifarlo quella dopo ma non sempre funziona…quindi direi che la scaramanzia non è proprio parte di me”. (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pereyra e quella voglia matta di Superlega: “Grazie Siena, finalmente si realizza un sogno”

    Di Redazione Federico Pereyra ha tanta voglia di Italia e di Superlega. L’opposto argentino sta per partire e sta per lasciare il suo Paese. Con destinazione Italia. Giovedì 11 agosto inizierà il ritiro della Emma Villas Aubay Siena, che nei primi giorni si allenerà nel centro di preparazione olimpica a Tirrenia, in provincia di Pisa. E Pereyra vuole cominciare l’annata agonistica nel migliore dei modi. L’argentino partirà alla volta del Belpaese con tutta la famiglia, con moglie e i due figli. “Non vedo l’ora di arrivare – le sue parole. – Voglio riprendere gli allenamenti di team dopo alcuni mesi nei quali mi sono concentrato più sulla preparazione fisica. Arriverò in Italia con tutta la famiglia, siamo tutti molto felici di questa esperienza che potrò fare a Siena in Superlega”. Pereyra ha un’esperienza internazionale, grazie anche alla sua militanza nella Nazionale argentina. Arriva dalla vittoria nel campionato del suo Paese con l’Upcn di San Juan ed è stato nominato anche miglior giocatore di tutti i playoff. Ha esperienze professionali in tanti Paesi del mondo: ha giocato in Brasile, in Belgio, in Iran, in Arabia Saudita, in Libia. Ha comunque già conosciuto l’Italia, avendo militato nella stagione 2012-2013 nell’Elettrosud Brolo, in Serie A2. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e Pereyra è divenuto un pallavolista di caratura internazionale. Voglioso adesso di lasciare il suo marchio pure nella Superlega, il campionato più difficile e più affascinante del mondo. “Quando ero bambino – racconta l’opposto argentino – il mio sogno era quello di andare a giocare in Italia, e di farlo nella massima serie per potermi confrontare con i pallavolisti migliori al mondo. Quest’anno il sogno si realizzerà, e non posso fare altro che ringraziare la società della Emma Villas Aubay Siena per la fiducia che viene riposta in me”. Ancora Pereyra: “Spero di riuscire a fare molto bene con la maglia di Siena. In un torneo difficile come quello della Superlega dovrò riuscire a dare il meglio delle mie qualità. Sarà comunque una grande opportunità. So chi saranno i miei compagni di squadra, nel roster ci sono giocatori importanti e di grandissima esperienza. Inizieremo subito con due match molto complicati, prima in trasferta a Trento e poi contro Perugia in casa. Sarà un bel modo per saggiare la Superlega, subito con test veramente complicati. Io mi sento bene, non mi sono mai fermato e ho continuato ad allenarmi negli scorsi mesi. Ho già parlato telefonicamente con coach Paolo Montagnani e con Omar Pelillo. Sono pronto e ho tanta voglia di iniziare”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La griglia di partenza della Superlega: Perugia e Piacenza in prima fila

    Di Paolo Cozzi

    Con l’ufficializzazione dei calendari e la tre giorni di Volley Mercato bolognese, svolta in concomitanza con le VNL Finals, si è chiusa la prima fase di mercato, con le squadre di Superlega Credem Banca che hanno cercato fino all’ultimo di migliorare e completare i propri roster. Se Trento cambia poco o quasi niente, sono rivoluzionati i sestetti in casa delle altre tre big, con Civitanova alle prese con il dopo Juantorena e Perugia con il post Grbic. Tante le outsider che cercheranno un posto in paradiso, interessante la corsa salvezza, perché sulla carta sembra esserci molto equilibrio anche fra le “meno nobili”.

    Vediamo, una per una, le pagelle delle singole squadre, ordinate in un’ideale “griglia di partenza” della stagione 2022-2023.

    SIR SAFETY SUSA PERUGIA 5 stelleLa grande delusa dell’ultima stagione cambia allenatore dopo solo un anno (e questo è un grosso rischio, perché per vincere ci vogliono soprattutto progettualità e pazienza, e proprio quest’ultima sembra mancare in casa Sir) e punta tutto sul talento del polacco Kamil Semeniuk, fresco vincitore della Champions League e pedina chiave della sua nazionale. Con lui arriva alla corte di Sirci il brasiliano Flavio, l’anno scorso unica nota positiva (e che nota!) nella stagione deludente di Vibo. E questo è un gran colpo, perché porta muri e attacco in una squadra che al centro lo scorso anno ha faticato parecchio. Tocca quindi a Giannelli portare una fuoriserie a massimo regime senza farla andare fuori giri, sfruttando Leon senza dimenticarsi degli altri attaccanti. Da verificare i due innesti cubani Cardenas e Herrera, che potrebbero dipingere una Sir in salsa caraibica.

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 5 stelleCampagna acquisti faraonica per una squadra che anche nell’ultima stagione non ha entusiasmato e ha reso al di sotto delle aspettative. Agli ordini di coach Lorenzo Bernardi non solo 6 titolari, ma anche una panchina di primissimo livello. E proprio l’abbondanza, se non gestita con lungimiranza, potrebbe essere un boomerang per una squadra che sembra una corazzata. Brizard ha ancora una volta brillato in nazionale, Lucarelli e Leal portano tecnica e potenza, Simon è il numero uno planetario al centro della rete. Ma occhio a non “incartarsi” con i troppi stranieri in campo, e a non disperdere l’esuberanza giovanile di due promesse come Romanò e Recine. Bernardi giocherà con Romanò opposto e le bande straniere? O con tre schiacciatori come Trento? Le combinazioni possibili sono tante, tocca al coach ora capire quale carta pescare dal mazzo ad ogni partita.

    CUCINE LUBE CIVITANOVA 4,5 stelleI campioni in carica, come annunciato nel corso della stagione, danno via libera alla linea verde, puntando su giovani interessanti e di sicuro avvenire come Bottolo e Chinenyeze e sulla potenza fisica di Isac per non rimpiangere troppo Simon. Il dopo Juantorena riparte da capitan De Cecco, e da uno Yant apparso in gran crescita l’anno scorso. In posto 2 lotta aperta fra Gabi Garcia e Zaytsev, rimasto a Civitanova anche se in società avevano altri programmi. Riuscirà Blengini a gestire il loro dualismo o sarà un patata bollente pronta a deflagrare nello spogliatoio? Al centro chi rischia di non trovare spazio è Anzani, mentre in banda sicuramente c’è tanta voglia di emergere e stupire sia da parte di Bottolo che da parte di Nikolov. Insomma linea nuova ma tanta carne sul fuoco, forse troppa, perché il rischio di incartarsi fra numero di italiani e stranieri in campo c’è.

    ITAS TRENTINO 4,5 stelleLa squadra che probabilmente la scorsa stagione ha stupito più di tutte e regalato alcune partite a livelli stellari è anche quella che ha cambiato meno, nel nome di un “fair play finanziario” che contraddistingue gli ultimi anni di mercato trentini. Via Pinali, che non ha saputo conquistare la fiducia di Lorenzetti, ecco Dzavoronok, banda duttile che permetterà di riproporre lo schema dei tre schiacciatori insieme a Lavia e Michieletto. Sui due italiani niente da dire, hanno finito la stagione raschiando il barile delle energie e hanno faticato un po’ anche nelle finals di VNL, ma il loro valore è altissimo; e poi Trento può contare su un Kaziyski che a 38 anni andrà gestito parecchio, ma è sempre pronto a dare il proprio contributo. Essenziale sarà come dicevamo Dzavoronok, chiamato a fare l’ultimo step di crescita e a trovare quella continuità di rendimento che troppe volte è mancata a Monza. Super affidabile la linea di centrali ben servita da Sbertoli, un problema potrebbe essere dato da una panchina che sembra davvero offrire poche alternative di pari valore (ma ci sono alcuni giovani molto interessanti).

    ALLIANZ MILANO 4 stelleAmbizioni rilanciate per la squadra di patron Fusaro, che regala al pubblico meneghino l’iraniano Ebadipour, grande trascinatore della sua nazionale in VNL, il cubano Melgarejo e quel centrale argentino, Loser, che meno di un anno fa ha fatto ammattire i nostri centrali nel quarto di finale olimpico. Insomma, volti nuovi ma di spicco nel panorama internazionale del volley: riuscirà Piazza ad amalgamare velocemente la squadra partendo da quella diagonale Porro–Patry che può diventare una delle più ostiche della Superlega? Finalmente anche la panchina è all’altezza delle prime linee, e soprattutto al centro ci sarà competizione fra l’esperienza di capitan Piano e l’esuberanza del giovane Vitelli. Linea verdissima per il secondo palleggiatore e il secondo libero, prodotti del florido vivaio dei Diavoli Rosa dal futuro assicurato e utili a calmierare il monte ingaggi.

    MODENA VOLLEY voto 3,5 stelleEnnesima rivoluzione in casa di Modena, che in un’estate infuocata vede l’uscita di scena della presidente Pedrini e di giocatori del calibro di Nimir e Leal. Bruno e Ngapeth rappresentano la continuità, Lagumdzija potrebbe essere la rivelazione se ritrova i colpi dell’anno monzese, al centro l’esperienza di Stankovic e i centimetri di Krick non sono a livello dei top team ma garantiscono comunque punti. Da scoprire l’australiano Pope (pare che Bruno gli abbia fatto gran pressing durante la VNL) e soprattutto da sperare che Rinaldi continui il percorso di crescita avuto in questi anni. Il grosso punto di domanda è il PalaPanini: come reagirà il pubblico modenese all’ennesima rivoluzione di squadra e di società? Sarà il settimo uomo, grande valore aggiunto? O diventerà un giudice severo, che potrebbe rallentare la crescita della squadra?

    VERO VOLLEY MONZA 3,5 stelleSquadra con un buon mix di giocatori esperti e giovani emergenti quella consegnata nelle mani di Eccheli, che al terzo anno sulla panchina monzese è chiamato a proseguire quello step di crescita iniziato due anni fa e che ha portato ad una semifinale Scudetto, a una finale di Supercoppa e alla vittoria della CEV Cup. Le chiavi della regia sono nelle mani di Cachopa, talentuoso palleggiatore sudamericano che dovrà trovare subito feeling con Grozer, Galassi e Maar, i tre leader in attacco. Ai muri ci penserà il redivivo Beretta, mentre Davyskiba è chiamato a trovare maggiore continuità. In panchina, ma pronti a dare una mano, il jolly canadese Swarzc e Di Martino. Se Grozer manterrà il livello dello scorso anno… ci sarà da divertirsi!

    WITHU VERONA 3,5 stelleDopo qualche anno sicuramente sottotono, con rose non troppo competitive, Verona rilancia le sue ambizioni creando una buona squadra intorno a bomber Mozic, uomo dei desideri di mezza Europa. Al centro tre autentici pennelloni per dominare a muro, e nel caso giocasse il brasiliano Raphael anche la possibilità di sovraccaricarli di palloni. Molta curiosità per il giovanissimo maliano Keita, reduce da due campionati da autentico bomber in Corea. Con lui la sicurezza del canadese Perrin e la voglia di emergere di Magalini, neo vincitore dell’europeo Under. Riuscirà Spirito a gestire le ambizioni della nuova Verona, dopo alcuni anni di alti e bassi?

    EMMA VILLAS AUBAY SIENA 3 stellePoco tempo per fare il mercato, ma nonostante tutto è interessante il sestetto messo a disposizione di coach Montagnani, che per prima cosa dovrà far ritrovare smalto a Nemanja Petric, giocatore di talento assoluto andato in calando fisico negli ultimi anni. È una formazione costruita sulla voglia di rivincita di alcuni giocatori come Pinali, Ricci e Mazzone: se si riuscirà a trovare la giusta alchimia e comunione di intenti, allora la squadra farà un notevole step in avanti arrivando a giocarsela con Monza e Verona, ma se le cose dovessero girare male, ci sarà da guardare con apprensione al fondo della classifica.

    GIOIELLA PRISMA TARANTO 2,5 stelleLe speranze di salvezza e di ben figurare passano tutte dall’asse Falaschi–Stefani, con l’esperto palleggiatore toscano che dovrà armare spesso e volentieri il suo bomber. Per Stefani una stagione passata fatta di ottimi ingressi e prestazioni, ma essere titolari aumenta la pressione e arriverà a inizio campionato con un brutto infortunio alle spalle. Riuscirà a regalare il bis ad una società che ha voglia di ben figurare? Di banda la decennale esperienza di Antonov e quel Loeppky piaciuto molto nella sua esperienza ravennate, ma naufragato in quella scorsa a Padova. Al centro, insieme al veterano Alletti, lotta a due fra Larizza e Gargiulo per un posto in Paradiso. Il mezzo voto in più è dato dall’esperienza di coach Di Pinto, allenatore che sa far crescere le sue squadre.

    TOP VOLLEY CISTERNA voto 2,5 stelleLa squadra ha chiuso l’annata 2021-22 in crescendo, ma coach Soli dovrà ripartire da zero per costruire la nuova stagione. Le certezze sono un Baranowicz rinato sotto la guida del tecnico modenese e quel Dirlic che l’anno scorso è diventato il salvatore della stagione. Di banda i volti nuovi cui affidare speranze di salvezza sono Sedlacek e Bayram, in attesa che magari arrivi un regalo per la terza giornata di campionato. Discreta la linea del centro, con Zingel che spesso ha avuto uno dei miglior muri della Superlega.

    KIOENE PADOVA 2 stelleSquadra completamente rinnovata, come al solito con un occhio al portafoglio e uno linea verde della cantera patavina. Le chiavi del gioco sono nelle mani di Saitta, che dopo la complicata stagione di Vibo è chiamato al riscatto, pena un’altra annata sui carboni ardenti. L’opposto Petkovic garantisce quantità, ma è di banda che questa Padova sembra davvero leggerina, con il bulgaro Asparuhov e il giapponese Takahashi che dovranno crescere davvero tanto. Si punta sulla freschezza anche al centro, con Volpato giocatore esperto e due giovani come Canella e Crosato che dovranno soprattutto provare a far male a muro. LEGGI TUTTO