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    Brescia, MySpritz nuovo sponsor di maglia. Ecco le amichevoli pre-campionato!

    Nuovo sponsor di maglia per la Consoli Centrale del Latte McDonald’s: Polini Group Italia con il marchio MySpritz entra nella famiglia Atlantide. MySpritz darà anche il nome al premio di miglior giocatore. In attesa del raduno del 25 ecco il calendario delle amichevoli: primo test il 15 settembre.
    BRESCIA – In attesa del raduno di martedì 25 agosto a Caionvico, in questa lunga estate calda che cosa c’è di meglio di un aperitivo? Eccolo servito!
    L’Atlantide Pallavolo Brescia presenta infatti un nuovo importantissimo sponsor di maglia, MySpritz, che da Ottobre verrà ripreso sulle divise della Consoli Centrale del Latte McDonald’s Brescia. Polini Group Italia con sede a Paratico in provincia di Brescia con il proprio marchio MySpritz decide di entrare nello sport bresciano, in uno dei momenti storici forse più complessi. “La nostra azienda da sempre è vicina allo sport e alle iniziative sul territorio – spiega Simone Polini direttore generale Polini Group Italia – in particolare riteniamo che la freschezza della pallavolo sia perfetta per veicolare i nostri marchi. Nel corso della stagione, se le regole lo permetteranno, vogliamo costruire con Atlantide, con i suoi sponsor e con i suoi tifosi tanti eventi: l’aperitivo lo mettiamo noi!”.
    MySpritz diventerà anche uno dei riconoscimenti più ambiti in occasione di ogni partita al San Filippo. Sarà infatti il Title Sponsor del premio al miglior giocatore di ogni partita: MVP MySpritz. L’atleta verrà omaggiato naturalmente con una bottglia di MySpritz che “responsabilmente” berrà con i suoi compagni di squadra.
    Soddisfatto il direttore marketing della società bresciana Claudio Chiari: “Siamo contentissimi di questa partnership: Polini Group è un’azienda internazionale dalla quale speriamo anche di imparare molto. Con gli altri sponsor ci aiuterà ad attraversare questo momento delicato per lo sport italiano. Nonostante le difficoltà siamo molto carichi e siamo convinti di essere un’ottima piattaforma sportiva per i nostri partner. Oltre a ciò l’inserimento nel decreto Agosto del credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive offre alle aziende una buona opportunità fiscale fino a fine anno. Confidiamo quindi di presentare altri partner entro l’inizio della stagione.”
    Definito nel frattempo il calendario delle amichevoli pre campionato. Il primo test è fissato il 15 settembre contro la nazionale italiana Juniores in ritiro in Valle camonica, il 18 sarà già derby con Bergamo e nell’occasione le due squadre saranno premiate dalla Fipav regionale per la splendida finale di Coppa Italia di A2 giocata a Febbraio. Il 24 Settembre durante un mini ritiro in programma a Rimini l’Atlantide affronterà la Virtus Fano squadra miltante in A3.
    Ottobre prima della trasferta di Taranto in programma il 18 che aprrà la stagione vedrà in campo la Consoli Centrale del Latte McDonald’s Brescia ben tre volte: sabato 3 alle 17 a Lumezzane per il Trofeo Sferc contro Reggio Emilia; il 7 a Bergamo per il secondo derby pre season, mentre venerdì 9 a nove giorni dall’inizio della stagione Tiberti e compagni chiuderanno la preparazione a Reggio Emilia. Gli orari e le location di alcune partite sono ancora in via di definizione.
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    Polini Distillates, Wines & Beverages fondata nel 1967 da Giovanni Polini con sede a Paratico (BS) è uno dei più grandi gruppi del settore D&B in Italia e fra i principali in Europa. Tuttora di completa proprietà della famiglia Polini, è una realtà fortemente legata al territorio di origine, da cui proviene oltre l’80% della forza lavoro. Produce 30 milioni di bottiglie l’anno che commercializza in oltre 35 Paesi del Mondo. Tra i marchi più popolari, il Limoncello Liberty, la linea dedicata al settore degli aperitivi MySpritz, ma anche la VODKA 2Nite, venduta soprattutto nel Nord America e in estremo Oriente LEGGI TUTTO

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    Emma Villas Aubay Siena, ecco lo staff medico e fisioterapico del team per la prossima stagione

    Flavio D’Ascenzi, Mauro Picchi e Walter Vannuccini faranno parte dello staff medico  della Emma Villas Aubay Siena in vista della prossima stagione agonistica, con il team biancoblu che prenderà parte al campionato di Serie A2. Lo staff fisioterapico sarà invece composto da Francesco Alfatti e da Antonella Petri. Flavio D’Ascenzi, docente dell’Università di Siena e […] LEGGI TUTTO

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    Il dott. Mura in prima linea nel team Agnelli Tipiesse

    Il dott. Maurizio Mura sarà ancora a fianco di Agnelli Tipiesse per seguire la parte medica della squadra.
    Un ruolo di primaria importanza visti i tempi, il dott. Mura si è prodigato in prima linea durante l’emergenza sanitaria che ha colpito Bergamo, seguendo direttamente i suoi pazienti con visite anche a domicilio, contraendo egli stesso il tanto temuto virus, da cui ne è uscito più forte di prima.
    Maurizio Mura è con Olimpia dai tempi della serie B, dal 2013, è medico di famiglia dall’85, e ha uno studio dentistico a Bonate Sopra. E’ rimasto appassionato da questa realtà da quando ricevette la chiamata dell’allora dg Pesenti per venire a gestire la parte medica del team, da ex giocatore ha sempre seguito con passione tutti i campionati di Olimpia. Maurizio Mura ha infatti disputato molti campionati di serie nella bergamasca giocando nel ruolo di palleggiatore, la pallavolo ha sempre avuto un posto molto importante nella sua vita.
    “Ho sempre giocato a pallavolo, da ragazzino, anche oggi, per trovarmi con gli amici, ma ho sempre giocato sin dagli anni 80 in campionati agonistici; avevamo anche fondato una società a Somma Lombardo, poi mi sono trasferito nella bergamasca. Ho anche giocato con il Presidente di Tipiesse Perego, nel Locate Ponte San Pietro in serie D, poi ho vinto il campionato CSI a Curno e in seguito sempre a Curno in prima divisione, fino ad oggi a Boccaleone in prima divisione”
    Che ne pensa di questa nuova collaborazione con la società di Cisano?
    Sono uno dei fautori della congiunzione, conoscendo Carlo Perego ero sicuro della sua passione verso questo sport e sapevo che la società di Cisano era una buona società gestita da persone serie. Da soli sarebbe stata dura difficile andare avanti, le spese sono tante, più forze si uniscono e meglio è anche in vista di una futura Superlega che è il sogno di tante persone, e mi dispiace che altre società non abbiano aderito.
    C’è quindi stata anche un’unione dello staff medico che con il dott. Valsecchi ha acquisito una nuova forza, lui sarà responsabile dello staff medico, ed essendo ortopedico seguirà tutta la la parte legata ai piccoli traumi o infortuni veri e propri (sperando che non ce ne siano), io mi occuperò della parte “spicciola”, vale a dire il riferimento più prossimo a quello che è il medico di famiglia: i ragazzi sono lontani da casa e quindi non hanno un riferimento diretto al loro medico, quando possibile li seguirò anche in trasferta, ormai anche la mia famiglia si è appassionata quindi se posso vado volentieri, mi è capitato più volte in passato di intervenire nel pre-partita per risolvere qualche problema.
    Come ha affrontato la sua esperienza con il Coronavirus?
    Sono stati due mesi drammatici dopo la finale di Coppa Italia, anche se devo dire che per me è stato il periodo di più soddisfazione dal punto di vista professionale. I miei pazienti mi hanno riempito di orgoglio, perchè ho potuto vivere in modo forte e molto intenso quel senso di aiuto verso il prossimo che poi è lo scopo per cui ho cominciato la mia carriera di medico, ho fatto il medico per aiutare gli altri e nel momento di emergenza sanitaria mi sono sentito al massimo della mia professionalità.
    Sul territorio sono riuscito a gestire la gran parte dei miei pazienti 24 ore su 24, non spegnendo mai il telefono e restando sempre disponibile per loro perchè l’emergenza richiedeva questo. Io come altri miei colleghi abbiamo effettuato questo tipo di servizio, andando anche a domicilio, avendo disponibilità come dentista dei presidi che in un certo momento erano venuti a mancare potevo permettermi di lavorare in modo protetto, sia in modo operativo che psicologico, gestendo anche la grande paura che si era venuta a creare per il coronavirus.
    Che ne pensa dell’attuale situazione pandemica nella bergamasca e in generale in tutta Italia?
    In questo momento la situazione nella bergamasca non mi preoccupa troppo, da un’analisi fatta la percentuale di persone che sono venute a contatto con il virus è abbastanza alta da pensare che difficilmente potrà ripetersi qui la situazione vista nei mesi scorsi. Il virus ha bisogno di persone che non sono venute a contatto con esso per riprodursi;  partendo dal presupposto che questo virus assomiglia tantissimo agli altri coronavirus, come ad esempio è stato per la Sars, se uno è venuto a contatto con il covid pare al momento che abbia sviluppato una certa immunità cellulare oltre a quella degli anticorpi igG.
    Senz’altro come si sta osservando in questo periodo vacanziero ci saranno dei focolai dove il virus non è ancora arrivato, nella bergamasca, bresciana e milanese non sarà più così, c’è anche un grande senso civico che si è sviluppato da noi, rispetto ad altre zone che non si rendono conto della gravità della situazione nell’osservanza delle misure protettive.
    Lei si è ammalato durante la pandemia?
    Sì ho preso il virus, anche se principalmente non avevo grossi sintomi, ho fatto il test sierologico ed è risultato positivo, con tampone negativo, non l’ho fatto in modo drammatico, ho avuto un malessere generalizzato per dodici giorni senza febbre, non l’ho nemmeno trasmesso in famiglia fortunatamente, sono dell’idea che non emettendo il virus con la tosse e le goccioline di saliva la contagiosità sia minore, ecco perchè la mascherina va portata assolutamente finchè il virus non sarà scomparso del tutto, soprattutto in luoghi chiusi e all’aperto  dove c’è il rischio di incrociare la gente.
    Che ne pensa dei protocolli sportivi sanitari previsti dai decreti?
    I protocolli che sono previsti e che stanno attuando nel calcio ad esempio sono improponibili nel volley per quanto riguarda i costi, non sono applicabili nelle società sportive di volley, le società chiuderebbero: tamponi ogni 4 giorni ai giocatori e il sierologico ogni 15. Questo tipo di protocollo aveva senso qualche mese fa quando c’era l’emergenza molto alta, oggi si parla di focolai, quindi nel momento in cui si fa della prevenzione, controllo della sintomatologia e c’è la tracciabilità, si riesce ad isolare subito il problema: è assolutamente necessario fare il tampone non appena c’è il sintomo, per questo deve esserci il massimo senso di responsabilità degli atleti che devono avvisare immediatamente il medico alla prima avvisaglia di febbre o respiratoria.
    In caso di atleta positivo come ci si dovrebbe comportare in un momento magari di pieno campionato?
    Purtroppo quando c’è un atleta positivo andrebbe isolata l’intera squadra, dal punto di vista sanitario così come tutti i contatti diretti, quindi è chiaro che ci deve essere un grande senso di responsabilità da parte degli atleti ad evitare più possibile assembramenti nella vita quotidiana: occorre avere una certa accortezza per quanto riguarda i luoghi e persone che si frequentano ed indossare tutti i dispositivi di protezione. L’allerta per giocatori e staff deve essere sempre alta, perchè il campionato si bloccherebbe, gli atleti dovrebbero stare in quarantena, bisogna evitare in tutti i modi che giocatori o staff si infettino.
    Per quanto riguarda la terapia, ci sono delle buone prospettive oggi?
    La terapia oggi si conosce, in passato c’è stata emergenza per il ritardo degli interventi e lo stress del sistema sanitario, adesso si sa che al primo sintomo bisogna subito intervenire per bloccare la cascata infiammatoria, è quella che causa le complicazioni respiratorie. Oggi si sa cosa fare, grossa paura per l’esito finale o la letalità non c’è più perchè si sta intervenendo subito. Parlando di numeri su 1600 mutuati che seguo, circa 500 hanno contratto il virus, di cui 2 sono purtroppo deceduti, ma solo 7 ricoverati. Gli altri se la sono cavata con qualche giorno di febbre, ossigenoterapia a casa, però non drammatico per tanti. Certo i dati in Italia davano un grande senso di malessere generale.
    Secondo lei i media hanno fatto un buon lavoro tenendo alta l’allerta?
    In periodo di emergenza hanno fatto un buon lavoro, giusto tenere sempre alta la soglia di attenzione della gente, poi hanno un po’ trascinato, ma lo fanno secondo me per tenere attivo il senso civico, stiamo ripartendo con attenzione e bisogna assolutamente restare attenti finchè non ci sarà il vaccino, conviverci con consapevolezza. La paventata paura della seconda ondata è riconducibile al fatto che in autunno ci saranno senz’altro le varie influenze stagionali, che cominceranno a ripresentarsi, di buono c’è che ora la Regione Lombardia permette anche ai medici di base di prescrivere i tamponi in tempi celeri per cui si riesce ad avere il risultato entro un paio di giorni, fa pensare che la cosa potrà comunque essere contenuta.
    Perchè il sistema sanitario è collassato secondo Lei?
    Andava preventivata prima la cosa: io faccio sempre riferimenti ai sistemi militari, quando si faceva il servizio militare un tempo ogni mese veniva suonato un allarme e tutte le squadre si comportavano come da protocollo, vedendo di conseguenza tutte le eventualità e varianti possibili a seconda di ciò che sarebbe potuto succedere. Nel sistema sanitario questo non avviene mai, l’attacco virale doveva essere preventivato anche a livello nazionale, con forniture di mascherine adeguate, dispositivi, attivare protocolli di emergenza ben studiati e già consolidati. Si è dovuto mettere in atto misure straordinarie non collaudate, poi qui c’è stato il finimondo a causa dell’alto numero di contagiati, quindi abbiamo subìto la pressione della quantità. Tanti miei colleghi sono morti perchè non avevano i presidi. Andavano preventivate queste cose: mi immagino cosa potrebbe fare poniamo l’ipotesi più drammatica ma nemmeno così impensabile, un disastro nucleare. Se non c’è un allarme per il virus non c’è nemmeno per il disastro nuclerare: ad oggi non sapremmo cosa fare. Il ministro della sanità dovrebbe prevedere pandemie e disastri collaudando protocolli per queste eventualità. Oggi i protocolli per la pandemia in ATS sono abbastanza buoni, con questi sistemi di tracciabilità che stanno funzionando ora, si comincia a ragionare. Prima ad esempio si pensava che infermieri e medici una volta passata la febbre potessero tornare a lavorare, invece la contagiosità c’era ugualmente.
    Le impressioni che ha avuto nei primi giorni di preparazione atletica dei ragazzi?
    Ho visto un grande entusiasmo, che fa molto bene al movimento, sia da parte dei giocatori che arrivano da Olimpia che da quelli di Cisano e così per lo staff. Speriamo che questo entusiasmo si rifletta anche sul pubblico, che non si percepisca la perdita di identità di una delle due società di provenienza ma che si lavori insieme per creare qualcosa di nuovo e altrettanto grande. Lo stato di salute generale dei ragazzi è buono, ho effettuato i primi test sierologici e continuerò a tenere monitorata la situazione e questo presuppone da parte dei giocatori e staff la massima collaborazione.
    Foto: Roberto Marini
    Linda Stevanato- Ufficio stampa Agnelli Tipiesse LEGGI TUTTO

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    Si parte il 19 agosto. Bongiovanni: “Pronti a fare bene”

    Ormai ci siamo: si avvicina il 19 agosto, data del raduno della Prisma Taranto Volley, in vista della stagione sportiva 2020/21. La compagine rossoblù inizierà, quindi, il suo percorso di preparazione al prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca a partire da mercoledì, giornata in cui ci sarà il raduno della squadra e le visite […] LEGGI TUTTO

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    Il fisioterapista Federico Carenini punto di riferimento per l’Agnelli Tipiesse

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    Un punto di riferimento per gli atleti e per tutto lo staff tecnico. Federico Carenini continua la sua avventura nel mondo della pallavolo e sarà nel team medico dell’Agnelli Tipiesse con il ruolo di fisioterapista, insieme al collega Matteo Bonfanti.
    Federico Carenini fisioterapista della nuova Agnelli Tipiesse
    Questo sarà il terzo anno nel mondo della pallavolo per il fisioterapista Federico Carenini, che ha già lavorato con la Tipiesse Cisano nell’ultima stagione di serie A3 e nel campionato 2017-18 di serie B, chiuso dai cisanesi con la storica promozione in serie A2. Carenini ha seguito un corso biennale da massofisioterapista e alcuni corsi di massaggio miofasciale; attualmente collabora anche con lo studio di Roberto Maestroni (fisioterapista a Cisano nell’ultima stagione, ndr) a Barzana nella bergamasca.
    “Un contesto bellissimo per crescere professionalmente”
    “Sono molto contento di aver ricevuto la conferma dopo la notizia della collaborazione tra Cisano e Olimpia. Mi spiace di non collaborare più con Roberto Maestroni perché, oltre al rapporto lavorativo, si era costruito anche un bel rapporto umano; ma devo dire che sono veramente molto carico per la nuova stagione e per collaborare insieme al nuovo fisioterapista – racconta Federico Carenini – Ho già iniziato a lavorare con qualche giocatore: dalle prime impressioni mi sembrano tutti, oltre a ottimi atleti, anche dei bravi ragazzi e quindi non vedo l’ora di conoscerli tutti meglio durante l’anno. Le impressioni sono ottime anche per quanto riguarda tutto lo staff tecnico e medico, in particolare con coach Graziosi che è un allenatore di grande esperienza. Sono quindi molto felice di poter lavorare in un contesto bellissimo e di alto livello per crescere professionalmente ma anche dal lato umano”.
    Foto: Roberto Marini
    Valerio Pennati – Ufficio stampa Agnelli Tipiesse

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    Tra una settimana inizierà la preparazione della Rinascita

    Inizierà tra meno di una settimana  la preparazione della nuova rosa della Rinascita Lagonegro. La squadra affidata ai mister Gianco D’Amico e Roberto Di Maio , si radunerà a Lagonegro Presso Hotel San Nicola per il primo incontro con la società e lo staff tecnico  a cui seguirà un collegiale di dieci giorni con sedute […] LEGGI TUTTO

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    RADUNO SEMPRE PIU’ VICINO

    Ormai ci siamo e lo diciamo con il sorriso sulle labbra. Raduno del 19 agosto che si avvicina sempre di più. Appuntamento per le ore 18:00 al PalaParenti. La compagine biancorossa si sta preparando sia mentalmente che fisicamente per l’inizio della nuova Season, la stagione del riscatto, della verità, della voglia di mettersi di nuovo in gioco.
    Una rivoluzione a Santa Croce, decisioni ponderate, comunicate con prontezza e metodo. Occasione pubblica per conoscere i nuovi atleti, ben otto, con quattro confermati dalla stagione colpita dal Covid.
    Esterno del palazzetto santacrocese che si dipingerà di nuovo di biancorosso, nell’evento che ormai è diventato fondamentale per iniziare al meglio la stagione. I tifosi potranno rimanere vicino ai giocatori, sempre indossando la mascherina. Stessa cosa per la stampa che potrà colloquiare con il team.
    La società invita quindi i tifosi a partecipare al Raduno del Team. Saranno presenti anche i mezzi stampa e le autorità Istituzionali.

    Francesco Rossi – Ufficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Matteo Bonfanti fisioterapista d’eccellenza per la nuova Agnelli Tipiesse

    Matteo Bonfanti sarà il nuovo fisioterapista del team guidato da Graziosi. Ha già lavorato con il team Olimpia nel 2016, nel primo anno di serie A2 e conosce già l’ambiente bergamasco. Matteo lavora per il centro medico sportivo Perform insieme ad Emanuele Arioli, mental trainer volto noto di Olimpia. Di Milano, ma bergamasco acquisito classe 1981 Bonfanti […] LEGGI TUTTO