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    Il catanese Orto nel reparto schiacciatori della Cosedil Saturnia

    Un altro catanese torna in Sicilia e lo fa grazie alla Cosedi Saturnia Acicastello. Si tratta di Simone Orto, classe 2004, che nelle ultime due stagioni, una in A3 con Belluno e una in A2 nel Ravenna, ha vestito la maglia del libero e che adesso invece potrà realizzare anche il suo sogno di cambiare ruolo passando al reparto degli schiacciatori.
    “Torno a casa dopo tre anni in giro per l’Italia e sono felicissimo. – spiega il giovane Orto, che aggiunge – Volevo avvicinarmi a casa e ho subito accettato la proposta della società. Per me è stato un onore entrare in un gruppo di questo livello. In più il cambio di ruolo per me sarà un grande stimolo, di banda riesco ad essere più me stesso e a dare il massimo”.
    Quest’anno Simone si è aggiudicato insieme a Ravenna la Junior League, competizione nella quale ha giocato proprio nel ruolo di schiacciatore.
    “Adesso mi aspetta un anno di crescita – aggiunge il giocatore siciliano – e io lavorerò senza risparmiarmi cercando di ritagliarmi un po’ di spazio. Sono un giocatore che non molla e non mi abbatto nemmeno nei momenti di difficoltà. Sono giovane, ma posso definirmi già uomo squadra, in più non vedo l’ora di giocare al PalaCatania, un vero e proprio tempio della pallavolo per tutti i giocatori di volley, ancor di più per noi siciliani”.
    Ufficio Stampa – Saturnia VolleyKarma CommunicationMariangela Di Stefano – comunicazione@saturniavolley.it LEGGI TUTTO

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    Tempo di saluti in casa Belluno: partono Antonaci, Bucko, Orto e Stufano 

    È tempo di conferme, di presentazioni, di nuovi annunci. Ma anche di saluti: a questo proposito, Piergiorgio Antonaci, Bartosz Bucko, Simone Orto e Alessandro Stufano non faranno parte della rosa, legata al Belluno Volley, nella stagione 2024-2025. 

    Professionalità, rendimento costante, un profondo attaccamento alla maglia e un animo “latino”, a dispetto delle origini polacche, Bucko è stato fra i protagonisti della cavalcata biancoblù, coincisa con il secondo posto in regular season e l’approdo alle semifinali playoff. E lo stesso vale per i due centrali di origine pugliese: Antonaci, pedina fissa dello starting six, ha elevato ulteriormente il suo rendimento in una post season in cui si è rivelato un fattore, soprattutto a muro, mentre Stufano saluta le Dolomiti dopo due stagioni in cui ha dimostrato di essere un atleta importante anche per la Serie A3. Nell’annata appena archiviata, è riuscito a incidere entrando a partita in corso: in particolare nelle trasferte di Bologna e Brugherio, marchiate a fuoco con 6 muri (3 in Emilia, 3 in Lombardia). 

    Orto, invece, è destinato a proseguire lungo il suo percorso di crescita: oltre alle qualità in ricezione e in difesa, il diciannovenne libero, nativo di Catania, lascia il ricordo di una persona matura, avendo sempre anteposto il bene della squadra alla sfera personale. 

    “Il presidente Sandro Da Rold e l’intera società augurano a Piergiorgio, Bartosz, Simone e Alessandro le migliori fortune per un futuro ricco di soddisfazioni a livello pallavolistico e nella vita di ogni giorno. “

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Orto verso il giro di boa: «Non possiamo più sbagliare»

    Due giornate al giro di boa. E ultima gara casalinga del 2023 all’orizzonte: il Belluno Volley si gioca molto, nello scorcio conclusivo dell’anno solare. Perché c’è una zona podio da riprendere. Un treno di testa da non lasciar scappare. E, soprattutto, una qualificazione in Coppa Italia da centrare. In questo senso, un crocevia importante è quello di domenica 17 dicembre (ore 18), quando alla Spes Arena approderà la Negrini Cte Acqui Terme, attualmente terza. 
    PUNTO A PUNTO – Ma prima di concentrarsi sullo scontro diretto, il libero Simone Orto riavvolge il nastro allo scorso fine settimana. E al big match, perso in tre set con la capolista Gabbiano: «A Mantova ci è mancata la grinta che abbiamo dimostrato, sotto di due parziali, sia in Piemonte, sia a Sarroch. In realtà, siamo partiti bene, però poi abbiamo accumulato troppi errori in vari fondamentali: dovevamo essere più precisi in alcuni frangenti della sfida. Eppure, anche se non abbiamo espresso la nostra miglior pallavolo, ogni set si è sviluppato sul binario dell’equilibrio, punto a punto. E magari, con qualche episodio a nostro favore, la gara sarebbe cambiata. Sono sicuro che la sconfitta ci farà maturare e capire quali errori non possiamo più commettere in futuro». 
    VETTA – I rinoceronti, in quarta posizione, vedono la vetta lontana dieci lunghezze: «Ma non credo che il primo posto sia irraggiungibile. In fondo, non siamo neppure a metà campionato, anche se ora non possiamo più sbagliare. Non sarà facile, ma dobbiamo mettercela tutta per arrivare il più in alto possibile». 
    SCONTRO DIRETTO – Il prossimo confronto con Acqui Terme ha un peso specifico considerevole: «Ci aspetta una vera battaglia sotto rete contro una grande squadra e con ottime individualità – riprende il libero -. In più, è uno scontro diretto importantissimo per la Coppa Italia: dovremo entrare in campo consapevoli che sarà una partita difficile e magari lunga. La dovremo interpretare come abbiamo fatto finora, davanti ai nostri tifosi: la Spes Arena è un valore aggiunto».  
    IMPATTO – Il diciannovenne, originario di Catania, traccia un primo bilancio della sua esperienza ai piedi delle Dolomiti: «Sono abbastanza contento. All’inizio forse ho sofferto l’impatto con il campionato e faticato in qualche partita. Ma ora, piano piano, mi sento sempre più sicuro e sono felice delle ultime prestazioni. Tuttavia, posso dare molto di più e lavorerò duramente in palestra per dimostrarlo. Sì, la scelta di Belluno si è rivelata una buona occasione per maturare esperienza e crescere. E il fatto di avere obiettivi ambiziosi rappresenta uno stimolo in più per migliorare». Infine, l’invito al pubblico in vista di domenica: «Raggiungete numerosi il palazzetto. Abbiamo bisogno del calore del pubblico per affrontare questa sfida». LEGGI TUTTO

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    Orto: «Sono onorato di far parte di questo gruppo»

    Sarà anche una frase abusata e retorica, ma è proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro. E Simone Orto, quel tesoro ammantato di amicizia, lo ha trovato la scorsa stagione, quando dalla Sicilia si è trasferito a Ravenna: in Romagna, infatti, ha condiviso il parquet e lo spogliatoio con un compagno di squadra, diventato amico vero. Sì, un amico per il nuovo libero del Belluno Volley. E un patrimonio pallavolistico per l’Italia: il riferimento è ad Alessandro Bovolenta. Il figlio del grande e compianto Vigor, a soli 19 anni, sta giocando gli Europei in maglia azzurra. E si è preso il lusso di realizzare l’ultimo punto contro il Belgio, nel match d’esordio della massima rassegna continentale.
    CAMMINO DA STAR – «Alessandro è un amico stretto – afferma Orto, che di “Bovo” è coetaneo -. L’ho sentito e gli ho fatto i complimenti: in questo momento vive delle emozioni uniche. Sono felicissimo per lui. Spero possa proseguire il suo cammino “da star”. Fuori dal campo? È la persona più buona che abbia mai conosciuto: un ragazzo d’oro, premuroso e sempre gentile. Si merita tutte le soddisfazioni che sta ottenendo». 
    L’EREDITÀ DI GONZALO – Ma anche i rinoceronti hanno trovato un tesoro in Simone. Il quale, oltre ad avere doti tecniche di rilievo e un’innegabile solidità in ricezione, ha già conquistato tutti per l’educazione e la delicatezza con cui si è calato nell’ambiente dolomitico. «Mi sono trovato subito a mio agio con i nuovi compagni. Ed è molto bella pure la Spes Arena. In generale, l’impatto è stato davvero positivo, anche con Belluno: una città tranquilla». Da Gonzalo Martinez riceve la maglia di libero. E qualche prezioso consiglio: «Io e Gonzalo ci siamo confrontati fin dal primo giorno. Mi ha fatto capire quanto sia sentita da queste parti la pallavolo. E, in più, mi ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare ruolo: posso assicurare che da banda “spinge” parecchio».
    ONORATO – Secondo Orto, Belluno Volley ha tutte le carte in regola per sedersi ai tavoli nobili della Serie A3 Credem Banca: «Siamo un gruppo completo, giovane, ma con elementi d’esperienza. E qualità. Ancora non ci conosciamo a fondo, però sono contento di essere qui. E onorato di far parte di questo collettivo».

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    Simone Orto, un libero fra le Dolomiti: lo manda Bonitta

    Per lui, garantisce un guru del volley italiano come Marco Bonitta, campione del mondo con la Nazionale femminile. In più è grande amico, ed ex compagno, di Alessandro Bovolenta, uno dei più floridi talenti del panorama internazionale. Non c’è dubbio: Simone Orto parte da referenze di altissimo livello. E ora è pronto a recitare da protagonista nella sua prima, vera esperienza nel mondo dei grandi: al Belluno Volley.
    TATTICA – «Ho trascorso l’ultima stagione a Ravenna – ha raccontato il libero nella presentazione via Zoom – in una piazza storica di questo sport. Lì ho imparato un sacco di cose: dalla tattica a quanto studio ci sia dietro una partita. Prima giocavo un volley più primitivo, ora è diverso». Orto ha un ruolo chiave: «Un buon libero riesce a essere il perno della squadra. Anche perché è colui che comanda la seconda linea. Dal canto mio, inoltre, cercherò di portare la grinta e l’entusiasmo del Sud: caratteristiche essenziali per compiere il salto di qualità». Classe 2004, catanese di origine, ha uno scudetto Under 19 in tasca e il titolo di miglior libero delle finali: «Ho scelto Belluno su consiglio di Marco Bonitta. Fra le Dolomiti voglio mettermi in gioco».
    FEEDBACK – Anche il direttore generale Franco Da Re chiama in causa coach Bonitta: «Oltre a essere un amico, è uno che di pallavolo ne capisce. E ci ha dato un feedback davvero positivo su Simone: un libero forse più ricevitore, che difensore. Ed è meglio così, se consideriamo che in rosa non abbiamo ricettori puri. Simone, inoltre, è un ragazzo che si applica e ha margini di miglioramento importanti». Alla Spes Arena troverà un collettivo rinnovato: «Nonostante i cambi di categoria e di giocatori – interviene il team manager Riccardo Zanolli – qui a Belluno sono sempre nati dei gruppi sani e affiatati. Noi dello staff abbiamo la responsabilità di includere tutti e di far sentire a proprio agio gli atleti».
    ECONOMIA – Il volley è prioritario, ma Orto non perde di vista lo studio: «Sto pensando di iscrivermi alla facoltà di Economia, all’Università di Bologna. A quel punto seguirei le lezioni online». Lezioni di altra natura, invece, si svilupperanno sotto le volte dell’Arena di Lambioi: «Col tempo ho imparato a gestire l’ansia – riprende il diciannovenne siciliano -. Vivere lontano dalla mia terra d’origine non mi spaventa. Al contrario, ho la possibilità di imparare da persone più mature e competenti». Simone guarda in alto, pur tenendo i piedi per terra: «La crescita, in ambito personale e di squadra, la metto al primo posto. E il fatto di approdare in una società così strutturata mi regala parecchi stimoli». Ancora qualche partita a beach, un po’ di vacanza a Gallipoli e poi si comincia: Orto coltiva nuove ambizioni. Al pari del Belluno Volley. LEGGI TUTTO