ROMA – Mentre nel basket italiano persiste la tendenza a montare e smontare anno dopo anno le squadre faticosamente costruite, c’è una mosca bianca che vince e convince limitandosi ai ritocchi, mantenendo il gruppo storico da rinforzare anno dopo anno. La Reyer Venezia che si presenta ai blocchi di partenza della stagione 2020-21 è praticamente identica a quella che, prima dello stop per il lockdown, si era aggiudicata la Coppa Italia ed era entrata nelle prime otto di Eurocup. Soltanto due i volti nuovi per la squadra ancora diretta da Walter De Raffaele, che si accinge a partire per il ritiro precampionato ad Alleghe: Lorenzo D’Ercole, vecchio bucaniere del campionato italiano, e Isaac Fotu, lungo versatile e dinamico, reduce da una buonissima stagione con Treviso e complemento perfetto per una formazione che ama cambiare pelle a gara in corso, sempre all’insegna di una grande applicazione difensiva.De Raffaele: “Mi mancava il parquet”Nella conferenza stampa prestagionale, coach De Raffaele fa il punto su una preparazione che sarà inevitabilmente anomala: “C’è grande desiderio di tornare al lavoro anche da parte mia, il campo è sempre il campo, mi mancava molto e questo sarà un guaio per i giocatori (ride, ndr). La parte fisica sarà importante, i ragazzi hanno lavorato anche durante la pausa per quanto possibile ma il rischio di infortuni è altissimo, dovremo stare veramente molto attenti alla ripresa dell’attività. La parte tecnica arriverà un pochino più avanti. La palla nei primi giorni, tranne alcuni spunti piccoli, si vedrà poco. Sarà importante la valutazione fisica e la ripresa graduale, anche se abbiamo un gruppo che si è presentato in buone condizioni. L’inattività agonistica però è la cosa più preoccupante”. All’orizzonte, a fine agosto, c’è la “maxi” Supercoppa, che si svolgerà un mese prima dell’inizio del campionato: “La prima parte del torneo per noi sarà inevitabilmente la fine della prestagione. Al di là che ci sia in palio la Supercoppa, giocoforza sarà una parte del precampionato: non vogliamo rischiare infortuni importanti. Il fatto di riconfermare il gruppo storico è legato anche ai risultati importanti che abbiamo ottenuto, non so se avremo dei vantaggi: parliamo una lingua comune ma molto dipenderà dalla situazione fisica, specialmente all’inizio la farà da padrona e noi proveremo a rischiare il meno possibile. Ci conosciamo bene e questo aiuterà l’inserimento dei nuovi”.La forza del gruppoVenezia ripartirà dunque con un roster molto simile a quello dello scorso anno. L’altro volto nuovo è il giovane Davide Casarin, figlio del presidente: classe 2003 e prospetto molto interessante. De Raffaele non vuole sottrarlo alle responsabilità, pur usando le cautele del caso: “Sono contento, anche se non è stato un mercato dove siamo impazziti sui nuovi: volevamo fare pochi innesti inserendo anche Davide in prima squadra. All’inizio avrà il ruolo di cambio della guardia, penso possa calzare bene. Si prenderà le responsabilità perché diventa un giocatore della prima squadra ma dovrà avere la possibilità di crescere, con un gruppo di giocatori che glielo permetterà. Quanto ai nuovi, conosco D’Ercole da tanti anni e so che sa stare in un gruppo importante e capisce il ruolo, pur avendo un alto senso di competizione. Fotu lo seguivo da cinque anni, lo conosco molto bene, è quel tipo di giocatore che riesce a dare una doppia dimensione che nelle mie squadre è fondamentale: può giocare con chiunque, avrò anche variabili con Daye da 3”. Pur rimanendo fedele al roster, la Reyer cercherà di reinventarsi: “Quando riproponi un gruppo con tanti giocatori importanti il rischio è di continuare a seguire lo stesso solco, noi dovremo essere bravi, pur cercando almeno all’inizio di essere simili a noi stessi, a proporre situazioni diverse. Quando vinci ti piace riprovarci ogni anno, vogliamo proporre qualche soluzione diversa”.Le avversarieDe Raffaele non si nega una panoramica sulle rivali: “Milano e Bologna si sono rinforzate e credo che sia un vantaggio per tutti che arrivino giocatori importanti in Italia. Credo che Brescia abbia allestito una squadra ai livelli delle contender, così come la Fortitudo che ha preso giocatori come Banks, conto anche Sassari. Queste sono squadre che possono lottare fino alla fine, e ci sarà una formazione sorprendente come al solito. Attendiamo di capire come Trento e Brindisi completeranno il roster”. Non solo Italia, però, ma anche Europa, con la voglia di fare bene in Eurocup: “L’amaro in bocca per non aver concluso l’Eurocup mi è rimasto, il percorso era stato splendido, eravamo arrivati con grande spinta e volevamo vedere dove arrivare. Per noi rappresenta l’unico modo per entrare in EL. Il nuovo girone è molto difficile, molto duro, con squadre che hanno preso giocatori di altissimo livello. Non vogliamo mettere le mani avanti, sono curioso di vedere come gestiranno la situazione sugli spostamenti, gli esami e tutto il resto. La vedo una situazione un po’ complicata ma fortunatamente non spetta a me decidere. Sarà dura e stimolante, proveremo a fare il massimo come al solito”. Il coach si sofferma anche sul protocollo anti-Covid: “Una volta che tutto il team sarà ‘tamponato’ sul discorso del lavoro di contatto non ci saranno grandi problemi, inizialmente magari si dovrà attendere i risultati soprattutto degli americani che hanno un protocollo a parte. Ho già detto allo staff che è talmente alto il desiderio di ripartire che dovremo far diventare questa una nuova normalità”.Tonut: “Siamo carichi, voglio la Nazionale”Alla sesta stagione da “reyerino”, Stefano Tonut ha le idee chiarissime sulla stagione. La guardia sogna un’altra annata da ricordare con la maglia della Reyer e spera, grazie alle prestazioni con Venezia, di guadagnarsi la convocazione per il Preolimpico con la Nazionale: “Siamo tutti molto carichi, non vediamo l’ora di stare insieme dopo tanto tempo, il basket è lo sport che amiamo. Lo scorso anno è un capitolo finito, ora siamo qui per ripartire con lo stesso atteggiamento con cui abbiamo concluso. Dobbiamo essere bravi a riprendere con gradualità, anche perché non tutti i giocatori hanno lavorato allo stesso modo, c’è chi è riuscito ad allenarsi in casa e chi no. Faremo il possibile, vedremo come staremo già in Supercoppa. Con tutto il rispetto delle altre squadre, io non seguo il mercato: mi piace focalizzarmi sulla mia squadra, sono contento di essere qui in un gruppo che si conosce molto bene. A livello personale mi piacerebbe essere parte del roster della Nazionale a fine anno, ci sono degli obiettivi molto importanti in ballo e far parte del Preolimpico sarebbe bello”. LEGGI TUTTO