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    La regia parla argentino con Fefè Garnica

    Fernando Garnica arriva alla Delta Group dopo aver trascinato Reggio Emilia alla conquista della Coppa Italia e della promozione in Superlega
    Parlerà argentino nella prossima stagione la regia della Delta Group Porto Viro: alla corte di coach Matteo Battocchio arriva Fernando Gabriel Garnica, per tutti Fefè, palleggiatore nativo di Buenos Aires (ma con passaporto italiano) che l’anno scorso ha trascinato Reggio Emilia alla vittoria della Del Monte Coppa Italia e dei playoff di Serie A2 Credem Banca.
    Classe 1980, 190 centimetri di altezza e un bagaglio sconfinato di tecnica, esperienza e carisma, Garnica raccoglie idealmente il testimone dei connazionali Cuda, Kindgard e Vinti, che a Porto Viro hanno lasciato ottimi ricordi.
    Ecco come il nuovo acquisto della Delta Group racconta il suo approdo in nerofucsia: “La società mi aveva già cercato in passato e quest’anno è tornata alla carica. Mi ha fatto davvero piacere sentire questo interesse per me, la scelta poi è diventata ancora più facile con l’arrivo di un coach bravo ed emergente come Battocchio e la prospettiva di costruire una squadra competitiva. Il primo impatto con il club e la città è stato da dieci, se non di più, anche mia moglie e mio figlio sono rimasti entusiasti. Siamo stati accolti benissimo e abbiamo subito respirato un’atmosfera familiare. Credo sia per questo che gli argentini si sono sempre trovati bene qui: siamo persone molto ospitali e ricevere un’accoglienza del genere ti fa sentire a tuo agio, a casa. Un messaggio per i tifosi? Ne ho conosciuti diversi nei giorni scorsi e li ringrazio per il loro affetto. Quello che mi sento di promettere è che questo giovincello di 42 anni darà tutto quello che ha in corpo per renderli orgogliosi della loro squadra. Vogliamo che tutta la città si senta coinvolta, la mia speranza è che il palazzetto sia sempre pieno e diventi il nostro fortino”.
    Cresciuto nel vivaio del River Plate di Buenos Aires, Garnica completa il percorso giovanile in Italia, tra le fila del Volley Brolo. Dopo un primo assaggio di Serie A1 nel 2003/2004 a Gioia del Colle, prosegue la sua maturazione con tre stagioni consecutive di B1, l’ultima delle quali, ad Avellino, gli vale il biglietto di ritorno per la Serie A. Nel 2007/2008 gioca in A2 con gli irpini, quindi si sposta a Ravenna in B1, dove ripete la “formula”: promozione e stagione successiva in A2. Nel 2010 il primo passaggio della sua carriera a Reggio Emilia, l’anno seguente è a Santa Croce (sempre in A2), poi un biennio nel massimo campionato svizzero, a Lugano (2012-2014), prima di fare ritorno nella B1 nostrana (Segrate e Corigliano). Nel 2016-2017 va a Castellana Grotte in A2 e guida i pugliesi alla promozione in Superlega, disputandola da protagonista l’anno seguente. Dal 2018 sposa la causa di Bergamo in A2 vincendo una Coppa Italia, nel 2020 torna a Castellana, nel 2021 fa un altro tuffo nel passato, stavolta a Reggio Emilia, dove scrive la storia del Volley Tricolore con la straordinaria doppietta coppa-promozione.
    Un’annata indimenticabile, quest’ultima, da cui Garnica ha saputo trarre stimoli ed insegnamenti preziosi: “Ogni anno si riparte da zero, i successi personali e di squadra del passato non contano, tutto è possibile all’inizio di un nuovo campionato. Personalmente ho sempre voglia di vincere, di raggiungere nuovi traguardi e di rendere più forte il club in cui gioco. E poi alla mia età so di avere sempre meno ‘colpi in canna’, per cui sento di dover dare il massimo per rimanere ancora al top. La stagione di Reggio mi ha insegnato che se tutto il gruppo dà la propria disponibilità e lavora nella stessa direzione, con voglia e impegno, si possono raggiungere traguardi inaspettati e rendere i sogni realtà. È qualcosa che spero di poter trasmettere anche ai miei nuovi compagni, poi vedremo cosa ci riserverà il destino”. LEGGI TUTTO

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    Serie A Credem Banca: le date dell’ammissione ai campionati

    Serie A Credem BancaEcco le date delle scadenze per le ammissioni ai prossimi campionati
    La Lega Pallavolo Serie A rende note le date e gli orari dei termini ultimi per presentare le domande di ammissione ai prossimi campionati, relative a cessione del titolo sportivo, alla domanda o rinuncia d’iscrizione, e alla pubblicazione dell’elenco delle società ammesse.
    – Richiesta autorizzazione alla cessione del titolo sportivo: 13 giugno 2022, ore 12.00;– domanda di iscrizione come società riserva: 20 giugno, ore 12,00;– comunicazione di rinuncia all’iscrizione al Campionato: 20 giugno;– presentazione delle domande di ammissione: 27 giugno, ore 12.00;– pubblicazione elenco società ammesse al campionato: 5 luglio 22. LEGGI TUTTO

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    Conferma al centro per Bonola

    Conferme al centro per la Cave del Sole Lagonegro. È arrivata in questi giorni la firma sulla seconda annualità del centrale Paolo Bonola, che già lo scorso anno ha vestito i colori della formazione di Lagonegro. Centrale di esperienza , vanta di numeri importanti nella scorsa stagione che l’hanno visto piazzarsi secondo tra i migliori centrali per numero di muri, ben 68 tra regular season e play off. Classe 92 Bonola  è stato tra i veterani dello scorso anno rivelandosi spesso decisivo in gare importanti  per la stagione della Cave del Sole. Ora arriva la sua conferma per ritornare a Lagonegro e continuare ad essere un riferimento per il gruppo che andrà formandosi in queste settimane . “Sono felice della fiducia che la società ha riposto in me, questo mi rende orgoglioso. Dal canto mio vorrei dare ancora di più e provare a migliorare determinati aspetti e obiettivi rispetto allo scorso anno.  La squadra che si sta costruendo è buona, soprattutto in riferimento al livello dell’A2 che si alzerà notevolmente. Bisognerà essere sempre pronti e sfruttare a pieno il fattore casa, come è stato fatto quest’anno. Questo ci ha portato determinati risultati positivi. La cosa che mi piacerebbe trovare e un po’ più di continuità rispetto alla passata stagione. Lo scorso anno in alcuni frangenti abbiamo perso di continuità però penso che si possa lavorare molto bene nella prossima stagione: c’è tanta tranquillità e la società fa di tutto per farci stare bene. Faremo di tutto per ottenere risultati migliori : questo è il presupposto che mi pongo io. Siamo vogliosi di ritornare nonostante mancano due mesi, personalmente mi sto allenando tanto e quando sarà mi farò trovare pronto”. Con la conferma di Bonola si mette un tassello importante in casa Cave del Sole che nei prossimi giorni ufficializzerà gli altri nomi del roster della prossima stagione che prenderà il via con la chiusura del volley mercato e la pubblicazione dei calendari della serie A2 e della Superlega di Credem Banca fissati per il 21 luglio prossimo.

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    Prima al Nord. La motivazione di Toscani: “Bergamo, una garanzia”

    “Ministro della Difesa”. Etichetta abusata, scontata e perfino logora quando si devono aprire le porte per un nuovo libero. Quasi un “luogo comune” che viene forzato per questioni di ruolo. Per tanti forse, non per tutti. Sicuramente non per lui. Perché Alessandro Toscani, ortonese doc classe 1998, è il nuovo padrone della seconda linea dell’Agnelli Tipiesse. Studente di Giurisprudenza, ha disputato l’ultima stagione a Castellana Grotte dopo la formazione ed il lungo percorso con la Sieco Service Ortona e l’annata a Potenza Picena. Era il 2017/2018 ed il suo compagno di reparto un “certo” Francesco D’Amico.
    BERGAMO, UNA GARANZIA – “Ho scelto una società che non ha bisogno di presentazioni. Serietà allo stato puro, obiettivi e continuità di risultati impressionante da quando calca il palcoscenico della serie A2”
    EFFETTO “CICCIO” – “La presenza di Gianluca Graziosi è stata l’elemento decisivo per la destinazione. Un tecnico il cui percorso parla chiaro, cosi come fanno altrettanto i tantissimi giovani che ha saputo forgiare negli anni. Penso anche solo al primo anno dell’Olimpia in A, con Cavuto e Pierotti su tutti. E dalla prima chiacchierata con lui non posso che confermare tutte le sensazioni positive maturate nel tempo”.
    CASTELLANA GROTTE – “Un campionato contrassegnato da tanti saliscendi. Prima che il Covid si abbattesse sul gruppo, si era in linea con gli obiettivi ed il rendimento. Poi purtroppo da quel momento sono subentrati tanti problemi e ne abbiamo risentito sul piano sia fisico che mentale. Fino alla resa in gara 3 dei quarti play-off con Reggio Emilia, ossia l’avversario che si è dimostrato più squadra di tutti e che ci ha lasciato in dote un preziosissimo insegnamento sull’importanza del collettivo e sulla sua forza. Che talvolta può ribaltare ogni pronostico”.
    LE CARATTERISTICHE – “Sono ancora giovane e, naturalmente, devo migliorare ogni aspetto circa il mio ruolo. Dovessi mettere la lente d’ingrandimento, lo farei sulla difesa. In ricezione, invece, ho più solidità e sicurezza”
    NICOLAI, IL RIFERIMENTO – “Da ortonese non posso che avere il mio esempio in Paolo Nicolai. Un beacher capace di fare la storia dal punto di vista dei risultati, ma un modello assoluto come persona. Ci conosciamo benissimo, ne apprezzo le doti tecniche quanto quelle umane. Emblema di umiltà, capacità, voglia e sacrificio”.
    LA “PRIMA” AL NORD – “Il mio curriculum ha sempre preso forma tra il centro ed il sud Italia. Bergamo coinciderà con la mia prima esperienza al nord. Uno stimolo in più e tanta curiosità anche dal punto di vista dell’ambiente. Che spero di trovare caldissimo grazie al supporto dei nostri tifosi, a cui rivolgo un saluto e che non vedo l’ora di conoscere”. LEGGI TUTTO

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    UN GRADITO RITORNO PER LA PANCHINA: MICHELE BULLERI

    Sarà Michele Bulleri, il nuovo secondo allenatore della Prima Squadra dei Lupi Santa Croce per la stagione 2022/2023.Michele, allenatore pisano di 40 anni, conosce molto bene l’ambiente biancorosso avendo già lavorato a Santa Croce come allenatore e responsabile tecnico del settore giovanile femminile dal 2014 al 2018.Dopo 4 anni a Nantes (Francia) nel massimo campionato francese , come assistente allenatore, prima di Fulvio Bertini (altra vecchia conoscenza santacrocese) per 3 anni e poi di Hubert Henno nell’ultima stagione, torna ai Lupi mettendo a disposizione sia la sua esperienza di oltre 15 anni con i giovani sia la maturità acquisita nelle ultime stagioni in Ligue A.Il “nuovo acquisto” biancorosso si dice entusiasta di questa opportunità, perché allenare i Lupi in serie A è l’aspirazione a cui puntano i giovani allenatori del territorio quando intraprendono questo percorso e perché non vede l’ora di tornare a lavorare a fianco di persone con cui aveva allacciato una bella amicizia ed un rapporto di stima reciproca durante la sua prima esperienza ai Lupi. Oltre a questo ruolo, Michele, avrà anche l’importantissimo ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile della società, divenendo così la figura di riferimento per allenatori/allenatrici e atleti/e.

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    VINCENZO MASTRANGELO É IL NUOVO COACH DELLA KEMAS LAMIPEL

    Vincenzo Mastrangelo è il nuovo Coach della Kemas Lamipel Santa Croce. Mastrangelo, 52enne tecnico di Gioia del Colle, sarà nella cittadina conciaria già dalla prossima settimana. Conquistata la Coppa Italia e la promozione in Serie A2 con Reggio Emilia, Mastrangelo ha ceduto alle lusinghe dei biancorossi. Conosciamo le motivazioni che hanno portato il tecnico Vincenzo Mastrangelo a Santa Croce.
    Raccontaci l’ ultima stagione pazzesca a Reggio Emilia.
    “È stata una stagione che sarà ricordata come qualcosa di eccezionale per l’intera pallavolo italiana. La maggior parte degli atleti di Reggio Emilia non aveva mai giocato partite così importante, la maggior parte aveva poca esperienza in questi palcoscenici. Dalla partita di Santacroce a dicembre, quando vincemmo 3-2 è cambiato qualcosa nei giocatori di Reggio Emilia. Consideravo Santa Croce  fortissima , vincere in quel palazzetto era sintomo di carattere. Con la vittoria della Coppa Italia abbiamo iniziato a programmare il finale di campionato per riuscire a giocare al meglio i Playoff. Tutti sono stati bravi, dallo Staff tecnico a quello fisioterapico. Era da molto tempo che nessuno riusciva a vincere Coppa e Campionato nella stessa stagione. Spero che Reggio riesca a fare la SuperLega”.
    Il tuo futuro a Santa croce.
    “I contatti con i Lupi sono iniziati quattro anni fa. Quel 19 dicembre Alberto mi ha fatto una battuta e me la sono portata dietro fino alla firma con la Kemas Lamipel. Il Vicepresidente Alberto Lami mi ha trattato molto bene, ho siglato un contratto che mi legherò a questa realtà per due anni. Ci sono le condizioni ottimali per fare bene, per giocare una pallavolo ad altissimo livello. Quando finirà il mercato metteremo degli obiettivi”.

    Francesco Rossi – Ufficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Nazionale e Superlega: a Motta arriva Andrea Schiro

    Inizia a prendere sempre più forma la squadra biancoverde che affronterà il prossimo campionato di Serie A2 targato Credem Banca.Tra i nomi di spicco che arriveranno nella provincia di Treviso c’è sicuramente quello di Andrea Schiro.Vicentino, scuola Pallavolo Padova, classe 2001 che per l’HRK Diana Group giocherà da banda, dopo l’esperienza come opposto.Per Andrea sarà l’occasione di mettersi alla prova dopo l’anno in Superlega con la Kioene Padova e le tante estati azzurre con la nazionale minore. Campione del mondo lo scorso settembre insieme all’ex Ferrato.Andrea è attualmente impegnato a Cavalese con il gruppo azzurro under 22 che si prepara ad affrontare gli europei di categoria, ma noi lo abbiamo “disturbato” per qualche domanda.
    Ciao Andrea come stai? Al momento sei impegnato con la nazionale, ci racconti qualcosa?
    “Sono molto carico e orgoglioso di potermi allenare e confrontare con atleti della mia età, sono sicuro che questa esperienza mi potrà fare bene sia a livello sportivo che personale.Attualmente sono impegnato con il gruppo della nazionale under 22, ci stiamo allenando a Cavalese, per prepararci al meglio agli europei di categoria dato che la qualificazione l’abbiamo appena raggiunta a Guidonia.  Infatti Siamo giusto appena rientrati da Lussemburgo dove abbiamo avuto modo di confrontarci contro la nazionale tedesca.”
    Il prossimo anno per te ci sarà Motta, giocherai da banda e avrai l’occasione di metterti in mostra. Cosa ti aspetti?
    “Sicuramente da parte mia l’aspettativa è al massimo: cercherò soprattutto di lavorare tecnicamente così da poter contribuire al meglio all’interno della nuova squadra.Sono contento di poter tornare a fare il posto 4.La cosa che più mi rende felice è che questo ruolo offre la possibilità dì confrontarsi con più fondamentali.Mi aspetto di affrontare questa nuova opportunità al meglio.”
    Cosa ti ha spinto a firmare per la Pallavolo Motta e che squadra pensi sarà?
    “L’interesse nei miei confronti, la serietà dimostrata e la capacità di avermi già fatto sentire a casa sono alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a decidere di entrare a fare parte di questo gruppo.Come appunto detto prima mi aspetto molto da questa nuova esperienza, sono sicuro che il gruppo spingerà al massimo.”
    A Motta tutti parlano di clima e tifo molto caldo, cosa vuoi dire ai tuoi nuovi tifosi?
    “Anche se ora sono impegnato con la nazionale u22, non vedo l’ora di entrare in palazzetto ed iniziare a prepararmi al meglio per questa nuova stagione!Ci vediamo presto, forza Leoni” LEGGI TUTTO

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    Padura Diaz parla da leader: “Bergamo, insieme ci divertiremo”

    Due. Come il suo posto in campo, come la voglia di replicare con Bergamo. Perché Williams Padura Diaz non lascia, raddoppia. Il 35enne martello italo-cubano rimane in rossoblù e lo fa mettendo subito in chiaro ruolo ed obiettivi. Con la sua tradizionale verve. Del trascinatore, dell’uomo-faro per i giovani e di quello pronto a mettere sempre la faccia. Personalità, grinta, carattere e sfrontatezza di un professionista vero, autentico e sempre più al centro del progetto.
    RESPONSABILITA’ – “Ho parlato con la società, sono molto contento e motivato. Essere al centro di un nuovo ciclo è motivo d’orgoglio perché la volontà, oltre a quella di dare tutto me stesso, è di aiutare gli altri ragazzi nel percorso ed essere un fulcro per il gruppo che sta prendendo forma”.
    LA NUOVA A2 – “Il livello sarà stellare. Come quello che ho vissuto con la maglia di Reggio Emilia al mio arrivo in Italia oltre dieci anni fa. Quando si potevano schierare due stranieri per una regola che è stata ripristinata per la prossima stagione. Vantaggio da sfruttare sarà quello di non avere la pressione del risultato e di non essere la squadra da battere. Non si deve essere convinti d’essere i migliori, piuttosto dimostrarlo sul campo battendoci ad armi pari su tutti i campi e contro ogni avversario”.
    FAME. COMUNE DENOMINATORE – “La base, l’elemento cardine per tirar fuori qualità, dedizione, sacrificio e voglia di non mollare mai. Anche quando gli altri si mostrano superiori a te. Perché nell’arco di un’annata la flessione è fisiologica ed è quello il momento in cui si fa la differenza, con la mentalità. Perché i migliori sono quelli che riescono a mascherare la fase critica e a ripartire più convinti”.
    COPELLI, IL PRIMO COLPACCIO – “Un giocatore fantastico, emblema proprio della fame e dell’ambizione. Basta guardare il suo rendimento nell’ultimo biennio. Non per nulla il club ha deciso di cominciare la campagna acquisti da lui. E’un simbolo della voglia di fare la differenza, rispettando tutti ma senza aver paura di nessuno”.
    JOVANOVIC, UN LEONE – “Conosco molto bene Igor. Me lo ricordo da avversario in Italia, sia a Bergamo che a Livorno. L’ho seguito tantissimo nell’ultimo torneo in Spagna che ha vinto con l’Almeria: è stato protagonista di un percorso meraviglioso che si è concluso con uno scudetto meritatissimo. E’umile, forte, innamorato di questi colori e il suo ritorno è alquanto significativo. Mi ricordo che quando veniva sconfitto, bastava guardarlo negli occhi per capire quanto fosse un leone in gabbia. La sua mentalità da guerriero è tutta lì”-
    CIVITA DOCET – “L’Agnelli Tipiesse che sta nascendo mi ricorda molto l’esperienza a Civita Castellana. Con un paio di leader, con ruoli ben definiti. Si era creata una famiglia autentica, reale. Essere leader non vuol dire esserlo solo in palestra, ma anche fuori. Con comportamenti irreprensibili affinché i giovani vedano una guida anche nei momenti di difficoltà. Un esempio da seguire. Come successe in quell’anno in cui si era formato un gruppo amalgamato con ragazzi carichi e sempre pronti a dare tutto per la maglia e per fare uno step in più. Che fosse tecnico e anche psicofisico”. LEGGI TUTTO