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    Gozzo: “La filosofia del lavoro ci porterà lontano”

    Stefano Gozzo
    Altro gran colpo di mercato per la ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un attaccante di posto 4 dal braccio pesantissimo.
    Dna vincente: dopo un’annata a Campodarsego, le sue qualità non passano inosservate, ed entra subito nel settore giovanile della Pallavolo Padova dove conquista immediatamente il titolo Under 19 Regionale.
    L’esordio in A2 non poteva essere diverso: al primo tentativo porta subito a casa un prestigioso “doblete” con l’accoppiata promozione diretta in Superlega e Coppa Italia di A2. Con servizio e attacco come sue doti migliori, il bombardiere alto 200 cm si è distinto ancora in Superlega nella “sua” Padova (2017/18), e poi la stagione successiva a Potenza Picena (A2).
    Dopo un campionato a Bolzano, si erge ad assoluto protagonista della grande annata di Brugherio (A3), che vede la propria corsa promozione interrotta soltanto in semifinale play-off contro Porto Viro. Nel 2021/22 si trasferisce a Fano per tentare nuovamente l’assalto alla Serie A2: il primo tentativo è vanificato ai quarti da Grottazzolina, mentre l’ultimo campionato è stato quello più amaro.
    Dopo aver vinto la regular season, Fano è costretto a cedere ad Ortona nello spareggio promozione tra le vincenti dei gironi bianco e blu, mancando poi anche la seconda opportunità dopo aver alzato bandiera bianca in semifinale play-off davanti alla sorpresa Casarano.
    Quest’anno proverà a mettere tutti i suoi colpi per spingere la ShedirPharma Sorrento verso obiettivi finora soltanto accarezzati: in maglia biancoverde arriva Stefano Gozzo!

    Arrivi dalla stagione a Fano, in cui è mancata per un soffio la ciliegina sulla torta ad una stagione che vi aveva visto vincere la regular season in un testa a testa con Pineto. Cosa ti ha spinto a scegliere per la prima volta il girone Blu sposando il progetto di Sorrento?
    “Inizialmente avevo mostrato qualche piccolo tentennamento per l’eccesiva distanza da casa, ma poi il presidente Ruggiero ha dimostrato con i fatti di volermi fortemente nel roster, offrendomi la possibilità di rientrare in famiglia quando possibile in base al calendario. Dopo 2 anni vissuti a Fano avevo voglia di un’esperienza diversa, e avvertire tanta stima e fiducia da parte della società sorrentina ha giocato un ruolo importante. Son curioso di conoscere il girone blu di A3 e soprattutto sperimentare il famoso detto secondo il quale chi scende al Sud si ambienta talmente bene che poi fa tantissima fatica quando è il momento di ripartire”.
    Conosci già Sorrento e la sua Penisola?
    “Sono stato a Napoli e Capri, ma non mi è mai capitato di visitare Sorrento e la sua splendida Penisola. Me l’han descritta tutti come un posto fantastico, per cui questa esperienza mi darà la possibilità di immergermi nella bellezza dei luoghi e conoscere tante zone interessanti”.
    Saranno tanti i veneti tra fila di Sorrento. Quanto può essere importante per creare subito il giusto amalgama e far gruppo?
    “Devo dire che il roster è composto da atleti propensi a lavorare sodo. Credo che ci siano tutte le premesse per formare un bel gruppo, che attraverso sudore e sacrifici potrà raggiungere risultati importanti. La società ha puntato su giovani con fame di grandi traguardi, e questo può trasformarsi a lungo termine in un valore aggiunto”.
    Hai già parlato con il mister Racaniello, che impressione hai avuto?
    “Ho già avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con il mister, e mi ha fatto davvero un’ottima impressione. È una persona molto preparata sotto il profilo tecnico: sono felice di lavorare con allenatori che curano molto i dettagli, e curioso di scoprire i metodi per migliorare il rendimento della squadra allenamento dopo allenamento”. 
    Sei reduce da 3 play-off di fila raggiunti con Fano e Brugherio: quanto la tua esperienza può essere di aiuto per alzare ulteriormente l’asticella?
    “Tra Fano e Brugherio è mancato davvero pochissimo per compiere il salto di categoria. Ora sono qui per mettere il massimo impegno a disposizione dei compagni, ed instillare la voglia di vincere e far divertire il pubblico che deve trasformarsi nel settimo uomo sempre al nostro fianco. Ho voglia di veder esplodere il PalAtigliana ad ogni punto, perché un ambiente caldo è sempre in grado di fare la differenza”.
    Quali sono le tue ambizioni, e dove credi possa arrivare questa squadra?
    “Nel mio dna c’è ambizione e voglia di migliorarmi sempre. Per scaramanzia preferisco non parlare di obiettivi, ma credo che la filosofia del lavoro sposata dal mister possa spingerci davvero lontano, aiutandoci anche a superare i fisiologici momenti di difficoltà propri di una squadra giovane e affamata”. LEGGI TUTTO

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    Imperatore: “Mister Racaniello inciderà sul mio percorso tecnico”

    Antonio Imperatore
    Passano le stagioni, ma c’è un unico punto fermo a battagliare nei 3 metri. I colori biancoverdi difesi con onore partendo da Under 20 e Serie C, fino ad arrivare a quel sogno chiamato Serie A che ha tanta voglia di tenersi ben stretto. Nell’ultima stagione, attraverso lavoro e sacrifici, si è guadagnato sempre più spazio superando di slancio tutti i suoi record personali. Restano ancora stampati negli occhi gli 8 punti (con 3 ace) che han messo in crisi Tuscania, permettendo alla ShedirPharma Sorrento di lottare punto a punto in quel di Montefiascone dando vita a una battaglia palpitante durata 5 lunghissimi set. Ancora in biancoverde, il centrale classe ’99 Antonio Imperatore!
    Nella scorsa stagione sei riuscito a migliorarti superando i tuoi record personali in Serie A: 25 punti messi giù complessivamente, e ben 8 (con 3 ace) nel tentativo di rimonta a Tuscania che poi vinse in 5 set. Qual è il tuo bilancio, e dove metti quest’anno l’asticella?
    “Il bilancio è decisamente positivo. La mia prima stagione in Serie A è stata di assestamento, perché abituarmi ai ritmi di gioco non è stato semplice, e poi ero completamente chiuso nel mio ruolo da Deserio e Pilotto. L’anno scorso, dopo aver raccolto i frutti della stagione precedente e con un po’ di esperienza in più, sono riuscito ad esprimermi sicuramente meglio. Sono soddisfatto dei progressi fatti, ma contestualmente ritengo giusto alzare ancora l’asticella. Fa piacere aver migliorato i numeri individuali per ciò che concerne punti, muri e servizi vincenti, ma non per questo mi sento appagato. Continuerò a mettere tanto impegno negli allenamenti, e sono convinto di potermi ritagliare il mio spazio, raccogliendo quanto seminerò nelle sessioni di lavoro con sudore e sacrificio”.
    Hai dimostrato di aver acquisito un livello tale da poter dire la tua in Serie A quando chiamato in causa. Quanta voglia c’è di ritagliarti, attraverso il lavoro, ancora più spazio?
    “Sono impaziente di conoscere il mister Racaniello, perché tutti mi han parlato bene di lui e sono davvero curioso di vedere come lavora. Il suo arrivo è uno stimolo importantissimo, perché credo che potrà incidere tantissimo su quello che sarà il mio percorso tecnico-tattico. Nel mio reparto so di avere due ottimi giocatori davanti a me: uno lo conosco bene per già condiviso una stagione con lui, l’altro ugualmente bene per i numeri importanti che può vantare in questa categoria. Proverò a mettere in difficoltà il mister nelle scelte grazie a sacrificio e abnegazione che metterò sempre in palestra, cercando di farmi spazio per aiutare la squadra quando ne avrò la possibilità”.
    Ancora una volta sei l’unica conferma in un reparto che cambia totalmente. Ritrovi Pilotto, mentre l’altro interprete è una garanzia in questa categoria. Quest’anno il muro-difesa può davvero fare la differenza?
    “Nello scorso campionato il muro-difesa è stata la fase in cui abbiamo riscontrato sicuramente più criticità rispetto alle altre. Se Julio Velasco afferma che la difesa è il termometro di una squadra, io credo che si possa tranquillamente dire lo stesso del muro-difesa. Sono sicuro che il roster che è stato allestito ed il valore del mister, renderanno altissima la temperatura del PalAtigliana che saprà sempre caricarci in qualsiasi situazione. Spero che potremo fare la differenza sia in quel fondamentale che in tutti gli altri, per toglierci tutte quelle soddisfazioni che meritano sia la società che la piazza”.
    Un Girone Blu sempre più tosto, ma la società non si è fatta trovare impreparata: dove può arrivare quest’anno la squadra?
    “L’anno scorso il Girone Blu era già un raggruppamento di ferro, e probabilmente in questa stagione lo sarà ancora di più visti i nomi che tutti i club stanno ufficializzando giorno dopo giorno. Per quel che riguarda noi, ritengo che il presidente abbia allestito una squadra molto competitiva in ogni reparto, con tutte le potenzialità per dar fastidio a chiunque. Non ci poniamo limiti, e sono sicuro che lo staff tecnico saprà tirar fuori il meglio da ogni atleta, permettendoci di lottare per gli obiettivi di alta classifica che la società si è prefissa”. LEGGI TUTTO

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    Carcagnì: “Ho voglia di far bene con i colori di Sorrento”

    Francesco Carcagnì
    Talento cristallino e gioventù in posto 4 per la ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un bombardiere classe 2004 con ampi margini di miglioramento, e tanta voglia di crescere sotto le cure di Mister Racaniello. Il suo curriculum è già importante nonostante la giovane età: subito acquistato dalla Lube Civitanova, nel 2018 si aggiudica la Boy League superando in finale Trento per 2-1 dopo aver annullato 6 match-point. Poco dopo passa alla Materdomini Volley, dove non perde confidenza con le vittorie, conquistando vari titoli regionali fino alla ciliegina sulla torta del titolo nazionale Under 19 conquistato nel 2022 superando i Diavoli Rosa in 3 set. Approda a Sorrento lo schiacciatore Francesco Carcagnì!
    Com’è nata la possibilità di firmare per la ShedirPharma Sorrento?
    “È successo tutto così in fretta. Ero ad una cena con i ragazzi della Materdomini, e all’improvviso ricevo una chiamata dalla mia procuratrice che mi presenta questa possibilità. Ho accettato subito, e sono pronto per affrontare questa nuova sfida”Che impressione ti ha fatto il direttore sportivo? Hai già parlato con il mister?
    “Non ho avuto ancora modo di parlare con il mister, ma ho sentito il ds Ruggiero e mi ha fatto subito una buonissima impressione. Mi attende un ambiente bello caldo, e non vedo l’ora di cominciare gli allenamenti”.Un successo e un podio nelle ultime due finali nazionali U19 con Materdomini: che soddisfazione c’è, e cosa porti con te di quelle esperienze in vista del grande salto in Serie A.
    “Porto con me grande carica dopo queste finali molto entusiasmanti. Ho voglia di far bene con i colori di Sorrento, e ottenere risultati importanti insieme ai miei compagni”.Classe 2004, ti prepari alla prima esperienza fuori regione in una categoria impegnativa. Quali sono le tue aspettative, e cosa hai intenzione di rubare ai tuoi compagni di reparto più esperti?
    “I compagni più esperti mi aiuteranno sicuramente a crescere, e cercherò di rubare colpi e gesti tecnici, per farmi trovare pronto quando il mister deciderà di puntare su di me”.Un saluto per i nuovi tifosi. 
    “Saluto tutti i tifosi sorrentini, e li aspetto numerosi al palazzetto per sostenerci a gran voce”. LEGGI TUTTO

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    Grimaldi: “Mi sto già allenando con continuità per avere più spazio”

    Gabriele Grimaldi
    Il legame per la sua terra è forte, e non è un caso se le conversazioni per la riconferma siano durate lo spazio di pochissimi giorni. Mancino di fuoco, in grado di far male sia in attacco che dai 9 metri con la sua proverbiale spin impazzita.
    Born and raised in Penisola Sorrentina, vestirà ancora la maglia biancoverde l’opposto Gabriele Grimaldi.

    Sei tra le poche conferme in un roster completamente rivoluzionato. Quanta voglia c’è di ripartire per una stagione che potrebbe vedere Sorrento tra le principali protagoniste?
    “Mi rende enormemente orgoglioso poter rappresentare per un altro anno Sorrento e i colori biancoverdi in giro per l’Italia. Ho scelto di sposare questo progetto perché rappresenta la continuità di un percorso virtuoso che sarà per il terzo anno di fila ai nastri di partenza del campionato di Serie A. Sono certo che potremo dire la nostra, raggiungendo i piani alti della classifica, e provando a toglierci quelle soddisfazioni che nei primi due anni siamo riusciti soltanto ad accarezzare. Quest’anno i programmi sono ancora più ambiziosi, ed anche per questo ho deciso di accettare pur sapendo che mi attende una stagione di grandi sacrifici: la terza categoria nazionale raggiunge ogni anno livelli di competitività sempre più alti, e diventa sempre più complicato far combaciare gli impegni sportivi con quelli lavorativi. Tuttavia l’amore per questo sport vince su ogni cosa, e sono fortemente motivato a dare il mio contributo per il raggiungimento degli obiettivi prefissi”.
    Nello scorso campionato hai avuto Albergati come compagno di reparto: cosa ti ha tramesso, e quali aspetti tecnici hai provato a far tuoi?
    “In squadra abbiamo sempre avuto bocche da fuoco importanti, e per ciò che concerne il mio ruolo di opposto cerco sempre di apprendere quanto più possibile dal titolare di turno. Nello scorso campionato ho potuto “studiare” da Albergati, che mi ha colpito per l’equilibrio e la tranquillità che sapeva infondere a tutto il gruppo. Dall’alto della sua esperienza riusciva a mantenere la squadra unita, essendo in grado di gestire facilmente quei momenti di difficoltà che avrebbero mandato in down qualsiasi altro giocatore. Ho cercato di far mia questa sua caratteristica, così come quella di variare i colpi per creare imprevedibilità nelle difese avversarie”.
    Nella scorsa annata hai trovato poco spazio: quanti stimoli hai per dimostrare di meritare più campo, ed essere una valida alternativa a Cavasin quando sarai chiamato in causa?
    “Nella scorsa stagione era difficile trovare spazio sia perché da un lato Albergati con costanza e regolarità riusciva sempre ad essere il migliore in campo in termini realizzativi, sia per scelte tecniche. Qualche settimana fa ho parlato con il mister Racaniello: mi ha dato ulteriori stimoli e motivazioni, e sono curioso di vederne le metodologie di lavoro. Come squadra B cercheremo nel corso delle sessioni di essere super allenanti per quella A, in modo da poter rendere allo stesso tempo i titolari più pronti per affrontare le gare del week-end, e noi stessi carichi per rispondere presente quando chiamati in causa”.
    Quali sono i tuoi obiettivi, e quanta voglia hai di metterti al servizio del mister e dello staff per guadagnarti la loro fiducia?
    “Per evitare l’errore dell’anno scorso in cui nei mesi della pre-season non ero fisicamente al top, e di conseguenza non arrivai ad ottobre al 100%, adesso mi sto allenando con continuità facendo assiduamente pesi in palestra. L’obiettivo personale sarà quello di guadagnare più spazio in campo, e rimpiazzare Cavasin che è l’opposto titolare o altri, nel momento in cui si ritrovino ad attraversare un periodo di difficoltà. A livello collettivo sarà importante formare un gruppo forte che possa sia superare velocemente momenti complicati o delusioni, che venir alla distanza fuori portandoci a piacevoli sorprese nell’economia della stagione per raggiungere obiettivi finora soltanto sfiorati”.
    Quanto può essere importante trasmettere il vostro senso di appartenenza ai ragazzi provenienti da fuori regione?
    “Dopo l’addio di capitan Aprea è sempre essenziale portare avanti insieme a Pontecorvo e Gargiulo, un gruppo di atleti locali, capaci di sentire i valori di orgoglio e appartenenza che la gloriosa maglia della Folgore porta con sé”. LEGGI TUTTO

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    Prosperi: “A Sorrento per togliermi belle soddisfazioni”

    Francesco Prosperi Turri
    Altro gran colpo del ds Ruggiero, che batte una nutrita concorrenza per mettere sotto contratto un giovane e talentuoso ministro della difesa in grado di tirar su palloni impossibili, e far cadere nella più cupa rassegnazione i malcapitati avversari che si vedono strozzare sul più bello l’esultanza per punti apparentemente già chiusi. Presenza fissa in Nazionale U21, il libero classe 2001 acquisisce sicurezza e perfeziona il proprio bagaglio tecnico con i Lupi Santa Croce (A2) dal 2019 al 2021, per poi lasciare il segno nella stagione 2021/22 tra le fila di Tuscania con recuperi prodigiosi e tantissime ricezioni perfette che lo eleggono tra i migliori nel suo ruolo. Dopo l’ultimo campionato disputato con risultati eccelsi con la maglia di Casarano, Francesco Prosperi Turri sceglie la ShedirPharma Sorrento per continuare il proprio percorso ergendosi a padrone incontrastato della seconda linea.
    Dopo aver affrontato negli ultimi 2 anni la ShedirPharma Sorrento con le maglie di Casarano e Tuscania, avendoci inferto 5 sconfitte su 5 tra campionato e coppa, stavolta ti troveremo dalla nostra parte per provare a invertire la rotta. Com’è nata l’opportunità di firmare per questo club?
    “In primis voglio dire che mi sono sentito orgoglioso nel ricevere la chiamata del ds Ruggiero, perché Sorrento è una piazza ambita e molto stimolante. Mi è stato illustrato un progetto ambizioso, con un roster formato da giovani motivati e di indubbia qualità, ed uno staff tecnico di primo livello. Nell’ambiente si parla molto bene di questa piazza, e dire sì è stato fin troppo facile. Credo che qui in Costiera ci siano tutte le condizioni per esprimermi al meglio, divertirmi, e togliermi belle soddisfazioni”.

    Nell’ultima stagione hai sfiorato la promozione arrivando fino alla finale play-off. Al di là della inevitabile delusione, quanto è stato importante acquisire nuova fiducia e consapevolezza, giocando tante gare importanti da dentro o fuori in pochi giorni?
    “Sono reduce da una grande stagione sia a livello individuale che di squadra: con un gruppo molto giovane e motivato siamo arrivati a sfiorare un traguardo inimmaginabile alla vigilia come la promozione in A2. È stata un’annata splendida che mi ha permesso di prendere confidenza con questa categoria, preparandomi ad affrontare la nuova stagione a Sorrento con fiducia, autostima e stimoli ancora più forti”.

    Schiacciatore a Santa Croce, poi da Tuscania di nuovo ministro della difesa. Dove nasce la tua scelta, e quanto hanno influito gli allenamenti da ricettore per essere sempre più preciso e completo in fase di difesa e ricezione?
    “La mia carriera è stata caratterizzata fin dalle giovanili dall’alternanza tra libero e schiacciatore. La scelta del ruolo di ministro della difesa è stata dettata principalmente da determinazione e passione che ho per i fondamentali di difesa e ricezione. È il ruolo che sento più mio, e non vedo l’ora di confermarlo anche quest’anno con la maglia biancoverde”.

    Hai vissuto finora il calore del PalAtigliana da avversario. Pregusti già il momento dell’abbraccio con la calda tifoseria sorrentina?
    “Sono impaziente di sentire finalmente dalla mia parte il calore di una piazza campana. Sono sicuro che i tifosi di Sorrento ci supporteranno alla grande, riempiendo il palazzetto per darci una carica enorme. Dalla nostra parte faremo di tutto per ripagare il loro affetto facendoli divertire sugli spalti. Una tifoseria che sente in maniera così forte questi colori, non potrà che essere un valore aggiunto in questa stagione di fuoco”.

    Che messaggio vuoi mandare ai tuoi nuovi tifosi?
    “Non vedo l’ora di essere a Sorrento, che è sicuramente uno tra i posti più belli d’Italia. Sono un ragazzo che ama sentire il calore della gente: spero di viverlo al più presto, così come tuffarmi in pieno nella città e le sue bellezze. Sono pronto ad iniziare quest’avventura, e spero di far emozionare i tifosi attraverso le prestazioni sul taraflex settimana dopo settimana”.    LEGGI TUTTO

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    Enrico Pilotto: “Si torna sempre dove si è stati bene”

    Enrico Pilotto
    Certi amori non finiscono, ma fanno dei giri immensi e poi ritornano. Tra i protagonisti della storica promozione in Serie A firmata ShedirPharma Sorrento nella doppia sfida contro Palermo a giugno del 2021, è rimasto anche nella stagione successiva, pur non godendo appieno del calore della tifoseria a causa del temporaneo esilio ad Agerola. 173 punti con 7 ace e 40 muri, infiammando i tifosi con tutto il suo entusiasmo e la sua dirompente esplosività. Nell’estate del 2022 sale in A2 vicino casa a Motta di Livenza, dove chiude con il miglior rendimento assoluto nella seconda categoria nazionale (111 punti e 27 muri), ed un best-score di 11 punti, 1 ace e 3 monster blocks nel 3-1 in rimonta su Bergamo. Dopo una sola annata, la sua strada si ricongiunge con quella del sodalizio sorrentino: torna il maglia biancoverde il centrale ENRICO PILOTTO!
    Sei stato tra i protagonisti della promozione in A3 della ShedirPharma Sorrento, e dopo un anno trascorso a Motta vicino casa, ritorni in costiera dove hai lasciato tanti bei ricordi. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, per vestire nuovamente i colori biancoverdi?
    “Dice un famoso proverbio che si torna dove si è stati bene, ed è proprio questo ad avermi portato nuovamente a Sorrento. Il presidente Ruggiero mi ha illustrato i suoi obiettivi ambiziosi, e non ho esitato a sposare un progetto che mi ha subito affascinato”.

    Da Motta ti seguirà in questa avventura anche Cavasin. Avete parlato, e quanto è importante conoscervi ed essere già affiatati in un roster che si appresta ad essere completamente rivoluzionato rispetto a quando sei partito?
    “Con Cavasin ho condiviso l’ultima stagione a Motta, ed allo stesso tempo ho già giocato anche con altri ragazzi che comporranno il nuovo roster. Conoscersi ed  essere affiatati migliora il gruppo-squadra, e sarà importante remare tutti fin da subito in un’unica direzione”.

    Al terzo anno in Serie A, la società punta ad un ulteriore salto di qualità per affermarsi stabilmente nel mondo del professionismo. Con quanti stimoli ed ambizioni ti prepari ad affrontare il prossimo campionato?
    “Voglia e grinta ci sono tutte per dare più del massimo sia in palestra che in partita. Il presidente è molto carico, la società sta seguendo un percorso ambizioso, e puntiamo disputare un campionato di alta classifica”.
    Quanta voglia c’è di ritrovare il tuo pubblico, e soprattutto il calore del PalAtigliana che non hai potuto vivere in pieno a causa dell’esilio ad Agerola?
    “Può sembrare una frase fatta, ma già pregusto il calore di un PalAtigliana strapieno di amore per questi colori. Nell’anno della promozione c’erano ancora le restrizioni dovute alla pandemia, mentre all’esordio in Serie A3 le partite casalinghe si disputavano ad Agerola, e la distanza ha inevitabilmente pesato tantissimo. Giocare in un impianto pieno, con la gente che ti acclama e supporta, è adrenalina pura”.
    Che campionato ti aspetti? Hai l’impressione che sarà ancora più tosto ed equilibrato?  
    “Non sarà un campionato facile. Dovremo avere fiducia nell’allenatore, giocare con la testa mantenendo sempre alto il livello di concentrazione, e sono certo che i risultati verranno da sé”. LEGGI TUTTO

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    Alessandro Bellucci: “Ho un carattere forte per caricare i compagni”

    Alessandro Bellucci
    La ShedirPharma piazza un altro colpo da novanta per completare la diagonale con Alberto Cavasin. Qualità all’ennesima potenza in cabina di regia. Il ds Fabrizio Ruggiero sgancia un’autentica bomba, assicurandosi le prestazioni di un palleggiatore con grande varietà di colpi e personalità da vendere, capace di far svoltare le gare come pochissimi nel suo ruolo. Marchigiano classe ’97 Alessandro Bellucci è reduce da due stagioni nel girone bianco con Garlasco e San Donà, in cui ha raggiunto i play-off per il salto di categoria. Il regista arriva a Sorrento portando in dote tutta la sua esperienza, per spingere il club biancoverde verso traguardi finora soltanto accarezzati.

    Dopo gli ultimi anni a Garlasco e San Donà, ritorni al Sud per sposare il progetto ShedirPharma Sorrento. Cosa ti ha convinto a scegliere questi colori?
    “Le mie esperienze in Lombardia e Veneto sono state positive, ma allo stesso tempo andavo maturando l’idea di una nuova avventura al Sud. Sorrento si è subito interessata a me, il presidente mi ha illustrato in maniera dettagliata la storia e il progetto della società, per cui ho preso la classica palla al balzo firmando senza esitazioni”.Il ds Ruggiero ti ha voluto fortemente in cabina di regia. Che impressione ti ha fatto, e quanto è importante avvertire fiducia e stima della società?
    “Il palleggiatore è un ruolo di responsabilità all’interno della squadra: sono felicissimo della fiducia riposta in me dalla società, e non vedo l’ora di ripagarla sul campo. Sorrento è stata la mia prima scelta: insieme alla mia procuratrice ho dato piena disponibilità nel percorrere questa strada, e tutto si è concretizzato in poco tempo”.
    Sei reduce da 2 play-off consecutivi, quanto la tua esperienza può essere importante per una società ambiziosa che punta ad alzare l’asticella?
    “Tantissimo. Le ultime due stagioni mi han visto lottare per le zone alte di classifica, e mi piacerebbe continuare lungo la stessa scia, puntando ad arrivare il più lontano possibile”.

    Nello scorso campionato dal Girone Blu sono arrivate entrambe le promozioni.  Il livello sarà alto, perciò che tipo di approccio bisognerà avere fin dalle prime partite?
    “La Serie A3 è un campionato sempre più competitivo, anche perché ormai molti big decidono di scendere in questa categoria contribuendo ad alzare il livello. Il nostro obiettivo sarà scendere in campo dando sempre l’anima per i colori sorrentini, perché come diceva un mio vecchio mister, vincere è l’unica cosa che conta”.

    Che tipo di palleggiatore sei, quali sono le tue caratteristiche principali?
    “Non sono solito parlare di me, e preferisco sia sempre il campo a farlo al mio posto. Ho un carattere forte, e cerco sempre di dare la giusta carica ai miei compagni a prescindere dalla situazione di punteggio. La mia palla preferita è quella in 4, poi anche quella dietro veloce o la pipe. Ma in ogni caso è importante sapersi adattare a tutte le criticità che possano presentarsi nel corso di una gara”. 
    Cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi?.
    “Voglio fare un grande saluto ai nostri supporters. Giocheremo per la squadra, i tifosi e tutto il paese, cercando sempre di portare il nome della società più in alto possibile”. LEGGI TUTTO

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    Alberto Cavasin: “Sorrento ha sempre avuto priorità assoluta”

    Alberto Cavasin
    La ShedirPharma Sorrento avvia la campagna acquisti con un pezzo pregiatissimo da incastonare nel proprio mosaico. Classe 2001, è cresciuto nelle giovanili del Volley Treviso per poi saltare direttamente in A3 tra le fila di UniTrento.
    Nell’estate del 2021 decide di partire per un’esperienza forte: zainetto (e pallone) in spalla, e biglietto di sola andata verso il profondo Nord Europa firmando con il VaLePa Sastamala in Finlandia. Con l’ex Modena Mikko Esko al palleggio l’upgrade tecnico è inevitabile: l’ambientamento procede alla grande, ed arriva presto il momento dell’esordio in Cev Champions League. Il richiamo dell’Italia è però grande, e nella scorsa stagione firma per Motta di Livenza (A2) diventando nel girone di ritorno incontenibile per qualsiasi avversario. 244 punti messi giù, con il best score di 31 a suggellare un palpitante successo al tie-break in quel di Castellana Grotte.
    Da una maglia verde ad un’altra, tanto per restare in tema: il nuovo opposto della ShedirPharma Sorrento è Alberto Cavasin!
    Sei figlio e nipote d’arte: quanto è stato semplice approcciarti al mondo della pallavolo?
    “In verità quando ero piccolo, la pallavolo non è stato il primo sport che ho provato. Son partito con il rugby, ma pian piano ho visto che non scoccava la scintilla. Il passo successivo è stato il volley, dal momento che mio zio aveva giocato in Serie A, mio nonno aveva seguito diverse squadre in massima serie, ed anche mio padre aveva giocato seppur soltanto a livello giovanile quando era più piccolo. Tutto questo mi incuriosiva, ed ho iniziato a giocare a 12 anni facendo 2 stagioni di minivolley. Poi mi son fermato 2 anni perché andavo a scuola lontano, precisamente a Venezia, e non riuscivo a far coincidere lo studio con lo sport. Ho praticato perciò nuoto e atletica, tornando all’antica passione 2 anni più tardi entrando nel Volley Treviso e facendo tutto il percorso giovanile dall’Under 14 fino a lavorare con Michele Zanin. All’improvviso è sopraggiunto il covid per cui non son riuscito a terminare l’ultimo anno. Successivamente mi son trasferito a Trento in Serie A3 perché c’era un progetto per fare studente-atleta, ma per tutta una serie di vicissitudini non è stato un anno facilissimo. Dal punto di vista sportivo avevo accettato con l’idea di giocare con continuità ma poi avevano preso un altro giocatore, e di conseguenza mi ritrovavo costantemente in panchina. L’università si svolgeva tutta in dad per cui non ero particolarmente stimolato. Chiesi al mio procuratore di trovarmi una squadra all’estero, in particolare nel nord Europa in un paese scandinavo, senza eccessive aspettative ma solo per la voglia di fare un’esperienza lontano dalla miacomfort zone. Quell’anno lì si è poi rivelata un’esperienza stupenda sia dal punto di vista umano che pallavolistico: erano andato lì per fare il terzo opposto, e mi sono ritrovato ad esordire nelle coppe europee perché i primi due si erano infortunati. Ho giocato perciò da titolare le gare di qualificazione alla Champions, e sono state partite bellissime in cui ho provato emozioni davvero indescrivibili. Subito dopo ho deciso di rientrare in Italia per riavvicinarmi a casa, anche perché la Finlandia era lontanissima, e durante tutta la stagione ero riuscito a rientrare soltanto una volta. Ho scelto il progetto Motta pensando di trovare spazio, ma anche lì ci sono stati tanti problemi fin dall’inizio: la squadra perdeva e non si riusciva a trovare la quadra, poi con l’esonero dell’allenatore ed un nuovo palleggiatore ci siamo trovati a gennaio con un roster completamente diverso. La fortuna ha voluto che un mio compagno si rompesse un dito ed io mi son ritrovato titolare per tutta la seconda parte della stagione. Per me è stata una grandissima vetrina, ed a fine campionato si son presentate davanti a me tante offerte. Quando ho visto quella di Sorrento mi son detto che poteva essere l’occasione giusta per una bella esperienza al Sud, sposando le idee di una società di cui Pilotto (mio compagno a Motta) mi aveva parlato benissimo”.

    Prima esperienza per te al Sud: com’è nata la trattativa e cosa ti ha spinto a scegliere il progetto della ShedirPharma Sorrento“Inizialmente era stato proprio Pilotto a dirmi che aveva sentito il presidente Ruggiero, ed era fortemente interessato a portarmi in Costiera. Dopo qualche giorno ci siamo sentiti: ho avuto soltanto un piccolo tentennamento davanti a una proposta proveniente dalla Bulgaria, ma una volta sfumata, Sorrento ha sempre avuto la priorità assoluta. La trattativa tra il presidente e la mia procuratrice è stata piuttosto rapida, e sono felicissimo della mia scelta”.    
    Nella scorsa stagione sei stato protagonista di una fantastica seconda parte di stagione a Motta con numeri importanti. Sorrento riparte da te in posto 2 per coltivare ambizioni importanti: che obiettivo ti poni per la prossima stagione?
    “Quella con la maglia di Sorrento sarà per me un’esperienza importante, visto che si tratta della prima stagione in cui parto per essere titolare. Mi piace molto lavorare, darò tutto me stesso per questa squadra, e sono molto felice che il roster sia composto da ragazzi giovani e vogliosi di far bene. L’obiettivo è quello di centrare una buona posizione in chiave play-off, puntando a entrare tra le prime 4 del girone, e poi vedere pian piano quello che succede”.
    Che campionato ti aspetti?
    “L’ultima e unica volta che ho giocato in A3 è stata 2 anni fa, e sono curioso di vedere come il campionato sia cambiato in questo lasso di tempo. È sicuramente un campionato di livello alto, con rivali ben attrezzati, e questo non può che essere uno stimolo in più per far bene in campionato. Non vedo l’ora di iniziare, conoscere il mister ed i compagni, ed essere finalmente a Sorrento a fine agosto”.
    Un saluto ai tuoi nuovi tifosi. 
    “Aspetto tutti numerosi al palazzetto, e voglio conoscere questa bella tifoseria. Sono sicuro che ci saprà dare una grossa mano, trasformandosi nel settimo uomo in campo durante le nostre partite ufficiali”. LEGGI TUTTO