F1, la FIA interviene sulla safety car: “Conta la sicurezza, non la velocità”
ROMA – In Formula 1 è scoppiato il caso safety car. Dopo il Gran Premio d’Australia, i piloti in coro riportano come le auto fornite dalla Aston Martin siano troppo lente, cosa che non permette loro di mantenere in temperatura ottimale gli pneumatici. Su questo aspetto è intervenuta la FIA, che in una nota ufficiale spiega come si “desidera ribadire che la funzione primaria della FIA Formula 1 Safety Car è, ovviamente, non la velocità assoluta, ma la sicurezza di piloti, marshal e funzionari”. In tutt’e tre le tappe del 2022 la SC è sempre finora scesa in pista.
La FIA difende la safety car
Scrive ancora la Federazione: “Le procedure Safety Car coinvolgono molteplici obiettivi, a seconda dell’incidente, incluso il requisito di raggruppare il campo, stimare il recupero di un incidente o rimuovere i detriti sulla pista in modo sicuro e regolare il ritmo in base ad attività che potrebbero esserci in una parte diversa della pista. La velocità è quindi generalmente dettata dal Direzione di gara, e non dipende dalle capacità delle safety car, veicoli ad alte prestazioni costruiti su misura da due dei migliori produttori mondiali, attrezzati per affrontare condizioni mutevoli della pista in ogni caso e guidati da un pilota e un copilota di grande esperienza e capacità”. L’influenza dunque delle macchine di sicurezza firmate Mercedes e Aston Martin “è un aspetto secondario, in quanto è lo stesso per tutti i piloti”. LEGGI TUTTO