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    Cantù, il neo coach Denora: “Non sarà facile sostituire un signor allenatore come Battocchio”

    Di Redazione

    La Pool Libertas Cantù ha il suo nuovo allenatore: Francesco Denora Caporusso ha accettato l’incarico e guiderà la squadra canturina ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie A2 maschile.

    Dopo aver allenato la Synergy Mondovì, per Denora inizia una nuova avventura che racconta in un’intervista di Valerio Pennati per il Giornale di Cantù:

    “La proposta mi è arrivata tramite il mio procuratore e devo dire che sono rimasto un po’ sorpreso all’inizio. Dall’esterno ho sempre visto Cantù, in questi anni di Serie A2, come una società di valore e quando l’ho affrontata quest’anno, ho pensato che sarebbe stato lo step giusto per la mia carriera, anche se non mi sarei aspettato di ricevere una chiamata subito per la prossima stagione. Ho accettato quindi l’incarico con grande piacere, condividendo anche i propositi del presidente Molteni, ovvero quelli di un campionato in cui divertirsi e fare bene”.

    In regular season, Cantù si è imposta al tie break su Mondovì nel girone di andata, per poi replicare la vittoria nel girone di ritorno con un più netto 3-0:

    “Sono partiti molto bene grazie all’ottimo lavoro di coach Battocchio e dei giocatori, poi sono stati un po’ sfortunati con la perdita del palleggiatore Coscione e qualche infortunio di troppo nei momenti importanti della stagione. Alla fine però si sono ritrovati e hanno chiuso al meglio l’annata. Sicuramente, per me, non sarà facile sostituire un “signor” allenatore come Matteo Battocchio, ma ce la metterò tutta”.

    Archiviata un’ottima stagione per la società canturina, si pensa ora a progettare l’annata 2022-2023:

    “Siamo ancora in una fase di programmazione. Ovviamente mi piacerebbe tenere tutti i ragazzi attuali perché li ho seguiti molto da avversario quest’anno e hanno fatto tutti bene. Purtroppo però penso che alcuni, come magari Motzo e Copelli, saranno difficili da trattenere perché arrivano da una grande stagione e avranno sicuramente tante richieste, anche se ovviamente proveremo a confermarli. Per quanto riguarda il mercato stiamo studiando le migliori possibilità per realizzare una squadra ambiziosa che possa raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati” racconta Denora.

    Obiettivi ben chiari tanto per i vertici societari quanto per l’allenatore di Altamura:

    “Parlando anche con il presidente, la salvezza resta sempre il primo obiettivo e poi ci prenderemo tutto quello che arriverà in più. Non sarà però semplice perché, il prossimo anno, si prospetta un campionato di Serie A2 di altissimo livello. Ci sarà decisamente un mercato importante per tante squadre e bisognerà attendere l’inizio della stagione per valutare il valore di tutte le rose”. LEGGI TUTTO

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    Francesco Denora sulla panchina di Cantù: “L’obiettivo è quello di dare fastidio a tutti”

    Di Redazione Francesco Denora Caporusso è il nuovo primo allenatore del Pool Libertas Cantù. Classe 1990, il nativo di Altamura non è nuovo al secondo palcoscenico nazionale: la scorsa stagione ha infatti guidato la Synergy Mondovì. Non è stata la sua prima esperienza da head coach: lo era già in Serie A3 Credem Banca alla guida della Aurispa Alessano prima e della Aurispa Libellula Lecce poi. Il suo esordio in Serie A2 Credem Banca, però, arriva come vice di Paolo Falabella sulla panchina della Rinascita Lagonegro, con la quale ha anche conquistato la promozione dalla Serie B. “Sono molto contento – dice il Presidente Ambrogio Molteni – che Francesco abbia accettato la mia proposta di venire ad allenare al Pool Libertas Cantù. Si tratta di un allenatore giovane ed emergente, che penso potrà fare bene lavorando in un ambiente tranquillo e sereno come il nostro. Da parte mia, cercherò, con la sua supervisione, di mettergli a disposizione una squadra competitiva che possa fare bella figura e che dia soddisfazioni ai nostri tifosi. Quello che è importante sarà creare un gruppo unito che sappia lottare in ogni partita e che non molli mai”. “La chiamata di Cantù mi ha fatto molto piacere: è una società solida, e della quale ho sempre sentito parlare molto bene – commenta il neo-coach canturino Denora –. Dentro di me, onestamente, quando abbiamo giocato contro il Pool Libertas, mi sono detto ‘forse, prossimamente, tra qualche anno, potrebbe essere un buon step per la mia carriera’. Ma mai avrei pensato che sarebbe successo così in fretta”. “Per quanto riguarda la prossima stagione – continua – l’obiettivo è quello di dar fastidio a tutti, e toglierci qualche soddisfazione. Prima di parlare di classifica, che in questo momento è un po’ difficile perché i roster sono ancora nascosti, possiamo dire che si preannuncia una stagione di altissimo livello, sentendo le voci che circolano per le varie squadre. Vedremo però poi i verdetti del campo quali saranno, perché è lui l’ultimo giudice. La cosa che mi preme di più è costruire una squadra che si diverte e, soprattutto, diverte. E, considerando l’ambiente che c’è a Cantù, penso che ci siano tutti i presupposti”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Anche le stagioni negative possono servire”

    Di Roberto Zucca Matteo Sperandio è un po’ il termometro, il misuratore dello stato di salute della Delta Group Porto Viro, e di una storia che negli anni ha contribuito a plasmare sia a livello di squadra che dietro le quinte. Non si offenderà alcuno se si scriverà che la stagione appena passata non è stata all’altezza delle aspettative iniziali. Tantomeno la cosa imbarazza il protagonista del colloquio odierno, che traccia con la sua solita sincerità il bilancio della stagione appena trascorsa: “Partiamo da un dato, ossia che la salvezza, che abbiamo rincorso con molta preoccupazione nelle ultime settimane di campionato, è arrivata. E non era scontata. Poi sì, la stagione non è andata come si sperava all’inizio. C’è stato un girone di andata nel quale le sconfitte ci sono state, ma la classifica non ci poneva di fronte all’emergenza. Il girone di ritorno, complice un po’ il Covid, un po’ il fatto che il rendimento è calato, è stato un po’ più difficoltoso“. Cosa non fa funzionato, Sperandio? “Io credo che la squadra, pur composta da ottimi elementi, non abbia semplicemente girato come doveva. Può capitare, quando si mettono assieme dei tasselli diversi insieme, che non si riesca a comporre un puzzle perfetto. Non si è trovata la quadra in generale. Penso però sia servito. Io sono una persona che crede al fatto che dalle stagioni negative si possa solo ripartire con presupposti migliori, soprattutto quando si fa tesoro degli insegnamenti“. Foto Delta Volley Porto Viro Lei ha già detto sì per il prossimo anno? “No, ma non perché non lo voglia, anzi. Semplicemente non si è ancora parlato concretamente della prossima stagione. Però se me lo chiede, con la storia degli ultimi anni, non mi vedo lontano da una società come Porto Viro. Qui ho trovato una realtà nella quale ho un ruolo anche all’interno della società. Ho dato una mano e imparato delle cose, così come ho messo a disposizione la mia esperienza universitaria e mi è piaciuto molto farlo“. Bocche cucite anche sul mercato? “Per ora posso dirle che sono contentissimo che arrivi sulla panchina di Porto Viro Matteo Battocchio. Lo ricordo a Cisano, perché fu l’unico allenatore che in quella stagione riuscì a sconfiggere la mia squadra. E poi perché con l’Under 20 nazionale ha iniziato a fare un bellissimo percorso. Penso sia una persona con le carte in regola per fare davvero bene a Porto Viro. Sul resto non so altro, giuro“. foto Delta Volley Porto Viro Parliamo del suo rilancio. Immagino che dalla prossima stagione, indipendentemente dove, si aspetterà di più? “Sì, assolutamente. È stata una stagione con un fastidio fisico che mi ha accompagnato e che fortunatamente spero di risolvere entro poche settimane. L’estate la utilizzerò anche per rinforzare il ginocchio e tornare al 100% nella prossima stagione. Sono scaramantico e non dico nulla. Ma da me stesso il prossimo anno pretenderò moltissimo“. Alcuni avversari si stanno contendendo la Superlega. Mi faccia un pronostico. “Credo che alla fine sarà una lotta tra Bergamo e Cuneo. Due squadre che si sono distinte durante tutta la stagione. Certo, c’è ancora in gioco anche Reggio Emilia, che ha dimostrato di potercela fare con qualsiasi squadra“. LEGGI TUTTO

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    Bergamo costretta alla bella, Graziosi: “Non è successo nulla, calma e sangue freddo”

    Di Redazione “Squadra e gioco”. Ecco le password per accedere alla finale. Cuneo è già alla finestra, Reggio Emilia ha le fattezze dell’occasione gettata alle ortiche ma anche della “bella” da poter giocare contando sul campo amico (mercoledì alle 20.30 a Bergamo). L’Agnelli Tipiesse si è vista prima raggiunta e poi superata da una Conad. Questa l’analisi dell’allenatore Gianluca Graziosi, che parte da un messaggio eloquente: “Il 2-3 deve essere già un lontano ricordo. Testa e tecnica già al match che vale la stagione”. ATTENZIONE – “Il nocciolo parte dal secondo parziale: avessimo capito lì il trend della partita ci saremmo portati sul doppio vantaggio. Sarebbe stata sufficiente un pizzico d’attenzione in più. Nulla di straordinario, semplicemente la ripetizione certi passaggi già visti in gara 1 e che sono tranquillamente nelle nostre possibilità. Questo è il vero rammarico”. COLLETTIVO – “Nei frangenti determinanti non abbiamo giocato da squadra. Non siamo Civitanova o Perugia, ogni risultato passa dal lavoro e dalla forza del gruppo. Non possiamo permetterci di calare neppure un istante, come non possiamo pensare di dominare sempre in lungo ed in largo. Quando riusciamo ad imporci siamo una macchina da guerra, nelle fasi critiche bisogna riemergere con la testa prima ancora che con la tecnica. Specie perché ti trovi nel ruolo nel favorito e devi mettere ancor più energie rispetto alla concorrenza”. ALLENAMENTO – “Ogni allenamento va curato nel singolo particolare. La scorsa settimana dopo gara 1, dopo aver messo in campo la voglia di soffrire, sudare e combattere il pallone sarebbe stato da mangiare ad ogni azione. Non sempre è stato fatto. Il risultato si è visto ieri”. APPROCCIO – “Non è successo nulla. Dobbiamo sfruttare queste ore per ritrovare gli ingredienti che ci hanno portato in alto. Essenziale l’umiltà, oltre alla serenità. Poi la fame, la calma, la pazienza e la spinta che solo le motivazioni di un traguardo così prestigioso all’orizzonte può garantire”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si dividono le strade di Cantù e Massimo Redaelli: “Grazie per le emozioni infinite”

    Di Redazione Sulla carta, secondo allenatore prima e General Manager poi. Ma Massimo Redaelli per 10 stagioni consecutive è stato molto più per il Pool Libertas Cantù: un vero e proprio punto di riferimento per giocatori, allenatori, staff, dirigenti, volontari e collaboratori esterni. Tutti, insomma. Ma, a partire dalla prossima stagione, la compagine canturina dovrà fare a meno del suo importante contributo. Si separano le strade della società del Presidente Ambrogio Molteni e di ‘MaxRed’ per motivi personali di quest’ultimo. Il Presidente lo saluta così: “La partenza per motivi personali di Max Redaelli lascia sicuramente un vuoto che sarà difficile da colmare. Un cammino di 10 anni di presenza, dei quali 8 anni come vice-allenatore e 2 come General Manager, hanno inciso moltissimo nella nostra struttura societaria, che arrivava da un campionato di serie B1 e che si affacciava per la seconda volta nel palcoscenico della Serie A2, dove poi siamo rimasti ininterrottamente per 9 anni. Le emozioni che abbiamo vissuto in questi anni rimarranno per sempre nella nostra storia e nelle nostre menti, nessuno potrà cancellarle, e saranno di aiuto e stimolo per coloro che verranno successivamente. Il patrimonio di lavoro che Max ha fatto in questi anni è sicuramente notevolissimo, e sarà molto complicato per noi trovare una persona come lui, sempre attenta, professionale e fidata, e che ci ha permesso di fare in modo che tutto alla fine fosse perfetto. Un sincero ringraziamento per questi anni passati a lavorare assieme per mantenere sempre Cantù nella seconda categoria nazionale assoluta, nella speranza che non muore mai che forse un domani le nostre strade possano di nuovo incrociarsi”. Massimo Redaelli: “Prima o poi doveva capitare. E così è capitato… per cause di forza maggiore. La storia si interrompe. Sono state 10 stagioni intensissime. Ringrazio i 3 mister coi quali ho collaborato (Max Della Rosa, Luciano Cominetti e Matteo Battocchio, ndr), tutti gli atleti che hanno vestito la maglia canturina, ma voglio ringraziare soprattutto le persone che hanno aiutato la società in questi anni, di cui gli ultimi 2 pesanti, sia per i problemi legati al Covid-19 che, per noi canturini, alla mancanza del Parini. Infine, Ambrogio: grazie. La storia di questa società è la Tua Storia; 40 anni non possono essere commentati: vanno celebrati. E, se a Cantù esiste una società di volley lì dove si mangia pane e basket, il merito è solo tuo. Pertanto, grazie per aver fatto vivere ad un ‘non professionista’ del volley emozioni infinite. ‘Ad Maiora Semper’”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo si gioca in casa l’accesso alla finale playoff, Preti: “Massima concentrazione in Gara2”

    Di Redazione La Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo dopo aver vinto in trasferta Gara 1 con il Kemas Lamipel Santa Croce si prepara ad ospitare Gara 2 domani, domenica 08 maggio alle ore 18.00, con l’unico obiettivo di chiudere il turno della Semifinale Play Off A2 e accedere alla Finale. Come per i Quarti di finale il turno viene superato al meglio di 2 vittorie su 3 incontri, pertanto i cuneesi avendo già ottenuto un risultato positivo, scenderanno sul proprio campo e di fronte al proprio pubblico pronti a dare il massimo e aggiudicarsi la vittoria, così da non allungare la serie e dover disputare Gara 3 in settimana. Dal canto loro i toscani fin da inizio stagione hanno sempre dichiarato di puntare in alto e quindi faranno del loro meglio per avere un’altra possibilità. Un’altra battaglia aspetta Botto e compagni che in settimana si son messi sotto in palestra per alzare ulteriormente l’asticella, grazie anche all’inserimento di Santangelo e Chiapello durante gli allenamenti.  “Sicuramente bello arrivare a poter giocare Gara2 con la sicurezza di aver già vinto Gara1. Sarà comunque una partita molto complicata perché loro vorranno fare bene per riaprire la serie e  hanno tutte le carte in regola per farlo, sta a noi non dar loro questa possibilità. Santa Croce è un avversario tosto che abbiamo già conosciuto e anzi, proprio in casa avevamo perso nella giornata di ritorno dopo aver vinto da loro all’andata. Dovremo quindi fare molta attenzione, restare concentrati e mettere in pratica quanto studiato in settimana riguardando il match di domenica scorsa. Ovviamente anche loro avranno fatto “i compiti a casa” e nulla toglie che apportino modifiche per metterci in difficoltà. Arriveremo molto pronti al confronto e daremo il meglio” le parole dello schiacciatore Alessandro Preti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, il presidente Bisogno: “Abbiamo scelto di rimetterci in gioco”

    Di Redazione La stagione è ancora in corso, ma la Emma Villas Aubay Siena è già proiettata nel futuro: ieri il presidente Gianmarco Bisogno ha organizzato una conferenza stampa per presentare gli obiettivi e le strategie in vista del prossimo campionato di Serie A2. “Questo è il decimo anno di vita per questa società – ha detto Bisogno – anni che per tutti noi hanno significato esperienza e crescita. Quello che ci ha lasciato la passata stagione è comprendere quanto sia necessario rimane sereni, non farsi prendere da eccessi di euforia o di preoccupazione. ‘Mantenere gli equilibri’, è la cosa principale che ho imparato da questi anni. Come dice Kipling nella sua lettera al figlio, è importante mantenere la calma e la lucidità in momenti negativi come in quelli positivi, soprattutto quando tutti la stanno perdendo intorno a te. E la figura del presidente in questo è fondamentale, nell’avere la capacità di trasmettere ai propri collaboratori, staff e giocatori tutto questo“. Il massimo dirigente di Siena ha parlato poi dei cambiamenti societari intervenuti negli ultimi giorni: “L’interruzione del rapporto con Guglielmo Ascheri è stata corretta e colma di rispetto reciproco. In questa fase Ascheri rimarrà comunque a sostegno del club per gestire gli sponsor nel passaggio ad una nuova figura che arriva in sua sostituzione per la parte commerciale. Guglielmo è stata una figura importante, leale e responsabile in questo rapporto professionale durato ben otto anni. Se non ci fosse stato lui sarebbe stato tutto molto più faticoso e difficoltoso in particolare modo per il nostro cammino intrapreso 7 anni anni fa proprio qui su Siena. Rimarrà per noi una importantissima figura di riferimento“. Vittorio Angelaccio, che prenderà il posto lasciato vacante da Ascheri, sarà il nuovo direttore commerciale: “Il dottor Angelaccio ha un’esperienza forte nel mondo del marketing sportivo, soprattutto nel calcio, poiché per oltre 10 anni ha lavorato in Lega Pro come responsabile marketing e gestione eventi. Nel suo passato professionale c’è anche il mondo della pallavolo e ci aiuterà nel dare vita ad un piano finanziario forte e sostenibile, con imprenditori sul territorio e non solo grazie anche alla rete partner costruita in questi anni da Emma Villas. Reputo Vittorio Angelaccio la persona giusta per farsi carico di questo testimone e prendere le redini del progetto commerciale“. Novità anche dal punto di vista tecnico, con l’inserimento di Gabriele Cottarelli come nuovo direttore sportivo: “Sarà lui la persona referente insieme ad allenatore e società nella costruzione della nuova squadra. Non ha bisogno di grandi presentazioni. Ha lavorato tanti anni a Verona, a Piacenza e a Brescia. Ha lottato per scudetti, ha avuto grandi campioni, chi è in questo settore e conosce la pallavolo sa già perfettamente chi e cosa può rappresentare in termini di valore per il nostro movimento“. “Fabio Mechini, per il quale voglio spendere sentite parole di ringraziamento e merito per tutto il lavoro svolto in questi anni – ha continuato Bisogno – sarà non solo il nuovo vicepresidente, ma anche il Coordinatore Generale, un incarico superiore che fungerà da raccordo e supervisione di tutte queste nuove figure e dei rapporti che andremo a sviluppare, dalla parte commerciale a quella tecnico sportiva“. “Questa ultima stagione – ha detto poi il presidente – mi ha dato modo di riflettere sul senso di questi dieci anni, perché questo progetto non è solo Emma Villas ma coinvolge imprenditori, una città e le sue istituzioni, dei tifosi, degli appassionati nei confronti dei quali devi essere leale come presidente e proprietario del club. Ad un certo punto mi sono dunque trovato di fronte a tre opzioni, se continuare mantenendo inalterata la struttura e la modalità di azione, se ridimensionarsi come club e come impegno, se infine rimettersi in gioco e in discussione come è nella nostra storia e stile. Ho scelto la terza opzione“. “Come vedete – ha aggiunto Bisogno – la struttura sulla quale per prima sono intervenuto è stata quella dello staff operativo: dalla parte finanziaria rilanciata con l’arrivo di Angelaccio – con un progetto strutturato ed innovativo che presto presenteremo ai nostri attuali e potenziali sponsor – alla parte tecnica ai fini della costruzione di un roster competitivo nei limiti delle nostre possibilità, operando scelte oculate, a sostegno con i giusti successi di questo nuovo cammino“. Il presidente della Emma Villas Aubay ha risposto anche alle domande dei giornalisti sull’andamento della stagione: “Credo che uno dei motivi di risolutezza della squadra in questa ultima stagione ad un certo punto sia stato dato proprio dall’innesto a tempo pieno di Simone Parodi, l’Ibrahimovic della Emma Villas, che ha garantito in campo delle sicurezze e delle certezze che prima mancavano. Ovviamente tanto è stato fatto da tutti i ragazzi, nessuno escluso, ma in una squadra una figura come la sua, al di là che possa essere sempre a disposizione in campo, ha quel carisma, l’esperienza e la capacità che vanno tenute in considerazione“. E il futuro? “Ora siamo in una fase di valutazione e di costruzione poiché l’intento è quello di prendere tre, quattro giocatori esperti e di grande appeal per dare stabilità alla futura squadra. E dopo due anni così faticosi anche i nostri tifosi meritano un team in grado di regalare loro emozioni e dare nuova linfa ai nostri colori. Voglio tuttavia ringraziare sentitamente tutti i giocatori della passata stagione che hanno dato dimostrazione di essere assolutamente in grado di poter competere anche con le big, il rammarico è stato ovviamente quello di arrivare solo tardivamente a dimostrare il proprio vero valore“. “Per quanto riguarda la novità dei due stranieri che sarà possibile avere a partire da questa stagione in A2 – ha aggiunto Bisogno – sicuramente il nostro intento è quello di prendere uno straniero, se non due, soprattutto in un ruolo strategico ed importante“. Infine una riflessione sul pubblico: “La gente la porti volentieri al palazzetto se c’è una buona squadra e questa è la prima mission, poi sarà nostro obiettivo lavorare al meglio sui settori giovanili, sulle scuole, sul territorio, sulle Università, e in generale su tutto quello che è l’apparato comunicativo social e stampa come abbiamo sempre fatto. Per me è un onore e un prestigio voler rappresentare Siena al meglio come esempio di correttezza e lungimiranza sportiva. Proprio nei prossimi giorni mi incontrerò con l’amministrazione comunale per parlare del palazzetto. Rappresentare Siena è stata una grande spinta ad operare questo cambiamento strutturale e rilanciare il progetto Emma Villas“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Castellana Grotte, il bilancio di Bruno De Mori: “Stagione in linea con le aspettative”

    Di Redazione Si è chiusa da poco più di una settimana la stagione sportiva della Bcc Castellana Grotte, eliminata nei quarti di finale dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile al termine di una serie equilibratissima con la Conad Reggio Emilia. Tempo di bilanci di fine annata per il club gialloblù, chiamato a tracciare ora una linea di demarcazione tra passato e futuro. Valutazioni, dal punto di vista tecnico, affidate al direttore sportivo Bruno De Mori: “Non possiamo parlare di una stagione negativa, anzi. È stato, per diverse ragioni, un anno soddisfacente. Il nostro campionato lo abbiamo fatto al meglio, soprattutto nella prima parte della stagione in cui siamo andati forse anche oltre le nostre aspettative. Purtroppo la pausa dovuta al Covid a cavallo della fine dell’anno ci ha condizionato parecchio e nel 2022 non siamo riusciti a riprendere lo stesso ritmo“. “Non abbiamo rimpianti per la serie dei quarti – precisa il ds della New Mater Volley – il rammarico più che altro è legato al fatto di non essere riusciti ad arrivare quarti, posizione che ci avrebbe consentito di giocare in casa la bella“. Gli scontri diretti vinti nel girone di andata sono forse il punto più alto dell’annata dei pugliesi: “Probabilmente sì, è così. Ma è anche vero che è stato un campionato difficile ed equilibrato, con tante partite in cui la differenza l’hanno fatta pochi punti. L’essere stati in linea con quanto ci aspettavamo alla fine bilancia le cose, in una stagione partita con un gruppo di giocatori totalmente nuovo e passata anche per momenti delicati come quello del Covid e come il cambio in panchina tra Gulinelli e Barbone. I ragazzi sono stati encomiabili e devo sottolineare come il gruppo sia stato tutto eccezionale, da chi ha giocato di più a chi ha giocato di meno, ma ha sempre garantito un ottimale livello negli allenamenti“. “La nostra idea per il prossimo anno – ha continuato il diesse gialloblù – è quella di non ripartire da zero, ma di confermare l’assetto della squadra visto in questa stagione. Il prossimo campionato sarà forse anche più difficile, con la presenza in serie A2 di due società storiche come Vibo Valentia e Ravenna. Proseguire sulla strada già intrapresa e sulle certezze acquisite potrebbe rivelarsi un vantaggio. Peraltro c’è da sottolineare come molte delle individualità, anche se alcune al debutto in Italia o nel torneo di A2, hanno confermato la bontà delle scelte fatte durante la scorsa estate“. Infine uno sguardo alla lotta per la promozione, ancora in corso: “Il livello dei playoff si sta confermando alto. Bergamo e Cuneo, almeno in gara 1 delle semifinali, hanno dimostrato di avere una marcia in più. Ma anche Santa Croce e Reggio Emilia diranno la loro fino in fondo dopo una stagione importante” conclude De Mori. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO