Il dg Beppe Cormio analizza la situazione in casa Lube Volley
Il dg Beppe Cormio fotografa la situazione della Cucine Lube Civitanova e ricorda che il 12 gennaio 2022 la squadra campione d’Italia scenderà in campo in Polonia per la terza giornata della Pool C di CEV Champions League contro i campioni d’Europa dello Zaksa. Un impegno cruciale a caccia dell’impresa proibitiva.
“Dal giorno della partita con Padova non ci siamo più allenati – spiega Cormio -, se non con pochi ragazzi. Non è facile lavorare così, ma la situazione è questa e viviamo alla giornata, monitorando la situazione in attesa di buone notizie. Ormai sono passati nove giorni dai primi responsi e speriamo che altri giocatori positivi si negativizzino quanto prima e tornino ad allenarsi con il gruppo, anche perché il 12 abbiamo una partita determinante e, a questo punto, quasi impossibile in Polonia contro lo Zaksa campione d’Europa. Tra l’altro tre dei quattro schiacciatori sono alle prese con degli infortuni. Quello che sta un po’ meglio è Lucarelli, perché ha ripreso l’attività anche se è al 50%, mentre Juantorena e Kovar li vedremo in campo più avanti. Stavamo recuperando Zaytsev, ma si è dovuto fermare e questo non è un bene per il suo fisico, visto il grande lavoro svolto per tornare in forma. La situazione è questa, si tratta di una stagione anomala e poco fortunata per la Lube. Per recuperare le partite rinviate avremo un calendario ancora più fitto, ma questo vale anche per altre rivali. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo giocando quando si può e arrangiandoci. Salti mortali per arrivare tutti ai Play Off dopo una prima fase regolare, con la possibilità di giocare le nostre carte. Dovremo resistere e lottare, ma questo sarà il compito di tutto il movimento. La Lube quest’anno è stata meno fortunata di altre realtà, ma conta portare avanti la SuperLega e resistere per dare segnali positivi. Faremo già fatica a recuperare il pubblico quando la situazione sarà normale, mi auguro presto, figuriamoci ora con le difficoltà burocratiche e di salute. Dobbiamo resistere per noi, ma anche per lo sport che amiamo e per il nostro lavoro”.
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