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    Diecimila euro raccolti per Fondazione Laureus. La maglia più pagata? Quella di Sylla

    Nella giornata di lunedì, 30 giugno, si chiude ufficialmente la collaborazione della Lega Volley Femminile con Subito, prima piattaforma di re-commerce in Italia con oltre 26 milioni di utenti unici al mese, siglata grazie alla collaborazione con Master Group Sport e WPP Media Unit Entertainment. Un progetto senza dubbio fruttuoso, che ha permesso a tutti gli appassionati dei Campionati di Serie A di aggiudicarsi preziosi memorabilia, messi in vendita attraverso la piattaforma di Subito ogni settimana per tutta la stagione.

    Un’iniziativa con finalità benefiche visto che l’intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS, la non profit che destinerà la cifra raccolta per promuovere progetti di aggregazione, coesione sociale e ad alto impatto educativo, anche legati al mondo della pallavolo, per ragazzi e ragazze provenienti da contesti socioeconomici vulnerabili.

    Gli oltre 70 prodotti venduti tra palloni e magliette firmate dalle stelle della Serie A, hanno portato ad una raccolta di circa 10mila euro, con alcuni exploit rappresentati dalla maglietta di Myriam Sylla, 450 euro, e dai 400 euro raccolti per ciascuna delle t-shirt ufficiali di Ekaterina Antropova e Alessia Orro.

    Il commento del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Subito, un partner prezioso che ci ha permesso di unire la passione per la pallavolo a un importante obiettivo solidale. Abbiamo raccolto una cifra significativa che sosterrà la Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS nel promuovere progetti di inclusione e aggregazione sociale, motivo di grande orgoglio per tutti noi. Un ringraziamento speciale ai nostri tifosi, che con il loro entusiasmo e la loro partecipazione hanno reso possibile questo straordinario traguardo”.

    “Siamo onorati di essere stati scelti da Lega Pallavolo Serie A Femminile come official marketplace per la stagione appena conclusa – afferma Francesco Gaziano, CMO di Subito – Per noi è stata un’occasione importante per essere vicini a sportivi, fan e tifosi in tutti i palazzetti d’Italia, che non solo hanno potuto acquistare un memorabilia dei loro idoli sportivi, ma anche contribuire a un progetto di valore grazie a Fondazione Laureus. Grazie alla second hand, coltivare la propria passione per lo sport, risparmiando e allo stesso tempo aiutando l’ambiente e le persone, è possibile!”.

    Infine le parole di Daria Braga, Direttore Fondazione Laureus Italia ETS: “Grazie di cuore a Lega Pallavolo Serie A Femminile e Subito per questa bellissima iniziativa in favore della nostra Fondazione. Da sempre Laureus s’impegna  per garantire a bambine e bambini, ragazze e ragazzi provenienti da contesti socio-educativi di difficoltà l’accesso alle attività sportive ed educative e con il supporto di questo ricavato contribuiremo ai progetti Sport for Good in Italia”.

    (fonte: Lega Volley Femminile) LEGGI TUTTO

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    La prima di Orro in maglia Fenerbahce sarà a… Oristano al ‘Sardegna Volleyball Challenge’!

    Quattro grandi squadre, una parata di campionesse e una stella, quella di Alessia Orro. Con queste credenziali la Gymland Oristano organizza il 3° Torneo internazionale di pallavolo “Sardegna volleyball challenge”, in programma a Oristano dal 24 al 27 settembre 2025.

    L’evento, che gode del sostegno delle istituzioni locali (tra gli altri la Regione Sardegna e il Comune di Oristano) si svolgerà al Palazzetto dello Sport di Sa Rodia (3.000 posti a sedere) e vedrà la partecipazione di squadre di altissimo livello internazionale: le turche VakifBank e Fenerbahce, la greca Panionios e l’italiana UYBA Volley Busto Arsizio.

    Il torneo, che si giocherà pochi giorni dopo la conclusione dei mondiali femminili in Thailandia, segnerà l’esordio di Alessia Orro con la maglia del Fenerbahce. Per la giocatrice di Narbolia, che a Oristano ha mosso i primi passi della sua straordinaria carriera, sarà una festa nella festa e sin d’ora è facile aspettarsi il pubblico delle grandi occasioni. 

    Insieme a lei, al Palasport di Sa Rodia, ci saranno campionesse di livello mondiale, come Melissa Vargas, Tijana Boskovic, Zehra Gunes, Arina Federovtseva, Hatice Gizem Orge, Hande Baladin, Eda Erdem, Agnieszka Korneluk, Ana Cristin De Souza, Cansu Ozbay, Polina Rahimova, Elitsa Vasileva, Bianka Buša, solo per citarne alcune, che garantiranno uno spettacolo di altissimo livello tecnico ed agonistico.

    Scenderanno in campo con le maglie del VakifBank (campionessa turca 2024/2025, vincitrice di 6 Champions League, 4 Mondiali per Club e 13 Leghe Turche), del Fenerbahce (tra le prime 3 squadre di club al mondo nel 2025, con un palmarès straordinario: 1 Champions League, 1 Mondiale per Club, 15 Leghe Turche, 5 Coppe di Turchia e 5 Supercoppe), del Panionios (squadra di prestigio del campionato ellenico) e Volley Busto Arsizio (tra le migliori formazioni italiane che ha all’attivo 1 Lega Italiana, 3 Coppe CEV, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana).

    Come nelle precedenti edizioni del Sardegna volleyball challenge, anche quest’anno la Gymland oltre alle partite che si annunciano di alto valore tecnico e spettacolare, proporrà un momento educativo con un incontro dibattito con Alessandra Campedelli, già allenatrice in Pakistan, Iran e della Nazionale Italiana Sorde, con gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo Mariano IV e del Turistico Sportivo Mossa Atzeni. LEGGI TUTTO

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    La spavalda salvezza di Grottazzolina in Superlega ha ispirato anche una tesi di laurea

    C’è qualcosa di profondamente umano quando lo studio incontra la passione. Quando le pagine di una tesi universitaria non sono solo carta, inchiostro e bibliografia, ma diventano il riflesso autentico di un sentimento, di un legame, di un’identificazione sincera con una realtà capace di far battere il cuore. È questo il caso di Jessica Santolini di Montefano (MC), laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Macerata, che ha dedicato il proprio lavoro di tesi a un piccolo grande miracolo sportivo: quello della Yuasa Battery Grottazzolina.

    Il titolo della sua tesi è di quelli che suonano bene e fanno riflettere: “I fattori critici di successo nel marketing sportivo. Il caso della Yuasa Battery Grottazzolina”. Un titolo tecnico, certo. Ma dietro quelle parole c’è una storia molto più dolce, fatta di emozioni, senso di appartenenza, osservazione attenta e un pizzico di sogno. Perché sì, Grottazzolina non è soltanto una squadra di Superlega. È un’atmosfera. Un’identità. Un modo di vivere lo sport.

    Nella sua presentazione, Jessica non nasconde l’origine emotiva del suo progetto. “Alla fine del mio percorso universitario – racconta – il desiderio era quello di esaltare quanto il mondo sportivo sia influente nella crescita di ognuno. Lo sport, così come lo studio, è per me stimolo continuo, occasione di cambiamento evolutivo.”

    E quale realtà avrebbe potuto raccontare meglio tutto questo, se non la Yuasa Battery? Una squadra che ha saputo salire in alto restando con i piedi ben piantati nel territorio. Un team che ha conquistato la massima serie, ma che non ha mai smesso di parlare con il linguaggio semplice della comunità.

    “Grottazzolina ha saputo conquistare la Superlega e poi lottare per mantenerla: traguardo affatto scontato,” scrive Jessica nella sua tesi. “Per quanto mi riguarda, uno dei sogni più importanti era proprio la Laurea. Un traguardo che acquisisce un valore del tutto particolare per me.”

    Due sogni. Due traguardi raggiunti con determinazione. Due percorsi paralleli che si incontrano, pagina dopo pagina.

    Per raccogliere informazioni sulla Yuasa Battery, Jessica ha scelto di partire dal cuore pulsante della società: il palasport storico, la casa delle origini. Il suo primo incontro è con Massimiliano Ortenzi, colui che, assieme a Rossano Romiti, ha fatto nascere la M&G Scuola Pallavolo dalle ceneri della vecchia società, dando vita a un nuovo progetto ambizioso ma profondamente radicato nel territorio.

    “Appena varcata la soglia del PalaGrotta – scrive Jessica – ti fa respirare la determinazione e l’entusiasmo della Yuasa Battery.” Ci sono i trofei, le foto storiche, le interviste incorniciate, le prove tangibili di una storia costruita giorno dopo giorno. E poi ci sono i piccoli atleti, quelli che guardano ai giocatori della Superlega come si guardano i grandi fratelli: con stupore, affetto, e la voglia di un giorno essere come loro.

    La tesi di Jessica non si limita a raccontare l’ascesa sportiva della Yuasa. È un’analisi lucida e approfondita di come il marketing possa e debba farsi veicolo di valori. La pallavolo, più di ogni altro sport, si presta a essere percepita come disciplina pulita, familiare, empatica. “Nei palazzetti non c’è bisogno di separare le tifoserie. I bambini invadono il campo alla fine delle partite. I giocatori non sono eroi irraggiungibili, ma persone normali, parte della comunità.”

    E qui Grottazzolina ha fatto scuola. Con una popolazione che non supera i 3.200 abitanti, ha saputo costruire un progetto capace di coinvolgere, unire, entusiasmare. Le strategie di marketing non sono calate dall’alto, ma nascono da un ascolto profondo del territorio, da relazioni dirette, da una conoscenza autentica del tessuto sociale.

    Uno dei concetti chiave della tesi è quello del “sistema squadra”: ogni ruolo ha un valore. Nello sport, certo. Ma anche nella società. Perché la Yuasa Battery non è solo una squadra, è un’idea collettiva. È una comunità che lavora insieme, che si riconosce, che si sostiene.

    Lo studio della comunicazione digitale occupa un capitolo intero della tesi. E non è un caso: i social media della Yuasa Battery non si limitano a informare. Raccontano. Emozionano. Coinvolgono.

    Il linguaggio è familiare, diretto, empatico. I reel sono vivaci, i post parlano di coraggio, sacrificio, sogni. Non ci sono filtri patinati, ma autenticità. Non c’è distanza, ma prossimità. Gli atleti non sono mai divi, ma compagni di squadra della comunità intera.

    Forse è proprio questo l’aspetto che più ha colpito Jessica. La capacità di Grottazzolina di rimanere autentica mentre cresce. Di mantenere la propria umiltà anche mentre conquista la scena nazionale. Di essere, come scrive lei stessa, “una realtà che vuole restare piccola in mezzo ai grandi, ma con la consapevolezza matura di costruire ogni giorno il proprio futuro”.

    .La sua tesi non è soltanto un’analisi accademica. È una dichiarazione d’amore. Un omaggio a una realtà sportiva e umana che ha saputo riflettersi nel suo percorso personale. “Credo che ognuno sia attratto da ciò che rispecchia sé stesso – scrive Jessica – Io ho individuato nella crescita e nell’umiltà della Yuasa ciò che ha rispecchiato il mio percorso di studio e personale”.

    Ora che la tesi è stata discussa, il cerchio si chiude. O forse no. Perché le storie belle non finiscono: ispirano, si moltiplicano, lasciano tracce.

    Jessica ha dimostrato che una squadra di pallavolo può essere molto più di una realtà sportiva. Può essere simbolo, metafora, ispirazione. La Yuasa Battery Grottazzolina lo è. Per lei, per noi, per tutti coloro che credono nei sogni piccoli, nei progetti costruiti con pazienza, nella forza delle comunità unite.

    E allora sì, oggi possiamo dirlo forte: anche una tesi può essere una favola. E questa favola, come tutte quelle più belle, ha una protagonista, una squadra, e una comunità che continua a scriverne insieme il finale.

    (fonte: M&G Scuola Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Campo di gioco per il Volley Modena femminile, dall’Amministrazione Comunale proposte alternative al PalaPanini

    Nella giornata di giovedì 26 giugno una rappresentanza del Volley Modena si è recata presso il Municipio per un incontro con l’Assessore allo sport Andrea Bortolamasi, ed altri dirigenti del Comune di Modena, oltre al Presidente del Comitato Territoriale Fipav Vasco Lolli. All’ordine del giorno, ovviamente, la definizione della nuova casa del sodalizio gialloblù in vista del prossimo campionato di Serie A2 (leggi di più sulla vicenda, CLICCA QUI).

    Il patron Mirco Muzzioli: “L’incontro di oggi con l’Amministrazione Comunale è stato molto produttivo, abbiamo visto grande disponibilità e voglia da parte di tutti i presenti di aiutarci nella definizione di quella che sarà la nostra casa per la Serie A2. Abbiamo messo sul tavolo, da un punto di vista pratico, tutte quelle che sono le necessità imposte dalla Lega Volley Femminile per quanto riguarda l’impianto di gioco e gli adempimenti burocratici necessari entro il termine per le iscrizioni del prossimo 4 luglio. Da qui sono emerse due o tre ipotesi da poter valutare, pertanto l’Amministrazione Comunale si è fatta immediatamente carico di effettuare i necessari passaggi per percorrere queste piste e fornirci entro il fine settimana un quadro più chiaro della situazione”.

    “I contatti fra tutti gli attori in campo saranno intensificati in questi giorni per poterci garantire i tempi tecnici necessari al fine di produrre la documentazione richiesta dalla Lega Volley Femminile nei tempi stabiliti. Da parte nostra abbiamo ribadito la totale volontà e disponibilità a qualsiasi tipo di soluzione che ci permetterà di riabbracciare effettivamente dopo vent’anni la Serie A”.

    (fonte: Volley Modena) LEGGI TUTTO

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    Mauro Fabris (LegaF): “Per i ‘maschietti’ la pallavolo femminile è ancora uno sport minore”

    Tutta la storia di può trovare qui, con il comunicato della Volley Academy Modena, che segnalava l’impossibilità di utilizzare lo storico PalaPanini per le proprie gare interne dopo la promozione in serie A2 femminile, e qui, con la replica e le spiegazioni del Modena Volley Punto Zero, la società con la storica squadra in SuperLega maschile che ha in carico la gestione del Palasport e che anticipa l’intenzione di acquisire anche un titolo di serie B femminile per entrare nel settore “rosa” del volley con “la volontà di costruire un progetto serio e sostenibile“. Ora, arrivano anche le parole di Mauro Fabris.

    Infatti, con una propria nota il presidente della Lega Volley Femminile, Mauro Fabris, prende posizione e si schiera a sostegno della Volley Academy Modena (femminile), dopo il rifiuto sull’utilizzo dell’impianto cittadino del PalaPanini da parte del Modena Volley (maschile): “La decisione da parte del Modena Volley maschile di negare l’utilizzo del PalaPanini al Volley Modena femminile del presidente Mirco Muzzioli è inaccettabile e dimostra un atteggiamento evidentemente ancora “patriarcale”, una concezione “privata” di un bene pubblico, ma soprattutto una mancanza di rispetto non solo ad una realtà sportiva femminile locale e storica, intenzionata a ripercorrere le orme di una società che ha vinto tutto in Italia e in Europa, ma ad un intero movimento, quello della Serie A femminile, che anche quest’anno ha trionfato con i propri Club in tutte le Coppe Europee, in cui milita la squadra Campione del Mondo e in cui giocano le Campionesse Olimpiche di Parigi 2024 che hanno dato il primo oro nella pallavolo all’Italia. Per i “maschietti”, evidentemente, la pallavolo femminile è ancora uno sport minore da mandare nei campetti di periferia. Per tali ragioni, ho chiesto di poter incontrare al più presto il Sindaco di Modena per provare a sbloccare questa incresciosa situazione, che compromette il percorso di una società che ha lavorato alacremente in queste ultime stagioni per guadagnarsi la promozione sul campo“.

    Il presidente Fabris, poi, conclude: “La Volley Modena femminile merita di disputare il campionato di Serie A nello storico palazzetto cittadino, un impianto che non può essere considerato un bene privato ma un tempio di tutta la pallavolo italiana, al femminile come al maschile. La mancanza di spazi non può essere una giustificazione, soprattutto se condizionata dalla presenza delle formazioni Under 19 e Under 17, vista la netta e sostanziale differenza di rilevanza sportiva e di interesse tra i campionati di Serie A femminile, che rappresentano l’eccellenza del movimento pallavolistico di interesse nazionale ed internazionale, e i campionati giovanili maschili“. LEGGI TUTTO

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    A Modena le donne “non trovano casa”… ma al PalaPanini arriverà una B femminile!

    Dopo la nota diffusa da Volley Modena, rimasta “chiusa fuori” dal PalaPanini nonostante la promozione in serie A2 femminile, Modena Volley Punto Zero, la società con la storica squadra in SuperLega maschile che ha in carico la gestione del Palasport, dice la sua… e rilancia anche nel settore femminile, anticipando l’intenzione di acquisire un titolo di serie B di loro proprietà!

    Modena Volley, si legge nel comunicato trasmesso dalla società, “crede nel ruolo del PalaPanini come luogo vivo e pulsante per 365 giorni all’anno, centro nevralgico per la pallavolo e punto di riferimento dello sport modenese, non solo durante la stagione sportiva stessa, ma anche attraverso eventi, manifestazioni e progettualità che ne valorizzino pienamente le potenzialità“.

    Quindi, in merito alla nota diffusa da Volley Academy Modena, Modena Volley Punto Zero desidera precisare la propria posizione sul tema della gestione del PalaPanini stesso: “Il tempo trascorso dalla prima richiesta di Volley Academy Modena alla nostra risposta è stato necessario – spiega Christian Storci (qui la notizia sul suo ingresso in società con il fratello Michele, Ndr) – per fare una valutazione economica e organizzativa approfondita che ci consentisse di avere tutti gli elementi per prendere una decisione. Come già ribadito, Modena Volley crede nel valore e nella crescita della pallavolo femminile e intende contribuire in modo concreto allo sviluppo di questo settore. La volontà è quella di costruire un progetto femminile serio e sostenibile, a partire dalla Serie B, ritenuta la base più coerente da cui far partire un percorso strutturato e di prospettiva. Stiamo finalizzando l’acquisizione di un titolo che avverrà e di cui daremo notizia nei prossimi giorni“.

    Quindi, dove non c’è spazio per una serie A2 femminile, arriverà, comunque, un’altra squadra di B di donne, che, però, andrà ad affiancare la prima squadra maschile di Modena Volley Punto Zero con la bandiera dei “padroni di casa”: “Modena Volley – prosegue Storci – ha come obiettivo prioritario quello di valorizzare pienamente il PalaPanini, rendendolo un luogo di riferimento per grandi eventi sportivi, spettacoli, momenti dedicati allo sport e alla cultura. In questo contesto, nasce anche la volontà di avere una squadra femminile di proprietà, che giochi al PalaPanini: solo così è possibile una programmazione precisa e coerente delle gare, cosa che non sarebbe stata realizzabile, in particolare in una Serie A2, a causa della completa incompatibilità con gli impegni già assunti dalla società in termini di calendarizzazione delle attività nei prossimi mesi“.

    Resta il fatto che Volley Modena, quella di A2 femminile, a questo punto non solo dovrà cercare un altro impianto adatto dove giocare le proprie partite, e si sa che i requisiti per disputare le partite di serie A non sono alla portata di tutti i campi, ma avrà anche una nuova “concorrenza” in città, con una nuova formazione di donne, anche se – per ora – solo in serie B, LEGGI TUTTO

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    La S2M Volley Vercelli lascia la pallavolo dopo 35 anni: “Preferiamo dire basta”

    Dopo 35 anni di attività nel campo sportivo della pallavolo, l’Asd S2M Volley Vercelli non parteciperà ad alcun campionato nella stagione 2025/2026 con la conseguenza che, dopo le pratiche burocratiche necessarie, smetterà di esistere amministrativamente il 31 dicembre 2025.

    “Non è stata una decisione semplice, ma è stata condivisa da tutto il consiglio direttivo e dai soci“, fanno sapere con un comunicato dalla società piemontese. Che prosegue: “Le nuove normative sportive nazionali, l’aumento dei costi di gestione, la difficoltà di reperire degli sponsor, l’utilizzo della palestra comunale che ha avuto un’impennata del costo dell’affitto, la mancanza di collaboratori, i risultati sportivi che negli ultimi hanno non hanno raggiunto i livelli sperati, sono i principali motivi, ma non gli unici, che hanno certificato la decisione di chiudere la nostra società. Con tutti questi problemi, la struttura della nostra associazione non sarebbe più in grado di continuare nel percorso sportivo/sociale ed allo stesso tempo offrire la consueta qualità tecnico gestionale, nonché la nota serietà della S2M Volley, che in questi anni ci ha caratterizzato, per cui preferiamo dire basta”.

    L’Associazione Sportiva Dilettantistica S2M Volley nasce il 20 aprile del 1990, da un gruppo di dirigenti che volevano far giocare le atlete che non avevano spazio nell’allora Olimpia Vercelli di serie D. Sino ai primi anni 90’ l’attività si è rivolta solo ai campionati seniores, ma grazie ad un gruppo di genitori e dai due tecnici Lella Ferrero e Laura Agostinoni, l’attenzione della Società si sposta verso la creazione del settore giovanile, che è stato basilare per la realizzazione di un vero progetto sportivo. Con Presidente Roberto Borrini, partendo dal minivolley, dalle under 14, 16 e 18, l’ associazione incomincia a muovere i primi passi verso un futuro che regalerà molte soddisfazioni a sé stessa ed a tutta la Città.

    Si comincia dal 1994 a vincere i più importanti tornei di minivolley nazionali, facendo crescere anche la prima squadra che nel 1996 conquista la Prima divisione interprovinciale. Intanto, nel 1995 le Under 14 conquistano per la prima volta per una squadra vercellese il titolo interprovinciale, battendo le formazioni di Biella e Novara. Nell’anno 1997 le giovani Under 16, che partecipano anche al campionato di Prima divisione guidate da Franco Manachino, vengono promosse in serie D.

    Passano alcuni anni e con l’arrivo di tecnici a livello nazionale come Gherardo Pedullà e Alessandro Bussi, l’escalation della S2M non si ferma riuscendo nel 2002 a raggiungere la serie C. Dopo 4 anni nella massima serie regionale, è tempo per la Società del Presidente Borrini di cercare qualcosa in più, tanto che la dirigenza decide di partecipare al campionato di serie B2. Quindi, nella stagione 2007/2008 la S2M Volley Vercelli disputa per la prima volta nella sua storia ed in quella cittadina, una categoria nazionale femminile.

    Però, Vercelli non riesce a mantenere la categoria, ma già l’anno successivo la formazione allestita per la serie C riconquista la B2 perdendo una sola gara, aggiudicandosi anche la Coppa Piemonte (ancora una prima volta per una formazione vercellese). Dal 2008 al 2014 la S2M partecipa alla B2 nazionale, per, poi, nel 2015 rinunciare alla categoria e partecipare alla serie C regionale, in modo da raggiungere l’obiettivo di schierare in campo atlete vercellesi, coronamento della loro crescita sportiva che ha inizio dall’età di 5 anni

    Saranno ancora due le stagioni di serie D, giocate con la totalità di atlete vercellesi del vivaio anche sotto i 16 anni, a continuare a dare lustro alla Società, unite agli immancabili campionati giovanili Under 18, Under 16, Under 14, Under 13, Under 12 e S3/Minivolley.

    “Purtroppo, come già ampiamente illustrato, questa importante realtà vercellese scomparirà dalle società sportive nazionali, regionali e cittadine perdendo le risorse di 125 tesserate, 20 dirigenti e 7 tecnici abilitati, oltre a un bagaglio di know-how sportivo, maturato negli anni, incalcolabile. La S2M Volley Vercelli sarà un’altra associazione che dovrà abbandonare la scena sportiva, dopo aver dedicato 35 anni della propria esistenza non solo alla attività sui campi di volley, ma anche nell’esecuzione di un lavoro sociale, di coesione, aggregazione e di educazione delle giovani tesserate, di valore inestimabile e che, purtroppo, visto quanto si sta verificando non sarà mai riconosciuto, ma che noi orgogliosamente rivendicheremo sempre a spada tratta“, conclude, comunque orgogliosamente, il comunicato pubblicato dalla società. LEGGI TUTTO

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    Modena chiude le porte a… Modena: l’A2 femminile resta fuori dal PalaPanini!

    A poco più di dieci giorni dalla scadenza dei termini per le richieste di ammissione al prossimo campionato di Serie A2 femminile, la società Volley Modena Asd apprende con rammarico da Modena Volley Punto Zero Ssdrl, che ha in carico la gestione del Palasport G. Panini, l’impossibilità di poter usufruire dello storico impianto cittadino per la disputa delle proprie gare interne di campionato poiché interamente occupato dalla prima squadra militante in Superlega maschile, dalla formazione Under 19 ed anche dalla Under 17 oltre a quello che è il calendario degli eventi extra pallavolistici.

    Da Volley Modena, quella di A2 femminile, quindi, fanno sapere a mezzo di un comunicato stampa…

    “Consci del poco tempo disponibile, a seguito di una promozione diventata realtà solamente nella serata dello scorso 7 giugno (ironia della sorte un successo festeggiato, tra l’altro, proprio con uno striscione con scritto: “Dopo 20 anni torniamo al PalaPanini”, Ndr), ci siamo subito attivati per valutare le possibilità di prendere parte al campionato di Serie A2, che oltre a costi decisamente più importanti rispetto alla Serie B1 necessita anche di una struttura societaria importante e, soprattutto, di un impianto casalingo ben diverso dalla palestra Guarini che è stata la nostra casa in questi anni. In tal senso sono stati avviati immediatamente i dovuti colloqui con l’Amministrazione Comunale, che cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente poiché tuttora impegnata e determinata a trovare una soluzione positiva al problema“.

    Prima di sottolineare il proprio stupore, e disappunto, nei confronti dell’altra Modena, quella di SuperLega maschile…

    “Lo stesso, purtroppo, non possiamo dire per Modena Volley che, viceversa, dopo una settimana di attesa ci ha comunicato nel pomeriggio di oggi l’impossibilità di accogliere la nostra squadra in quella che è nata come la casa del volley d’eccellenza cittadino. A stupire sono le motivazioni emerse dall’incontro con il direttore generale Andrea Sartoretti ed il direttore operativo Elisa Bergonzini. In origine, infatti, dai primi dialoghi informali tra le parti il nodo cruciale sembrava essere la richiesta economica della stessa società concessionaria del Palasport G. Panini, come spiegato anche dal socio di maggioranza Christian Storci in un’intervista ad un quotidiano locale pubblicata nella giornata di sabato 14 giugno. “Nessuna preclusione, ma servono determinate condizioni” oppure “chi chiede di giocare al PalaPanini deve darci garanzie economiche” sono solo due dei passaggi di un ragionamento in cui Storci non cita mai problematiche relative agli spazi“.

    Per, poi, concludere che…

    “Ci teniamo poi a sottolineare che negli incontri con l’Amministrazione Comunale ci è stato fornito il tariffario del PalaPanini, con gli importi massimi che possono essere richiesti per allenamenti e partite. Per quanto riguarda la richiesta di garanzie e di un progetto pluriennale che emergono nell’intervista, inoltre, facciamo notare che la Lega Pallavolo Serie A Femminile, all’atto della richiesta di ammissione ai propri campionati, da diversi anni opera in questo senso con l’obiettivo di avere tra le proprie consorziate solo realtà solide, solvibili e con l’obiettivo di realizzare progetti ambiziosi nelle rispettive realtà cittadine. Ad ogni modo le motivazioni addotte oggi, che di certo non sono emerse nel corso degli ultimi giorni, ci hanno arrecato un danno importante visto che entro il 4 luglio alle ore 12, data limite per l’invio della richiesta di ammissione, sarà necessario specificare anche il campo di gioco e produrre la relativa documentazione per quanto concerne omologa, agibilità e tutta quella che è la parte burocratica. Nei prossimi giorni incontreremo quindi nuovamente l’Amministrazione Comunale per definire quale sarà la casa della pallavolo femminile modenese di nuovo in Serie A…“.

    Come andrà a finire? Anche questa situazione nel volley di Modena evidenzia le problematiche di gestione dello sport in Italia e della sua impiantistica… anche quando si tratta di società della stessa città, che non possono, però, stare sotto lo stesso tetto! LEGGI TUTTO