F1, Steiner ammette: “Non ho chiamato Mazepin per licenziarlo”
ROMA – La crisi internazionale che ha investito l’Ucraina ha fatto sì che in Formula 1 si iniziasse a riflettere sulla compatibilità o meno della presenza di Nikita Mazepin in pit-lane. Se però inizialmente la FIA aveva assicurato al pilota russo la partecipazione al Mondiale, dichiarandosi neutrale e allineandosi alla linea della Federazione che condanna ufficialmente l’invasione della Russia, la Haas è subito passata alle maniere forti. Il licenziamento di Mazepin è stato fulmineo e Günther Steiner, team principal della Haas, rivela ai tedeschi di “RTL”: “L’ho fatto solo scrivendogli, non ho parlato con lui, ma andavano tratte le conclusioni”.
Le conclusioni di Steiner
La Haas a Mick Schumacher affiancherà Kevin Magnussen, chiudendo così un cerchio che la Formula 1 ha iniziato a tracciare lo scorso 24 febbraio, quando cioè è iniziata quella che Putin continua a chiamare “operazione militare speciale”. Ora però Steiner guarda avanti: “Le ultime due o tre settimane sono state abbastanza sfiancanti, ma il peggio dovrebbe essere alle spalle. È stata una decisione complicata, anche per sotto l’aspetto legali. Era difficile comunicargli a voce una notizia simile. Ma le circostanze sono così come sono e né io né lui possiamo cambiarle. Bisogna conviverci e andare avanti”, ha concluso il team principal del team statunitense. LEGGI TUTTO