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    Conad lascia il posto a Susa Trasporti come main sponsor della Sir Safety Perugia

    Di Redazione Nuova veste nella prossima stagione in ambito nazionale per i Block Devils. Nasce la Sir Safety Susa Perugia. Cambia dunque la denominazione della squadra bianconera nelle competizioni nazionali con un avvicendamento nel name sponsor. Conad, marchio storico nel sodalizio perugino che resta comunque anche per il prossimo anno main sponsor, lascia il posto alla Susa Trasporti, altrettanto storico partner societario ed azienda perugina leader nel settore dei trasporti su gomma che, dopo alcune stagioni da sponsor, decide di associare il proprio nome a Leon e compagni.“Si aggiunge un nuovo name sponsor – dice il presidente bianconero Gino Sirci – al nostro sodalizio con Susa Trasporti ad affiancare Sir Safety System, ma con Conad che resta ben saldo nella schiera dei nostri sostenitori sempre come main sponsor. Siamo molto contenti del nuovo accordo raggiunto con Susa che passa da sponsor a name sponsor. Questi anni di collaborazione e gli ottimi rapporti miei e del vicepresidente Maurizio Sensi con Ferruccio Nucci hanno contribuito a questo accordo e questa sinergia ed hanno portato la Susa ad incrementare l’investimento ed il sostenimento verso la società. Tutto questo mi fa evidentemente molto piacere e sottolinea ancora una volta la volontà di dare qualcosa di più al territorio locale, risorsa indispensabile per le nostre aziende”.Azienda con sede ad Ellera di Corciano alle porte di Perugia, fondata nel 1953 da Bruno Nucci, Orlando Lucaccioni e Luigi Cecchetti, la Susa Trasporti conta oggi 45 centri distributivi in tutta Italia, ha come business quello dei trasporti su gomma e dei servizi di logistica e si caratterizza nel mercato per le sue qualità e caratteristiche peculiari che sono il livello del servizio offerto, la velocità, l’affidabilità e la sicurezza garantite ai propri clienti. “Con il presidente Sirci e con Maurizio Sensi c’è un rapporto di amicizia da tanti anni”, spiega il Direttore commerciale ed azionista della Susa Trasporti Ferruccio Nucci. “Siamo sponsor della Sir Volley addirittura dal 2006, quest’anno si sono creati i presupposti per portare avanti un’operazione di marketing diversa, c’è stata l’opportunità di essere name sponsor e dare quindi alla nostra azienda una visibilità importante in ambito nazionale come veicolo di promozione. La pallavolo è uno sport bello e sano, l’ambiente al palazzetto è piacevole e si respira sportività, in più siamo ben lieti di dare il nostro contributo ad una delle realtà sportive sicuramente più importanti del nostro territorio. Ringrazio la società per l’opportunità e naturalmente ringrazio gli altri soci di Susa Trasporti che hanno avallato con entusiasmo la scelta. Pronostici per la prossima stagione? Da persona scaramantica quale sono non faccio previsioni, spero ovviamente che il binomio Sir-Susa porti fortuna e successi alla squadra”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena replica a Leal: “Non tolleriamo falsità”

    Di Redazione Che non sarebbe stata una separazione consensuale era nell’aria da tempo, ma la coda polemica su questioni mediche sanitarie tra un giocatore e la sua ex società è un argomento piuttosto inedito per il volley di Superlega. Invece, dopo le accuse tutt’altro che leggere di Yoandy LealLeggi qui l’articoloYoandy Leal spara a zero su Modena: “La mia lesione trattata con superficialità” | Volley NewsEcco la risposta di Modena attraverso un comunicato stampa inviato dalla società a tutte le testate:“Leggiamo con grande sorpresa e delusione le parole di Leal diffuse sui suoi profili social nella giornata di ieri: tacciare di superficialità l’operato dello staff medico di Modena Volley è quanto di più lontano dal vero si possa dire. Yoandy, come tutti gli atleti di Modena Volley, si è sottoposto alle visite mediche di rito al suo arrivo a Modena, visite dalle quali sono emerse questioni fisiche che hanno fin da subito richiesto l’attenzione del nostro staff medico: l’atleta è stato tenuto sotto controllo quotidianamente per tutta la sua permanenza a Modena, con check up, esami, terapie, accertamenti e visite specialistiche. Lui ha per tutta la stagione scelto in totale autonomia a quali sottoporsi tra le procedure mediche consigliate, procedure che per altro hanno in più occasioni coinvolto specialisti di livello nazionale e internazionale” si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Modena Volley.Quindi la cronistoria degli ultimi mesi. “A marzo, prima dei Play Off, è stato sottoposto a varie risonanze di controllo con rilettura da parte di uno dei migliori specialisti italiani di patologie sportive e articolari, sulla scorta della quale sono state impostate terapie e carichi di lavoro ad hoc; ovviamente, preme sottolinearlo, tutto ampiamente condiviso con l’atleta che – di nuovo – acconsentiva a determinate cure, rifiutandone altre, sempre a fronte di un riferito benessere da parte dello stesso atleta. Dal punto di vista fisico, quindi, il giocatore stava bene ed era in condizione di giocare. La rilettura del report annuale, un documento che raccoglie tutti i report che giornalmente vengono redatti sulla condizione fisica dei nostri atleti, non lascia dubbi sulla totale infondatezza delle affermazioni di Leal”.E poi l’affondo e la difesa dello staff medico, ma pure verso il rendimento del giocatore, mai stato criticato dalla società modenese. “Le accuse del giocatore risultano tanto più peculiari quando vengono rivolte ad uno staff medico tra i più rinomati a livello nazionale e internazionale: nella scelta della squadra in cui militare, nelle scelte di tantissimi giocatori negli anni ha avuto un peso anche l’altissimo livello dello staff medico che segue la squadra, ogni giorno con grandissime professionalità e serietà. Da ultimo, è necessario sottolineare come, da parte della società, non siano mai arrivate critiche o commenti pubblici sulle ultime due prestazioni del giocatore nella fase più calda e importante della stagione. Modena è una piazza esigente, forse tra le più esigenti al mondo: la pressione a cui sono sottoposti i giocatori, la costante attenzione mediatica e la competenza in materia del nostro pubblico non sono elementi che tutti sono in grado di gestire. Ciò detto, nulla può giustificare un’esternazione come quella di Leal, falsità che non tollereremo oltre”.Discorso chiuso quindi? O Leal vorrà ricevere questo pallone e passare al contrattacco?(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano: “Spero di essere il miglior capitano che posso essere”

    Di Redazione Le prime parole di Matteo Piano dopo la firma dell’accordo biennale che legherà il centrale astigiano all’Allianz Powervolley per le prossime due stagioni. Una conferma di continuità e qualità importante per il club e per lo scacchiere di coach Piazza. Matteo Piano, capitano dell’Allianz Powervolley Milano anche per la prossima stagione. Mi ricordo l’inizio dello scorso campionato la tua metafora dell’arazzo su quello che sarebbe stato il vostro percorso. Alla luce di quello che avete conquistato, questo arazzo ora come te lo immagini? “Mi immagino un arazzo che è cambiato in corso d’opera. Credo che abbiamo iniziato a tessere il nostro arazzo i primi mesi, poi abbiamo avuto un momento in cui ci siamo fatti un po’ di domande, ci siamo ritrovati e abbiamo magari sfilato alcuni fili iniziali per poi andare a ritessere nel 2022 in maniera importante, quando abbiamo aggiunto dei colori importanti che Milano non ha mai visto, soprattutto nella parte centrale della nostra stagione: ad esempio la Final Four, ma penso anche il quinto posto in regular season che è stato un piazzamento che non avevamo ancora raggiunto negli ultimi anni”. Possiamo definirti un capitano accogliente, quel senso di aggregazione che è sempre emerso nei roster di Milano, merito dello zoccolo duro di cui certamente sei il portavoce principale. Senti che questo tuo ruolo sia evoluto in questi anni e che, anzi, abbia ancora margine di evoluzione? “Spero di essere un capitano accogliente, ci provo. Credo di essere una persona accogliente, credo anche che ogni tanto, essendo un ragazzo emotivo e sensibile, ho un bel temperamento; tutto questo nel suo insieme mi fa vivere le persone in maniera autentica e diretta. Forse questo potrebbe minare un pelo l’accoglienza. Spero di essere stato un capitano accogliente in questi anni, posso dire che allo stesso tempo ho trovato delle squadre accoglienti, così come lo sarà la prossima, non ho molti dubbi, ho la speranza”. foto Powervolley Milano “Nel 2017, mi ricordo che durante il mio primo anno a Milano avevo un po’ paura di dover fare qualcosa in più. Ad un certo punto ho capito che dovevo essere me stesso, non bisogna fare qualcosa in più delle volte, bisogna fare bene le cose che sappiamo fare bene, poi, ovvio, c’è sempre da aggiungere; Quindi l’ho risolta così, dando importanza ai valori in cui credo, a tutte le emozioni che sento e a quello che percepisco dalle persone che ho vicino. Non sarò il miglior capitano del mondo, ma spero di essere il miglior capitano che posso essere. Margini di miglioramento? Assolutamente sì, mi dà molta carica questa veste, perché credo che questo sia un rinnovarsi per Milano, e di riflesso anche la mia vista coglie le sfumature più belle e il margine di crescita che si può avere”. Qualcuno potrebbe pensare che, dopo tanti anni nella stessa società come capitano, questo ruolo diventi quasi automatico. In realtà è evidente come ogni stagione Matteo riesca a dare sempre quel valore aggiunto per sé e per i suoi compagni. Dove cerchi lo stimolo per dare quel quid in più? “Credo che bisogna essere contenti delle cose che si scelgono di fare, se si può soprattutto. Ho scelto di fare pallavolo e qui sono il capitano: da una parte è una responsabilità e dall’altra un’opportunità. Ci sono delle responsabilità, sono consapevole dei doveri che ho verso gli altri, e delle opportunità tra cui sicuramente quella di “essere” che è qualcosa di prezioso. Da questo punto di vista per me è stato molto importante essere capitano perché è come se da una parte potessi semplicemente essere nella mia strada, nel mio percorso pallavolistico e non senza pormi dei problemi. Nelle squadre in cui ero capitano cercavo di guardare gli altri, lo faccio adesso e lo facevo in passato, sia che fossero più vecchi o più giovani, sia il comportamento degli altri capitani. È importante guardare gli altri per apprendere qualcosa da loro. È questo che mi piace di più dello star qua, credo di aver una fortuna che sfrutto al meglio e se faccio con gioia quello che mi piace fare penso ne giovino tutti e viceversa, i miei compagni, tutte le persone che lavorano in Powervolley, se riescono a svolgere il loro compito e ad essere se stessi con gioia poi tutto si trasforma in una giostra, ci si diverte tanto”. foto Powervolley Milano Milano sta compiendo stagione dopo stagione dei grandi passi avanti: penso alla Challenge Cup l’anno scorso, la F4 di Coppa Italia quest’anno, e il posizionamento al quinto posto in campionato. Insomma si sta portando avanti un progetto che prevede obiettivi decisamente ambiziosi, lo ha dichiarato più volte il presidente Fusaro nel corso della stagione. In questo senso come gestisci la tua figura di leader emotivo in relazione alla squadra? “È bello che questi obiettivi crescano ed è bello che anche ognuno di noi non solo venga preparato adeguatamente a saperli vivere, ma anche a preparare gli obiettivi più grandi. Mi ricordo la prima partita della scorsa stagione: il mio obiettivo era vivere il palazzetto, vivere il pubblico. C’era la motivazione delle persone che è stata grandissima, infatti secondo me abbiamo giocato una partita particolare. Io ci auguro questo e vorrei essere bravo a farlo tutto l’anno. Il saper godere delle cose che si hanno, semplicemente giocare delle partite di pallavolo con del pubblico all’Allianz Cloud, penso sia qualcosa di estremamente bello e importante. Penso sia un bel gesto che devo ricordarmi di fare tutto l’anno e sapere che ogni partita è qualcosa di prezioso, perché ci sono tante persone che fanno parte di quel evento e noi siamo i principali protagonisti, abbiamo veramente un ruolo ad hoc quindi spero sia una cosa da fare insieme ai miei compagni. C’è un augurio che ti fai in vista della prossima stagione? “Mi piacerebbe molto confermarci nella parte alta della classifica, mi piacerebbe ripetere la Final Four di Coppa Italia perché ci sarebbero molti miei compagni, con cui ci sono andato quest’anno, con cui potrei affrontarle con quel espiro diverso. A questo punto la Challenge Cup, non si sa ancora, ma anche andare in Europa mi piacerebbe. Più di tutto però mi piacerebbe che l’Allianz Cloud diventasse un punto di riferimento per la pallavolo, in Lombardia, a Milano e in gran parte dell’Italia. Mi piacerebbe che questo palazzetto iniziasse veramente a muoversi ancora di più, e per farlo bisogna giocare bene a pallavolo, essere una squadra carismatica, portare vittorie con squadre importanti, mi piacerebbe che ci sia tanto calore nel nostro palazzetto che è collegato alla nostra pallavolo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Maksim Sapozhkov vestirà i colori di Verona fino al 2023

    Di Redazione Nuovo acquisto per Verona Volley, che completa così la batteria dei martelli: la società ha ufficializzato l’acquisizione di Maksim Sapozhko. 21 anni per 220 centimetri di altezza, l’opposto russo, che nell’ultima stagione ha militato nel campionato del suo Paese con il Yugra-Samotlor Nizhnevartovsk, ha firmato un accordo annuale che lo lega a Verona Volley fino al 2023. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    La Lube conferma il preparatore atletico Max Merazzi

    Di Redazione Dopo 11 anni nello staff della Cucine Lube, il preparatore atletico dei campioni d’Italia ha lo stesso immutato entusiasmo quando si confronta con gli atleti. Un ingrediente fondamentale visto che Max Merazzi rimarrà in biancorosso con un nuovo contratto biennale deciso in anticipo rispetto alla scadenza di giugno. Tanti i successi nella sua gestione in un lasso di tempo in cui il team cuciniero ha sempre lottato per obiettivi prestigiosi fino a vincere tutto aprendo un ciclo. Il merito delle innumerevoli imprese va distribuito tra proprietà, dirigenza, giocatori, staff tecnico e medico, ma Merazzi è l’emblema della tenacia e della voglia di prevalere di tutto il mondo Lube. Grazie a lui molti campioni hanno avuto la meglio sull’età anagrafica e sui calendari intensi raggiungendo il top nelle fasi clou dei tornei nazionali e internazionali! Dopo 11 stagioni gratificanti alla Lube si va avanti a braccetto per il prossimo biennio! “Sono più che felice di proseguire il mio percorso in biancorosso! Si è chiusa una delle annate più complesse della mia carriera, ma c’è stato un grande lavoro con i giocatori e alla fine abbiamo raggiunto un obiettivo ambito!”. Il terzo Scudetto di fila è stato il più sudato? “Rispetto ad altre annate, nel 2021/22 ho avuto più situazioni critiche. Abbiamo dato tutti il massimo per risolverle. Nella corsa al tricolore la svolta c’è stata in Gara3 di Semifinale contro Trento. La vittoria di questo Scudetto, un titolo frutto di tenacia, resilienza e competenza tecnica, con tanto di escalation finale emozionante, è in cima alla mia lista degli exploit più esaltanti insieme al tricolore centrato in rimonta a Perugia nel 2019 dopo le 7 finali perse”. Avete battuto tutte le rivali più forti! Anche la malasorte? “Non mi piace parlare di sfortuna! La sorte è una componente, ma conta anche la bontà delle scelte! Quando ti rapporti con i giocatori a volte puoi essere più bravo, in altre occasioni meno. Anche la carta d’identità è un’insidia, soprattutto se ci sono in ballo tanti impegni. In SuperLega con Simon è andato tutto secondo i piani perché ha raggiunto l’apice ai Play Off; Juantorena, reduce dall’estate in Nazionale, si è fatto male presto e il problema si è trascinato per mesi rovinando la sua stagione!”. Rivedremo il vero Juantorena che ha incantato il mondo per anni? “Fino a un anno fa Osmany aveva dimostrato di essere un giocatore maturo con l’efficacia del fuoriclasse! Sono convinto che rivedremo il capitano in campo con la stessa eleganza e determinazione di sempre perché ha lavorato sodo per risolvere la problematica. Atleticamente, alla soglia dei 37 anni, “Os” non può essere il giocatore di cinque anni fa, ma è ancora un campione!”. La Lube ha avviato un ricambio generazionale, l’approccio sarà diverso? “Più sono giovani i pallavolisti e più c’è margine di crescita anche dal punto di vista atletico! Si può lavorare per costruire qualcosa. I tesserati più maturi vanno gestiti nelle loro criticità evitando i sovraccarichi e dosando le energie. Con i giovani si può mettere l’accento su certi aspetti prestativi. Una squadra più fresca può essere allenata di più perché solitamente recupera in fretta”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Taranto in ansia per Tommaso Stefani: l’azzurro dovrà operarsi alla spalla?

    Di Redazione Tegola per Tommaso Stefani durante la preparazione con la nazionale Under 22: l’opposto della Gioiella Prisma Taranto ha lasciato nei giorni scorsi il ritiro azzurro per un problema alla spalla. La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi riporta le voci secondo cui il giocatore toscano potrebbe essere costretto ad operarsi, con tempi di recupero tutti da definire. L’assenza di Stefani sarebbe un problema non indifferente non solo per l’Italia, impegnata a breve (12-17 luglio) nella prima edizione dei Campionati Europei Under 22 in Polonia, ma anche per l’inizio della preparazione di Taranto, che si è comunque cautelata ingaggiando nello stesso ruolo il bomber di A3 Manuele Lucconi. Al momento, comunque, non ci sono notizie ufficiali sull’entità dell’infortunio. LEGGI TUTTO

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    Dalla prima squadra all’Under 12, tutti i risultati della stagione di Trentino Volley

    Di Redazione Con la partecipazione alle Finali Nazionali Under 12 S3 3×3 di Siderno, terminate venerdì, si è ufficialmente conclusa la stagione agonistica 2021/22 di Trentino Volley. Un’annata contraddistinta da grandissime emozioni, risultati di prestigio in tutti i campionati disputati fra prima squadra e vivaio (su tutti la vittoria della Supercoppa – 19° titolo della storia del Club), ma anche da numeri notevoli, a conferma del volume di attività svolto dalla Società di via Trener nel corso degli ultimi dieci mesi.Il dettaglio completo parla di 319 partite ufficiali sostenute fra prima squadra (52) e Settore Giovanile (267), partecipando a 16 competizioni differenti fra campionati FIPAV, Lega Pallavolo Serie A, CEV e Fivb; in totale sono state raccolte 213 vittorie (il 66,8%). Questi i risultati raccolti, suddivisi per squadra: ITAS TRENTINO (prima squadra)2022 CEV Champions League: 2° postoMondiale per Club: 3° posto, eliminata da Cucine Lube Civitanova in SemifinaleSuperLega UnipolSai: 3° posto finale, eliminata da Cucine Lube Civitanova in Semifinale, dopo aver ottenuto il 3° posto in regular seasonDel Monte Coppa Italia 2022: 2° posto, eliminata da Sir Safety Conad Perugia in FinaleDel Monte Supercoppa Italiana 2021: 1° postoPartite disputate: 52 (33 vittorie, 19 sconfitte) UNITRENTO VOLLEY – UNDER 23Serie B nazionale: 3° posto in regular season nel girone C Partite disputate: 22 (16 vittorie, 6 sconfitte) ITAS TRENTINO – UNDER 20Junior League: 2° posto nazionale, eliminata da Gamma Chimica BrugherioPartite disputate: 5 (3 vittorie, 2 sconfitte) ITAS TRENTINO UNDER 19Serie C regionale: eliminata dal C9 Arco Riva nei quarti di finale dei Play Off, dopo il 5° posto al termine della regular seasonCampionato di categoria: 17° posto nazionale, dopo aver ottenuto il 1° posto nel campionato regionale Partite disputate: 30 (18 vittorie, 12 sconfitte) ITAS TRENTINO UNDER 171^ divisione provinciale: 2° posto nella Pool promozione, dopo il 7° posto nella prima fase ed il 3° posto nella seconda faseCampionato di categoria: 4° posto nazionale, dopo aver ottenuto il 1° posto nel campionato regionale con la squadra Blu ed essere stata eliminata nei quarti di finale del campionato regionale con la squadra GiallaPartite disputate: 69 (40 vittorie, 29 sconfitte)ITAS TRENTINO UNDER 15Campionato di categoria: 17° posto nazionale, dopo aver ottenuto il 1° posto nel campionato regionale con la squadra Blu ed il 5° posto nella seconda fase regionale con la squadra gialla.Partite disputate: 37 (15 vittorie, 22 sconfitte) ITAS TRENTINO UNDER 13Campionato di categoria: 1° posto nel campionato regionale (Finali Nazionali non previste)Winter cup: 1° posto Partite disputate: 17 (14 vittorie, 3 sconfitte) ITAS TRENTINO UNDER 12Campionato di categoria con formula S3 3×3: 5° posto nazionale, dopo aver ottenuto il 1° posto nel campionato regionaleCampionato di categoria con formula S3 6×6: 1° posto regionalePartite disputate: 87 (74 vittorie, 13 sconfitte) (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Spirito lancia Verona: “Quest’anno possiamo portare a casa qualcosa”

    Di Redazione Con lui il reparto palleggiatori di Verona Volley è al completo, e per la verità non c’erano grossi dubbi: Luca Spirito è ormai un’istituzione in gialloblu, visto che il suo contratto – prolungato recentemente fino al 2024 – lo porterà a toccare le 10 stagioni con la squadra scaligera. Il regista ligure non nasconde la sua soddisfazione in un’intervista a L’Arena: “Non è obbligatorio fare come fanno tutti e cambiare squadra ogni anno. Qui sto bene, la società conta su di me, e questo per me è importante ed è un ottimo segnale“. Non pesa a Spirito il dualismo con l’esperto brasiliano Raphael, anche lui confermato: “Impossibile non avere un bel rapporto con lui. Fin dall’inizio ci siamo aiutati a vicenda. Quando sono stato infortunato per un mese e mezzo lui è stato grandissimo, fantastico; poi quando ha avuto dei problemi lui sono subentrato io. È stata una collaborazione importante. L’obiettivo era vincere e salvarci, e va bene se abbiamo vinto alcune partite con lui e altre con me. Questo è uno sport di squadra, se non ti va bene hai sbagliato sport“. Il palleggiatore appare molto fiducioso in vista della prossima stagione: “Ci siamo rinforzati, e Jensen si è sistemato le ginocchia. Sarà una bella squadra di attaccanti e battitori forti, sarà bello e molto divertente. Penso che per noi sia arrivato il momento di fare qualcosa di grande. La società si è strutturata e credo sia giunto il momento per provare a portare a casa qualcosa“. LEGGI TUTTO