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    Basket, apprensione per Bianchi: il cestista di Legnano è scomparso

    LEGNANO – Il ventinovenne Sebastiano Bianchi, giocatore di pallacanestro in forza alla Legnano Basket, società che milita in serie B, è scomparso: il ragazzo è rientrato a casa a Verbania dopo il match di campionato dei suoi ma è poi uscito senza dare alcuna comunicazione alla famiglia, che ne ha denunciato la scomparsa in mattinata. La sua auto è stata trovata nei pressi del Lago Maggiore, dove per ora le ricerche dei vigili del fuoco hanno dato esito negativo. Le ricerche dei sommozzatori sono andate avanti per tutta la giornata di martedì 9 novembre, a vuoto. Al momento, a sera, nessuna traccia del ragazzo. Le indagini sono state sospese per la notte. Il padre ha trovato lo smartphone di suo figlio in casa. Il telefonino era completamente resettato: nessun numero di telefono in rubrica, nessuna chat in memoria. Tutto fa supporre che il giocatore abbia cancellato tutto prima di uscire. Classe 1992, il giocatore è cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Varese per poi giocare in diversi club, tra cui Tortona, Cento, Omegna e Sangiorgese. Al Legnano, con cui qualche anno fa aveva giocato in A2, era tornato in estate e domenica sera con 14 punti è stato il miglior realizzatore della squadra nonostante la sconfitta 72-67 nel derby con la sua ex squadra. LEGGI TUTTO

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    È deceduto Mike Agassi, papà di Andre

    Una foto della famiglia Agassi, con Mike insieme ai giovani figli

    Arriva dagli States la notizia della scomparsa di Mike Agassi, papà di Andre. Mike è morto presso il Nathan Adelson Hospice di Tenaya Avenue a Las Vegas lo scorso venerdì, Andre ha confermato la notizia ieri sera. Mike aveva 90 anni.
    Andre Agassi ha dichiarato che le esequie saranno strettamente private, senza aggiungere ulteriori commenti.
    Nato in Iran, Emmanuel “Mike” Agassi è stato un pugile olimpico per il suo paese ai giochi del 1948 e 1952. Dopo i Giochi, ha seguito suo fratello Samuel a Chicago. Ha cambiato il suo nome in “Mike” dopo aver completato il processo legale di immigrazione negli USA. Nel 1963 si trasferì a Las Vegas per lavorare all’hotel-casinò Tropicana. Agassi notò rapidamente che molti campi da tennis della struttura rimanevano vuoti per la maggior parte della giornata. Amava il tennis, praticandolo con scarsa tecnica da autodidatta, ma presto si offrì ai clienti per giocare con loro.
    Agassi e sua moglie, Elizabeth, ebbero quattro figli: Rita, Phillip, Tami e Andre. Mike provò ad inculcare la passione per il tennis ad ognuno di loro, con la visione di farne campioni della racchetta e multimilionari. Trovò terra fertile in Andre, particolarmente rapido e con una visione che gli permetteva di colpire già in tenera età la palla con anticipo e precisione. Questo “segnò” in modo indelebile la sua vita. Il padre lo portava continuamente su quei campi sottoponendolo a durissime sessioni di allenamento, con migliaia di palle da colpire ogni giorno sparate da una macchina (modificata per renderla ancor più temibile), che il papà ribattezzò “The Dragon”. La storia è nota in molti dettagli per coloro che hanno letto la bellissima biografia di Andre, “Open”.
    Nel tempo i rapporti tra Mike ed Andre sono stati burrascosi, tra liti, silenzi, accuse e molto altro. In “risposta” al libro Open, Mike fece pubblicare la sua versione dei fatti nel libro “Indoor”, che già dal titolo esprime forte il concetto di essere totalmente opposto alla versione del figlio.
    “Partendo da un’infanzia avversa in Iran, Mike Agassi ha letteralmente combattuto la sua strada verso l’America per crescere quattro figli straordinari, tutti giocatori di tennis d’élite e Andre che ha continuato a cambiare il gioco del tennis e della filantropia”, così ha detto di Mike il direttore della US Tennis Association del Nevada, Ryan Wolfington. “Gli sforzi di Mike Agassi come allenatore e sostenitore del tennis, profondamente appassionato dello sport, hanno ispirato innumerevoli vite. La sua caratteristica più cara, tuttavia, è il suo grande cuore per aiutare i bisognosi, qualcosa che tutti i suoi figli hanno portato avanti in modo straordinario”.
    Nel bene o nel male, Mike Agassi resta una figura importante nella formazione di Andre e quindi nella storia del nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO