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    Brescia, Tiberti vuole alzare la Coppa: “Siamo venuti qui per vincere, tenteremo l’impresa”

    E’ finale per la Consoli Sferc Brescia che, liquidata 3-1 Porto Viro nella gara di semifinale, domenica alle 17.30 si giocherà la Coppa Italia contro Ravenna.

    Le voci dei protagonisti:

    Coach Zambonardi: “Una grandissima prestazione corale, a dispetto delle difficoltà fisiche che ci hanno complicato la serata. Tutto il gruppo ci ha messo determinazione e grinta per regalare a Brescia la sua seconda Finale di Coppa. Su tutti una menzione speciale la meritano Tiberti, che ha giocato nonostante l’affaticamento alla schiena, e Stefano Ferri, determinante sia a Siena che qui con il suo ingresso a muro”.

    Simone Tiberti: “Siamo in finale ed è stata dura: abbiamo giocato a sprazzi e non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma ci sta. C’era la tensione e c’era anche un avversario forte, ma siamo molto contenti. Siamo venuti qui per vincere e domenica tenteremo l’impresa”.

    Nicola Candeli: “Grande partita, tosta e portata a casa nonostante un secondo set in cui ci hanno messo sotto pressione. Bravi noi a ripartire e chiudere con due set fatti bene. Ora riposiamo, pensiamo a dare il massimo e ad esprimere il nostro gioco al meglio in finale”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tiberti, la chioccia. “Sogno di portare Brescia in Superlega”

    Di Redazione Da qualche stagione il bresciano Simone Tiberti è uno dei “senatori” della serie A2. Anche in questo campionato si dividerà con Manuel Coscione (che ha otto mesi in più) la palma di palleggiatore più esperto del campionato. L’altro veterano, Fabroni (è però classe 1981, mentre Tiberti e Coscione sono del 1980) è sceso in serie A3 a Catania. In Superlega ci sono sempre gli al momento inarrivabili Daniele Sottile alla Lube e Raphael a Verona, entrambi classe 1979. Certo, non mancano nel campionato italiano anche giovanissimi talenti, da Giannelli a Porro, passando per Sbertoli. Ma nel ruolo del palleggiatore è anche vero che testa e mani a volte sono più determinanti della prestanza fisica. Così il pensiero di smettere al momento non sembra sfiorare Simone Tiberti.Anche perché il regista della Consoli McDonald’s Brescia fino a maggio aveva dalla sua un compagno di squadra ancora più chioccia, l’ex mister Europa Alberto Cisolla. Ma senza il Ciso, che ha deciso di smettere dopo aver spento 45 candeline, ora Brescia diventa ancora di più Tiberti-dipendente. In un’intervista rilasciata a Vincenzo Corbetta e pubblicata sul quotidiano “Bresciaoggi”, Tiberti parla del suo rapporto con coach Zambonardi. Un legame consolidato e di grande fiducia, visto che Tiberti viene quasi considerato un secondo tecnico in campo. “Interpreto così il ruolo da quando avevo vent’anni” ammette il regista. Che spiega quanto sia importante dosare però i consigli soprattutto verso i più giovani. Lui del resto,  di pallavolo di alto e altissimo livello ne ha vissuta tanta da quella serie A2 nella Gabeca Brescia giocata 21 anni fa. Simone Tiberti di anni ne farà 42 il 13 settembre, ma l’entusiasmo è ancora quello della prima volta. Certo, “sento ancor più la responsabilità di essere la guida, di fare da chioccia” ammette. Gli obiettivi del campionato? I playoff e, perché no, la Coppa Italia. “Percorso difficile ma più veloce. Mi è rimasta qui la finale persa due anni fa contro Bergamo” dichiara Tiberti al quotidiano della leonessa d’Italia.  Il sogno? Portare Brescia in Superlega. LEGGI TUTTO

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    Il “condottiero” Simone Tiberti alla sua 22° stagione in A e ottava con Brescia

    Di Redazione Non era scontato il sì di Simone Tiberti, quasi 42 anni, padre di due bimbi piccoli, alla stagione numero 22 in serie A, e invece è lui il primo a rassicurare: “Fisicamente sto bene e la voglia di giocare non manca…Vedo che mi arrabbio ancora ogni volta che perdiamo! – dice sorridendo il capitano dei Tucani -. Gli stimoli li trovo di anno in anno negli avversari: il nostro è un gruppo affiatato, che si conosce bene, mentre chi trovi di là dalla rete continua ad accendere in me la scintilla dell’agonismo. La prossima A2, con la possibilità di avere due stranieri in campo, sarà di un livello ancora più alto e potremo assistere a sfide ancor più avvincenti”. Per Tiberti arriva, quindi, l’ottava conferma in maglia Atlantide Brescia. Il bilancio della stagione appena conclusa per i Tucani è stato certamente positivo, ma il numero 5 biancazzurro sottolinea: “Il finale di questa stagione di A2 ha ribadito nuovamente che non basta costruire squadre con i giocatori migliori, occorre giocare bene sempre, in regular season e nella fase finale. L’approccio ad ogni campionato per noi è dettato dalla prudenza, dobbiamo fare i conti con tante formazioni ben attrezzate: prima ci si salva, poi si può pensare a divertirsi”. “Simone è un leader, un condottiero nato: oltre alla qualità del gioco che può garantire, sono il suo carisma e la sua visione di gioco lucida a fare di lui un riferimento determinante per i giocatori che ruotano intorno alle sue alzate – conferma coach Zambonardi-. Per noi è una grande soddisfazione sapere che vuole proseguire anche nella stagione a venire, che son certo lo riconfermerà tra i migliori palleggiatori in categoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia, capitan Tiberti ammonisce: “Poco battaglieri, senza sicurezze e fiducia. Così non va”

    Di Redazione In casa Atlantide Brescia ci si interroga su cosa stia succedendo nelle ultime giornate. Certo, sono arrivate anche vittorie e non solo sconfitte, ma le partite si allungano al tie break anche quando si potrebbe spingere e chiudere al quarto o addirittura al terzo parziale. E così, tie break dopo tie break, vinto o perso, si perdono comunque uno o due punti importanti in chiave classifica. Classifica che vede Brescia ferma al decimo posto, con 12 punti in 10 partite. “Anche le partite che sembrano in nostro controllo, poi ci sfuggono, sicuramente ci manca qualche sicurezza. In ogni gara è capitato che, dopo aver vinto un set in maniera ottimale, poi, in quello dopo, pareva non fosse successo nulla; è come se non ci facesse stare più tranquilli, anzi facciamo fatica a ritrovare la fiducia. Poi, quando iniziamo male, è difficile recuperare, forse il fatto che non ci esprimiamo come vorremmo non aiuta a trovare tutte le certezze. Una questione tecnica, ma anche psicologica. Dovremmo essere più spavaldi e tranquilli” è la reason why di capitan Simone Tiberti, nelle dichiarazioni riportate nell’edizione odierna di Brescia Oggi. L’ultimo esempio di quanto sopra esposto arriva dalla partita di domenica scorsa, persa al tie break contro la Synergy Mondovì: sotto 1-0, Tiberti e compagni hanno rimontato e superato 1-2 per poi calare nuovamente e lasciare la vittoria ai padroni di casa della Vbc. “Veniamo da una bella stagione terminata con la finale playoff per la promozione e ci portiamo dietro questo risultato, ma dobbiamo ricordarci che la vittoria va sudata e che a volte siamo troppo poco battaglieri. Devi avere un certo tipo di atteggiamento e di spirito, e noi a Mondovì, dal 4° set, l’abbiamo perso. Sapevamo che non sarebbe stato facile e che avremmo dovuto essere spietati, ma non è andata così”. Ora testa all’ostica partita contro la seconda piazza Agnelli Tipiesse Bergamo: “Sarà una gara molto difficile, dovremo affrontarla a viso aperto e con spavalderia, senza pensare all’avversario, ma solo a noi” chiosa Tiberti. LEGGI TUTTO

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    Brescia si rimette al lavoro: “Ripetere gli ultimi due anni non sarà facile”

    Di Redazione L’ora è finalmente giunta: la nuova Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia ha un volto, che lunedì pomeriggio si è svelato ai primi tifosi radunatisi al Palazzetto Molinari di Caionvico per salutare i Tucani. Gli atleti veterani hanno dato il benvenuto alle new-entry della rosa bresciana, prima di iniziare insieme la preparazione atletica seguendo le indicazioni del rodato staff tecnico Zambonardi–Iervolino–Scatoli. Il ritmo di lavoro sarà decisamente incalzante e distribuito tra pesi, sedute tecniche e allenamenti sulla sabbia dell’Arena Beach di Cellatica, che consentiranno ai quindici biancazzurri di arrivare pronti per la prima sfida contro Ortona del 10 ottobre. Il tempo a disposizione va sfruttato al meglio per costruire anche l’armonia di gruppo e a tale scopo è stato pensato il ritiro al mare, al Blumen Hotel di Viserba di Rimini, tra il 14 e il 18 settembre, all’interno del quale troverò spazio il test amichevole con Fano (A3) del 17 settembre. Gli appuntamenti ormai classici con le sfide precampionato prevedono inoltre il Trofeo Città di Lumezzane del 25 settembre contro Reggio Emilia e il match al PalaGeorge contro Bergamo del 28; si chiuderà con il test al San Filippo contro i Diavoli Rosa (A3) del 6 ottobre.Le prime voci raccolte sul parquet sono quelle dei nuovi (e omonimi) innesti, Stefano Patriarca e Stefano Giannotti: “Ripetere i risultati delle ultime due annate di Brescia sarà difficile, soprattutto con un campionato livellato come quello che ci aspetta – attacca il centrale –. Io parto con i piedi per terra e l’umiltà che serve a pensare partita dopo partita, senza pormi né obbiettivi, né limiti, in questo momento. Inizio questa stagione con emozione, perché qui a Brescia ritrovo Mimmo Iervolino come assistente allenatori: era l’idolo della squadra della mia città natale (Agnone), quando iniziai a giocare io!“.L’opposto padovano sa che la sua è un’eredità ancor più pesante: “Farò il possibile per non far rimpiangere Bisi e mi preparo alla sfida sfruttando il gruppo che ho a disposizione. Arrivo da una categoria inferiore, vero, ma metterò tutto il mio impegno nel lavoro necessario a colmare il divario“.L’ultima parola spetta a capitan Simone Tiberti: “Ripartiamo con il solito spirito, quello che anno dopo anno ci ha permesso di fare sempre qualcosa in più. E oggi non possiamo certo nasconderci dietro ad obiettivi risicati: vogliamo almeno confermare quanto di buono fatto sin qui, anche se poi i risultati in questa A2 restano difficili da prevedere. La squadra, pur con qualche modifica, ha mantenuto la sua ossatura, con giocatori comunque esperti che conoscono bene la categoria. Si tratta di oliare certi meccanismi, innescare alcuni automatismi e riprendere dalle cose buone messe in campo nel finale della stagione passata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Atlantide Brescia, il ringraziamento del Sindaco: “Gruppo di persone di valore”

    Di Redazione Il girono dopo una sconfitta che premia l’avversario con la promozione in Superlega, ci si aspetterebbe si masticasse amaro in casa Atlantide e, se un pizzico di rammarico è certamente presente negli sguardi di atleti e allenatori, attorno a loro il clima è invece ben diverso. Lo dimostra l’invito del sindaco Del Bono a Palazzo Loggia, arrivato giovedì, all’indomani del fischio finale di Gara 3, per salutare i Tucani del volley. Tifosi, stampa e staff hanno più che altro voglia di ringraziare e festeggiare una squadra che, nelle parole di Alberto Cisolla, uno dei suoi protagonisti più illustri, ha condotto un finale di stagione epico. L’aggettivo è più che mai azzeccato: la prima società cittadina, nata nel 2001 per volontà di Giuseppe Zambonardi che ora prosegue sotto la guida di suo figlio Roberto, direttore tecnico e coach della squadra di A2, sta portando avanti con determinazione e con il sostegno di una buona rete di imprenditori locali un progetto che ogni anno cresce e stupisce. Pur senza i mezzi di sodalizi più blasonati, la Gruppo Consoli Centrale McDonald’s è arrivata ai Play Off superando le difficoltà organizzative e sanitarie legate ai rinvii per Covid e anche qualche infortunio che a metà stagione ha reso più complicato il cammino. Con una rosa essenziale e con una panchina fatta di tanti giovani bresciani, fondamentali per la squadra, ma non ancora del tutto spendibili in match di play off, i Tucani hanno stretto i denti e, con coraggio, umiltà e lavoro, oltre a tanta esperienza e molta tranquillità, sono arrivati nell’Olimpo delle grandi. Ottava al termine della Regular Season, i pronostici l’hanno sempre data sfavorita, ma la formazione di coach Zambonardi si è liberata prima di Castellana Grotte agli Ottavi, poi della fortissima Bergamo ai Quarti, capolista indiscussa e candidata alla promozione, e infine di Siena in semifinale, altra corazzata costruita per tornare nella massima serie. Nove match esaltanti per Tiberti e compagni, che, con una grande intensità dal punto di vista dell’impegno fisico, hanno fatto approdare i Tucani  alla Finale contro Taranto con merito, ma di certo con le energie in riserva. Tanta parte di queste è stata spesa in Gara 1, dominata fino ad un passo dalla vittoria, ma scivolata via sotto i colpi di un’ avversaria più fresca, anche se solo a tratti più forte.L’epilogo di mercoledì, con Taranto che viene promossa dopo il terzo successo, non è così amaro, se lo si inquadra nel percorso bianco blu degli ultimi due mesi, e  lo testimonia il Primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono: “Il valore straordinario dell’esperienza di Atlantide è racchiuso non solo nei suoi successi sportivi, ma è il frutto di un percorso che mira a costruire un radicamento che dura nel tempo. Il valore di questa società è dato dal fatto che semina, garantisce un futuro ai giovani del movimento sportivo ponendosi come una famiglia e come un riferimento. Ed è un buon riferimento, perché questo è un gruppo di persone di valore, prima che di grandi atleti. Grazie per l’impegno e complimenti per questa annata speciale”. La risonanza mediatica che questa squadra sta finalmente ottenendo ci si augura sia un trampolino di lancio per la prossima stagione, verso la quale i suoi capisaldi sono già proiettati, con l’intenzione di continuare ad aggiungere traguardi. “Questa Finale è un passettino in più rispetto a quella di Coppa Italia della scorsa stagione. Questo gruppo deve essere orgoglioso perché ha sopportato periodi difficili, senza mai usarli come alibi: arrivare dove siamo arrivati ha per noi un valore ancora più grande. Atlantide continua a crescere e vogliamo farlo anche l’anno prossimo.”, dice l’ex nazionale Cisolla.“Siamo amareggiati perché eravamo vicini ad un gran traguardo e forse questa era l’annata buona, ma, a parte il rammarico, siamo contenti di come abbiamo affrontato la serie di Play Off, senza farci abbattere dalle rimonte subite. Ringraziamo società e staff per gli sforzi fatti per garantirci di giocare ai ritmi che questa fine stagione ha imposto. Due finali in due anni sono un bel tesoro: speriamo nella prossima stagione…Che sia la volta buona”, gli  fa eco capitan Tiberti. Il presidente Gianni Ieraci: “Complimenti  a squadra e staff: le cose non vengono per caso e questo gruppo ha dimostrato nei fatti di meritarsi ulteriore sostegno da parte degli imprenditori bresciani”. Chiude coach Zambonardi, anima di Atlantide: “Voglio sottolineare la tenacia e la determinazione sia dei nostri giovani che, anche se non sono premiati dalla presenza in partita, si sono sempre impegnati al massimo, sia dei più esperti, che non si siedono mai sulla gloria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tiberti: “Gara 1 ci dice che domenica ce la possiamo giocare”

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    Brescia, Tiberti: “Ortona? Meglio avere una squadra forte davanti a noi ora”

    Di Redazione
    Brucia ancora la sconfitta nel derby contro l’Agnelli Tipiesse Bergamo in casa Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia. La formazione bresciana si è arresa in tre set alla formazione orobica e ad analizzare quanto è successo è il capitano Simone Tiberti ai microfoni del quotidiano Bresciaoggi, con lo sguardo puntato verso il match di domenica contro la capolista Ortona.
    «Sono state un paio di settimane un po’ complicate – ammette Simone Tiberti, il capitano dell’Atlantide -, ma questo non deve essere un alibi per giustificare il modo in cui scendiamo in campo. Perché siamo noi a giocare e a decidere come farlo».
    Anche se a volte, la mente tradisce e il fisico poi ne risente. «Una piccola attenuante forse ce l’abbiamo – prosegue il palleggiatore classe 1980 -, stiamo anche soffrendo la mancanza di Esposito, ma di sicuro possiamo fare meglio. Anche perché la situazione è un po’ uguale per tutti, c’è questo clima di incertezza, forse siamo meno bravi di altri a trovare il giusto atteggiamento per rispondere al momento attuale».
    Vero, da un lato, ma dall’altro è necessario contare che la Consoli, nonostante le due positività nel gruppo, è scesa in campo: «Il caso ha voluto che le altre squadre avessero avuto più di tre positivi al Covid, quindi si sono fermati e poi ripartiti tutti assieme – analizza -: noi invece siamo andati a rilento con gli allenamenti e siamo rimasti con una preparazione un po’ scarsa».
    Ora che le acque, pare, si sono calmate, questa settimana potrebbe risultare utile per rimettersi in carreggiata e smorzare la tensione. In questo la prossima gara di domenica contro la capolista Ortona potrebbe venire in soccorso: «Sono contento di affrontarla, meglio avere una squadra forte davanti a noi – conclude Tiberti -, riusciremo a giocare più spensierati». LEGGI TUTTO