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    Rea come Hamilton: il pilota di Superbike diventa membro dell'Impero Britannico

    ROMA – Anche Jonathan Rea è stato omaggiato dalla Famiglia Reale inglese. A circa un anno dall’onorificenza ricevuta da Lewis Hamilton, nominato Cavaliere, il pilota nordirlandese è diventato membro dell’Impero britannico. Lo stesso riconoscimento era stato dato proprio a Hamilton nel lontano 2008, quando vincendo il Mondiale di Formula 1 era diventato il più giovane di sempre a riuscirci, prima di essere superato da Sebastian Vettel. Rea è il terzo pilota di Superbike a ricevere questa onorificenza, dopo Joey Dunlop e Carl Fogarty.
    La gioia di Rea
    “È una grande sorpresa ed un enorme privilegio ricevere questa onorificenza – ha affermato Rea -, fin da piccolo sognavo di diventare un campione del mondo di motociclismo e ho realizzato questo sogno. Venire da un piccolo Paese come l’Irlanda del Nord e ricevere un’onorificenza come questa come riconoscimento dei miei successi nelle corse è davvero bello. Condividere la stessa onorificenza di Joey, che ha raggiunto tanti traguardi nel motociclismo, significa anche molto”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Mi piace Portimao, ho bisogno di vincere”

    ROMA – Vincere per lottare ancora per il titolo. E’ questo l’unico obiettivo per Toprak Razgatlioglu , che a quattro gare dalla fine del mondiale Superbike deve recuperare 59 punti su Alvaro Bautista, reduce dalla tripletta di Barcellona, partendo dal Gp del Portogallo. “Mi piace molto correre a Portimão – spiega il turco – ma sappiamo come anche Johnny è molto forte qui. All’inizio di quest’anno abbiamo fatto un test qui, davvero molto positivo, con un ottimo tempo sul giro, circa 1’39.6”.
    “A Barcellona è stato difficile”
    Razgatlioglu deve assolutamente essere in grado di lottare per la vittoria, pensando gara dopo gara. “Quest’anno tutti sono più veloci in pista, quindi dovremmo esserlo più degli altri per vincere. Spero in una bella sfida, ma soprattutto ho bisogno di lottare ancora per la vittoria. A Barcellona non è stato facile, quindi ricerco le stesse sensazioni di Donington o Magny-Cours, ma ora concentriamoci gara per gara”, conclude il pilota Yamaha. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Ho bisogna di vincere già da Portimao”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu non ha piani B: a quattro gare dalla fine del mondiale Superbike deve obbligatoriamente vincere fin dal GP di Portogallo per recuperare 59 punti su Alvaro Bautista, leader della classifica mondiale. “Mi piace molto correre a Portimão – afferma il turco – ma sappiamo come anche Johnny è molto forte qui. All’inizio di quest’anno abbiamo già fatto un test qui, davvero molto positivo, ottenendo un ottimo tempo sul giro, circa 1’39.6”.
    “Spero in una bella sfida”
    Niente voli pindarici o proiezioni troppo in là nel tempo, ma cominciare a recuperare punti da Portimao per centrare rimonta e bis iridato. “Quest’anno tutti sono più veloci in pista, quindi dovremmo esserlo ancora di più per vincere. Spero in una bella sfida in pista, ma soprattutto ho bisogno di lottare ancora per la vittoria. A Barcellona non è stato facile per noi, quindi ricerco le stesse sensazioni di Donington o Magny-Cours, ma ora bisogna solo concentrarci gara per gara”, queste le parole di Razgatlioglu. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Gp Portimao: orari e dove vederlo in tv

    ROMA – Il mondiale Superbike torna a ruggire. La competizione dedicata alle delle derivate dalla serie torna in pista a Portimao, in Portogallo, per quello che sarà l’ultimo GP corso in Europa del calendario prima delel trasferte in Argentina, Indonesia e Australia. Si parte venerdì 7 ottobre alle ore 11.30 con la prima sessione di prove libere mentre l’appuntamento con la seconda è fissato per le 16. Sabato 8 ottobre, invece, si comincia a fare sul serio con Gara-1 alle ore mentre domenica 9 ottobre il semaforo verde per la Superpole Race si spegnerà alle 12 con l’avvio di Gara-2 fissato per le 15. La copertura televisiva della tappa è garantita integralmente da Sky Sport MotoGp (canale 208 del telecomando di Sky), mentre su TV8 sarà possibile seguire gara-1 e gara-2 in diretta con la Superpole in differita alle 14. La Superbike sarà visibile anche in streaming su Sky Go e NOW.
     Il programma di Portimao
    VENERDÌ 7 OTTOBRESuperbike Prove Libere 1 ore 11:30 (Diretta)Superbike Prove Libere 2 ore 16:00 (Diretta)SABATO 8 OTTOBRESuperbike Gara 1 ore 15:00 (Diretta)Supersport Gara 1 ore 16:15 (Diretta)DOMENICA 9 OTTOBRESuperbike Superpole Race ore 12:00 (Diretta)Superbike Gara 2 ore 15:00 (Diretta) LEGGI TUTTO

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    Superbike, Gp Portimao: orari e come seguirlo in tv

    ROMA – Il mondiale Superbike, dopo la tappa di Barcellona, si ferma in Portogallo, per quello che sarà l’ultimo GP corso in Europa del calendario prima delel trasferte in Argentina, Indonesia e Australia. Si parte venerdì 7 ottobre alle ore 11.30 con la prima sessione di prove libere mentre l’appuntamento con la seconda è fissato per le 16. Sabato 8 ottobre, invece, si comincia a fare sul serio con Gara-1 alle ore mentre domenica 9 ottobre il semaforo verde per la Superpole Race si spegnerà alle 12 con l’avvio di Gara-2 fissato per le 15. La copertura televisiva della tappa è garantita integralmente da Sky Sport MotoGp (canale 208 del telecomando di Sky), mentre su TV8 sarà possibile seguire gara-1 e gara-2 in diretta con la Superpole in differita alle 14. La Superbike sarà visibile anche in streaming su Sky Go e NOW.
    Il programma di Portimao
    VENERDÌ 7 OTTOBRESuperbike Prove Libere 1 ore 11:30 (Diretta)Superbike Prove Libere 2 ore 16:00 (Diretta)SABATO 8 OTTOBRESuperbike Gara 1 ore 15:00 (Diretta)Supersport Gara 1 ore 16:15 (Diretta)DOMENICA 9 OTTOBRESuperbike Superpole Race ore 12:00 (Diretta)Superbike Gara 2 ore 15:00 (Diretta) LEGGI TUTTO

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    Superbike, Ducati conferma Rinaldi: “Credo fermamente nel progetto”

    ROMA – Il team Aruba.it Racing – Ducati ha annunciato l’estensione del contratto di Michael Rinaldi, che correrà sulla Ducati Panigale V4R anche nella stagione 2023 di WorldSBK. La casa bolognese conferma così la proprio line-up che nel prossimo campionato del mondo di Superbike vedrà ancora il pilota italiano al fianco di Alvaro Bautista. “Sono molto contento di correre anche il prossimo anno per Aruba.it Racing – Ducati perché – ha detto Rinaldi – credo fermamente in questo progetto. Sono inoltre molto fiducioso sul fatto di poter raccogliere nel 2023 tutto ciò che abbiamo seminato finora”.
    Le parole di Rinaldi
    Salito finora tre volte sul podio, Rinaldi sta conducendo una stagione concreta in Superbike, che lo ha portato con una certa continuità in top-10. Tuttavia il riminese non vuole accontentarsi: “Sarò il primo a lavorare ancora più duramente, sia nell’inverno che in pista, per ottenere risultati migliori ed avere quella costanza è un po’ mancata nella scorsa stagione e in quella in corso. Voglio ringraziare Stefano Cecconi, Claudio Domenicali, Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Serafino Foti e tutte le persone che mi hanno dato fiducia. Non vedo l’ora di essere a Barcellona per ottenere un bel risultato e ripagare questa fiducia. E sono sicuro che il 2023 sarà un grande anno per noi”, ha poi concluso il 26enne.         LEGGI TUTTO

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    Superbike, Rinaldi ancora in Ducati: contratto rinnovato fino al 2023

    ROMA – Sarà ancora Michael Rinaldi il partner di Alvaro Bautista nella Ducati in Superbike. La casa di Borgo Panigale ha infatti esteso il contratto dell’italiano e conferma così la propria line-up anche per la prossima stagione. “Sono molto contento di correre anche il prossimo anno per Aruba.it Racing – Ducati perché – ha detto Rinaldi – credo fermamente in questo progetto. Sono inoltre molto fiducioso sul fatto di poter raccogliere nel 2023 tutto ciò che abbiamo seminato finora”.
    Il commento di Rinaldi
    Salito finora tre volte sul podio, Rinaldi sta conducendo una stagione concreta in Superbike, che lo ha portato con una certa continuità in top-10. Tuttavia il riminese non vuole accontentarsi: “Sarò il primo a lavorare ancora più duramente, sia durante l’inverno che in pista, per ottenere risultati migliori ed avere quella costanza è un po’ mancata nella scorsa stagione e in quella in corso”. Poi il 26enne riminese conclude: “Voglio ringraziare Stefano Cecconi, Claudio Domenicali, Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Serafino Foti e tutte le persone che mi hanno dato fiducia. Non vedo l’ora di essere a Barcellona per ottenere un bel risultato e ripagare questa fiducia. E sono sicuro che il 2023 sarà un grande anno per noi”.         LEGGI TUTTO

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    Ducati padrona: può fare una storica abbuffata Mondiale

    TORINO – Ducati padrona. Totale. Non ci sono soltanto le imprese a ripetizione della nuova coppia dei sogni formata da Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini (la Ducati BB, con le curve più sinuose e vincenti di Brigitte Bardot) ad esaltare il popolo rosso. Per la prima volta nella sua storia, per altro relativamente recente nelle corse, la casa di Borgo Panigale ha davanti a sé l’opportunità concreta di conquistare praticamente tutti i titoli mondiali. Non soltanto la Tripla Corona (Mondiale piloti, costrutto e team) nella top class del Motomondiale, traguardo centrato nel magico 2007 targato Casey Stoner, con il primo tassello già centrato domenica ad Aragon. Il terzo titolo iridato marche consecutivo (quarto della storia Ducati), arrivato con cinque gare d’anticipo, profuma anche di trionfo per Bagnaia, che s’è portato ad appena 10 punti di distacco da un Fabio Quartararo non solo più rallentato dalla sua Yamaha, ma anche dalla sfortuna. Che come dice un famoso detto ci vede benissimo e fa piovere sempre sul bagnato. La superiorità Ducati è infatti certificata da 12 pole (record, 5 di Bagnaia), 10 vittorie (6 del torinese e 4 di Bastianini) e 24 podi sulle 15 gare finora disputate. Numeri mostruosi.Ma non si fermano al vertice del grande iceberg delle due ruote su pista. La Ducati infatti è in testa al Mondiale Superbike sia tra i costruttori che tra i piloti con Alvaro Bautista. Lo spagnolo, autore di 8 vittorie e 15 podi con la Panigale V4 R sulle 21 gare (7 round) disputate, nonostante la brutta entrata di Jonathan Rea che l’ha mandato a terra nell’ultima uscita in Francia conserva 30 punti di vantaggio su Toprak Ratzgatlioglu, campione del mondo con la Yamaha, e 47 sul nordirlandese della Kawasaki, 6 volte di fila re prima dell’avvento del turco. La Ducati in SBK, storicamente la sua anima (e anche dei ducatisti) nonché fonte di successi (16 mondiali piloti e 17 costruttori tra il 1991 e il 2011), non vince un titolo da dieci anni, dall’ultimo di Carlos Checa nel 2011. Ma soprattutto ha davanti l’occasione di realizzare una storica doppietta MotoGP-Superbike, visto che nel 2007 nelle “derivate” vinse la Honda con James Toseland. Questo weekend per altro i due mondiali correranno insieme: la Ducati BB in Giappone, quella di Bautista a Barcellona.Non solo. La Ducati può vincere (cosa che gli interessa molto visto che è il secondo mercato di vendita delle sue stradali) anche in America, dove è tornata ufficialmente quest’anno con Danilo Petrucci, strappato al nuovo amore Dakar e messo su una Panigale 4V R con la quale sta facendo traballare il trono AMA di Jake Gagne, il fenomeno stelle&strisce della Yamaha. Il ternano ha solo 4 punti di distacco (327 a 331) a due gare dalla fine, quelle che si correranno questo weekend a Barber, in Alabama. E se ci condiamo pure il titolo tricolore (CIV), sempre in Superbike, praticamente conquistato da Michele Pirro (il collaudatore della MotoGP non ha sfruttato il primi match point al Mugello con due gare no, ma il 9 ottobre a Imola gli basterà conquistare 14 punti in due gare), beh, il dominio è davvero totale. LEGGI TUTTO