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    Secondo tie break al Paolo VI, Brugherio strappa un punto a San Donà

    BRUGHERIO, 29 OTTOBRE 2023- Secondo match casalingo, secondo tie break per la Gamma Chimica Brugherio che impiega due ore e mezza prima di archiviare la 3° giornata del campionato Serie A3 Credem Banca. Un punto, questo è quello che Meschiari e compagni scippano alla formazione ospite Personal Time San Donà che chiude il match 3-2. I rosanero sono capaci di risollevarsi dopo due set di svantaggio con un terzo e quarto set giocati a grande intensità, una scintilla innescata dagli ingressi di Carpita, Consonni e Mancini che hanno dato nuova linfa alla metà campo di Brugherio, Prespov poi, top scorer del match con 23 punti, è una certezza per tutto l’arco della gara. Peccato per il tie break con San Donà più solida in ogni fondamentale, muro su tutti, per chiudere di slancio set e match. Due giorni e i ragazzi di coach Delmati torneranno nuovamente in campo per il turno infrasettimanale della 4° di Serie A3, mercoledì 1 novembre alle ore 18:00 sul campo di Savigliano.
    LE FORMAZIONICoach Delmati schiera Selleri-Prespov sulla diagonale, Compagnoni e Mellano al centro, Meschiari-Ichino di banda, Marini Libero.
    Coach Moretti risponde con in campo Tulone al palleggio, opposto Giannotti, al centro Iorno e Guastamacchia, Umek e Favaro schiacciatori, Bassanello Libero. 
    LA CRONACAPRIMO SET Mellano a muro, ace Ichino. Cosi Brugherio apre il match, un  2-0 destinato a crescere con Meschiari ed un altro muro, questa volta di Prespov (5-2). Fondamentale che fa la differenza il muro, anche San Donà si barrica e con quello di Iorno, seguito dall’ace di Giannotti, trova il 5 pari. Segue una fase di botta e risposta con le avversarie che si contendono il vantaggio fino al 14-12 quando coach Moretti chiama tempo. Tre muri consecutivi degli ospiti ed il set è nuovamente in equilibrio 16-16. A muro si fa trovare pronta anche Brugherio, Ichino smarca il 17-16 ma, senza trovare continuità e fluidità nel gioco con le prime linee, i ragazzi di coach Delmati tornano in panchina sul 17-20. Prespov e Giannotti si fronteggiano nei punti a seguire (17-21, 18-21), Umek si prende i nove metri con l’ace del 18-23, arriva l’ ultimo sussulto di Prespov (19-23) prima che San Donà la chiuda 20-25. 
    SECONDO SET 4-0 apertura di secondo set per i rosanero. Bello scambio, con due spettacolari difese di Marini, finalizzate da Prespov per il 5-0. San Donà riparte e si porta a -1 (6-5). Brugherio continua ad avere il set in controllo 9-6, 12-9 e 14-11 dopo il primo tempo ed il muro di Compagnoni. Costano il cambio di guardia le disattenzioni dei rosanero, gli ospiti infatti ne approfittano per assestarsi 15-16, 15-17 dopo il pallonetto di Giannotti. Mellano ed Ichino prendono parola a suon di muro e attacco al centro (17-17) ma San Donà trova in Cumai l’alleato per ritrovare il vantaggio 17-19. Ingresso di Carpita, subito servito per la diagonale del 18-20, segue Compagnoni col primo tempo del 21-22 ma l’ace di Tulone (21-24) e l’attacco di Giannotti (22-25) decretano lo 0-2 a favore dei veneti.
    TERZO SETAncora un’apertura di sostanza per la Gamma Chimica. Ace Selleri 4-3 , primo tempo di Mellano (5-4), diagonale ed ace di Prespov (8-6) e a condire il tutto il mani fuori di capitan Meschiari (9-7). È ancora Prespov a tener banco a suon di attacchi (11-9, 14-11), a lui fanno eco Meschiari in diagonale (15-13) ed ace di Mellano (16-13). Così come nei precedenti set, San Donà trova strada per il pari (16-16) questa volta però i rosanero, dopo il time out di coach Delmati, non indugiano oltre. Prespov difende e segna il 18-16, mani out per Meschiari 20-17. Non spaventa neppure il nuovo aggancio degli avversari; dopo la seconda chiamata in panchina, la sintesi la trovano Prespov (21-20) e poi Carpita con due solidi muri per il 24-21. Giannotti serve male ed è fine del set 25-22, un set che riapre la gara della Gamma Chimica.
    QUARTO SETSan Donà più attiva in avvio di quarto parziale (4-6). Ma Carpita si prende i riflettori spiazzando con due colpi in diagonale ed un muro (8-8). Meschiari difende il testa a testa col suo colpo che s’insinua nel muro veneto per il 10-10 che diventa vantaggio dopo il primo tempo di Mancini ed  il muro Mancini-Selleri (15-12). Tocca quota 4 punti di vantaggio la Gamma Chimica con Meschiari in diagonale 20-16, seguito da Mancini 21-17. Carpita realizza il 22-18, Prespov il 23-18 e a chiudere i giochi è Meschiari sul 25-20. 2-2, si va la tie break.
    QUINTO SETDopo la partenza 3 pari San Donà prende subito la rincorsa, Brugherio subisce e non trova la lucidità per riaprire il set come fatto finora. Il cambio campo è sul 5-8 ma a cambiare non è lo scenario. San Donà s’impone a muro e al servizio. Tra Guastamacchia e Favaro è un bel contendersi il titolo di trascinatore. Sul 6-11 è tempo di panchina per i rosanero. Mellano tenta di riaprire col suo 7-12 ma chiude Giannotti 9-15. San Donà porta a casa il tie break e i due punti della vittoria. 
    LE DICHIARAZIONICoach Davide Delmati: “Nei primi due set abbiamo commesso troppi errori in situazioni semplici, il che vuol dire che abbiamo avuto poca pazienza nelle azioni lunghe; loro hanno difeso più di noi in tanti momenti, noi invece dobbiamo imparare che se l’avversario difende non è detto che il punto sia perso; c’è un contrattacco, c’è da rigiocare ed avere fiducia. Questo per noi può essere un punto di forza perchè siamo giovani e dal punto di vista energetico e d’entusiasmo dobbiamo essere molto più positivi di quello che abbiamo fatto nei primi due set. Credo sia importantissimo raccogliere punti, questa sera dopo i primi due set in pochi avrebbero scommesso su un tie break quindi questo è molto positivo anche perchè è avvenuto grazie agli ingressi dalla panchina di Carpita, Mancini e Consonni che hanno cambiato il ritmo della gara e dato energia positiva e anche un pò di spensieratezza in quei momenti dove eravamo preoccupati di quello che non avevamo fatto bene. Siamo quattordici, tutti giocatori giovani e di talento quindi siamo pronti e disponibili a tutte queste variazioni durante la partita. Questo ci deve far capire che basta poco per cambiare l’andare di un match, dobbiamo distaccarci dal chinare la testa quando perdiamo due punti perchè questo non deve essere il nostro modo di giocare a pallavolo”.  
    3° giornata Campionato Serie A3 Credem  BancaGamma Chimica Brugherio – Personal Time San Donà di Piave (2-3)(20-25, 22-25, 25-22, 25-20, 9-15)
    Gamma Chimica Brugherio: Selleri 2, Prespov 23, Compagnoni 5, Mellano 9, Ichino 7, Meschiari 11, Marini L, Consonni, Carpita 10, Mancini 2, Ne: Viganò, Prada, Chinello, Centenaro. Allenatore: Davide Delmati
    Personal Time San Donà di Piave: Tulone 3, Giannotti 19, Iorno 6, Guastamacchia 14, Umek 10, Favaro 5, Bassanello L, Cunial 9, Paludet NE: Parisi, Trevisiol, Tuis, Lazzaron L
    NOTE:Arbitri: Giorgianni Giovanni, Giulietti FabrizioDurata set:  29’, 33’, 33’, 31’, 18’
    Gamma Chimica Brugherio: battute vincenti 6, battute sbagliate 25,  muri 6, attacco 44%, ricezione 46% (perfetta 23%)
    Personal Time San Donà di Piave: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, muri 15, attacco 42%, ricezione 38% (perfetta 19%)

    Ufficio Stampa Pallavolo Diavoli Rosa
    Foto credit Simone Nuvoli LEGGI TUTTO

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    Coach: “Bene la vittoria, ma c’è da migliorare”

    La Personal Time San Donà ha vinto la sua terza partita consecutiva di questo inizio stagione. I sandonatesi questo pomeriggio sono andati a vincere a Brugherio 3-2, sono sette i punti in classifica che valgono momentaneamente il primo posto del girone bianco di serie A3.
    Una partita che coach Moretti commenta così: “La nostra è stata una partita dai due volti – le parole del coach- dove abbiamo fatto bene nei primi due set tenendo in mano il bandolo della matassa. Nel terzo e nel quarto set c’è stato qualche errore di troppo a muro. Nel quinto i cambi dalla panchina sono stati molto preziosi e questo ci ha permesso di portare a casa una vittoria preziosa e importante. Siamo ad inizio campionato e sappiamo come ci sia molto da lavorare in palestra ogni giorno della settimana”.
    Quella di oggi era solo la prima delle tre partite da giocare in una sola settimana: “Mercoledì dovremo affrontare Belluno con un altro spirito, la Personal Time dovrà essere combattiva e giocare al massimo per portare via punti alla squadra favorita per la vittoria finale”.
    Mercoledì con Belluno, poi domenica sempre al Pala Barbazza con Bologna.

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    Effetto Spes Arena: è un altro 3-0 casalingo per i rinoceronti

    Seconda gara casalinga e secondo successo: netto, inequivocabile, meritato. Il Belluno Volley difende il fortino e cancella con un colpo di spugna il passivo di Pavia. Al cospetto di una formazione quadrata, come Mirandola, i rinoceronti danno vita a una prova di grande solidità: sono chirurgici nei momenti topici (soprattutto nei primi due parziali, chiusi con uno scarto minimo) e trovano risposte di assoluto rilievo da ogni singolo interprete. A cominciare dal top scorer Schiro (13 punti arricchiti da un brillante 75 per cento in attacco), passando per Bucko (un fattore, nonostante fosse debilitato dalla febbre). E dai centrali, con un Antonaci da doppia cifra (8 su 10) e un Mozzato padrone della situazione quando la palla pesava di più. Bene anche Maccabruni in regia, Orto in ricezione e capitan Bisi fa valere la sua esperienza. Insomma, una vittoria di squadra: quella che chiedeva coach Colussi alla vigilia.
    SU IL VOLUME – I padroni di casa provano dubito ad azzannare il match. E ad alzare il volume al servizio con un ace di Schiro per il 7-4, Ma proprio la battuta sarà croce e delizia, come testimoniano i 7 errori dai 9 metri. In più, Mirandola è il solito “cagnaccio”, pronto a mordere a ogni occasione utile. E ad approfittare delle imprecisioni bellunesi: in tal senso, l’attacco out di Bisi vale la parità a quota 15. Sarà poi Bucko, grazie a un “Monster Block”, a dare il piccolo, ma decisivo strappo: 22-20, mentre Albergati spedisce in rete il servizio del definitivo 25-23.
    SCHIRO SUGLI SCUDI – Gli emiliani, però, non ci stanno. E, nel secondo round, sprintano con Albergati: 12-15. Solo che Schiro è semplicemente perfetto: 7 su 7 in attacco. E guida la rimonta: la parità matura a quota 17 e un fallo di seconda linea di Rossatti permette ai rinoceronti di operare il sorpasso. Si gioca sul filo. Ma il filo è l’habitat naturale di Mozzato (muro del 21-19 e primo tempo del 23-21) e di Antonaci, artefice degli ultimi due punti. Ebbene sì, il Belluno Volley passa al centro. E si porta sul 2-0 nel conto dei set.
    FERRO – “Battere il ferro finché è caldo”, recitava un vecchio adagio. E i Colussi boys, questo ferro, lo battono con una certa forza nel terzo atto: volano sul 4-0, doppiano gli avversari (10-5). E prendono il largo. Alla fine, è gloria per tutti. Anche per i fratelli Martinez, a referto con un punto a testa: Gonzalo timbra un contrattacco da urlo, Ignacio l’ace.
    L’ANALISI – «Una bella prestazione, solida, matura e concreta – afferma coach Gian Luca Colussi -. Siamo contenti. Abbiamo avuto un ottimo cambio palla e tutti hanno ricevuto al meglio, mentre “Macca” ha distribuito bene il gioco. Forse non siamo stati brillantissimi in fase break: potevamo concretizzare di più, ma va bene così. Il gioco al centro? È sempre stato un valore aggiunto: sia per le caratteristiche dei centrali, sia del palleggiatore. Scorie dopo Pavia? No, temevo più le scorie delle influenze, alla luce della settimana complicata. Per questo dedico la vittoria all’intero staff».

    BELLUNO VOLLEY-STADIUM MIRANDOLA 3-0
    PARZIALI: 25-23, 25-23, 25-15.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 4, Bisi 7, Schiro 13, Bucko 9, Mozzato 6, Antonaci 11; Orto (L), G. Martinez 1, I. Martinez 1, Guolla. N.e. Stufano, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    STADIUM MIRANDOLA: Nasari 4, Albergati 13, Bombardi 6, R. Rustichelli 2, Quartarone 1, Rossatti 4; M. Rustichelli, Scita 1. N.e. Capua, Gozzi, Bevilacqua, Schincaglia, Scaglioni. Allenatore: M. Mescoli.
    NOTE. Spettatori: 650 circa. Durata set: 27’, 25’, 22’; totale: 1h14’. Belluno: battute sbagliate 19, vincenti 5, muri 5. Mirandola: b.s. 14, v. 0, m. 3. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar supera al tiebreak la capolista Lagonegro

    Aurispa DelCar sfida la capolista Lagonegro nella 3a giornata del girone blu di A3 e lo fa di fronte al pubblico di casa del Palazzetto dello Sport di Tricase. I salentini sono reduci dal successo esterno con Palmi e sono sempre più consapevoli del loro potenziale, ma lo sono altrettanto della forza degli avversari.
    Mister Pelillo schiera gli schiacciatori Mazzone e Scaffidi, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Matani e Lanciani, e il libero Cappio.
    Inizio avvincente del match con Arguelles e Vaskelis già sugli scudi e con un Mazzone che trova l’ace vincente (5-4). Il muro di Aurispa DelCar è decisivo prima con Lanciani e poi con Arguelles, quindi lo stesso opposto e capitan Mazzone vanno a punto con due attacchi in diagonale (10-7). Il muro di Scaffidi spinge coach Lorizio al primo timeout di giornata, stop che dà i suoi frutti portando il risultato in parità (13-13). Lagonegro trova ritmo, continua a colpire inesorabilmente e dal +4 per i salentini si arriva al +4 ospite che costringe coach Pelillo a chiamare due timeout ravvicinati (14-18). Il lunghissimo break degli ospiti viene interrotto soltanto da un attacco al centro di Lanciani (15-20). Si segnala il punto del neoentrato Mariano, poi è Lagonegro a condurre il gioco sino alla chiusura agevole del set (16-25).
    Si riparte e Aurispa DelCar sembra trovare il piglio di inizio match, con Arguelles e Mariano (in campo al posto di Scaffidi) che mettono a terra i primi palloni, poi è il muro di Monteiro a portare coach Lorizio alla chiamata di timeout (2-6). Mariano trova l’ace colpendo in una zona di conflitto, Monteiro sfrutta una freeball e Mazzone colpisce in diagonale incrementando meritatamente il vantaggio (11-6). Monteiro trova l’ace, mister Lorizio chiama il secondo timeout, ma Aurispa DelCar continua a viaggiare a ritmi elevatissimi con un monster block di Lanciani e l’ace di Mazzone (15-7). Lanciani ci prende gusto e attacca una bella palla dal centro, seguito dal lungolinea di Mariano e dall’ace devastante di Arguelles (18-9). I salentini di coach Pelillo sembrano un’altra squadra rispetto al primo set, dopo aver ritrovato la concentrazione e il feeling giusto. Mariano conquista un altro ace, poi è il subentrato Scaffidi a colpire, facendosi trovare subito pronto. Il centrale Pizzichini in battuta riesce a dare qualche grattacapo, ma il muro di Lanciani, la diagonale di Arguelles e l’ace di Mazzone chiudono il set in maniera schiacciante (25-15).
    Il terzo set riparte con Lanciani in battuta che mette in difficoltà la ricezione avversaria e non consente a Lagonegro di fare il cambio palla (5-2). Splendida la pipe di Mazzone, servito alla perfezione da Monteiro, ma dall’altra parte Vaskelis torna a farsi sentire con due punti di fila che regalano la parità (6-6). Aurispa DelCar prova a scappare e lo fa bene con l’ottimo turno di battuta di Matani che si mette in proprio e trova l’ace che porta coach Lorizio al timeout (10-6). La forbice del punteggio si restringe nuovamente e l’ace di Piazza convince a sua volta coach Pelillo al timeout, ma Vaskelis colpisce anche da posto 4 e trova il punto del pari (11-11). Lanciani e Arguelles conquistano due punti preziosi, poi è lo stesso Lanciani a murare perentoriamente Vaskelis, ma Lagonegro è sul pezzo e ritrova la parità (14-14). Lanciani in battuta è una spina nel fianco e la diagonale Monteiro-Arguelles fa il resto, confezionando quattro punti di fila (19-15). Arguelles fa impazzire i tifosi con un ace strabiliante all’incrocio delle righe, Lagonegro prova a restare in scia ma Scaffidi trova il punto vincente e Aurispa DelCar si prende il terzo set, trascinata dall’intero palazzetto e dai cori travolgenti del gruppo organizzato dei Leones (25-20).
    Il quarto set si apre con la battuta pungente di Nicotra che garantisce un paio di punti al Lagonegro, cui segue il turno altrettanto fruttuoso di Miscione (2-5). Aurispa DelCar si ritrova a -4 vittima dei tanti errori commessi e della ritrovata verve degli ospiti, che attaccano un altro pallone con Armenante, preludio al timeout chiamato da coach Pelillo (3-8). Vaskelis trova l’ace in battuta con Lagonegro che sembra averne di più e, infatti, neanche due grandi salvataggi di Cappio riescono ad arginare l’offensiva dei lucani (4-11). Pizzichini attacca dal centro e Armenante lo imita da posto 4, quindi Vaskelis in lungolinea non lascia scampo ai salentini (6-15). Aurispa DelCar soffre maledettamente il momento negativo e non riesce a rialzarsi, subendo psicologicamente il colpo e commettendo diversi errori. Lagonegro trova l’ace con Piazza e allunga ulteriormente, con Miscione che alza il muro e mette un ipoteca sul set, avvicinando il tiebreak (9-20). Qualche attacco isolato consente ad Aurispa DelCar di rendere meno ampio il passivo ma il set lo conquista giustamente il Lagonegro (13-25).
    Una sfida bellissima giunge al tiebreak, aperto dal monster block di Lanciani e dalla diagonale di Mazzone, seguite poi dal lungolinea di Arguelles che si ripete in diagonale e spinge coach Lorizio al timeout (5-2). Arguelles torna a colpire con una potenza inaudita, per due volte di fila e sempre in diagonale, con Monteiro che lo serve a memoria e dal cui successivo salvataggio ne consegue un attacco in lungolinea di Scaffidi (8-3). Il muro della coppia Matani Arguelles torna impenetrabile, ma un paio di errori tengono a galla Lagonegro (10-6). Arguelles trova un mani-fuori prezioso per l’economia del match ed è coach Lorizio a chiedere timeout (11-7). Matani conquista l’ace con l’aiuto del nastro e il successivo attacco di Mazzone decide il match (15-9).
    Una partita da brividi, che ha regalato capovolgimenti di fronte di set in set, con due squadre che hanno omaggiato la pallavolo mettendo in campo tutto, sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Aurispa DelCar conquista un meritato successo, ottenuto con carattere, sfoggiando una condizione in crescita e riuscendo, dopo il primo e il quarto set, a reagire, ritrovare compattezza e verve per imporsi nel finale.
    Aurispa DelCar – Rinascita Lagonegro 3-2 (16-25; 25-15; 25-20; 13-25; 15-9)
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 18, Pietronorio Mariano 6, Alessio Ferrini, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi 4, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 30, Josè Monteiro 3, Filippo Lanciani 11, Francesco Schiattino, Massimiliano Matani 5, Michele Deserio.
    Rinascita Lagonegro: Vaskelis 22, Bongiorno 1, Miscione 2, Piazza 5, Pizzichini 5, Mastrangelo, Fortunato (L), Caletti (L), Armenante 10, Molinari, Fioretti 8, Nicotra 5, Dietre.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    La Volley Banca Macerata vince 3-2 la battaglia contro Napoli

    Serve il tie-break per strappare il terzo risultato positivo di fila ai biancorossi, confermando le premesse della vigilia: Napoli avversario battagliero, ha saputo strappare il primo set in rimonta e portare la gara al quinto set dopo che Macerata aveva dominato il secondo e il terzo. Bravi i ragazzi di coach Castellano a crederci fino alla fine, portando a casa punti importanti al termine di una gara che s’era fatta insidiosa. Ora la Volley Banca Macerata è attesa dalla sfida di mercoledì 1 novembre, ospite della Erm Group Sn Giustino.
    LA CRONACA – Coach Castellano sceglie Casaro, Lazzaretto e Zornetta, al centro Fall e Orazi, il Capitano Marsili in cabina di regia, Gabbanelli è il libero. Napoli con Starace, Cefariello e Sulista, i centrali Saccone e Malanga, il palleggiatore Leone, il libero Monda. La gara comincia combattuta, le squadre rispondono punto a punto ma Macerata cresce: i biancorossi si fanno più aggressivi e con il muro vincente di Fall allungano 10-8. Gli ospiti reagiscono e accorciano, la Banca Macerata tiene il vantaggio, decisivo ancora il muro con Casaro al centro per il 18-16 ma Napoli non molla e il finale resta aperto. Sul 22-21 coach Castellano chiede il time-out, gli ospiti però salvano l’impossibile e arrivano al 24-24; i vantaggi sono fatali per Macerata, il set è di Napoli. Lazzaretto fa 5-5 con un forte diagonale poi Macerata trova il vantaggio ma qualche errore di troppo in battuta da parte delle squadre tiene il nuovo set in equilibrio. Ace di Casaro e i biancorossi provano a scappare 16-12; bell’attacco da posizione centrale di Lazzaretto e 20-15, stavolta non si fa sorprendere Macerata che chiude 25-19. Partono forte i biancorossi e sul 3-0 coach Calabrese chiama il time-out. Prova la reazione Napoli, Gabbanelli salva ma non basta, sotto rete è bravo Leone in anticipo; mantiene comunque un buon vantaggio la Volley Banca Macerata che con il muro di Sanfilippo sale sul 10-4. I padroni di casa crescono e dominano aumentando il distacco dagli avversari, Lazzaretto colpisce per il 22-13 e il set si chiude con i biancorossi in controllo, 25-18. Napoli combattivo, la Volley Banca Macerata risponde e ribalta con Marsili bravo ad anticipare tutti sotto rete, 6-4. Sembrano in controllo i biancorossi ma gli ospiti crescono e trovano il 12-12, coach Castellano chiama il time-out per scuotere i suoi. È Napoli a fruttare il momento e avanza 15-17 chiudendo un lungo scambio con il diagonale di Sulista, il Banca Macerata Forum prova a caricare la rimonta dei biancorossi. La squadra di casa reagisce troppo tardi e Napoli strappa il set 20-25. Riparte tirata la gara, Sulista trova l’angolino con un preciso diagonale ma risponde subito Zornetta, 5-5; Fall manda avanti i suoi con due muri consecutivi, poi Casaro trova il buco nella difesa ospite e al cambio campo Macerata è sull’8-5. Punto spettacolare confezionato dai biancorossi: salvataggio in tuffo di Marsili, Orazi in torsione alza per Lazzaretto e 10-8. Napoli mai domo, il clima si scalda e gli ospiti ribaltano 11-12 con l’ace di Starace, Macerata risponde e torna ancora avanti chiudendo 15-13.
    I COMMENTI – Lucho Zornetta sintetizza la gara, “Oggi è stata parecchio difficile. Sono arrabbiato perché sappiamo di poter giocare ad un altro livello ma ci manca un po’ di continuità”. Avete comunque reagito ai momenti difficili, “Era importante vincere, soprattutto in casa davanti ai nostri tifosi che anche oggi ci hanno sostenuto per tutta la partita”.
    Il tabellino:VOLLEY BANCA MACERATA 3QUANTWARE NAPOLI 2
    PARZIALI: 24-26, 25-19, 25-18, 20-25, 15-13.Durata set: 31’, 25’, 25’, 30’, 21’. Totale: 132’.
    VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 3, Orazi, Pahor, Owusu, Fall 6, Penna, Casaro 22, Sanfilippo 3, Scrollavezza, Ravellino, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 22, Lazzaretto 16. NE:. Allenatore: Castellano.QUANTWARE NAPOLI: Quarantelli 1, Saccone 9, Starace 19, Leone 1, Monda, Calabrese 3, Malanga 2, Cefariello 8, Ardito, Sulista 19, Montò 4. NE: Martino, Piscopo, Matano, Piccolo. Allenatore: Calabrese.
    ARBITRI: Cruccolini e Candeloro. LEGGI TUTTO

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    Sconfitta per Mirandola alla Spes Arena

    Stadium si batte per due set ma è costretta al forfait: Belluno conclude a punteggio pieno.

    Apertura al servizio per Mirandola che schiera al centro Rustichelli-Bombardi, Albergati, Quartarone, Nasari e Rossatti, libero Matteo Rustichelli. Belluno risponde con Maccabruni, Bisi, Schiro e Bucko banda e il duo Mozzato-Antonaci a centro rete, libero Orto.

    Dopo un avvio molto equilibrato, Belluno cerca immediatamente la fuga ritagliandosi un vantaggio di 3 punti sul punteggio di 8-5. Il buon gioco di emiliano viene ricompensato dal pareggio su 15-15. Il muro di Bisi su Rossatti vale nuovamente la separazione tra le due formazioni per 18-16. Mirandola recupera e pareggia nuovamente sul 18-18. In conclusione è Stadium a concedere due set point agli avversari sul 24-22. Dopo averne annullato uno i veneti concludono il primo 25-23.

    Secondo set è, almeno in apertura, una replica di quanto visto precedentemente: le due formazioni resistono agli attacchi reciproci, con Mirandola che trova il suo massimo vantaggio a +3 sul punteggio di 12-15. A differenza del parziale precedente è però Stadium a mantenersi un paio di punti avanti. Belluno riesce a rimettersi in carreggiata e pareggiare a 17. Il sorpasso arriva sul 19-20, costringendo Mescoli a chiamare timeout nel turno di servizio di Bisi. La pausa non riesce a fermare l’avanzata dei padroni di casa, ancora alla guida in conclusione. Il set point arriva ancora sul punteggio di 24-22. Albergati è l’autore del ventitreesimo gialloblù ma poco conta: Antonaci chiude la pratica prima che i vantaggi diventino un problema dei biancoblu.

    Mirandola zoppica in apertura dell’ultimo parziale ed è costretta ad avviare con 4 punti di svantaggio. Il distacco viene ampliato da un gioco intenso dei padroni di casa durante il parziale fino al vantaggio massimo di 10 punti, con cui Bisi conclude la terza frazione. LEGGI TUTTO

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    La Gabbiano Mantova vola in alto: Sarlux Sarroch sconfitta 3-1

    La Gabbiano Mantova vittoriosa sul campo della Sarlux Sarroch (foto Lega Pallavolo Serie A)
    SARROCH (Cagliari) – È una Gabbiano Mantova che spicca il volo e si mantiene, per il momento, in alta quota: i ragazzi di coach Serafini infatti tornano dalla trasferta di ieri sul parquet della Sarlux Sarroch, valida per la terza giornata del campionato di Serie A3 Credem Banca, con altri tre punti in classifica, frutto di una straordinaria vittoria per 3-1. Dopo tre giornate dunque (due i match disputati dalla Gabbiano, che al primo turno ha riposato) sono 6 i punti in classifica: una partenza che fa ben sperare per il futuro.
    Serafini conferma il sestetto vittorioso con Savigliano: Martinelli in cabina di regia, opposto Novello, Yordanov e Scaltriti di banda, Miselli e Ferrari al centro con Catellani libero. Nei padroni di casa la banda Ciupa parte inizialmente dalla panchina, al suo posto Sideri, ma le bocche da fuoco Romoli e Ntotila sono al loro posto, così come l’esperto regista Fabroni. L’avvio del primo set è all’insegna dell’equilibrio, poi Sarroch scappa con un break (13-10), che si mantiene fino alla fine del parziale, che i cagliaritani portano a casa per 25-19.
    Il secondo set è un’autentica maratona: la Gabbiano Mantova è decisamente più ficcante a muro e in battuta, e si combatte su ogni pallone in campo. Si arriva così sul 24-24, e da qui il proseguo è sconsigliato ai deboli di cuore. La parità infatti persiste fino al 36-36, quando salgono in cattedra Yordanov prima (ace) e Novello poi, che chiude la contesa sul 38-36 e riporta il match in equilibrio.
    A questo punto l’inerzia cambia decisamente, e il vento in poppa se lo ritrova la Gabbiano, che nel terzo set concede a Sarroch la parità fino al 10-10, prima di allungare fino al 25-19, con il duo Miselli-Ferrari letteralmente incontenibile, e uno Scaltriti in stato di grazia, ispirato da un ottimo Martinelli.
    Sul 2-1 la Gabbiano Mantova vola sulle ali dell’entusiasmo, e il quarto set è un monologo: prima 10-5, poi 16-10, fino ad arrivare al 24-16. Dopo un paio di match point annullati dai sardi, è Scaltriti (come una settimana fa) a chiudere la contesa sul 25-19. Gioco, partita, incontro, e per la Gabbiano arrivano altri tre, preziosissimi punti.
    Ufficio stampa Gabbiano Mantova – press@topteamvolley.it LEGGI TUTTO

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    Fano, Paolo Tofoli: “Bene i due punti, ma meno alti e bassi”

    La Smartsystem Fano è tornata da Bari con altri due punti in tasca, al termine di una sfida avvincente ma nello stesso tempo sofferta. I classici alti e bassi di una squadra che deve ancora lavorare tanto e che ha dovuto far fronte all’infortunio di Pier Paolo Partenio: “Dovrebbe essere una leggera distorsione – afferma coach Paolo Tofoli – quindi nulla di grave. Osservando i numeri abbiamo vinto una partita nonostante una gara non giocata benissimo, il buon lavoro a muro è stato spesso vanificato da una difesa non precisa, ma vincere comunque è certamente un buon segnale”. Il coach marchigiano sottolinea poi l’apporto della panchina: “Non solo Nicola Mazzon, che ha fatto il suo – continua Tofoli – ma ogni singolo apporto dalla panchina è per noi fondamentale, un solo giro dietro oppure davanti a muro danno un segnale importante soprattutto in uno sport di squadra”. Smartsytem comunque brava ad imporsi al tie break dopo un quarto set giocato sottotono: “Segnale di carattere – conclude il coach virtussino – dobbiamo ora lavorare sugli alti e bassi ed essere più scaltri in certe situazioni di gioco”.
    L’alternanza in cabina di regia tra Partenio e Mazzon ha fruttato comunque due punti importanti, con l’ex San Donà pronto a sottolineare come sia difficile venire a giocare in questi campi: “Sapevamo che sarebbe stato difficile venire a giocare a Bari – afferma Mazzon – nel quarto set abbiamo perso lucidità mentre nel quinto siamo stati molto determinati nel portare via il parziale”.

    USVF

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