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    Ferrari, Sainz su Leclerc: “Quest'anno mi ha mostrato i miei limiti”

    ROMA – Carlos Sainz ha analizzato la stagione 2022 di Formula 1, chiusa al quinto posto in classifica nel secondo anno al volante della Ferrari. In un’intervista ai microfoni di “Motorsport-total.com”, lo spagnolo è anche tornato sul rapporto con il compagno di squadra Charles Leclerc, secondo nel Mondiale appena concluso: “Non sono del tutto soddisfatto della mia stagione. Non voglio mentire, l’avvio di stagione è stato duro rispetto a quello che mi aspettavo. È stata la prima volta nella mia carriera che mi sono trovato a due o tre decimi dal passo: ho dovuto davvero rimboccarmi le maniche per cercare di capire dove fossero quei decimi. Leclerc ha guidato molto bene nella prima metà della stagione, mostrandomi i miei limiti. Ho raggiunto un buon livello con questa vettura e ora questa è la base per il prossimo anno”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Sainz
    “Penso che Austin sarebbe andata molto bene senza l’incidente con Russell, avremmo potuto vincere con il ritmo che avevamo, ma le cose sono andate così – ha aggiunto Sainz -. Questo dimostra anche un po’ della mia sfortuna di quest’anno. Ad Austin ero molto forte, in Brasile ero molto forte, ma ad Austin sono stato messo fuori gara da George, e in Brasile ho avuto una penalità in griglia. Non vedevo l’ora di poter dimostrare nella seconda parte della stagione quanto sia forte e le mie possibilità di essere in lotta per il titolo fin dall’inizio l’anno prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz: “Leclerc mi ha mostrato i miei limiti”

    ROMA – “Non sono del tutto soddisfatto della mia stagione. Non voglio mentire, l’avvio di stagione è stato duro rispetto a quello che mi aspettavo. È stata la prima volta nella mia carriera che mi sono trovato a due o tre decimi dal passo: ho dovuto davvero rimboccarmi le maniche per cercare di capire dove fossero quei decimi”. Carlos Sainz ha analizzato così la stagione 2022 di Formula 1, chiusa al quinto posto in classifica nel secondo anno al volante della Ferrari. In un’intervista ai microfoni di “Motorsport-total.com”, lo spagnolo è anche tornato sul rapporto con il compagno di squadra Charles Leclerc, secondo nel Mondiale appena concluso: “Leclerc ha guidato molto bene nella prima metà della stagione, mostrandomi i miei limiti. Ho raggiunto un buon livello con questa vettura e ora questa è la base per il prossimo anno”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Sulle gare
    “Penso che Austin sarebbe andata molto bene senza l’incidente con Russell, avremmo potuto vincere con il ritmo che avevamo, ma le cose sono andate così – ha aggiunto Sainz -. Questo dimostra anche un po’ della mia sfortuna di quest’anno. Ad Austin ero molto forte, in Brasile ero molto forte, ma ad Austin sono stato messo fuori gara da George, e in Brasile ho avuto una penalità in griglia. Non vedevo l’ora di poter dimostrare nella seconda parte della stagione quanto sia forte e le mie possibilità di essere in lotta per il titolo fin dall’inizio l’anno prossimo”.
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    F1, quanti danni: Mick Schumacher il più costoso, Sainz in top-5

    ROMA – Il tema del budget cap è stato centrale nella stagione 2022 di F1, con le scuderie che hanno dovuto fare i conti con il contenimento dei costi, non senza polemiche. Per questo motivo, gli incidenti causati, loro malgrado, dai piloti, sono diventati un fattore determinante in tal senso. Il portale RacingNews365 ha stilato una classifica dei piloti che più sono costati alle rispettive scuderie, in un anno segnato da diversi incidenti spettacolari: basti pensare a quanto successo a Guanyu Zhou nei primi metri del GP di Silverstone, con la sua Alfa Romeo che si è capovolta prima di andare a sbattere al altissima velocità contro le barriere, oppure allo spettacolare, e fortunatamente senza conseguenze, incendio della Ferrari di Carlos Sainz in Austria.
    La classifica 
    La classifica è guidata da Mick Schumacher: la presenza del giovane pilota tedesco in questa classifica non sorprende, visto che uno dei motivi per cui Haas non lo ha confermato è proprio l’elevato esborso, stimato in 4 milioni di dollari, per rimediare ai danni procurati. Al secondo posto, Nicholas Latifi, che è costato alla Williams circa 3,4 milioni di dollari. Il podio è completato proprio da Zhou, con 2,9 milioni di dollari nei quali pesa in maniera considerevole lo spettacolare incidente del GP del Regno Unito. Appena giù dal podio, con 2,8 milioni di dollari di danni, il già citato Carlos Sainz, seguito a ruota (2,7 milioni di dollari) da Lewis Hamilton. Andando a vedere, invece, quali sono stati i piloti più “economici” per i proprio team, troviamo Max Verstappen e Valtteri Bottas, che a Red Bull e Alfa Romeo hanno fatto pendere “appena” mezzo milione di dollari per riparare i dannni causati.  LEGGI TUTTO

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    Quanto valgono i danni in F1: Sainz ed Hamilton tra i più “costosi”

    ROMA – La stagione di F1 appena terminata è stata segnata da un’attenzione sempre più rivolta al contenimento dei costi, soprattutto in relazione al tanto discusso budget cap. Per questo motivo, gli incidenti causati, loro malgrado, dai piloti, sono diventati un fattore determinante in tal senso. Il portale RacingNews365 ha stilato una classifica dei piloti che più sono costati alle rispettive scuderie, in un anno segnato da diversi incidenti spettacolari: basti pensare a quanto successo a Guanyu Zhou nei primi metri del GP di Silverstone, con la sua Alfa Romeo che si è capovolta prima di andare a sbattere al altissima velocità contro le barriere, oppure allo spettacolare, e fortunatamente senza conseguenze, incendio della Ferrari di Carlos Sainz in Austria.
    Mick Schumacher il più costoso
    La classifica è guidata da Mick Schumacher: la presenza del giovane pilota tedesco in questa classifica non sorprende, visto che uno dei motivi per cui Haas non lo ha confermato è proprio l’elevato esborso, stimato in 4 milioni di dollari, per rimediare ai danni procurati. Al secondo posto, Nicholas Latifi, che è costato alla Williams circa 3,4 milioni di dollari. Il podio è completato proprio da Zhou, con 2,9 milioni di dollari nei quali pesa in maniera considerevole lo spettacolare incidente del GP del Regno Unito. Appena giù dal podio, con 2,8 milioni di dollari di danni, il già citato Carlos Sainz, seguito a ruota (2,7 milioni di dollari) da Lewis Hamilton. Andando a vedere, invece, quali sono stati i piloti più “economici” per i proprio team, troviamo Max Verstappen e Valtteri Bottas, che a Red Bull e Alfa Romeo hanno fatto pendere “appena” mezzo milione di dollari per riparare i dannni causati. 
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    F1, Sainz sul 2023: “Posso lottare per il titolo”

    ROMA – Il 2022 ha portato a Carlos Sainz la prima vittoria in F1 con la Ferrari, ma è stata per lui un’annata diversa per essersi trovato la prima volta in una situazione di tensione e lotta per le prime posizioni. “Il 2022 è stato sicuramente importante, perché ho avuto modo di guidare una macchina in grado di vincere e lottare per la pole position. Mi ha insegnato a competere per il vertice e io – sottolinea all’evento organizzato dal suo sponsor Estrella Galicia – che abitualmente sono una persona che impara velocemente, posso già trarne vantaggio dalla prossima stagione”.
    “Ho bisogno di regolarità”
    Per lo spagnolo l’obiettivo neanche troppo nascosto è quello di rientrare nella lotta per il titolo. “Sono in una delle migliori squadre del mondo, ma il livello attuale della F1 è molto alto. Il titolo lo vedo a me vicino, ma allo stesso tempo lontano, ma per il 2023 spero inanzitutto di avere una stagione consistente con tanti punti e pochi ritiri. Se si vuole lottare per il titolo – conclude il ferrarista- c’è bisogno di regolarità. So come vincere le gare, se torno il Carlos del 2021 si può fare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz punta al titolo: “Nel 2023 sarò più forte, posso farcela”

    ROMA – Per Carlos Sainz il 2022 è stato sicuramente un anno indimenticabile per aver centrato la prima vittoria in F1, ma è stata per lui anche la prima volta assoluta in una situazione di tensione e lotta per il vertice. “Il 2022 è stato sicuramente importante, perché ho avuto modo di guidare una macchina in grado di vincere e lottare per la pole position. Mi ha insegnato a competere per il vertice e io – afferma all’evento organizzato dal suo sponsor Estrella Galicia – che abitualmente sono una persona che impara velocemente, posso già trarne vantaggio dalla prossima stagione”.
    “So come vincere”
    Lo spagnolo della Ferrari non si nasconde per un’eventuale lotta al titolo. “Sono in una delle migliori squadre del mondo, ma il livello attuale della F1 è molto alto. Il titolo lo vedo a me vicino, ma allo stesso tempo lontano, ma per il 2023 spero inanzitutto di avere una stagione consistente con tanti punti e pochi ritiri. Se si vuole lottare per il titolo – conclude Sainz – c’è bisogno di regolarità. So come vincere le gare, se torno il Carlos del 2021 si può fare”.
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    F1, Carlos Sainz rivela: “Vasseur cercò di ingaggiarmi per andare in Renault”

    La prima intervista di Carlos Sainz dopo che la Ferrari ha ufficializzato l’ingaggio di Fred Vasseur. Le parole riportate da “Marca”, durante un evento dello sponsor Estrella Galicia, sono quelle di un pilota determinato a fare bene nel 2023, grazie anche all’extra motivazione che il nuovo Team Principal saprà portare a Maranello.Carlos Sainz si è detto molto fiducioso, commentando l’arrivo in Ferrari di Fred Vasseur. Il nuovo Team Principal ha preso il posto di Mattia Binotto che aveva portato il pilota spagnolo alla corte di Maranello nel 2021: “È un cambiamento che speriamo sia positivo, ogni volta che arriva qualcuno di nuovo c’è sempre una motivazione in più per voler fare bene per lui e perché la squadra faccia un altro passo avanti, dobbiamo dargli tempo”, ha detto lo spagnolo.
    Sainz non è certo preoccupato per il passato di Vasseur e per la sua relazione con Charles Leclerc: “La Ferrari è un gigante di 1.200 o 1.300 persone. Vasseur dovrà vedere come tutti lavorano e operano, sapere quali cambiamenti dovrà apportare e questo non avviene dall’oggi al domani. Ci vorrà tempo ma mi fido di lui”
    E poi ha aggiunto anche qualcosa di cui nessuno era a conoscenza: “Ha già cercato di ingaggiarmi per andare alla Renault. Abbiamo negoziato e avuto molti contatti in passato. Ieri l’ho chiamato e ho avuto la mia prima conversazione come pilota Ferrari. So che farà bene”.
    Sainz è anche tornato a parlare della stagione 2022, della sua prima vittoria e di come questa abbia cambiato la sua mentalità in ottica 2023: “Ci sono molte cose belle e ricorderò per tutta la vita la prima pole e la vittoria, i 9 podi, momenti fantastici, ma anche momenti molto difficili. L’obiettivo è quello di avere più picchi alti nel 2023, una stagione costante e lineare, tanti punti e pochi ritiri”.

    Lo spagnolo sembra aver analizzato molto bene i punti su cui lavorare in ottica 2023: “Se vuoi lottare per il titolo devi vincere le gare, ma soprattutto essere costante, io so come vincere, cercherò di farlo più spesso. Però devi essere costante: con sei o sette ritiri sei fuori dal campionato e anche se la Red Bull e Max Verstappen sono stati superiori, se sono di nuovo il Carlos costante, si può lottare”.
    Parlando sempre del 2022, Sainz ha poi concluso dicendo: “È stato un anno importante, con una macchina competitiva per la prima volta che mi ha permesso di vincere gare e pole position, e mi ha insegnato a competere davanti a tutti. Imparo in fretta e so come cogliere gli aspetti positivi. Sono sicuro che sarò un pilota migliore nel 2023. Sono tante gare 23 o 24, ma mi piace, è lo sport di cui sono innamorato ed è impossibile non averne voglia di correre per la Ferrari. Godo come il primo giorno”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz accoglie Vasseur: “Ho fiducia in lui, mi voleva già in Renault”

    ROMA – “E’ un cambio che ci aspettiamo sia in meglio, sempre quando arriva qualcuno di nuovo c’è una motivazione extra e la squadra farà un altro passettino avanti, bisogna dargli tempo”. Carlos Sainz ha parlato così delll’arrivo del nuovo team principal Ferrari, Frederic Vasseur, che prenderà il posto del dimissionario Mattia Binotto. Il pilota spagnolo ha però sottolineato come anche all’ingegnere francese sia necessario del tempo per ambientarsi a Maranello: “La Ferrari è un gigante di 1.200-1.300 persone, deve vedere come funziona e come lavorano tutti, capire quali cambi fare non è qualcosa che si fa da un giorno all’altro, avrà bisogno di tempo ma ho fiducia in lui – le sue parole riportate da “Marca” durante un evento dello sponsor Estrella Galicia -. Lo conosco, mi hanno parlato bene di lui, provò a portarmi alla Renault. Ieri ci siamo sentiti, è stato il mio primo contatto con lui da pilota Ferrari, sono sicuro che farà bene”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Sul 2022
    Poi, un bilancio sul 2022: “Mi porto dietro tante cose buone, ricorderò per sempre la prima pole e la prima vittoria, i 9 podi, ci sono stati grandi momenti e altri molto duri, con i due ritiri all’inizio dell’anno quando la macchina era pronta per vincere. L’obiettivo per il 2023 è avere più picchi alti, essere costante, fare molti punti e pochi ritiri. Se vuoi lottare per il titolo devi vincere le gare ma soprattutto essere costante. Con 6-7 ritiri puoi dire addio al campionato. Se invece torno a essere continuo, anche se la Red Bull e Verstappen quest’anno sono stati superiori, si può fare”.
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