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    Serie A2 Credem Banca su Volleyball World TV

    Serie A2 Credem BancaLa Serie A2 Credem Banca in onda su VolleyballWorld.tv
    La Serie A2 Credem Banca, che esordisce nel weekend, sarà da questa stagione trasmessa su Volleyball TV, la piattaforma pay di Volleyball World.
    La novità della stagione è stata confermata nella tarda serata di ieri con gli ultimi dettagli dell’accordo tra Lega Pallavolo Serie A e gli uffici di Volleyball World a Lausanne.
    “Il nuovo accordo con Volleyball World – conferma il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi – è un applauso internazionale alla qualità della nostra Serie A2, campionato che grazie all’impegno costante delle nostre Società è cresciuto sia tecnicamente che dal punto di vista organizzativo, seguendo la scia della SuperLega. Lo scorso anno la Serie A2 Credem Banca è stata sotto stretta osservazione da parte di Volleyball World, che l’aveva accolta sul proprio canale YouTube. Ora l’azienda ha rilevato tutti i diritti domestici e internazionali della serie e arriva il grande passo del nostro Campionato all’interno della piattaforma digitale OTT VolleyballWorld.tv, in abbonamento, al fianco della SuperLega e di altri campionati come il College NCAA e degli appuntamenti top di FIVB quali Mondiali, Mondiale per Club o Pro Tour”.

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    Le maglie da gioco progettate e realizzate da Zeus Sport: dominano i colori sociali rivisti in chiave moderna

    Esclusiva la maglia del libero dedicata al main sponsor della squadra.
    Le nuove divise da gioco che gli atleti della Tonno Callipo Calabria Volley indosseranno durante la stagione agonistica 2022/2023 a partire dal prossimo weekend, giorno del debutto nel Campionato di Serie A2 (in trasferta contro Lagonegro), si caratterizzano per essere il risultato di un equilibrato mix tra tradizione e innovazione. Radici solide quelle che la Società del Presidente Pippo Callipo ha fatto crescere nel corso dei suoi trent’anni di attività e, al contempo, spiccata dinamicità di pensiero con cui proiettarsi alle sfide del futuro. Il progetto grafico curato da Zeus Sport (sponsor tecnico fino al 2024) è la perfetta sintesi di questi due concetti la cui fusione codifica la carica e la grinta con cui il Club vuole affrontare la nuova avventura sportiva.
    Le divise sono state realizzate in tre differenti varianti colore: la prima maglia è di colore giallo, la seconda è di colore nero, mentre quella di color azzurro è la maglia dedicata al libero.
    Dai toni decisi, il design delle maglie gara si caratterizza, infatti, per il notevole impatto visivo con i colori classici rivisti attraverso una chiave moderna e aggressiva.Il kit gara Home, di colore giallo, è realizzato in polielastane bielastico con vestibilità a corpo, e presenta una grafica stampata in sublimatico nei classici colori sociali, con effetto tigrato sulle maniche (vedi immagine di copertina).
    Stesso template, materiale e vestibilità per la divisa gara Away che presenta però una base nera, con le striature sulle maniche di colore rosso.
    Particolare è la divisa del Libero, che si caratterizza per una texture stampata di colore azzurro e giallo con un chiaro richiamo ad elementi marini, pensata in onore del main sponsor della squadra, la “Giacinto Callipo Conserve Alimentari” detentrice del marchio Tonno Callipo e azienda leader nel mercato del tonno e delle conserve ittiche.
                       
    Completa la collezione 2022/23 la maglia Pre-gara che gli atleti indosseranno durante il riscaldamento che precede la partita, di un bianco elegante sempre striata di rosso sulle spalle.Il tessuto elasticizzato favorisce la massima estensibilità del capo in grado di seguire con estrema naturalezza i movimenti del corpo in gara.

    In occasione del vernissage della stagione, sul taraflex del Palasport di Villa D’Agri in terra lucana, la formazione vibonese giocherà con il Kit da trasferta di colore nero.
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    Nel segno di Zorro si apre la stagione della M&G Scuola Pallavolo

    Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli
    Weekend superlativo in compagnia del supercampione italiano. Massimiliano Ortenzi: “Abbiamo colto nel segno.”
    Tanta curiosità e tanta attesa per un evento che non ha tradito le aspettative. Un super ospite per una super iniziativa racchiusa in due serate appassionanti e ricche di spunti. Il mix perfetto di sport, teatro e cultura condotto dalla voce ferma e gentile di Luca Alici attraverso l’esperienza, i successi e le cadute di un pezzo di storia del volley italiano.
    Si è partiti dal teatro di Rapagnano con l’immancabile saluto delle istituzioni. Il sindaco di Rapagnano, Elisabetta Ceroni, a fare gli onori di casa al primo cittadino di Grottazzolina, Alberto Antognozzi, fino ai vertici sportivi della provincia, dal presidente del comitato Fipav Fermo-Ascoli Piceno, Fabio Carboni, al delegato del Coni di Fermo, Cristina Marinelli.
    Nel mezzo la benedizione del presidente della M&G Scuola Pallavolo, Rossano Romiti, a spiegare le ragioni, non meno importanti, dietro la scelta di una cornice diversa dal solito: “Siamo a Rapagnano perché la nostra filosofia è quella di abbracciare l’intero territorio. Vogliamo mettere lo sport al servizio della nostra realtà provando a far sì che quella di stasera sia l’edizione zero di un format che ci piacerebbe portare avanti e implementare negli anni. Non sappiamo ancora dove potrà arrivare questa iniziativa ma è un’idea sulla quale puntiamo moltissimo.”
    Una serata condita con un pizzico di ironia portata dai “Two Twins”, Valerio e Fabrizio Salvatori, che hanno sottoposto all’ex campione italiano alcune domande e curiosità, rigorosamente anonime, dei presenti in platea.
    A seguire i passaggi più significativi di Andrea Zorzi.
    Robert Musil diceva “Di un uomo importante non si deve sapere quello che fa, ma soltanto i suoi arrivi e le sue partenze.”
    “La mia partenza è stata qualcosa di totalmente imprevedibile. Sono stati mio padre e mia madre ad accompagnarmi per la prima volta in un’avventura sportiva che mai mi sarei immaginato. Non mi era neppure mai passato per la mente di diventare un pallavolista e questo ha stravolto totalmente la mia vita in positivo. Mi resta più difficile, invece, parlare di arrivo perché mi piace pensare che sia qualcosa di ancora lontano. La condizione peculiare della carriera di un atleta è che inizia e finisce quando si è ancora giovani ed in virtù di questo si hanno due possibilità: o si sceglie di vivere due vite oppure di viverne una sola passando la seconda parte di questa ad aver nostalgia della prima. Io ho deciso di reinventarmi provando a guardare all’interno di un mondo come lo sport, che mi ha cresciuto e mi ha cambiato, e provando a metterne in evidenza alcune complessità che spesso passano in secondo piano.”
    Educazione e sport, un binomio da trattare con cautela?
    “Da giovane ho sempre vissuto l’altezza come un disagio e da questo punto di vista la pallavolo mi ha salvato, a tal punto che per anni ho pensato che quella palla fosse la cosa più importante della mia vita. Ho deciso di smettere a 33 anni un po’ per orgoglio e un po’ per superbia, non riuscivo più ad essere costantemente concentrato e così ho deciso di iniziare a guardare dentro questo meraviglio mondo che è lo sport. Ne ho dedotto che quest’ultimo è educativo solo sotto certi punti di vista. E’ un ambiente meritocratico ma anche competitivo e la competizione può portare alla sopraffazione. Ti porta a pensare che la vita sia come una partita, o si vince o si perde, ma la vita non è solo questo. Fuori dal campo quella riga che separa la vittoria dalla sconfitta non si adatta ad un mondo che, invece, è così vario e così ricco di sfaccettature.
    Credo che da questo punto di vista uno sport come la pallavolo possa esaltare sicuramente la cooperazione, le responsabilità individuali ed il rispetto dei ruoli. Penso al concetto di rete e mi rendo conto che quando la palla è al di là di questa non c’è niente che tu possa fare se non cercare di prevedere le mosse dei tuoi avversari e prepararti alla prossima giocata, il che è sicuramente un’attitudine molto valida per esempio nel mondo aziendale e del lavoro nel suo complesso.
    Un concetto che invece reputo poco attinente allo sport è quello dell’inclusività ed è in parte legato a quanto detto poco sopra in merito alla competizione. Lo sport non può essere maestro di inclusività perché ha bisogno di specificità, è selettivo e tende a scegliere i migliori per poi naturalmente categorizzarli in nome di una competizione il più possibile equilibrata ed appassionante. ”
    Fairplay di oggi e di ieri, cosa si dicono gli avversari sotto rete?
    “Devo ammettere che negli anni ‘90 il fairplay era molto meno accentuato di oggi. Quello sotto rete era un regno di sguardi terrificanti e turpiloqui impossibili da riportare ai quali guardo ancora oggi con un pizzico di nostalgia.”
    Qual è la tua idea di leadership?
    “Questo è un concetto del quale conosco molto poco perché nella mia testa di atleta l’allenatore è il solo e unico leader e io l’allenatore non l’ho mai fatto. Esiste una separazione molto netta tra giocatori e tecnico e le squadre che funzionano meglio sono proprio quelle dove c’è maggior chiarezza e distinzione dei ruoli. Se parliamo di leadership bisogna parlare di profili come Velasco, Capello, Sacchi e De Giorgi.”
    A proposito di Fefè… Cosa pensi dei recenti risultati ottenuti dalla nazionale maschile?
    “La mentalità da giocatore mi porta a pensare subito al prossimo obiettivo ed in certi casi si rischia di non apprezzare abbastanza la bontà di questa ciclopica impresa. Ciò che mi rende più orgoglioso è vedere dei ragazzi così vincenti ed allo stesso tempo così giovani ma la mia sensazione è che Fefè sia dotato di un’intelligenza e di una brillantezza fuori dal comune che gli permettono di districarsi in qualsiasi contesto ed in qualsiasi situazione senza essere mai scontato né banale. La sua forza più grande sta nella ricca esperienza accumulata in panchina grazie alla quale ha saggiato tutte le situazioni più belle e più brutte della vita di un allenatore, dalle vittorie alle sconfitte fino all’esonero. Questo gli ha fornito sicuramente una grossa stabilità senza nulla togliere al fatto che avesse già una grande intelligenza anche da palleggiatore. Negli sport di squadra sono proprio palleggiatori e registi ad avere maggiori probabilità di diventare bravi allenatori perché anche da giocatori si preoccupano di mettere i propri compagni nelle condizioni migliori per fare punto. I finalizzatori così come i grandi campioni in generale fanno maggior fatica sia per quella sana dose di egoismo che li caratterizza sia perché hanno avuto grande talento dalla loro parte. Il talento in questo senso è quella dote che ti permette di crescere abbastanza in fretta da evitare la frustrazione del fallimento e proprio dal fallimento passa, invece, quella capacità del giocatore medio di faticare, adattarsi, ingegnarsi per migliorare in tutti quegli aspetti nei quali non eccelle. Va da sé che quando ti affacci al mondo della panchina questa capacità si moltiplica esponenzialmente e fa la differenza.”
    Il ruolo dell’allenatore tra autorità e autorevolezza
    “Esistono allenatori più autorevoli e carismatici ed altri più improntati alla collaborazione e condivisione ma la cosa più importante è comprendere le proprie caratteristiche in modo da adattarle al meglio al contesto nel quale si lavora. Se pensiamo ad Ancelotti, Velasco e De Giorgi vediamo che ognuno di loro ha vinto in modo diverso, ecco perché ciò che conta è creare un ambiente che faccia sentire i giocatori il più possibile a proprio agio. E’ ovvio che ci sarà sempre qualche voce fuori dal coro, in quel caso bisogna prendersi la responsabilità di essere soli senza cercare supporto e conferme a tutti i costi da parte degli atleti.”
    La serata di sabato si è aperta con il benvenuto del sindaco di Grottazzolina, Alberto Antognozzi, ad introdurre lo spettacolo “La leggenda del pallavolista volante”, messa in scena dallo stesso Andrea Zorzi e dalla bravissima attrice Beatrice Visibelli, con la regia di Nicola Zavagli. Il PalaGrotta si è trasformato in via del tutto eccezionale in teatro di scena per un remake della vita del plurimedagliato campione veneto, dalla scoperta del volley fino al ritiro a soli 33 anni.
    Allegria, autoironia ed un pizzico di commozione mista a nostalgia nel riavvolgere un nastro che ha riportato indietro nel tempo i tanti appassionati presenti sugli spalti: dai primi ori, europeo e mondiale, nel biennio 1989-90 fino a quelle maledette olimpiadi di Atlanta 1996 finite nelle grinfie olandesi. Al termine dello spettacolo gli interventi del presidente Fipav Marche, Fabio Franchini, e del sindaco di Montegiorgio, nonché presidente della provincia di Fermo, Michele Ortenzi, hanno preceduto la presentazione ufficiale della prima squadra assieme a staff societario ed allenatori delle varie formazioni dell’universo M&G Scuola Pallavolo.
    “Torniamo in A2 dopo anni passati a costruire, mattone su mattone, un progetto fondato sul nostro territorio – ha dichiarato il presidente Rossano Romiti -. Credo che questo sia soltanto un punto di partenza, abbiamo grandi aspettative ma possiamo contare su una struttura composta da ragazzi e ragazze che rappresentano il vero ecosistema di questa società e proprio da loro la serie A potrà trarre grosso giovamento.”
    “Da sempre crediamo fermamente nel portare avanti progetti di ampio respiro che non puntano soltanto al risultato sportivo fine a se stesso – ha aggiunto il direttore tecnico e coach della Videx Yuasa Grottazzolina Massimiliano Ortenzi –. Abbiamo vissuto una due-giorni veramente speciale e credo che ancora una volta abbiamo colto nel segno riuscendo a coinvolgere un personaggio di questo calibro. Ci stiamo allenando con grande entusiasmo, nei test affrontati fin qui abbiamo mostrato delle buone cose perciò direi che abbiamo le carte in regola per recitare un ruolo da protagonisti e prenderci tutto quanto sarà possibile.”
    Doveroso anche il messaggio da parte del capitano della prima squadra, Riccardo Vecchi: “Siamo pronti a ripartire con lo stesso entusiasmo con il quale abbiamo concluso la passata stagione pur sapendo che, da neopromossi, ci aspetta un campionato complicato. Il salto di categoria porta differenze sostanziali dal punto di vista tecnico e fisico ma è altrettanto vero che abbiamo un gruppo ben costruito e questo ci lascia ben sperare per il futuro. Non vediamo l’ora di cominciare.”
    Chiosa finale con Andrea Zorzi che chiede a Massimiliano Ortenzi: “Cosa ruberesti alla nazionale campione del mondo?”
    “Al mondiale abbiamo visto una squadra che sprecava pochissimo ed aspettava sempre il momento giusto per piazzare il colpo giocando con grande pazienza e lucidità – ha spiegato Ortenzi -. Questa è una qualità sorprendente vista la giovane età dei nostri nazionali e sono certo che se riusciremo anche noi a riproporla potremo davvero esprimerci ad alto livello.”
    Domenica 9 ottobre (ore 18) al PalaGrotta, contro la BCC Castellana Grotte, arriva la prima grande occasione per mettersi all’opera. LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo Volley scalda i motori: domenica 9 ottobre l’esordio in Campionato

    Ultima settimana per affinare gli aspetti di gioco su cui non ci si può ancora ritenere soddisfatti.Il bilancio di Cezar Douglas: «Apprezzo l’impegno dimostrato da tutti fino ad ora. Se dovessi dare un voto ai miei ragazzi sarebbe un bel sette».
    3 OTTOBRE 2022 – Dopo l’ultimo collaudo sul campo di venerdì scorso per la Tonno Callipo Volley parte oggi il conto alla rovescia per l’esordio nel settimo Campionato nazionale di Serie A2 dei suoi sei lustri di storia sportiva. Quella appena iniziata sarà, difatti, l’ultima settimana di preparazione pre-season in cui lo staff tecnico giallorosso guidato da Cezar Douglas porterà a termine le “prove generali”, proiettandosi già al primo impegno ufficiale della stagione.
    Con tutti gli effettivi della rosa a disposizione dalla seconda settimana di agosto – fatta eccezione per il giovane centrale pugliese Cosimo Balestra che si è aggregato al gruppo dopo aver terminato gli impegni con la Nazionale Under 20 vincendo il titolo europeo – il tecnico brasiliano ha lavorato con l’intento di stimolare al meglio le qualità individuali di ciascun giocatore per poi trovare la giusta fusione in un sistema organizzato per tecnica e atteggiamento.
    Da oggi pomeriggio, dopo il riposo concesso nel weekend, Santiago Orduna e compagni torneranno in palestra per affinare gli aspetti di gioco su cui ancora non ci si può ritenere soddisfatti in modo da arrivare a domenica sul campo del Palazzetto di Villa D’Agri con le idee chiare. Servirà anche la giusta carica e motivazione per intraprendere un cammino nuovo che si preannuncia impegnativo e avvincente.
    Dal canto suo l’allenatore Cezar Douglas, per il primo anno sulla panchina di Vibo, traccia un primo mini bilancio al termine di queste prime otto settimane di lavoro: «Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto fino ad ora ed abbiamo ancora una settimana per prepararci al match di esordio   con Lagonegro, squadra che abbiamo già affrontato per due volte nella fase pre–campionato. Naturalmente sarà un incontro diverso in cui si respirerà maggiore agonismo. Il livello di preparazione sia tecnico che fisico è buono, ma sono convinto che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento».
    Aver giocato sette test-match ha certamente permesso al duo tecnico Douglas–Racaniello di provare diverse combinazioni di gioco sfruttando tutti i giocatori a disposizione: «Metterci alla prova sul campo è stato utile e ci ha chiarito molti dubbi. Ogni giocatore sarà fondamentale e tutti devono farsi trovare pronti perché la nostra formazione potrà variare in base all’avversario che affronteremo. Apprezzo l’impegno che ciascuno ha profuso in questa fase e lo sforzo fatto per cercare l’amalgama dentro e fuori dal campo».
    Infine coach Douglas promuove i suoi ragazzi ma li stimola a fare di più: «Se dovessi dare un voto allora sarebbe un bel sette. Dobbiamo credere nei nostri mezzi perché abbiamo tutte le potenzialità per crescere ancora».
    La squadra partirà alla volta di Marsicovetere, comune in provincia di Potenza, nel pomeriggio di sabato 8 ottobre e la mattina seguente svolgerà l’allenamento di rifinitura. Alle 18:00 si inizierà a fare sul serio intraprendendo una strada lungo la quale ogni punto avrà un peso rilevante.
    Domenica mattina è prevista la partenza di un gruppo di tifosi, entusiasti di sostenere i giallorossi nella prima trasferta stagionale.
    LA TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA EDIZIONE 2022/23È una Tonno Callipo rinnovata e decisamente carica quella che si appresta ad affrontare il Campionati di Serie A2 2022/23. La squadra affidata al tecnico brasiliano Cezar Douglas, proveniente da Santa Croce, è stata costruita su due pilastri: esperienza e determinazione di atleti navigati che hanno creduto nel progetto giallorosso ed entusiasmo di giovani talentuosi pronti a mettersi in gioco. I gradi di capitano al palleggiatore argentino Santiago Orduna – affiancato da Lorenzo Piazza – che comporrà la diagonale con l’opposto austriaco Paul Buchegger, vecchia conoscenza del volley italiano per i suoi trascorsi a Ravenna, Monza e Modena. In banda il serbo Nikola Mijailovic e Michele Fedrizzi, nel ruolo di schiacciatori ricettori. Reparto completato dal goriziano Jerney Terpin e dal classe ’99 Alessio Tallone. A dirigere la seconda linea Domenico Cavaccini, mentre al centro della rete garantiscono esperienza Davide Candellaro, unico riconfermato della precedente stagione, e Alessandro Tondo. Per completare un rosa capace di offrire solide garanzie, il club giallorosso ha scelto di puntare su giovani di prospettiva come l’opposto trevigiano Matteo Bellia, i centrali Cosimo Balestra, fresco vincitore dell’oro europeo con la nazionale under 20, Marco Belluomo – promosso in prima squadra dal Settore Giovanile giallorosso – ed il libero sardo Leonardo Carta.
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    Ultimo collaudo a Bergamo tra luci e ombre

    Un attacco di Rocco Barone nell’allenamento congiunto con Bergamo
    Ultimo collaudo per la Delta Group Porto Viro, che chiude la serie di test precampionato sul difficile campo di Bergamo. Un set vinto molto bene, il primo, poi i nerofucsia hanno fatto fatica a trovare continuità nel gioco, al cospetto – vale la pena ricordarlo – di uno dei top team di Serie A2 Credem Banca. C’è molto materiale su cui lavorare insomma per coach Matteo Battocchio, rientrato in settimana dalla trionfale spedizione europea con la Nazionale U20 e subito attivissimo nel dare indicazioni ai suoi a bordo campo. Tra le note positive della giornata, il buon debutto del neoacquisto Riccardo Iervolino, anch’egli fresco di titolo continentale con gli azzurrini.
    LA PARTITAL’allenamento congiunto tra Bergamo e Porto Viro si disputa nell’ambito del Memorial Migliorini-Caironi, anche gli ospiti contribuiscono alla raccolta fondi organizzata dalla società orobica per il piccolo Achille Losa.
    Delta Group al via con Garnica e Krzysiek a comporre la diagonale principale, Barone al centro con Maccarone (in prova da Vibo Valentia), in banda subito Iervolino con Pierotti (per la prima volta contro la sua ex squadra), libero Russo. Dall’altra parte, ancora priva di Held la rinnovata Agnelli Tipiesse di Gianluca Graziosi, reduce da tre convincenti successi nei test con Cuneo e Reggio Emilia.
    Nonostante i due nuovi innesti, Porto Viro inizia con il piglio della squadra navigata e prende via via il largo. Spiccano i laterali Krzysiek, Iervolino (100% in attacco) e Pierotti che sigillano il primo parziale con 5 punti a testa: 20-25.
    Bergamo si sveglia di colpo nella seconda frazione bruciando in partenza gli ospiti. Battocchio spende due time per provare a invertire la rotta, si rivede Sette in seconda linea, dentro anche Zorzi e Bellei, l’aggancio resta un miraggio: 25-17.
    Terzo set, Vedovotto per Iervolino tra le fila polesane. Bergamo prende il comando confermandosi invalicabile a muro (5 block a segno solo in questa frazione), Porto Viro si avvicina un paio di volte, ma alla lunga viene tradita dagli errori: 25-20.
    Agnelli Tipiesse prepotente anche nella quarta frazione, la Delta Group si affida a Bellei (per Krzysiek) in cerca di nuovi sbocchi offensivi, la vera svolta, però, arriva con il muro, che porta in dote la parità un attimo prima del 20. Decide l’incontro – e non poteva che essere così – l’ennesimo block di Bergamo: 25-23.
    Matteo Battocchio commenta così la sua “prima” sulla panchina della Delta Group: “Siamo indietro come ritmo e intensità di gioco, e purtroppo è abbastanza inevitabile considerate le vicissitudini delle ultime settimane. Non posso essere soddisfatto perché abbiamo perso ma sono contento di quello che i ragazzi stanno facendo in settimana in palestra, non stanno mollando un centimetro e stanno provando ogni giorno a mettere un mattoncino in più. L’importante sarà essere dove vogliamo essere al momento giusto”.
    TABELLINOAgnelli Tipiesse Bergamo- Delta Group Porto Viro 3-1 (20-25, 25-17. 25-20, 25-23)
    Agnelli Tipiesse Bergamo: Copelli 10, Catone, Cargioli 1, Cominetti 18, Toscani (L), Pahor, Baldi 4, Mazzon 11, Cioffi 2, Padura Diaz 20, Jovanovic 4, n.e. Held, Lavorato e De Luca (L). Coach: Gianluca Graziosi.
    Delta Group Porto Viro: Zorzi, Russo (L), Vedovotto 2, Maccarone 5, Sette, Lamprecht (L), Barone 9, Garnica 2, Bellei 6, Pierotti 13, Krzysiek 16, Iervolino 7, n.e. Sperandio, Milan. Coach Matteo Battocchio. LEGGI TUTTO

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    Bergamo piega anche Porto Viro: è bis nel Memorial Migliorini-Caironi

    L’Agnelli Tipiesse fa 2/2 nel Memorial Migliorini-Caironi. Dopo aver liquidato Cuneo sabato scorso a Cisano, supera in rimonta Porto Viro a Bergamo. Una prestazione convincente e di temperamento che si presenta come il miglior viatico verso il debutto in campionato di domenica prossima sul taraflex di Cantù. Trentotto punti in due per Padura Diaz e Cominetti, molto bene anche il resto di una compagine che ha fornito segnali forti ed importanti. Anche in termini di freddezza e, nuovamente, di panchina lunga.
    Porto Viro parte meglio e allunga già sul 10-15 e mantiene invariato il vantaggio fino in fondo. Merito dei 6 palloni a terra dell’ex Pierotti, complice una Bergamo a secco a muro, che sbaglia qualcosa in più (7 errori a 3) e a cui non è bastato un subito brillante Copelli (5,100%). La reazione dei nostri però è veemente a dir poco: sale il muro, gli attaccanti di palla alta alzano il volume (6 punti per Cominetti, 4 a testa per Padura Diaz e Mazzon) ed il 7-1 in avvio indirizza già il periodo. Menzione d’obbligo per il muro a uno di Copelli (13-6) per il “doppiaggio” 16-8 firmato Cominetti. I ragazzi di Graziosi, che prosegue con il doppio cambio sulla diagonale nella fase finale dei periodi ed inserisce Cioffi per Cargioli, continuano a spingere: il + 6 sul 15-9 profuma di sentenza. Che, infatti, prende forma a stretto giro con Mazzon che si fa ancora apprezzare (19-14) e con Baldi, a riprova della bontà delle alternative rossoblu, che timbra il 20 ed il 21-15. Nel quarto set Cioffi resta in campo e stoppa Krzysiek, reduce dai 9 punti del parziale precedente. Questione di opposti, tanto che Padura Diaz vuole vincere la sfida con il dirimpettaio polacco e lo fa capire alla sua maniera, a muro e con l’attacco del 14-8. Sembra il preludio ad un epilogo in scioltezza, invece Porto Viro reagisce, impatta a 18. Cominetti in pipe regala il match point trasformato da un muro di Jovanovic.
    Bergamo-Porto Viro 3-1(20-25 25-17 25-20 25-23)Agnelli Tipiesse: Jovanovic 4, Mazzon 11, Copelli 10, Padura Diaz 20, Cargioli 1, Cominetti 18, Toscani (L), Catone, Cioffi 2, Pahor, Baldi 4. N.e. Held, De Luca, Lavorato. All. GraziosiDelta Group: Iervolino 7, Barone 9, Krzysiek 16, Pierotti 13, Maccarone 5, Garnica 2, Russo (L), Bellei 6, Vedovotto 2, Zorzi, Vedovotto, Lamprecht (L). N.e. Sperandio. All. Battocchio LEGGI TUTTO

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    La Kemas Lamipel si aggiudica il Memorial Parenti

    KEMAS LAMIPEL S. CROCE-WOW GREEN HOUSE AVERSA 3-1Parziali: 25-18, 23-25, 25-8, 27-25
    KEMAS LAMIPEL S. CROCE: Arguelles 1, Favaro, Motzo 15, Colli, Maiocchi 23, Acquarone 2, Vigil Gonzalez 8, Compagnoni 1, Hanzic 11, Loreti, Morgese, Giovannetti, Truocchio 17. All. MastrangeloWOW GREEN HOUSE AVERSA: Marra 4, Fortunato, Argenta 14, Ricci, Lyutskanov 10, Pasquali 2, Pietronorio 3, Pistolesi 2, Barretta, Diana, Gasparini 13, Gatto, Iannacone, Di Meo. All. Falabella
    Grande prestazione per la Kemas Lamipel S. Croce, che piega per tre set a uno la Wow Green House Aversa (A3 Credem Banca) e riporta a casa il prezioso trofeo “Giancarlo Parenti”. Una bella partita, con due squadre forti e in condizione, ad una settimana esatta dal fischio d’inizio del campionato. Buona cornice di pubblico, gran tifo da parte della Curva Parenti, e tanta emozione e commozione nel momento della premiazione. La coppa del 1’ posto alla Kemas Lamipel è stata consegnata da Renzo Parenti, fratello di Giancarlo, mentre per le varie targhe sono stati chiamati a premiare Roberto Taddei (riconoscimento alla squadra ospite), lo storico giornalista Marco Lepri (targa Menicagli, miglior giocatore, Andrea Truocchio), Gisella Ensabella dell’associazione GAM (top scorer, Matteo Maiocchi, con 23 punti). Associazione presente in tribuna con una colorata e riconoscibile rappresentanza. Anche la Curva ha voluto omaggiare la famiglia Parenti con una targa firmata “Gli gli amici della Curva”. Un bel pomeriggio di sport a tinte biancorosse. La Kemas, presentatasi al via con capitan Colli a riposo precauzionale, ha avuto un passaggio a vuoto nel secondo set, dove comunque è riuscita a recuperare, poi ha condotto le danze con la dovuta continuità. Onore ad Aversa, che ha rispettato le attese, ad eccezione del terzo set dove la spinta iniziale della Kemas ha portato ad un break troppo ampio da colmare per il sestetto ospite.
    Così Davide Morgese a fine gara: “Un test importante, l’ultimo prima dell’inizio del campionato, contro una squadra completa, che ha dei giocatori con un fresco passato in A2, giocatori solidi che ci hanno dato filo da torcere. Noi non avevamo tutti a disposizione per qualche acciacco ma ci faremo trovare tutti pronti per la prima di campionato a Ravenna. Dobbiamo affinare le ultime cose, anche oggi abbiamo avuto un po’ di alti e bassi, ma saremo al top per l’inizio”.
    LA CRONACAKemas Lamipel in campo con Acquarone e Motzo in diagonale, Vigil Gonzalez e Truocchio al centro, Hanzic e Maiocchi in banda, Morgese libero. Wow Green House risponde con Argenta opposto a Pistolesi, Gasparini e l’ex Lyutskanov a schiacciare e ricevere, Pasquali e Marra in posto tre, Fortunato libero.Primo set. Allungo Kemas 7-4 con tre primi tempi ravvicinati di Truocchio ben servito da Acquarone. Aversa torna sotto con qualche errore di troppo dei padroni di casa, un altro pallone dal centro di Vigil Gonzalez segna l’11-9, poi vanno a segno anche Hanzic e Motzo, due volte, ma la Kemas non riesce a prendere il largo, un po’ per le battute sbagliate e un po’ per il buon gioco ospite dai lati. Il + 3 arriva su un intervento a rete di Vigil Gonzalez. Hanzic mette giù il 20-17, poi Motzo inventa una piazzata spin dai nove metri e il coach ospite Falabella ferma tutto. La Kemas vola sul 22-17, ma il temuto opposto ospite, Argenta, si sblocca e accorcia. Sul 23-18 cambio tattico in casa biancorossa: fuori il palleggiatore, dentro Arguelles per alzare il muro. Hanzic forza il servizio e Truocchio tira giù il rigore. Il set si chiude con un’invasione ospite, 25-18.Secondo set. La Kemas parte piano, qualche errore dai nove metri e in attacco, e la squadra ospite ne approfitta per scappare sul 3-7. Coach Mastrangelo chiede il primo time-out della gara. Aversa difende e contrattacca, gioca una buona pallavolo; Maiocchi suona la carica con un gran diagonale ma Argenta trova un varco nel muro di Vigil Gonzalez e Acquarone: 5-9. I padroni di casa non riescono a trovare ritmo in fase break e ad organizzare il muro-difesa. Gli ospiti variano molto i colpi e forzano al servizio con buoni risultati: il secondo time-out locale arriva sul 9-15. Al rientro Truocchio fa il cambio-palla, poi Hanzic piazza un ace. Sul 12-16 entra Compagnoni al servizio ma sbaglia. La Kemas continua a lottare e tiene gli ospiti a tiro: sul 18-21 coach Falabella spende un tempo, ma Hanzic al rientro porta i suoi a 19 riaccendendo l’entusiasmo del Palazzetto. La rimonta si fa concreta. Altro ace di Hanzic per il pareggio, 22-22. Poi sbaglia, e Gasparini prende secco Motzo a muro: 22-24. Maiocchi chiude un contrasto, 23-24 e c’è il time-out di Aversa. Grande emozione e partecipazione, sembra una gara di campionato. Gli ospiti mettono a terra il cambio-palla e chiudono. 1-1.Terzo set. I due mister non cambiano starting-six. La Kemas parte con un altro piglio, Maiocchi in pipe e Truocchio a muro danno un segnale importante. Un grande ace di Motzo porta i suoi sul 5-1, poi ancora Truocchio, 6-1: Aversa ferma tutto con il time-out. E’ un set di tutt’altro spessore, per la formazione di casa, tanto che la Kemas vola sul 9-2, poi 10-2 con l’ennesima bomba di Hanzic dai nove metri. I Lupi mordono, Aversa non reagisce. 14-2, 16-3, 17-4. Entra Giovannetti, lo segue Arguelles. L’impatto sul match è buono. Maiocchi chiude a suon di pipe. Parziale pesante per Aversa.Quarto set. Wow Green House, che aveva fatto rifiatare qualche titolare, ripropone il sestetto titolare. La Kemas invece mette a riposo Hanzic, inserendo Favaro. I biancorossi partono con il piglio giusto, ma gli avversari rispondono colpo su colpo. Maiocchi imperversa da posto quattro, 10-7, Argenta e Marra ricuciono lo strappo, 10-9. Quando i campani si portano in vantaggio coach Mastrangelo non vuole correre rischi e ci parla subito sopra. Al rientro dal time-out la lotta procede serrata, 12-12. Gasparini ferma Motzo, il vento sembra soffiare per la compagine ospite: 13-16. Quando gli ospiti si affacciano a quota 18 interviene la panchina locale, con un altro time out. Una magia di Motzo in attacco riporta sotto i Lupi, che si riportano a -1. Vigil Gonzalez mette giù il 19-19, ancora e sempre in primo tempo. L’equilibrio regna sovrano, un punto per uno si arriva al 22-22. Lyutskanov mette giù un ace tra Morgese e Maiocchi, poi sbaglia e rimette a posto le cose. L’errore lo commette anche Motzo, sempre al servizio, ma Aversa non riesce a prendere la pipe di Maiocchi e si va ai vantaggi. Gli ospiti hanno la palla set ma Gasparini la mette fuori di un niente. Sempre Maiocchi piazza un grande colpo: 26-25 e time out per coach Falabella. Un ace di Truocchio chiude la contesa e porta il trofeo nelle mani della Kemas Lamipel.Top scorer Matteo Maiocchi, 23 punti per lui. 17 punti anche per Truocchio, ispiratissimo al centro ed MVP della gara. Troppi gli errori Kemas in battuta (18), a fronte, però, di 9 aces realizzati. Quindi il gioco ha pagato. Bene il muro (12 punti contro i 4 di Aversa), e le percentuali di ricezione e attacco. Tra gli ospiti, miglior marcatore Argenta (14 punti) seguito a -1 da Gasparini.
    Davide Ribechini – Ufficio Stampa Kemas Lamipel S. Croce LEGGI TUTTO

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    Consoli, il Trofeo SFERC è tuo!

    I Tucani conquistano la quinta edizione del Trofeo SFERC, battendo nettamente un Pool Libertas privo di tante pedine, ma comunque combattivo. Capitan Tiberti: “Importante fare bene la nostra parte, indipendentemente dall’avversario. I primi match di stagione? Nessuno ci arriva già in perfetta forma, per questo si può provare a sovvertire i pronostici!”
    CONSOLI McDONALD’S CENTRALE – POOL LIBERTAS  3–0
    (25-13; 25-20; 25-22)
    Il PalaLumenenergia risponde sempre con entusiasmo al Trofeo organizzato da Atlantide con il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Lumezzane e con il supporto imprescindibile della famiglia Campadelli della SFERC. L’edizione numero cinque del torneo valtrumplino sorride ad una Consoli cinica, che approfitta della formazione rimaneggiata con cui è costretto a scendere in campo il Pool Libertas. Cantù infatti, nonostante il recupero di Alberini e Butti, non può esprimere il suo potenziale offensivo e deve anzi sacrificare il centrale Aguenir a banda, non rinunciando comunque a lottare.
    Starting six
    I Tucani partono con Tiberti incrociato a Bisi, Abrahan a banda con Galliani, al centro ci sono Candeli ed Esposito; Franzoni è il libero.
    Denora risponde con Alberini in regia e Compagnoni opposto, Aguenir e Galliani laterali, Mazza e Monguzzi al centro, con Butti libero.
    Match in pillole
    Il Pool Libertas ha Ottaviani, Preti e Gamba ancora ai box e, nonostante la regia ritrovata di Alberini, deve soccombere sotto i colpi del muro e dell’attacco di casa, trascinato da Galliani e Esposito. Giani e Loglisci entrano sul finale di set che si chiude 25-13.
    Compagnoni e Aguenir, innescati dal sempre estroso Alberini, mettono pressione alla difesa bresciana e passano in vantaggio (8-11); tocca al capitano riportare la parità con un turno al servizio insidioso. Il parziale, in equilibrio, diventa più godibile: Abrahan dai nove metri crea grattacapi alla ricezione brianzola e agevola i centrali biancazzurri, falchi a rete (23-19). La chiude Esposito, che scardina il muro ospite.
    Tiberti piazza un ace ed è il solito gatto in difesa, poi, sul 16-7, lascia spazio a Giani. Loglisci è dentro per Abrahan a banda, mentre Togni rileva Franzoni. Il muro di Bisi sembra chiudere i giochi, ma Cantù si rianima con un servizio più efficace e arriva in scia (22-20). L’invasione da seconda linea decreta la fine del match (25-22) e la vittoria dei Tucani del loro secondo Trofeo SFERC.
    Il commento
    Capitan Tiberti: “Vero che Cantù era in formazione anomala, ma l’importante è che noi facciamo sempre le nostre cose bene, senza badare troppo a chi sta di là dalla rete e siamo stati bravi a recuperare il passaggio a vuoto del secondo set. In avvio di stagione, come tutti, partiremo non al massimo della forma, ma proprio per questo, mettendoci un po’ più di grinta e determinazione, possiamo provare a sovvertire i pronostici delle prime giornate”.
    Roberto Zambonardi: “Questo era l’ultimo test prima dell’avvio di una stagione che si preannuncia spettacolare e molto impegnativa. Ci serve tutto il sostegno del pubblico di casa, che invitiamo ad abbonarsi e che aspettiamo domenica per il match contro Cuneo “.
    ll tabellino
    BRESCIA: Loglisci 3, Tiberti 2, Sarzi Sartori ne, Bisi 12, Galliani 12, Candeli 7, Esposito 12, Abrahan 4, Luisetto ne, Togni (L) ne, Braghini (L), Ghirardi. All. Zambonardi.
    CANTÙ: Alberini, Gianotti, Gamba ne, Galliani 8, Mazza 6, Aguenier 8, Preti ne, Butti (L), Monguzzi 1, Rossi, Compagnoni 11, Rota (L). All. Denora
    Muri: Brescia 8, Cantù 1
    Ace/batt sbagliate: Brescia 5/16; Cantù 4/11
    Attacco: Brescia 50%, Cantù 31%
    Ricezione: Brescia 53% (22%), Cantù 55% (23%)
    Durata: 20’ 24’ 26’. Totale: 1h 10. LEGGI TUTTO