Alfa Romeo, Stelvio a zero emissioni
Lanciata sul mercato nel 2016, l’Alfa Romeo Stelvio è stato il primo Suv del Biscione, nonché il modello che ha riscosso maggior successo negli ultimi anni: nel 2022, sono state oltre 16mila le Stelvio vendute in Europa, nonostante l’agguerrita concorrenza di “mostri sacri” come Audi Q5, BMW X3 e X4 e Mercedes GLC. Ora Alfa sta pianificando la seconda generazione del proprio Suv del segmento D, prevista per il 2026, a un decennio esatto dal lancio della prima Stelvio.
Quanto sarà diversa la Stelvio che uscirà tra tre anni rispetto all’attuale? A livello di design, non ci saranno stravolgimenti. Come suggerito dal CEO Jean-Philippe Imparato ad Autocar, lo stile del nuovo modello sarà in linea con quello dell’attuale generazione (in apertura, il rendering del possibile aspetto del Suv del Biscione, realizzato dal nostro Lorenzo Preti).
Sotto la carrozzeria, però, cambierà tutto: sempre come riportato da Autocar, la Stelvio del 2026 abbandonerà l’apprezzatissimo pianale Giorgio, in favore di una nuova piattaforma più moderna e pensata per ospitare il powertrain elettrico. Il futuro Suv del Biscione nascerà su STLA Large, il pianale sviluppato da Stellantis per i modelli di fascia alta del Gruppo, e anticipata dalla concpet car Peugeot Inception svelata al CES 2023.
Stelvio e Giulia, 1.000 cv per le Quadrifoglio
Per quanto riguarda il powertrain, ancora non ci sono informazioni precise riguardo il numero dei motori elettrici, né delle loro caratteristiche. L’unica cosa che pare certa è l’elevata autonomia di cui il Suv, così come gli altri modelli elettrici di Alfa Romeo, potranno disporre. La Peugeot Inception ha infatti portato al debutto un pacco batterie da 100 kWh, che su vetture come la Stelvio e la futura Giulia dovrebbero garantire percorrenze di 6-700 km con una sola ricarica.
Un aspetto, quello dell’autonomia, a cui Imparato tiene particolarmente: l’obiettivo del Biscione è infatti quello di garantire un passaggio all’elettrico “senza traumi”, in cui la vettura a batteria sia una sostituta di quella endotermica e non un downgrade.
Numeri interessanti anche per quanto riguarda le potenze in gioco. Le versioni entry level della Stelvio (e di conseguenza anche della Giulia, che ne condividerà i powertrain) sono attese con una potenza di circa 350 cavalli. Ma non mancheranno le versioni più performanti, che manterranno lo storico simbolo del Quadrifoglio ed erogheranno potenze vicine ai 1.000 cavalli. Numeri sorprendentemente elevati, se consideriamo che le attuali e sportivissime versioni Quadrifoglio, dotate del V6 biturbo a benzina, ne garantiscono “solo” 510.
L’Alfetta sta per tornare
La Stelvio si inserisce in un piano di rinnovamento e rilancio di Alfa Romeo che porterà il brand a competere con i “grandi” del segmento premium, tedeschi in primis. Oltre al B-Suv accennato precedentemente, l’altra grande novità attesa nei prossimi mesi è la supercar, probabilmente ibrida e basata sulla MC20, che finora è conosciuta col nome provvisorio di 33 Stradale. Poi, nel 2025 e nel 2026, sarà il turno delle nuove generazioni di Giulia e Stelvio.
A differenza del Suv, che manterrà forme e linee vicine a quelle del modello attuale, la berlina sarà protagonista di un cambiamento più radicale. Come suggerito da Imparato, la Giulia potrebbe infatti trasformarsi in una sorta di ibrido tra una sedan tradizionale e una coupé. Formula che, successivamente, potrebbe essere ripresa anche su un modello inedito, che il manager francese ha momentaneamente battezzato Alfetta.
Questo nuovo modello sarebbe più piccolo della Giulia e si posizionerebbe nel segmento C, al fianco della Tonale. Ma non sarebbe una tradizionale hatchback a due volumi, come la Giulietta, bensì una fastback aerodinamica e sportiva. “È una formula molto europea, ne sono consapevole – ha detto Imparato in una recente intervista a Quattroruote – Ma se guadagno abbastanza soldi con gli altri modelli, e se la Tonale e i modelli che lanceremo nei prossimi anni riusciranno a stabilire una solida rilevanza internazionale di Alfa Romeo, allora la faccio anche solo per l’Europa”.
Insomma, la carne al fuoco è davvero molta, e la Casa del Biscione ha grandi ambizioni. Per capire se verranno ripagate, non resta che aspettare l’arrivo sul mercato della nuova Stelvio elettrica e delle altre novità marchiate Alfa. LEGGI TUTTO