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    F1, Norris su Rossi: “Ci sentiamo spesso, è il mio idolo sin da bambino”

    ROMA – Lando Norris e Valentino Rossi. Due mondi diversi, una differenza d’età notevole, ma stessa passione per il motorsport. Il Dottore ha raccolto il tifo di appassionati – e non – da tutto il mondo e pare aver fatto breccia anche nel cuore dell’alfiere McLaren, settimo in classifica piloti della Formula 1. Il britannico ha infatti confessato a “FormulaPassion”: “Guardo ancora le sue gare: le corse GT non mi appassionano quanto quelle della MotoGp, ma provo ancora a seguirle. Non è in lotta per la vittoria, quindi non è emozionante come prima, ma io e lui parliamo ancora. Giusto l’altro giorno ci siamo scambiati dei messaggi. È ancora il mio eroe di quando ero bambino”
    Le parole di Norris
    Nonostante Rossi non sia più nel Motomondiale, il nove volte campione del mondo continua ad avere un seguito notevole anche nel GT World Challenge Europe, campionato che lo ha visto anche raccogliere i suoi primi punti sulle quattro ruote. Norris però ha un sogno del cassetto, quello di correre assieme al campione di Tavullia: “Mi piacerebbe farlo. Ovviamente non è facile al momento, considerando quante gare abbiamo in Formula 1, ma indubbiamente è qualcosa che sogno di fare”, ha concluso il britannico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi: “Italia protagonista con Ducati e Aprilia”

    ROMA – “Quest’anno il campionato è bellissimo e combattuto, Bagnaia e Bastianini stanno facendo paura, Luca Marini e Marco Bezzecchi sanno andando forte. La Ducati e la Aprilia la stanno facendo da padrone, l’Italia è super protagonista in MotoGp”. Valentino Rossi, intervistato da Sky Sport, ha parlato così della situazione attuale nel Mondiale 2022 di MotoGp durante il Gran Premio d’Italia, ottavo appuntamento stagionale. Il Dottore, presente al Mugello per la cerimonia di ritiro del numero 46, ha evidenziato gli ottimi risultati di Ducati e Aprilia, fin qui grandi protagoniste del campionato.Guarda la galleryValentino Rossi, delirio al Mugello: ritirato il numero 46
    Sulla figlia
    “Mi chiedevo come avrei fatto una volta smesso di correre – ha aggiunto Rossi -. Pensavo non avessi avuto più un obiettivo. Smettere di colpo e non fare più niente sarebbe stata più dura. Invece mi diverto con le macchine, sono una decina di gare all’anno, è un impegno giusto”. Il pesarese ha parlato anche della figlia Giulietta, nata a inizio marzo: “Mia figlia adesso è piccolina, ha due mesi e mezzo e fa poco, però si vede che ha un grandissimo potenziale, c’ha i cavalli”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi e Biaggi al Mugello: le celebrazioni per i piloti italiani

    ROMA – Valentino Rossi e Max Biaggi scendono in pista al Gran Premio d’Italia. Questione di riconoscimento per la carriera straordinaria di entrambi nel mondo delle due ruote. Il pilota romano, quattro volte campione del mondo in classe 250, si prepara ad entrare nella Hall of Fame della MotoGp. La cerimonia si terrà domani e si svolgerà come quella di Jerez dedicata a Jorge Lorenzo. Poi Biaggi salirà in sella alla sua Aprilia RSW250 domenica alle ore 13:25 per un giro d’onore: “Sono orgoglioso e felice di entrare nella Hall of Fame della MotoGp – ha scritto Biaggi sui social – e ringrazio tutte quelle persone che mi hanno seguito e supportato in questi anni”.
    Solo un 46
    Festa anche per Valentino Rossi, che del Mugello è stato mattatore assoluto. Il Dottore ha infatti vinto nove volte il Gran Premio d’Italia. Ora il campione di Tavullia che nella giornata di sabato (ore 12:20) consegnerà per sempre il suo numero 46 al circuito toscano. L’iconicità, il carisma e il talento di Valentino Rossi hanno contribuito a rendere quello a due ruote uno sport popolare, con la rivalità con lo stesso Max Biaggi che ha acceso l’entusiasmo degli appassionati. Il Gran Premio d’Italia ora per i due rappresenterà un’occasione ulteriore per ricordare e celebrare le imprese del passato: sensazioni incancellabili che hanno appassionato milioni di tifosi in tutto il mondo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, al Mugello si celebrano Rossi e Biaggi

    ROMA – Il Gran Premio d’Italia accoglierà Valentino Rossi e Max Biaggi per celebrare la carriera di queste due leggende del motorsport italiano e internazionale. Il pilota romano, quattro volte campione del mondo in classe 250, si prepara ad entrare nella Hall of Fame della MotoGp. La cerimonia si terrà domani e si svolgerà come quella di Jerez dedicata a Jorge Lorenzo. Poi Biaggi salirà in sella alla sua Aprilia RSW250 domenica alle ore 13:25 per un giro d’onore: “Sono orgoglioso e felice di entrare nella Hall of Fame della MotoGp – ha scritto Biaggi sui social – e ringrazio tutte quelle persone che mi hanno seguito e supportato in questi anni”.
    46 per sempre
    Festa anche per Valentino Rossi, che del Mugello è stato mattatore assoluto. Il Dottore ha infatti vinto nove volte il Gran Premio d’Italia. Ora il campione di Tavullia che nella giornata di sabato (ore 12:20) consegnerà per sempre il suo numero 46 al circuito toscano. L’iconicità, il carisma e il talento di Valentino Rossi hanno contribuito a rendere quello a due ruote uno sport popolare, con la rivalità con lo stesso Max Biaggi che ha acceso l’entusiasmo degli appassionati. Ora le due leggende si ritroveranno fianco a fianco nel circuito di casa che ha regalato a entrambi emozioni indelebili. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “In camera mia avevo il poster di Rossi”

    ROMA – È stata una delle rivalità più iconiche delle scorse annate MotoGp. Marc Marquez e Valentino Rossi, 17 titoli mondiali in totale, continuano a beccarsi anche ora che il Dottore ha appeso il casco al chiodo. Il pilota spagnolo della Honda ha però parlato ai microfoni di “DAZN” con dei toni più amichevoli rispetto al solito: “Provo ammirazione verso di lui e per tutto quello che ha fatto per il motociclismo. Non sto parlando solo di titolo: lui è il pilota che ha fatto più appassionare il pubblico. In pista, ci ha insegnato tanto e non ho imbarazzo ad ammetterlo”.
    Su Pedrosa
    Il pilota di Cervera non era presente a Valencia causa infortunio, ma afferma: “Avrei partecipato al giro d’onore per Rossi. Con una persona ti puoi lasciare bene o male, però questo non cancella ciò che ha fatto”. Poi confessa: “Quando era bambino avevo i poster di due piloti: Valentino Rossi e Dani Pedrosa. O Lorenzo o Pedrosa, in Spagna ci si divideva così per il tifo. Nella mia visione Dani era speciale, l’ho conosciuto da ragazzo nel 2013 e mi ha dato molto in termini di insegnamenti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Nulla può cancellare i meriti di Rossi”

    ROMA – Tra Marc Marquez e Valentino Rossi non scorre ancora buon sangue. Le sportellate in pista nelle scorse stagioni della MotoGp hanno lasciato un segno nel rapporto tra i due piloti, che hanno in bacheca 17 titoli mondiali in totale. Il pilota spagnolo della Honda ha però parlato ai microfoni di “DAZN” con dei toni più amichevoli rispetto al solito: “Provo ammirazione verso di lui e per tutto quello che ha fatto per il motociclismo. Non sto parlando solo di titolo: lui è il pilota che ha fatto più appassionare il pubblico. In pista, ci ha insegnato tanto e non ho imbarazzo ad ammetterlo”.
    Le parole di Marquez
    Il pilota di Cervera non era presente a Valencia causa infortunio, ma afferma: “Avrei partecipato al giro d’onore per Rossi. Con una persona ti puoi lasciare bene o male, però questo non cancella ciò che ha fatto”. Poi confessa: “Quando era bambino avevo i poster di due piloti: Valentino Rossi e Dani Pedrosa. In Spagna ci si divideva tra quelli che sostenevano Lorenzo e quelli per Pedrosa. Per me Dani era diverso e l’ho conosciuto da bambino, nel 2013. Mi ha insegnato tanto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso torni a essere pilota e non l'ingegnere”

    ROMA – La Yamaha RNF è alle prese con i risultati non soddisfacenti di Andrea Dovizioso. Il team satellite della casa di Iwata non sta facendo bene in MotoGp, un renedimento che ha sorpreso anche il boss di RNF, Razlan Razali: “Francamente non mi aspettavo che faticasse così tanto – ha detto in un’intervista a “GPOne” -. Credevamo che la sua esperienza gli avrebbe permesso di adattarsi alla M1. Deve fare un passo indietro. Basta analisi, guidi la moto cercando di ottenere il massimo al posto di concentrarsi su quello che non funziona. In questo è molto simile a Valentino Rossi”.
    Sul futuro
    “Entrambi – si spiega Razali – si dimenticano di guidare la moto. Non vogliono solo essere dei piloti, ma anche degli ingegneri. La filosofia di puntare sui giovani è giusta: non hanno riferimenti, guidano e basta. È la differenza tra un rookie e un pilota di grande esperienza. Rossi e Dovizioso sono molto analitici”. Il malese passa poi alle voci di mercato che delineano un presunto interesse di Aprilia circa l’acquisizione della scuderia di Razali. “La mossa della Suzuki ha sollevato un ulteriore polverone. Il contratto con Yamaha è valido fino al 2023, ma il tempo per valutare non ci manca. Le opzioni sul tavolo sono buone e attendiamo”, ha detto concludendo l’ex team manager di Valentino Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso? A volte è come Rossi, si dimentica di essere pilota”

    ROMA – Andrea Dovizioso sta avendo difficoltà in pista con il team Yamaha RNF. I risultati tardano ad arrivare, e anche il boss Razlan Razali muove qualche critica verso il forlivese in un’intervista a “GPOne”:  “Francamente non mi aspettavo che faticasse così tanto. Credevamo che la sua esperienza gli avrebbe permesso di adattarsi alla M1. Deve fare un passo indietro. Basta analisi, guidi la moto cercando di ottenere il massimo al posto di concentrarsi su quello che non funziona. In questo è molto simile a Valentino Rossi”.
    Le parole di Razali
    “Entrambi – si spiega Razali – si dimenticano di guidare la moto. Non vogliono solo essere dei piloti, ma anche degli ingegneri. La filosofia di puntare sui giovani è giusta: non hanno riferimenti, guidano e basta. È la differenza tra un rookie e un pilota di grande esperienza. Rossi e Dovizioso sono molto analitici”. Il malese passa poi alle voci di mercato che delineano un presunto interesse di Aprilia circa l’acquisizione della scuderia di Razali. “La decisione di Suzuki ha amplificato le voci che già c’erano. Abbiamo solo un anno di contratto con Yamaha, ma abbiamo tempo per valutare il tutto. Abbiamo delle opzioni e sono buone, ma aspettiamo. La possibilità di cambiare costruttore è intrigante, ma è qualcosa che non vorrei al momento”, ha infatti concluso il numero uno del box Yamaha RNF. LEGGI TUTTO