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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO

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    Allard in arrivo a Milano: “Spero di portare energia e spirito competitivo”

    Di Redazione

    È Averie Allard il nome a sorpresa nel roster della Vero Volley Milano: l’ingaggio della giovane palleggiatrice canadese, sostituta dell’infortunata Letizia Camera, è stata ufficializzata oggi dalla società dopo le anticipazioni apparse sui social network. Sarà un rinforzo prezioso per Marco Gaspari nella fase più calda della stagione, anche se per vederla in campo bisognerà attendere: il suo arrivo in Italia è previsto nelle prossime settimane.

    “Sono felicissima – sono le prime parole di Allard – di entrare a far parte della Vero Volley Milano fino alla fine della stagione. La Serie A1 è uno dei campionati più belli del mondo e giocarlo per me è un sogno che si avvera. Ho sentito grandi cose sul Vero Volley: una società seria, ambiziosa e farne parte sarà fantastico. Spero di portare energia e dare un contributo alla compagne, garantendo lo spirito competitivo che mi appartiene. Non vedo l’ora di arrivare, conoscere il gruppo e lo staff e vivere questa nuova esperienza a Milano“.  

    “Accogliamo Averie con felicità e soddisfazione – aggiunge il ds Claudio Bonati – consapevoli che ha talento ed è motivata per questa prima esperienza italiana. La speranza è che si possa integrare al meglio nel gruppo e che possa supportarci in questo importante momento della stagione dopo l’infortunio che ha costretto Camera a chiudere anticipatamente l’annata sportiva. Non vediamo l’ora di vederla all’opera in campo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli premiato dal CONI con la Palma d’Oro

    Di Redazione

    Un altro prestigioso riconoscimento per Daniele Santarelli: l’allenatore che ha vinto tutto con la Prosecco DOC Imoco Conegliano e con la nazionale della Serbia (prima di passare alla guida della Turchia) è stato premiato oggi nel Salone d’Onore del CONI a Roma con la Palma d’Oro al merito tecnico, il più importante riconoscimento per gli allenatori assegnato dal Comitato Olimpico. A premiare Santarelli è stato il presidente del CONI Giovanni Malagò; presente alla cerimonia anche Piero Garbellotto, presidente di Imoco Volley.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giorgia Quarchioni: “Ripartiamo dall’approccio visto contro Scandicci”

    Di Redazione

    In arrivo una sfida importantissima nel percorso della prima stagione in Serie A1 della CBF Balducci HR Macerata: domenica 26 febbraio alle 17 le arancio-nere si giocheranno una delle ultime possibilità di restare in scia alla zona salvezza al Banca Macerata Forum contro la Cuneo Granda S.Bernardo, nella prima di due gare casalinghe consecutive. A suonare la carica è l’unica giocatrice marchigiana della formazione guidata da coach Paniconi, la schiacciatrice Giorgia Quarchioni, che nell’ultimo match con Scandicci si è messa in evidenza con efficaci ingressi al servizio e in seconda linea.

    “Ovviamente siamo consapevoli dell’importanza di questo match – spiega la schiacciatrice di Porto Recanati – Cuneo è un’ottima squadra, ma di fronte al nostro pubblico e con l’atteggiamento giusto sono sicura che potremo ottenere un risultato importante. Per noi è fondamentale, fare punti contro le piemontesi significherebbe infatti restare quantomeno alla stessa distanza dalla zona salvezza o addirittura avvicinarci, questo dipende anche dai risultati delle nostre avversarie dirette che ci precedono in classifica, vale a dire Pinerolo e Perugia. Prima di tutto, però, pensiamo al nostro campo e al nostro gioco, a mettere in campo anche in partita un buon livello di pallavolo come spesso riusciamo a fare in allenamento“.

    La gara di Scandicci, nonostante la sconfitta per 1-3 contro una corazzata del campionato, ha lasciato comunque buone sensazioni: “Abbiamo approcciato bene la gara, un aspetto che volevamo migliorare e ci siamo riuscite – prosegue Quarchioni – dobbiamo ripartire proprio da questo, dalle buone cose che abbiamo fatto vedere in terra toscana. Anche nel quarto set non abbiamo mollato nonostante lo svantaggio, provando fino alla fine a portare la gara al tie break. Questo deve essere lo spirito giusto che ci deve accompagnare nel match contro Cuneo e nelle restanti gare che mancano alla fine del campionato“.

    Per la Quarchioni si tratta della prima stagione della carriera in Serie A1: “Un onore poter scendere in campo contro alcune delle migliori formazioni al mondo di questo sport – conclude la schiacciatrice marchigiana – personalmente è un’esperienza molto importante, sto cercando di dare una mano alla squadra sia in allenamento sia quando vengo chiamata in causa durante le gare. Ora dobbiamo restare unite per cercare l’obiettivo salvezza fino all’ultimo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Firenze infila un’altra perla, la maledizione di Cuneo continua

    Di Redazione

    Non si interrompe la serie negativa della Cuneo Granda S.Bernardo e nemmeno quella positiva de Il Bisonte Firenze: nel posticipo della sesta giornata di ritorno le toscane si impongono ai vantaggi del tie break in una sfida tiratissima, centrando la quinta vittoria consecutiva in campionato (la prima nella storia sul campo delle cuneesi) e restando in scia della zona Play Off. Per la formazione dell’ex Massimo Bellano, invece, è addirittura la sesta sconfitta di fila, la terza arrivata al quinto set.

    Partita ricca di alti e bassi, con due set dominati dalle padrone di casa e altri due vinti da Firenze con altrettanti strappi finali (sul 22-21 e sul 18-19). Il tie break è il compendio di tutto: Il Bisonte piazza il break a cavallo del cambio di campo (7-9), le biancorosse vanno al sorpasso sul 12-11, ma nel concitato finale non hanno mai il match point. Non basta a Cuneo portare ben tre giocatrici – Kuznetsova, Szakmary e Gicquel – sopra i 20 punti: Firenze risponde con i 21 a testa di Herbots e Nwakalor e con un gran rendimento a muro (16 totali, 7 di Graziani) e in difesa.

    La cronaca:Coach Parisi, privo di Adelusi per un’indisposizione dell’ultimo minuto, schiera Malinov-Nwakalor, Van Gestel-Herbots, Sylves-Graziani e Panetoni libero, mentre Bellano risponde con Signorile-Gicquel, Szakmary-Kuznetsova, Cecconello-Hall e Caravello libero.

    Le centrali di Cuneo sono scatenate e scavano il primo gap (6-3 con due punti a testa di Cecconello e Hall), poi Il Bisonte reagisce (8-7), ma sul nuovo allungo delle locali (11-7) Parisi deve spendere il suo primo time out. Un paio di muri di Graziani e Nwakalor e l’errore di Hall riavvicinano le bisontine (14-13), Szakmary ricrea subito il più 4 (17-13), e quando Kuznetsova mette giù il 20-15 Parisi decide di inserire Knollema per Van Gestel, per poi chiamare un altro time out sul 21-16. Sul muro di Gicquel (22-16) Parisi prova anche il doppio cambio (Kosareva e Guiducci per Malinov e Nwakalor), ma il set ormai è compromesso e Kuznetsova (sette punti nel parziale con l’83% in attacco) lo chiude con l’ace del 25-18.

    Cuneo parte forte anche nel secondo set (3-0), con Il Bisonte che sembra impotente, tanto che sul 5-1 firmato Gicquel Parisi deve subito fermare il gioco, per poi inserire Guiducci al posto di Malinov sul 6-1: l’attacco fiorentino continua a faticare enormemente, dall’altra parte invece funziona tutto, a partire dalla battuta e dalla ricezione per arrivare alla difesa, con Signorile che può mettere in ritmo tutte le sue attaccanti (14-8), costringendo Parisi a un altro time out. E la chiacchierata risveglia le sue ragazze, che con il buon turno in servizio di Graziani e qualche guizzo in più in difesa piazzano uno 0-4 per il 14-12 e il conseguente time out di Bellano.

    Van Gestel accorcia ancora (15-14), il muro di Sylves vale la parità (15-15), poi però un paio di errori ospiti permettono alle gatte di scappare di nuovo (18-15), con Signorile che piazza il muro del 20-16. Splendida qui la reazione de Il Bisonte firmata da due punti di Graziani e dal muro di Guiducci, ed è di nuovo parità (20-20), con Bellano che chiama time out. Adesso si gioca punto a punto, una pestata di Kuznetsova vale il primo vantaggio esterno (22-23), poi Van Gestel procura due set point e Nwakalor chiude con il suo ottavo punto nel set (22-25).

    Nel terzo rimane in campo Guiducci e Il Bisonte prova a mantenere l’inerzia (2-4), ma poi Kuznetsova si presenta al servizio e Cuneo risponde con un 5-0 per il 7-4, per poi allungare sul 10-6 costringendo Parisi al time out: adesso Firenze è di nuovo in difficoltà (13-8). Sul 16-11 entra Alhassan per Sylves, mentre sul 20-15 torna Malinov per Guiducci, ma alle gatte basta tenere con costanza il cambio palla per portarsi a casa il set per 25-19.

    Nel quarto ci sono Alhassan e Sylves al centro per Firenze, con Malinov in palleggio, e sono due muri di fila di Nwakalor a regalare il primo break (3-6), con la fast di Sylves che vale il 5-9 e il conseguente time out. Bellano inserisce anche Caruso per Cecconello: Szakmary prova a riavvicinare Cuneo (8-10), entra Graziani per Sylves ma la stessa ungherese trova l’ace fortunato del 9-10 e poi Caruso impatta col muro (10-10), e allora stavolta è Parisi a fermare il gioco.

    Il quinto ace di Kuznetsova vale il vantaggio locale (14-13), Graziani è assoluta protagonista nel tenere in partita Firenze (17-17), poi Herbots mura Gicquel (17-18) e subito dopo piazza il difficilissimo mani-out del 17-19 che provoca il time out di Bellano. Le bisontine rimangono concentrate, Alhassan chiude uno scambio lunghissimo e decisivo per il 18-21 perché poi Malinov schiaccia di seconda per il 18-22. A nulla serve il cambio di Bellano che inserisce Diop per Gicquel, è Herbots a chiudere 20-25.

    Al tie break rimangono in campo Graziani e Caruso e il primo break è di Cuneo col lungolinea di Kuznetsova (4-2), poi sul 6-5 Parisi inserisce Knollema e Guiducci per Malinov e Nwakalor e Herbots impatta sul 7-7. L’invasione di Szakmary vale il 7-8 al cambio di campo: ancora Herbots trova il 7-9 e il conseguente time out Bellano, le gatte ritrovano subito la parità (9-9). Sull’11-11 Parisi chiude il doppio cambio, ma Gicquel mette il contrattacco del 12-11 e allora Parisi chiama time out. Al rientro la stessa Gicquel manda fuori il servizio e poi Kuznetsova attacca out, con Bellano che allora ferma il gioco (12-13): Nwakalor procura il primo match point (13-14) con Hall che annulla (14-14), Caruso cancella il secondo procurato da Van Gestel (15-15) e alla fine è Alhassan a decidere col primo tempo e poi il muro del 15-17.

    Britt Herbots: “Sono stanca morta, è stata una partita tosta e combattuta fino alla fine: sapevamo che Cuneo gioca sempre bene in casa, ma per noi fare punti era la cosa più importante e sono fiera della squadra che non ha mai mollato nonostante il brutto primo set. Sono molto contenta perché le ragazze che sono entrate hanno dato l’energia che serviva: non è semplice entrare e fare bene, sono orgogliosa e dico brava a tutta la squadra. Abbiamo lavorato tanto e siamo abituate a soffrire, abbiamo avuto un inizio di stagione non semplice, ma abbiamo reagito e oggi si è visto“.

    Lucille Gicquel: “Ci manca ancora qualcosa e dobbiamo trovare questa cosa che ancora non sappiamo: dobbiamo lavorare di più, complimenti a Firenze che ha giocato davvero bene. L’atmosfera ora è più serena in campo e in allenamento, lavoriamo benissimo e credo che questo gruppo possa fare sicuramente bene in futuro“.

    Cuneo Granda S.Bernardo-Il Bisonte Firenze 2-3 (25-18, 22-25, 25-19, 20-25, 15-17)Cuneo Granda S.Bernardo: Szakmary 24, Cecconello 3, Gicquel 22, Kuznetsova 25, Hall 10, Signorile 1, Caravello (L), Caruso 3, Diop. Non entrate: Magazza, Gay (L), Klein Lankhorst, Drews. All. Bellano. Il Bisonte Firenze: Van Gestel 3, Sylves 4, Malinov 4, Herbots 21, Graziani 12, Nwakalor 21, Panetoni (L), Alhassan 4, Knollema 3, Guiducci 1, Kosareva, Lotti. Non entrate: Lapini (L). All. Parisi. Arbitri: Papadopol, Cappello. Note: Spettatori: 1510, Durata set: 25′, 29′, 28′, 27′, 21′; Tot: 130′. MVP: Herbots.

    LA CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Conegliano 52; Savino Del Bene Scandicci 48; Vero Volley Milano 45; Reale Mutua Fenera Chieri 39; Igor Gorgonzola Novara 38; E-Work Busto Arsizio 28; Trasportipesanti Casalmaggiore 28; Volley Bergamo 1991 28; Il Bisonte Firenze 26; Megabox Ond. Savio Vallefoglia 20; Cuneo Granda S.Bernardo 18; Bartoccini-Fortinfissi Perugia 12; Wash4green Pinerolo 10; Cbf Balducci Hr Macerata 7.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio, Musso: “Arriviamo a Chieri con la giusta carica e la giusta fiducia”

    Di Redazione

    Dopo la bella vittoria di domenica sera contro Bergamo e il meritato lunedì di riposo, la e-work Busto Arsizio di rimette oggi al lavoro in vista della trasferta di domenica a Chieri, a casa della quarta forza del torneo.

    Olivotto e compagne saranno impegnate lontane da casa anche il week-end successivo: il 5 marzo la UYBA giocherà infatti a Pinerolo, mentre la prossima gara casalinga sarà mercoledì 8 marzo (orario ancora da confermare) contro la Savino del Bene Scandicci. La collocazione di questa gara è stata variata rispetto all’originale in quanto domenica 12 la e-work arena sarà teatro delle Finali di Coppa Italia di Basket serie A2 e B.

    Questo il pensiero di coach Marco Musso: “Sono contento dopo la partita contro Bergamo perchè ho visto che il nostro sistema di battuta e muro-difesa ha ripreso a funzionare nel modo migliore e questo ci ha permesso di lavorare con altissime percentuali di attacco: merito anche del palleggiatore, perchè Carli Lloyd ha giocato una signora partita, sia dalle scelte di colpo delle attaccanti. Quindi bene, arriviamo all’incontro “grosso” di questo fine settimana con Chieri con la giusta carica e la giusta fiducia: sta a noi andare in questo senso per tutta la settimana di lavoro”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Scandicci nuovamente di fronte a Potsdam. Barbolini: “Dovremo soffrire ed essere umili”

    Di Redazione

    Nuovamente in Germania. La Savino Del Bene Scandicci si prepara ad una nuova gara europea e ad una nuova sfida in terra tedesca. Dopo aver superato il Palmberg Schwerin nella doppia sfida dei Play Off, la CEV Cup mette di fronte alle ragazze di coach Barbolini un’altra formazione teutonica, ovvero lo Sportclub Potsdam per la gara d’andata dei quarti di finale della seconda manifestazione continentale in ordine di importanza.

    Partita al via dalle 19.30, con la squadra di coach Barbolini che, reduce da cinque vittorie consecutive, vorrà dare continuità alla sua striscia di risultati e soprattutto cercherà una vittoria per avvicinarsi alla qualificazione alle semifinali di CEV Cup.

    Nessuna giocatrice della Savino Del Bene Scandicci ha indossato in passato la maglia dello SC Potsdam. Allo stesso modo nella formazione tedesca non ci sono ex scandiccesi.

    Nello staff tecnico della squadra tedesca c’è però un po’ di Italia: il piemontese Riccardo Boieri, ricopre infatti il ruolo di allenatore in seconda e scout.

    Quello di questo martedì sarà il terzo confronto ufficiale tra le due formazioni. I due precedenti risalgono alla scorsa stagione: l’edizione 2021-2022 della Challenge Cup ha infatti visto confrontarsi Scandicci e Potsdam negli ottavi di finale, con la formazione di coach Barbolini che si qualificò al turno successivo imponendosi 3-1 nella gara d’andata e 3-0 in quella di ritorno.

    Massimo Barbolini (coach Savino del Bene Scandicci): “Abbiamo già giocato con Potsdam lo scorso anno e dal punto di vista del pubblico mi aspetto di trovare un grande tifo. Sono una squadra diversa rispetto a quella che abbiamo affrontato la passata stagione in Challenge Cup. Facendo un paragone con Schwerin possiamo dire che sono una formazione con un opposto più forte e che riceve meglio, quindi è una squadra che potrà metterci in difficoltà. Ci sarà da soffrire e da essere umili. Noi però siamo una squadra forte ed abbiamo campionesse che possono fare la differenza in questi appuntamenti importanti”

    La partita tra SC Potsdam e Savino Del Bene Scandicci sarà visibile in diretta, previa registrazione, su Sportdeuschland.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rimonta vincente per la Vero Volley in casa di Vallefoglia

    Di Redazione

    Sono tre punti d’oro quelli che la Vero Volley Milano strappa ad Urbino contro la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia. La formazione di Marco Gaspari fa festa in rimonta, aggiudicandosi un match piacevole per i contenuti tecnici condito da qualche momento di alti e bassi. Con le due palleggiatrici a contare prevalentemente sulle loro opposte, la sfida scivola via nei primi due parziali: il primo vinto dalle padrone di casa ed il secondo da una Milano cinica e determinata.

    Thompson e Drews, che hanno chiuso entrambe con 23 punti e il 47% in attacco, continuano a rispondersi anche nel terzo parziale, quando le marchigiane volano sul 20-15 con D’Odorico a fare male sia a muro che in attacco alle lombarde. È un velenoso turno al servizio di Orro (MVP dell’incontro) a capovolgere l’inerzia di un parziale che sembrava deciso (dal 20-15 al 21-25 per le milanesi) e di conseguenza del match, che la Vero Volley si porta a casa continuando la sua corsa verso la vetta.

    La cronaca:Gaspari schiera in avvio Orro in regia e Thompson opposta, Stevanovic e Folie al centro, Sylla e Larson schiacciatrici, Parrocchiale libero. Andrea Mafrici risponde con Hancock al palleggio e Drews opposta, Aleksic e Mancini centrali, Kosheleva e D’Odorico di banda, Sirressi libero. 

    Muro di Drews (2-0), Stevanovic pareggia (4-4) sempre a muro. Ace di Drews ed errore di Sylla (7-4), doppio contrattacco di Larson per la parità sul 7; Drews (10-8) e muro di D’Odorico, 14-11 e Gaspari chiede time out. Quattro tocchi per Milano (15-11), contrattacco di Thompson (15-13); dentro Davyskiba per il servizio, Orro di prima intenzione (16-15). Contrattacco di Drews, 20-17 e Milano ferma il gioco. Dentro Candi per il servizio e muro di Sylla, 21-20 e Mafrici chiama il time out. Errori di Sylla, Larson e ancora Sylla per il 25-20.

    Gaspari inserisce Davyskiba per Sylla e ruota la formazione, ma Milano commette due errori in attacco (3-1). Ace di Thompson (3-3), errore di D’Odorico e invasione di Vallefoglia; poi fast di Stevanovic e contrattacco di Larson per il 4-8. Dentro Papa, attacco da seconda linea di Thompson, 5-10 e time out richiesto da Vallefoglia. Si torna in campo con un muro di Larson e un punto di Orro di prima intenzione (5-12). Dentro Lazaro e Piani, primo tempo di Stevanovic, 8-16 e Mafrici ferma il gioco. Errore di Kosheleva e contrattacco di Thompson (8-18), fast di Stevanovic (9-20); contrattacco di Papa (11-20), ace di Stevanovic per il 12-23. Errore di Larson (14-23), poi Thompson chiude il parziale sul 15-25.

    Muro di Davyskiba (0-1), ace di Kosheleva (3-2); altro muro di Davyskiba ed errore di D’Odorico per il 3-5. Ace di Drews (6-6), errore di Folie per il sorpasso (9-8); muro di Davyskiba (9-10), contrattacco di Kosheleva e muro di Mancini, 12-10 e Gaspari chiede tempo. Si riprende con due contrattacchi di Drews (14-10), dentro Sylla; muro di D’Odorico, 16-11 e ancora time out per Milano. Dentro Papa per la ricezione; muro di Larson (17-14), attacco da seconda linea di Drews (19-14), contrattacco di Larson e muro di Folie (20-18). Vallefoglia ferma il gioco. Si riprende con un muro di Folie; errore di Drews, 20 pari e Mafrici chiama tempo. Ace di Orro e contrattacco di Thompson (20-22), dentro Barbero; ancora l’opposta statunitense e Larson per il 20-24, poi Thompson chiude sul 21-25.

    Gaspari conferma Sylla e ruota la formazione; fast di Folie (0-2), Aleksic e Drews a segno (4-3). Muro di Thompson, errore di D’Odorico e ace di Larson (4-7). Muro di Aleksic (7-8), muro di Sylla (7-10), seconda linea di Thompson, 8-12 e time out Vallefoglia. Si torna in campo con un contrattacco di Larson (8-13), muro di D’Odorico e contrattacco di Drews, 12-14 e Gaspari ferma il gioco. Sul 14-17 dentro Rettke, che mette a segno l’ace del 14-18, e Mafrici chiama tempo. Sul 16-20 dentro Davyskiba; contrattacco Kosheleva, 18-20 e timeout per Milano. Dentro Barbero per la seconda linea, errore di Vallefoglia e la gara si chiude 22-25.

    Alessia Orro: “Nel terzo set sono andata al servizio sapendo che eravamo in un momento difficile per la squadra. Sapevo che dovevo dare qualcosa di più, forzare per mettere in difficoltà le avversarie: alla fine è andata bene. Brave le mie compagne che nel fondamentale muro-difesa hanno fatto grandi cose. Siamo state capaci di chiudere il set a nostro favore e tirarci fuori da un momento non semplice. Ora ci godiamo questa vittoria e poi ci prepariamo al massimo per il match casalingo contro Scandicci“.

    Annie Drews: “Oggi non abbiamo fatto abbastanza. Io posso dire che so di poter far meglio in questo campionato, che devo ancora ‘studiare’ e che sicuramente anche la squadra potrà mettere in mostra tutto il suo valore“.

    Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia-Vero Volley Milano 1-3 (25-20, 15-25, 21-25, 22-25)Megabox Ondulati Savio Vallefoglia: Aleksic 8, Hancock 4, Kosheleva 10, Mancini 5, Drews 23, D’odorico 9, Sirressi (L), Papa 1, Barbero, Piani, Laza’ro Castellanos. Non entrate: Renzi (L), Furlan, Berti. All. Mafrici.Vero Volley Milano: Orro 5, Larson 11, Folie 10, Thompson 23, Sylla 4, Stevanovic 12, Parrocchiale (L), Davyskiba 5, Rettke 1, Candi. Non entrate: Negretti (L), Mancastroppa, Begic, Stysiak. All. Gaspari.Arbitri: Gianfranco Piperata, Fabrizio SaltalippiNote: Spettatori: 763. Durata set: 26′, 26′, 26′, 29′. Tot 1h59′. Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia: battute vincenti 2, battute sbagliate 12, muri 10, errori 24, attacco 34%. Vero Volley Milano: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, muri 10, errori 23, attacco 39%

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO