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    GT World Challenge Brands Hatch: Rossi ottavo e a punti per la prima volta

    ROMA – E’ ottavo posto per Valentino Rossi in gara-2 a Brands Hatch, nella tappa del GT World Challenge Europe. Per il Dottore, in coppia con l’olandese Frederic Vervisch sulla Audi del team Wrt, arriva la prima top ten alla terza gara dopo la 3 Ore di Imola e gara-1 corsa nella tarda mattinata di domenica sempre sul circuito britannico. Grande passo in avanti per la vettura del pilota di Tavullia, che poche ore prima aveva chiuso tredicesimo partendo dalla diciassettesima posizione in griglia.
    Prima top 10
    Nella prima mezz’ora al volante c’è Vervisch, che riesce a portarsi in decima posizione prima di lasciare il sedile a Rossi, il quale riesce a guadagnare altre due importantissime posizioni dopo un rapido cambio e il pit stop. Un bilancio che non può non essere positivo al termine del secondo weekend di gara per il Dottore. LEGGI TUTTO

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    GT World Challenge, Valentino Rossi a punti: è ottavo in gara-2 a Brands Harch

    ROMA – Valentino Rossi chiude all’ottavo posto gara-2 di Brands Hatch, valevole per il GT World Challenge Europe. Per il Dottore, in coppia con l’olandese Frederic Vervisch sulla Audi del team Wrt, arriva la prima top ten alla terza gara dopo la 3 Ore di Imola e gara-1 corsa nella tarda mattinata di domenica sempre sul circuito britannico. Grande passo in avanti per la vettura del pilota di Tavullia, che poche ore prima aveva chiuso tredicesimo partendo dalla diciassettesima posizione in griglia.
    La gara
    Nella prima mezz’ora al volante c’è Vervisch, che riesce a portarsi in decima posizione prima di lasciare il sedile a Rossi, il quale riesce a guadagnare altre due importantissime posizioni dopo un rapido cambio e il pit stop. Un bilancio che non può non essere positivo al termine del secondo weekend di gara per il Dottore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Valentino Rossi premiato come icona sportiva ai Laureus Awards

    ROMA – Valentino Rossi è nuovamente protagonista ai Laureus Awards. Il ‘Dottore’ è infatti stato premiato come “Laureus Sporting Icon Award” a pochi mesi dal suo ritiro dalla MotoGp dopo una lunghissima carriera. Non è la prima volta che il pilota di Tavullia riceve un premio ai Laureus: nel 2006, infatti, era stato insignito del premio “Laureus Spirit of the Sport Award” dopo la quinta vittoria di fila in classe regina, mentre nel 2011, dopo un infortunio, è stato premiato come “Laureus Comeback of the Year Award”.
    Le parole di Rossi
    Dopo aver ricevuto il premio, Rossi ha parlato con grande soddisfazione per il riconoscimento: “Ho già ricevuto due premi dalla Laureus Academy, quindi devo ringraziare tutti per questo. Sono stato fortunato perché ho ottenuto grandi risultati nella mia carriera. Le vittorie di sicuro sono importanti, ma penso che la cosa più significativa è che molte persone conoscono la MotoGp e hanno iniziato a seguire il motociclismo grazie a me. Sono molto orgoglioso di questo perché il motociclismo è lo sport che amo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Valentino Rossi? Non voglio paragonarmi a lui”

    ROMA – Pol Espargaro cerca ancora di lasciare il segno in MotoGp. L’alfiere della Honda, infatti, in nove stagioni in classe regina non ha ancora conosciuto il sapore della vittoria, a differenza di suo fratello, Aleix Espargaro, che ha fatto sognare l’Aprilia in Argentina. In un torneo così provante e competitivo come il Motomondiale, la carta d’identità gioca un ruolo fondamentale ed Espargaro parla così di questo a “DAZN”: “Abbiamo visto come Valentino Rossi a 40 anni fosse ancora competitico. Ma lui è unico e non voglio paragonarmi a lui. Però vorrei prolungare la mia carriera per altri cinque anni e voglio farlo ad alti livelli”.
    Le parole di Espargaro
    La parabola di Pol Espargaro dunque potrebbe durare ancora per qualche stagione. Ma gli obiettivi centrati dello spagnolo non sempre sono coerenti con le sue aspettative: “Sono molto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte non riesco a godermi tutto ciò che la vita mi dà. Come posso cioè – si chiede il pilota di Granollers – guidare questa moto e non essere in testa alle gare?”. Un pensiero che potrebbe accompagnarlo per tutta la stagione, visti i limiti mostrati dalla Honda in pista. A queste difficoltà di aggiunge inoltre una situazione di instabilità che Espargaro sintetizza così: “Sono nervoso per il rinnovo, certamente, ma vediamo cosa accadrà gara dopo gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non voglio paragonarmi a Valentino Rossi”

    ROMA – Con i suoi 31 anni sul groppone, Pol Espargaro cerca lo slancio decisivo in MotoGp. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, in nove anni trascorsi in classe regina non ha ancora raccolto nemmeno una vittoria, a differenza di suo fratello, Aleix Espargaro, che ha fatto sognare l’Aprilia in Argentina. In un torneo così provante e competitivo come il Motomondiale, la carta d’identità gioca un ruolo fondamentale ed Espargaro parla così di questo a “DAZN”: “Abbiamo visto come Valentino Rossi a 40 anni fosse ancora competitico. Ma lui è unico e non voglio paragonarmi a lui. Però vorrei prolungare la mia carriera per altri cinque anni e voglio farlo ad alti livelli”.
    Le aspettative di Espargaro
    La parabola di Pol Espargaro dunque potrebbe durare ancora per qualche stagione. Ma gli obiettivi centrati dello spagnolo non sempre sono coerenti con le sue aspettative: “Sono molto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte non riesco a godermi tutto ciò che la vita mi dà. Come posso cioè – si chiede il pilota di Granollers – guidare questa moto e non essere in testa alle gare?”. Un pensiero che potrebbe accompagnarlo per tutta la stagione, visti i limiti mostrati dalla Honda in pista. A tutto ciò si aggiunge una situazione di incertezza che Espargaro prova a esorcizzare così: “Certo che sono nervoso per il rinnovo, ma procedo gara dopo gara e vedremo cosa accadrà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Martin rivela un aneddoto 'sporco' su Valentino Rossi

    AUSTIN – Simpatico retroscena su Valentino Rossi svelato da Jorge Martin nella conferenza stampa in vista del weekend del Gp delle Americhe. Lo spagnolo ha toccato vari temi, raccontando innanzitutto della festa a cui ha partecipato dopo il podio in Argentina nell’ultima gara disputata: “E’ stata una notte molto lunga in cui ci siamo divertiti molto. Abbiamo spruzzato lo champagne addosso alla gente ed è stato bello condividere la serata con un mio grande amico come Aleix (Espargaro, vincitore in Sud America, ndr)”.
    L’aneddoto di Martin
    “Una volta Valentino Rossi mi accarezzò sulla testa. Non mi lavai i capelli per una settimana” ha detto scherzando il classe 1998, cresciuto proprio con il Dottore come idolo. L’episodio si vericò nel 2006, quando i due si incontrarono nel paddock a Valencia, sede di una delle gare presenti in calendario. Martin aveva appena otto anni, mentre Rossi inseguiva il suo quinto Mondiale nella classe regina ma fu costretto ad arrendersi allo statunitense Nicky Hayden. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi, il retroscena 'sporco' svelato da Martin

    AUSTIN – In occasione della conferenza stampa in vista del weekend del Gp delle Americhe, Jorge Martin ha rivelato un simpatico aneddoto in merito a Valentino Rossi, con cui ha condiviso la pista nella sua prima stagione nella classe regina. Lo spagnolo, però, ha toccato anche altri temi, ricordando innanzitutto la festa a cui ha partecipato dopo il podio in Argentina nell’ultima gara disputata: “E’ stata una notte molto lunga in cui ci siamo divertiti molto. Abbiamo spruzzato lo champagne addosso alla gente ed è stato bello condividere la serata con un mio grande amico come Aleix (Espargaro, ndr)”.
    Il retroscena di Martin
    Il classe 1998 ha quindi condiviso l’accaduto con chi lo stava ascoltando. “Una volta Valentino Rossi mi accarezzò sulla testa. Non mi lavai i capelli per una settimana” ha detto scherzando. Cresciuto proprio con il Dottore come idolo, Martin lo incontrò dal vivo per la prima volta nel paddock a Valencia. Correva il 2006 e il piccolo Jorge aveva solo otto anni. Rossi, di contro, inseguiva il suo quinto titolo in MotoGp, ma alla fine fu costretto ad arrendersi allo statunitense Nicky Hayden. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “L'addio di Rossi? Non ho pianto neanche per Messi”

    ROMA – “Non ho pianto per Messi e non lo farò per Valentino Rossi. La gratitudine di tutti i tifosi che hanno potuto godere di ciò che questi due fuoriclasse ci hanno regalato per tanti anni però resta”. Così Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, in un’intervista concessa a “solomoto.es”. Questa è la prima MotoGp senza il Dottore, ma il boss dell’azienda che gestisce i diritti commerciali del Motomondiale non ne fa una tragedia. Il nove volte campione del mondo di Tavullia ha però costribuito in modo preponderante allo sviluppo – anche finanziario – del Motomondiale. 
    Le parole di Ezpeleta
    Nonostante questa crescita, il Motomondiale è però alle prese con il forte ascendente sui giovani della Formula 1. Ezpeleta smentisce però una riforma della MotoGp: “Qualcuno dice che il mondo delle corse deve ripartire da zero, ma non è affatto così. In MotoGp non c’è nulla da rifare perché: la sua struttura è solida”. Tornando a Rossi, lo spagnolo sottolinea come l’istituzione debba essere capaci di dire addio ai suoi beniamini, senza lasciare che altre ragioni prendano il sopravvento: “Non abbiamo mai cercato di creare un personaggio e mai abbiamo abbellito l’immagine di un pilota per renderlo più popolare. Certo, Rossi è stato il simbolo di un’intera generazione, ma è anche vero che negli ultimi anni non otteneva molti successi“. LEGGI TUTTO