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    Autorevole in Piemonte: il Belluno Volley è di nuovo terzo

    L’ultima trasferta è una sinfonia: in Piemonte, il Belluno Volley suona una pallavolo di altissimo livello e, con un nuovo assetto, non lascia scampo alla Negrini Cte Acqui Terme. Nuovo assetto, sì. A tale proposito, Pasqua è vicina e, nell’uovo della vittoria (la sedicesima in campionato), c’è una sorpresa legata al ritorno all’antico di Gonzalo Martinez: la lesione al menisco esterno gli impedisce di saltare e, di conseguenza, il ventunenne nativo di Conegliano non può essere utilizzato nel ruolo di schiacciatore. Ma in qualità di libero, sì. Per questo, ancor prima che inizino i playoff, il numero 10 ritrova spazio sul parquet: con un’altra maglia. La stessa che ha indossato nelle prime quattro stagioni dolomitiche. E la scelta di “Gonzo” è a dir poco redditizia, al pari di quella che porta Schiro nel sestetto base: Andrea è l’mvp dell’incontro con 16 punti, un muro e un brillante 65 per cento in attacco. Grazie al successo in provincia di Alessandria, i Colussi boys balzano nuovamente in terza posizione. E si contenderanno un posto sul podio nell’atto finale di regular season contro la Senini Motta di Livenza.
    DA MANUALE – L’approccio è da manuale: aggressivi e precisi al servizio, continui in attacco, solidi in seconda linea, invalicabili a muro. I bellunesi prendono in mano il volante delle operazioni al primo scambio del parziale. E lo lasciano solo quando cade a terra l’ultimo pallone, frutto di un muro stampato da un positivissimo Mozzato. Bisi, con un contrattacco, regala ben presto il +4 ai suoi (9-5), mentre Ferrato inchioda a terra il 13-6. Un margine ampio e rassicurante, che permetterà ai rinoceronti di gestire senza troppi patemi le fasi conclusive del parziale.
    IMPRONTA – Al cambio di campo, Cester suona la carica per i piemontesi con due ace di fila, ma Bisi restituisce pan per focaccia e, sempre dai 9 metri, regala un vantaggio (9-7) consolidato poi da Bucko (14-10): Acqui Terme tenta di reagire con Esposito per il -1, ma Schiro, a muro, ristabilisce le distanze (18-15) e Bucko sfodera due giocate dal peso specifico considerevole nel momento decisivo. Sarà invece Bisi a chiudere a modo suo, con un attacco mancino sulle mani del muro avversario. L’opera è quasi completa. E il “quasi” viene cancellato in un terzo round di chiara impronta dolomitica, certificato dal 4-1 d’avvio. Schiro dilaterà poi il margine (15-10), al pari di Antonaci (“murone” del 19-13), di un Bucko infallibile e, in generale, di un gruppo più che mai pronto all’epilogo del campionato di Serie A3 Credem Banca.
    L’ANALISI – «Ottima prestazione – è l’analisi di coach Gian Luca Colussi -. La squadra si è espressa bene in tutti i fondamentali: abbiamo avuto solo un paio di passaggio a vuoto, figli più che altro della bravura dell’avversario. Il nuovo assetto? Era dettato dalle necessità e dagli ultimi infortuni: in ogni caso, ha dato l’esito sperato. Schiro è stato protagonista di una splendida prova in attacco e in battuta, Bucko e Gonzalo hanno ricevuto molto bene, Bisi è la solita garanzia e Ferrato ha smistato al meglio, coinvolgendo pure i centrali. Ora abbiamo un’altra settimana per allenarci. E crescere ancora».

    NEGRINI CTE ACQUI TERME-BELLUNO VOLLEY 0-3
    PARZIALI: 16-25, 22-25, 21-25.
    NEGRINI CTE ACQUI TERME: Baratti, Graziani 10, Morchio 2, Bettucchi 6, Esposito 9, Cester 7; Martina (L), Corrozzatto, Stamegna 5, Perassolo 1, Russo (L). N.e. Passo. Allenatore: E. Negro.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 1, Bisi 11, Schiro 16, Bucko 11, Mozzato 8, Antonaci 3; G. Martinez (L), Orto, Fraccaro (L), De Col. N.e. Reyes, I. Martinez, Stufano, Guolla. Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Antonio Testa di Formia e Riccardo Faia di Catania.
    NOTE. Durata set: 20’, 30’, 24’; totale: 1h14’. Acqui Terme: battute sbagliate 16, vincenti 3, muri 4. Belluno: b.s. 14, v. 3, m. 9. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar vince 3-1 con Sabaudia e vola ai playoff

    La 12a giornata di ritorno del girone blu è la penultima della regular season e l’ultima in casa per Aurispa DelCar, che sfida la Plus Volleyball Sabaudia al Palazzetto dello Sport di Tricase.
    Coach Tonino Cavalera manda in campo il sestetto tipo, con gli schiacciatori Mazzone e Ferrini, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Deserio e Lanciani, e il libero Cappio.
    Aurispa DelCar parte forte e cerca di indirizzare sin da subito il set, con due punti di Deserio che dà prova del suo ottimo stato di forma (5-3). È la volta di Arguelles che trova il primo punto di giornata con un mani fuori, ma Sabaudia si riavvicina con l’ex Onwuelo e pareggia grazie a un errore dei padroni di casa. Mazza e Guglielminetti eseguono due muri di fila e portano gli ospiti in doppio vantaggio (8-10). Capitan Mazzone mette a terra un pallone combattutissimo ma i muri di Sabaudia spingono coach Cavalera a chiedere timeout sul +3 per i laziali (11-14). Aurispa DelCar rientra sul taraflex concentrata e Monteiro mette in condizioni Mazzone di eseguire due splendide pipe in sequenza, poi arriva l’ace di Ferrini e il timeout di coach Mosca (15-16). Aurispa DelCar torna in vantaggio sfruttando un errore avversario, poi arriva uno strepitoso salvataggio di Monteiro e Cappio, e al successivo attacco di Sabaudia risponde Deserio con un monster block, decisivo per spingere coach Mosca al secondo timeout (20-18). I salentini mettono il turbo e vanno a prendersi il set con i punti di Arguelles, Mazzone in pipe e Ferrini a muro (25-21).
    Il secondo set si apre con l’ottimo turno di battuta di Guglielminetti che porta a 3 i punti di vantaggio per Sabaudia e coach Cavalera all’immediato timeout per correggere qualcosa (1-4). Arguelles sfoggia tre potenti diagonali, servito sempre in maniera impeccabile da Monteiro, Lanciani trova l’ace piazzando il pallone in zona di conflitto ma Sabaudia riesce a mantenere un piccolo margine di vantaggio (8-10). La sfida è avvincente e le due compagini si equivalgono per diversi tratti del match, quindi Mazzone regala un’altra perla del suo repertorio con una pipe in pallonetto, pareggia i conti e spinge coach Mosca al primo timeout (11-11). L’ace irresistibile di Arguelles spinge in avanti i salentini, Monteiro chiude il punto di seconda e ancora l’opposto italo cubano va a referto mettendo il pallone in posto cinque (15-13). Il momento favorevole dei ragazzi di coach Cavalera lo certificano Arguelles e Mazzone, quest’ultimo con due mani fuori, sfruttando anche l’ottima ricezione di Cappio (19-15). Il break di Sabaudia permette loro di recuperare e pareggiare i conti, con qualche errore di troppo dei padroni di casa (20-20). Un fallo a rete di Sabaudia porta coach Mosca al timeout, poi l’ennesima pipe di Mazzone e il muro della coppia Mazzone-Deserio consente ad Aurispa DelCar di ottenere il set point, deciso dal solito capitano con una diagonale all’incrocio delle righe (25-22).
    Nel terzo set Sabaudia prova il tutto per tutto e Onwuelo e co. guadagnano un buon vantaggio che spinge coach Cavalera al primo timeout (2-6). Pregevole e chirurgico il lungolinea di Arguelles, disarmante il pallonetto di Mazzone, perentorio il primo tempo di Lanciani e così Aurispa DelCar si porta sul -1 (6-7). Sabaudia, però, reagisce e torna avanti di 4 punti sfruttando l’ottimo turno in battuta di Onwuelo (7-11). Momento decisamente favorevole per Sabaudia, con Aurispa DelCar in difficoltà e colpevole di alcuni errori che costringono coach Cavalera a richiedere timeout (8-14). Il pallonetto di Lanciani e l’ace di Arguelles portano stavolta coach Mosca al timeout (11-15). Aurispa DelCar sostituisce Mazzone con Soncini, Sabaudia sbanda ma riprende subito la marcia e mantiene un cospicuo vantaggio (15-20). Due punti di Arguelles rimettono in discussione il set, l’ace di Monteiro avvicina ulteriormente i salentini e coach Mosca chiede timeout (18-20). Il primo tempo di Mazza interrompe il break di Aurispa DelCar ma sul turno di battuta di Soncini, grazie a Deserio e all’errore di Onwuelo, arriva la parità (21-21). Sabaudia si rianima e va avanti due punti, quindi uno straordinario salvataggio di Cappio consente di accorciare, ma gli ospiti riescono a vincere il set e riaprire i giochi (22-25).
    Il quarto set viaggia sull’asse Monteiro-Mazzone con l’ennesima pipe di quest’ultimo che si ripete poco dopo, ma Sabaudia crede alla rimonta e mette tre punti tra sé e Aurispa DelCar, spingendo coach Cavalera al timeout (4-7). Arguelles trova due punti preziosi e Mazzone rifinisce conquistando un punto molto combattuto (7-7). La difesa di Cappio è imperiosa, Monteiro serve Arguelles e quest’ultimo non si fa pregare per mettere a terra il pallone, poi è la coppia Mazzone-Deserio a sfoggiare un monster block che porta coach Mosca al timeout (10-8). Aurispa DelCar cerca di sfruttare il buon momento e costringe l’avversario a due errori di fila che proiettano i salentini a +5 (15-10). Un clamoroso doppio salvataggio a una mano di Cappio consente ad Arguelles di rigiocare e andare a punto, determinando un’altra chiamata di timeout di coach Mosca (17-11). È ancora l’italo-cubano a sfruttare una freeball ma Sabaudia tira fuori l’orgoglio e recupera 3 punti (18-15). Il finale, però è tutto di stampo salentino, con la compagine di coach Cavalera che riprende in mano il pallino del gioco e porta a casa il successo (25-19).
    Una vittoria che porta Aurispa DelCar a conquistare matematicamente i playoff con una gara d’anticipo. Obiettivo raggiunto, dunque, per la squadra di coach Cavalera che dovrà attendere l’ultima gara con Bari per provare a mantenere il 6° posto in classifica e conoscere il nome dell’avversario ai playoff.
    Aurispa DelCar – Plus Volleyball Sabaudia 3-1 (25-21; 25-22; 22-25; 25-19).
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 25, Pietronorio Mariano, Alessio Ferrini 4, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 28, Josè Monteiro 2, Filippo Lanciani 3, Francesco Schiattino, Marco Soncini, Massimiliano Matani, Michele Deserio 11. All. Tonino Cavalera
    Plus Volleyball Sabaudia: Marangon, Tanzi, Ferenciac 7, Mazza 6, Crolla, Onwuelo 20, Della Rosa, Rondoni (L), Schettino, Urbanowicz 13, De Vito 7, Catinelli 3. All.: Mosca.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Personal Time, piegata in casa dalla capolista Mantova

    Personal Time 0
    Gabbiano Mantova 3
    (20-25; 23-25; 21-25)
    PERSONAL TIME:  Tulone2, Parisi 2, Bassanello, Giannotti 10, Favaro 14, Guastamacchia 11, Iorno 5, Paludet, Trevisiol, Tuis, Lazzaron, Cunial, Umek 5, Lazzarini. All.: Moretti.
    GABBIANO MANTOVA:  Miselli 10, Catellani, Parolari 2, Novello 18, Yordanov 11, Scaltriti 8, Tauletta 1, Martinelli 2, Ferrari 7, Depalma, Sommavilla, Zanini, Gola, Massafeli. All.: Serafini.
    Arbitri: Sergio Pecoraro e Matteo Selmi.
    La regular season della Personal Time si chiude con una sconfitta casalinga, i veneti sono stati battuti dalla capolista Gabbiano Mantova. Nel prossimo week end le altre squadre giocheranno mentre gli uomini di Moretti riposeranno.
    Primo set. Parte bene a squadra ospite (3-6), poco dopo coach Moretti chiama time out quanto il punteggio dice +4 ospite (4-8).  La capolista allunga (5-11), i mantovani fanno un ulteriore break (8-15); sul 17esimo punto siglato da Ferrari (9-17) arriva un altro minuto di sospensione per i locali.  Due punti consecutivi per la Personal Time (11-17), i mantovani sono in controllo (13-20). Recuperano qualcosa i veneti (18-21), arriva però il break esterno (18-23).  Si chiude (20-25).
    Secondo set. In avvio di secondo parziale è parità (2-2), prende un piccolo margine la Personal Time (5-3), le due squadre sono a braccetto con sette punti a testa. Il primo vantaggio ospite (8-9), gli uomini di Serafini allungano (8-11). I veneti però restano in scia e trovano il pareggio con Guastamacchia (14-14), poi Giannotti firma il sorpasso (15-14). Si lotta su ogni pallone, Mantova va sul +2 (17-19), Moretti chiama time out.  Parità: 20-20, poi doppio punto esterno (20-22). La Personal Time non molla (22-23), l’errore in battuta vale il set ball per Mantova (22-24), time out per Moretti. Guastamacchia (23-24), la chiude Yordanov (23-25).
    Terzo set. Sprinta subito Mantova (3-7), Moretti cerca di fermare la fuga.  Negli scambi successivi qualcosa succede, ma poi torna la supremazia mantovana (10-16). La capolista non si ferma più arrivando sotto lo striscione del terzo set con le braccia alzate meritatamente. Applausi alla squadra vincitrice meritatamente della regular season del girone Bianco. Bene anche la Personal Time partita per salvarsi e capace di raccogliere 47 punti complessivi, conditi da 17 vittorie e 7 sconfitte.  Ad aprile i play off tutti da giocare. LEGGI TUTTO

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    Smartsytem Fano vincente a Marcianise

    Tim Montaggi Marcianise 0Smartsystem Fano 3(15-25, 18-25, 15-25)
    Marcianise: Alfieri, Dalmonte 9, Vetrano, Pascucci, Faenza 1, Drobnic 3,Ballan 2, Cai 1, Bizzarro (l), Foraboschi, Settembre, Princi 12. All.RossanoFano: Dimitrov 16, Roberti 7, Galdenzi, Merlo 13, Partenio 2, Raffa (L),Uguccioni, Margutti, Focosi 6, Mazzon, Gori, Maletto 8. All. Mastrangelo
    arbitri: Adamo Giorgia e Viterbo Dalila
    Marcianise: bv 2, bs 14, muri 2; Fano: bv 6, bs 11, muri 6
    Marcianise – Successo convincente della Smartsystem Fano che, in pocopiù di un’ora, liquida la pratica Marcianise e agguanta in classificaLagonegro al secondo posto.Poco da dire sulla gara se non il fatto che i virtussini non hanno maimesso in pericolo il risultato e sono stati bravi ad andare in fugaquasi sempre ad inizio di ogni set.Nel primo Fano ha cominciato a spingere al servizio e conseguentementeil muro (tante palle toccate da Maletto) è stata facilitato nel propriocompito permettendo ai fanesi di passare dal 4-7 al 12-21. Equilibrioapparente nel parziale successivo (5-5), poi ci pensa Partenio conbattuta flot a creare il break (10-16), Fano è attenta e gestisce beneil finale di frazione.Situazione simile nel terzo set (5-5), poi ancora Partenio assieme aMerlo alzano il ritmo al servizio e per Marcianise è notte fonda. Lacontesa si chiude con un ace di Focosi per un 3 a 0 mai in discussioneed importante in vista del big match di domenica prossima contro SanGiustino.
    USVF LEGGI TUTTO

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    Speranza appesa a un filo

    17 marzo 2024, Garlasco – Per la Moyashi svaniscono definitivamente le speranze di ottenere una salvezza diretta. Contro Bologna c’è poco da fare, i felsinei si prendono di forza la partita per 3-1 (25-21, 22-25, 25-16, 25-21). Nella metà campo neroverde gli errori non permettono a Garlasco di rimanere aggrappata alla gara e Bologna spinge dai 9 metri (6 ace) nei momenti decisivi, contando sul trittico di palla alta Listanskis, Maletti e Baciocco, che a turno permette ai felsinei di prendere il largo. Per rimanere aggrappati alla categoria i neroverdi dovranno vincere da 3 punti con Brugherio, già salva, e sperare che Sarroch non faccia punti nell’ultima di campionato con Cagliari. Missione ostica ma bisogna crederci fino alla fine.
    Formazioni: Per la sfida diretta con Bologna coach Galimberti schiera Peslac in cabina di regia con Martinez opposto, Puliti e Cavalcanti in banda, Orlando e Biasotto al centro e Calitri libero. Dall’altra parte della rete coach Guarnieri schiera Sitti in regia con Listanskis opposto, Aprile e Giampietri in centro, Baciocco e Maletti in banda con Brunetti libero.
    La gara
    Partenza in salita per la Moyashi, che si schianta sul muro di Aprile. Ci provano Martinez e Biasotto supportati dall’ace di Orlando, ma Bologna si porta sull’8-6. I neroverdi ci provano con capitan Puliti e Martinez, ma gli errori sono molti e i felsinei prendono il largo (16-12). Ancora la coppia Puliti-Martinez prova a recuperare Bologna, ma i padroni di casa, trainati da Listanskis, si portano sul 21-17, e coach Galimberti chiama il doppio cambio con Pedroni e Vattovaz per tentare la ripresa, ma l’ex Baciocco conclude il lavoro portato avanti dai suoi e ottiene il set 25-21.
    Migliore la partenza del secondo parziale, con la Moyashi che spinta da Orlando e Martinez riesce ad ottenere fin da subito il vantaggio. Raggiunti dai felsinei sul 5-5, i neroverdi si trovano davanti un muro invalicabile che porta Bologna sull’8-6. Galimberti cambia tutto con Chadtchyn e Tomassini, e la Moyashi trova un buon break sul turno al servizio di Martinez (16-16). La situazione non si sblocca, ma con Martinez e Chadtchyn i neroverdi riescono a trovare il +2 sui felsinei sul 20-22, e sono ancora loro due a condurre la Moyashi alla vittoria (22-25).
    Trovata la carica, i neroverdi le provano tutte per non far scappare Bologna (8-6). Blackout per la Moyashi in ricezione, che vanifica gli sforzi di Orlando e consente a Bologna di allungare grazie ai tre ace di Baciocco (14-7). Ci provano Tomassini e Martinez, ma i felsinei sono di un altro livello (21-15). Coach Galimberti chiama il doppio cambio con Pedroni e Vattovaz per spingere i neroverdi ad una risposta più decisa, ma i muri di Maletti e Aprile consegnano il set a Bologna (25-16).
    Faticano i neroverdi all’inizio del quarto set, e i numerosi errori sovrastano i punti di Orlando e Martinez (8-4). Con Peslac a muro e Puliti in attacco, la Moyashi prova a riagganciare Bologna, ma i padroni di casa non desistono e si portano sul 16-13. Entrano in campo Vattovaz e Pedroni, ma il cambio non sortisce effetto e Listanskis porta i suoi sul 21-16. Richiamato il doppio cambio, gli errori continuano ad essere troppi e Bologna non esita ad approfittarne. Una presa d’orgoglio da parte della Moyashi le permette di annullare quattro match-point, ma Maletti riesce a trovare il mani-out vincente (25-21).

    TABELLINO
    GEETIT BOLOGNA 3 – MOYASHI GARLASCO 1
    PARZIALI: 25-21, 22-25, 25-16, 25-21.
    MOYASHI GARLASCO: Peslac 4, Tomassini 3, Cavalcanti, Pedroni, Chadtchyn 6, Martinez 21, Biasotto 2, Vattovaz 1, Calitri (L), Accorsi, Orlando Boscardini 9, Puliti 9.
    All. Galimberti, Vice Moro.
    8 muri, 4 ace, 15 errori al servizio, 47% ricezione positiva (27% perfetta), 47% efficienza in attacco.
    GEETIT BOLOGNA: Aprile 7, Giampietri 7, Omaggi, Sitti 3, Baciocco 13, Sacripanti 3, Ronchi, Brunetti (L), Maletti 14, Minelli, Listanskis 23. NE: Serenari,
    All. Guarnieri, Vice Not.
    12 muri, 6 ace, 18 errori al servizio, 50% ricezione positiva (28% perfetta), 53% efficienza in attacco. LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Modica cade al “PalaRizza” con la capolista Banca Macerata

    Avimecc Volley Modica 0
    Banca Macerata 3
    Parziali: 20/25, 21/25, 21/25
    Avimecc Volley Modica: Raso 3, Capelli 15, Chillemi 3, Cascio, Buzzi 6, Spagnol 13, Giudice 2, Nastasi (L1), n.e. Di Franco, Putini, Italia, Tidona, Lombardo (L2), Ventura. All. Enzo Distefano; Ass: Salvo Nicastro.
    Banca Macerata: Marsili 8, Pahor, Fall 7, Penna 16, Sanfilippo 6, Scrollavezza, D’Amato, Zornetta 11, Lazzaretto 13, Gabbanelli (L1), n.e. Martusciello, Owusu, Ravellino (L2). All. Maurizio Castellano; Ass: Federico Domizioli.
    Arbitri: Antonio Gaetano di Lamezia Terme e Giovanni Giorgianni di Messina
    Modica – Nulla da fare per l’Avimecc Volley Modica che al “PalaRizza” si arrende in tre set alla capolista Banca Macerata che ha impiegato 81′ per avere ragione dei biancoazzurri di Enzo Distefano orfani di Pedro Putini che si è fatto male in settimana ed è andato in panchina per onor di firma.
    Il sestetto modicano, tuttavia, ha lottato con impegno e determinazione, ma nulla ha potuto contro la forza tecnica e fisica del sestetto marchigiano che ha guadagnato con merito e in anticipo la prima posizione nel girone Blu del campionato di serie A3.
    I marchigiani non sottovalutano l’impegno del “PalaRizza” e hanno un buon approccio alla gara, ma Modica risponde per le rime e resta in scia della capolista (7/8). Penna è il più pericoloso degli ospiti e le sue conclusioni allargano la forbice del punteggio a metà frazione (13/16). Modica va in difficoltà e Macerata da squadra di rango qual’è ne approfitta per allungare ulteriolmente (17/21) per poi chiudere la prima frazione di gioco in 25′ di gioco con il punteggio di 20/25.
    Modica che è a caccia del punto della matematica per accedere ai play off, accusa il colpo e la capolista prova a scappare già a inizio di secondo set (5/8). Distefano chiama a raccolta i suoi che con Capelli e Spagnol provano a rimontare (14/16). I biancoazzurri restano in scia fino alle battute finali (19/21), ma non riescono a recuperare con Macerata che fa suo anche il secondo parziale in 29′ con il punteggio di 21/25.
    L’Avimecc Volley Modica prova a ricompattarsi e nella fase iniziale del terzo set riesce anche a mettere il muso avanti nel punteggio, ma Macerata non si scompone e a metà frazione ha già recuperato il piccolo gap e si è portata avanti di 4 (12/16). Modica prova a resistere fino alla fine (17/21), ma Macerata non si lascia intimorire e chiede la contesa con il secondo 21/25 che mette fine al match con Modica che non può fare altro che accettare il k0 con il quale chiudono la serie di gare casalinghe di un campionato livellato verso l’alto in cui i biancoazzurri sono stati all’altezza e alla quale la dirigenza chiede l’ultimo sforzo per allungare la stagione all’appendice dei play off.
    “Sapevamo di avere di fronte una corazzata, – spiega coach Enzo Distefano a fine gara – la favorita per il salto in serie A2 e Macerata si è dimostrata tale. Ci hanno rispettato, hanno avuto un buono approccio alla gara e non ci hanno sottovalutato. Noi abbiamo avuto pagare pegno per l’infortunio di Putini -continua – ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Giudice chiamato in causa per sostituire Putini si è comportato benissimo in tutte le situazioni. Dico lo stesso bravi a tutti – continua – dopo una settimana complicata che ci ha portato a un lavoro mentale importante. Adesso – conclude il tecnico dell’Avimecc Volley Modica – affrontiamo questo finale di stagione con il massimo impegno per cercare di centrare il nostro obiettivo che è ancora alla nostra portata”. LEGGI TUTTO

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    Macerata chiude la Regular Season con il 3-0 a Modica

    I biancorossi non si sono fatti distrarre dal prossimo impegno nello spareggio promozione e, come promesso alla vigilia, hanno giocato per vincere e mettere pressione a Mantova, prossima avversaria ai Play-Off. Coach Castellano ha dovuto fare i conti con le assenze di Casaro e Orazi, ma il gruppo ha risposto con una buona prestazione dei sostituti Penna e Sanfilippo. La Banca Macerata ha controllato per gran parte della gara contro Modica, a partire dal primo set: c’è stato maggiore equilibrio nel secondo ma la qualità dei biancorossi ha avuto la meglio alla distanza, mentre nel terzo Macerata ha lasciato poco spazio agli avversari. Ora la squadra potrà lavorare in vista dello spareggio promozione visto che la prossima settimana, cioè l’ultima giornata di Regular Season, coincide con il turno di riposo per i biancorossi.
    LA CRONACA – Coach Castellano sceglie Penna al posto di Casaro, poi Zornetta e Lazzaretto; al centro confermati Fall e Sanfilippo, la regia è affidata al Capitano Marsili, il libero è Gabbanelli. Macerata avanti all’inizio della partita, Modica però risponde con il muro-out di Capelli 4-4; poi però i biancorossi tornano avanti e allungano 4-6 con l’ace di Penna. Modica recupera ancora ma di nuovo Macerata prova al fuga, propiziata dall’ace di Marsili e poi dal punto firmato da Zornetta, 9-12; coach Di Stefano vede i biancorossi ingranare la marcia e chiama il time-out. Ritrova convinzione Modica alla ripresa del gioco: lungo scambio dove i padroni di casa difendono bene e trovano il 12-14 su un’invasione dei biancorossi; Macerata è comunque avanti e prova subito a prendere il largo con il punto di Penna. Ancora Penna protagonista, dopo una buona difesa dei compagni riesce a trovare il varco giusto nel muro per il 16-20 e Macerata si avvia ad un finale di set in controllo: Buzzi manda out la battuta decisiva che permette ai biancorossi di chiudere 20-25. Riparte avanti la Banca Macerata che con una buona ricezione e il contrattacco di Sanfilippo si porta sul 3-5. Modica vuole evitare la fuga dei biancorossi e riesce a trovare l’8-8 con l’ace di Chillemi che inganna Lazzaretto; ci credono i padroni di casa e con la schiacciata di Capelli vanno sul 10-9. Macerata recupera subito e prosegue una fase combattuta dell’incontro, con buoni ritmi e le squadre che si inseguono, 14-14. I biancorossi sorpassano ancora e provano ad allungare in un momento decisivo: Fall buca al centro poi Marsili trova l’ace e Macerata va sul 17-19; Modica reagisce e accorcia, risponde di nuovo Fall con il 19-21. Nuovo break biancorosso con il diagonale di Lazzaretto e l’errore di Buzzi, 20-24, quindi chiude il muro di Sanfilippo, 21-25. Nuovo equilibrio nel terzo set ma è ancora efficace il muro biancorosso che permette ai ragazzi di coach Castellano di ribaltare l’iniziale svantaggio, 5-6. Cerca di scappare Macerata: Penna a due mani mette a terra per il +3, poi ace di Zornetta e i biancorossi vanno sul 9-13, time-out per Modica. Lo stop non ferma Macerata che gioca bene e controlla il gioco; la squadra ospite macina punti e allunga ancora l’errore dei padroni di casa propiziato da Pahor, 13-18. Sbagliano invece in ricezione i biancorossi e Buzzi ha gioco facile, poi Capelli trova un colpo preciso che supera la difesa di Macerata, 20-22 e finale che si riapre: ci pensano Penna e l’ace di Lazzaretto ad agevolare la vittoria che arriva con il 21-25.
    Il tabellino:
    AVIMECC MODICA 0
    VOLLEY BANCA MACERATA 3
    PARZIALI: 20-25, 21-25, 21-25.
    Durata set: 25’, 28’, 27’. Totale: 80’.
    AVIMECC MODICA: Raso 2, Capelli 15, Chillemi 5, Nastasi, Cascio, Buzzi 5, Spagnol 13, Giudice 2. NE: Di Franco, Putini, Italia, Tidona, Lombardo. Allenatore: Di Stefano.
    VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 7, Pahor, Fall 8, Penna 16, Sanfilippo 6, Scrollavezza, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 10, Lazzaretto 13. NE: Owusu, Ravellino. Allenatore: Castellano.
    ARBITRI: Gaetano e Giorgianni. LEGGI TUTTO

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    Mirandola crolla a Cagliari

    Stadium non riesce ad operare il sorpasso su Garlasco e cade sotto i colpi di Cagliari. I playout ancora raggiungibili, ma la corsa si fa sempre più complicata. Osservata speciale la partita Bologna-Garlasco, dove una vittoria dei lombardi con qualsiasi risultato chiuderebbe il campionato di Stadium con una settimana di anticipo

    Mescoli schiera Nasari e Rossatti in banda, Quartarone e Albergati sulla diagonale principale e Rustichelli con Bombardi al centro. Subentra in seconda linea il libero Scarpi.

    Cagliari vuole tornare a vincere davanti al suo pubblico, e parte fortissimo volando sul 9-4. Mescoli chiama timeout per raggruppare le idee. Calarco consolida il vantaggio del CUS con un muro su Rossatti. Mirandola riesce ad accorciare a -3 grazie ad un Albergati che tra muro e attacco non ne risparmia una ai padroni di casa. Svantaggio ancora invariato nell’approccio alla zona calda del parziale (17-14). Rossatti mura Calarco in uno contro uno, e Ammendola chiama una pausa per discutere coi suoi sul 17-15. Difficoltà per Stadium che cede due lunghezze e fa tornare gli avversari sul 19-15. Il timeout di Stadium rompe il ritmo, e un salvataggio mostruoso di Rossatti seguito da un ace dello stesso abbrevia nuovamente le distanze (19-17). Il tecnico degli isolani non vuole sprecare il vantaggio costruito e si porta in timeout per evitare una risalita dei gialloblù, che si portano sul 21-20 prima di un punto a centro rete di capitan Menicali. Fatale il finale di set per gli emiliani, che cedono 25-20.

    Il secondo set viene aperto da un mani out di Calarco. Nasari pareggia subito il conto, ma la parità è destinata a durare poco, con il CUS che scappa sul +3 anche grazie ad una Stadium in estrema difficoltà al servizio. Quando i punti diventano 4 (10-6), Mescoli chiama timeout per evitare ulteriori danni sul turno di servizio di Calarco. Gli emiliani sono in crisi e consentono addirittura il raddoppio agli universitari (16-8). Quartarone e soci battono finalmente un colpo e riescono a tornare a -5. L’idillio dura poco: i cagliaritani segnano fino al 20-12. Il tecnico di Mirandola chiama ancora una pausa ma in campo non si riesce a spezzare il buon ritmo dei padroni del PalaPirastu. Sono 10 le lunghezze di vantaggio del CUS: quando Bombardi si porta al servizio, il tabellone recita 23-13. Parziale senza storia con Mirandola che annulla due dei 10 set point a disposizione degli universitari prima di capitolare.

    Tutta diversa la partita da costruire per la Stadium nel terzo e decisivo parziale. L’avvio promette qualcosa in più con un immediato vantaggio 0-2. Guida bruciata immediatamente dai cagliaritani che si prendono il pareggio a 4. Si procede a sportellate per tutta la prima parte del set; gli universitari si prendono anche un +2, annullato però nell’approccio alla doppia cifra dal solito Albergati. Kindgard e compagni non ci stanno: ritrovano un quadruplo vantaggio 15-11 e obbligano gli emiliani al timeout. Nulla cambia nella situazione di Mirandola: 19-13 e secondo timeout. Albergati e Nasari rianimano le speranze dei loro che lentamente avvicinano a 4 distanze (21-17). Marinelli fiuta i playoff matematici, e tira 6 match point per gli isolani. Albergati ne annulla uno, ma nulla da fare sull’attacco di Busch del secondo tentativo.

    Ad ora ancora disponibile la salvezza per Mirandola, che si vede però vincolata ad una doppia sconfitta di Garlasco, sia nell’incontro delle 18.00 che in quello della settimana successiva. LEGGI TUTTO