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    Us Open, la numero uno Barty rinuncia: “Ho paura del virus”

    Ashleigh Barty non parteciperà agli Us Open. L’australiana, numero uno del mondo, ha dato forfait. Il motivo? I “rischi importanti” che correrebbe andando negli Stati Uniti a causa del coronavirus. Si tratta di una rinuncia importante per il torneo di New York, che inizierà il 31 agosto come sempre a Flushing Meadows. “È stata una decisione difficile ma ci sono sempre dei rischi importanti legati al Covid-19 e non me la sento di mettere me e la mia squadra in questa situazione”, ha fatto sapere in una nota la vincitrice del Roland Garros del 2019.Nello stesso comunicato Barty annuncia anche di voler rinunciare al Wta di Cincinnati. “Auguro il meglio all’Usta (la United States tennis association, che organizza l’Open, ndr) per i tornei e sperto di tornare negli Stati Uniti il prossimo anno”, dice la campionessa. Per il momento sembra invece confermata la sua presenza al Roland Garros (dal 27 settembre).Negli States il coronavirus ha causato la morte di oltre 150 mila persone. Gli Usa sono il Paese più colpito al mondo e da soli hanno fatto registrare un quarto dei decessi legati al Covid-19. Il torneo di Cincinnati, che rappresenta la rampa di lancio verso gli Us Open, ha già perso diversi big come Naomi Osaka, Simona Halep e Bianca Andreescu, che hanno scelto di non gareggiare. Al contrario, è stata annunciata la presenza di Rafael Nadal e Novak Djokovic. Sarà la prima competizione da quando l’Atp Tour è stato sospeso, all’inizio di marzo. LEGGI TUTTO

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    Il libro Il Rinascimento Italia secondo Bertolucci

    Il tennis sta per ripartire? Bene, allora un libro può essere utile nell’attesa. Quello di Vincenzo Martucci e Paolo Bertolucci, per esempio: “Il rinascimento del tennis italiano” (ed. Pendragon, 16 euro). Un’analisi sul percorso di crescita del tennis italiano che, alla vigilia della ripartenza, va oltre la fiducia: Matteo Berretini, Fabio Fognini e Jannik Sinner alimentano grandi sogni e incarnano “Il rinascimento del tennis Italiano”. Nel libro gli autori spiegano da dove nasce quest’alta qualità del nostro tennis attuale e come si è sviluppata. E, soprattutto, dove può arrivare dopo gli anni dei trionfi, e poi delle delusioni e dei dubbi. Oggi, insieme a Berrettini, Fognini e Sinner ci sono anche i Cecchinato, Sonego, Mager, Travaglia, Seppi, Caruso, Musetti e ancora tanti altri giovani: promettono di proseguire il filone d’oro del 2019 e di portare l’Italia tennistica maschile al più alto livello di sempre. LEGGI TUTTO

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    Tennis: annullati tutti i tornei in Cina, salta il Masters1000 di Shanghai

    ROMA – Il mondo del tennis continua a fare i conti col coronavirus. Il Masters1000 di Shanghai e l’Open di Pechino non si disputeranno in questo 2020. L’Atp, infatti, ha annunciato di aver annullato le competizioni in programma in Cina, a seguito della decisione del Governo di non ospitare eventi sportivi internazionali quest’anno a seguito della pandemia. Poche ore prima la stessa decisione era stata annunciata dalla Wta, cancellando sette eventi in programma per ottobre e novembre.Cancellate le tappe in Cina, a rischio quelle negli UsaL’Atp ha affermato che quattro eventi, tra cui Rolex Shanghai Masters e Beijing Open, non si terranno in Cina nel 2020. “Rispettiamo la decisione del governo cinese di fare ciò che è meglio per il Paese in risposta alla situazione globale senza precedenti”, ha dichiarato Andrea Gaudenzi, Presidente dell’Atp. I tour di tennis maschili e femminili non sono stati in grado di ricominciare dopo che la pandemia di coronavirus ha portato alla cancellazione di tutti gli eventi a marzo. Quella che doveva essere la prima partita del tour Atp in cinque mesi, il Citi Open a Washington, è stata cancellata. Molti dei migliori giocatori hanno espresso preoccupazione per i loro viaggi negli Stati Uniti ad agosto, mentre il paese continua a registrare il maggior numero di casi di coronavirus al mondo. A questo punto il tour femminile dovrebbe ripartire a Palermo, in Italia, il 3 agosto. LEGGI TUTTO

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    Gianni Clerici e i suoi primi novanta anni, il tennis come un palcoscenico

    Caro Gianni, tanti auguri. E grazie di tutto. Perchè qualunque cronista che oggi si aggiri per i campi di tennis, in giro per i tornei, è stato influenzato da te. Lo sai bene: un tuo solo articolo è stato sufficiente per essere carpiti da quel modo tutto tuo di raccontare il tennis.  Caro Gianni, ci hai insegnato che la racchetta è un palcoscenico, sul quale i giocatori mostrano l’anima di cui sono fatti, e ce lo hai mostrato in modo impareggiabile superando la realtà, mettendola in scena, disegnandola come fai su quei tuoi notes. E non sono: ci sono aneddoti spettacolari che descrivono, e definiscono, il Clerici style: Bud Collins, un altro grandissimo maestro – un tuo caro amico – mi raccontò di una vostra avventura che ebbe inizio a Como e si concluse in Sardegna: “Per un match di Coppa Davis. Una sera, dopo cena, Gianni guidava la macchina a noleggio, e si fermò perché aveva visto un manifesto elettorale. Urlava: ‘Io odio quel partito, il movimento sociale sono i nuovi fascisti’. E cosa fa? Si arrampica lungo il palo come una scimmia, forse l’effetto della grappa oppure no: ad ogni modo lui raggiunge velocemente la cima e, pian piano, tolse quel manifesto elettorale e poi cercò un sarto per farne un pantalone. Da allora l’ho chiamato “l’italiano pazzo””. C’è tanto di te in questo ‘nanetto’ che ha poi fatto il giro del mondo e che cambiava versione a seconda di chi lo ricordava, Clerici/Collins/Tommasi (c’è anche lui, ovviamente). Le tue mosse, le tue finte, le tur gabole, le maschere: sei nato affabulatore, il tuo è sempre uno spettacolo, una scuola. E i tuoi cosiddetti teatrini in sala stampa – come li hai sempre chiamati tu – sono sempre stati allestiti con una cura infinita.  Per questo, lo sappiamo, esiste il Clerici pubblico un po’ clown e un po’ diva che si diverte a prendere in contropiede, in controtempo, il pubblico nascondendosi dietro l’intelligenza e il disincanto. Poi c’è quello più intimo, affettuoso, capace di essere un monaco zen o un gentleman di campagna alla bisogna. Wimbledon è un altro discorso, un’altra storia. Il tuo torneo. Anche lì hai segnato la strada, per dire: stanco del chiacchiericcio italiano in sottofondo, hai preteso di spostarti accanto agli americani, unico e solo. Oppure: sei stato il primo di tutti a preferire gli appartamenti agli alberghi canonici dove tutti noialtri alloggiavamo. Per anni hai potuto godere di quella villettina attaccata ai cancelli di Wimbledon e chi si dimentica la tua bici con la quale scorrazzavi per i saliscendi di Wimbledon, anche qui antesignano. Più di una volta ci hai procurato il cibo, nel senso che hai garantito la cena: a tarda sera era inutile, per i comuni mortali, cercare di prenotare un tavolo in un qualsiasi ristorante. Ma non se chiamavi tu: sarà stata la tua voce, la tua inflessione o chissà quale altra pozione, ma magicamente i tavoli si aprivano, soprattutto quelli d’ispirazione etnica: libanese e thailandese in primis. Potremmo continuare per ore ma, come diresti tu, è meglio non tediare le persone.E allora, semplicemente e ancora: buon compleanno, Gianni. E altri novanta di questi anni. LEGGI TUTTO

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    Tennis, cancellato il torneo di Washington. A rischio anche gli US Open

    WASHINGTON – Il circuito di tennis mondiale deve rimandare la propria ripartenza. Il primo torneo in programma nel nuovo calendario, quello di Washington, che si sarebbe dovuto disputare dal 14 agosto, infatti, è stato cancellato a causa delle restrizioni di viaggi internazionali e per il recente trend in aumento del coronavirus negli Usa. Lo ha annunciato il presidente del Citi Open, Mark Ein.Tennis LEGGI TUTTO

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    Tennis, esibizione in un hangar di Berlino: Sinner cede in finale a Thiem

    BERLINO – Jannik Sinner si arrende ancora a Dominic Thiem. Il 18enne talento azzurro si ferma nella finale del torneo esibizione Bett1 Aces: sul cemento dell’hangar dell’ex aeroporto berlinese di Tempelof l’austriaco, salito al terzo posto del ranking mondiale lo scorso marzo, si è imposto sull’azzurro in due set con il punteggio di 6-4, 6-2. Sinner ha cercato di proporre il suo tennis senza mostrare alcun timore reverenziale, ma Thiem ha confermato l’ottimo momento di forma e ha risposto colpo su colpo, facendo suo l’incontro grazie soprattutto al rovescio lungolinea che ha messo in difficoltà l’azzurro. L’austriaco ha così bissato il successo ottenuto ai danni della promessa altoatesina in semifinale nel precedente torneo esibizione, disputato nei giorni scorsi sempre a Berlino, ma sull’erba. Sinner, dopo aver avuto la meglio nei confronti di Karen Khachanov e Roberto Bautista Agut, ha comunque dato ulteriore dimostrazione della sua straordinaria crescita.   LEGGI TUTTO