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    Brescia, Parlangeli: “Ci serviva un bella prestazione corale”

    Di Redazione
    Nel finale del quarto set la “formica atomica” della formazione di coach Mazzola, ha realizzato con un palleggio fintato il punto del 23-14. Un punto particolare, forse la giocata della settimana, “avevo una scommessa in ballo ed il punteggio me l’ha consentito – scherza la diretta interessata – l’ho fatto soprattutto per me. Un po’ di entusiasmo non guasta mai, anzi”. Un mattoncino che ha contribuito a costruire la prima vittoria stagionale delle Leonesse bresciane, che con il bottino conquistato a spese della Zanetti Bergamo hanno lasciato l’ultima posizione in classifica. Ora l’ultima formazione della lista è Perugia (3 punti), che la Valsabbina affronterà domenica prossima in casa, e a +1 c’è proprio Bergamo, che però ha una partita disputata in più, mentre a +2 (6 punti) troviamo Busto con solo 5 match disputati causa rinvii Covid, e l’avversaria del turno infrasettimanale di mercoledì, ovvero Casalmaggiore.
    “Meritavamo davvero questa vittoria – commenta il primo libero della Valsabbina Francesca Parlangeli – siamo in palestra ininterrottamente dal 16 di luglio, ma dobbiamo lavorare ancora tanto per mettere in cascina certezze che saranno fondamentali per il futuro. Dopo il primo set, ancora col freno a mano tirato, abbiamo finalmente spinto ed i risultati si sono visti, perciò bisogna continuare su questa strada. Rispetto alle altre uscite, inoltre, abbiamo spinto forte in battuta. Tutto ciò, poi, ha portato ad una maggiore fiducia in noi stesse, fattore indispensabile alla squadra. Dopo il primo parziale perso siamo state brave a non vacillare, rimanendo sempre presenti con la testa e con la spina attaccata, questo prima non accadeva spesso. Un grande merito infine va a tutta la squadra, comprese le ragazze subentrate dalla panchina“.
    Una nota statistica: le orobiche son state superate per la prima volta in un match ufficiale da quando la Valsabbina Millenium ha raggiunto la serie A1 nel 2018 e, proprio a distanza di due anni esatti, il 1 novembre 2018, è avvenuta la prima vittoria in assoluto della squadra bresciana nella massima serie. Allora l’avversaria era Firenze (medesimo risultato, 3-1) ed in campo c’era Francesca Parlangeli, che fu eletta MVP dell’incontro dopo una prestazione maiuscola.
    L’MPV di domenica è stata invece Marta Bechis, a coronamento di una gara che l’ha vista in crescendo riuscire a giostrare gli attaccanti, vincere tanti contrasti a rete, mettere a segno due muri punto e infine piazzare la zampata vincente del 25-16 del quarto set. Zampata di secondo tocco realizzata a seguito della ricezione di Chiara Sala, giovane libero del vivaio Millenium, che ha bagnato l’esordio nel campionato di A1 con un’ottimo intervento, dopo il suo esordio in Supercoppa a fine estate.
    Da segnalare anche una ritrovata Nicoletti, che dopo i guai fisici delle scorse settimane si è resa protagonista di un match importante, e lo dicono i numeri a referto: 23 punti totali conditi da 2 ace e 2 muri punto. Si tratta di un perno di riferimento importante per l’attacco della Banca Valsabbina, rinfrancata dall’aver riabbracciato uno dei suo bomber che tanto aveva ben fatto in preseason. A proposito di attaccanti, non ci si può esimere dal menzionare Lea Cvetnić, che con il suo ingresso ha spostato gli equilibri della contesa (14 punti e una battuta micidiale), e Marrit Jasper, l’olandesina volante di Brescia, che mette a referto 17 sigilli con percentuali d’attacco che lambiscono il 50% e tanto lavoro sporco, dalla difesa alla solidità di ricezione, sempre più importante per gli equilibri tattici della squadra.
    “Ora testa a Casalmaggiore fin da subito per non interrompere quel che si è visto di buono“, ammonisce Parlangeli. C’è poco tempo per festeggiare dunque, perché mercoledì la trasferta (a porte chiuse) è in quel di Cremona, per sfidare la temibile Épiù VBC Casalmaggiore, dalle ore 20.30 sempre in diretta web su LVF TV.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Uyba, lo sconforto di Gennari: “Anche il più grande ottimista ora inizia a cedere”

    Di Redazione
    L’Unet E-Work Busto Arsizio continua a collezionare rinvii che dovrà incastrare per recuperare le partite del campionato. Le ultime, in ordine di tempo, Uyba-Perugia e Uyba-Casalmaggiore. In uno scenario simile, anche il capitano pare sconfortato. Le parole di Alessia Gennari a La Prealpina.
    “Ci vuole parecchio per abbattermi e fino a qualche giorno fa ero ottimista. Sono il capitano della squadra, l’ultima che deve gettare la spugna ma dopo quanto accaduto a Perugia ho avuto un forte contraccolpo a livello mentale”.
    Già, perchè il match contro la Bartoccini Fortinfissi è stato annullato all’ultimo minuto, mentre la squadra era già in viaggio verso il Pala Barton di Perugia.
    “C’è rabbia, impotenza e frustrazione ­prosegue la giocatrice biancorossa. Qualcosa di più grande sta decidendo per noi; dipendiamo dall’esito del tampone, dal protocollo della Federazione e dalle decisioni del Governo. Possiamo solo provare a non mollare di testa e fisicamente, per quanto possibile”.
    L’accumulo di rinvii porterebbe chiunque a perdere le speranze, ma capitan Giulia Gennari guarda avanti, per quanto possibile:
    “Credo sia ormai chiaro che è un campionato falsato­. Credo però nell’importanza di andare avanti ad ogni costo viste le conseguenze dello stop di marzo. Difficile gestire a livello mentale i tanti rinvii, probabilmente non riusciremo a garantire prestazioni sempre al top ma dobbiamo farcelo andare bene pur di non bloccare tutto”.
    “E’ dura. Anche il più grande degli ottimisti ora inizia ad avere cedimenti“, chiosa Gennari. LEGGI TUTTO

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    La Reale Mutua difende le mura amiche da Firenze: 3-1 al PalaFenera

    Di Redazione
    L’anticipo della nona giornata di andata di serie A1 femminile, tra Reale Mutua Fenera Chieri ’76 e Il Bisonte Firenze, si conclude in quattro set e 96 minuti di gioco.
    A spuntarla, è proprio la formazione di casa, a ranghi ridotti. Chieri cede, infatti, il primo set alle avversarie ma poi alza la testa e conclude 3-1.
    Marco Mencarelli parte con Cambi in regia, Nwakalor opposto, Van Gestel e Guerra in banda, Alberti e Beliën al centro e Venturi libero, mentre Bregoli, privo di Bosio, Mazzaro e Gibertini, risponde con Mayer in palleggio, Grobelna opposto, Perinelli e Villani schiacciatrici laterali, Alhassan e Zambelli al centro e De Bortoli libero.
    Ottima la partenza de Il Bisonte, che tiene su molte palle in difesa e attacca bene con Nwakalor e Van Gestel per il 2-5: Bregoli chiama time out, ma le fast di Belien e il muro di Guerra valgono il 3-9 e la seconda richiesta di tempo da parte del coach di casa. Firenze continua a spingere, sul 10-15 entra Frantti per Perinelli, ma un altro monster block di Belien e gli attacchi di Guerra e Nwakalor valgono il massimo vantaggio (10-18): Bregoli tenta anche la carta Laak per Grobelna ma le bisontine sono incontenibili anche in battuta (ace di Van Gestel per il 10-20), fino a quando si bloccano improvvisamente permettendo la rimonta della Fenera (15-21 con l’ace di Laak e time out di Mencarelli). Dopo il punto di Nwakalor l’emorragia continua (19-22 e secondo time out Mencarelli), e qui è decisivo un muro di Guerra (19-23), che sblocca Il Bisonte e consente a Nwakalor di chiudere sul 21-25.
    Nel secondo set rimangono in campo Frantti e Laak e sono proprio loro due a creare fin da subito un piccolo break che si allarga sul 9-6, quando Il Bisonte abbozza la prima reazione e impatta con Nwakalor (9-9): Chieri riparte con Frantti (12-10), Il Bisonte risponde con Guerra e con il contrasto a rete di Cambi per il primo vantaggio del set (12-13) e coach Bregoli decide di parlarci su. La partita adesso è bellissima, con le due squadre che se la giocano col cambio palla fino al 20-20, quando è un ace di Frantti, seguito dall’attacco di Laak, a sparigliare le carte (23-20): Mencarelli chiama time out, sul 24-21 spende anche il secondo, ma al secondo set point è Laak (col decimo punto personale nel parziale) a chiudere 25-22.
    L’inerzia rimane a favore della Reale Mutua anche nel terzo (5-1), Mencarelli inserisce Lazic per Van Gestel e Enweonwu per Nwakalor ma il black out prosegue e sul 10-4 il coach de Il Bisonte chiama time out: neanche una seconda chiacchierata riesce a evitare il 15-6, poi finalmente le bisontine tirano fuori l’orgoglio e sul 21-15 (mani-out di Lazic) è Bregoli a interrompere il gioco per evitare rischi. E fa bene, perché la sua squadra riparte con Villani, e poi è Frantti a chiudere 25-18.
    Nel quarto rimane in campo Enweonwu, ed è lei dal 3-1 a mettere tre punti di fila per il 4-3, poi sul 4-4 Mencarelli deve chiamare time out per permettere i soccorsi a Alberti (problemi a una mano), subito sostituita da Kone: entra anche Lazic per Van Gestel, Firenze rimane attaccata con le unghie e con i denti a Chieri (12-12), poi però si scatena Frantti (15-12) e Mencarelli è costretto a chiamare time out. Il Bisonte reagisce con il muro di Belien (15-14), Laak riallunga sul 19-16 ed è il break decisivo perché le bisontine spariscono di nuovo dal gioco e l’invasione di Belien regala il 25-19 alla Reale Mutua.
    Kertu Laak: «Abbiamo cercato il gioco più semplice possibile, e la passione ha fatto la differenza. Sono molto felice per questa vittoria, non solo mia ma di tutta la squadra, in un momento che non era assolutamente facile».
    Reale Mutua Fenera Chieri – Il Bisonte Firenze 3-1 (21-25, 25-22, 25-18, 25-19)
    REALE MUTUA FENERA CHIERI: Zambelli 2, Mayer 1, Villani 16, Alhassan 8, Grobelna 1, Perinelli 2, De Bortoli (L), Frantti 22, Laak 21, Marengo, Meijers. Non entrate: Fini. All. Bregoli.
    IL BISONTE FIRENZE: Guerra 12, Alberti 3, Nwakalor 11, Van Gestel 6, Belien 13, Cambi 2, Venturi (L), Enweonwu 8, Kone 2, Lazic 1, Panetoni. Non entrate: Neri. All. Mencarelli.
    ARBITRI: Sobrero, Boris.
    NOTE – Spettatori: 45, Durata set: 27′, 24′, 23′, 22′; Tot: 96′.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia in palestra, il neo coach Mazzanti: “Spero le ragazze si divertano con me”

    Di Redazione
    Dopo il cambio di guida in corsa si torna in palestra a lavorare, sia per riprendere il ritmo dopo una settimana i cui piani sono stati riprogrammati più volte, sia per far aumentare la conoscenza tra atlete e nuovo staff tecnico. Coach Davide Mazzanti ha iniziato il proprio mandato insieme all’assistente Andrea Giovi proponendosi in tutta la sua innovatività, sia nel sistema di lavoro, che nelle tecniche di allenamento, portando il focus delle attività sulla singola atleta anche per prendere confidenza dal punto di vista delle capacità individuali per poi svolgere un lavoro più esteso e mirato al gruppo nella giornata di oggi.
    Dopo il primo allenamento di ieri dunque si è passati ad un’altra sessione nella mattinata odierna a cui farà da seguito l’allenamento fissato per il pomeriggio di domani, con lo scopo di lavorare in vista della gara prevista per mercoledì contro la Igor Gorgonzola Novara. Le piemontesi già incontrate nel preludio di stagione ovvero le qualificazioni di Supercoppa Italiana, occasione che coincise con la prima uscita stagionale del 2020 e regalerà l’esordio a coach Mazzanti con la Bartoccini Fortinfissi Perugia.
    A corredo il pensiero del neo coach che brevemente racconta il lavoro di queste giornate. ”Abbiamo molto lavoro da fare e per questo saremo in palestra anche nel week-end, ho buone sensazioni dal gruppo e mi sto divertendo ad allenarlo, spero sia così anche per le ragazze“.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serena Ortolani: “Davide come allenatore? Nessun problema, lavoriamo per la squadra”

    Di Francesca Ferretti
    Io e Serena Ortolani ci siamo conosciute e abbiamo condiviso tanti anni in nazionale seniores e un anno anche nella squadra di club, nella Scavolini Pesaro della stagione 2010-2011. Mi hanno sempre stupito la sua solarità e la voglia di fare gruppo, di scherzare e trovare sempre il lato positivo delle cose. Da 6 anni è una splendida mamma della dolcissima Gaia e ora gioca con la maglia della Bartoccini Fortinfissi Perugia. Ecco la mia chiacchierata con lei!
    Sei stata una delle più giovani atlete-mamme in attività: hai avuto Gaia a 26 anni. Com’è stato riprendere ad allenarti dopo la maternità? Avevi già deciso di ricominciare a giocare subito?
    “Nei primi quattro mesi di gravidanza devo dire che ci stava bene un po’ di pausa, dopo anni di volley continuo. Invece negli ultimi 5 ho fatto tanta fatica perché avevo una gran voglia di ricominciare, quindi ho organizzato in modo da tornare a giocare dopo il parto, e alla prima opportunità ne ho approfittato. Per me riprendere è stato molto semplice, perché la voglia di tornare era tanta e soprattutto perché mi aiutava a liberare la testa: a casa facevo la mamma e in palestra mi sfogavo. Solo fisicamente ho dovuto lavorare un pò di più, le sensazioni erano totalmente diverse da quando avevo smesso“.
    Cosa pensi si possa o si debba cambiare nel volley per tutelare le atlete in caso di un’eventuale gravidanza?
    “Penso che sarebbe opportuno prevedere nel contratto una percentuale per la neo-mamma, come accade per tutte le donne che lavorano. Oppure considerare da parte della società la possibilità di posticipare lo stesso contratto all’anno successivo“.
    Quest’anno hai scelto di andare a giocare a Perugia. Come ti trovi? Che effetto fa tornare in un palazzetto che ha visto per tanti anni primeggiare in Italia ed Europa una squadra come la Despar?
    “Perugia è davvero una splendida città, non l’avevo mai vista al di fuori dal palazzetto… Quello invece sì, lo conoscevo bene, e conoscevo bene anche la Despar perché è la prima squadra con cui ho perso una finale scudetto nel 2006! Me lo ricordo benissimo, però poi nel 2009 mi sono vendicata con una Champions vinta proprio lì al vecchio PalaEvangelisti. Ogni tanto ricordo quei momenti“.
    Foto Maurizio Lollini/Wealth Planet Perugia
    Com’è avere il proprio marito come allenatore, e sopratutto vincere insieme? Ha mai creato qualche “incomprensione” nello spogliatoio? (l’intervista è stata realizzata prima dell’arrivo di Davide Mazzanti sulla panchina di Perugia, n.d.r.)
    “Avere Davide come marito e allenatore non è stato subito facile, anche se abbiamo fatto da subito la scelta di rimanere sempre vicini, così la piccola sarebbe stata sempre con entrambi. All’inizio mi facevo un sacco di paranoie, poi piano piano mi sono accorta che, se entrambi lavoravamo per lo stesso obiettivo e per il bene della squadra, allora non ci sarebbero stati problemi, e infatti è stato così. Forse l’ultimo anno a Conegliano abbiamo avuto più difficoltà, perché rivestivo il ruolo di capitano, e perché nel mio ruolo c’era molta concorrenza“.
    Capitolo nazionale: la gioia più grande e il rammarico più grande.
    “La gioia più grande penso sia l’ultimo argento al Mondiale in Giappone, un’esperienza indimenticabile, mentre il rammarico più grande ovviamente non essere riuscita ad andare alle Olimpiadi di Londra. Ma più che rammarico è stata una delusione, perché io comunque ce l’ho messa tutta“.
    Hai già pensato a cosa fare dopo il volley?
    “No, non lo so, anche perché non so se smetterò mai… scherzo, ho un sacco di hobby al di fuori dal campo, come la ceramica, il fai da te nella cosmesi, mi piace la naturopatia, ma non ho una destinazione precisa”.
    Quali sono le amicizie speciali che hai creato grazie al volley?
    “Questa domanda è davvero stupenda, perché a lungo andare, negli anni, mi accorgo sempre di più che le medaglie, le coppe, sono sì delle belle soddisfazioni, ma la cosa più bella che mi rimane veramente sono le amicizie, e i momenti passati insieme. E per fortuna sono davvero tante“.
    Foto Maurizio Lollini/Wealth Planet Perugia
    Bergamo per te è stata sicuramente una società e una città speciale… eravate la nostra bestia nera! Che anni sono stati quelli della Foppapedretti per Serena atleta e Serena donna?
    “La Foppapedretti è stata una squadra per me fondamentale, mi ha cresciuta, mi ha dato subito le dritte per essere una giocatrice professionista. Ero a contatto tutti i giorni con atlete esperte, che mi hanno insegnato davvero tanto. Devo ringraziare tutti per quello che mi hanno trasmesso. Mi hanno permesso di crearmi una corazza forte e spessa“.
    Cosa fai nel tuo tempo libero? Riesci a ritagliarti qualche spazio senza la piccola Gaia?
    “Come dicevo prima ho un sacco di hobby, e ora sto cercando soprattutto di essere più ‘ecologica’. Lo faccio anche per Gaia, così provo a trasmetterle l’amore per la nostra terra, e la genuinità nelle cose semplici, tramandate da generazioni“.
    Ricordo quando, agli allenamenti, ci portavi le pesche appena raccolte a casa dei tuoi genitori. Li aiuti ancora quando puoi?
    “Sì, certo! I miei hanno ancora i campi, e a me piace un sacco tornare a trovarli a contatto con la natura, anche se raccogliere le pesche non è mai stata la mia più grande passione. Però è bello capire quanto quel mondo sia poco valutato, ma davvero importante quanto educativo“.
    Cosa ti senti di dire sull’emergenza Covid, soprattutto in questo momento in cui la situazione sta tornando seria e potrebbe compromettere tante attività?
    “L’anno scorso ho scelto di rescindere il contratto per me ma soprattutto per la mia famiglia: era una situazione particolare, in cui ancora non si conosceva la pericolosità del virus. In questi casi mi viene da pensare che il volley viene in secondo piano e prima di tutto viene la salute delle persone a cui voglio bene, e la loro sicurezza. Ora i positivi stanno risalendo, e anche nel volley ci sono alcuni casi: dobbiamo cercare il più possibile di gestire la situazione, anche se sarà difficile, ma più lavoriamo di squadra, più riusciremo a limitare i contagi. Uno per tutti, tutti per uno“. LEGGI TUTTO

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    Ciarrocchi: “Periodo negativo, dobbiamo uscirne di squadra”

    Di Redazione
    Un’altra prestazione a dir poco incolore per la VBC Èpiù Casalmaggiore, che sul campo di Novara ha ceduto con un secco 3-0 senza mai dare l’impressione di entrare in partita. Ne parla Michela Ciarrocchi, intervistata da La Provincia: “Siamo partite scariche e non riesco a spiegarmi per quale motivo, perché ci eravamo allenate bene e avevamo voglia di giocare la nostra partita dopo un periodo poco positivo. Ci siamo arrese alla prima difficoltà e questo non ce lo possiamo permettere. Abbiamo difeso poco rispetto a quanto sappiamo di potere e dover fare per tenere testa a queste squadre“.
    “Purtroppo – conclude Ciarrocchi – siamo in un periodo negativo, lo sappiamo, e dobbiamo essere brave a reagire aiutandoci come squadra nelle difficoltà. Non possiamo pensare di risolvere la situazione ognuna per sé, ma dobbiamo farlo insieme, di squadra“.
    A commentare il successo della Igor è Britt Herbots: “È stato importante per noi chiuderla subito al terzo set, perché sappiamo che Casalmaggiore ha giocatrici importanti e la partita sarebbe potuta cambiare in un niente. Sono molto contenta di questo successo e di come ci stiamo comportando, con le ragazze e con coach Lavarini mi trovo bene e spero di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati“. LEGGI TUTTO