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    Sorrento si arrende contro una grande Volley Banca Macerata

    Finisce 1-3 per i biancorossi ma i ragazzi di coach Castellano hanno superato una vera battaglia in un campo difficile come quello di Sorrento, squadra finora imbattuta in casa. Macerata ha reagito allo svantaggio subito nel primo set e nel secondo ha pareggiato i conti imponendosi sugli avversari. Il terzo e quarto Sorrento ha lottato su ogni pallone provando a riprendere la partita, i biancorossi sono stati bravi a mantenere alta la concentrazione e i ritmi di gioco, anche grazie all’apporto dei ragazzi della panchina, e hanno portato a casa un’importante vittoria, la quinta consecutiva. Ora comincia l’attesa per il derby contro Fano, in programma giovedì 7 al Banca Macerata Forum.
    LA CRONACA – Coach Castellano conferma Casaro, Zornetta e Lazzaretto, Fall e Sanfilippo al centro, il Capitano Marsili, il libero Gabbanelli. Per Sorrento Szabo, Gozzo e Disabato, Garofolo e Pilotto centrali, Bellucci palleggiatore, Prosperi Turri come libero. Buoni ritmi ad inizio del primo set, va avanti Macerata ma Sorrento trova il 5-5 con l’ace di Disabato. La gara prosegue combattuta poi i padroni di casa vanno avanti 11-8, time-out chiamato da coach Castellano; i biancorossi inseguono ma Sorrento allunga con Gozzo, 17-13. Finale in crescendo per i campani che si prendono il set 25-20. Riparte con forza la Volley Banca Macerata e tre ace di Lazzaretto lanciano i biancorossi sull’1-5. La risposta di Sorrento passa dalle mani di Gozzo e Szabo che portano i padroni di casa sull’8-8; la gara torna in equilibrio con le squadre che giocano punto a punto. I biancorossi si riprendono il vantaggio anche grazie agli ingressi positivi di Penna e Orazi, poi provano la fuga proprio con Penna e l’ace di Fall, 17-20: stavolta è Macerata a concludere in crescendo, 21-25. Sulla scia del secondo set, i biancorossi tengono alto il ritmo e allungano 4-9 con il forte diagonale di Casaro. Reazione Sorrento che accorcia a muro, 10-13, Macerata però non si scompone e mantiene il vantaggio: Zornetta gioca sulle mani dell’avversario per l’11-17. Orazi da posizione centrale fa 14-20 ma la buona serie in battuta di Gozzo rilancia i suoi fino al 20-22: coach Castellano richiama la squadra che reagisce e chiude 21-25. Quarto set che può essere decisivo e le squadre lottano su ogni pallone: è la Volley Banca Macerata a portarsi avanti con Lazzaretto che sotto rete va a firmare il 4-6. Ritmi alti, i biancorossi allungano e provano a controllare, Sorrento non si arrende e difende bene; i campani accorciano ma ci pensa Casaro a scacciarli trovando il diagonale del 12-17. Szabo prova a tenere i suoi in partita, Lazzaretto risponde da posizione centrale, 16-21, ma non è finita: Macerata deve sudarsela, subisce il break di Sorrento che si porta sul 21-23, poi i ragazzi di coach Castellano spezzano la rimonta e chiudono 22-25.
    I COMMENTI – Avete dato vita ad una prestazione in crescendo, conquistando una vittoria fondamentale, “L’inizio è stato difficile”, conferma Casaro, “Abbiamo dovuto ambientarci in un palazzetto non facile. Poi siamo usciti fuori e abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci contro un avversario che ci ha dato il filo da torcere fino alla fine”. Ora vi aspetta un’altra sfida importante, “Proveremo a partire meglio giovedì, sappiamo che sarà una partita tirata come sempre quando si affrontano squadre di altra classifica”.
    Il tabellino:
    SHEDIRPHARMA SORRENTO 1
    VOLLEY BANCA MACERATA 3
    PARZIALI: 25-20, 21-25, 21-25, 22-25.
    Durata set: 25’, 27’, 31’, 31’. Totale: 114’.
    SHEDIRPHARMA SORRENTO: Pilotto 8, Disabato 11, Szabo 10, Prosperi Turri, Bellucci 1, Garofolo 7, Gozzo 15, Carcagnì. NE: Pontecorvo, Gargiulo, Piedepalumbo, Denza, Grimaldi, Imperatore. Allenatore: Racaniello.
    VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 2, Orazi 5, Fall 16, Penna 6, Casaro 24, Sanfilippo 2, Scrollavezza, Gabbanelli, Zornetta 11, Lazzaretto 8. NE: Pahor, D’Amato. Allenatore: Castellano.
    ARBITRI: Ciaccio e Pecoraro. LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Modica stoppata a Fano, la vice capolista vince in 4 set

    Smartsystem Fano 3
    Avimecc Volley Modica 1
    Parziali: 25/13, 25/22, 28/30, 25/18
    Smartsystem Fano: Michalovic 21, Roberti 17, Merlo, Partenio 3, Uguccioni, Margutti 9, Focosi 10, Mazzon, Maletto 12, Raffa (L), n.e: Galdenzi, Gori. All. Paolo Tofoli; Ass: Simone Roscini.
    Avimecc Volley Modica: Raso 3, Di Franco 4, Capelli 6, Putini 4, Chillemi 9, Cascio 1, Buzzi 9, Spagnol 16, Giudice, Nastasi (L1), Lombardo (L2), n.e: Italia, Tidona. All. Enzo Distefano; Ass: Salvo Nicastro.
    Arbitri: Marta Mesiano di Bologna e Claudia Angelucci di Avezzano
    Fano – Si Ferma al “PalaAllende” di Fano la serie positiva dell’Avimecc Volley Modica che in due ore di gioco si arrende in quattro set alla vice capolista Smartsystem.
    Una sconfitta che arriva dopo quattro vittorie consecutive, ma che non intacca più di tanto il morale della squadra che sapeva di affrontare una big del campionato di serie A3 che aveva voglia di rivalsa dopo l’inatteso k0 del turno precedente sul campo di Palmi.
    L’impatto alla gara dei “Galletti” della Contea non è dei migliori. Il sestetto capitanato da Stefano Chillemi,infatti, è subito costretto a inseguire i marchigiani (8/5) che hanno in Michalovic e Roberti le bocche di fuoco più incisive. Modica non riesce ad arginare gli attacchi dei padroni di casa e a metà frazione deve recuperare un gap di 8 punti (16/8) che sono una grande montagna da scalare. Il successivo break di 5/3 dei padroni di casa indirizza definitivamente il parziale (21/11) che il sestetto di Paolo Tofoli si aggiudica con un facile 25/13 in 21′ di gioco.
    Al cambio di campo i biancoazzurri di Enzo Distefano provano a rimboccarsi le maniche. Mettono nel dimenticatoio il parziale di apertura e iniziano a giocare con maggiore caparbietà e determinazione e riescono a restare avanti nel punteggio (6/8). Tofoli richiama al “dovere” i suoi atleti che prima ricuciono lo strappo e a metà parziale mettono la freccia (16/14). Fano prima prova a scappare con un break di 5/2 (21/16), poi resiste al ritorno dei modicani e dopo 30′ di battaglia chiude la seconda frazione con un risicato 25/22,che vale il 2 – 0.
    Enzo Distefano al cambio di campo prova a motivare i biancoazurri che rispondono alle sollecitazioni del tecnico della Contea e si portano subito avanti di 2 (8/6). Fano è squadra esperta e non lascia scappare i modicani e resta sempre in scia di Spagnol e compagnia (14/16). Un break di 7/3 dei padroni di casa sembra segnare la sconfitta in tre set dei biancoazzuri che punti nell’orgoglio hanno una bella reazione e riescono recuperare e portare la frazione ai vantaggi che alla fine riescono a portare a casa con un 28/30 che premia la caparbietà della squadra modicana e riapre i giochi.
    Lo sforzo del set precedente si fa sentire sulle gambe dei modicani che nel quarto set sono subito costretti a inseguire i loro avversari (8/4) che provano ad allungare per fiaccare la resistenza dei biancoazzurri che a metà parziale devono recuperare 5 punti (16/11). Fano non molla di un centimetro e non permette all’Avimecc Volley Modica di “avvicinarsi” (21/16). Nel finale il break decisivo che chiude definitivamente i conti con il 25/18 che chiude la contesa e certifica il successo dei padroni di casa. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar sfiora l’impresa ma perde al tiebreak con San Giustino

    Aurispa DelCar e San Giustino si sfidano nella 9a giornata del girone blu di Serie A3, con i salentini chiamati a far punti in trasferta, dopo le pregevoli prestazioni sfoderate tra le mura amiche.
    Coach Omar Pelillo, per il sestetto titolare, si affida agli schiacciatori Mazzone e Ferrini, alla diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, ai centrali Matani e Lanciani, e al libero Cappio.
    Fase di studio a inizio set con un botta e risposta tra le due compagini e Lanciani che, dal centro, trova il punto che vale un piccolo margine di vantaggio (4-5). San Giustino reagisce e passa avanti con Marzolla e Biffi che sfruttano il muro non impeccabile dei salentini, quindi Arguelles va a referto trovando un mani-fuori, Mazzone e Matani raggiungono il pari con un monster block ed è lo stesso Mazzone a riportare avanti Aurispa DelCar (9-10). Una serie di errori a rete di entrambe le squadre rallentano la fluidità di gioco e mantengono il punteggio in parità (15-15). Marzolla trova spazio da posto 4 e mette a terra un bel pallone, ma Mazzone fa lo stesso con un lungolinea vincente e si viaggia sempre sul filo del rasoio. A questo punto arriva l’esordio stagionale di Marco Soncini e, sul suo turno di battuta, Ferrini va a punto e coach Bartolini chiede timeout (18-19). Deserio rileva Matani, poi un’infrazione a rete regala il +2 per i salentini (19-21), che trovano ritmo e vanno ancora a punto con Ferrini. San Giustino però accorcia, si porta sul -1 e coach Pelillo chiede il timeout, quindi Mazzone si prende sulle spalle la squadra e trova i due punti necessari per portare a casa il primo set (23-25).
    Il secondo set riparte con il punteggio in bilico e con le due compagini che si equivalgono. Da segnalare Arguelles che, per ben due volte, risolve la situazione e mette a terra due palloni complicati, con il punteggio che rimane in parità (5-5). È però la squadra di casa a trovare più continuità e a guadagnare un piccolo vantaggio che spinge coach Pelillo a chiedere timeout (7-5). Un turno di battuta fortunato di Ricci permette a San Giustino di allungare e, complice anche un ace con l’aiuto del nastro, arriva il +4 (10-6). La reazione di Aurispa DelCar è pressoché immediata, Matani e Mazzone accorciano le distanze e lo stesso scatenato capitano trova un altro mani-fuori. La distanza, però, non cambia e San Giustino ne approfitta per cercare l’allungo finale (20-15). Coach Pelillo sostituisce la diagonale titolare con l’ingresso in campo di Mariano e Cipolloni, quindi due errori consecutivi degli umbri spingono coach Bartolini a chiedere il timeout (20-17). Arguelles (rientrato in campo) si esibisce in una diagonale potente, ma San Giustino risponde colpo su colpo (23-19) e un muro sull’opposto italo-cubano decide il set in favore dei padroni di casa (25-20).
    Il terzo set ricalca l’andamento degli altri e nei primi scambi vige il solito equilibrio, poi Ferrini e Mazzone si mettono in evidenza siglando un ace a testa e spingendo i salentini sul +1 (4-5). San Giustino effettua subito il controsorpasso, poi allunga sfruttando gli errori degli ospiti e neanche il timeout di coach Pelillo riesce a bloccare l’”emorragia” (12-7). Scaffidi e Soncini sostituiscono Mazzone e Ferrini, Arguelles trova il mani-fuori ma San Giustino è padrone del campo e risponde colpo su colpo mantenendo invariato il vantaggio (16-11). I padroni di casa sono in totale controllo e allungano ulteriormente (21-12) con Aurispa DelCar che non riesce più a chiudere un attacco, subendo muri e difese a ripetizione. La conclusione del set non riserva sorprese e San Giustino chiude agevolmente la pratica, con un attacco incontrastato di Simone Marzolla (25-14).
    Il quarto set ripropone un sostanziale equilibrio, almeno nelle prime battute, con Cappio in difesa che riceve bene, Monteiro alza perfettamente e Arguelles colpisce, regalando nuova verve alla squadra. Ferrini fa due punti di fila (diagonale ed ace) e Mazzone attacca con cattiveria un pallone ben servito da Monteiro (4-5). È ancora Mazzone a sfoderare un attacco in lungolinea che porta i salentini sul +3 e gli umbri a chiedere un timeout (5-8). L’ottimo turno di battuta di Monteiro è accompagnato dalle difese da urlo di Cappio e dal solito Mazzone che rifinisce in attacco (6-10). Marzolla trova due punti di fila e San Giustino si porta sul -1, coach Pelillo quindi chiede timeout. I padroni di casa ribaltano la situazione e passano in vantaggio, complici i troppi errori dei salentini che, però, non si demoralizzano e vanno a punto con una diagonale di Arguelles. Il botta e risposta infinito tra le due squadre in questo quarto set si smuove con Mazzone che spinge Aurispa DelCar sul +3 e coach Bartolini al timeout (15-18). La reazione di San Giustino è immediata e i padroni di casa trovano la parità che scaturisce l’effetto opposto con il timeout di coach Pelillo (18-18). Bragatto mura Lanciani, Mazzone risponde con un mani-fuori e Ferrini fa lo stesso. Le due squadre non si risparmiano e se la giocano punto su punto (21-21), due attacchi di Ferrini portano Aurispa DelCar sul +1 e in un finale concitato seguono la diagonale di Arguelles e un monster block decisivo per la conquista del set (23-25).
    Il tiebreak si apre con due muri di Bragatto, con il primo tempo vincente di Lanciani e la diagonale di Ferrini per un inizio combattutissimo (3-3). Si gioca sui nervi e San Giustino sembra averli più saldi perché sbaglia meno (6-3). Coach Pelillo chiede timeout ma Aurispa DelCar commette un paio di errori fatali che portano al cambio campo sul -4 (8-4). Mazzone va a punto ma Cappelletti risponde, San Giustino allunga ulteriormente e arriva il nuovo timeout di coach Pelillo (10-5). Aurispa DelCar ci prova ancora ma ben presto deve cedere definitivamente le armi con San Giustino che vince il tiebreak (15-11).
    Erm Group San Giustino – Aurispa DelCar 3-2 (23-25; 25-20; 25-14; 23-25; 15-11).
    Erm Group San Giustino: Troiani, Marra (L1), Marzolla 18, Bragatto 19, Skuodis, Biffi 3, Wawrzynczyk 15, Cappelletti 13, Quarta 9, Cozzolino, Ricci, Cioffi (L2), Stoppelli, Panizzi. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 20, Pietronorio Mariano, Alessio Ferrini 20, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi 1, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 15, Josè Monteiro, Filippo Lanciani 5, Francesco Schiattino, Marco Soncini, Massimiliano Matani 5, Michele Deserio. All. Omar Pelillo
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    FANO SOFFRE MA ESCE VITTORIOSA CONTRO MODICA

    Smartsystem Fano 3Avimecc Modica 1(25-13, 25-22, 28-30, 25-18)
    Smartsystem Fano: Michalovic 22, Roberti 17, Galdenzi, Merlo, Partenio 2, Raffa (L), Margutti 9, Uguccioni, Focosi 10, Mazzon, Gori, Maletto 13. All. TofoliAvimecc Modica: Raso 3, Di Franco 4, Capelli 6, Putini 2, Chillemi 8, Nastasi, Italia, Cascio 1, Buzzi 9, Tidona, Lombardo, Spagnol 16, La Rocca, Giudice 2. All. Di Stefano
    arbitri: Marta Mesiano e Claudia Angelucci
    Fano: bv 5, bs 18, muri 13; Modica: bv 3, bs 12, muri 5
    Fano – La Smartsystem in versione casalinga fa suo il match contro Modica e si conferma seconda forza del campionato.I fanesi riscattano alla grande lo scivolone di Palmi e, nonostante qualche patema d’animo, conquistano l’intera posta in palio.Inizio match spumeggiante per i virtussini che, grazie al muro, volano 15 a 8. L’Avimecc non è in partita e i locali dilagano nel finale.Nel secondo set scende in campo un’altra Avimecc: i siciliani vanno avanti 8-5 ma non fanno i conti con la difesa dei padroni di casa e con le battute di Pik Margutti. Fano ribalta il punteggio e si porta 13-8. Finale di parziale gestito bene dalla Smartsystem con uno scatenato Michalovic in attacco ed un granitico Focosi a muro.Incredibile l’epilogo della terza frazione con Fano che spreca tre match ball e si lascia superare dall’Avimecc che riapre la partita.I siciliani non fanno però i conti con la determinazione dei locali che, nel set successivo, partono bene (8-4) grazie ai muri di Maletto e Michalovic. Esce Putini per infortunio ma la musica non cambia e nel finale ancora Margutti diventa protagonista in attacco con due ottime piazzate.
    USVF LEGGI TUTTO

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    L’elogio di Da Re: «Questo è un gruppo di uomini veri»

    Il direttore generale del Belluno Volley , Franco Da Re, lo ha definito «un viaggio all’inferno: di andata e ritorno». Ora, però, i rinoceronti possono godersi una vittoria “paradisiaca”, dopo aver fatto tappa in Purgatorio. Perché a Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, sono riemersi da una situazione che sembrava irrimediabilmente compromessa.
    Savigliano, infatti, era riuscita a condurre in porto i primi due parziali. Ma, con le spalle al muro, i ragazzi di coach Colussi hanno confermato una volta di più di avere dentro qualcosa di speciale. A livello tecnico e non solo: «È difficile commentare una partita del genere – prosegue il direttore generale -. I due set d’avvio ci sono sfuggiti di mano per merito loro, ma soprattutto per demerito nostro. Poi siamo tornati. E questa squadra ha già dimostrato di avere le capacità per riemergere dalle situazioni di difficoltà». 
    Da Re spende parola di stima per tutti: «Grande merito va dato a Bartosz Bucko per aver tolto le castagne dal fuoco. E a Gonzalo Martinez: la sua classica spregiudicatezza si è rivelata un fattore. Ma, in generale, è l’intera squadra da elogiare: questo è un gruppo di uomini. Di uomini veri, che non si sottraggono alle loro responsabilità. Sul 2-0, in un campo difficile e contro un avversario di qualità, il “un cappottone” sembrava dietro l’angolo. E invece sono sempre rimasti sul pezzo». 
    Quarto successo consecutivo in cassaforte, quindi. E terzo posto in classifica. Tuttavia, una volta ricaricate le pile dopo la dispendiosa trasferta piemontese, sarà già tempo di concentrarsi sul prossimo impegno: giovedì 7, alla Spes Arena, arriva la Geetit Bologna.  LEGGI TUTTO

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    Altra super rimonta: rinoceronti da soli al terzo posto

    Il Belluno Volley ci ha preso gusto: anche in Piemonte – come avvenuto in Sardegna, nella tana del Sarroch – si ritrova sotto 2-0 nel conto dei set. Ma non molla. Al contrario: si rende protagonista di una scalata irresistibile. E perfeziona un’altra rimonta da sballo: la seconda di fila, lontano dalla Spes Arena, mentre le vittorie in sequenza sono ora quattro. Questo significa che i rinoceronti, oltre a distanziare di un’ulteriore lunghezza il Monge Gerbaudo Savigliano, scavalca Acqui Terme in zona podio. E si accomodano in terza posizione. Ancora una volta, è straordinario l’impatto di Gonzalo Martinez, a partita in corso: 14 i suoi punti, arricchiti da due muri.
    APPROCCIO – I ragazzi di Colussi partono molto bene. Anche perché il servizio è di qualità: soprattutto quello di Bucko, la cui serie dai 9 metri ispira il 13-8 dolomitico. Il vantaggio è frutto di un volley redditizio e lineare ma, sul 14-17, cala inaspettatamente l’intensità nella metà campo bellunese, mentre i piemontesi alzano i giri del motore. In particolare grazie a bomber Rossato, che con due contrattacchi perfeziona l’aggancio a quota 20. Van de Kamp, invece, timbra il sorpasso e, non contento, piazza pure l’ace del 23-21: i titoli di coda scorrono in anticipo.
    INERZIA – Copione piuttosto simile nel secondo round, se è vero che i rinoceronti doppiano subito gli avversari, in virtù di un ace di Maccabruni (8-4). Tuttavia, sul vantaggio di 10-6, sancito da un granitico muro di Bisi, il Belluno Volley presta di nuovo il fianco alla ritorna del Monge Gerbaudo, che impacchetta un parzialone di 12-3. Colussi pesca a piene mani dalla sua panchina per provare a cambiare l’inerzia del confronto, ma gli inserimenti dei fratelli Martinez e di Stufano non fermano la marcia dei padroni di casa: 25-20.
    “GONZO” OVUNQUE – Nel terzo atto, per rafforzare una ricezione in difficoltà, Gonzalo trova spazio nello “starting six”. Ma il più giovane dei fratelli non dà un aiuto solo in seconda linea: lo dà pure a muro e in attacco. È proprio il numero 10, con un passato da libero e un florido presente da banda, a timbrare un importante break (15-13), mentre Galaverna spedisce fuori il pallone del 18-15 bellunese. Figuriamoci, però, se i piemontesi mollano la presa. E infatti pareggiano a quota 22 col solito Rossato e annullano due set point a Bisi e soci. Questa volta, però, l’epilogo sorride ai Colussi boys. E chi spedisce a terra il pallone della staffa? Proprio lui: Gonzalo.
    ONDATA – Sale in maniera impetuosa l’ondata dolomitica. E i padroni di casa accusano il colpo, tanto da ritrovarsi subito sotto 9-4 con un ace di Bisi. In più, i rinoceronti ritrovano smalto, brillantezza. E soprattutto fiducia: il servizio “entra” con continuità, in difesa non cade più neppure un acaro, il muro è invalicabile. Insomma, nel quarto parziale funziona tutto. E il Belluno Volley dilaga, tanto da chiudere con un eloquente 25-12. Si va al tie-break: il Monge prende subito 2 punti di margine, ma al cambio di campo sono avanti Bucko e compagni (8-7), bravi a capitalizzare un paio di errori dei piemontesi. Bisi, con un servizio vincente, scava un piccolo solco (11-9): Rossato, in realtà, pareggia a quota 13, solo che poi commette un’invasione e Bucko completa l’opera.
    ANALISI – «Gara un po’ strana, molto complicata – è l’analisi di coach Colussi -. Siamo stati bravissimi a recuperare e a rimanere attaccati alla partita, anche se non abbiamo giocato una pallavolo stellare. In compenso, siamo stati caparbi. E tosti caratterialmente».

    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO-BELLUNO VOLLEY 2-3
    PARZIALI: 25-21, 25-20, 24-26, 12-25, 13-15.
    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO: Pistolesi 3, Rossato 23, Galaverna 10, Van de Kamp 23, Rainero 5, Dutto 7; Rabbia (L), Gallo (L), Brugiafreddo, Calcagno, Quaranta, Turkaj 1. N.e. Carlevaris. Allenatore: L. Simeon.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 5, Bisi 21, Schiro 7, Bucko 17, Mozzato 4, Antonaci 11; Orto (L), G. Martinez 14, I. Martinez, Stufano. N.e. Guolla, De Col, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Eustachio Papapietro di Matera e Antonio Licchelli di Lecce.
    NOTE. Durata set: 31’, 30’, 30’, 23’, 18’; totale 2h12’. Savigliano: battute sbagliate 15, vincenti 4, muri 13. Belluno: b.s. 14, v. 8, m. 12. LEGGI TUTTO

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    Coach Moretti: “Con Motta è stata una vera battaglia sportiva”

    La Personal Time San Donà si è aggiudicata anche il derby con Motta. Una partita bella tosta finita 3-1 per i padroni di casa: “E’ stato forse il match più duro degli ultimi tempi – le parole di coach Daniele Moretti- con loro abbiamo sofferto sia in pre season che nell’incontro di questa sera. Sapevamo quanto poteva essere difficile questa partita e si è rivelata tale”.
    In questo avvio di stagione Bassanello e compagni hanno vinto nove incontri in altrettante uscite: “Loro a muro ci hanno bloccato, l’attacco è venuto un po’ meno, ho chiesto ai ragazzi di alzare il livello sia sul nostro muro difensivo che in battuto, questo ci ha permesso di portare a casa un importante vittoria. Non era una cosa semplice, ci siamo riusciti aggiungendo altri tre punti alla nostra classifica. Adesso ci prepariamo già per il match che giocheremo a Mirandola giovedì 7 dicembre. In terra modenese ci attende un’altra partita difficile e importante allo stesso tempo”.

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    La Personal Time ha vinto la nona gara consecutiva

    Personal Time 3
    Motta 1
    (25-23; 18-25; 25-23, 25-21)
    PERSONAL TIME: Tulone 6, Parisi, Bassanello, Giannotti 19, Favaro 9, Guastamacchia 14, Iorno 11, Paludet, Trevisiol, Lazzarini, Lazzaron, Tuis, Cunial, Umek 15. All.: Moretti.
    MOTTA: Santi, Saibene 11, Nardo, Mazzotti 19, Catone 1, D’Annunzio, Lazzaro, Bortolozzo 7, Bulfon, Mian 5, Luisetto 9, Arienti, Murabito, Mazzon 12.  All.: Zanardo.
    Arbitri: Davide Prati e Ruggero Lorenzin.
    La Personal Time è padrona del derby. I ragazzi di Daniele Moretti hanno così vinto la nona partita in altrettanti match. Un derby intenso, ben giocato dalle due squadre, sempre punto a punto e con un tifo caloroso da tutte e due le parti. L’ha spuntata la capolista più precisa e mentalmente pronta nei momenti cruciali dell’incontro.
    La Personal Time ha esordito con la maglia recante il logo contro la violenza sulle donne, nel rettangolo di gioco è stato messo un paio di scarpe rosse in ricordo di Giulia Cecchettin.
    Primo set. Parte bene la squadra di casa, è subito 3-0 quando in battuta c’è Tulone. Il primo punto ospite arriva proprio sul servizio di Tulone. Motta però reagisce subito e pareggia 3-3, il muro di casa finisce fuori ed è 3-4, Bortolozzo fa pure il quinto punto 3-5 ed è time out per coach Moretti. Al rientro è 5-5, poi 6-6. E’ un set equilibrato 8-8. Nessuno riesce a scappare via 12-12. Le due squadre vanno a braccetto ed è sempre parità: 17-17. Prova a scappare Motta, e il tocco a rete del muro di casa vale il +2 (19-21). Time out per Moretti, al rientro arriva il 20-21, poi la schiacciata di Giannotti vale il pareggio 21-21, qui arriva il minuto di coach Zanardo. Favaro firma il sorpasso 22-21, Motta pareggia 22-22. Sul 23-23 Iorno regala il primo set point alla Personal Time, il muro di casa vale l’1-0.
    Secondo set.  Val sul 3-1 la Personal Time, i padroni di casa non riescono a scappare 4-3. La squadra di Moretti c’è 6-3, Motta non molla 7-5 e poi parità a quota 7. Scatta San Donà 9-7, i leoni ospiti pareggiano e poi con Saibene in battuta vanno in vantaggio 9-10, sul 9-11 Moretti chiama time out dopo l’errore in attacco dei suoi. Al rientro Motta mantiene due punti di scarto 10-12, non ci sta la Personal Time 12-12. Gli uomini di Zanardo scappano di nuovo 12-14, ma è di nuovo pari con due muri consecutivi 14-14, Zanardo chiede il time out. Un minuto che frutta 4 punti mottensi consecutivi 14-18, Moretti ci vuole parlare su di nuovo. Scappa Motta 14-20, l’attacco veloce di Iorno interrompe la serie ospite 15-20. La Personal Time non riesce a reagire e si va sull’1-1 (18-25).
    Terzo set.  L’approccio dei padroni di casa è buono 4-2. Ma è tutto da rifare sull’attacco di Saibene (4-4). Si alza l’intensità della partita davanti ad una cornice di pubblico importante (7-7) sulla veloce di Mazzon, gli ospiti mettono anche il naso avanti (7-8). La Personal Time segna 3 punti di fila (10-8), Motta firma il pareggio a 12, Giannotti viene murato ed è vantaggio esterno 12-13. Gli ospiti tengono (13-15), si va avanti (14-16), la Personal Time con Iorno e Umek rivede la luce (16-16). Guastamacchia per il vantaggio di casa (19-18). I padroni di casa provano a scappare con Giannotti e Favaro (22-20), (22-21), poi Iorno per il (23-21). Dopo uno scambio interminabile, Umek da il set ball alla Personal Time (24-22); qui Zanardo chiede time out. Al rientro fa punto Motta (24-23), stavolta è Moretti ad andare alla sospensione. Guastamacchia schiaccia, il muro è fuori (25-23).
    Quarto set.  Temperatura sempre alta, 2-2 dopo i primi scambi, ospiti avanti 3-4, pareggia Giannotti 4-4. Sul sesto punto segnato da Umek, Zanardo chiama time out (6-4). Buon break Personal Time (9-6). Gara in equilibrio (11-9), sbaglia la battuta Umek (11-10), il muro san donatese tocca ma non basta (11-11). Poco dopo è 14-14, mette la freccia Motta 14-15, Favaro 15-15, Mazzon 15-16, Umek 16-16. Il muro e poi l’ace fortunoso di Tulone per il 18-16. Time out Motta, al rientro è 18-18. Prende un altro piccolo margine la Personal Time 21-19 con Guastamacchia, che poi fa pure ace 22-19. Saibene la manda fuori 23-19. Guastamacchia sbaglia 23-20, fa altrettanto Saibene che regala il match point 24-20. Viene annullato da Mazzotti 24-21. Ma il punto di Iorno vale la nona vittoria in altrettante partite. Un derby bello tosto e con tante emozioni per chi l’ha vissuto al PalaBarbazza. LEGGI TUTTO