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    Chieri, Rolando: “Andare a Pesaro a giocare contro Vallefoglia così competitiva non è semplice”

    A sei giorni dall’impresa compiuta a Istanbul nella semifinale d’andata della CEV Challenge Cup contro il Galatasaray, dopo un weekend senza partite per la disputa delle finali della Coppa Italia Frecciarossa, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 si prepara a tornare in campo. Giocherà al Pala Megabox di Pesaro contro la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia per l’anticipo della nona giornata di ritorno della Serie A1 Tigotà. La partita è in programma martedì 11 febbraio con fischio d’inizio alle ore 20.30.

    Le ragazze di Bregoli ripartono in campionato dalla vittoria per 3-0 su Bergamo che ha permesso di consolidare il quinto posto e centrare la matematica qualificazione ai play-off con cinque giornate d’anticipo rispetto al termine della regular season. Le attende un altro scontro diretto contro una formazione distanziata in classifica di 6 punti, anch’essa a caccia della matematica qualificazione al tabellone scudetto e del miglior piazzamento al termine della regular season, reduce nella precedente giornata dal colpo grosso a Scandicci dove ha vinto 0-3.

    Nella gara d’andata al PalaFenera le chieresi si sono imposte 3-1 centrando il loro sesto successo nei sette precedenti con la formazione marchigiana. Rispetto a quella partita Federica Carletti ha cambiato maglia passando da Chieri proprio a Vallefoglia. Domani le biancoblù troveranno dall’altra parte della rete anche altre due ex: Chiara De Bortoli e Camilla Weitzel.

    A fare il punto alla vigilia della trasferta è il Elena Rolando. La sua analisi parte dall’ultimo incontro giocato dalla Reale Mutua Fenera Chieri ’76: “Vincere a Istanbul è stata una grande emozione. Il Galatasaray è una grande squadra. Contro di loro la nostra è stata forse la miglior partite della stagione, sia come atteggiamento sia mentalmente sia tecnicamente l’abbiamo affrontata nel modo giusto. Chiaro che non è stato ancora fatto niente, dobbiamo vincere altri due set a Torino dove dovremo replicare la stessa prestazione perché il loro livello è molto molto alto”.

    Il libero biancoblù passa quindi a presentare la trasferta a Pesaro: “Abbiamo avuto un po’ più di tempo per provare alcune cose in allenamento perché in quest’ultimo periodo avendo avuto tante partite ravvicinate ci si allena un po’ meno. Sicuramente andare a Pesaro a giocare contro una squadra così competitiva non è semplice. Vallefoglia arriva dalla vittoria a Scandicci, dovremo affrontarla con molta attenzione e determinazione, aggredirla da subito e continuare a giocare con l’entusiasmo delle ultime partite perché abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e blindare il quinto posto in classifica”.

    (fonte: Reale Mutua Fenera Chieri) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia ospita Chieri, Pistola: “Vogliamo dare continuità al nostro percorso di crescita”

    Dopo la pausa per le finali di Coppa Italia Frecciarossa, torna il campionato di A1 Tigotà: nella nona giornata di ritorno, la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia riceve al PalaMegabox martedì 11 febbraio alle 20.30 la Reale Mutua Fenera Chieri, ormai una presenza costante alle spalle delle quattro grandi del campionato italiano.

    La formazione guidata da Giulio Cesare Bregoli ha anche un palmarés europeo di tutto rispetto, con una Challenge Cup ed una Coppa CEV vinte nelle ultime due stagioni. Quest’anno le piemontesi sono ad un passo dalla finale di Coppa CEV, avendo superato in settimana il Galatasaray nella gara di andata della semifinale. In campionato, Chieri è quinta a 38 punti, cinque in più di Bergamo, sesta, e sei in più della Eurotek Uyba Busto Arsizio e della Megabox, appaiate al settimo posto.

    Per le tigri, reduci da tre vittorie consecutive da tre punti, compresa l’ultima, splendida, sul campo della Savino Del Bene Scandicci, si tratta di un’occasione per proseguire il cammino mettendo nel mirino addirittura il sesto posto. Nella gara di andata al PalaFenera, Chieri la spuntò in quattro set al termine di un incontro combattuto. La partita sarà trasmessa in streaming su Volleyball World Tv (www.volleyballworld.tv).

    Così presenta la partita l’allenatore biancoverde Andrea Pistola: “Per noi si tratta di una partita importante, nella quale vogliamo dare continuità al nostro percorso di crescita. Siamo in un momento di ottime prestazioni, in cui abbiamo espresso qualità di gioco e intensità. Di fronte avremo una delle migliori squadre italiane, una formazione rinnovata con individualità importanti che gioca bene insieme una pallavolo molto veloce.

    Sarà una partita complicata, come lo è stata all’andata: da parte nostra guardiamo a noi e a quello che facciamo sul nostro campo, prima che ai risultati, che arrivano di conseguenza. Ora nella lotta per i play-off la situazione è migliorata, ancora non c’è la qualificazione matematica ma cercheremo di guadagnare la migliore posizione possibile”.

    (fonte: Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Frecciarossa: la gioia di Gabi, il rammarico di Heyrman

    Sesta Coppa Italia consecutiva per la Prosecco DOC Imoco Conegliano per il terzo anno consecutivo si cuce sul petto la coccarda tricolore battendo in finale la Numia Vero Volley Milano. QUI cronaca e tabellino.Gabi (Prosecco Doc Imoco Conegliano): “Sono molto felice, è stata una grandissima vittoria in un match difficile. Specialmente il primo set è stato incredibile. Abbiamo combattuto palla su palla e siamo rimaste lì. Contro Milano è sempre un match molto, molto combattuto. Abbiamo dato il massimo e siamo felici, ora possiamo festeggiare”.Laura Heyrman (Numia Vero Volley Milano): “Credo che nel primo set entrambe le squadre hanno spinto al massimo. Loro hanno continuato ad imprimere la loro intensità anche nel secondo e nel terzo. Sicuramente abbiamo avuto un calo di energia, o almeno è quel che ho percepito. Peccato, perché credo che non ci meritavamo un 3-0 così. La squadra è cresciuta, gioca sicuramente sempre meglio, ma il rammarico resta”.

    (fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano battuta 3-0, la Coppa Italia Frecciarossa resta fedele all’Imoco Conegliano

    La Coppa Italia Frecciarossa 2025 di Serie A1 va ad arricchire la già ricca bacheca della Prosecco DOC Imoco Conegliano. Fate sei di fila per le Pantere, sette totali per il club, sette per Moki De Gennaro, record assoluto in comproprietà con l’ex compagna De Kruijf. La squadra di Santarelli si impone in tre set, di cui un primo da record, contro la Numia Vero Volley Milano, in una sfida che in finale si ripete da tre stagione con esito uguale.

    Fatto salvo lo Scudetto della stagione 2019/20, non assegnato causa Covid, l’Imoco Conegliano tra Campionato, Coppa Italia e Supercoppa non perde una finale in Italia dal lontano 2019 quando dovette arrendersi proprio in Finale di Coppa Italia contro Novara. Da lì in avanti solo ‘triplete’.

    Il primo set vale da solo il biglietto. Finisce 37-35 per l’Imoco diventando il parziale più lungo nella storia delle finali di Coppa Italia di A1 come punteggio e come durata (39 minuti!). Un set nel quale Egonu ne stampa a terra 14, Haak 10. Decisamente non male come inizio. Se dovessimo assegnare un Mvp del set andrebbe però ad Alessia Orro, abilissima e lucidissima nel leggere ogni situazione giocando a meraviglia con le altre azzurre d’oro Egonu, Danesi e Sylla. Perso in questo modo il primo parziale, però, Milano ne risente dal punto di vista nervoso e adrenalinico e il match finisce a senso unico con un doppio 25-20 nel secondo e terzo set.

    Top scorer della finale è Paola Egonu con 24 punti, Isabelle Haak si ferma a 21 ma oltre a coppa e medaglia si porta a casa anche il premio di MVP.

    Starting Players – Santarelli si affida a Wolosz-Haak, Gabi-Zhu, Fahr e Chirichella al centro, De Gennaro libero. Lavarini parte con le diagonali Orro-Egonu e Sylla-Daalderop, Danesi-Heyrman coppia centrale, Gelin libero.

    1° SET – Prima battuta di questa finale affidata a Gabi, prima palla a terra firmata di Heyrman in fast. La prima schiacciatona di Egonu arriva al termine di un’azione infinita che esalta sin da subito le difese. Orro gioca molto con le sue bande in questo avvio di gara, Wolosz invece arma il braccio di Haak e delle sue centrali. Il primo break della finale lo trova Milano con un ace di Egonu e un muro a due di Heyrman e Orro (5-7). La mancata intesa in primo tempo tra Orro ed Heyrman permette a Conegliano di ristabilire subito la parità e il gioco prosegue così all’insegna del punto a punto (9-9, 11-11). Altro ace con Sylla, altro muro a due (Danesi-Orro) su Zhu, altro tocco felpato di Egonu e la Vero Volley allunga di tre (11-14) costringendo Santarelli a chiamare timeout. La trazione olimpica della Numia funziona a meraviglia anche sull’asse Orro-Danesi, altro muro vincente di Heyrman e Milano va anche sul +4 (12-16). La reazione delle Pantere è però rabbiosa e fulminea e con il vantaggio ridotto a una sola lunghezza ora è Lavarini a fermare il gioco. Conegliano pareggia ai 17, Egonu in mani-out mantiene l’inerzia dalla parte di Milano, ma poco dopo la diagonale larga di Sylla sposta l’ago della bilancia a favore dell’Imoco (19-18). Furbata di seconda di Orro e ai 20 le squadre sono ancora spalla a spalla. Stesso dicasi ai 21 e ai 22, poi bomba di Egonu e inerzia che cambia ancora padrona. Daalderop porta Milano al set-ball, al servizio si presenta Egonu e Santarelli le spezza la routine fermando il gioco. Lavarini nel frattempo mette dentro Smrek per alzare il muro al posto di Orro. Gabi contenuta a muro, ma l’attacco di Smrek finisce col carambolarle addosso e si va così a vantaggi. Egonu spara altri missili (24-25, 25-26) ma prima Daalderop poi Heyrman sbagliano clamorosamente dai nove metri. Altro set-ball conquistato questa volta da Sylla, altro nulla di fatto (punto di Haak). L’opposta svedese dell’Imoco pesca anche l’ace che vale il primo vantaggio per Conegliano in questo finale interminabile di primo set (28-27). Si prosegue senza soluzione di continuità fino ai 35, poi arrivano le zampate vincenti di Zhu e Gabi e il primo set alla fine lo porta a casa Conegliano.

    2° SET – Girato campo Milano ha uno scarico di energie nervose, Conegliano ne approfitta e balza avanti 4-1. Kong (che significa muro a uno) di Danesi su Fahr a suonare la sveglia. Si desta anche Egonu che torna a martellare e Milano si rifà sotto (5-4). Quando Wolosz e compagne sembrano tenere saldamente in mano il pallino del gioco (14-10), arriva il parziale di 0-3 della Numia che porta Santarelli a chiamare timeout. Egonu mette già a segno il suo 20esimo punto personale, ma dall’altra parte i primi tempi veloci di Fahr sono altrettanto letali. Zhu porta riporta le venete sul +3 (18-15), Gabi sul +4, +5 e +6 (22-16). Secondo set in cassaforte per le Pantere. Milano intuisce solo parzialmente la combinazione (23-20) e alla fine si gira campo sul 2-0 per le puri-detentrici del titolo.

    3° SET – Dopo aver lasciato sfogare, per così dire, Egonu e Haak nei primi due set, in avvio del terzo a prendersi la scena è Gabi (4-2). Spalle al muro, Milano è chiamata a tornare sui livelli mostrati nel primo parziale, ma quegli sguardi carichi di adrenalina ora fatichiamo a vederli nella metà campo della Vero Volley. Lavarini sin qui le ha provate un po’ tutte, alternando Daalderop con Cazaute e anche Pietrini, Heyrman con Kurtagic, persino il doppio cambio, ma oggi Conegliano sembra davvero lontanissima parente della brutta copia vista in semifinale contro Novara. Egonu con un ace riporta la sua squadra in scia (8-7), ma dall’altra parte della rete non arrivano regali che possano contribuire a riaprire questa finale (13-9). In campo è comunque battaglia vera e senza esclusione di colpi. Vedere per credere il punto di Fahr del 15-11 e quello successivo di Egonu. Rally point a manetta, rigiocate incredibili, attacchi stellari, ce n’è davvero per tutti i gusti di chi ha il palato buono in fatto di pallavolo. Timeout Vero Volley sul 20-14 per la Prosecco DOC. Il dado ormai sembra tratto. A tirare giù il sipario e azionare la spara coriandoli è Zhu (25-20).

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Numia Vero Volley Milano 0(37-35, 25-20, 25-20)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Braga Guimaraes 15, Fahr 9, Haak 21, Zhu 11, Chirichella 7, Wolosz 1, De Gennaro (L), Lukasik, Bardaro, Seki. Non entrate: Eckl (L), Lanier, Adigwe, Lubian. All. Santarelli.Numia Vero Volley Milano: Daalderop 7, Heyrman 3, Orro 3, Sylla 8, Danesi 9, Egonu 24, Gelin (L), Pietrini 1, Kurtagic, Cazaute, Konstantinidou, Smrek. Non entrate: Guidi, Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Zavater, Brunelli.Note – Spettatori: 9000, Durata set: 39′, 30′, 28′; Tot: 97′.MVP: Haak

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    Coppa Italia Frecciarossa: Scandicci-Milano è una corrida, ma l’incornata finale è della Vero Volley

    La seconda finalista della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 è la Numia Vero Volley Milano che ha avuto la meglio sì della Savino Del Bene Scandicci, ma solo al termine di una battaglia impronosticabile fino all’11-12 del tiebreak (chiuso poi (12-15). Una seconda semifinale che ha alzato decisamente l’asticella del bel gioco rispetto alla prima, con due squadre che hanno difeso l’impossibile e si sono rincorse per tutto il tempo facendoci perdere il conto dei sorpassi e contro sorpassi all’interno di ogni singolo set. Senza nulla togliere alle altre protagoniste in campo, perché protagoniste lo sono state davvero tutte, questo è stato soprattutto il confronto colpo su colpo (e che colpi!) tra Egonu ed Antropova. Le due opposte azzurre, campionesse olimpiche, hanno chiuso la partita con uno score personale di 30 punti. Serve aggiungere altro per raccontare la loro sfida nella sfida? Eletta MVP, però, è stata Anna Danesi, assolutamente onfire nel quinto e decisivo set con, udite udite, la bellezza di 8 punti (1 muro e 7 attacchi con il 100%).

    Starting Players – Gaspari parte con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Herbots e Mingardi in posto 4, Carol e Nwakalor al centro, Castillo libero. Lavarini risponde con Orro-Egonu, Sylla-Daalderop, Danesi-Kurtagic al centro, Gelin libero.

    1° set – Pronti via arriva, è l’ace di Herbots ad aprire le danze di questa seconda semifinale. Scandicci allunga subito in avvio e sotto 1-4 Lavarini è costretto a spendere il suo primo timeout. Mazzata terrificante in diagonale stretta di Egonu a suonare la carica per Milano. L’opposta azzurra concede anche il bis e la Vero Volley si rimette prontamente in scia. Mingardi in pipe mani-out la ricaccia ancora indietro (7-4), ma Egonu prende la targa a Herbots a muro, Antropova spara out e le squadre tornano a una lunghezza di distanza. Si gioca però a elastico: la Savino accelera ancora (11-6) a suon di muri vincenti e attacchi mani-out, la Numia pareggia ai 14, e allunga anche, con Cazaute (dentro per Daalderop), i punti a raffica di Egonu e gli ace di Sylla (14-16). Altro recupero, questa volta delle toscane, altra parità ai 20, altro contro parziale di Milano (20-24). Un’accelerazione bruciante, però questa, che lascia sul posto le avversarie e porta dritta alla conquista di questo primo parziale (21-25).

    2° set – L’avvio del secondo set vede ancora Milano fare la voce grossa contenendo benissimo a muro, difendendo anche meglio, e contrattaccando con alte percentuali (1-7). Il tutto sfruttando nel migliore dei modi un’altra lunga serie in battuta di Sylla, che in seconda linea è semplicemente un gatto. Scandicci però non va al tappeto, anzi, è brava a resettare e ripartire e al giro di boa mette anche il naso avanti (12-11, 14-11 con ace di Herbots su Sylla). La situazione ora si è completamente ribaltata: le virtù del gioco che abbiamo raccontato poco fa di Milano sono ora le virtù che esprime in campo Scandicci che scappa via (23-16). Dentro Daalderop, Heyrman e Smrek per la Vero Volley che annulla tre palle set alle toscane, ma capitola sull’attacco al centro di Nwakalor (25-19). Deficitario il 27% finale in attacco per Milano, degno di nota il 64% di ricezione positiva (contro il 26% delle avversarie) di Scandicci.

    3° set – Savino del Bene avanti 3-1 una volta girato campo, con Gaspari che ora se la gioca con Ruddins al posto di Mingardi e Graziani al centro. La Numia ristabilisce la parità ai 5, con Gelin che in difesa fa l’aspirapolvere, e le squadre proseguono la corsa spalla a spalla (6-6, 8-6, 9-9, 9-11). Milano difende il break di vantaggio fino al 14-16, poi si incarta in un paio di azione facendosi riprendere ancora da Scandicci. I colpi di Egonu (già a quota 20 punti personali) le permettono ancora di comandare il gioco (18-20). Dentro anche Bajema e Gaspari non molla l’osso, per così dire (altra parità ai 21), ma la stessa cosa fa Egonu che si mette in proprio e chiude il set (23-25) con colpi che faranno brillare gli occhi al ct azzurro Julio Velasco, presente in tribuna con il presidente federale Manfredi.

    4° set – Grande equilibrio anche a inizio del quarto set (4-4), poi si riparte con i parziali e contro parziali: 5-7 Milano, 15-12 Scandicci. Sul 18-14 per la Savino il tabellino riporta 26 punti a testa per Egonu e Antropova e l’impressione ora è che si possa andare al tiebreak. Il sospetto nasce sul 20-15 per Scandicci (Lavarini cambia Orro con Konstantinidou e Sylla per Pietrini), poi diventa un fatto quando la squadra di Gaspari taglia il traguardo per prima con il punteggio di 25-19. Giusto che si vada al quinto per quanto visto sin qui.

    5° set – Per il tiebreak torna Orro in regia per Milano, costretta subito però a inseguire (‘doppietta’ di Herbots). Il contro parziale di cinque a zero della Vero Volley porta le firme di Egonu (attacco), Orro (ace) e Danesi con una ‘tripletta’ (2-5). Inevitabile timeout chiamato da Gaspari per fermare l’emorragia. Stop al gioco che si rivela azzeccato perché le sue ragazze pareggiano subito ai 5. E niente, non se ne esce, è spettacolo puro! Altro jolly pescato da Danesi, altro break di vantaggio per Milano (5-7). Si gira campo così sul punteggio di 6-8. La squadra di Lavarini vola anche sul +3 (7-10), poi Herbots prova a riaccendere Scandicci, Nwakalor la segue a ruota e la panchina lombarda chiama timeout sul 10-11. Altro attacco mani-out di Egonu (fate 30 per lei), ma si va avanti punto su punto. Danesi ancora a segno (raggiunge la doppia cifra), dentro Pietrini per Sylla e la ex Savino segna il quattordicesimo punto per la Vero Volley, che ora ha tre match-point da giocarsi. Orro al servizio, Ruddins trova il mani-out e annulla il primo. Il secondo però vale la finale e lo schiaccia a terra Danesi. Per il terzo anno consecutivo a contendersi la Coppa Italia Frecciarossa saranno così Conegliano e Milano.

    Savino Del Bene Scandicci 2Numia Vero Volley Milano 3(21-25, 25-19, 23-25, 25-19, 12-15)Savino Del Bene Scandicci: Herbots 14, Nwakalor 14, Antropova 30, Mingardi 2, Da Silva 2, Ognjenovic 3, Castillo (L), Ruddins 13, Graziani 8, Bajema 1, Ribechi (L). Non entrate: Mancini, Ung Enriquez, Kotikova. All. Gaspari. Numia Vero Volley Milano: Kurtagic 1, Orro 5, Sylla 14, Danesi 11, Egonu 30, Daalderop 7, Gelin (L), Cazaute 6, Heyrman 5, Pietrini 1, Smrek 1, Konstantinidou, Guidi. Non entrate: Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Lot, Luciani.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 27′, 28′, 25′, 18′; Tot: 125′.MVP: Danesi.

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    Coppa Italia Frecciarossa, Conegliano ancora in finale: 3-0 (senza brillare) contro Novara

    La prima semifinale di Coppa Italia Frecciarossa va velocemente in archivio con la Prosecco DOC Imoco Conegliano che stacca per la nona volta consecutiva il biglietto della finale battendo in tre set la Igor Gorgonzola Novara. Un risultato per certi versi bugiardo, che condanna oltre misura una buona Novara, aggressiva ma fallosa nei momenti chiave dei set, resa imprevedibile da continui cambi di sistema da parte di Bernardi che hanno messo spesso in difficoltà Conegliano. Tirando le somme non proprio quella che si definirebbe una bella partita, soprattutto da parte dell’Imoco, come affermerà a fine gara lo stesso Santarelli. Basse percentuali in attacco (39% Conegliano con il 27% di efficienza, 37% Novara con il 19%), tanti errori dai nove metri (10 a 6). Eletta MVP una Sarah Farh da 14 punti e 5 muri (su 11 di squadra).

    Starting Players – Santarelli si affida alle diagonali Wolosz-Haak e Babi-Zhu, al centro Chirichella e Fahr, De Gennaro libero. Bernardi risponde con Bosio-Alsmeier, Ishikawa-Tolok, Aleksic e Bonifacio al centro, Fersino libero.

    1° set – È Gabi a mettere a terra il primo pallone di queste Final Four, poi l’Imoco trova il primo break di vantaggio (5-3) grazie a un fallo di formazione di Novara, che viene subito anche doppiata in virtù del muro stampato da Chirichella a Ishikawa. Sull’8-4 Bernardi chiama già il primo timeout. Wolosz batte corto su Alsmeier, attacco punto di Gabi, muro vincente di Fahr e la forbice continua ad allargarsi (12-5). Altro timeout del coach della Igor sul punteggio di 14-7. Quando finalmente Novara infila un parziale di 0-3 (16-12) a fermare il gioco questa volta è Santarelli. Tolok ancora a segno e svantaggio dimezzato (16-13), la pipe di Alsmeier vale il -2 (19-17), il muro di Bosio su Gabi il -1 (19-18): secondo timeout per Santarelli. Nel finale le piemontesi pagano a caro prezzo un paio di errori in attacco (fuori Alsmeier, dentro Mims) e alla fine il primo set lo porta a casa Conegliano (25-21).

    2° set – In avvio di secondo set è Novara a comandare il gioco (2-4), ma l’Imoco ci mette poco a recuperare, pareggiare e passare avanti: 6-5, 8-6, 10-6 con altri due errori in attacco di Novara. Il gioco troppo falloso della Igor non piace a Bernardi che chiama subito timeout. Sbaglia anche Conegliano con Haak e Zhu, ma non con Gabi (13-8). Wolosz alza di pura classe una palla all’indietro per il primo tempo di Fahr, che poi si gira verso il suo capitano con una faccia come per dire “Ma come hai fatto?”. Per battere una Imoco, che non forza neanche il suo gioco, servirebbe una prova perfetta e quella di Novara al momento non lo è. Bernardi le tenta un po’ tutte e con gli inserimenti di Mims e Mazzaro riesce un’altra volta a rimettere la sua squadra in scia (16-15). Le Pantere, dal canto loro, fanno (19-16), alle volte disfano (22-21), ma gestiscono comunque con estrema tranquillità (23-23), dimostrando come sempre una grande solidità mentale e alla fine fanno loro anche questo set (25-23).

    3° set – Girato campo, Bernardi cambia ancora lasciando fuori anche Ishikawa e la reazione di Novara si fa più rabbiosa, con Santarelli che, sotto 1-5, è costretto a fermare subito il gioco. A lungo avanti, anche di tre lunghezze, la Igor si fa affiancare e superare al giro di boa di questo terzo set (8-11, 12-12, 13-12). Bernardi chiama timeout e da qui in avanti è lotta punto a punto, break e contro break (15-16, 17-16) fino al rush finale. La chiave del match, e di questo set in particolare, sono soprattutto le combinazioni veloci Wolosz-Fahr che il muro di Novara legge sempre in ritardo. Nel finale l’Imoco prova a scappare via (20-17) e l’Igor a restare in scia (22-21, 23-22), ma a far capire il sipario ci pensano Gabi, che quando i palloni scottano non si brucia mai, e l’ennesimo muro, neanche a dirlo, della coppia Wolosz-Fahr.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Igor Gorgonzola Novara 0(25-21, 25-23, 25-23)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella 3, De Gennaro (L), Lubian 3, Lukasik, Seki, Bardaro. Non entrate: Lanier, Adigwe, Eckl (L). All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Ishikawa 2, Bonifacio 2, Alsmeier 7, Tolok 17, Aleksic 7, Bosio 3, Fersino (L), Mims 10, Mazzaro 1, De Nardi. Non entrate: Villani, Squarcini (L), Bartolucci, Akimova. All. Bernardi.Arbitri: Vagni, Canessa.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 29′, 28′; Tot: 84′.MVP: Fahr.

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    Coppa Italia Frecciarossa: tutti i record di Paola Egonu (che può diventare leggenda)

    Se Paola a un certo punto della sua carriera è diventata Egonu, la stella, la campionessa, il nuovo mito della pallavolo italiana, è perché molte delle pagine più esaltanti della sua storia le ha scritte proprio durante le finali di Coppa Italia. Unica giocatrice a vantare tre titoli di Mvp (2018, 2021, 2022), ha già messo le mani su ben 5 Coppe Italia, le prime due vinte con la maglia di Novara, le successive tre con quella di Conegliano. Coppe tutte conquistate una di fila all’altra per cinque stagioni consecutive a cavallo tra il 2018 e il 2022. Se Conegliano è stata ospite fissa dell’ultimo atto della Final Four negli ultimi otto anni, Paola Egonu lo è stata per le ultime sette stagioni ma con la bellezza di tre squadre differenti.

    ALZO L’ASTICELLA A… 42!Ovviamente, in queste sette partecipazioni, qualche record porta già da tempo il suo nome. Detto degli MVP, ad oggi Egonu è anche la giocatrice che dal 2010 ad oggi ha segnato il maggior numero di ace in Coppa Italia (46), ma soprattutto quella che ha stabilito uno score personale pazzesco di 42 punti in occasione del match dei quarti di finale del 10 marzo 2021 tra Conegliano e Busto Arsizio. Dicasi quarantadue punti in quattro set! Di anni quel giorno Paola ne aveva ancora 22…

    VUOI ESSERE LEGGENDA?Questo weekend di Bologna, dunque, potrebbe diventare un ulteriore appuntamento con la storia per Egonu, ma anche per il club. In caso di vittoria della Coppa Italia, per di più contro pronostico, per Egonu si tratterebbe della sesta vinta con tre squadre diverse. Per la Vero Volley del primo titolo nazionale di Serie A1 dopo i successi a livello continentale in Challenge Cup (2017/2018) e Cev Cup (2020/2021).

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Perugia prepara il delicato scontro con Firenze, Marangi: “Sarà importantissimo il fattore nervi”

    Prosegue il percorso di avvicinamento alla sfida del Pala Barton Energy del prossimo mercoledì 12 febbraio contro Il Bisonte Firenze. Sarà un match delicatissimo, in quanto la Bartoccini MC Restauri Perugia, terzultima con 16 punti in ex aequo con Roma, ha una sola lunghezza di vantaggio sulle fiorentine del patron Wanny Di Filippo. Insomma, una partita da vincere a tutti i costi che Guido Marangi, viceallenatore delle Black Angels, analizza così ai microfoni della società:

    “L’importanza della partita con Firenze viene da sé, non credo ci sia bisogno di caricarla troppo da un punto di vista mentale – dice Marangi –. A Cuneo abbiamo perso il primo dei quattro scontri diretti e questo non va bene. Conterà molto l’approccio e l’aggredire la partita. Poi sarà importantissimo anche il fattore nervi perché parliamo di partite dove spesso il nervosismo fa da padrone. Ne è un esempio l’ultimo nostro incontro in cui ci sono stati più volte tanti punti consecutivi sia da una parte che dall’altra”. 

    Nel match d’andata dello scorso 24 novembre, le ragazze di coach Giovi colsero un importante successo per 3 a 1 in rimonta al Pala Wanny. Ma che Firenze ritroverà a distanza di quasi tre mesi? E soprattutto, in quali condizioni?

    “Firenze ha cambiato allenatore una settimana fa lasciando la panchina al vice – continua l’assistente allenatore di Perugia –. Rispetto alla gara d’andata hanno inserito nel roster una centrale, Indy Baijens, arrivata dalle fila di Scandicci, poi per il resto l’impianto di gioco è sempre lo stesso. Sono reduci da un periodo molto difficile fatto di sette sconfitte consecutive in cui hanno ottenuto un solo punto perdendo al tie-break con Cuneo. Vorranno anche loro rialzare la testa e servirà massima attenzione, ma soprattutto tanta freddezza nei momenti che contano”. 

    Giovedì 6 febbraio Sirressi e compagne sono attese da un allenamento pomeridiano al palazzetto, mentre venerdì mattina tutte in sala pesi. Sabato pomeriggio le Black Angels si ritroveranno nuovamente al Pala Barton per una seduta incentrata sulla tecnica, così come domenica 9 febbraio. Ricordiamo che questo weekend è privo di impegni per lo stop del campionato che darà spazio alla Final four di Coppa Italia Frecciarossa di Bologna.

    (fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia) LEGGI TUTTO