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    F1 Ferrari, Vasseur e il retroscena con Audi: “Ecco cosa mi hanno detto”

    ROMA – La nuova stagione di F1 si appresta a prendere il via con diverse novità: una di queste ha coinvolto anche la Ferrari, con l’annuncio di Frederic Vasseur come nuovo team principal al posto di Mattia Binotto. Il dirigente francese ha così lasciato l’Alfa Romeo e il gruppo Sauber, in un momento di profonda rivoluzione di quest’ultimo, con l’entrata in scena di Audi fissata ufficialmente per il 2026, anche se il processo di acquisizione è già iniziato. Vasseur ha quindi svelato cosa è successo con l’azienda dei quattro anelli quando è arrivata la chiamata da Maranello: “Quando mi hanno contattato, non l’ho detto a nessuno. Si trattava di una mia personale riflessione nei discorsi con John Elkann. Non l’ho detto nemmeno ad Audi, prima dell’annuncio ufficiale. A quel punto, ho parlato con alcuni di loro, i quali mi hanno detto che non si può rifiutare la chiamata di Ferrari”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur tra Sauber e Ferrari: “Vi racconto le differenze”

    ROMA – Dopo l’annuncio delle scorse settimane, Frederic Vasseur ha mosso i primi passi ufficiali nel mondo Ferrari. L’ex team principal dell’Alfa Romeo Sauber, infatti, ha preso il posto di Mattia Binotto nel team di Maranello, e in una conferenza stampa ha spiegato anche le differenze tra i due mondi: “Ovviamente tutto è un po’ più grande e moderno, ma alla fine c’è la stessa atmosfera perché si tratta pur sempre di una scuderia”. Una delle discriminanti più importanti è il simulatore a disposizione del Cavallino: “Con il simulatore si può dire che la Ferrari è in una posizione molto migliore rispetto alla Sauber quando sono arrivato. Penso che siano un po’ più avanti in ogni area”, anche se “è difficile dire da dove vengano le differenze”.
    Il supporto alla squadra
    “La motivazione è la stessa e la mia area di responsabilità è esattamente la stessa, devo supportare la squadra nel miglior modo possibile affinché possa svolgere al meglio il proprio lavoro”, ha rimarcato Vasseur, che nei giorni scorsi è stato presente a Fiorano nella tre giorni di test che ha visto anche il ritorno in pista di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il nuovo team principal della Ferrari ha concluso: “Sicuramente la mia esperienza è limitata alle ultime due settimane, ma abbiamo tutto per vincere”.  LEGGI TUTTO

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    F1, i dubbi di Horner: “Vasseur tratterà stessi temi di quando era in Sauber?”

    ROMA – Mancano poche settimane al via della nuova stagione di F1, e Christian Horner non perde tempo, infiammando subito l’ambiente. Il team principal della Red Bull, infatti, non ha perso tempo nello stuzzicare il collega Frederic Vasseur, appena sbarcato in Ferrari, riferendosi al suo recente passato: “Sarà interessante vedere se Fred nei prossimi incontri discuterà ancora gli stessi punti di quando era in Sauber”, ha dichiarato ai microfoni di Motor Sport Magazine, prima di aggiungere: “È un uomo molto capace, quindi sarà interessante. Quindi vediamo quali saranno le dinamiche che si creeranno nella prossima riunione della Commissione”. L’inverno è stato molto movimentato, con diverse scuderie che hanno cambiato team principal, e Horner ha voluto anche commentare l’operato di Mattia Binotto: “È stato interessante osservare tutto il movimento che c’è stato. Mattia mi sta simpatico, perché ultimamente aveva fatto un grande lavoro. L’ultimo anno hanno compiuto un grande passo avanti da dove erano, per cui deve essere stata dura dopo tutti gli anni in cui ha servito la Ferrari”. 
    “La squadra è tutto”
    “Questa sarà la mia diciannovesima stagione alla guida del team, che è cambiato molto in questi anni – ha ricordato Horner -. Alcune persone sono qui dall’inizio, ma ovviamente ne abbiamo accolte molte di nuove, e le infrastrutture sono cambiate moltissimo. E con tutti gli sviluppi che abbiamo, è un periodo di rapida espansione per il campus. La squadra è in continua evoluzione, ogni team competitivo si evolve. Ma abbiamo sempre goduto di un grande supporto, da parte degli azionisti e anche Dietrich Mateschitz, che è stato fantastico in tutti questi anni. La Formula 1 è il più grande sport di squadra al mondo, e per arrivare ai risultati che vuoi devi far funzionare tutti i reparti correttamente e in maniera efficace”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner punge Vasseur: la frase sul passato in Sauber

    ROMA – Christian Horner infiamma il confronto con la Ferrari, a poche settimane dal via della stagione 2023 di F1. Il team principal della Red Bull, infatti, non ha perso tempo nello stuzzicare il collega Frederic Vasseur, appena sbarcato in Ferrari, riferendosi al suo recente passato: “Sarà interessante vedere se Fred nei prossimi incontri discuterà ancora gli stessi punti di quando era in Sauber”, ha dichiarato ai microfoni di Motor Sport Magazine, prima di aggiungere: “È un uomo molto capace, quindi sarà interessante. Quindi vediamo quali saranno le dinamiche che si creeranno nella prossima riunione della Commissione”. L’inverno è stato molto movimentato, con diverse scuderie che hanno cambiato team principal, e Horner ha voluto anche commentare l’operato di Mattia Binotto: “È stato interessante osservare tutto il movimento che c’è stato. Mattia mi sta simpatico, perché ultimamente aveva fatto un grande lavoro. L’ultimo anno hanno compiuto un grande passo avanti da dove erano, per cui deve essere stata dura dopo tutti gli anni in cui ha servito la Ferrari”. 
    19 anni al vertice
    “Questa sarà la mia diciannovesima stagione alla guida del team, che è cambiato molto in questi anni – ha ricordato Horner -. Alcune persone sono qui dall’inizio, ma ovviamente ne abbiamo accolte molte di nuove, e le infrastrutture sono cambiate moltissimo. E con tutti gli sviluppi che abbiamo, è un periodo di rapida espansione per il campus. La squadra è in continua evoluzione, ogni team competitivo si evolve. Ma abbiamo sempre goduto di un grande supporto, da parte degli azionisti e anche Dietrich Mateschitz, che è stato fantastico in tutti questi anni. La Formula 1 è il più grande sport di squadra al mondo, e per arrivare ai risultati che vuoi devi far funzionare tutti i reparti correttamente e in maniera efficace”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Audi acquista una parte delle azioni di Sauber

    ROMA – Audi muove i suoi primi passi nel mondo della F1, dopo l’annuncio dello scorso agosto a cui ha fatto seguito quello di ottobre, quando è stato ufficializzato l’accordo con Sauber. La casa dei Quattro Cerchi, infatti, ha rilevato una prima tranche di azioni dalla Scuderia di Hinwil: un primo passo verso l’acquisizione del 75% previsto entro il 2025, prima di entrare ufficialmente nel Circus l’anno successivo, ovvero quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sulle power unit. Nonostante manchino ancora tre anni per l’effettivo ingresso in F1, quindi, Audi conferma ancora una volta di avere le idee chiare, dopo l’accordo con Sauber ufficializzato negli scorsi mesi. Una mossa che fa seguito anche all’annuncio di Andreas Seidl come nuovo CEO. 
    La nota ufficiale
    Ecco quindi il testo del comunicato diffuso da Sauber: “Il Gruppo Sauber è lieto di annunciare che, come previsto dal piano presentato lo scorso ottobre, nel gennaio 2023 Audi ha acquisito una quota di minoranza del Gruppo stesso. Si tratta di una pietra miliare importante in vista dell’entrata di Audi in F1, programmata per il 2026, per la quale il Gruppo Sauber sarà partner strategico del marchio tedesco”.  LEGGI TUTTO

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    Audi, primi passi in F1: rilevata quota di minoranza di Sauber

    ROMA – Dopo l’annuncio dell’accordo con Sauber in vista del 2026, Audi muove concretamente i suoi primi passi in F1. La casa dei Quattro Cerchi, infatti, ha rilevato una prima tranche di azioni dalla Scuderia di Hinwil: un primo passo verso l’acquisizione del 75% previsto entro il 2025, prima di entrare ufficialmente nel Circus l’anno successivo, ovvero quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sulle power unit. Nonostante manchino ancora tre anni per l’effettivo ingresso in F1, quindi, Audi conferma ancora una volta di avere le idee chiare, dopo l’accordo con Sauber ufficializzato negli scorsi mesi. Una mossa che fa seguito anche all’annuncio di Andreas Seidl come nuovo CEO. 
    Il comunicato stampa
    Ecco quindi il testo del comunicato diffuso da Sauber: “Il Gruppo Sauber è lieto di annunciare che, come previsto dal piano presentato lo scorso ottobre, nel gennaio 2023 Audi ha acquisito una quota di minoranza del Gruppo stesso. Si tratta di una pietra miliare importante in vista dell’entrata di Audi in F1, programmata per il 2026, per la quale il Gruppo Sauber sarà partner strategico del marchio tedesco”.  LEGGI TUTTO

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    Audi, nuovo stabilimento per la Formula 1

    TORINO – L’Audi si candida, come da sua tradizione, a diventare protagonista nel panorama della Formula 1, sostenendo anche il non indifferente onore di portare il Gruppo Volkswagen dentro un mondo nel quale non è mai stato. Ma avere dei dubbi sulla capacità dell’Audi è impossibile, a favore della casa degli Anelli parlano i risultati (tanti, per tanti anni e in tante diverse categorie). Di questi giorni è la notizia dell’apertura del nuovo edificio di 3 mila metri quadri che ospiterà i banchi di prova per lo sviluppo della power unit presso il Competence Center Motorsport di Neuburg an der Donau (vicino a Ingolstadt, dove c’è la sede di Audi), un complesso inaugurato nell’estate del 2014, centro d’eccellenza da dove vengono coordinate le attività sportive del marchio. Qui sono state realizzate vetture che hanno scritto pagine di storia del motorsport, dal prototipo elettrico con range extender Audi RS Q e-tron (vincitore di quattro tappe alla Dakar 2022), alle R18 e-tron quattro (la prima ibrida a imporsi nella 24 Ore di Le Mans), alle RS 5 DTM, alle monoposto per la Formula E. I motori saranno forniti alla svizzera Sauber.
    Organici in crescita
    Cresceranno anche gli organici e, nel rispetto delle politiche ambientali (dell’Audi, ma anche di Fia e Formula 1), il nuovo stabilimento è certificato carbon neutral per quanto attiene approvvigionamento termico ed energetico: il sito è riscaldato grazie a calore di scarto industriale e alimentato con energia rinnovabile prodotta da centrali idroelettriche. Insomma, si procede a passo spedito. Il 2026 (data del debutto) non è vicinissimo, ma nemmeno così distante.  Gli avversari devono prepararsi, fare i conti con l’Audi sarà dura per tutti.
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    Ferrari, Binotto in bilico e quelle voci su Vasseur

    TORINO – C’è un cambio al vertice in vista a Maranello? Possibile, benché non ancora ufficiale. Lo ha scritto “Il Resto del Carlino” per mano di un noto opinionista Sky (Leo Turrini): i vertici del Cavallino, delusi dall’andamento della seconda parte della stagione, vogliono cambiare la guida della squadra, avvicendando Mattia Binotto. I nomi che sono stati avanzati sono due: uno è quello di Frederic Vasseur, esperto “navigatore” della Formula 1, da qualche tempo al comando della Sauber (che ha una partnershiip stretta con l’Alfa Romeo). Francese, vicino al manager di Charles Leclerc (ma comunque in ottimi rappporti con il “gruppo Sainz”) è uomo di grande pragmatismo, molto politico (con un’estrazione molto diversa da quella di Binotto). L’alternativa sarebbe “made in Maranello”, ossia Antonio Coletta, il manager che sta gestendo il ritorno ufficiale della Ferrari a Le Mans. Di Vasseur s’è detto che ha buoni rappoorti con il verticee Stellantis, ma forse c’è chi fatica a capire che la Ferrari non è più da tempo un’azienda del gruppo, ma fa parte esclusivamente di Exor (in comune c’è il presidente, John Elkann).Guarda la galleryBinotto via dalla Ferrari? Sui social si scatena l’ironia

    Elkann, Binotto e la successione

    Che Elkann non sia soddisfatto dell’andamento della stagione è facile da intuire. A Monza aveva confermato la fiducia a Binotto, ma senza esimersi dal mostrarsi non troppo convinto e comunque critico. Può essere che nelle ultime ore ci sia stata un’accelerata. L’azione di Binotto, in questi anni, è stata in linea con l’eredità Marchionne: “mercato” dei tecnici contenuto e spinta alla crescita dei tecnici (italiano o stranieri) già in forza alla Ferrari. Una linea coerente con la filosofia del budget cap, che punta a contenere le spese. L’impressione, però, è che più che una debolezza tecnico agonistica, alla Ferrari di Binotto si imputi un calo di influenza politica (come si è visto nel caso della sostanziale assoluzione della Red Bull, cosa che non era avvenuta due anni fa con la Ferrari). Il rischio, se John Elkann andrà avanti per questa strada, è che Binotto finisce ad allungare la lista di bocciati eccellenti che poi, fuori dalla Ferrari, hanno trovato ruoli e spazi incredibili. Da Aldo Costa (che per anni ha progettato le Mercedes campioni del mondo) ai motoristi silurati (loro pure finiti in Mercedes) a Stefano Domenicali, oggio capo supremo della Formula 1. Chissà cosa riserva il futuro a Mattia.
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