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    Bergamo costretta alla bella, Graziosi: “Non è successo nulla, calma e sangue freddo”

    Di Redazione “Squadra e gioco”. Ecco le password per accedere alla finale. Cuneo è già alla finestra, Reggio Emilia ha le fattezze dell’occasione gettata alle ortiche ma anche della “bella” da poter giocare contando sul campo amico (mercoledì alle 20.30 a Bergamo). L’Agnelli Tipiesse si è vista prima raggiunta e poi superata da una Conad. Questa l’analisi dell’allenatore Gianluca Graziosi, che parte da un messaggio eloquente: “Il 2-3 deve essere già un lontano ricordo. Testa e tecnica già al match che vale la stagione”. ATTENZIONE – “Il nocciolo parte dal secondo parziale: avessimo capito lì il trend della partita ci saremmo portati sul doppio vantaggio. Sarebbe stata sufficiente un pizzico d’attenzione in più. Nulla di straordinario, semplicemente la ripetizione certi passaggi già visti in gara 1 e che sono tranquillamente nelle nostre possibilità. Questo è il vero rammarico”. COLLETTIVO – “Nei frangenti determinanti non abbiamo giocato da squadra. Non siamo Civitanova o Perugia, ogni risultato passa dal lavoro e dalla forza del gruppo. Non possiamo permetterci di calare neppure un istante, come non possiamo pensare di dominare sempre in lungo ed in largo. Quando riusciamo ad imporci siamo una macchina da guerra, nelle fasi critiche bisogna riemergere con la testa prima ancora che con la tecnica. Specie perché ti trovi nel ruolo nel favorito e devi mettere ancor più energie rispetto alla concorrenza”. ALLENAMENTO – “Ogni allenamento va curato nel singolo particolare. La scorsa settimana dopo gara 1, dopo aver messo in campo la voglia di soffrire, sudare e combattere il pallone sarebbe stato da mangiare ad ogni azione. Non sempre è stato fatto. Il risultato si è visto ieri”. APPROCCIO – “Non è successo nulla. Dobbiamo sfruttare queste ore per ritrovare gli ingredienti che ci hanno portato in alto. Essenziale l’umiltà, oltre alla serenità. Poi la fame, la calma, la pazienza e la spinta che solo le motivazioni di un traguardo così prestigioso all’orizzonte può garantire”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si dividono le strade di Cantù e Massimo Redaelli: “Grazie per le emozioni infinite”

    Di Redazione Sulla carta, secondo allenatore prima e General Manager poi. Ma Massimo Redaelli per 10 stagioni consecutive è stato molto più per il Pool Libertas Cantù: un vero e proprio punto di riferimento per giocatori, allenatori, staff, dirigenti, volontari e collaboratori esterni. Tutti, insomma. Ma, a partire dalla prossima stagione, la compagine canturina dovrà fare a meno del suo importante contributo. Si separano le strade della società del Presidente Ambrogio Molteni e di ‘MaxRed’ per motivi personali di quest’ultimo. Il Presidente lo saluta così: “La partenza per motivi personali di Max Redaelli lascia sicuramente un vuoto che sarà difficile da colmare. Un cammino di 10 anni di presenza, dei quali 8 anni come vice-allenatore e 2 come General Manager, hanno inciso moltissimo nella nostra struttura societaria, che arrivava da un campionato di serie B1 e che si affacciava per la seconda volta nel palcoscenico della Serie A2, dove poi siamo rimasti ininterrottamente per 9 anni. Le emozioni che abbiamo vissuto in questi anni rimarranno per sempre nella nostra storia e nelle nostre menti, nessuno potrà cancellarle, e saranno di aiuto e stimolo per coloro che verranno successivamente. Il patrimonio di lavoro che Max ha fatto in questi anni è sicuramente notevolissimo, e sarà molto complicato per noi trovare una persona come lui, sempre attenta, professionale e fidata, e che ci ha permesso di fare in modo che tutto alla fine fosse perfetto. Un sincero ringraziamento per questi anni passati a lavorare assieme per mantenere sempre Cantù nella seconda categoria nazionale assoluta, nella speranza che non muore mai che forse un domani le nostre strade possano di nuovo incrociarsi”. Massimo Redaelli: “Prima o poi doveva capitare. E così è capitato… per cause di forza maggiore. La storia si interrompe. Sono state 10 stagioni intensissime. Ringrazio i 3 mister coi quali ho collaborato (Max Della Rosa, Luciano Cominetti e Matteo Battocchio, ndr), tutti gli atleti che hanno vestito la maglia canturina, ma voglio ringraziare soprattutto le persone che hanno aiutato la società in questi anni, di cui gli ultimi 2 pesanti, sia per i problemi legati al Covid-19 che, per noi canturini, alla mancanza del Parini. Infine, Ambrogio: grazie. La storia di questa società è la Tua Storia; 40 anni non possono essere commentati: vanno celebrati. E, se a Cantù esiste una società di volley lì dove si mangia pane e basket, il merito è solo tuo. Pertanto, grazie per aver fatto vivere ad un ‘non professionista’ del volley emozioni infinite. ‘Ad Maiora Semper’”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo si gioca in casa l’accesso alla finale playoff, Preti: “Massima concentrazione in Gara2”

    Di Redazione La Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo dopo aver vinto in trasferta Gara 1 con il Kemas Lamipel Santa Croce si prepara ad ospitare Gara 2 domani, domenica 08 maggio alle ore 18.00, con l’unico obiettivo di chiudere il turno della Semifinale Play Off A2 e accedere alla Finale. Come per i Quarti di finale il turno viene superato al meglio di 2 vittorie su 3 incontri, pertanto i cuneesi avendo già ottenuto un risultato positivo, scenderanno sul proprio campo e di fronte al proprio pubblico pronti a dare il massimo e aggiudicarsi la vittoria, così da non allungare la serie e dover disputare Gara 3 in settimana. Dal canto loro i toscani fin da inizio stagione hanno sempre dichiarato di puntare in alto e quindi faranno del loro meglio per avere un’altra possibilità. Un’altra battaglia aspetta Botto e compagni che in settimana si son messi sotto in palestra per alzare ulteriormente l’asticella, grazie anche all’inserimento di Santangelo e Chiapello durante gli allenamenti.  “Sicuramente bello arrivare a poter giocare Gara2 con la sicurezza di aver già vinto Gara1. Sarà comunque una partita molto complicata perché loro vorranno fare bene per riaprire la serie e  hanno tutte le carte in regola per farlo, sta a noi non dar loro questa possibilità. Santa Croce è un avversario tosto che abbiamo già conosciuto e anzi, proprio in casa avevamo perso nella giornata di ritorno dopo aver vinto da loro all’andata. Dovremo quindi fare molta attenzione, restare concentrati e mettere in pratica quanto studiato in settimana riguardando il match di domenica scorsa. Ovviamente anche loro avranno fatto “i compiti a casa” e nulla toglie che apportino modifiche per metterci in difficoltà. Arriveremo molto pronti al confronto e daremo il meglio” le parole dello schiacciatore Alessandro Preti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, il presidente Bisogno: “Abbiamo scelto di rimetterci in gioco”

    Di Redazione La stagione è ancora in corso, ma la Emma Villas Aubay Siena è già proiettata nel futuro: ieri il presidente Gianmarco Bisogno ha organizzato una conferenza stampa per presentare gli obiettivi e le strategie in vista del prossimo campionato di Serie A2. “Questo è il decimo anno di vita per questa società – ha detto Bisogno – anni che per tutti noi hanno significato esperienza e crescita. Quello che ci ha lasciato la passata stagione è comprendere quanto sia necessario rimane sereni, non farsi prendere da eccessi di euforia o di preoccupazione. ‘Mantenere gli equilibri’, è la cosa principale che ho imparato da questi anni. Come dice Kipling nella sua lettera al figlio, è importante mantenere la calma e la lucidità in momenti negativi come in quelli positivi, soprattutto quando tutti la stanno perdendo intorno a te. E la figura del presidente in questo è fondamentale, nell’avere la capacità di trasmettere ai propri collaboratori, staff e giocatori tutto questo“. Il massimo dirigente di Siena ha parlato poi dei cambiamenti societari intervenuti negli ultimi giorni: “L’interruzione del rapporto con Guglielmo Ascheri è stata corretta e colma di rispetto reciproco. In questa fase Ascheri rimarrà comunque a sostegno del club per gestire gli sponsor nel passaggio ad una nuova figura che arriva in sua sostituzione per la parte commerciale. Guglielmo è stata una figura importante, leale e responsabile in questo rapporto professionale durato ben otto anni. Se non ci fosse stato lui sarebbe stato tutto molto più faticoso e difficoltoso in particolare modo per il nostro cammino intrapreso 7 anni anni fa proprio qui su Siena. Rimarrà per noi una importantissima figura di riferimento“. Vittorio Angelaccio, che prenderà il posto lasciato vacante da Ascheri, sarà il nuovo direttore commerciale: “Il dottor Angelaccio ha un’esperienza forte nel mondo del marketing sportivo, soprattutto nel calcio, poiché per oltre 10 anni ha lavorato in Lega Pro come responsabile marketing e gestione eventi. Nel suo passato professionale c’è anche il mondo della pallavolo e ci aiuterà nel dare vita ad un piano finanziario forte e sostenibile, con imprenditori sul territorio e non solo grazie anche alla rete partner costruita in questi anni da Emma Villas. Reputo Vittorio Angelaccio la persona giusta per farsi carico di questo testimone e prendere le redini del progetto commerciale“. Novità anche dal punto di vista tecnico, con l’inserimento di Gabriele Cottarelli come nuovo direttore sportivo: “Sarà lui la persona referente insieme ad allenatore e società nella costruzione della nuova squadra. Non ha bisogno di grandi presentazioni. Ha lavorato tanti anni a Verona, a Piacenza e a Brescia. Ha lottato per scudetti, ha avuto grandi campioni, chi è in questo settore e conosce la pallavolo sa già perfettamente chi e cosa può rappresentare in termini di valore per il nostro movimento“. “Fabio Mechini, per il quale voglio spendere sentite parole di ringraziamento e merito per tutto il lavoro svolto in questi anni – ha continuato Bisogno – sarà non solo il nuovo vicepresidente, ma anche il Coordinatore Generale, un incarico superiore che fungerà da raccordo e supervisione di tutte queste nuove figure e dei rapporti che andremo a sviluppare, dalla parte commerciale a quella tecnico sportiva“. “Questa ultima stagione – ha detto poi il presidente – mi ha dato modo di riflettere sul senso di questi dieci anni, perché questo progetto non è solo Emma Villas ma coinvolge imprenditori, una città e le sue istituzioni, dei tifosi, degli appassionati nei confronti dei quali devi essere leale come presidente e proprietario del club. Ad un certo punto mi sono dunque trovato di fronte a tre opzioni, se continuare mantenendo inalterata la struttura e la modalità di azione, se ridimensionarsi come club e come impegno, se infine rimettersi in gioco e in discussione come è nella nostra storia e stile. Ho scelto la terza opzione“. “Come vedete – ha aggiunto Bisogno – la struttura sulla quale per prima sono intervenuto è stata quella dello staff operativo: dalla parte finanziaria rilanciata con l’arrivo di Angelaccio – con un progetto strutturato ed innovativo che presto presenteremo ai nostri attuali e potenziali sponsor – alla parte tecnica ai fini della costruzione di un roster competitivo nei limiti delle nostre possibilità, operando scelte oculate, a sostegno con i giusti successi di questo nuovo cammino“. Il presidente della Emma Villas Aubay ha risposto anche alle domande dei giornalisti sull’andamento della stagione: “Credo che uno dei motivi di risolutezza della squadra in questa ultima stagione ad un certo punto sia stato dato proprio dall’innesto a tempo pieno di Simone Parodi, l’Ibrahimovic della Emma Villas, che ha garantito in campo delle sicurezze e delle certezze che prima mancavano. Ovviamente tanto è stato fatto da tutti i ragazzi, nessuno escluso, ma in una squadra una figura come la sua, al di là che possa essere sempre a disposizione in campo, ha quel carisma, l’esperienza e la capacità che vanno tenute in considerazione“. E il futuro? “Ora siamo in una fase di valutazione e di costruzione poiché l’intento è quello di prendere tre, quattro giocatori esperti e di grande appeal per dare stabilità alla futura squadra. E dopo due anni così faticosi anche i nostri tifosi meritano un team in grado di regalare loro emozioni e dare nuova linfa ai nostri colori. Voglio tuttavia ringraziare sentitamente tutti i giocatori della passata stagione che hanno dato dimostrazione di essere assolutamente in grado di poter competere anche con le big, il rammarico è stato ovviamente quello di arrivare solo tardivamente a dimostrare il proprio vero valore“. “Per quanto riguarda la novità dei due stranieri che sarà possibile avere a partire da questa stagione in A2 – ha aggiunto Bisogno – sicuramente il nostro intento è quello di prendere uno straniero, se non due, soprattutto in un ruolo strategico ed importante“. Infine una riflessione sul pubblico: “La gente la porti volentieri al palazzetto se c’è una buona squadra e questa è la prima mission, poi sarà nostro obiettivo lavorare al meglio sui settori giovanili, sulle scuole, sul territorio, sulle Università, e in generale su tutto quello che è l’apparato comunicativo social e stampa come abbiamo sempre fatto. Per me è un onore e un prestigio voler rappresentare Siena al meglio come esempio di correttezza e lungimiranza sportiva. Proprio nei prossimi giorni mi incontrerò con l’amministrazione comunale per parlare del palazzetto. Rappresentare Siena è stata una grande spinta ad operare questo cambiamento strutturale e rilanciare il progetto Emma Villas“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Castellana Grotte, il bilancio di Bruno De Mori: “Stagione in linea con le aspettative”

    Di Redazione Si è chiusa da poco più di una settimana la stagione sportiva della Bcc Castellana Grotte, eliminata nei quarti di finale dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile al termine di una serie equilibratissima con la Conad Reggio Emilia. Tempo di bilanci di fine annata per il club gialloblù, chiamato a tracciare ora una linea di demarcazione tra passato e futuro. Valutazioni, dal punto di vista tecnico, affidate al direttore sportivo Bruno De Mori: “Non possiamo parlare di una stagione negativa, anzi. È stato, per diverse ragioni, un anno soddisfacente. Il nostro campionato lo abbiamo fatto al meglio, soprattutto nella prima parte della stagione in cui siamo andati forse anche oltre le nostre aspettative. Purtroppo la pausa dovuta al Covid a cavallo della fine dell’anno ci ha condizionato parecchio e nel 2022 non siamo riusciti a riprendere lo stesso ritmo“. “Non abbiamo rimpianti per la serie dei quarti – precisa il ds della New Mater Volley – il rammarico più che altro è legato al fatto di non essere riusciti ad arrivare quarti, posizione che ci avrebbe consentito di giocare in casa la bella“. Gli scontri diretti vinti nel girone di andata sono forse il punto più alto dell’annata dei pugliesi: “Probabilmente sì, è così. Ma è anche vero che è stato un campionato difficile ed equilibrato, con tante partite in cui la differenza l’hanno fatta pochi punti. L’essere stati in linea con quanto ci aspettavamo alla fine bilancia le cose, in una stagione partita con un gruppo di giocatori totalmente nuovo e passata anche per momenti delicati come quello del Covid e come il cambio in panchina tra Gulinelli e Barbone. I ragazzi sono stati encomiabili e devo sottolineare come il gruppo sia stato tutto eccezionale, da chi ha giocato di più a chi ha giocato di meno, ma ha sempre garantito un ottimale livello negli allenamenti“. “La nostra idea per il prossimo anno – ha continuato il diesse gialloblù – è quella di non ripartire da zero, ma di confermare l’assetto della squadra visto in questa stagione. Il prossimo campionato sarà forse anche più difficile, con la presenza in serie A2 di due società storiche come Vibo Valentia e Ravenna. Proseguire sulla strada già intrapresa e sulle certezze acquisite potrebbe rivelarsi un vantaggio. Peraltro c’è da sottolineare come molte delle individualità, anche se alcune al debutto in Italia o nel torneo di A2, hanno confermato la bontà delle scelte fatte durante la scorsa estate“. Infine uno sguardo alla lotta per la promozione, ancora in corso: “Il livello dei playoff si sta confermando alto. Bergamo e Cuneo, almeno in gara 1 delle semifinali, hanno dimostrato di avere una marcia in più. Ma anche Santa Croce e Reggio Emilia diranno la loro fino in fondo dopo una stagione importante” conclude De Mori. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Continua per il terzo anno consecutivo il sodalizio tra Roma e Sofia Rebora

    Di Redazione Sofia Rebora, centrale di 179 cm e 29 anni, vestirà la maglia della Roma Volley Club Femminile per la terza stagione consecutiva. Sofia è stata una delle protagoniste della promozione in serie A1 della stagione 2020/21. Queste le parole Sofia: “Terzo anno a Roma, una grande opportunità. Non vedo l’ora di tornare a lavorare in palestra con fisso nella mente un grande obiettivo, come è stato quello della mia prima stagione, con la maglia di Roma. Pronta a spingere sempre al massimo, come ho sempre fatto. Ho accettato il rinnovo perché l’anno appena concluso non è stato come ci si aspettava. Anche a livello personale è stato un anno complicato. E avere subito una proposta dalla società mi ha fatto capire che comunque qualcosa di buono l’ho fatto vedere.“ Alla guida di Roma, la prossima stagione, ci sarà l’esperienza di coach Cuccarini: “Non conosco personalmente coach Cuccarini, ma il suo curriculum parla da solo. Me ne hanno parlato tutti molto bene sia a livello tecnico che a livello umano e questo è un grande valore. Sono sicura che mi potrà dare tanto, sono sempre pronta a nuove sfide e a mettermi in gioco. Credo che faremo grandi cose.” “L’obiettivo dichiarato di tornare in A1 deve essere motivo di stimolo e non fattore di pressione, soprattutto per chi come me sceglie di affrontare sfide di questo genere che sono sempre molto appaganti. Sarà dura, ma non impossibile. La società si sta muovendo bene e c’è un’idea precisa di quello che si vuole fare. Sia a livello di età che di esperienza, oltre che di militanza con la maglia della squadra di Roma, penso che potrò dare tanto. Sono una che lavora molto e mi piace farlo. Mi piacerebbe e spero di poter essere un punto di riferimento per le mie future compagne.”  Ultimo pensiero, ma non meno importante, di Rebora ai tifosi di Roma: “Al pubblico di Roma voglio dire che lo scorso anno è stato, nei risultati, deludente, ma posso assicurare che quest’anno ci sarà da divertirsi. Mi piacerebbe vedere il pubblico romano affiatato come l’anno scorso. Anche con la nascita del Branco c’è stato un forte segnale, con loro sempre al nostro fianco. lo dico sempre, il tifo è il giocatore in più, quindi, continuate a sostenerci, abbiamo bisogno di tutti voi!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo lucida e concreta, Reggio Emilia capitola in quattro set

    Di Redazione La legge del 3-1. Tanto in regular season quanto in Supercoppa, e ora nelle semifinali dei Play Off Promozione, la Agnelli Tipiesse Bergamo si impone con lo stesso risultato sulla Conad Reggio Emilia. In Gara 1 gli orobici mettono in campo tutte le caratteristiche necessarie per far pendere l’ago della bilancia dalla propria parte in questo genere di sfide, a cominciare da una partenza lanciatissima: cinismo, concretezza e lucidità in un primo parziale guidato fin dall’alba con il 73% in attacco, contro il 26% della Conad, che incappa in 10 errori. Il servizio è l’arma con cui gli ospiti pareggiano i conti nel secondo set, grazie al doppio acuto finale di Held, che aveva portato avanti i suoi con la stessa modalità già qualche minuto prima (13-14). Bergamo, nello stesso fondamentale, è obbligata a forzare nella parte centrale nel periodo ma non trova efficacia analoga. Quella che invece l’Agnelli Tipiesse sa sfoderare, con il solito glaciale Padura Diaz, nel terzo set: il punto a punto viene risolto alla quarta opportunità proprio dall’opposto, determinante con 9 palloni a terra (20 al termine, con il 52%). Tornata a comandare, l’Agnelli Tipiesse alza immediatamente il muro al ritorno in campo: l’11-6 porta le firme di Larizza e Terpin, Cominetti prova a ricucire ma sbaglia in attacco e lascia via libera ai padroni di casa. La cronaca:Inizio complicato per la Conad Reggio Emilia che, in avvio del primo set, subisce subito un parziale di 4-1. Sull’8-3 coach Mastrangelo decide di chiamare un time out. La battuta di Garnica, servendosi anche della rete, inganna la ricezione bergamasca (8-6), ma la Agnelli Tipiesse Bergamo a muro sembra indistruttibile e così allunga. Diego Cantagalli restituisce un muro sul punteggio di 13-9; Cominetti poi dai nove metri pesca l’ace che vale il 14-11. Garnica regala un nuovo ace ai tifosi presenti al palazzetto e a quelli collegati da casa (18-14) ma questo non contiene Bergamo, che allunga ulteriormente grazie agli attacchi di Terpin e Padura Diaz (22-14). Held con l’ennesimo ace prova a recuperare, ma a chiudere il set è Padura Diaz sul punteggio di 25-17. Cantagalli con una diagonale da posto due apre il secondo set sul 3-3, mentre Garnica poco dopo conquista un ace che vale il primo vantaggio reggiano (4-5). Un recupero incredibile quello di Terpin, che vola sui tabelloni pubblicitari mentre i suoi compagni segnano il punto del 10-8. L’ace di Held dopo un pallone contestato vale il quindicesimo punto (14-15), mentre Cantagalli riesce da posto due a sbloccare una rotazione pericolosa sul punteggio di 17-19. Coach Graziosi richiede un time out poco dopo (19-21), ma un muro di Cominetti e un’incredibile turno al servizio di Held, con due ace, regalano a Reggio Emilia il 19-25. Held pizzica l’angolo del campo e firma il 2-2 in apertura di terzo set, sulla scia della parità è anche la parallela tirata da Cominetti del 7-7; Zamagni conquista un mani fuori e il primo break, così coach Graziosi chiama un time out sul punteggio di 9-11. Garnica trova il buco nella difesa avversaria e schiaccia di seconda intenzione (10-12), ma subito dopo arriva sorpasso dei padroni di casa. Scopelliti con un muro prova a risollevare il morale dei reggiani (15-16) e permette a Held di trovare l’ennesimo ace del 15-17. Bergamo con due muri consecutivi sorpassa di nuovo sul 20-19 e così coach Mastrangelo si ritrova costretto a chiamare un time out. L’Agnelli Tipiesse non perde la concentrazione e un ottimo Padura Diaz guadagna due set point per la sua squadra (24-22); gli attacchi di Cominetti e Scopelliti mandano le squadre ai vantaggi (25-25) ma infine a chiudere il set è ancora Padura Diaz sul punteggio di 27-25. Quarto set che parte combattutissimo con Held che trova il quarto punto (3-4), poi però Bergamo vola su un vantaggio di più 4, trascinata anche dal proprio capitano Cargioli (10-6). Cominetti prova a risollevare gli animi della Conad con due ace sul punteggio di 13-11, a cui segue una richiesta di time out da parte di Graziosi che ha ottimi risultati; poco dopo, infatti, a fermare il gioco è coach Mastrangelo (17-12). Scopelliti schiaccia il pallone nelle mani di Padura Diaz che non riesce a contenerlo (19-15), ma Bergamo è spietata e riesce a mantenere il distacco, arrivando fino al punteggio di 22-16; al servizio Cominetti trova l’ace del 22-18 e Cantagalli chiude le porte agli avversari due volte, ma è Pierotti a mettere fine al match sul punteggio di 25-21. Agnelli Tipiesse Bergamo-Conad Reggio Emilia 3-1 (25-17, 19-25, 27-25, 25-21)Agnelli Tipiesse Bergamo: Padura Diaz 20, Mancin, D’amico (L), Cargioli 9, Finoli 1, Terpin 13, Pierotti 15, Larizza 6. Non entrati Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca. All. Graziosi. Conad Reggio Emilia: Zamagni 6, Held 16, Sesto, Cagni (L), Scopelliti 5, Cominetti 12, Mian, Cantagalli 19, Garnica 6, Morgese (L), Suraci, Marretta. Non entrati Catellani. All. Mastrangelo. Arbitri: Marotta, Feriozzi. Note: Durata set: 23′, 26′, 35′, 29′; tot: 113′. Agnelli Tipiesse Bergamo: ace 5, battute sbagliate 18, ricezione 24%, attacco 57%, muri 12. Conad Reggio Emilia: ace 13, battute sbagliate 18, ricezione 34%, attacco 43%, muri 5. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Simone Parodi: “Ho pensato di smettere, ma la salvezza mi ha dato nuove energie”

    Di Roberto Zucca Forse quella che è appena passata è stata non tanto la stagione più difficile della sua carriera, ma quella del giro di boa. Complessa, iniziata troppo tardi rispetto ai suoi ritmi. Tuttavia, Simone Parodi ne è uscito ancora una volta vincente con la Emma Villas Aubay Siena, con in tasca una salvezza che, a qualche giornata dalla fine del torneo, sembrava irraggiungibile: “È stata una stagione complessa, è vero. È partito tutto dal mercato, in cui all’inizio, ho vagato per Cisterna, poi la parentesi di qualche giorno in Francia, fino all’approdo di Siena. È stato strano all’inizio, non ero abituato. Ma come me, tutta la squadra ha risentito di una stagione in cui il problema non è stato individuato. Ci siamo spenti, e poi improvvisamente riaccesi. Fino ad una salvezza per la quale ho cercato di lottare con tutto me stesso fino alla fine“. Sono stagioni da dentro o fuori. “Sì. Ammetto per la prima volta nella mia carriera di aver pensato di smettere. Non era una questione solo fisica, ma anche una condizione psicologica. Sono abituato a chiedere 100 a Simone Parodi e ad ottenere 120. Non sono l’atleta che non dà tutto sé stesso. Sono così da sempre“. Foto Lega Pallavolo Serie A E ora? “La salvezza mi ha dato una nuova energia. Credo di essere uscito da questa stagione con maggiori consapevolezze sul presente e sul futuro. Ho ancora voglia di esserci. Nell’ultima partita ho pianto, sono crollato. Le lacrime sono una cosa che non mi appartengono nella vita in generale. Ma ero così contento, così felice del traguardo raggiunto che emotivamente ho spinto fino alle lacrime. C’era tutta la stagione dentro quel finale. Forse anche di più. Ma mi lasci dire una cosa“. Prego. “Ho trovato un gruppo bellissimo qui a Siena. Abbiamo vissuto al nostro Casale, la residenza in cui abitano molti di noi, e si è creato un rapporto quotidiano che mi ha ricordato i bei tempi del passato. Il presidente ha saputo mettersi a disposizione, comprendere la situazione. C’è stato un momento in cui ho capito quanto uomini come lui investono in questo sport e quanto credono nelle squadre che allestiscono. Anche con Paolo (Montagnani, n.d.r.) mi sono trovato bene. È un anno che porterò nel cuore“. Foto Lega Pallavolo Serie A Siena è una squadra che negli anni ha cambiato molto. “Sì, credo si voglia andare su una strada diversa. Ossia mantenere l’ossatura di questa stagione e ripartire da alcune conferme. Io, nel mio piccolo, penso che i risultati vadano costruiti anche sulle buone cose fatte nelle stagioni precedenti“. È un invito a chiederle di restare? “(ride, n.d.r.) No, intendevo dire che sicuramente la base della fiducia è fondamentale. Cambiare tutto spesso è più un rischio che un’opportunità. Certo, se mi arrivasse una proposta per un bel progetto, considererei l’opzione di restare ancora a Siena. Anche se è aprile, è troppo presto in questo senso per pensare alla prossima stagione“. Foto Emma Villas Aubay Siena Cosa la aspetta? “Un po’ di vacanza, ma riprenderò subito ad allenarmi, perché voglio arrivare carico alla prossima stagione“. Quindi ha scacciato via la possibilità di smettere? “Assolutamente“. LEGGI TUTTO