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    F1, L’obiettivo della Ferrari a Baku non è vincere!

    Dopo la splendida e un po’ inaspettata pole position di ieri della Ferrari, quali sono i reali obiettivi della Scuderia di Maranello per le due gare del Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku?

    Dopo la giornata di ieri che ha “regalato” ai tifosi Ferrari il miglior tempo di Charles Leclerc in qualifica, il nuovo format del week end di Baku, prevede oggi un secondo turno di qualifiche (ore 10:30), per determinare la griglia di partenza della gara Sprint (ore 15:30). Come sappiamo, i punti saranno a disposizione di piloti e team sia nella Sprint di sabato (8 al primo, 7 al secondo e così via fino al punto per l’8° classificato) che nel tradizionale Gran Premio di domenica (25 al primo, 18 al secondo e così via fino al punto per il 10° classificato).
    Il pilota monegasco della Ferrari, al termine della sessione di qualifiche di ieri ha detto: “È bello essere di nuovo in pole position, soprattutto perché non era scontato arrivando su questa pista. Il team ha fatto un lavoro perfetto nella gestione della sessione e sono molto soddisfatto del mio giro”.
    Parlando però dei due eventi in programma oggi, Leclerc ha anche aggiunto: “Dobbiamo verificare il nostro livello di preparazione per la Sprint e la gara di domenica per le quali ci aspettiamo di essere un gradino inferiori ai nostri avversari. Noi daremo il massimo”.

    Il pole man di Baku è sì soddisfatto della pole ma anche realista sull’effettivo potenziale della SF-23 sul passo gara, sia essa una Sprint di 100Km oppure il Gp di 300km.
    Carlos Sainz, quarto ieri nelle qualifiche a più di 8 decimi dal compagno, ha sofferto la mancanza delle prove libere: “Non è stata una giornata facile per me – ha detto lo spagnolo, al termine della sessione di ieri -, perché fin dall’inizio delle prove libere non mi sono sentito a mio agio con la vettura e, con questo formato, non c’è tempo di cambiare e provare set-up differenti. Anche la qualifica è stata caotica perché ho dovuto usare due set di gomme Soft in Q1 e dunque ne ho avuto solo uno a disposizione per il Q3. Nel complesso non sono mai riuscito a prendere il ritmo giusto purtroppo, ma conto di poter lottare domenica scattando dalla quarta posizione sulla griglia”.
    Laurent Mekies, Racing Director Ferrari, parlando della gara ha dichiarato: “Non abbiamo molte informazioni sul passo gara, che è quello su cui ci concentreremo a partire da questa sera, quando inizieremo a preparare la Sprint di domani e il Gran Premio”. Parola che suonano un po’ strane, visto che non ci saranno altri turni di prove libere e che leggiamo come un campanello d’allarme in casa Ferrari sul fatto che, forse, si sia puntato ancora un volta troppo sulla qualifica.
    Ma quali sono i reali obiettivi della Scuderia di Maranello per le due gare del Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku? E’ realistico pensare che la Ferrari SF-23 non possa e non debba competere con la Red Bull sul passo gara. Gli avversari degli uomini di Maranello sono Mercedes e Aston Martin. Il team anglo-tedesco ha piazzato Lewis Hamilton al 5° posto, con quasi un secondo di ritardo da Leclerc ma a poco meno di due decimi da Sainz. Il team di Lawrence Stroll è sembrato meno a suo agio su una pista così veloce come quella di Baku: Fernando Alonso e Lance Stroll scatteranno domenica dalla sesta e nona posizione in griglia.
    Sommando i punti di gara Sprint e Gran Premio, il bottino potrebbe essere consistente. In casa Ferrari, il primo obiettivo è quello di massimizzare il risultato, puntando a conquistare il terzo e quarto posto sia oggi che domani. Questo vorrebbe dire 38 punti totali che sono più dei miseri 26 conquistati da Leclerc e Sainz nelle prime tre gare della stagione F1 2023.
    Qui sotto il programma completo di oggi in TV, sabato 29 Aprile, su Sky Sport F1, NOW e TV8.Ore 10.15: Paddock LiveOre 10.30: F1 – Qualifiche ShootOut (differita su TV8 dalle 17.00)Ore 12.30: Paddock LiveOre 15.00: Paddock LiveOre 15.30: F1 Sprint (differita su TV8 dalle 18.45)Ore 16.15: Paddock LiveOre 16.45: Paddock Live Show LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz: “Ora conosciamo meglio la Ferrari SF-23”

    Alla vigilia del Gran Premio dell’Azerbaijan, Carlos Sainz ha incontrato i media nel paddock di Baku. Il pilota spagnolo ha parlato della pista azera, del nuovo format del week end e della pausa di aprile.

    Sainz è impaziente di tornare in pista e di scoprire il nuovo formato Sprint del weekend che debutta proprio da domani a Baku: “Mi piacciono i cambiamenti che sono stati introdotti – ha detto lo spagnolo nella conferenza stampa FIA – perché dovrebbero rendere lo show ancora più interessante, con una doppia qualifica e una gara il cui risultato è sganciato da quello del Gran Premio per il quale la griglia di partenza sarà definita venerdì”.
    “Certo, – ha aggiunto lo spagnolo – lo shootout del sabato sarà tutt’altro che facile: bisognerà alzarsi dal letto ed essere immediatamente concentrati, perché alle 12.30 si farà già sul serio per assegnare le posizioni per il via della Sprint. Sono curioso di vedere come sarà il nuovo formato: la pista è bella e mi aspetto 17 giri belli tirati”.

    Poco il risposo per Sainz durante il periodo di pausa durato quasi un mese: “Sia io che Charles abbiamo lavorato sodo a Maranello per contribuire al miglioramento delle prestazioni della SF-23. Insieme alla squadra, il tempo a nostra disposizione è stato impiegato per conoscere meglio la nostra monoposto e comprenderne con precisione sia le debolezze che gli aspetti sui quali si può puntare per fare dei passi avanti a livello di competitività. Credo che in Australia, al di là del risultato, dei progressi si siano visti e sono fiducioso che potremo ripartire da lì per puntare ad un weekend con un risultato all’altezza delle nostre aspettative”. LEGGI TUTTO

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    A Baku la Ferrari va a caccia di riscatto

    Dopo un mese di digiuno, forse necessario a causa dei fatti di Melbourne, torna la Formula 1. Lo fa in una location che ha sempre fornito gare spettacolari e colpi di scena a non finire. Quella di Baku, però, rimane una pista taboo per la Ferrari: nessuna vittoria per la squadra di Maranello che, per un motivo o per l’altro, non è mai riuscita a cavare un ragno dal buco in terra azera.
    Ed anche questo inizio di 2023 porta cattivi presagi in questo senso. Anzi, quello che i tifosi si aspettano è semplicemente una reazione rispetto al disastro delle prime tre uscite. Il ruolo di seconda forza è l’unico obiettivo realistico al momento e la Rossa ha il dovere di provarci, quantomeno.
    Si spera, insomma, che questi 30 giorni di nulla agonistico possano essere stati utili a capire meglio una difficilissima SF-23. Il team principal Frederic Vasseur, insieme a tutto il team, ci crede. La Rossa può tornare immediatamente dietro ad un’imprendibile Red Bull, soprattutto su un circuito con delle caratteristiche così particolari.

    Servirà, infatti, tanta velocità di punta, mista ad un’ottima trazione. La RB19 ci andrà a nozze. La Ferrari? Sarà decisamente un’incognita, considerando un assetto che ottimale che sembra impossibile da trovare. Inoltre, l’Aston Martin ed una Mercedes in crescita non staranno di certo a guardare.
    L’appuntamento del GP d’Azerbaigian per la Ferrari diventerà, quindi, la prima prova d’appello della stagione. La prossima sarà ad Imola e l’ultima, con tutta probabilità, in Spagna. Se i miglioramenti portati in pista dalla Rossa non sortiranno gli effetti sperati, allora si potrà davvero parlare di annus horribilis. A quel punto servirà una rigenerazione della squadra ed importanti cambiamenti nell’organico andranno effettuati. Anche in tempi brevi, per permettere di concentrarsi al meglio per il 2024. Intanto, però, c’è da migliorare questo magro 2023. LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz: “Dobbiamo lavorare sodo, per tornare a vincere”

    Nella lunga pausa che la Formula 1 si è concessa nel mese di Aprile, Carlos Sainz ha parlato di questo difficile inizio di campionato per la Ferrari. In un evento organizzato dallo sponsor Estrella Galicia, il pilota spagnolo della Scuderia di Maranello ha parlato degli avversari e di ciò che occorre fare in fabbrica per tornare a vincere.

    “Non è stato un inizio di stagione facile – ha detto Carlos Sainz -. Alla Ferrari, tutti si aspettavano molto di più. Dopo aver lottato per pole position e vittorie lo scorso anno, ci siamo presentati a questo campionato con le stesse ambizioni. Siamo rimasti sorpresi dalla velocità della Red Bull e dai miglioramenti di altri team come Aston Martin. Per tornare il prima possibile sul podio e lottare per la vittoria, dobbiamo lavorare sodo in fabbrica a Maranello e sviluppare la vettura”.
    Lo spagnolo della Ferrari ha poi aggiunto: “È vero che, con il vantaggio che in questo momento ha la Red Bull , dovremo migliorare molto se vogliamo tornare a lottare per la vittoria. In qualche gara potrà accadere qualcosa a Red Bull e ad Aston Martin e potremo così tornare tra i primi, ma al momento avremo bisogno del loro aiuto e dobbiamo correre con quello che abbiamo”.

    Sainz ha poi ricordato come il 4° posto australiano gli sia costato ben 12 punti: “Fino a quando la matematica non ci condannerà, dobbiamo arrivare ad ogni gara per cercare di vincere, ottenere il massimo dei punti e migliorare, ed è quello che abbiamo fatto anche in queste prime gare. Se non avessi avuto la penalità in Australia, ora avrei 12 punti importanti in più, che alla fine non potrò riavere. E’ andata così”.
    La Formula 1 tornerà nel fine settimana dal 28 al 30 aprile con il Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku, quarto appuntamento del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    Penalità Sainz, Fred Vasseur conferma: “Chiesta la revisione alla FIA”

    Il team principal della Ferrari Frédéric Vasseur spazia a tutto campo in un’ampia conferenza stampa a cui hanno preso parte tutti i media. L’argomento più caldo che tiene banco è ancora la discutibile penalità comminata a Carlos Sainz nel restart successivo alla seconda bandiera rossa del Gp Australia dopo il crash con Fernando Alonso. “Abbiamo fatto una richiesta alla FIA di revisione della penalizzazione”, ha annunciato il manager francese motivando l’azione intrapresa: “L’incidente tra le due Alpine alla stessa curva è stato giudicato in maniera differente”. Come dire “due pesi e due misure”.
    E non sarebbe certo la prima volta, ormai, che la direzione gara venga accusata di adottare decisioni diverse per situazioni analoghe e, quindi, di non attuare un giudizio univoco. La sensazione diffusa è che a Melbourne si sia davvero toccato il fondo di una gestione da tempo estremamente confusionaria e schizofrenica delle gare di F1. La punta dell’iceberg di uno scenario in cui il dna di questo sport sembra essere stato confinato a semplice elemento di contorno di uno disordinato show da garantire a tutti i costi.

    Sull’argomento, del resto, CircusF1 è intervenuto da tempo denunciando questo trend consolidato. E, non a caso, dopo i fatti di Melbourne, abbiamo lanciato un sondaggio (tuttora in corso) volto a misurare l’attuale indice di gradimento generale del giocattolo F1 a seguito della piega gestionale intrapresa. In merito all’orientamento dei followers vi daremo presto riscontro. Tornando alla pista, la Ferrari deve fare i conti con un bottimo magrissimo e inatteso dopo i primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2023. LEGGI TUTTO

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    La Ferrari ko: la tristezza di Lapo Elkann, cuore rosso e lacrime

    TORINO – Il cuore, la “Ferrarina” che piange: in questa immagine c’è tutta la tristezza e l’amarezza del tifoso Lapo Elkann. Dopo la nuova gara andata male in Australia – Sainz penalizzato, Leclerc nella sabbia e il solito trionfo di Max Verstappen e della Red Bull – su Twitter il messaggio carico di delusione per una Rossa che non va. Il sostegno resta incondizionato, in attesa di una svolta: questa la speranza di tutti gli appassionati del Cavallino. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, scintille in Australia: cosa è successo tra Leclerc e Sainz

    Ferrari, più bassa e più efficiente

    La prova dell’assetto decisamente più basso sono state, appunto, quelle scintille che si sono riviste scaturire dall’attrito tra fondo e asfalto, frutto di una configurazione generale che ha permesso a Leclerc e Sainz una simulazione gara consistente venerdì, con le medie, senza patire troppo il graining innescato dalle basse temperature di Melbourne.

    Le scelte sbagliate in qualifica

    Il Cavallino, però, non è riuscito a mettere assieme tutto alla perfezione in qualifica, anche a causa di una lettura meteo e di una chiamata strategica non tempestiva che hanno influito sul risultato finale, soprattutto su quello di Leclerc.

    Chiariamoci, Max è imprendibile, ma visti i distacchi minimi a partire dal secondo al decimo posto (9 macchine in sette decimi!) si poteva fare di più del quinto posto di Sainz e del settimo di Charles. Insomma, dopo un venerdì positivo, la Ferrari è tornata bruscamente con i piedi per terra.

    La spiegazione

    Ma cosa è successo? Tutto è partito da un allarme pioggia a 4 minuti dalla fine del Q3: a Leclerc, per evitare di girare con pista bagnata, hanno ordinato di fare un solo giro di lancio per preparare le gomme, Sainz, al contrario, ha continuato con la strategia dei due giri per scaldare meglio gli pneumatici.

    Indicazioni opposte e comunicazioni tardive, che hanno avuto l’effetto di mettere Leclerc, impegnato nell’attacco al tempo, dietro Sainz, che scaldava le gomme, per tutto il primo settore. E senza poter neppure sfruttare la scia, perché lo spagnolo era troppo lontano per dargli il gancio e l’ha fatto passare nell’ultima parte del primo settore, facendogli perdere – forse – decimi preziosi.

    Il commento dei piloti

    Comprensibile la delusione di Leclerc che però non ha voluto avere giustificazioni: “Non era questione di non avere benzina per un ulteriore tentativo, semplicemente avevamo paura che arrivasse la pioggia, per cui abbiamo deciso di uscire e fare subito il giro. Purtroppo ci è mancato tanto per poter stare davanti, dobbiamo vedere insieme alla squadra cosa è successo con Carlos nel primo settore durante il Q3, perché io ero in un giro in cui dovevo spingere e mi sono trovato Carlos davanti per tutto il primo settore mentre scaldava le sue gomme. Questo è stato un peccato, poi questo non significa dire che senza quell’imprevisto avremmo potuto fare molto meglio. Per quanto mi riguarda ho una macchina un po’ più da gara, ma questo non giustifica il 7° posto”.

    Per Sainz, invece, è stato il traffico a tenerlo lontano dalla top 3. Prima di lanciarsi, ha dovuto dar spazio ad Alonso, perdendo così temperatura delle gomme e i decimi per salire di fila. “Da un lato sono molto contento, dall’altro no. Partendo con gli aspetti negativi, il giro di preparazione non è stato fantastico, abbiamo faticato con la temperatura degli pneumatici perché abbiamo dovuto lasciare passare tre vetture e per quello ho perso due-tre decimi nel primo settore per questo aspetto del giro di preparazione”.

    Speranze vive in gara

    In gara, però, potrebbe succedere ancora di tutto. La SF-23 ha dimostrato di essere più pronta sul passo che sul giro secco, il margine per attaccare le Mercedes e lottare per un podio, con Perez fuorigioco, ci sta tutto. LEGGI TUTTO

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    I punti deboli della Ferrari SF-23? In buona parte gli stessi dello scorso anno

    Dopo le prime due gare, la “crisi” della Scuderia Ferrari è sotto gli occhi di tutti. Solo 26 punti e un misero 4° posto nella classifica mondiale costruttori, contro i 78 punti del 2022 che valevano il 1° posto tra i team.
    La crisi legata ai risultati è figlia di una serie di punti deboli del nuovo progetto che, in buona parte, sono gli stessi dello scorso anno, a cominciare dell’affidabilità. Oltre a questo le difficoltà sul passo gara, legate anche all’eccessiva usura dei pneumatici, risultano correlate alla geometria delle sospensioni e alla comprensione dei dati raccolti con quanto si vede in pista.
    Inoltre il fondo vettura, ovvero un “particolare” fondamentale di queste nuove monoposto ad effetto suolo, sul quale altri team hanno lavorato meglio che a Maranello, soprattutto dall’introduzione della direttiva TD39. Da ultimo le pance di cui si parla molto, forse troppo, perché sono l’elemento più visibile e differenziante tra la SF-23 e la Red Bull. Non è lì il vero problema della nuova monoposto di Maranello.
    Se diamo uno sguardo allo scorso anno, il passo gara era già un “problema” della Ferrari F1-75, anche a inizio anno, dove questo aspetto era mitigato dalla bontà di un progetto nato decisamente meglio e più maturo rispetto alla concorrenza e in particolare a Red Bull e Mercedes. Sempre nel 2022 i problemi di affidabilità, quelli legati alla gestione delle gomme e al fondo vettura erano tutti noti e sulla lista delle priorità delle aree da migliorare.

    Mattia Binotto e le sue persone non hanno però saputo guardare troppo lontano. O l’analisi dei punti deboli della F1-75 non era stata fatta accuratamente oppure non si sono poi trovate le soluzioni, tanto che i problemi dello scorso anno si sono ripresentati tutti! Pensiamo solo ai problemi di affidabilità che hanno portato Charles Leclerc in penalità, già alla seconda gara della stagione!
    Cosa fare ora?
    Il mondiale è lungo: vincere qualche gara ad inizio anno e poi proseguire con una stagione in calando come negli ultimi anni è qualcosa che difficilmente potrà avvenire quest’anno. E allora l’obiettivo e pianificare al meglio gli sviluppi stagionali per migliorare i punti deboli della SF-23, uno dopo l’altro, puntando a ridurre nel corso dei prossimi mesi, il gap dagli avversari più diretti, per poi porre le basi per il 2024. Attenzione, questo non deve voler dire che l’attuale mondiale sia già da archiviare ma occorre lavorare, tanto e con metodo, per evitare di “arrendersi” troppo preso, nascondendosi come troppo spesso è avvenuto dietro allo slogan “stiamo lavorando per l’anno prossimo“. Questo è inaccettabile, sia prima dell’estate, come nel 2022, ma tanto più a marzo, quando il mondiale si è appena aperto. LEGGI TUTTO