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    F1, Speed Championship: Perez beffa Sainz ed è campione!

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES – NOVEMBER 23: Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing looks on in the Paddock during previews ahead of the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 23, 2023 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Clive Rose/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202311231527 // Usage for editorial use only //Con una rimonta incredibile, Red Bull vince entrambi i Mondiali dello Speed Championship di CircusF1 all’ultimo match di Abu Dhabi. Sulla pista di Yas Marina il più rapido al sabato è stato Alexander Albon su Williams ma Perez, con il secondo riscontro velocistico assoluto (332,8 km/h), è campione del mondo della top speed. Beffata clamorosamente la Ferrari che, fino al Gp del Brasile, aveva in mano entrambe le classifiche. Carlos Sainz ha fatto segnare soltanto la nona velocità massima perdendo nettamente il confronto con la Red Bull, molto veloce anche con Verstappen, terzo alla speed trap. Risultato, quest’ultimo, che ha consentito al team già dominatore della F1 di prendersi anche questa soddisfazione. Del resto l’artiglieria pesante sfoderata da Maranello è stata insufficiente non solo con il pilota spagnolo.
    Lo stesso Charles Leclerc non è andato oltre il quinto rilevamento e ha concluso lo Speed Championship al quarto posto. Un trionfo che a tre tappe dalla fine sembrava quasi una formalità, per il Cavallino si è trasformato in una disfatta repentina e inattesa. Sainz è passato dal +22 di Interlagos al -13 finale, complici una settima e una nona posizione e la contemporanea performance velocistica ritrovata dal team di Perez e Verstappen che ha ribaltato i pronostici. L’andamento della stagione è stato a tre riprese: prima parte Red Bull, poi Ferrari e infine il ritorno di Red Bull con l’eccezionale guizzo conclusivo. Al netto di questa sfida titanica, anche la Williams ha i suoi motivi per gioire. Con il successo di Abu Dhabi, Albon ha eguagliato il record stagionale di vittorie di Perez, Sainz e Magnussen portando a quattro le affermazioni complessive della Williams, terza forza assoluta. Il campionato delle velocità massime ha tenuto con il fiato sospeso gli appassionati fino all’ultimo Gp riservando loro un finale a sorpresa e incerto. Non male per il suo primo anno di vita.

    Ecco “l’ordine di arrivo” del Gp di Las Vegas dello Speed Championship con le maximum speeds del sabato alla speed trap
    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Perez 257
    Sainz 244
    Verstappen 217
    Leclerc 211
    Albon 181
    Sargeant 167
    Magnussen 138
    Hulkenberg 136
    Gasly 90
    Ocon 83
    Alonso 80
    Hamilton 73
    Piastri 60
    Stroll 59
    Russell 53
    Norris 50
    Zhou 36
    Ricciardo 27
    Bottas 26
    Lawson 12
    Tsunoda 9
    De Vries 6
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 474
    Ferrari 455
    Williams 348
    Haas 274
    Alpine 173
    Aston Martin 139
    Mercedes 126
    McLaren 110
    Alfa Romeo 62
    Alpha Tauri 54 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Abu Dhabi: Max Verstappen superpole ma che Leclerc!

    ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES – NOVEMBER 23: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the Paddock during previews ahead of the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 23, 2023 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202311234630 // Usage for editorial use only //Il duo Max Verstappen-Red Bull ritorna ad essere saettante anche in qualifica sulla pista di Abu Dhabi. La pole è firmata infatti dal binomio iridato ma a dare spettacolo è stato di nuovo Charles Leclerc, che ha rappresentato l’unico, vero antagonista. Con un ultimo slot alla sua maniera, il ferrarista ha realizzato un altro capolavoro di guida riuscendo a restare nei paraggi di Verstappen con un lap davvero notevole, irraggiungibile per tutti gli altri. Nonostante i limiti della vettura ha offerto ulteriore dimostrazione di quanto sia abile e incisivo sul giro secco.
    È andata molto peggio al suo compagno Sainz, subito escluso dalla Q2. Gli altri eliminati in Q1 sono stati Magnussen, Bottas, Zhou e Sargeant. Destino questo di Sainz simile a quello di Lewis Hamilton, fuori dal Q3 assieme a Ocon, Stroll, Albon, Ricciardo. Il testa a testa Ferrari-Mercedes per il secondo posto nel Mondiale Costruttori è iniziato così, con due momenti negativi quasi speculari. Nel team della stella a tre punte si è ben comportato George Russell, capace di piazzare la W14 in seconda fila subito dietro Piastri. Quinto crono per Norris e grande sesta posizione di Yuki Tsunoda, velocissimo con l’Alpha Tauri.

    Non sembrano avere fine, nel contempo, le sventure in F1 di Sergio Perez, soltanto 9° e che si è visto cancellare l’ultimo giro lanciato, così come accaduto a Gasly che ha chiuso la classifica del Q3. Ottimo riscontro anche per Nico Hulkenberg, che ha fermato i cronometri sull’1’24″108 assicurandosi l’ottavo posto. La sensazione è che, comunque, Max Verstappen e Red Bull siano tornati a tracciare un solco di performance importante con il resto del gruppo. Solo la prodezza assoluta di Leclerc ha evitato un gap maggiore. La classifica dei primi 10 recita Verstappen, Leclerc, Piastri, Russell, Norris, Tsunoda, Alonso, Hulkenberg, Perez e Gasly. LEGGI TUTTO

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    F1, Speed Championship: clamoroso a Las Vegas. Mondiale riaperto!

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.

    Fuochi pirotecnici nello Speed Championship di CircusF1 con un trend perfettamente in tema con la penultima tappa del Mondiale nella suggestiva e coloratissima Las Vegas. In modo del tutto inaspettato, i risultati alla speed trap nelle qualifiche del sabato hanno completamente riaperto i giochi per il titolo iridato delle velocità massime ribaltando tutti i pronostici della vigilia. La Red Bull ritorna alla vittoria dopo 6 mesi siglando con Sergio Perez un successo dal valore pesantissimo in ottica campionato, grazie al contemporaneo mezzo flop della Ferrari. Con 348,3 km/h il pilota messicano batte tutti e rilancia alla grande le quotazioni sue e del team per la vittoria finale in entrambi i campionati.
    Ad una settimana dall’ultimo appuntamento di Abu Dhabi, Perez si fa sotto minacciosamente al leader Carlos Sainz portandosi a soli tre punti di gap mentre Red Bull è a -2 della Ferrari nei Costruttori. Uno Speed Championship che, fino alla gara di Interlagos, sembrava ormai nelle mani di Maranello riparte clamorosamente da zero e adesso tutto si deciderà a Yas Marina in una sfida in prova unica dalle emozioni forti. Evidentemente gli Stati Uniti portano bene alla Red Bull visto che l’ultimo trionfo della scuderia è sempre a stelle strisce in quel di Miami lo scorso maggio e anche allora fu siglato da Perez.
    Su una pista velocissima si attendeva una Rossa stellare e, invece, Sainz e Leclerc non sono andati oltre il 7° e 8° rilevamento, preceduti da un ottimo Gasly. Las Vegas ha poi regalato altre due sorprese: l’ottima seconda velocità massima di Russell con una Mercedes notoriamente poco performante sul dritto e la quarta di Bottas. In mezzo la rapidissima Williams di Sargeant che non ha deluso le attese. Questa performance dell’Alfa Romeo riporta come fanalino di coda l’Alpha Tauri nella classifica Costruttori. Tra una settimana il verdetto finale!

    Ecco “l’ordine di arrivo” del Gp di Las Vegas dello Speed Championship con le maximum speeds del sabato alla speed trap
    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Sainz 242
    Perez 239
    Verstappen 202
    Leclerc 201
    Albon 156
    Sargeant 155
    Magnussen 134
    Hulkenberg 128
    Gasly 90
    Alonso 80
    Ocon 77
    Hamilton 73
    Piastri 60
    Stroll 59
    Russell 53
    Norris 50
    Zhou 36
    Ricciardo 27
    Bottas 25
    Lawson 12
    Tsunoda 9
    De Vries 6
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Ferrari 443
    Red Bull 441
    Williams 311
    Haas 262
    Alpine 167
    Aston Martin 139
    Mercedes 126
    McLaren 110
    Alfa Romeo 61
    Alpha Tauri 54 LEGGI TUTTO

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    Dal dissenso all’entusiasmo, il weekend di Max Verstappen a Las Vegas

    LAS VEGAS, NEVADA – NOVEMBER 17: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB19 on track during final practice ahead of the F1 Grand Prix of Las Vegas at Las Vegas Strip Circuit on November 17, 2023 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Jared C. Tilton/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202311180041 // Usage for editorial use only //Con il diciottesimo successo stagionale di Max Verstappen va in archivio la prima edizione dell’era moderna del GP di Las Vegas. Un weekend diverso dal solito per il tre volte campione del mondo, che ha vissuto una montagna russa di emozioni sia in pista ma anche e soprattutto a livello mentale. L’olandese, che alla vigilia non aveva nascosto i suoi dissapori nei confronti della terza tappa statunitense, è tornato a sorridere dopo aver disputato la gara più combattuta della sua stagione.
    “Viva Las Vegas!” Un’esclamazione che ci saremmo aspettati da tutti fuorché da Verstappen. Eppure nel team radio post vittoria abbiamo osservato un Verstappen diverso da quello che si era visto nella tre giorni a Las Vegas. Un mood inedito rispetto al modo in cui aveva approcciato il fine settimana, che valorizza quanto siano stati combattuti e tirati i 50 giri di gara. Verstappen è tornato in toni rilassati al termine di quello che per lui è stato forse il weekend più complicato della stagione, escludendo il fine settimana negativo a Singapore.

    Da un media day dai toni scocciati, si è passati poi ad un venerdì in cui lo scetticismo dell’olandese aveva continuato a permanere. Senza troppi giri di parole come siamo abituati ad ascoltare al ring delle interviste, Max aveva espresso dissenso nei confronti della pista dopo averla assaggiata nelle libere. Una frustrazione che nel corso del weekend ha man mano lasciato spazio alle performance, ma che si è dileguata completamente soltanto agli sgoccioli del GP.
    Le prime fasi di gara ci hanno infatti riportato quel retrogusto da “Mad Max” del passato, con un Verstappen oltre i limiti alla partenza. L’esuberanza in curva 1 nei confronti della SF-23 di Charles Leclerc, gli è costata una penalità di 5 secondi che lo ha messo nelle condizioni di una gara all’attacco. A questo si è aggiunta una Ferrari all’altezza della Red Bull sul fronte del ritmo gara, come ha affermato anche Frédéric Vasseur al termine del GP.
    Nel primo stint su gomma media la rossa infatti ha espresso un passo migliore di quello della vettura di Milton Keynes, culminato con il sorpasso di Leclerc ai danni di Verstappen nel corso del sedicesimo giro. Un momento inedito per un 2023 monocolore da questo punto di vista, che ha restituito a Verstappen il sapore di una vittoria conseguita dopo una gara non dominata. Anche nel secondo stint con gomma hard, dopo una prima fase di superiorità, il ritmo della top 3 era pressoché simile.
    Una serenità ritrovata che ha messo Verstappen nelle condizioni di giocare anche da team player sul finale, rallentando per provare a fornire la scia al compagno sotto attacco nei giri finali. Un qualcosa di cui non siamo abituati ad assistere, così come alla gioia esplosiva che invece abbiamo ascoltato in radio dopo la bandiera a scacchi. Un GP dal fil rouge diverso rispetto al solito, apprezzato anche dallo stesso Verstappen che al microfono di David Coulthard ha persino affermato “sono entusiasta di tornare qui l’anno prossimo…”
    Non sappiamo se in queste parole ci fosse ancora un pizzico di sarcasmo oppure se l’olandese sia davvero tornato sui propri passi, ma l’entusiasmo per aver disputato un GP combattuto non è di certo mancato. “E’ stato bello perché riuscivamo a stare nel DRS piuttosto bene. Cambiato idea su Las Vegas? Ho sempre pensato che sarebbe stata una bella gara per via dei rettilinei. Non è stata la più semplice ma per fortuna siamo tornati davanti.” LEGGI TUTTO

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    F1, Le speciali livree per il Gp di Las Vegas: Ferrari, Red Bull, Alfa Romeo… [ FOTO ]

    La livrea Red Bull per il Gp di Las Vegas – via twitter.com/redbullracing/

    In occasione del Gran Premio di Las Vegas, uno dei più attesi dell’anno, Ferrari, Red Bull e Alfa Romeo correranno con delle speciali livree. Qui sotto le foto.
    LA NUOVA LIVREA FERRARI

    Adding those final touches 👀#LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/Qeyj0UBiMB
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 15, 2023

    Adding those final touches 👀#LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/Qeyj0UBiMB
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 15, 2023
    Qui sotto i due piloti Ferrari con le nuove tute che riprendono i colori della nuova livrea.

    Opening up in style! Let the #LasVegasGP weekend begin 😎#F1 pic.twitter.com/KWdZhQRdqv
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 16, 2023

    LA NUOVA LIVREA RED BULL

    The close-ups 😍 Ready to light up Las Vegas 🔜 pic.twitter.com/Gf3iYtWbld
    — Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) November 15, 2023
    LA NUOVA LIVREA DELL’ALFA ROMEO

    Presenting the C43’s special look. 🤩✨
    Inspired by the Entertainment Capital of the World, this special livery is a nod to one of Las Vegas’s most famous activities, with special touches on its standout red, black and gold playing cards. ♥️
    Read more below. ⬇️#LasVegasGP #F1
    — Alfa Romeo F1 Team Stake (@alfaromeostake) November 16, 2023 LEGGI TUTTO

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    F1, Le nuove monoposto 2024? Una brutta copia di Red Bull e McLaren

    Mentre il Campionato Mondiale 2023 volge ormai al termine, la progettazione delle nuove monoposto per la prossima stagione entra nella fase cruciale. Chiuse le specifiche, le prove al CFD e i test in galleria del vento, si parte ora con la produzione. Scopriamo insieme come saranno le vetture 2024 che hanno preso ispirazione da Red Bull e McLaren. Adrian Newey però potrebbe stupire tutti, avendo chiesto uno sforzo enorme per ridurre ingombri delle componenti e avere ancora più libertà sull’aerodinamica esterna e sulla fluidodinamica interna.
    Ferrari SF-23, Gp Italia F1 2023 (Monza)

    Il cambio di regolamento introdotto nel 2022 ha costretto i reparti tecnici dei 10 team di Formula 1 a partire dal “foglio bianco” per progettare le loro prime monoposto ad effetto suolo. Se ricordate, le prime vetture presentate a febbraio dello scorso anno, erano tutte molto diverse tra loro. Tra gli elementi che, sin da subito, hanno attratto l’attenzione di tecnici e addetti ai lavori, ci sono state sicuramente le pance. Un “particolare” ben visibile e sotto gli occhi di tutti. Ancora più importante però delle pance, era il fondo vettura con i canali venturi uno degli elementi che poteva fare la differenza sulla prestazione delle monoposto.
    Mercedes e Williams aveva optato per una configurazione con pance ridottissime, Ferrari presentava un’originale disegno della parte superiore delle pance, mentre Red Bull una soluzione che, con il senno di poi, si è rivelata la più efficace ed efficiente. Già quest’anno infatti, molte squadre, hanno seguito la linea di sviluppo introdotto da Adrian Newey. In particolare i “team inglesi” ovvero Aston Martin, Alpine, McLaren e Williams hanno sposato la filosofia Red Bull per il disegno delle pance, traendone indubbi benefici.
    Mercedes, Ferrari, Haas, Alfa Romeo hanno invece proseguito su uno sviluppo più in linea con quanto fatto lo scorso anno, cambiando poi nel corso della stagione 2023 ma non senza difficoltà per via di alcune limitazioni sia dal punto di vista tecnico (telaio) che di budget.
    Pensando però al 2024, siamo convinti che tutti i team progetteranno le loro monoposto, seguendo una “filosofia” molto vicina a quella di Red Bull e McLaren, almeno dal punto di vista di configurazione delle pance e fondo vettura. Andiamo allora a vedere insieme quali concetti ritroveremo sulle vetture del prossimo mondiale, con un’analisi tecnica della RB19 e della MCL60.

    Red Bull RB19 vs McLaren MCL60: la vista laterale
    La monoposto 2023 di casa Red Bull è una naturale evoluzione della monoposto 2022. In particolare dalla vista laterale si può notare come le pance abbiano subito un’affinamento continuo per migliorare l’aerodinamica e far lavorare al meglio sia il fondo vettura che il diffusore posteriore.Red Bull RB19
    La filosofia Red Bull è stata sposata appieno dalla McLaren. L’analoga vista laterale qui sotto mostra come a Woking si siano chiaramente ispirati al lavoro di Newey. L’imboccatura delle pance, molto alta, con un pronunciato “vassoio”, un’apertura ridotta e a sviluppo orizzontale, unita alla conformazione della zona vicina al fondo e davanti alle ruote posteriori, indica chiaramente come, questo tipo di “aerodinamica”, sia molto funzionale sia alla ricerca di carico che di efficienza aerodinamica.McLaren MCL60
    Molte squadre, già nel corso di questa stagione, hanno modificato le loro monoposto per testare qualcosa di vicino a queste soluzione. Qualcuno c’è riuscito meglio di altri ma tutti hanno intravisto che la direzione corretta non può che essere questa.
    Red Bull RB19 vs McLaren MCL60: l’apertura delle pance
    L’immagine che vi proponiamo qui sotto mostra l’ultima evoluzione dell’imbocco delle pance sulla Red Bull RB19. Nel corso di questa stagione, Newey ha ulteriormente affinato questa zona, riducendo la sezione frontale, sollevando ulteriormente l’apertura per permettere di avere aria ancora più “pulita” e meno turbolenta in ingresso.Red Bull RB19
    L’evoluzione della McLaren MCL60 presentata a marzo in una veste aerodinamica molto diversa quella attuale, è andata nella direzione Red Bull, anche per questo particolare. Le aperture delle pance presentano una conformazione analoga alla versione di inizio stagione della RB19. La sezione fontale cioè è più importante: permette di convogliare una maggior quantità d’aria, rinunciando però a qualche punto di efficienza aerodinamica.McLaren MCL60
    Red Bull RB19 vs McLaren MCL60: la zona superiore delle pance
    Per quanto riguarda invece la zona superiore delle pance, possiamo notare come McLaren abbia seguito più una linea di sviluppo vicina ad Aston Martin e Alpine, introducendo cioè uno “scivolo” abbastanza pronunciato. Qualcosa di simile era presente anche sulla Ferrari dello scorso anno, poi in parte abbandonato quest’anno. I vantaggi in galleria sono importanti anche se poi in pista questo vantaggio si riduce per via delle turbolenze dalle altre vetture, per il vento laterale e la dinamica del veicolo che risulta un po’ diversa dalla condizione ideale che si testa nei wind tunnel.McLaren MCL60
    Confrontando questa zona con quella della Red Bull, si può evincere come la RB19 presenti una conformazione molto più “piatta” e priva di un canale vero e proprio.Red Bull RB19
    Fatta questa “premessa”, siamo certi che le nuove monoposto 2024 saranno una “brutta copia” di Red Bull e McLaren, ovvero delle due monoposto più forti di questo stagione. Mercedes e Ferrari hanno già dimostrato come gli sviluppi introdotti nel corso di questa stagione vadano in quella direzione. Idem per Haas, Alfa Romeo e Alpha Tauri che erediterà anche parecchi componenti della Red Bull vincente di questa stagione.
    F1, monoposto 2024: attenzione alla Red Bull
    Mentre gli altri team proveranno a “copiare” le soluzione della Red Bull, Adrian Newey non starà certo con le mani in mano. Già da tempo il team austriaco ha limitato se non interrotto del tutto gli sviluppi sull’attuale vettura per concentrarsi su quella del 2024.
    Da quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team con base a Milton Keynes, Newey ha chiesto uno sforzo enorme per miniaturizzare tutte le componenti interne legate in particolare alla power unit e ai diversi radiatori. Questo permetterà alla squadra di aerodinamici una maggior libertà di progettazione e sviluppo nel corso della stagione per avere un’aerodinamica esterna più efficiente e anche una fluidodinamica interna ottimale. In particolare Newey vorrebbe ridurre ancora l’aperura in ingresso delle pance, ridurre gli sfoghi dell’aria calda nelle zone delle pance e del cofano motore e ridurre drasticamente gli ingombri ai lati del cofano motore per far lavorare al meglio l’alettone posteriore e l’estrattore. Nei pub inglesi si parla di una Red Bull RB20 all’apparenza non molto diversa dall’attuale ma pronta a stupire in quanto ad efficienza e prestazioni. LEGGI TUTTO

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    Max Verstappen, una stagione da capogiro: tutti i record battuti nel 2023

    MONTREAL, QUEBEC – JUNE 16: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 16, 2023 in Montreal, Quebec. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //Nel 2023 l’inno olandese è diventato ormai parte integrante del weekend di gara. Quella che potremmo definirla una vera e propria sigla di chiusura, è diventata tale grazie ad un Max Verstappen inarrestabile. Sebbene dopo neanche un quarto di stagione fosse chiaro che il mondiale avrebbe preso la direzione dei Paesi Bassi, Verstappen ha proseguito il campionato nel segno della supremazia. Una sfida contro se stesso in cui ha collezionato record, ricapitoliamo quindi quelli battuti quest’anno.
    Per Super Max la tappa di Interlagos è stata proficua anche su questo fronte. Con il trionfo brasiliano, l’olandese si è infatti assicurato la percentuale di vittorie più alta mai fatta registrare in una stagione. Anche se non dovesse più salire sul gradino più alto del podio nell’ultima back to back, Verstappen avrebbe già ottenuto il 77,3% dei successi, battendo il record del 75% detenuto da Alberto Ascari dal 1952. La quota è ora ferma all’85% e potrebbe raggiungere nella migliore delle ipotesi, l’86,4%. Cifre da capogiro per la categoria Iridata, dove Verstappen quest’anno ha già ottenuto il maggior numero di vittorie nella singola stagione. I 17 primi posti gli hanno permesso di battere il record di 15 precedentemente condiviso da Michael Schumacher e Sebastian Vettel, rispettivamente nelle stagioni 2004 e 2013.
    Una statistica che ne presuppone un’altra, quella delle vittorie consecutive. Con la vittoria conquistata al GP d’Italia, Max ha battuto ancora una volta un record di Vettel, con il decimo successo consecutivo. Un numero che sarebbe tuttora in crescita, se non fosse stato per l’interruzione firmata da Carlos Sainz a Singapore. Se spesso si dice che gran parte del lavoro si compia alla domenica, statisticamente parlando questa frase non vale per Max. L’olandese infatti ha ottenuto il maggior numero di vittorie partendo dalla pole in una stagione, convertendo tutte le 11 pole position in trionfi. Un record detenuto precedentemente da Nigel Mansell e Sebastian Vettel, che avevano conquistato 9 successi partendo dalla pole (rispettivamente nel 1992 e nel 2011). Considerando anche la stagione passata, Verstappen ha vinto ben 15 volte consecutivamente partendo dalla prima casella in griglia. La vittoria di casa in Olanda è valsa anche come il successo ottenuto compiendo il maggior numero di pit stop, eguagliando le sei soste di Jenson Button al GP del Canada del 2009.

    Statistiche che rendono misura di quanto il pilota olandese si renda protagonista di prove di forza impressionanti, lo confermano i 5 hat-trick firmati nel 2023. Verstappen ha infatti conquistato pole, vittoria e giro veloce in Spagna, Austria, Gran Bretagna, Giappone e Qatar. Il GP di Singapore è valso per Verstappen l’interruzione del record del maggior numero di gare consecutive concluse nelle prime due posizioni, che con 15 GP consecutivi reggeva dalla gara di Abu Dhabi dello scorso anno. L’olandese resta comunque una presenza indiscussa sul podio. In Brasile Max è salito sul podio per la diciannovesima volta nel 2023, battendo il suo stesso record di 18 podi registrato nel 2021.
    Una solidità di risultati unica nel suo genere, che ha portato Max Verstappen a sfondare il muro del maggior numero di giri in testa in una stagione. Un record che anche in questo caso apparteneva a Sebastian Vettel, 739, con Verstappen che punta a superare la barriera dei mille, visto che al momento i giri disputati in testa sono 922. Una serie di numeri che non possono che riflettersi nella classifica mondiale, dove anche in questo caso Verstappen continua a stampare record su record. L’olandese ha battuto il suo stesso record di punti fatto registrare nel 2022, con 524 lunghezze accumulate finora contro le 454 dello scorso anno. Nella Sprint Race di Lusail, il pilota della Red Bull ha conquistato la certezza matematica del titolo mondiale con sei gare di anticipo, un record in questo caso condiviso con Michael Schumacher, che nel 2002 conquistò il suo quinto titolo Iridato in Francia, all’undicesimo dei diciassette round della stagione.
    Dopo la bandiera a scacchi di Abu Dhabi avremo un Max Verstappen in testa al mondiale F1 per 39 GP consecutivi. L’ultimo e unico a riuscire in un’impresa simile era stato proprio Schumacher fra il 2000 e il 2002, quando disputo 37 gare da leader del mondiale. Gli attuali 266 punti di vantaggio sul compagno Sergio Perez, valgono anche il maggior distacco mai fatto registrare in classifica fra il primo e il secondo posto. Un record anche in termini percentuali, visto che Verstappen ha ottenuto finora il 49,2% dei punti in più di Perez, battendo il 48,1% fatto registrare nel 1992 e nel 1997 da Nigel Mansell e Jacques Villeneuve. La caccia di Max non si ferma qui, visto che negli ultimi due GP insegue il record del maggior numero di punti conquistati consecutivamente (998 – Lewis Hamilton, Silverstone 2018 – Bahrain 2020) e del maggior numero di giri veloci in una sola stagione (10 – Michael Schumacher, stagione 2004; Kimi Raikkonen, stagioni 2005 e 2008). LEGGI TUTTO

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    F1, Cosa convinse Adrian Newey a non accettare di andare in Ferrari

    Emergono nuovi particolare sul perché Adrian Newey, uno dei più grandi progettisti della Formula 1, rifiutò la proposta di lavoro della Ferrari.AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 22: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Red Bull Racing looks on, on the grid during the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 22, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310230130 // Usage for editorial use only //

    Adrian Newey è l’ingegnere più vincente della Formula 1. Ha conquistato titoli Costruttori con tre differenti team: Williams, McLaren e Red Bull. Nato a Stratford in Gran Bretagna il 26 dicembre del 1958, entrò in F1 dopo essersi laureato in ingegneria aeronautica e aver mosso i primi passi in IndyCar.
    Ha lavorato per Leyton-House (1988-1989), Williams (1990-1996), McLaren (1997-2005) e Red Bull con la quale ha conquistato gli ultimi suoi allori: 6 titoli Costruttori e 7 Piloti.
    In due occasioni, come racconta lo stesso Newey nel suo libro autobiografico “Come ho progettato il mio sogno” (“How to build a car“, in lingua inglese) ha avuto la possibilità di trasferirsi a Maranello per lavorare per la Ferrari. In tutte e due le occasioni però, disse di no!
    In più di un’occasione vi avevamo parlato delle motivazioni che spinsero quello che nel paddock è conosciuto come “il genio dell’aerodinamica” a rinunciare alla proposta dei vertici della Scuderia di Maranello.
    “Avevano già cercato di conquistarmi, ma questa volta facevano sul serio”. Sono queste la parole che usa Newey nella sua biografia quanto al Capitolo 77 parla della “chiamata” della Ferrari. Siamo nella primavera del 2014, all’inizio dell’era turbo-ibrida che la Mercedes avrebbe poi dominato.
    “Andai a far visita a Luca Montezemolo, allora Presidente della Ferrari, nella sua casa in campagna vicina alla Toscana – si legge sempre nel libro -. Parlammo seriamente e la loro offerta era pazzesca. Luca voleva affidarmi l’intera Ferrari, sia strada che corse. Promettevano quasi uno stile di vita da star e un’offerta economica assurdamente alta, molto più del doppio del già generoso stipendio che percepivo alla Red Bull”.
    Perché allora Newey non arrivò mai a Maranello? La non facile decisione tenne sveglio per molte notti l’ingegnere inglese che nel frattempo aveva anche ricevuto un’altra offerta da Niki Lauda per contro della Mercedes. Newey valutò vari aspetti tra cui quelli familiari, culturali, la modalità di lavoro, le chances di successo o fallimento.
    “La Red Bull era la mia casa – ha precisato Newey, sempre nel suo libro -. Ovviamente c’erano le questioni di famiglia da tenere in considerazione: i figli che facevamo tutti cose diverse e la mia relazione con Mandy. Dovetti valutare tutto questo quando arrivò il momento di prendere una decisione. Ma per quanto riguarda il lavoro, il mio pensiero costante era semplicemente: non volevo lasciare la Red Bull”.

    Due quindi le motivazioni alla base della scelta di non andare in Ferrari: da una parte le ragioni familiari e dell’altra la volontà di restare in un Team che lo aveva fatto sentire realizzato in uno sport che aveva adorato fin dall’infanzia, uno sport che aveva amato, non sempre per quello che era ma per quello che poteva essere ovvero la completa sintonia tra uomo e macchina, la perfetta combinazione tra stile, efficienza e velocità.
    Recentemente sono emersi altri particolari legati al “No” di Newey alla Ferrari nel 2014. A rivelarlo è Chris Horner, Team Principal del Team Red Bull, in un recente podcast di Dax Shepar, “Eff Won with DRS” che vi riportiamo qui sotto integralmente.

    Horner racconta come Newey fu molto vicino a lasciare la Red Bull. Il Team Principal del team austriaco rivela che mancava davvero poco alla firma quando lui ed Helmut Marko riuscirono a convincerlo a rimanere, aggiungendo la possibilità di progettare una super car stradale, “pareggiando” qualcosa che anche Ferrari aveva garantito all’ingegnere inglese.
    Nel momento in cui Horner fece questa “promessa”, il Team Principal della Red Bull ha rivelato di aver anche detto a Newey che in quel momento non sapeva ancora come fare ma che lo avrebbe fatto. Horner riuscì a mantenere la promessa fatta nel 2014 al suo progettista e, nel giro di qualche anno, prese vita la collaborazione con Aston Martin che, tra le altre cose, diede vita al progetto Aston Martin Valkyrie.
    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 13: Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko, Andy Palmer, President & Chief Executive Officer, Aston Martin Lagonda Ltd, Red Bull Racing Team Principal Christian Horner, Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Red Bull Racing, Marek Reichman, Executive Vice President & Chief Creative Officer, Aston Martin Lagonda Ltd, and David King, Director of Special Projects at Aston Martin Lagonda Ltd pose for a photo with the Aston Martin Valkyrie in the Pitlane after final practice for the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone on July 13, 2019 in Northampton, England. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI201907130275 // Usage for editorial use only //
    Sempre nel podcast Horner ha poi aggiunto che poi andò dall’allora CEO di Aston Martin Andy Palmer e gli dissi: “Abbiamo il miglior designer di tutti i tempi e due grandi marchi. Ha senso unire queste due cose. E questo è successo letteralmente in un pub in Inghilterra”.
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