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    Smi Roma per il sociale con Enjoy for Humanity

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    Oltre alle schiacciate c’è di più. Quando si parla di scendere in campo per il sociale la Smi Roma Volley è sempre in prima fila per offrire il proprio contributo, la propria immagine e andare sempre a punto. Una società molto vicina ai temi che non riguardano solo la sfera sportiva. I ragazzi di Mauro Budani, impegnati in queste settimane tra parte fisica e tecnico-tattica in vista della prossima stagione di serie A, si sono recati sabato all’Enjoy Sporting Club di via Cristoforo Colombo, dove sono soliti effettuare pesi, per l’evento benefico Enjoy for Humaniy. Si tratta di lezioni solidali aperte, chiunque può devolvere, liberamente e in forma anonima, un contributo per l’ Università Campus Bio-Medico di Roma, impegnata nella realizzazione del Pronto Soccorso. Per l’occasione dello scorso sabato i lupi hanno partecipato a una lezione di yoga al tramonto tenuta da Giulia Natali.

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    Roma Volley e SMI insieme per una schiacciata vincente

    Da oggi la prima squadra della Capitale di pallavolo si chiamerà Smi Roma Volley. La società del Presidente Antonello Barani ha il suo main sponsor. Ma da quando la Roma Volley è in serie A la stessa SMI è scesa in campo a fianco dei campioni della pallavolo, in questa stagione ha deciso di farlo in maniera più presente, associando il proprio brand a quello dei “figli di Roma” per riportare in alto i colori della Capitale. Smi è un’azienda leader che offre tra i suoi servizi consulenza tecnologicamente avanzata, dedicata alla progettazione e realizzazione di strutture IT, si occupa anche di gestione dei processi e del supporto sistemico per aziende ed enti pubblici. L’unione è stata ufficializzata nella sede di Roma sud della stessa azienda.
    Il pensiero del numero uno del club romano, Antonello Barani. “La Roma Volley esiste grazie a SMI, siamo nati insieme. È un onore avere loro al nostro fianco, è la prima volta che viene associata alla squadra di serie A un’azienda così importante. È allo stesso tempo un progetto che oggi condivide gli stessi valori, partito da una grande amicizia e dalla stima reciproca. C’è la volontà di farci sentire e valere su scala nazionale. Il naming è una ciliegina sulla torta, un grazie a loro che ci sopportano e supportano”.
    Le parole di Cesare Pizzuto, General Manager di SMI. “Questa unione è una grande soddisfazione per noi che siamo cresciuti proprio con loro e siamo arrivati in serie A. Abbiamo sempre seguito la Roma Volley e lo continueremo a fare con grande piacere, del resto siamo tutti quanti figli di Roma, anche noi lo siamo. Cresceremo ancora perché non vogliamo fermarci qui”.
    Stefano Tiburzi CIO (Direttore Operativo) di SMI: “La forza del gruppo è quell’elemento che ci accomuna e ci ha conquistato, condividiamo infatti gli stessi valori, noi come la Roma Volley in campo abbiamo bisogno dell’aiuto reciproco per il raggiungimento del risultato, lottiamo assieme per l’obiettivo finale, il Presidente Barani ci ha conquistato con questa bella realtà”. LEGGI TUTTO

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    Barani. “Ho creato una squadra che rappresenta l’espressone dei migliori talenti di Roma, e non solo, e uno staff di grandi professionisti”

    Al vertice della piramide, dello “staff del Presidente”, c’è proprio lui, Antonello Barani, capace in questi anni, soprattutto in questi ultimi mesi, di tenere la barra dritta e andare avanti nel nome di Roma e per amore di questo sport. “Non è stato facile – afferma -, andiamo incontro quotidianamente a molte difficoltà, ma siamo ancora qui, soprattutto dopo il lockdown, con grande forza ed energia, del resto non mi piace lasciare le cose a metà”. Un Presidente che ha sempre giurato fedeltà ai colori capitolini. “Abbiamo allestito una squadra per competere ad alti livelli, composta quasi interamente da romani, ogni giocatore era protagonista nelle proprie realtà territoriali ed è bellissimo vederli oggi ancora più protagonisti, giocare insieme sotto la stessa bandiera, quella della Roma Volley. Siamo assolutamente convinti del progetto “I figli di Roma” perché il gruppo è ottimo davvero e siamo orgogliosi di aver creato qualcosa di unico, che prima non è mai esistito”. La Roma Volley ha comunicato, come prassi, tutti i componenti della rosa e dello staff tecnico, ma in questo periodo estivo ha svelato lo staff societario, dirigenziale, mettendo in luce ogni aspetto. “Tenevo molto – continua Barani – a questa singola presentazione, non lo ha mai fatto nessuno, penso che lo staff abbia la stessa importanza della squadra che va in campo, anzi ne è parte integrante. Ognuno, professionista nel suo ruolo, è un ingranaggio di una macchina importante, tutti facciamo parte di un motore propulsore, io per primo, che deve spingere e alzare i giri ogni stagione. Abbiamo in questi anni aumentato le persone e le competenze, fino a comporre, oggi, un articolato organigramma di altissimo livello ed esperienza. Squadra che vince non si cambia, abbiamo voluto mantenere lo zoccolo duro, sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto”. Ora, però, bisogna alzare l’asticella. “Dobbiamo guardare oltre, Roma merita piazze ambiziose, dobbiamo tutti lavorare per crescere di livello, questa squadra deve essere l’espressione di un movimento intero, vogliamo raggiungere i playoff e giocarcela fino alla fine. Il mio sogno nel cassetto? costruire una nostra casa entro i prossimi 15 mesi e arrivare in Superlega entro i prossimi 4 anni. Buon ferragosto a tutti”. LEGGI TUTTO

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    Scarlata: “La comunicazione rappresenta il proprio know how, dobbiamo esser fieri di questi colori”

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    “Saper comunicare bene vuol dire mostrare il lato migliore di sé, la comunicazione rappresenta il proprio know how, una società di vertice non può prescindere da questo aspetto. La Roma Volley Club è necessariamente il punto di riferimento di un intero movimento”. A parlare è uno degli uomini focali dello staff del Presidente, Gianluca Scarlata, classe ’79 (41 anni oggi), responsabile della comunicazione alla vigilia della quarta stagione in società. “Ho visto nascere questa realtà e ne sono stato subito affascinato per le ambizioni che aveva e i principi morali oltrechè sportivi, ho vissuto il passaggio dalla B alla serie A con grande emozione e trasporto, in questi anni la società è cresciuta e maturata, ha fatto passi importanti in avanti nel nome di Roma e per Roma. Sono orgoglioso e contento di far parte di questa altra squadra, il Presidente ha creduto in me, spero lo continui a fare per tanto altro tempo, e per questo lo ringrazio. Metto in tutto quello che faccio grande passione e motivazione per il bene della Roma Volley e per la Roma della pallavolo, amo questo sport, mi piacerebbe vedere questi colori ai vertici, purtroppo ci sono dei problemi strutturali da superare, ma dobbiamo esser bravi a trasmettere messaggi positivi e giusti, ma anche la nostra determinazione e la mission con un linguaggio semplice ed efficace. In queste stagioni Barani ha investito molto nella comunicazione, per questo ho avuto accanto dei grandi professionisti e delle belle persone, che ringrazio. Con lo staff tutto e la squadra, composta da ragazzi fantastici, sono sempre andato d’accordo trovando dei perfetti alleati. Dobbiamo andare avanti fieri del lavoro svolto, tenendo però la barra sempre dritta e portando in alto i colori e l’effige della Roma Volley”.

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    L’esperienza di Vittorio Sacripanti al servizio della RVC

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    Si è insediato da poco meno di un anno e in poco tempo si sono visti subito i risultati, Vittorio Sacripanti, responsabile delle relazioni esterne della Roma Volley Club, continua a tessera la tela dei rapporti con istituzioni locali nazionali e società del territorio. Un uomo di grande esperienza, un dirigente a 360 gradi, equilibrato e pacato ma che sa andare all’obiettivo con efficacia e metodo. L’uomo giusto al posto giusto. Sacripanti, classe ’58, ha raggiunto nel corso della sua attività risultati importanti quali la vittoria nel campionato italiano e della coppa CEV con la Piaggio Roma nel 2000. Nel 2005 finale scudetto e nel 2006 Champions League con Perugia. Nel 2007 successo in coppa Cev con la M.Roma, nel 2010 ha vinto la coppa Italia e ottenuto la promozione in A1. Due anni fa ha conquistato la coppa Italia di A2 con Civita Castellana e lo scorso luglio oro come dirigente responsabile delle Universiadi maschili a Napoli. In tutto due scudetti giovanili. E’ stato insignito della Stella di bronzo al merito sportivo del CONI. Le sue parole alla vigilia della nuova stagione. “Mi occuperò, come ho già fatto in precedenza, delle relazioni esterne, cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza pluri decennale per Roma e per la squadra di Roma, i miei rapporti saranno rivolti nei confronti della federazione locale e nazionale e della Lega Pallavolo, ma anche di altre realtà sul territorio, l’obiettivo è anche di entrare in contatto con qualche possibile azienda interessata per allargare il nostro bacino. Altro fattore importante è creare un rapporto equilibrato con altre realtà del territorio, tenendo conto di una base importante romana, che avrebbe necessità di sbocciare e trovare uno sfogo eccessivo. Sono dell’idea di creare con queste società una serie di rapporti per il futuro senza privare le stesse più piccole dei loro bisogni e aiuti. Sono contento che il Presidente mi abbia offerto questa opportunità che coincideva con la mia volontà di rimanere a Roma per un periodo lungo, speriamo che produca qualche soddisfazione. Come società dobbiamo esser un punto di riferimento e creare rapporti utili e funzionali per un processo di crescita della nostra realtà, oggi le condizioni non ci sono per rendere uno spettacolo gratuito e adeguato, dobbiamo superare questo momento di difficoltà e ripartire. Oggi è difficle stilare un programma di promozione sul territorio tra scuole e impianti, ma dobbiamo mettere insieme delle iniziative, è un processo lungo e faticoso mettere tutti sotto la stessa bandiera, però in tanti hanno capito quanto sia necessario spalleggiarsi e stare vicini”.

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    Il DT Vetrella: “La squadra? Nel nome di Roma”

    Nello staff del Presidente uno dei capisaldi è Marco Vetrella, DT e uomo mercato della Roma Volley, uno tra i “fondatori” della società. Prima allenatore, oggi dirigente con un occhio attento ed esperto sul campo. Romano, ma campano d’origine, classe 1972, è sicuramente una figura di riferimento. Con lui abbiamo parlato di vari argomenti. Essendosi occupato di acquisti e cessioni, come è stata composta la nuova squadra e secondo quali criteri?
    Devo dire che quest’anno è stato un mercato particolare. Abbiamo cercato il più possibile giocatori solo di Roma per dare una precisa connotazione identitaria alla squadra e farla sentire sempre più legata al territorio. Il tutto si è svolto in poco tempo, complice l’incertezza sanitaria la maggior parte delle trattative si sono concluse nel giro di pochi giorni. La maggior parte dei nuovi arrivati, oltre ai ragazzi che abbiamo promosso dal settore giovanile, erano atleti già seguiti negli anni scorsi nell’ambito di un processo di scouting sul nostro territorio. Abbiamo concluso un processo iniziato anni fa.
    Cosa rappresenta la Roma Volley Club per Marco Vetrella?
    Se mi guardo indietro mi emoziono un po’. Siamo partiti da una società di quartiere a conduzione familiare con cui avevamo fatto un miracolo sportivo e sociale in una zona anche difficoltosa. Ora siamo una realtà completamente diversa, molto più professionale, ma è rimasto qualcosa, la parte più bella di quell’epoca pionieristica. Ancora oggi le decisioni importanti le prendiamo in tre davanti a una birra in una riunione colloquiale tra amici fraterni. È uno dei motivi che mi tengono ancora viva la passione per questa attività.
    Da allenatore a direttore tecnico il passo non è poi così scontato
    Il mio ruolo è diverso rispetto al passato. Onestamente le responsabilità, soprattutto la scelta o la conferma di tecnici e giocatori, è quasi più alta di quella di quando allenavo perché se un giocatore è scarso o un tecnico poco preparato alla fine la colpa è sempre di chi lo sceglie. Ossia mia. La differenza è solo che la soddisfazione è quasi solo interiore perché quando vinci nessuno ti viene a dire bravo, perché giustamente ora i protagonisti sono altri, ma dentro di me so che una parte del merito è anche del sottoscritto. Solo che me lo dico da solo. Quando si perde è peggio perché oltre a dirmelo da solo ci sono anche gli altri a farmelo notare. Tutto questo fa parte del ruolo, si cambia e si cresce e muta anche il modo di vivere lo sport. Ci sta. Comunque mi piace molto e la notte riesco persino a dormire.
    Nel processo di crescita a che punto è la Roma Volley Club?
    Abbiamo fatto una strada enorme, lunga e difficile. Ogni anno è sempre una scommessa. E davanti abbiamo ancora tanta strada, lunga, in salita e difficile. Abbiamo scelto una sfida difficilissima. Fare del professionismo a Roma. Per usare una metafora ciclistica, mia grande passione, è come scalare il Pordoi con una roulotte dietro che si chiama burocrazia. LEGGI TUTTO

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    Paolo Rossi Doria oltre il team manager c’è tanto altro

    Eclettico, dinamico, ma allo stesso tempo, calcolatore e con un pensiero sempre lato. Paolo Rossi Doria non è solo un team manager, ma un punto fermo della società. Con il passare delle stagioni è diventato un riferimento per il presidente Antonello Barani e per la squadra, un bel collante tra parte tecnica e dirigenziale. Persona […] LEGGI TUTTO

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    Saltimbanco secondo tuttofare

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    È una delle anime dello staff tecnico, Manuel Saltimbanco è un secondo tecnico tuttofare. Da sempre  nella Roma Volley, l’ha praticamente vista nascere come si suol dire, sa coniugare alla perfezione il pensiero di Mauro Budani alla squadra, lo aiuta nelle scelte e nella tattica, presente, attento ai particolari è un perfetto conoscitore della materia, sa rapportarsi molto bene con la squadra. È un elemento su cui si può contare. Romano, classe ’84, parla così della sua esperienza giallorossa e della prossima avventura. “È difficile da esprimere ma il continuare questa stagione con la Roma Volley e, soprattutto, questo staff è quello che più si avvicina alla (giusta) chiusura di un cerchio. La scorsa stagione ci ha lasciato un senso di incompiutezza e anche per questo ho pensato fosse naturale proseguire insieme. D’altro canto se lo staff è rimasto lo stesso, la squadra è cambiata e molto: molti giovani alla prima esperienza per la serie, tanti innesti, molti (quasi tutti) romani. Così come il contesto, attualmente molto fluido. A oggi, quindi, posso solo esprimere le prime impressioni sulla squadra e sulla nuova stagione. Visti i nomi sulla carta degli avversari, il livello mi sembra alto per questo penso che ci aspetterà un campionato molto duro sia fisicamente che mentalmente. Per come è stata costruita la nostra squadra, non penso che avremo un “go-to-guy” ma dovremo fare affidamento molto sul collettivo e trovare nel team le risorse necessarie per affrontare al meglio tutte le sfide di questa stagione”.

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