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    La Sistemia Saturnia centra l’ottava vittoria di fila

    Sistemia Saturnia: Frumuselu 7, Cottarelli 3, Zappoli 15, Smiriglia 3, Lucconi 15, Gradi 3, Zito (L1), Di Franco 3, Andriola 2, Maccarone, ne: Battaglia, Vintaloro. All. Kantor.
    Marigliano: Nappi 2, Rumiano 4, Cantarella 0, Esposito 9, Ciollaro 7, Citro 2, Bongiorno 1, Bianco 2, Conforti (L1), Mautone 0, Barone (L2). All. Cirillo.
    Arbitri: Fabio Scarfò e Danilo De Sensi.
    SET: 25-15, 25-17, 25-11.
    La Sistemia Saturnia suona l’ottava. La formazione di Waldo Kantor regola anche Marigliano, fanalino di coda del girone blu del campionato di Serie A3 maschile. Mercoledì si gioca il recupero della diciannovesima giornata con Palmi (ore 20.30, PalaCatania) per continuare il percorso importante avviato dalla squadra nel girone di ritorno.
    STOP ALLA GUERRA. Su iniziativa della Lega, prima della partita, viene acceso il led con la scritta “Stop war in Ukraine”. La formazione castellese scende in campo con il volto colorato di gialloblù, in onore della nazione invasa dalla Russia. Il momento è emozionante, lo sport ancora una volta diventa un veicolo per un’attenta e accorata riflessione.
    PRIMO SET. La Sistemia Saturnia riabbraccia il capitano Cesare Gradi, che aveva saltato la gara contro il Casarano per via di un’intossicazione. Marigliano scende in campo con il piglio giusto. Punto dopo punto, però, la formazione di casa prende il largo. Frumuselu e Lucconi firmano punti pesanti. Smiriglia si regala il 21-14 a muro, bloccando Esposito. Enrico Zappoli piazza il mani e fuori che vale il più sei. L’italo brasiliano giganteggia con un 79% in attacco da copertina (11 punti su 14 attacchi). Cottarelli allunga il passo firmando la battuta vincente (24-15). Bongiorno attacca out concedendo già al primo tentativo.
    SECONDO SET. Anche nel secondo parziale non c’è storia. Perché la Sistemia è sempre sul pezzo. Gira bene l’asse Cottarelli-Lucconi, Zappoli è sempre più incisivo. Kantor – sul 13-10 – lancia in campo al centro Francesco Andriola. Cesare Gradi si assicura il 19-13. Frumuselu, in primo tempo, ed Enrico Zappoli in lungolinea suggellano l’allungo definitivo. Cottarelli, di prima intenzione, incamera il 24-16. L’errore in battuta di Marigliano chiude i conti.
    TERZO SET. Waldo Kantor conferma Andriola al centro e manda in campo Marco Di Franco. I due giovani rispondono presente. La squadra non concede nulla ai campani che non riescono a impensierire i padroni di casa. Zappoli e Lucconi non si risparmiano. Marco Di Franco archivia la pratica per il 3-0 finale.
    KANTOR: “SERVE IL PUBBLICO”. Soddisfatto il tecnico Waldo Kantor che promuove la prova del gruppo. “Abbiamo preparato con impegno in settimana l’approccio alla partita contro una squadra insidiosa. Abbiamo tenuto il campo alla grande, senza concedere spazio all’avversario e dimostrando la nostra superiorità”. Testa allo scontro con i calabresi di Antonio Polimeni: “Sarà una partita diversa, contro una squadra costruita per la promozione. Ma noi faremo il nostro senza pensare alla classifica e all’avversario, cercando di esprimere il nostro miglior gioco. Il sostegno del pubblico in queste partite può rivelarsi fondamentale per noi.”
    ZAPPOLI. Grande protagonista della partita è stato Enrico Zappoli. “Partita che poteva presentare insidie e sentivo molto. Ero ansioso prima della gara. Ma siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione e non perdere punti in un campionato molto equilibrato. Mercoledì ci aspetta una partita importante, ci proveremo”. LEGGI TUTTO

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    Tre punti preziosissimi contro Portomaggiore

    Fano – È una vittoria importantissima quella conquistata dalla Vigilar Fano contro la Sa.Ma. Portomaggiore, battuta 3-1 al termine di un match equilibrato e tesissimo. Dopo aver vinto il primo set 25-22 con un prodigioso scatto nel finale, gli ospiti portano a casa il secondo ai vantaggi con il punteggio di 26-28, recuperando un gap di 5 punti. Nel terzo set la Vigilar continua a spingere e chiude 25-21, mentre nel quarto è ancora battaglia tra le due squadre: a spuntarla è una Vigilar caparbia e grintosa, che fa suo il set 30-28 e si regala un’altra bellissima vittoria.
    Con questi 3 punti la Vigilar aggancia per la prima volta la stagione la zona playoff (8° posto, in coabitazione con Belluno), un piccolo importante traguardo.
    Coach Castellano si affida alla regia di Zonta, opposto a Stabrawa, in banda ci  sono Gozzo e Nasari, al centro Ferraro e Bartolucci, il libero è Cesarini. Dall’altra parte della rete troviamo Leoni al palleggio, opposto al danese Dahl, gli schiacciatori sono Dordei e Pinali, i centrali Aprile e Grottoli, il libero Brunetti.
    Si studiano le due squadre in apertura di match, con la Vigilar che cerca di scappare 11-8 (muro vincente di Ferraro) ma viene subito ripresa e sorpassata 13-14 dagli avversari. I padroni di casa insistono e continuano a lavorare bene a muro, tornando a +2 (15-13), si procede quindi a colpi di minibreak, fino al nuovo sorpasso di Portmaggiore sul 18-19. La risposta dei virtussini non si fa attendere e si concretizza in un break di 4-0 finalizzato dal mani-out di Gozzo, che vale il 23-20. Gli ospiti si rifanno sotto sul 23-22, ma Gozzo chiude dal servizio sul punteggio di 25-22.
    Il primo break del secondo parziale è in favore di Portomaggiore (6-8), ma la Vigilar ritrova la parità sul 10-10 (diagonale vincente di Gozzo) e si stacca 16-12 con Nasari, che approfitta dell’ottimo servizio di Gozzo. Portomaggiore continua a soffrire in ricezione, e arriva il massimo vantaggio Vigilar (18-13), propiziato da un ottimo turno di Luca Gori, nonostante tutto gli ospiti si rifanno sotto e costringono Castellano al time-out sul 19-17. Scatto ulteriore dei portuensi, che agguantano la parità a quota 22 e sorpassano 23-24. Ai vantaggi la chiude Dahl 26-28, portando il match sull’1-1.
    Si combatte punto a punto nel terzo parziale fino al servizio di Stabrawa, che spinge la Vigilar avanti 10-8, ma un attimo dopo è di nuovo parità (11-11, Dahl). Fano ci riprova di nuovo sul 18-15, firmato da Gozzo di prima intenzione dopo il mezzo ace di Stabrawa. È lo scatto decisivo, perché nel finale i virtussini controllano il punteggio e chiudono 25-21 su ace di Stabrawa. 2-1 Vigilar.
    Al rientro in campo Portomaggiore tenta la fuga, ma la Vigilar riporta il parziale in parità a quota 10 e sorpassa 12-11. Controsorpasso degli ospiti su ace di Pinali (13-14), ma Gozzo risponde con due servizi vincenti e Fano può rimettere la testa avanti e allungare 16-14. Il muro di Aprile su Stabrawa vale il 19-19, ma la Vigilar è caparbia e respinge l’assalto (21-19). Pinali ricuce di nuovo lo strappo al servizio (23-23) e Dordei a muro firma il set point per i portuensi, ma Stabrawa lo annulla e si va di nuovo ai vantaggi. La spunta una Vigilar più caparbia e con tanta voglia di vincere: 30-28, 3-1 ed è di nuovo una vittoria bellissima.

    Il tabellino
    Vigilar Fano – Sa.Ma. Portomaggiore: 3-1
    Vigilar Fano: Nasari 15, Bartolucci 10, Stabrawa 28, Gozzo 13, Ferraro 6, Zonta 2, Cesarini (L1), Gori, Chiapello, Carburi, Galdenzi. N.e.: Bernardi, Roberti, Sorcinelli (L2). All. Castellano-Roscini
    Sa.Ma. Portomaggiore: Dordei 8, Grottoli 3, Dahl 24, Pinali 20, Aprile 9, Leoni 1, Brunetti (L), Rossi. N.e.: Masotti, Pahor, Ferrari. All. Marzola-Vanini
    Parziali: 25-22 (27’), 26-28 (33’), 25-21 (25’), 30-28 (38’)
    Arbitri: Pescatore-Somansino
    Note: Vigilar bs 22, ace 8, muri 7, ricezione 61% (prf 32%), attacco 56%, errori 34. Portomaggiore bs 20, ace 5, muri 9, ricezione 52% (prf 26%), attacco 59%, errori 31.

    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

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    ABBA Pineto Volley – ViviBanca Torino 3-1: vittoria importante dei biancazzurri!

    Nell’ottava giornata di ritorno del campionato di Serie A3 Credem Banca l’ABBA Pineto Volley vince 3-1 tra le mura amiche contro una coriacea Torino. La squadra di Franco Bertoli riscatta il precedente appuntamento tra le mura amiche e il punto perso nel match di andata nella trasferta piemontese.
    Dopo il primo set chiusosi 25-18 in favore dei padroni di casa, nel secondo gli abruzzesi commettono diversi errori e faticano a trovare il largo ma si dimostrano più compatti nella fase calda del parziale chiuso 25-21. La terza frazione di gioco vede le due compagini inseguirsi punto a punto fino i vantaggi chiusi dagli ospiti solo sul 31-33. Nel quarto Pineto, motivata a aggiudicarsi la vittoria a bottino pieno, riesce ad imporre il suo gioco corale e chiude 25-18 .
    Il match parte con qualche sbavatura in entrambi i lati del campo. Disabato prima in attacco poi con il turno al servizio porta i suoi sul 4-1. Continuano gli errori diretti, in particolare al servizio, di ambedue le formazioni ma Pineto, forte del primo allungo, si trascina il vantaggio fino 9-5. Calonico mette a terra il primo muro punto del match sul 10-6 e Pineto continua l’allungo grazie ad una distriubuzione efficace di Catone capace di coinvolgere tutte le sue bocche da fuoco: 12-7. Coach Simeon decide di fermare il gioco. I torinesi rientrano in campo con uno sprito diverso e grazie Umek e Genovesio acciuffano il pareggio (13-13). Bertoli è costretto al suo primo discrezionale e la risposta è positiva: Link cresce in attacco e Catone reinserisce anche i centrali nel gioco; Pineto ritrova il +2. L’allungo decisivo arriva con il turno al servizio di Disabato, che trova l’ace sul 20-17. Torino cerca di interrompere il ritmo positivo degli avversari con un time-out ma un super Bertoli in attacco e il solito Disabato al servizio assicurano a Pineto il 24-17. Link, cresciuto nel corso del parziale, chiude sul 25-18.
    Pineto apre il secondo set mantenendo la compostezza nel sistema muro-difesa e stampa Umek per 1-0. In avvio entrambe le squadre sono disordinate nel cambio palla. Il muro torinese chiude la prima azione lunga sul 9-8. Il set prosegue con un susseguirsi di errori da entrambe le parti impedendo le possibilità di allungo. Gli equilibri del match cambiano quando Catone serve a Disabato il pallone del + 2 che con l’errore di Umek vale il massimo vantaggio abruzzese sul 17-14. Pineto cerca di imporre il proprio gioco ma Torino non molla. Sul 21-19 Gonzi subisce un’infortunio alla caviglia, che costringe Torino al cambio in regia. E’ ancora un’ace nella fase calda del set a regalare a Pineto il +3, questa volta grazie a Persoglia. I torinesi sfruttano l’ultimo timeout a disposizione ma il centrale friulano trova il secondo ace consecutivo sul 24-20. Chiude sempre link sul 25-21.
    La prestazione in apertura del terzo set di Catone vale da solo il prezzo del biglietto: è cinico, vario e preciso nella distribuzione, ma Pineto continua ad essere fallosa al servizio, a discapito degli ospiti che mettono in difficolta il gioco dei locali 6-6. Il parziale sembra una fotocopia del precedente, con le due formazioni che giocano in costante equilibrio. Pineto spinge per l’allungo sul + 2 ma Torino non smette di rincorrere. Un super Catone va a tabellino con un ace sul 19-17. Simeon chiama time out e i suoi ritrovano la parità. Per l’ennesima volta Pineto trova un ace nella fase chiave del set, questa volta grazie l’opposto polacco Jacob Link sul 23-21. Simeon intenzionato a non ripetere la chiusura dei set precedente chiama i suoi alla panchina che rispondono con il 23-23. Il finale di set è combattuto: Pineto si guadagna 3 match ball annullati da un lucido Umek. I torinesi risultano più cinici e chiudono 31-33 con il muro su Bertoli.
    Pineto apre il set successivo con un 3-0 che sfuma con una serie di gli errori diretti che valgono a Torino il 4-3. Bertoli trova l’ace sul 7-4 e Torino, che nel corso del match è cresciuta in cambio palla, ha una nuova ricaduta delle percentuali in ricezione. Coach Simeon chiama l’ennesimo time out sul 9-5 ma non giova ai suoi che continuano a commettere errori diretti, sopratutto dalla linea dei 9 metri. E’ invece il secondo discrezionale, chiamato sul 13-8, a dare una scossa alla compagine torinese che accorcia fino al 14-12 grazie al top scorer Umek. Pineto è costretta a sua volta ad interrompere il gioco. Al rientro un super Matteo Bertoli garantisce ai suoi il vantaggio del 16-13. Torino non riesce ad opporsi al gioco dei padroni di casa; Disabato sale in cattedra e, tra attacco e servizio regala ai suoi il 21-16. Un finale di set ordinato permette all’Abba Pineto di archiviare la pratica sul 25-18 con l’attacco di Link.
    ABBA Pineto Volley – ViviBanca Torino 3-1 ( 25-18, 25-21, 31-33, 25-18)ABBA Pineto Volley: Calonico 12, Bertoli 16, Martinelli, Marolla, Catone 2, Disabato 16, Persoglia 12, Omaggi, Link 15, Fioretti, Orlando, L Pesare 69% pos 62% prf, L Giuliani.Allenatore: Franco Bertoli.
    ViviBanca Torino: Gonzi , Umek 25, Richeri 9, Genovesio 13, Orlando 3, Maletto 13, Carlevaris, Brugiafreddo, Corazza, Cian, Durante, L Valente 57% pos24 % Fabbri 1 Allenatore: Lorenzo Simeon LEGGI TUTTO

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    Paganin dopo il ko in Piemonte: «Ora concentriamoci su noi stessi»

    Ci ha provato anche lui, da buon capitano. Sì, ha provato a dare la scossa: a parole, sostenendo e motivando i compagni. Ma anche sul parquet. Alex Paganin ha fatto il suo ingresso sotto rete a partire dal secondo set, mentre nel terzo (l’unico vinto dai rinoceronti) e nel quarto era nel sestetto di partenza.
    E ha messo a segno 4 punti, la metà dei quali frutto di battute vincenti. Ma non è bastato per invertire la rotta. Ed evitare il passivo a Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, dove il Monge-Gerbaudo Savigliano si è imposto per 3-1 nell’anticipo del sabato. E ha costretto la Da Rold Logistics Belluno al secondo stop di fila. L’undicesimo stagionale: «Come accaduto la scorsa settimana – ha spiegato Paganin – non siamo riusciti a esprimere al meglio il nostro gioco. Savigliano ci ha aggredito fin dalla prima battuta, mentre noi abbiamo faticato in ricezione. Nel secondo parziale qualcosa di meglio siamo riusciti a fare, ma è solo nel terzo che i nostri avversari sono andati in difficoltà».  
    Il capitano individua una delle chiavi del match: «Il servizio. Troppo leggero il nostro: non a caso, il palleggiatore del Monge-Gerbaudo ha giocato costantemente con la “palla in mano”». All’orizzonte c’è la pausa: «Chiudiamo questa parentesi e pensiamo alla prossima. Concentriamoci su noi stessi: su quel che possiamo e dobbiamo fare». 

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    Il cuore gialloblù guarda ad Est ma sul campo gioca e batte Brugherio

    Cuore gialloblù, come i colori della bandiera di un paese che sta vivendo le sue ore più difficili. La Tinet Prata dice con forza “No alla guerra”, ma con altrettanto vigore vuole continuare il proprio ottimo percorso sul campo in questa stagione.
    Lo fa con un’eccellente prova piazzando la zampata da tre punti e non facendosi sorprendere dalla Gamma Chimica Brugherio, che seppur fanalino di coda, all’andata aveva impensierito i gialloblu per un set. Eccezionale prova di Marco Novello che si conferma per la seconda settimana di fila MVP del match, segno evidente che i prodotti offerti dallo sponsor al miglior giocatore sono molto efficaci. Un’iniezione di fiducia in vista della finale di Coppa Italia che si disputerà sabato a Casalecchio di Reno.
    Si parte è c’è subito lo sprint della Tinet che approccia nella maniera corretta il match. Nello starting six Boninfante al palleggio, Novello opposto, Yordanov e Porro formano la coppia di schiacciatori ricevitori, mentre in posto 3 controllano il centro rete Bortolozzo e Katalan. Rondoni presidia l’area difensiva con la consueta sicurezza in veste di libero. La Tinet vuole imporre subito il proprio ritmo e lo fa bloccando gli attaccanti avversari con un paio di muri di Katalan. Circoletto rosso per il punto del 4-2 con Novello che contrattacca vincente dopo che Rondoni è volato oltre i tabelloni pubblicitari per un entusiasmante salvataggio difensivo. Prata va a briglia sciolta e vola sul 10-2. Boninfante decide di sfruttare molto il centro rete con belle combinazioni che alternano primi tempi e pipe lungo tutto il fronte d’attacco. Si arriva sul 20-11. La Tinet mantiene con autorevolezza il vantaggio. Un errore in battuta di Eccher consegna ai ragazzi di Boninfante il set point. Novello non vuole imitare il collega e anzi mette a terra l’ace che chiude il parziale 25-15.
    Secondo set decisamente più combattuto con la Tinet che resta sempre in controllo, ma riesce a fuggire solo sul finale. I Passerotti si costruiscono un piccolo bottino di tre punti ad inizio parziale e lo difendono con le unghie e i denti. Tra gli ospiti si distingue un positivo MItkov che colpisce anche dai 9 metri. Il terminale offensivo più efficace di Prata è Novello che termina il set con un eccellente 70% in attacco. E’ proprio l’opposto trevigiano a condurre i suoi al set point sul 24-19. L’ultimo ad arrendersi tra i Diavoli è Mitkov che mette due lungolinea vincenti consecutivi. Allora Boninfante decide di affidarsi a capitan Bortolozzo che mette in sicurezza il set sul 25-21 con un bel primo tempo.
    Il terzo set scorre liscio con la Tinet che da squadra matura amministra bene il gioco. Boninfante mette in temperatura tutti i propri attaccante, ma c’è un Novello scatenato: 16-9. Dante Boninfante da spazio anche a chi è in panchina. Entrano Gambella e De Giovanni in battuta e anche Manuel Bruno per Luca Porro. Boninfante vuole subito testare la condizione dell’esplosivo schiacciatore che lo ripaga con un’eccellente pipe. Bortolozzo mette a terra una poderosa sette firmando il 24-17. Brugherio annulla il primo match point con un muro, ma poi Yordanov la chiude con una quick da seconda linea che fa esplodere il PalaPrata.
    TINET PRATA – GAMMA CHIMICA BRUGHERIO 3-0
    TINET: Baldazzi, Katalan 7, Pinarello (L), Yordanov 9, Gambella, M. Boninfante 4, Bruno 1, De Giovanni, Rondoni (L), Bortolozzo 7, Gaiatto, Novello 19, Porro 7 . All: D. Boninfante
    BRUGHERIO: Mitkov 12, Compagnon M. ,Colombo (L), Piazza 9, Biffi, Innocenzi 5, Regattieri, Bonacchi, Bonisoli (L), Compagnoni F. 2, Eccher 4, Chiloiro 7. All: Traviglia
    Arbitri: Sabia di Potenza e Angelucci di Firenze
    Parziali: 25-15 / 25-21 / 25-17
    UFFICIO STAMPA – Mauro Rossato – press@volleyprata.it – 347.6853170
    CREDIT FOTOGRAFICO – Franco Moret LEGGI TUTTO

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    LEO SHOES CASARANO, IL MODICA INFLIGGE UN’AMARA SCONFITTA

    Prosegue il momento no in casa Leo Shoes Casarano che nel nuovo anno solare ha conosciuto, finora, solo risultati negativi e sfortune.
    Anche la trasferta modicana non ha riservato buone nuove tra le fila dei rossoazzurri che, dopo un inizio incoraggiante e foriero di finalmente felici presagi, è ritornata ad avere un gioco balbettante e a cadere nei soliti errori e nelle ormai solite incertezze che l’hanno portata a conoscere la quarta sconfitta consecutiva.
    Dopo svariate settimane Mister Licchelli può contare sull’intero organico anche se ancora non tutti in perfetta forma a causa degli strascichi che ancora pervadono il roster rossoazzurro; dall’altra parte della rete si affaccia un Modica agguerrito che vuole continuare a far leva sul fattore campo che tanti punti ha fruttato ai siciliani.
    L’inizio della sfida è equilibrato con una fase di cambio palla più o meno fluida per entrambe le squadre; l’allungo decisivo lo firma la formazione ospite grande ad un’incredibile serie al servizio di Peluso che permette ai suoi di solcare un vantaggio cospicuo che segna le sorti del parziale di apertura (16-25).
    Conquistato il vantaggio, in casa Leo Shoes si spegne la luce: il Modica via via alza il livello del gioco e mina le certezze degli avversari che vanno spegnendosi perdendo lucidità ed efficacia.
    I ragazzi di Coach D’Amico conquistano dapprima la parità (25-19) e poi, trascinati da un Martinez in stato di grazia e da un’efficiente coppia di centrali, continuano a martellare gli avversari che non riescono ad opporre un’adeguata reazione: anche il terzo set sorride ai padroni di casa che si trovano così a condurre per due a uno (25-20), ribaltando l’iniziale situazione di svantaggio.
    L’avvio del set successivo sembra ridare ossigeno e fiducia alla Leo Shoes che accumula un vantaggio di ben sei lunghezze: anche in questa situazione riappaiono i mostri tra le fila di Torsello e compagni che dilapidano il vantaggio e danno via libera ad un Modica bravo a rimanere in scia a compiere la zampata decisiva per chiudere set e match in proprio favore (25-22).
    Un nuovo ko che prolunga un periodo storto per i rossoazzurri che devono capire in fretta quale meccanismo si sia inceppato prima che sia troppo tardi. LEGGI TUTTO

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    Savigliano ha cambiato passo, Belluno ko

    SERIE A3MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO            3DA ROLD LOGISTIC BELLUNO                  125-18, 25-18, 20-25, 21-25
    Savigliano: Gonella, Mellano 9, Ghibaudo 15, Garelli, Gallo, Bosio, Ghio 12, Galaverna 23, Rabbia, Bergesio, Vittone 2, Testa, Dutto 13, Manca. All.: BonifettoBelluno: Piazzetta 2, Gionchetti, Martinez, Maccabruni 3, De Santis 16, Della Vecchia, Graziani 9, Mozzato 14, Milani, Ostuzzi 8, Paganin 4, Guolla, Pierobon. All: Poletto
    CAVALLERMAGGIORE – Ha cambiato pelle e passo il Savigliano, che contro Belluno bissa il luminoso 3-1 rifilato a San Donà di Piave sei giorni prima. Un altro colpo di reni verso la salvezza, altri tre punti per continuare a sperarci con fondato realismo. E prima vittoria da tre punti in casa.È una squadra più serena, ordinata, consapevole, sciolta, incisiva quella del presidente Guido Rosso, “talismano in panchina” (cit. Brignone). La battuta non è più tabù, la ricezione (57% di positiva e 41 di perfetta vs 55 e 39), e la difesa hanno riacquistato solidità; il ventaglio delle soluzioni in attacco non si riduce solo ai cecchini Ghibaudo e Galaverna, serviti equamente (31 e 33 attacchi). Erano al centro le insidie maggiori della gara viste le caratteristiche e le qualità degli avversari. Oltre al 10 a 8 per il Monge Gerbaudo in fatto di punti diretti, è in chiave difensiva che il lavoro a muro è stato determinante, smorzando e sporcando e rintuzzando un sacco di palloni e consentendo ricostruzioni efficaci.
    L’approccio è stato di personalità (12-6), ma è quando “i rinoceronti”, in avvio spaesati e pasticcioni, si sono rifatti sotto (12-11) che i biancoblù hanno dimostrato di avere la stoffa: facile esibirla quando la partita è in discesa e riesce tutto facile. Galaverna ha preso a dare spettacolo con pipe mani out, pallonetti astuti e quasi irridenti come quello del 18-13, palloni scoppiati (22-16). Le battute al salto di Ghibaudo hanno propiziato fin vincenti tocchi di prima: così il set point di Dutto.
    Galaverna ha continuato a tiranneggiare anche nel secondo parziale, dove era lecito attendersi la reazione degli ospiti e invece i padroni di casa hanno tenuto ben salde le redini della gara, con un distacco mai inferiore ai 5 punti. Il giovane Mellano, sempre più inserito nei meccanismi, ha fatto la sua parte (10-5, 13-6; 4 muri in tutto, il migliore in questo fondamentale). Belluno molto fallosa specie nei suoi uomini più rappresentativi come il palleggio Maccabruni e lo schiacciatore Graziani: una battuta in rete di quest’ultimo è valsa il punto numero 24, un muro di Vittone il raddoppio dei set.
    L’unica fase a vuoto del Savigliano è stata in avvio di terzo atto (2-9), quasi uno scambio delle parti tra le due contendenti. Un gap che i biancoblù hanno quasi ricucito (12-15: grande alzata in bagher di Rabbia e pallonetto di Ghibaudo), prima di venire respinti da una squadra che ha cominciato a girare specie con i centri Mozzato e Paganin, il secondo subentrato a un Piazzetta in serata no e autore di due ace su Rabbia tra la fine del terzo e l’inizio del quarto, cosa che ha indotto coach Bonifetto all’alternanza con Gallo (libero di ricezione). Le uniche variazioni alla formazione titolare (tipo) sono state il sistematico ingresso in battuta del secondo palleggio Testa e 1 gettone per Garelli.
    È il quarto set la fotografia di questo Savigliano rigenerato: avanti 10-5, raggiunto sul 10 pari (felice turno in battuta di Mozzato) e, dopo il time-out di Bonifetto, di nuovo sul +5. Il malinteso tra il libero Martinez e Ostuzzi (14-10) e il facile tocco di prima di Galaverna (16-10) grazie a un buon turno in battuta di Ghio, hanno acclarato la confusione in seconda linea di Belluno, rifattosi tuttavia minaccioso (16-19: qualcuno in casa Savigliano avrà ripensato alla rimonta subìta all’andata) con il braccio pesante del suo opposto De Santis. Ghio e un ace di Ghibaudo hanno scacciato i fantasmi (21-17). Il match point in modalità mani out portava la firma di Galaverna, premiato come MVP (oltre che top scorer).
    Altre pillole statistiche che legittimano il successo saviglianese: 7 ace a 4, in attacco 57 punti (51%) vs 44 (44%), 1 punto ogni 1.84 ricezioni (vs 2.29), 1 break point ogni 2.54 battute (vs 3.95).
    Coach Bonifetto, raggiante, ha rimarcato “il vistoso miglioramento non solo in battuta ma anche nel secondo tocco, nella rigiocata, nella ricostruzione. Ci abbiamo lavorato tanto. Queste due vittorie di fila sono il giusto premio per i ragazzi, che in palestra non hanno mai smesso di impegnarsi”.Ricompensa che capitan Ghibaudo ha inoltrato alla dirigenza: “Ci è sempre stata vicina, anche nei momenti più bui, senza puntarci il dito contro o metterci pressione. Adesso resettiamo tutto e pensiamo a preparare al meglio la sfida contro Fano”.Tra due settimane, sabato 12 marzo, di nuovo al Pala San Giorgio.
    (foto Silvano Carta) LEGGI TUTTO

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    BOLOGNA RIENTRA DA MACERATA CON GRANDE RAMMARICO

    MED STORE TUNIT MACERATA – GEETIT PALLAVOLO BOLOGNA: 3-0 ( 27-25, 25-22,25-14)
    Macerata: Pasquali 8, Giannotti 15, Margutti 5, Ferri 14, Sanfilippo 8, Scrollavezza 4, Ravellino, Gabbanelli (L), N.e: Robbiati, Scita, Paolucci, Facchi.
    Bologna: Soglia 4, Maretti 5, Bonatesta 2, Cogliati 3, Ghezzi (L), Faiulli, Marcoionni 5,  Dalmonte 7, Spagnol 20, Meer (L2), N.e: Faiella, Venturi, Zappalà. 
    Trasferta amarissima per la Geetit Pallavolo Bologna che si lascia sfuggire due parziali dominati quasi interamente contro uno dei top team del campionato. 
    Bologna parte forte in tutti i fondamentali e si impone per gran parte del primo parziale che sfugge ai felsinei solo in chiusura di set. La seconda frazione di gioco è una perfetta fotocopia della prima, aggravata dall’infortunio alla caviglia del top scorer emiliano Marco Spagnol. Macerata, galvanizzata dal grande recupero, sovrasta, nel terzo e ultimo set, una Bologna spenta e affaticata.
    Match in pillole: 
    Macerata parte contratta a differenza del braccio di Spagnol che non perdona né in attacco né al servizio, 1-4. Bologna è composta in tutti i fondamentali mentre i padroni di casa faticano a trovare il cambio palla. Sull’ 3-8 coach Domizioli chiama i suoi alla panchina ma Cogliati serve bene tutti i compagni che continuano a dominare il gioco, 9-13. Macerata accorcia le distanze sul 11-13 con il turno al servizio di Margutti ma trova il primo pareggio solo sul 16-16 dopo i due errori felsinei nella fase break avversaria con Scrollavezza al servizio. Bologna cerca di scappare ma la Med Store resta attaccata e trova il primo vantaggio del match sul 21-20. Coach Andrea Asta chiama il primo discrezionale del match ma il muro marchigiano ferma il gioco della Geetit e i maceratesi trovano il doppio vantaggio. Da posto quattro Margutti e poi Ferri sono aggressivi e regalano il set point sul 24-22. Il primo annullato dal primo tempo di Soglia e il secondo dal muro di Spagnol. Il Banca Macerata Forum vede un’azione spettacolare caratterizzata da grandi recuperi chiusa dai padroni di casa sul 26-25. Il muro di Sanfilippo sulla pipe di Dalmonte vale il primo set in mano della compagine bianco-rossa. 
    Anche nel secondo parziale è Bologna a portarsi avanti: 2-6, con a tabellino due ace e 3 muri punto. Coach Domizioli chiama i suoi alla panchina per interrompere il turno al servizio di Spagnol ma ci riesce solo sul punteggio di 3-8. Bologna mantiene largo vantaggio e il gioco si interrompe solo sul 11-15 con l’infortunio di Marco Spagnol. I felsinei continuano a lottare ma il tentativo di mantenere il vantaggio si spegne lentamente fino al pareggio che i marchigiani centrano sul 18-18. L’opposto rossoblu rientra in campo sul 21-22. Ancora una volta la squadra marchigiana trova il doppio vantaggio solo sul 23-21. Chiude poi la Med Store 25-22. 
      La terza frazione di gioco cambia volto: i padroni di casa si impongono fin dalle prime battute e si portano avanti 4-1. Asta cambia prima la regia poi Dalmonte con Bonatesta ma i locali  mantengono il vantaggio, 8-3. Bologna in totale black out si lascia sovrastare sotto i colpi di Macerata. Asta prova a scuotere ulteriormente i suoi con un time out sul 18-9 ma Macerata galvanizzata dal recupero dei set precedenti chiude il match sul 25-14. 
    Coach Andrea Asta: “ Abbiamo giocato due set di altissimo livello. Sono felice di quei due set nella misura in cui, al netto di qualche sbavatura che ogni tanto ci capita, abbiamo giocato un’ottima pallavolo contro un avversario che ha dimostrato nel corso di tutto il campionato di meritare i piani alti della classifica. Nel terzo set avevamo probabilmente finito le energie mentali e fisiche.”
    Ad aprire l’anticipo dell’ ottava giornata del girone di ritorno un’annuncio per la campagna STOP WAR IN UCRAINE. 
    Elisabetta Velabri ( presidente) “ Pallavolo Bologna si unisce alla Lega Pallavolo Serie A, insieme all’Associazione Italiana Pallavolisti, nell’esprimere a gran voce il proprio NO ALLA GUERRA IN UCRAINA e solidarietà verso chi sta soffrendo le conseguenze atroci di questo conflitto. Incredulità, preoccupazione, dolere davanti alle notizie provenienti dall’Ucraina. Non abbiamo imparato nulla dalla nostra storia. Con forza ribadiamo che i nostri valori si riconoscono nella Costituzione Italiana all’articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e nella carta olimpica.” LEGGI TUTTO