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    Belluno, Mozzato non basta: «Sono due punti persi»

    «Un punto guadagnato? No, sono due persi. Un po’ di rimpianto c’è». Ad affermarlo è Matteo Mozzato, uno dei migliori in assoluto nella sfida contro la Geetit Bologna. Basti pensare che il centrale ha messo a terra 11 dei 14 palloni attaccati, per un sontuoso 79 per cento sotto rete. Ma il ventenne cresciuto nel Volley Treviso mastica amaro in seguito alla sconfitta maturata al tie-break: la decima nel campionato di Serie A3 Credem Banca, 
    Im realtà il passivo non pregiudica la classifica. Almeno per il momento. Nel senso che la Da Rold Logistics Belluno rimane da sola al quinto posto. Ora, però, sente il fiato sul collo delle inseguitrici: Parma e San Giustino sono piombate a -1, Garlasco e la stessa Geetit a -2. Ecco perché quella di domenica scorsa sa tanto di occasione persa: «Alla lunga il primo set si è rivelato fondamentale – riprende Mozzato – perché l’inizio era stato alla pari. La reazione non è mancata, ma non è bastato». 
    È il terzo tie-break di fila, il quinto nelle ultime sette sfide: «È un segnale positivo e negativo allo stesso tempo. Perché significa che siamo sul pezzo, ma anche che sprechiamo spesso le occasioni. Come accaduto con Bologna. Cos’è mancato? L’entusiasmo nelle battute finali dei parziali, oltre a un po’ di agonismo». Per Mozzato, comunque, è un’altra prova da incorniciare: «Ma questo, di certo, non rende meno amara la sconfitta. Ci tenevo a vincere la partita. E anche nel tie-break potevo fare molto meglio: per esempio, avrei dovuto difendere un pallone importante». 
    Archiviato il 2-3 con la Geetit, la Da Rold Logistics Belluno guarda al secondo turno casalingo consecutivo: domenica 12 (ore 18), alla Spes Arena, arriva la vice capolista Abba Pineto.  LEGGI TUTTO

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    La ErmGroup San Giustino evita il tie-break, piegando per 3-1 una robusta Volley Team San Donà di Piave

    Un attacco da posto 2 di Petar Hristoskov nella partita contro il San Donà di Piave
    ERMGROUP SAN GIUSTINO – VOLLEY TEAM SAN DONA’ DI PIAVE 3-1 (25-18, 18-25, 25-13, 30-28)
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 21, Marra (L1) ricez. 56%, Daniel, Sitti 2, Ingrosso, Skuodis 9, Cappelletti 13, Antonaci 12, Quarta 12, Cipriani. Non entrati: Cioffi (L2), Stoppelli. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    VOLLEY TEAM SAN DONA’ DI PIAVE: Trevisiol 4, Bassanello (L) ricez. 35%, Baratti 4, Palmisano 9, Mandilaris 31, Mazzon 2, Mazzanti 2, Umek 17, Tuis 1. Non entrato: Cristian. All. Paolo Tofoli e Daniele Moretti.
    Arbitri: Eustachio Papapietro di Matera e Martin Polenta di Filottrano.
    SAN GIUSTINO: battute sbagliate 10, ace 12, muri 16, ricezione 50% (perfetta 20%), attacco 45%, errori 23.
    SAN DONA’ DI PIAVE: battute sbagliate 18, ace 9, muri 6, ricezione 39% (perfetta 11%), attacco 46%, errori 40.
    Durata set: 25’, 25’, 22’ e 36’, per un totale di un’ora e 48’.
    Quando il ricorso al tie-break sembrava divenuto quasi inevitabile (nel quarto set gli ospiti erano avanti 24-22), la ErmGroup San Giustino tira di nuovo fuori gli artigli e nel “braccio di ferro” dei vantaggi fa suo per 3-1 il match contro il Volley Team San Donà di Piave. Tre punti di platino per i biancazzurri, che a quota 29 vedono sempre più vicino il traguardo della salvezza nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca, non dimenticando la possibilità di qualificarsi per i polay-off. Primo e terzo set di marca chiaramente locale, ottima risposta in rimonta dei veneti nel secondo e così stava andando anche nel quarto, con la difesa e il duo Mandilaris-Umek (31 punti il primo, 17 il secondo) che concretizzava il lavoro in attacco di un San Donà privo di capitan Dalmonte e di Parisi, ma davvero duro a morire. Il carattere della ErmGroup è allora venuto fuori per evitare – pur con sofferenza – di correre pericoli a domicilio in un match che avrebbe potuto regalare una bella fetta di tranquillità. Come poi è avvenuto.
    Paolo Tofoli, tecnico del San Donà, schiera la diagonale Baratti-Mandilaris, al centro Trevisiol e Mazzanti, a lato Umek e Palmisano e libero Bassanetto. Il collega Marco Bartolini ripropone il solito 6+1: Sitti in regia, Hristoskov opposto, Quarta e Antonaci al centro, Cappelletti e Skuodis alla banda e Marra libero. Prima del via, il minuto di raccoglimento per Massimo Giuliani, uomo di sport e sostenitore della Pallavolo San Giustino, morto prematuramente in settimana, poi la gara inizia con un’altalena nel punteggio e diversi ace da una parte e dall’altra. La ErmGroup punta molto sulla battuta per limitare il potenziale offensivo avversario e va a segno anche con Cappelletti per l’11-9, con punto successivo firmato a muro da Antonaci su Umek, che più avanti verrà sostituito con Tuis. Un altro punto in battuta di Cappelletti e il muro di Quarta spianano la strada ai locali, che guadagnano progressivamente terreno fino al 20-14 sull’azione prolungata conclusa da Hristoskov. Un altro muro su Mandilaris e la battuta lunga di Mazzon, entrato al posto di Baratti, consegnano all’archivio l’1-0 alla ErmGroup con parziale di 25-18.
    Formazioni invariate e anche leit motiv che sembra non cambiare, specie quando Skuodis piazza due ace di fila e la ErmGroup va sull’8-3 e di seguito sul 9-4 con un altro muro di Quarta su Palmisano, il quale diventa tuttavia uno degli artefici del recupero ospite: suo il colpo dalla seconda linea, con il successivo mani fuori di Mandilaris e il muro di Baratti su Skuodis, che segna l’aggancio sull’11-11. San Giustino riparte un paio di volte, San Donà lo stoppa subito e con l’ace di Mandilaris opera il sorpasso sul 18-17, prendendo il comando pressochè totale delle operazioni e alzando la voce anche con un paio di muri su Hristoskov. Black-out improvviso per San Giustino, che subisce una striscia di 0-6 e si arrende per 18-25 sulla battuta di Palmisano, con la palla che cade in campo.
    La reazione di Marra e compagni è rabbiosa e determinata nel terzo set: 3-0 d’acchito e Quarta ancora implacabile a muro su Palmisano, grazie anche al turno in battuta di Skuodis che mette in crisi la ricezione dei veneti. La ErmGroup va sul 7-2 e frena per tempo ogni tentativo del San Donà, con Mandilaris che spara fuori bersaglio e poi sbatte contro il muro biancazzurro, che ha preso le misure anche a Umek sulle conclusioni dalla seconda linea. Quando Skuodis mura Mazzanti e Cappelletti è autore di uno slash in palleggio, il divario è diventato di fatto incolmabile (20-11) e San Giustino va in breve tempo sul 2-1 con il contrattacco di Cappelletti e il pasticcio in costruzione del San Donà: la botta di Trevisiol sulla rete chiude i giochi con un netto 25-13.
    La ErmGroup non vuole più correre rischi e in effetti sembra aver imboccato la strada giusta sull’ace di Quarta (7-5), sulla pipe spedita out da Palmisano e sull’altro errore in primo tempo di Mazzanti. Il punteggio è di 10-6 e i padroni di casa cercano di approfittare del momento di sbandamento avversario per andare in fuga: in effetti, aggiungono un altro ace di Cappelletti, due prodezze di Skuodis e un altro attacco sbagliato di Umek dalla seconda linea. La situazione di 16-11 lascia presagire un epilogo al quale però il San Donà non si rassegna: la difesa veneta si fa ermetica (con grande senso di reattività) e i contrattacchi di Umek e Mandilaris riportano in bazzica la compagine di Tofoli, nonostante i due primi tempi di Antonaci che garantiscono un vantaggio di +3 (20-17) ai ragazzi di Bartolini. Mandilaris risolve un frangente delicato sulle mani di Hristoskov e l’ace sulla linea di Umek ristabilisce la parità sul 20-20; sempre Mandilaris è l’artefice del sorpasso dell’ace che porta il San Donà sul 24-22. L’eroe di circostanza diventa allora Hristoskov: il bulgaro piazza un diagonale e poi l’ace del 24 pari. Ai vantaggi, è soprattutto Umek a far mettere il naso avanti ai suoi, ma San Giustino replica puntuale e sul 28-28, con il muro che ha contenuto Mandilaris, Hristoskov capovolge la situazione. L’atto finale, quello del 30-28, è opera di Cappelletti dai nove metri per il tripudio dei sostenitori presenti al palasport, consapevoli dell’importanza che questa vittoria abbia rivestito.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
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    Il Bari frena nella corsa playoff: al PalaFlorio vince la capolista Catania

    Nel match più atteso della 19^ giornata di regular season il Gruppo Stamplast M2G Green Bari ha ceduto il passo alla capolista Farmitalia Catania fra le mura amiche del PalaFlorio (1-3 il risultato finale maturato con i seguenti parziali: 25-18, 20-25, 18-25, 23-25). Animata da un grande spirito combattivo, la squadra di coach Beppe Spinelli ha provato fino alla fine a tenere testa a Fabroni e compagni che, dopo aver perso il primo set, hanno dato prova di tutta la loro forza in ogni fondamentale, mostrandosi altresì cinici e freddi nei momenti decisivi della contesa. I biancorossi non sono riusciti ad arginare uno straripante Zappoli che, sempre più determinante nello scacchiere tattico di mister Kantor, ha chiuso il suo match con 18 punti, il 52% in attacco e il 72% di ricezione positiva. Il Bari frena così nella corsa playoff e scivola in quinta posizione, occupata ora in coabitazione con Casarano, Lecce e Aversa a quota 30 punti.
    SESTETTI DI PARTENZACoach Spinelli opta per la diagonale Leoni-Paoletti, gli schiacciatori Wojcik e Ciavarella, i centrali Persoglia e Deserio e per Rinaldi nel ruolo di libero.Mister Kantor risponde con Fabroni in cabina di regia, Casaro opposto, Zappoli e Disabato di banda, Jeronicic e Frumuselu centrali e con Zito alla guida delle operazioni difensive.
    CRONACA DEL MATCHParte subito forte il Gruppo Stamplast M2G Green Bari: combattivo in difesa ed aggressivo in attacco con il tandem Ciavarella-Paoletti, il collettivo biancorosso costringe mister Kantor a richiedere il primo time-out dell’incontro sul momentaneo 11-8 (out la pipe di Zappoli). Al ritorno in campo i baresi spingono forte al servizio (ace di Leoni su Zito, 15-12), collezionano punti grazie al solito Paoletti (20-15) ed incrementano il loro vantaggio sugli avversari con il sigillo di Persoglia (22-16). A chiudere la pratica “primo set” ci pensano Deserio (24-18, primo tempo vincente) e Wojcik, autore del muro decisivo su Casaro (25-18).La sfida è bella, intensa ed emozionante anche nella seconda frazione di gioco: alla conclusione vincente di Smiriglia (10-11) fa seguito la sassata micidiale di Persoglia (11-11). Subito dopo la Farmitalia rompe gli indugi con il break siglato da Zappoli (13-15, muro su Wojcik) e Casaro (13-16) e, grazie al muro realizzato da Smiriglia su Persoglia (17-21), riesce a portarsi a +4 sugli uomini di coach Spinelli. I tentativi di rimonta di capitan Paoletti e soci (20-23) si infrangono definitivamente sul sigillo finale di Zappoli (20-25) che, implacabile da posto 4, ristabilisce la parità nel match (1-1).Nel terzo set Catania lavora bene a muro e, approfittando di qualche sbavatura di troppo nella metà campo biancorossa, si dà alla fuga con il muro di Casaro su Ciavarella (10-15). Bari prova a reagire (18-21) ma trova la pronta opposizione degli uomini di mister Kantor, che volano a +6 dopo l’ace messo a segno da Fabroni (18-24). A mettere fine alle ostilità è ancora una volta Zappoli, che neutralizza a muro l’attacco di capitan Paoletti (18-25).Nel quarto atto dell’incontro la reazione del Gruppo Stamplast M2G Green è rabbiosa: Persoglia non perdona dal centro (7-2), Ciavarella è insuperabile a muro (8-2) e Paoletti firma il 9-2 in battuta. Dall’altra parte della rete, però, la Famitalia non si scompone e, affidandosi ai turni al servizio di Zappoli e Casaro, riesce ad agguantare la parità sull’11-11. La contesa prosegue con continui ribaltamenti di fronte: dopo il tentativo di fuga azionato da capitan Paoletti (16-12) va in onda il sorpasso dei catanesi (21-22), trascinati da Zappoli. Si lotta fino al 23-24, quando un errore biancorosso in fase di ricostruzione dà la possibilità a Smiriglia di chiudere il match dal centro (23-25).
    IL TABELLINO DEL MATCH
    GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI 1-3 FARMITALIA CATANIA(25-18, 20-25, 18-25, 23-25)
    GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI: Leoni 1, Paoletti 28, Ciavarella 12, Wojcik 8, Persoglia 9, Deserio 5, Rinaldi (L) pos 41%, Martinelli, Petruzzelli V., Ferenciac, Giorgio, Petruzzelli F., Ciccolella, Marrone (L2).All. Beppe Spinelli – vice all. Francesco ValenteNote: errori al servizio 11, aces 3, ricezione pos 49% – prf 25%, attacco 50%, muri vincenti 6.
    FARMITALIA CATANIA: Fabroni 6, Casaro 25, Zappoli 18, Disabato 10, Jeroncic 0, Frumuselu 6, Zito (L1) pos 73%, Tasholli, Maccarone (L2), Battaglia , Nicotra, Fichera, Smiriglia 7.All. Waldo Kantor – vice all. Mauro PuleoNote: errori al servizio 12, aces 7, ricezione pos 71% – prf 31%, attacco 49%, muri vincenti 10.
    Arbitri: Michele Marotta e Rosario Vecchione
    Durata set: 23’, 25’, 25’, 33′. LEGGI TUTTO

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    Farmitalia Saturnia, colpo grosso a Bari. Pulvirenti: “Vittoria da capolista”

    Una vittoria importante per rilanciare l’azione, dopo lo stop interno, non senza attenuanti, contro il Sorrento. A Bari la Farmitalia Saturnia di Kantor passa in quattro set per 3-1 conservando ,grazie al risultato esterno maturato, il primo posto della classifica del girone blu del campionato di Serie A3. Ora testa alla sfida di domenica pomeriggio, quando al PalaCatania scenderà in campo l’Aversa nel primo dei due confronti interni consecutivi (il 18 giocherà in casa il Marcianise).

    MIX ZONE. Il presidente Luigi Pulvirenti: “Una vittoria da capolista, sapendo soffrire quando necessario, soprattutto ritrovando il bandolo del gioco dopo lo stop contro Sorrento. Adesso sarà importante sfruttare al massimo il doppio turno casalingo contro Aversa e Marcianise, invito tutto il pubblico catanese a sostenere questi magnifici ragazzi in una fase molto importante del girone di ritorno”.

    LA PARTITA. Waldo Kantor recupera in extremis, grazie al lavoro certosino del dottore Caluccio, di Enrico Zappoli. La presenza dell’italo brasiliano si fa sentire con una prestazione significativa, suggellata dal 52% in attacco e 76% di positività in ricezione, per 16 punti complessivi. L’impatto sulla partita non è dei migliori. Il Bari parte subito con il piede sull’acceleratore. Gli uomini di Spinelli conducono il set sin dalle prime battute (8-6). I pugliesi trovano continuità in attacco (60% l’efficienza del primo parziale contro il 41% ospite) con la Saturnia che non riescono ad arginare Matteo Paoletti (26 punti,  56% in attacco) e compagnia. Il parziale prende la direzione pugliese con il 25-18 finale.

    Nel secondo set, la storia cambia. Smiriglia viene lanciato in campo al posto di Jeroncic. C’è maggiore consapevolezza della squadra che vuole da subito riprendere le redini della partita e ci riesce. Proprio in attacco gli uomini di Kantor, con Fabroni direttore d’orchestra, trovano le risorse per mettere in difficoltà i padroni di casa. Casaro (24 punti finali, 47%) mette a terra palloni preziosi. Zappoli è onnipresente, Disabato è puntualissimo in ricezione. Zito si fa sentire in difesa. Smiriglia e Frumuselu fanno buona guardia. La Farmitalia passa dal 16-13 al 21-17 in alcune rotazioni. Gli etnei non si fanno scappare l’occasione di portare a casa il set vincendo 25-20. Nel terzo set sale di giri il muro con 4 azioni vincenti, spalmate nel set, che si rivelano fondamentali per spezzare l’economia di una parziale dominato grazie anche a una battuta più efficace (3 ace). Nel quarto parziale, il break iniziale è pesante. Bari è annichilita dall’8-2. Punto dopo punto i pugliesi provano a ritrovare o bandolo della matassa, rientrando sino al 21-19. Ma nel finale la zampata di Fabroni e soci archivia la pratica sul 25-23.

    Bari 1 Farmitalia Saturnia 3

    Bari: Wojck 8, Deserio 7, Paoletti 26, Ciavarella 13, Persoglia 9, Leoni 2, Rinaldi (L). Martinelli 0, Ferenciac 0, F. Petruzzelli 0. Ne Ciccolella, Giorgio, V. Petruzzelli, Marrone. All. Spinelli.
    Farmitalia Saturnia:  Fabroni 5, Zappoli 17, Jeroncic 1, Casaro 24, Disabato 10, Frumuselu 8. Zito (L), Tasholli 0, Smiriglia 7, Nicotra 0. Ne: Maccarrone, Battaglia, Fichera. All. Kantor.
    Arbitri:  Marotta e Vecchione.
    Set: 25-18, 20-25, 18-25, 23-25. LEGGI TUTTO

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    Altra super prestazione. ABBA Pineto – Stadium Pallavolo Mirandola 3-0

    Nella sesta giornata di ritorno l’ABBA Pineto Volley vince contro lo Stadium Pallavolo Mirandola un match da testacoda. I ragazzi di Tomasello non sottovalutano l’impegno e in tre set ottengono un successo prezioso per la classifica.
    Il match inizia con il muro di Stohr su Jacob Link. Si rifà subito lo svedese che piega prima il muro e poi il bagher di Angiolini. Entra in azione Sebastiano Milan che prima chiude in diagonale e poi mura Francesco Ghelfi. Primo periodo equilibrato, Pipe di Milan che vale l’8-7 e poi muro di Basso su Stohr (10-9). Sul 12-9 coach Pinca gioca il suo primo time-out ma i romagnoli accusano il colpo e vanno sotto ulteriormente per alcuni errori di misura. Il turno di Francesco Ghelfi porta gli ospiti ad accorciare ma è solo un fuoco di paglia: Milan è un’ira di dio e colpisce in parallela per il 18-12. Si scatena anche Paris che con una mano smarca Link per un comodo attacco-punto (22-15). Il finale è pura formalità, Pineto conquista il primo set dopo un errore di misura di Ghelfi.
    Nel secondo set la partita inizia con un’ABBA ancora determinata, pipe di Milan che vale il 2-0. Mirandola non è venuta in gita in terra d’Abruzzo e dimostra il suo valore col primo tempo di Canossa. Stohr chiude fuori un tentativo in parallela dopo un’azione lunga e ben giocata da entrambe le formazioni, Rustichelli con un bel primo tempo manda il punteggio sul 6-4 prima di un super Link che abbatte il muro romagnolo. Ace di Milan per il 9-6, Bellei non ci sta e in diagonale accorcia le distanze. Mirandola è in un buon momento e lo si capisce dal pareggio guidato da Francesco Ghelfi (10-10). Pineto in battuta mostra i muscoli con l’ace di Merlo, ma è Link a prendersi la scena dopo un batti e ribatti. Il muro vincente di Paris apre una spaccatura tra le due squadre, coach Pinca si rifugia nel time-out. Al rientro altro punto per i padroni di casa con Milan, ma Pineto è ingiocabile e allunga ulteriormente con Bragatto. Entrano Bongiorno e Fioretti, ABBA chiude anche il secondo set con un bell’attacco di Fioretti.
    Il terzo parziale prende il via con il muro di Milan su Ghelfi e con ABBA padrona del campo, dopo i primi due epiloghi vincenti. Mirandola si affida soprattutto a Ghelfi e Dombrovski ma senza grossa fortuna, tanti sono gli errori in battuta da ambo le parti. La squadra del presidente Silvestri ha un sussulto e si porta a -1 con il primo tempo di Scaglioni, soluzione maggiormente provata dai romagnoli. Coach Tomasello chiama il primo time-out di serata. Al rientro si continua a giocare punto a punto, ospiti più concentrati e Ghelfi porta al doppio vantaggio, chiuso subito da Jacob Link. Ace spaventoso di Milan all’incrocio delle linee per il 14-13, poi Dombrovski riporta in parità ma solo temporaneamente. Prima l’attacco di Merlo e poi il doppio ace di Link chiamano ABBA a un vantaggio di quattro punti. Entrano anche Mignano e Pesare e il numero 16 finisce subito sul tabellino con una buona rigiocata sporcata dal muro. Reazione Mirandola che si riporta a contatto con Scaglioni, altro time-out di Tomasello. Mirandola resta aggrappata con le unghie e con i denti ma non può fare nulla davanti ad un Milan in stato di grazia. Con un gioco d’astuzia di Link, Pineto cala il tris e si aggiudica il match!
    ABBA Pineto Volley – Stadium Pallavolo Mirandola 3-0 (25-17, 25-19, 25-21)
    ABBA Pineto Volley: Calonico, Merlo 5, Bongiorno, Basso 9, Milan 14, Paris 2, Bragatto 6, Omaggi, Baldari, Link 14, Fioretti 1, Mignano 1, L Pesare, L Giuliani 50%pos 33%prf.Allenatore: G. Tomasello
    Stadium Pallavolo Mirandola: Ghelfi G. 3, Ghelfi F. 15, Dombrovski 1, Stohr 5, Canossa 2, Rustichelli R. 5, Angiolini 38%pos 19%prf (L), Rustichelli L. (L2); Capua, Bellei 3, Schincaglia 3, Scaglioni 2; N.E. Persona.Allenatore: Pinca. LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Volley Modica si ferma al “PalaRizza”, L’Aurispa Lecce passa in tre set e ferma la scalata biancoazzurra verso la zona play off

    Avimecc Volley Modica 0
    Aurispa Libellula Lecce 3
    Parziali: 22/25, 20/25, 20/25
    Avimecc Volley Modica: Turlà 5, Raso 1, Capelli 16, Putini 2,Chillemi 8, Quagliozzi 4, Garofolo 5, Saragò 2, Petrone, Nastasi (L1), n.e: Aiello (L2), Firringieli, Princi. All. Giancarlo D’Amico, assistente Enzo Di Stefano.
    Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 19, Ferrini 8, Tulone 3, Carachino, Vaskelis 19, Fortes 5, Giacomini, Del Campo, Agrusti 1, Giaffreda (L1), n.e: Morciano (L2), Pepe. All. Peppe Bua
    Arbitri: Sergio Pecoraro di Palermo e Giovanni Ciaccio di Altofonte
    Modica – L’Avimecc Volley Modica rallenta la sua rincorsa verso la zona play off della classifica. I ragazzi di Giancarlo D’Amico, infatti, dopo 84′ di gioco si sono arresi in tre set all’Aurispa Libellula Lecce che bissa il successo della gara di andata e allunga in graduatoria.
    Non è stata la solita Volley vista al “PalaRizza” in altre gare, ma i biancoazzurri si sono impegnati non riuscendo tuttavia a essere incisivi come nelle precedenti gare che hanno fruttato tre successi e sette punti.
    Dopo una prima fase in equilibrio, nel set di apertura Leccesi porta avanti (7/8) con Modica che resta in scia ma non riesce a tenere il ritmo (14/16). Il break 2/5 degli ospiti indirizza il parziale di apertura (16/21) e a poco serve il tentativo di rimonta biancoazzurro che alla fine si arrendono in 30′ con il punteggio di 22/25.
    al cambio di campo il sestetto modicano entra in campo con maggiore determinazione e i risultati sembrano dare ragione al sestetto di casa che si porta avanti di 3 (8/5), ma Lecce non si lascia intimorire e con Mazzone e Vaskelis che trovano punti pesanti e con un controbreak di 3/11 ribaltano il punteggio che a metà frazione li vede avanti 13/16. Modica prova a reagire, ma Lecce non molla la presa e allunga fino al 16/21 che indirizza il parziale vinto dai pugliesi con il punteggio di 20/25 in 28′ di gioco.
    La gara si fa in salita per il sestetto modicano che anche nel terzo set è costretto a inseguire (6/8). Lecce sente il successo pieno a portata di mano e alza i ritmi per cercare di scavare il “solco” decisivo nel punteggio che a metà parziale li vede avanti di 6 (10/16). Il sestetto modicano non ci crede più e gli ospiti allungano fino al traguardo chiudendo ancora una volta il set con il punteggio di 20/25 che vale lo 0 – 3 in 26′ di gioco.
    L’Avimecc Volley Modica incassa il colpo,ma già da martedì volterà pagina per cercare di riprendere il cammino verso zone più consone al valore del gruppo che ha dimostrato di essere in grado di reagire. LEGGI TUTTO

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    La Vigilar Fano espugna con autorità Brugherio

    Gamma Chimica Brugherio 1
    Vigilar Fano 3
    (23-25, 25-22, 24-26, 16-25)
    Gamma Chimica Brugherio: Selleri, Biffi 3, Ichino 10, Marini, Van Solkema 20, Mati, Barotto 13, Innocenzi 4, Frattini, Carpita 2, Montermini 1, Consonni. All. Durand
    Vigilar Fano: Zonta 1, Marks 23, Gozzo 2, Ferri 14, Roberti 12, Maletto 4, Galdenzi, Raffa (L), Partenio, Carburi, Gori 1, Sabatini, Tito, Ferraro 8. All. Castellano
    Arbitri: Prati Davide di Pavia e Manzoni Barbara di Lecco

    Note: Brugherio bv 8, bs 17, muri 9; Fano: bv 15, bs 15, muri 6
    Brugherio – Vittoria sofferta ma importantissima per la Vigilar Fano che supera Brugherio e ottiene l’ennesimo successo stagionale. Contro la formazione di Durand, in lotta per la salvezza, i virtussini si sono dovuti esprimere al massimo chiudendo i discorsi in un finale di terzo set al cardiopalma.
    Nella prima frazione Fano parte bene e conduce con autorità fino al 20-16 grazie ai servizi efficaci di Ferri e Marks. Finale rovente: la Gamma Chimica reagisce portandosi a -1 ma poi Ichino sbaglia il servizio regalando ai fanesi una bella boccata d’ossigeno. All’inizio della seconda frazione la Vigilar perde Gozzo per infortunio ed il contraccolpo si sente: Brugherio vola fino al 18-11, poi ancora una volta la classe del tedesco Marks permette a Fano di tornare sotto ma Biffi nel finale fa la differenza al servizio.
    Terzo set con emozioni fortissime: le due squadre vanno avanti punto a punto, poi Fano accenna ad un primo allungo (18-22), ma non è finita. Muro e battuta dei lombardi fanno male, ma ancora una volta Marks sul 24 a 24 chiude i conti con un attacco potente ed un muro su Ichino. A questo punto i lombardi alzano bandiera bianca e la Vigilar ne approfitta dilagando nel quarto set e portando a casa una vittoria di importanza vitale.

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    Stadium non fa il miracolo: Pineto guadagna tre punti

    Ph. Andrea Iommarini

    Pineto si conferma all’altezza dei suoi obiettivi, niente miracolo per i ragazzi di Mirandola che restano però concentrati sugli scontri diretti che li attendono al PalaSimoncelli.

    Cambiano gli schiacciatori per Mirandola che schiera Bellei al posto di Dombrovski, lasciando invariato il resto della formazione; sia la diagonale dei fratelli Ghelfi che quella di posto 3 con Canossa e Riccardo Rustichelli, sostituiti in seconda linea dal libero Angiolini.Defezione di Schincaglia per malattia, che rende impossibile già dal primo minuto qualsiasi tipo di riposo per capitan Ghelfi, che si trova ad essere l’unico regista disponibile per Pinca.Sorteggio vinto da Pineto, che avvia con il turno di servizio di Merlo e guadagna il primo punto. Doppietta immediata di Mirandola con un punto dall’errore al servizio proprio dello schiacciatore abruzzese e raddoppia con un muro di Stoehr su Link. Abba cerca subito la fuga e conquista il primo break sul 5-3 senza riuscire a mantenere il vantaggio, e concedendo addirittura agli ospiti il primo vantaggio per 8-9.Link non è però contento dell’andazzo e porta i suoi a sorpassare immediatamente e ad allungare le distanze fino al 12-9. Pinca chiama timeout per far rinsavire i suoi, che sembrano aver perso quella malizia che ha consentito loro di rimanere in piena parità con i teramani. Il cambio palla non avviene immediatamente, consentendo agli avversari di allungare ancora sul 15-10. Gli ospiti tentano invano di richiudere uno strappo che va invece ad aumentare fino a 6 punti sul 18-12, dove il coach mirandolese chiama il suo secondo discrezionale. Paris fa ace seguito da un mani out di Milan, e i padroni di casa arrivano al ventesimo punto lasciando gli avversari a 13.Paris e Link in questa fase non si accontentano di gestire il loro vantaggio, ma danno anche spettacolo davanti al proprio pubblico lasciando ancora una volta la squadra emiliana in evidente e comprensibile difficoltà. Bongiorno sbaglia il servizio sul 23-16, offrendo a Stadium l’ultima chance per una miracolosa rimonta. Giacomo Ghelfi segna l’ace su Merlo ma Basso segna punto in primo tempo, mandando Link al servizio con 7 set point. Gli abruzzesi non fanno complimenti e se ne fanno bastare uno, chiudedo il primo set 25-17.

    Ripartenza aggressiva per i padroni del PalaVolley, che si prendono il 2-0 ma che in fotocopia di quanto visto prima concedono il pareggio. Link e Paris rompono però l’equilibrio guadagnando il punto del +2. Stoehr cancella il break con un ace, ma non riesce a replicare e sono ora i pinetesi a segnare un ace con Milan.Mirandola si riaffaccia alle spalle di della formazione di Tomasello a metà del set grazie ai fratelli Ghelfi che pareggiano in tandem sul 10-10, riconfermandosi anche sull’11-11. I biancazzurri tornano al +4 dopo un’azione lunghissima su cui Link attacca fortissimo un’alzata in bagher da dietro il seggiolone dell’arbitro, portando al cedimento gli avversari, che si rifugiano nel timeout sul 17-12. Pineto è un fiume in piena che Stadium non riesce ad arginare: non si limitano a gestire il vantaggio ma provano invece ad aumentarlo fino al +7 del 22-15.Francesco Ghelfi annulla il primo set point, ma il neoentrato Fioretti archivia il secondo set per 25-19.

    Il terzo set mostra un nuovo tentativo da parte di Mirandola, che mette Dombrovski al posto di Stoehr, Matteo Rustichelli al posto di Angiolini e Scaglioni al posto di Canossa.Stadium non smette di crederci, ma i ragazzi di Coach Tomasello tentano subito la fuga, ed arriva il break del raddoppio per 6-3. I primi tempi di Rustichelli vanno sempre a segno per Mirandola e riescono ad accorciare le distanze contro dei biancazzurri che ora sembrano concedersi più errori che nei due parziali precedenti.Scaglioni va per la prima volta a segno dall’ingresso per il punto che vale l’8-7 su cui Tomasello chiama timeout per la prima volta nella partita. Pineto non riesce a riprendersi e concede il fianco a Stadium che riesce a sorpassare segnando il nono. Mirandola è anche la prima a passare in doppia cifra, osservata molto da vicino dai biancazzurri che non riescono in questa fase a finalizzare il sorpasso, ma che anzi concedono il primo break ai gialloblù per 10-12. Link riassorbe il vantaggio e manda Milan al servizio, che sorpassa con un ace nell’angolo del 9×9. Sul 16-15 Merlo si prende il muro che manda al servizio il compagno svedese, che si prende un ace e costringe Pinca alla pausa con i suoi. L’opposto fa ancora ace e sale Mignano per Paris, che lamenta un fastidio alla caviglia. Lo scandinavo sbaglia finalmente il servizio sul 20-16 e manda fuori un attacco.I gialloblù accorciano ancora, con Milan che sbaglia e lascia il diciannovesimo agli ospiti. Tomasello vede la squadra in evidente sofferenza e convince Paris al sacrificio per concludere. Mirandola non vuole cedere e Scaglioni punisce un errore in ricezione avversario. Il coach abruzzese è costretto a chiamare il secondo timeout sul 21-20 e i suoi ragazzi finalmente recepiscono, cercando di scrollarsi di dosso degli ospiti che non vogliono assolutamente lasciare questo set. Ghelfi fa punto e Bellei batte fortissimo, ma Sebastiano Milan è inarrestabile, fa mani out e muro offrendo 3 match point alla sua squadra.Paris rischia l’ace sul nastro mettendo in difficoltà Mirandola, che termina l’azione con una palla ancora una volta dello svedese di prima intenzione.

    Pineto vince 3-0 senza grandi sorprese e si riconferma la squadra che tutti si aspettano, mentre Stadium torna a casa conscia di aver dato il massimo, consapevole di doversi focalizzare sugli scontri diretti che la attendono in casa per agganciare Brugherio e una Sol Lucernari che ha sostituito San Donà di Piave in zona play-out. LEGGI TUTTO