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    F1, Shwartzman con Ferrari ai test di Abu Dhabi: “Spero di avere altre chance in futuro”

    ROMA – Archiviata la stagione 2021 di Formula 1 con la discussa vittoria di Max Verstappen, nuovo campione del mondo ad Abu Dhabi si lavora già al prossimo anno. Particolare attenzione alle novità regolamentari del 2022, prima fra tutte la nuova dimensione degli pneumatici che passa da 17 a 18 pollici e che le scuderie hanno testato per la prima volta sul circuito di Yas Marina. In pista per la Ferrari c’era Robert Shwartzman, vicecampione in Formula 2 e pilota dell’Academy del Cavallino. Per lui era la prima volta sulla SF21 e ha commentato così la prima giornata di test: “È stato molto bello. Sono riuscito a svolgere il compito assegnatomi dalla squadra e ho anche imparato nuove cose rispetto ai test precedenti, come la procedura di partenza. È stato tutto molto interessante”.
    Opportunità per il futuro
    Il pilota russo si è così approcciato per la prima volta con una vera monoposto di Formula 1, completando 73 giri. Prima di lui è stata la volta dell’esperto al simulatore Antonio Fuoco, che si è prima dedicato ai test con le nuove gomme, salvo poi passare alla monoposto sperimentale nel corso del pomeriggio. Per l’italiano ben 146 tornate pari a quasi 800 km. I riflettori però erano tutti per Shwartzman, che ha detto: “Ringrazio la Scuderia per questa opportunità. Voglio continuare a lavorare con la squadra sperando di poter avere ulteriori chance di guidare in futuro”. Shwartzman ha poi chiuso la sua giornata a bordo della Haas VF-21, vettura guidata dal suo compagno di accademia e figlio d’arte, Mick Schumacher. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: Shwartzman e Fuoco ai test di Abu Dhabi

    ROMA – Sarà Robert Shwartzman il pilota della Ferrari per lo Young Driver Test, che si terrà dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. L’occasione permetterà al Cavallino non solo di provare i nuovi pneumatici da 18 pollici, ma anche di saggiare le capacità su una monoposto come la SF21 del russo, secondo in Formula 2 alle spalle dell’australiano Oscar Piastri, che sarà invece il pilota Alpine. Shwartzman però non sarà solo. Ad affiancare il 22enne ci sarà infatti Antonio Fuoco.
    I precedenti sulla Rossa
    Per Shwartzman, pilota anche per la scuderia Haas nei prossimi test di Abu Dhabi, non sarà il primo approccio con una monoposto di Formula 1 targata Ferrari. Già nel corso di quest’anno, infatti, il pilota russo era salito a bordo della SF71H del 2018 in due occasioni: a Fiorano a gennaio e a Imola nello scorso settembre. Mentre la coppia con Fuoco è già collaudata dall’anno scorso, quando erano scesi in pista sempre per i test post campionato. “Sono molto felice – ha dichiarato Shwartzman – di effettuare questo ulteriore test con la Scuderia. È un grande onore e una responsabilità, ma voglio anche godermi la giornata, sperando di essere utile alla squadra con i dati che farò registrare in pista”. LEGGI TUTTO

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    F1, per Shwartzman test di fine stagione su Haas

    ROMA -Robert Shwartzman, attuale pilota della Ferrari Driver Academy, ha ricevuto la possibilità di sostenere un test con il team Haas. Il giovane russo avrà l’opportunità di cimentarsi con una vettura da Formula 1 in occasione dell’appuntamento di fine stagione sul circuito di Yes Marina, ad Abu Dhabi, riservato ai giovani più meritevoli. Il vincitore del campionato europeo di Formula 3 nel 2019, è attualmente alla sua seconda stagione in Formula 2 con la Prema Racing, con cui occupa la terza posizione in classifica generale.
    “Una grande opportunità”
    Entusiasta dell’occasione ricevuta, Shwartzman non vede l’ora di scendere in pista. “Per prima cosa ci tengo a ringraziare la Haas, la Ferrari e la Ferrari Driver Academy per avermi concesso questa opportunità. Sarà il mio primo test con la Haas F1 – spiega il russo – e sono contento di poter conoscere un nuovo ambiente, una squadra e di imparare da loro. Guidare per un team di F1 è semplicemente incredibile e non vedo l’ora arrivi il momento dei test per lavorare con tutti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Robert Shwartzman effettuerà dei test su Haas

    ROMA -Per la prima volta in carriera Robert Shwartzman, giovane pilota russo della Ferrari Driver Academy, sosterrà un test in F1, con la Haas. Il russo avrà l’opportunità di cimentarsi con una vettura da Formula 1 in occasione dell’appuntamento di fine stagione sul circuito di Yes Marina, ad Abu Dhabi, riservato ai giovani più meritevoli. Il vincitore del campionato europeo di Formula 3 nel 2019, è attualmente alla sua seconda stagione in Formula 2 con la Prema Racing, con cui occupa la terza posizione in classifica generale.
    “Non vedo l’ora di guidare per un team di F1”
     “Per prima cosa ci tengo a ringraziare la Haas, la Ferrari e la Ferrari Driver Academy per avermi concesso questa opportunità. Sarà il mio primo test con la Haas F1 e sono contento di poter conoscere un nuovo ambiente, una squadra e di imparare da loro. Guidare per un team di F1 è semplicemente incredibile e non vedo l’ora arrivi il momento dei test per lavorare con tutti”. Queste le parole di un emozionato Robert Shwartzman, entusiasta per aver ricevuto questa grande opportunità. LEGGI TUTTO

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    In Bahrain torna la F2: tutto quello che c’è da sapere, prima del rush finale!

    Dopo due mesi di stop, nella notte del Bahrain si riaccendono i riflettori sulla categoria propedeutica di maggior rilievo. In quel di Sakir andranno infatti in scena i due appuntamenti conclusivi di un campionato che quest’anno si è rivelato aperto più che mai. A differenza delle precedenti stagioni, il titolo non verrà assegnato ad Abu Dhabi, ma si chiuderà proprio in Bahrain dove la Formula 2 accompagnerà la terzultima e la penultima tappa del Circus iridato. A tenere banco sarà certamente la lotta per la vittoria finale, con Mick Schumacher che sembra lanciato verso il titolo. Sarà anche interessante capire come si muoveranno anche gli altri piloti che sembrano avere un futuro che vede la massima categoria.

    Schumacher vs Ilott: la sfida al vertice
    Il candidato numero uno per la vittoria finale è proprio il giovane Mick, non solo per il discreto vantaggio in termini di punti che si è costruito nelle ultime tappe disputate, ma anche per il ritmo intrapreso nel corso della stagione. Il percorso del tedesco può infatti essere paragonato a quello avuto nel 2018, quando correva fra le fila del campionato europeo di F3, poi vinto. Dopo un inizio di stagione non brillantissimo, ha ingranato la giusta marcia che lo ha reso costante e vincente, ciò gli ha permesso di conquistare prima e consolidare poi, la leadership in classifica. Il cambio di passo è arrivato dal round di Spa, un’altra similitudine con il titolo ottenuto nel 2018. Nel corso delle otto gare disputate, fra feature e sprint race, ha ottenuto sei podi fra cui le due importanti vittorie di Monza e Sochi.
    La sua stagione conta di un solo ritiro, causato dalla rottura dell’estintore durante la sprint race del secondo round austriaco. Se dobbiamo trovare un difetto alla stagione del tedesco, questo è legato alla qualifica, dove non è mai riuscito ad ottenere una prima fila, a differenza del suo diretto avversario Callum Ilott che ne ha conquistate ben cinque, di cui quattro che gli sono valse la pole position. Schumacher ha però compensato questa statistica con delle partenze dalla griglia straordinarie. Una su tutte quella di Monza, quando dopo che scattava dall’ottava casella, ha recuperato molte posizioni nei primi metri, per poi andare a vincere la gara.
    Nulla è ancora scritto però, perchè se le 22 lunghezze di vantaggio sono dalla parte di Schumi Jr., i punti in palio sono ancora numerosi e il talento espresso da Callum Ilott lascia presagire ad una lotta fra i due nelle ultime quattro gare che si disputeranno sul circuito di Sakir. Il giovane inglese, anche lui di famiglia FDA, si è rivelato costante e vincente nella prima parte di campionato, vincendo due volte la feature race e qualificandosi sempre nella top 3 nei primi sei appuntamenti. Nel momento di exploit del suo diretto avversario, ha sofferto invece di un calo di performance, vincendo sì una sprint race, ma contando anche di un ritiro e due soli podi. Nulla però è deciso, sono infatti passati ben due mesi dall’ultima volta che la Formula 2 è scesa in pista e quello che si disputerà in Bahrain sarà quasi un mini campionato che varrà il titolo finale. Come poco fa abbiamo visto, Ilott è un grande qualificatore e potrebbe far valere questa sua caratteristica come punto di forza per insidiare il suo diretto avversario. “Sono qui per vincere e darò tutto quello che ho”, ha affermato.
    Tsunoda e Mazepin preparano un futuro in F1
    Sebbene la leadership sia non poco distante, Yuki Tsunoda giunge in Bahrain da terza forza del campionato, una stagione dove ha fatto vedere grandi cose in diverse occasioni, tanto da diventare il primo candidato per un sedile in AlphaTauri nel 2021 al fianco di Pierre Gasly. Il ventenne giapponese è il primo rookie della classifica. In diverse occasioni si è mostrato veloce in qualifica, conquistando tre pole position. Ha poi mostrato anche la sua cattiveria agonistica in gara, una su tutte in occasione di gara 1 in Belgio, ottenendo poi la vittoria. Sulla sua classifica pesano i 3 ritiri ottenuti nelle sprint race e la difficile back to back italiana Monza-Mugello.
    Il giapponese, supportato da Red Bull e Honda, non è l’unico ad avere in tasca una buona percentuale di essere al via del prossimo campionato iridato. C’è infatti Nikita Mazepin che scalpita non poco per iniziare la preparazione per un 2021 che con tutta probabilità lo vedrà al sedile della Haas. È solo questione di formalità e prossimamente il russo vedrà concretizzarsi questa possibilità. Guardando al suo campionato, si trova attualmente in sesta piazza ma pienamente in lotta per la terza posizione dal momento che Tsunoda dista soltanto sette lunghezze. Il russo in più occasioni si è mostrato solido, caratteristica che gli ha permesso di vincere per due volte la gara del sabato, quella più importante dal punto di vista del punteggio. La prima piazza conquistata al Mugello è arrivata dopo una gara di rimonta che lo vedeva scattare dalla quattordicesima posizione.
    Giovani arrembanti
    Dopo Schumacher e Ilott, un altro giovane arrembante di casa FDA è certamente Robert Shwartzman. Il rookie russo che arriva a Sakir da quinto in classifica a pari punti con il connazionale Mazepin, è stato protagonista di un campionato che lo aveva anche visto come possibile candidato al titolo, dopo aver vinto da rookie la scorsa stagione di Formula 3. Ha avuto un inizio di stagione di successo dove, fra Austria e Ungheria, aveva vinto due volte consecutivamente la gara del sabato. Quello che possiamo definire come un incidente di percorso, avvenuto nella back to back di Silverstone, non gli ha impedito di rimanere in lizza per la vittoria finale fino all’appuntamento di Monza. Shwartzman ha faticato invece nelle tappe del Mugello e Sochi, dove ha perso terreno dalla leadership della classifica.
    Non solo FDA. Anche la Renault ha infatti schierato due giovani piloti che hanno dimostrato un buon talento che gli ha permesso di ottenere buoni risultati che lasciano ben sperare per il futuro del team transalpino. Il primo è Christian Lundgaard, quarto in campionato e autore di una stagione che lo ha visto più volte protagonista, vincendo due volte la sprint race, una delle due conquistata al Mugello, in un weekend in cui aveva ottenuto anche la pole position. Da sottolineare anche un altro giovane di veste giallonera, si tratta di Guanyu Zhou. Il ventunenne di bandiera cinese si è mostrato più volte combattivo in pista, facendosi notare sin dall’inizio della stagione quando aveva ottenuto la pole nel primo round in Austria. Per lui è arrivata anche la prima vittoria nell’ultima gara di Sochi, seppur con metà punteggio per via della gara interrotta.

    Il campionato di Luca Ghiotto
    Chiamato in extremis dal team Hitech GP, Luca Ghiotto, nonché unico italiano della categoria, ha avuto un inizio stagione per nulla facile, segnato da sfortune e problematiche tecniche che gli hanno impedito di inserirsi nella lotta per il titolo. La prima parte di stagione è stata somatizzata dalla vittoria di gara 2 in Ungheria, doveva aveva gestito perfettamente gli pneumatici, un suo punto di forza che lo ha sempre caratterizzato durante la sua carriera. Il cambio di passo è arrivato però dopo il cambio di telaio, sostituito prima del fine settimana di Monza, un fattore che ha significato per lui un miglioramento delle performance.
    La classifica team
    La lotta per il titolo a squadre sembra essere sola faccenda per l’italianissimo team Prema e il team Uni-Virtuosi. La scuderia vicentina celebre nelle categorie propedeutiche, dopo aver conquistato il titolo a squadre in F3, vola in Bahrain con 42.5 punti di vantaggio sul team di bandiera Inglese. Se nella prima parte di stagione era stato un testa a testa fra le due squadre, dopo il round di Spa la Prema ha conquistato la leadership della graduatoria, ampliando poi il gap con i competitors. I risultati dei due contendenti al titolo piloti, Schumacher (Prema) e Ilott (Uni-Virtuosi), potrebbero quindi incidere anche sul titolo a squadre.

    Gli orari del weekend
    Venerdì:
    Prove libere: ore 10:35Qualifiche: ore 14:15
    Sabato:
    Feature race (32 giri): ore 10:10
    Domenica:
    Sprint Race (23 giri): ore 11:00 LEGGI TUTTO

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    Binotto annuncia: Tra poco sceglieremo un pilota della FDA da far esordire in Formula 1

    Callum Ilott, Mick Schumacher e Robert Shwartzman – Fiorano

    La Ferrari Driver Academy funziona. Eccome. Dopo la rapida ascesa nella categoria automobilistica regina di Charles Leclerc, con il monegasco sempre più convincente nelle prestazioni nonostante un mezzo meccanico non all’altezza, potrebbe nascere un’altra stella. Il tutto grazie alla fantastica gestione dell’accademia giovani piloti di Maranello. In un momento difficile per il Cavallino Rampante fa bene ricordare che c’è anche qualcosa che funziona e molto bene.
    Si dovrà scegliere tra tre piloti attualmente impegnati nel campionato mondiale di Formula 2. Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha confermato che nelle prossime settimane si deciderà a chi regalare la chance di diventare pilota di Formula 1 a tutti gli effetti. Quasi certamente a bordo della Haas, considerando le bocciature di Kevin Magnussen e Romain Grosjean. I tre “cavallini” sono Callum Ilott, Robert Shwartzman e Mick Schumacher.
    Il primo, inglese classe ’98, è il più grande dei tre ma anche quello che, forse, ha convinto meno in questa stagione di F2. Nonostante il suo indubbio talento che lo ha portato a vincere tre gare, in Austria, a Silverstone e a Monza, è il meno quotato nella corsa al sedile di Formula 1. Il russo Shwartzman è forse quello dotato di maggiore prospettive e talento naturale. Probabilmente, però, ancora troppo acerbo in alcune fasi di corsa. La materia prima c’è ma è meglio non bruciarla per fare passi troppo affrettati.
    Discorso diverso per Mick Schumacher, sicuramente quello in vantaggio nelle preferenze un po’ di tutti. Già due anni di Formula 2, attuale leader del campionato, il figlio d’arte è il favorito numero uno. Vuoi per i miglioramenti oggettivi mostrati in questa stagione dopo un primo anno difficile, vuoi anche per la suggestione di ritrovare uno Schumacher in Formula 1. Di certo le preferenze di Mattia Binotto e dei vertici Ferrari sono tutte per questo 21enne che di strada ne ha da fare ma sembra quello più pronto a fare il grande salto.
    Quantomeno quello maggiormente temprato per reggere la pressione. Lui che porta sulle spalle un cognome ingente per un giovane pilota di belle speranze. Che adesso vuole essere se stesso e non solo il figlio di. La prossima gara di Formula 2 in Bahrain schiarirà moltissimo le idee alla dirigenza del Cavallino che dovrà prendere una decisione definitiva. Questo, però, sottolinea ancora una volta quanto la Ferrari Driver Academy rappresenti davvero una garanzia di efficienza e una fucina di talenti. LEGGI TUTTO