Razgatlioglu surriscalda l'estate della MotoGP
TORINO – Cosa da turchi. nel pieno della (troppo) lunga pausa estiva della MotoGP (ripresa il 7 agosto a Silverstone), a surriscaldare il pianeta delle due ruote ci pensa Toprak Razgatlioglu, il 25enne turco che la scorsa stagione ha messo fine al regno di Jonathan Rea nella Superbike, che durava da 6 titoli mondiali consecutivi. Alle prese con i problemi della sua Yamaha R1, non diversi in fondo da quelli della M1 nel Motomondiale, Toprak ha iniziato il 2022 con poche gioie e il ruolo di terzo incomodo tra Rea e Alvaro Bautista, che ha rilanciato la Ducati. Una sola vittoria nella Sprint Race (quella meno nobile) di Misano. Ma oggi, nella Gara-1 che ha aperto il quinto round stagionale a Donington, la pista inglese del suo primo podio (2018), Razgatlioglu ha bruciato tutti al via e ha dominato la corsa con una fuga solitaria, mentre dietro Rea e Bautista si scannavano per il secondo posto e lo spagnolo, rischiando il primo di finire a terra, finendoci il secondo. Risultato? Primo “zero” per il leader del campionato, Rea a -16 e Toprak a riaprire i giochi da -54.Non solo. Il turco, sempre più amato per la sua verve e la capacità di dare spettacolo (venerdì dopo le prove si è esibito nel paddock in impennate con lo scooter, mandando in delirio i tifosi come non accadeva di tempi di Valentino Rossi), riapre anche le voci di mercato, per il suo approdo in MotoGP. Un passaggio escluso per la prossima stagione («resterò in Superbike») perché la Yamaha ha contratti firmati con Fabio Quartararo e pure Franco Morbidelli, ma ha anche perso il team satellite (andato con l’Aprilia). Non c’è spazio per Razgatlioglu, anche se Lin Jarvis e i vertici di Iwata lo vorrebbero. Infatti gli hanno fatto fare un test con la M1 ad Aragon. “regalo” un po’ snobbato da Toprak, sia per le porte chiuse della MotoGP, sia per quello che ha avuto in mano: «La M1 non si adatta al mio stile e c’è troppa elettronica». Un mito. Però la Yamaha gli avrebbe già messo sul piatto il posto nel team ufficiale per il 2024. Al posto di Morbidelli, che rischia il taglio (il suo contratto scade nel 2023) visti gli scarsi risultati e il confronto con Quartararo. Anche se nessuno, tanto meno Andrea Dovizioso che ha già annunciato il vero addio alla MotoGP, che non sia il francese riesce a far andare forte la M1. LEGGI TUTTO