More stories

  • in

    Bologna ingrana la terza

    11ª Giornata (8/12/2022) – Regular Season Serie A3 Credem Banca – Girone Bianco
    Geetit Bologna – TMB Monselice 3-0 (25-17, 25-21, 25-23)
    Geetit Bologna: Lusetti 2, Vinti 11, Orazi 8, Lugli 19, Maletti 11, Grottoli 5, Donati 0, Govoni 0, Gabrielli (L), Guerrini 1. N.E. Serenari, Ballan, Oliva. All. Marzola.
    TMB Monselice: Perciante 0, Borgato 3, Kobzev 8, Drago 17, Vianello 5, De Santi 1, Monetti 4, Vattovaz 4, Dainese (L), Bacchin 2, Beccaro 2, De Grandis 2. N.E. Rizzato, Dietre. All. Cicorella. ARBITRI: Proietti, Somansino. NOTE – durata set: 23′, 27′, 29′; tot: 79′.
    Nell’undicesima giornata di regular season, andata in scena Giovedì 11 Dicembre tra le mura del Pala Savena, Bologna si aggiudica l’ennesimo 3-0 ai danni della TMB Monselice. Il periodo positivo dei felsinei trova ulteriore conferma nella gara odierna: Bologna va a segno per la terza volta consecutiva sigillando il quarto posto nel ranking della serie A3 Credem Banca.  
    Gara tutt’altro che facile per i ragazzi di Coach Marzola che trovano di fronte un avversario ostico. Monselice si dimostra una squadra combattiva in grado di mettere in difficolta i padroni di casa dalle prime alle ultime battute. Bologna dimostra la sua maturità prevalendo anche nei momenti più ostici. 
    Coach Cicorella schiera Beccaro e Drago nella diagonale principale, Vianello e Borgato in posto quattro, Kobzev e De Grandis al centro, Dainese libero. 
    Risponde Marzola con Lusetti-Lugli, Vinti-Maletti, Orazi-Grottoli, Gabrielli. 
    Il primo set è caratterizzato da un’equilibrio iniziale che Lugli cerca in diverse occasioni di spezzare. Quando gli emiliani riesco ad essere incisivi al servizio come a muro salgono in cattedra segnando le sorti del set.
    Nella seconda frazione di gioco è Monselice a condurre le operazioni con una Bologna in difficoltà in fase break. Ancora una volta è il muro a fare da spartiacque e grazie a questo fondamentale Bologna torna al comando. I veneti non si arrendono ma trovano una Bologna cinica in fase offensiva come difensiva che riesce a chiude anche il secondo parziale. 
    Nel terzo parziale Bologna tiene le redini del gioco per l’intera durata ad eccezione della fase finale dove un calo di attenzione permette ai veneti di accorciare le distanze. I felsinei non si lasciano sopraffare e si aggiudicano l’intero bottino.  
    Il match in pillole: 
    Il match si apre in equilibrio con entrambe le squadre che alternano buoni tentativi in attacco a qualche sbavatura 3-3. Leonardo Lugli rompe l’equilibrio iniziare e con precisione in attacco guida il primo allungo rossoblu 7-4. Il tentativo a muro di De Grandi accorcia fino al 7-6, poi una serie di azioni ricche di errori da entrambi i lati del campo ristabiliscono l’equilibrio: 9-9. È ancora una volta l’opposto veneto a guidare i suoi al vantaggio a cui consegue, sul 12-9, il primo time-out del match su richiesta di coach Cicorella. I veneti premiano il tecnico trovando nel break point al servizio di Borgato il 13-13. Gli emiliani non sono da meno: il servizio di Vinti frutta, grazie ad un ottimo sistema muro-difesa, il 18-13 e il secondo discrezionale dei padovani. In questo caso però, al rientro, trovano una Bologna ancora incisiva al servizio come a muro: 20-13. Nonostante i tentativi dei veneti di cambiare le sorti del match Bologna trova il primo setpoint sul 24-17. Un errore degli ospiti poi consegna immediatamente il set ai rossoblu. 
    Nel secondo parziale è Monselice a mettere il piede avanti con il capitano Drago che  mette a terra l’1-3. Bologna cerca di rincorrere ma gli avversari con una buona prestazione offensiva mantengono l’allungo fino al 3-6. Nonostante il tentativo di Maletti Monselice prima ferma a muro Lugli poi con Borgato trova l’ace del 5-8. La Geetit fatica in fase break grazie ad una buona ricezione degli avversari agevolati in attacco e quest’ultimi mantengono il vantaggio. Sul turno al servizio di Lugli i felsinei accorciano fino al 11-12 poi Vinti centra il pareggio sul 13-13. Il muro è ancora il fondamentale decisivo, quello di Lusetti in particolare vale il 16-13 e il timeout di Cicorella. Bologna si stringe per l’allungo decisivo: il muro di Lusetti, il maniout di Lugli valgono il 18-14. I veneti non si arrendono e con Drago e qualche sbavatura degli emiliani accorciano fino al 18-17. I ruoli si invertono: i felsinei sono incisivi in attacco e cinici in difesa, al contrario degli avversari, e i padroni di casa ritrovano il vantaggio sul 23-19. È ancora una volta l’errore ospite a consegnare il parziale ai rossoblu, questa volta sul 25-21. 
    È la tecnica e l’esperienza di Vinti a segnare il primo vantaggio della terza frazione di gioco: 3-1. Lo stesso schiacciatore da un’ulteriore impatto al set con il break point che vale il 5-2. Orazi al servizio, Maletti in posto quattro scaldano il pubblico e trascinano Bologna fino al 8-3. La fase centrale del set è caratterizzata da un cambio palla molto rapido con entrambe le formazioni che alternano buone prestazioni in attacco a qualche sbavatura al servizio ma Bologna mantiene il vantaggio: 12-8. Il turno al servizio di Monetti spezza l’equilibrio del set e il suo break point al servizio vale il -2 sul 13-11. Non basta per inclinare le sorti del match; Monselice è fallosa e Bologna si riappropria del match: 17-11. Grottoli e Lugli tengono le redini del gioco fino al 19-13. I tentativi di Monselice accorciano fino al 20-16 ma Bologna risponde con un gioco corale. Marzola è costretto a sostuire Vinti con Guerrini sul 22-18 e i felsinei subiscono un calo di concentrazione. Con i veneti cresciuti nel sistema muro-difesa viene meno la fluidità del cambio palla rossoblu e Monselice accorcia fino al 23-22. Maletti trova il matchpoint sul 24-22 poi Lugli chiude set e match sul 3-0, 25-23. 
    Marco Marzola: “È stata una partita non semplice perché dovevamo essere bravi ad approcciarla bene per non perdere le redini. Ci siamo riusciti quasi sempre ad eccezione della fine. Non ci siamo fatti mancare il brivido finale [sorride ndr] ma siamo stati bravi a chiude la partita abbastanza in fretta. È stato un calo di tensione da cui siamo stati bravi ad uscire.”  LEGGI TUTTO

  • in

    Alla Moyashi il derby con Brugherio. Moro: “2 punti non scontati”

    GARLASCO, 8 dicembre 2022 – Nel turno dell’Immacolata la Moyashi Garlasco lotta con la Gamma Chimica Brugherio aggiudicandosi al quinto set il derby lombardo con parziali 20-25, 25-20, 21-25, 25-22 e 12-15. Nel fortino dei Diavoli, Puliti e compagni partono forte nel primo set tracciando un solco di 5 punti che conservano per tutto il parziale. Troppo fallosi nella seconda frazione, i neroverdi sono costretti a cedere con un netto 25-20. Pur faticando ad esprimere con continuità il proprio gioco, la Moyashi rimane attaccata alla gara e si guadagna il terzo parziale con una buona pressione al servizio e lucidità in fase break. L’equilibrio del quarto parziale viene spaccato dai Diavoli grazie ad un servizio ficcante e le buone occasioni create a partire dalla difesa. La gara si decide al quinto set: dopo un inizio sul filo del rasoio, sono i 2 muri di Romagnoli a girare l’inerzia e la Moyashi riesce a spuntarla 12-15. Per i neroverdi, capitan Puliti si conferma punto di riferimento in attacco, a segno con 23 punti. Un buon lavoro in difesa per Calitri e Bellucci, e i muri pesanti per Peric, Giannotti e lo stesso Romagnoli permettono alla Moyashi di mettere in cascina 2 punti non scontati.
    Il commento di Federico Moro, secondo allenatore dei neroverdi: “Ci portiamo a casa 2 punti tutt’altro che scontati, viste le caratteristiche di questi Diavoli: squadra giovane che sopperisce con l’entusiasmo alle acerbità tecniche, difende tutto e non sì dà mai per vinta. Dal canto nostro, ancora qualche leggerezza di troppo nei momenti caldi del set. Domenica in casa saremo chiamati ad un’altra sfida molto simile dal punto di vista tattico. Confidiamo di arrivarci con un piglio ancora migliore”.
    Formazioni
    Bertini punta su Bellucci in regia e Giannotti opposto, al centro Romagnoli in coppia con Peric, Puliti e Baciocco in banda, Calitri libero. Coach Durand conferma in palleggio Biffi e opposto Carpita, Mati e Innocenzi al centro, Chilorio e Van Solkema in banda, libero Marini.
    La gara
    Un inizio set equilibrato viene spaccato dal turno al servizio di Peric, che mette in difficoltà i rosanero e la Moyashi, toccando bene a muro, si porta avanti 7-13. Chilorio riesce a sbloccare i suoi (8-13) ma la Moyashi conserva il vantaggio grazie al muro e all’efficacia del cambio palla. Brugherio accorcia le distanze con il muro di Selleri e la complicità di un passaggio a vuoto dei neroverdi (16-19). Bellucci allora si affida al suo capitano (18-22) ed è lo stesso Puliti che trova l’ace del 18-23. Biffi lascia senza muro Van Solkema che conclude il 19-23, ma lo stesso schiacciatore olandese batte fuori e manda a set point i neroverdi. Dopo una prima occasione sprecata in rete, al secondo tentativo Giannotti trova il 20-25 sulle mani del muro. È 0-1 per la Moyashi.
    Nel secondo parziale Garlasco parte bene guadagnandosi un break. I Diavoli pareggiano i conti spingendo al servizio con Innocenzi (5-5), così la Moyashi perde le misure in attacco e si ritrova a -2 (8-6). Dai 9 metri colpisce anche Van Solkema firmando 2 ace in serie per il +4 (11-7). Anche i rosanero non sono impeccabili e la Moyashi ritrova la parità con Puliti (11-11). Un set giocato sin qui in equilibrio vede i neroverdi perdere concentrazione e inanellare una serie di errori gratuiti che spingono Brugherio sul 20-14. A nulla vale il buon ingresso di Caianiello (20-15) e Van Solkema manda a set point Brugherio (24-17). Caianiello e Bellucci annullano due occasioni, ma le lunghezze di distanza sono tante e Mati chiude in primo tempo il 25-20 che riporta la sfida in parità.
    Anche in avvio di terzo set Garlasco si ritrova avanti di un break. Brugherio si scalda e trova il sorpasso con il muro di Mati 7-6. Puliti trascina i suoi fuori dalle sabbie mobili (7-8) e Peric trova dai 9 metri il 7-11. Con una buona difesa di Calitri, concretizzata da Baciocco, Garlasco allunga (9-14) e Giannotti a muro trova anche il +6 (10-16). La Moyashi perde qualità nei colpi d’attacco e Brugherio, molto presente in difesa, prova la rimonta (14-17). Carpita e il muro di Innocenzi riportano i rosanero a contatto (17-18) ma capitan Puliti tiene i suoi col naso avanti (18-20) e, sulle grandi difese di Calitri, Giannotti e lo stesso Puliti concludono il +4 (18-22). I Diavoli non si danno per vinti e Biffi trova l’ace, ma la coppia arbitrale ravvede la pestata e la Moyashi si ritrova così a set point (21-24). Giannotti conclude subito da posto 4 per il 21-25 e porta i suoi di nuovo in vantaggio 1-2.
    Il quarto set inizia a strappi, con un continuo controsorpasso: Peric a muro per il 5-3, Chilorio e Van Solkema segnano il 6-5, Bellucci risponde a muro per il controsorpasso (7-8), ace di Chilorio ed è 11-10, ma l’esperienza di Giannotti e Puliti riporta a +2 i pavesi (11-13). I Diavoli iniziano a farsi largo contenendo bene a muro gli attaccanti neroverdi, che commettono qualche errore di troppo e si ritrovano sotto 17-14. Agostini, preferito sin da inizio set a Baciocco, a segno per provare a rientrare (18-15) ma Brugherio sfonda con i suoi posti 4 (20-18). Innocenzi mette nuovamente in difficoltà la ricezione pavese ed è 22-18. Il mani-out di Carpita porta a set-ball i Diavoli (24-20). Puliti annulla il primo, Giannotti il secondo, ma alla terza occasione Van Solkema riesce a chiudere 25-22 e rimandare il verdetto al tie-break.
    In avvio di quinto set il turno al servizio di Peric offre subito l’occasione per la Moyashi di stare avanti nel punteggio (1-3). Chilorio risponde per i rosanero (3-3) e si riprende punto a punto. Puliti trova l’ace del 4-6 ma Carpita colpisce dai 9 metri per la parità (7-7). Giannotti manda i suoi in vantaggio di 1 al cambio campo (7-8). Spingendo al servizio Brugherio trova il sorpasso ma Peric pareggia dal centro (9-9). Un Chilorio infuocato tiene a +1 Brugherio (11-10) ma sono i due pesantissimi muri di Romagnoli a girare l’inerzia del set (11-13). Brugherio riesce a guadagnarsi il cambio palla (12-13) ma sciupa tutto con i 2 errori che regalano alla Moyashi il 12-15 e la vittoria da 2 punti.
     TABELLINO
    Serie A3 maschile Credem Banca11a giornata – andata – girone BiancoGiovedì 08/12/22 ore 16:00 – Centro Sportivo Paolo VI, Brugherio (MB)
    Gamma Chimica Brugherio 2 – Moyashi Garlasco 3(20-25, 25-20, 21-25, 25-22, 12-15)
    MOYASHI GARLASCO: Baciocco 4, Romagnoli 6, Peric 10, Caianiello 3, Giannotti 17, Bellucci 4, Calitri (L), Accorsi, Agostini 1, Puliti 23. N.E. Minelli, Giampietri.Allenatore: Vittorio Bertini. Vice: Federico Moro.
    14 muri, 6 ace, 10 errori in battuta, 41% rice positiva (32% perfetta), 39% efficienza in attacco.
    GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Selleri 1, Biffi 7, Ichino 1, Marini (L), Piazza (L), Van Solkema 15, Mati 6, Innocenzi 14, Carpita 14, Consonni, Chiloiro 16. N.E. Sarto, Montermini.Allenatore: Danilo Durand. Vice: Massimo Piazza e Moreno Traviglia.
    10 muri, 8 ace, 23 errori in battuta, 48% rice positiva (29% perfetta), 41% efficienza in attacco. LEGGI TUTTO

  • in

    Tre derby su tre: il Veneto ha un’impronta bellunese

    Terzo derby e terza gioia per la Da Rold Logistics Belluno: dopo aver battuto San Donà e Monselice, nelle prime due giornate di campionato, i rinoceronti superano anche il Sol Lucernari Montecchio Maggiore. Per di più, in terra vicentina e in soli tre set. Archiviato il brutto ko con Parma, i rinoceronti rialzano subito la testa, sfoderano orgoglio e carattere, ma anche una prova di spessore dal punto di vista tecnico. Come al servizio (7 ace, a fronte di soli 11 errori), a muro (6 palloni inchiodati nella metà campo avversaria) e in attacco (55 per cento). A proposito di attacco, Marco Novello è il mattatore di serata con 22 punti (pure tre muri per il bomber), ben spalleggiato da un ottimo Graziani (14 con 3 ace).
    PENELOPE – In avvio, è una DRL in versione Penelope quella che fa, disfa e poi rifà la tela. Perché scappa sul 21-19 grazie a una battuta vincente di Ostuzzi, ma sul vantaggio di 23-21 subisce un parziale di 3-0, ispirato dal servizio di Ignacio Martinez, che regala la prima palla set ai padroni di casa. Prima e unica, visto che Novello impatta a quota 24, Graziani firma l’ace del sorpasso e ancora l’opposto, con un contrattacco, chiude i conti.
    SUL PEZZO – Al cambio di campo, la strada si fa in salita. E il Sol Lucernari tiene in mano il volante delle operazioni fino al 17-13. Poi, però, sale in cattedra il solito Novello, che stampa tre punti in fila per la parità a quota 19. Ancora il bomber inchioda il muro del 24-23, mentre ai vantaggi Graziani sfodera un’altra battuta vincente. E decisiva: 26-24. Senza storia, invece, il terzo atto, con una Da Rold Logistics sempre e costantemente sul pezzo, nonostante il timido tentativo di rimonta del Sol Lucernari. L’epilogo del derby è ancora bellunese.
    L’ANALISI – «È un 3-0 che abbiamo voluto con tutto il cuore – analizza coach Gian Luca Colussi – e tutte le nostre forze. Bravi i ragazzi: dopo una gara a dir poco opaca, come quella di domenica scorsa, lo dovevamo a noi stessi. Siamo riusciti a giocare bene, ad avere pazienza e a non demoralizzarci nei momenti in cui siamo stati sotto. L’imprevedibilità è nel nostro dna? Se così fosse, dobbiamo levarcela di dosso. Anche se è vero che il nostro percorso, finora, è stato caratterizzato da troppi alti e bassi». E adesso? Sotto con la capolista Fano e, a seguire, la trasferta a Macerata: «Due partite tostissime, ma ci proveremo».

    SOL LUCERNARI MONTECCHIO MAGGIORE-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 0-3
    PARZIALI: 24-26, 24-26, 18-25.
    SOL LUCERNARI MONTECCHIO MAGGIORE: Mitkov 18, I. Martinez 2, Gonzato 3, Di Franco 10, Franchetti 5, Frizzarin 5; Battocchio (L), Mancin, Beghelli, Carlotto (L). N.e. Parise, Giusto, Fiscon, Gallina, Meggiolaro. Allenatore: M. Di Pietro.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 1, Novello 22, Graziani 14, Ostuzzi 11, Mozzato 4, Stufano 8; G. Martinez (L). N.e. Paganin, Saibene, Candeago, Guastamacchia, Galliani, Guolla, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Emilio Sabia di Potenza e Nicola Traversa di Abano Terme.
    NOTE. Durata set 26’, 26’, 24’; totale 1h16’. Montecchio: battute sbagliate 8, vincenti 5, muri 4. Belluno: b.s. 11, v. 7, m. 6. LEGGI TUTTO

  • in

    ErmGroup Pallavolo San Giustino – ABBA Pineto Volley 3-1: sconfitta in trasferta dei biancazzurri!

    Nel turno infrasettimanale valido per l’undicesima giornata l’ABBA Pineto Volley perde in trasferta per 3-1 contro ErmGroup Pallavolo San Giustino. Dopo il primo set chiusosi ai vantaggi per i locali 30-28, nel secondo i biancazzurri pareggiano la contesa con un netto 20-25. Il terzo parziale vede i locali portarsi nuovamente avanti imponendosi 25-18. Nel quarto e ultimo set gli umbri si aggiudicano la contesa vincendo 25-20.
    ErmGroup Pallavolo San Giustino – ABBA Pineto Volley 3-1 (30-28, 20-25, 25-18, 25-20)
    ErmGroup Pallavolo San Giustino:  Hristoskov 15, Magrini, Sitti 2, Cioffi, Skuodis 15, Sorrenti, Stoppelli, Procelli, Cappelletti 19, Antonaci 6, Quarta 16, Cipriani, L Marra, L Marra 67%pos 44%prf.
    Allenatori: Marco Bartolini e Mirko Monaldi.

    ABBA Pineto Volley: Calonico, Merlo 9, Caleca, Bongiorno 1, Basso 7, Paris 6, Bragatto 12, Omaggi, Baldari 11, Link 28, Fioretti, L Giuliani 67%pos 43%prf.Allenatore: G. Tomasello. LEGGI TUTTO

  • in

    La Vigilar Fano vince la battaglia con Macerata

    Vigilar Fano 3
    Med Store Tunit Macerata 2
    (20-25, 26-24, 23-25, 25-23, 15-11)
    Vigilar Fano: Zonta 1, Marks 24, Gozzo 14, Ferri 16, Roberti 2, Maletto 9, Galdenzi 2, Ferraro 10, Raffa (L), Carburi, Gori, Sabatini, Tito. All. Castellano
    Med Store Tunit Macerata: Morelli 17, De Col, Luisetto 15, Ravellino, Martusciello, Margutti 13, Paolucci, Kindgard 4, Wawrzynczyk 25, Gonzi, Pizzichini 10, Bacco, Gabbanelli (L). All. Gulinelli
    Arbitri: Merli Maurizio e Polenta Martin
    Note: Fano: bv 4, bs 16, muri 14; Macerata: bv 4, bs 13, muri 18
    Fano – A un passo dalla capitolazione la Vigilar Fano ritrova cuore, grinta e gioco e supera al fotofinish una mai doma Med Store Tunit Macerata, in una sfida che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente.
    I maceratesi hanno preparato bene la partita bloccando il tedesco Marks e l’ex di turno Stefano Ferri, oltre ad avere nel servizio un’arma che ha fatto spesso vacillare la ricezione dei virtussini. Fano ha avuto il merito di correggersi a partita in corso e di uscire allo scoperto nel momento topico del match.
    Primo set con Macerata che domina: sul 14 a 14 i maceratesi operano il break in battuta e con gli attacchi di Luisetto, Fano non pervenuta. Il match prosegue cosi fino al 18-15 ospite del secondo set, da questo momento in poi viene fuori la Vigilar con Marks che trascina i suoi nel finale. Difficoltà fanesi anche nella terza frazione (10-16), con Macerata che difende di tutto ma Fano non molla e rimonta fino a quando Marks non viene murato da Pizzichini propria sulla palla del possibile 24-24.
    Grande equilibrio anche nel quarto parziale e nel finale sono Gozzo e Ferri (pallonetto) a regalare il set ai virtussini. Il Palas è ormai una bolgia: nel quinto set c’è sostanziale equilibrio fino a quota 10, poi Fano trascinato da Ferri e Marks porta a casa due punti preziosi.

    USVF LEGGI TUTTO

  • in

    La Med Store Tunit strappa un punto nel derby di Fano, finisce 3-2

    foto Vigilar Fano
    I biancorossi cedono solo al tie-break e al termine di una bella partita, intensa, dove Macerata ha giocato alla pari di Fano e lascia il Palasport Allende con il rammarico per le rimonte subite. Ottima partenza dei biancorossi che si sono portata avanti e tenendo alta la pressione a muro ed in battuta, hanno preso il primo set. La gara si è fatta quindi tirata, con le squadre che si sono inseguite nel secondo set, deciso soltanto ai vantaggi in favore dei padroni di casa. È arrivata la reazione Med Store Tunit, i biancorossi hanno comunque dovuto lottare su ogni pallone per tornare avanti nei set; la lotta è proseguita con Fano che ha pareggiato ancora e trascinato da Ferri ha rimontato Macerata negli ultimi punti. Tie-break combattuto dove però i padroni di casa sono riusciti a superare i biancorossi. Archiviato il derby, domenica si torna subito in campo con la Med Store Tunit impegnata nella trasferta di Bologna.
    LA CRONACA – Formazione tipo per coach Gulinelli: Morelli, Wawrzynczyk e Margutti, centrali Luisetto e Pizzichini, Kindgard alla regia, il libero è il Capitano Gabbanelli. Fano risponde con Marks, Gozzo e l’ex-biancorosso Ferri, la coppia di centrali Ferraro e Maletto, Zonta è il palleggiatore, Raffa il libero. Subito buoni ritmi e un lungo scambio che mette alla prova le due difese, alla fine ha le meglio Macerata che firma il primo punto della gara grazie al muro di Luisetto. Serie in battuta positiva per i biancorossi che allungano 1-5, poi break Fano con Ferrero che mura Wawrzynczyk ma la Med Store Tunit risponde con una combinazione al centro e Pizzichini che trova il 4-7. I padroni di casa accorciano fino al -1, poi Macerata rialza la pressione: Zonta difende bene su Morelli ma Fano manda la palla fuori, quindi arriva il preciso diagonale di Wawrzynczyk, 7-11, primo time out della partita chiamato da coach Castellano. Nuovo break di Fano e stavolta con l’errore di Margutti arriva il pareggio, 12-12, ma dura solo un attimo: i biancorossi si riorganizzano subito e tornano avanti +3, mantenendo il vantaggio. La Med Store Tunit tiene alta la pressione a muro e in battuta, arrivano gli ace di Kindgard e Wawrzynczyk, 15-20 e nuovo time-out per Fano. Coach Castelletto prova a cambiare l’inerzia con i cambi, intanto accorcia Ferri per il 18-22, risponde Wawrzynczyk di forza: Luisetto e ancora Wawrzynczyk chiudono un ottimo primo set per Macerata. Le squadre giocano punto a punto ad inizio di secondo set, Margutti trova il diagonale del 4-4, poi un colpo preciso di Morelli dopo la buona difesa dei compagni, sorprende Fano e regala ai biancorossi il vantaggio. Spettacolo al Palasport Allende: lungo scambio dove la Med Store Tunit salva l’impossibile, lo risolve però Maletto da posizione centrale, 9-8; le squadre si inseguono e i maceratesi ribaltano ancora, Fano chiama due time-out per frenare gli avversari che allungano 11-15. Fase decisiva del set, i padroni di casa accorciano, risponde Margutti con un pallonetto ad aggirare il muro, 15-17, cerca di controllare il vantaggio la Med Store Tunit ma Fano è sempre in partita. Marks piega il muro biancorosso, 20-21, poi Fano trova il pareggio, finale incerto e time-out per coach Gulinelli stavolta; le squadre lottano su tutti i palloni, Roberti manda avanti i suoi e Macerata rincorre, 23-23, servono i vantaggi per decidere il set: ci pensa Marks a mettere a terra il 26-24. Vuole riscattarsi la Med Store Tunit e il terzo set riparte con i biancorossi avanti, il 2-5 è firmato Wawrzynczyk, con un diagonale che non lascia scampo alla difesa avversaria. Provano ad avvicinarsi i padroni di casa, li scaccia Morelli di forza, 5-9, ma Fano trova il muro vincente con Ferraro che tiene i suoi in scia. Bene in difesa di Macerata, Pizzichini attacca al centro per il 10-15, momento positivo dei biancorossi mentre Fano accusa il colpo e perde terreno ma Galdenzi scuote i compagni anticipando tutti sotto rete, 11-17. Morelli con un pallonetto inganna la difesa di casa, 15-20, non può rilassarsi però la Med Store Tunit: break Fano che accorcia 18-21, time-out per coach Gulinelli. Lo stop non ferma la rimonta avversaria, Luisetto manda fuori, 22-23 e nuovo time-out per Macerata: ci pensa Pizzichini a muro a chiudere il set e riportare avanti la Med Store Tunit. Si gioca sempre a ritmi alti al Palasport Allende, biancorossi ancora avanti: bene in difesa e poi efficaci in attacco, il diagonale di Morelli vale il 3-6. Fano cerca di non far scappare i maceratesi e Ferri supera il muro ospite, 7-10, poi accorcia fino al -1 poi Margutti lungo linea firma l’11-13. Sale in cattedra ancora l’ex-biancorosso Ferri che costruisce il pareggio e poi porta avanti Fano, 16-15, tutto da rifare per Macerata che si rifugia in time-out. Le squadre rispondono colpo su colpo, Morelli porta la Med Store Tunit sul 19-19, poi scambio infinito con i biancorossi che salvano due volte dando modo a Wawrzynczyk di colpire per il nuovo vantaggio. Partita infinita: Fano ribalta ancora con una buona serie in battuta e poi chiude con Ferri, rimandando tutto al tie-break. Avanti anche nel quinto set Macerata, Luisetto trova l’ace con la collaborazione della rete, 1-3, ma Fano ribalta ancora e sul 4-3 coach Gulinelli chiama time-out per riorganizzare la squadra. Si gioca punto a punto con i padroni di casa che però salgono sul +2 al cambio campo; con pazienza la Med Store Tunit conquista il pareggio, 9-9, poi un’indecisione in difesa chiude un lungo scambio in favore di Fano. Morelli manda fuori, 13-10 e arriva il time-out per Macerata: non riesce la rimonta ai biancorossi che si arrendono 15-11 sul diagonale di Marks.
    Il tabellino:
    VIGILAR FANO 3
    MED STORE TUNIT MACERATA 2
    PARZIALI: 20-25, 26-24, 23-25, 15-11.
    Durata set: 29’, 32’, 30’, 33’, 25’. Totale: 149’.
    VIGILAR FANO: Roberti 2, Zonta 1, Sabatini, Raffa, Ferri 16, Ferraro 11, Galdenzi 2, Marks 23, Gozzo 14, Maletto 11. NE: Carburi, Tito. Allenatore: Castellano.
    MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 17, Luisetto 14, Margutti 13, Martusciello, Kindgard 6, Wawrzynczyk 26, Gonzi, Pizzichini 9, Gabbanelli. NE: De Col, Paolucci, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
    ARBITRI: Merli e Polenta. LEGGI TUTTO

  • in

    WiMORE Parma, arriva l’opposto bulgaro Dimitrov

     Per sopperire ai problemi fisici di Beltrami e Cuda la società gialloblù integra il roster con l’innesto del classe ’99, al suo esordio in Italia, proveniente dal MAFC BME in Ungheria
    La WiMORE Parma è lieta di annunciare l’ingaggio dell’opposto bulgaro Hristiyan Dimitrov, che in questa prima parte di stagione aveva militato al MAFC BCME in Hungarian Extraliga. Nato il 2 novembre 1999 a Varna e alto 200 centrimetri, nonostante la giovane età, ha già girato in lungo e in largo l’Europa giocando tra le fila di KA Akureyri in Islanda, dove si era trasferito assieme ai genitori, Hypo Tirol AlpenVolleys Haching in Germania, Caruur Volley Gent in Belgio prima del ritorno in patria al Dobrudzha, del secondo passaggio in Islanda all’HK Kopavogur e degli ultimi mesi in Ungheria. Ora la prima esperienza in Italia grazie alla chiamata di Parma, costretta a fare i conti nelle ultime settimane con gli infortuni occorsi prima a Cuda e poi a Beltrami. “Considerando il numero elevato di infortuni che ha colpito la squadra -le parole del direttore sportivo Alessandro Grossi, che ora ha riempito lo “slot” da straniero riservato a ogni società di Serie A3– ormai da diverso tempo eravamo in piena emergenza numerica sia domenica alle partite che durante gli allenamenti in settimana. Abbiamo chiesto un grande sforzo ai ragazzi che sono stati encomiabili fino ad adesso però chiaramente erano costantemente sotto stress allenandosi in pochi e spesso con il supporto degli atleti dell’Under 17. Da qualche settimana avevamo iniziato a guardarci intorno per fare un’aggiunta al roster, ora si è creata l’opportunità di inserire Hristiyan e non ce la siamo lasciata sfuggire: siamo molto contenti di quest’operazione perché è un giocatore giovane che sicuramente rispecchia in pieno la nostra filosofia e si integrerà bene nel gruppo squadra. Confidiamo possa darci una grossa mano in allenamento e, poco alla volta, quando verrà chiamato in causa, anche in partita”. Dimitrov, convocato in passato nell’Under 19 e 20 del proprio Paese, indosserà la maglia numero 3 e sarà già a disposizione di coach Andrea Codeluppi in occasione della partita casalinga di questo pomeriggio al PalaRaschi con il Monge-Gerbaudo Savigliano.

    Articolo precedenteBattuta d’arresto per l’OmiFer che torna da Modica con l’amaro in bocca LEGGI TUTTO

  • in

    Battuta d’arresto per l’OmiFer che torna da Modica con l’amaro in bocca

    È fatale per la OmiFer Palmi Franco Tigano il turno infrasettimanale valevole per la undicesima giornata del girone Blu del campionato di volley serie A3 maschile. Dopo una battaglia durata quasi due ore e venti, sul taraflex del PalaRizza, Gitto e compagni si sono dovuti piegare alla voglia di vincere dei siciliani che hanno conquistato tutta la posta in palio chiudendo per 3 set a 1 il match. Gara molto più equilibrata di quello che descrive il risultato finale ma per i calabresi resta soltanto l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. Lo sliding doors della gara sembrava poter essere il quarto set che la Omi Fer è stata ad un passo dal fare suo, come nelle recenti uscite che ne hanno poi decretato la vittoria al tie break, ma questa volta non è stato così: dopo una lunga battaglia ai vantaggi, sul 31/29, Modica ha certificato una vittoria importante e conquistato tre punti pesanti.
    Partono meglio i padroni di casa che mettono subito un margine di sicurezza nel corso del primo parziale che chiudono sul 25/20. La Omi Fer Palmi è in gara e rimette tutto in partita aggiudicandosi il secondo set sul 22/25. Modica torna a ruggire e rimette avanti la testa chiudendo sul 25/21 il terzo set. La squadra di coach Radici si gioca il tutto per tutto nel corso del quarto set e sul 27/26 ha la palla per mettere in parità i conti e rinviare tutto al quinto set, l’occasione non viene sfruttata e Modica resta in partita sino a chiudere il set sul 31/29 e il match sul 3 a 1 finale.
    Al Palmi non bastano i 27 punti del solito Pawel Stabrawa, miglior marcatore dell’incontro, per portare a casa punti pesanti. Con lui in doppia cifra anche Michele Marinelli che mette a referto 16 punti.
    Questa l’analisi della gara di mister Andrea Radici: “la nostra – ha commentato – è stata una prestazione in buona parte condizionata da un primo set che definire rocambolesco è poco. Eravamo partiti con il piglio giusto e anche con le giuste idee da mettere in campo, ci siamo meritatamente ritrovati con un bottino di vantaggio estremamente significativo, tutto ciò purtroppo è stato vanificato dal ritorno in gara prepotente del nostro avversario che ha messo in campo un livello di servizio veramente di altissimo livello nella seconda parte di primo set. Questo ci ha senz’altro destabilizzati, ha provocato delle insicurezze alla nostra prestazione di cambio palla, dunque, il vantaggio iniziale di 1-0 è un vantaggio che l’avversario ha meritato ma che ci lascia dei rammarichi e anche degli spunti di analisi da parte nostra, perché è vero che ci sono dei forti meriti da parte di Modica però è un parziale estremamente pesante che non possiamo permetterci e che comunque speriamo rimanga un episodio”. Poi c’è stata la partita “vera” nella quale Palmi ha cercato di rimettere a posto le proprie sicurezze: “senz’altro – ha spiegato Radici – a partire dal secondo set l’avversario ha giovato di questo vantaggio per trarre ulteriore linfa che gli ha permesso di giocare in maniera spregiudicata, diciamo che il secondo set siamo riusciti comunque a portarlo a casa con una prestazione corale che ci ha riportato in scia, ci ha rimesso in gara”. Nel terzo set, sono tornate ad emergere delle insicurezze: “si, specie nella fase di side-out – ha rimarcato il coach dell’OmiFer – che non ci hanno permesso di giocare in maniera fluida come volevamo, tuttavia la squadra è rimasta competitiva, devo dire che siamo stati anche un po’ sfortunati su qualche episodio, su qualche valutazione e questo ha pesato un po’ in una squadra che sicuramente in quella fase, se non abbattuta, comunque ha subito il colpo. Sul 2-1 – ha aggiunto – nel quarto set – e il parziale finale lo identifica bene – , abbiamo cercato di mettere il cuore, di mettere tutto quello che avevamo a prescindere dalle sicurezze e insicurezze che c’erano, e di questo sono contento; sono contento dell’atteggiamento generale della squadra perché non sempre si può giocare con una prestazione perfetta o comunque estremamente positiva quindi credo che il quarto set identifichi bene i valori che questa squadra porta sempre in campo; c’è sfuggita la possibilità di arrivare al tie-break veramente per un’inezia”. Un risultato che, alla fine, penalizza i palmesi: “è giusto ammettere che l’avversario in molti momenti clou ha avuto forse quel piglio in più, soprattutto nei fondamentali di squadra, vale a dire la copertura d’attacco, la difesa, -ha spiegato Radici – e, spinto da un risultato migliore, da energie ritrovate ha portato a casa un risultato che, però, sinceramente ci sta un po’ stretto”. L’allenatore umbro con la sua solita schiettezza pur senza voler innescare polemiche non le manda comunque a dire: “rimango dell’idea – ha affermato – che, soprattutto da parte di noi tecnici, ci deve essere il desiderio, la voglia di concentrarci sulle cose del campo, sulla tecnica, sulla tattica, sulla preparazione fisica. Quando, viceversa, ci si concentra e si organizzano delle “furbate” questo sinceramente mi delude un po’, quindi, complimenti a questo avversario che ha trovato delle energie insperate e meno complimenti per il come…  questo lo voglio dire perché poi alla fine della stagione i conti si fanno: vincono quelli bravi e non quelli furbi…”. LEGGI TUTTO