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    Russell e Verstappen: dai ricordi dei go-kart ai sogni in Formula 1

    George Russell e Max Verstappen sono due giovani promesse della Formula 1 e sembrano destinati a spartirsi i titoli mondiali nelle prossime stagioni insieme ad altri talenti come Charles Leclerc, Lando Norris ed Esteban Ocon. L’olandese è sicuramente più esperto, avendo debuttato nella categoria reg… L’articolo Russell e Verstappen: dai ricordi dei go-kart ai sogni […] LEGGI TUTTO

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    F1, i vertici del Team Red Bull spiegano la scelta di Sergio Perez

    Dopo l’annuncio, le ragioni di una scelta. Mister Red Bull Dietrich Mateschitz, il superconsulente della squadra Helmut Marko e il team principal Christian Horner spiegano cosa li ha spinti ad affiancare Sergio Perez a Max Verstappen nel 2021 sostituendo, così, Alexander Albon. In sostanza le … L’articolo F1, i vertici del Team Red Bull spiegano […] LEGGI TUTTO

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    F1, Perez arriva in Red Bull: Verstappen dovrà stare attento!

    Il passaggio di Sergio Perez dalla Racing Point alla Red Bull non è un cambio di scuderia come tanti altri. Si tratta di vedere in azione in un top team uno dei migliori piloti di F1 attualmente in circolazione e, aspetto ulteriormente interessante, a fianco di Max Verstappen. Mica uno qualunque bensì il talento più travolgente e cristallino del Circus, assieme a Charles Leclerc, dopo l’arrivo di Lewis Hamilton. Uno che da quando è approdato alla corte del trio Mateschitz-Marko-Horner ha macinato senza pietà alcuna tutti i team mate con cui si è trovato a coabitare.
    Con il messicano Sergio Perez, però, le cose potrebbero essere ben diverse perché l’arrembante olandese dovrà dividere il team con un pilota veloce, consistente, tosto, esperto e reso ancora più forte mentalmente da un 2020 che l’ha temprato ulteriormente completando il suo processo di crescita umana e professionale. Hamilton a parte, Sergio è stato l’assoluto trionfatore morale del Mondiale. Più forte del Covid, molto più solido del suo compagno, che ha quasi doppiato in classifica nonostante abbia saltato due Gp e risorto dalle ceneri dell’assenza per la malattia con una stupenda e perentoria vittoria a Sakhir. Il suo primo successo in F1.
    Infine, come nelle favole più belle a completamento di un Mondiale affrontato con successo sul filo dell’equilibrista, il meritatissimo premio: la proprietà di uno dei sedili più ambiti, quello, appunto, della Red Bull ma con un vicino di stanza scomodissimo, che ha spazzato via dalla scuderia austro-inglese tutti i suoi predecessori. Il primo di questi, illustre, è stato Daniel Ricciardo. Ma questa volta per Max il cliente che si troverà accanto può essere piuttosto pericoloso. Perez non è più il pilota dei primi anni in F1 e della scommessa persa con la Mclaren.
    È molto cambiato, migliorato. Adesso sa come vincere, come essere redditizio, come non sprecare ghiotte occasioni con errori banali, come sfruttare al meglio le gomme e come dosare l’opprtunismo quando serve. Insomma è un pilota completo, un vero top driver che potenzialmente potrà creare diversi grattacapi all’olandese, divenendo un suo possibile competitor. Di certo non sarà né succube né timoroso verso Verstappen ma si giocherà tutte le sue carte. Fin da subito e potrà dar molto fastidio a Verstappen, il quale è chiamato ad alzare al più presto la propria asticella perché quanto fatto vedere finora potrebbe non bastare. Forse la mossa della Red Bull è proprio indirizzata a non far rilassare troppo il figlio di Jos, a tenerlo comunque un po’ sulla corda affinché non si adagi sul talento che dispone e riceva stimoli importanti per affinarsi ancora. Anche perché quest’anno qualche calo di concentrazione l’ha avuto. Quindi, attento Max! LEGGI TUTTO

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    F1, Sergio Perez correrà con Red Bull nel mondiale 2021

    Il Team Red Bull Racing, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato oggi che Sergio Perez sarà il secondo pilota della squadra nel mondiale F1 2021.
    Il pilota messicano ha firmato un contratto di un solo anno e prenderà il posto di Alex Albon che comunque resterà nel team come test driver e lavorerà al simulatore in ottica 2022.

    Chris Horner, Team Principal Red Bull, ha voluto sottolineare come, avendo avuto modo di valutare tutti i dati e le performance, Perez è la miglior scelta e il pilota giusto da affiancare a Max Verstappen nel 2021.
    Il pilota messicano ha così commentato: “La chance di gareggiare per un team che lotterà per il campionato del mondo è qualcosa che ho sempre sperato, dal momento che sono arrivato in F1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull anonima per tutto l’anno e al top nel finale: un film già visto

    Subito dopo la vittoria solitaria di Max Verstappen ad Abu Dhabi nell’ultimo Gp F1 dell’anno abbiamo ascoltato il solito ritornello, che suona più o meno così: “La Red Bull in questa gara ha dimostrato di essere al top e si candida a lottare per il titolo mondiale in chiave 2021″. Ma quante volte è stato detto questo finora senza essere poi puntualmente suffragato dai fatti? Almeno dal 2017, ovvero da 3 anni tondi tondi. Con precisione svizzera, anzi austriaca in questo caso facendo onore alla proprietà della scuderia, la Red Bull si presenta competitiva per la vittoria negli ultimi Gp della stagione in corso dopo una rincorsa durata tutto l’anno per poi ritrovarsi all’inizio del Mondiale successivo in ritardo di preparazione tecnica rispetto alla concorrenza diretta, che si chiama soprattutto Mercedes.
    Prendiamo il Mondiale 2017. Verstappen s’impone in Messico, terz’ultima prova del Campionato facendo credere a tutti e a se stesso che il prossimo anno Mercedes e Ferrari dovranno vedersela anche con lui per la sfida iridata. Invece nel 2018 la musica non cambia. A Melbourne la nuova RB14 paga 7 decimi dal poleman Hamilton e conclude 4° sotto la bandiera a scacchi ad oltre 7″. L’andamento del Mondiale sarà fin troppo chiaro. A contendersi l’iride saranno sempre la Stella a Tre Punte e il Cavallino Rampante. Red Bull si aggiudica tre Gp nella prima metà del Mondiale salvo poi sparire e ripresentarsi vincente ancora una volta in Messico con Max. Anche in questa occasione si sprecano le aspettative per il 2019 ma sarà un’altra illusione ottica perché fin dal Gp d’Australia, tradizionale prova inaugurale del Campionato di F1, la musica non cambia rispetto all’anno prima, nonostante anche la nuiva motorizzazione Honda.
    In prova l’olandese Verstappen accusa un gap di quasi 1″ dal solito Hamilton mentre in gara non andrà oltre il terzo posto a 22″ dal leader Bottas. L’andamento della stagione ricalcherà quella precedente. Mercedes e Ferrari sono fuori portata per la Red Bull che con l’olandese coglierà due successi in Austria e Germania e si sveglierà di nuovo sul finale, in Brasile, penultima corsa del Mondiale. La classifica conclusiva sembra la fotocopia del 2018: Red Bull terza nei Costruttori con 417 punti, due in meno dell’anno prima. Praticamente lo stesso risultato e si sprecano ancora le solite grandi promesse per il Campionato successivo. Che vengono nuovamente disattese.
    Nel Mondiale della pandemia in cui la Ferrari è la grande assente, Red Bull termina al secondo posto ad un’eternità dalla Mercedes, sempre ad inseguire sul lato tecnico dal primo Gp, che questa volta è in Austria. Vince Bottas il primo round, Verstappen contiene il gap in prova a 5 decimi dalle frecce d’argento ma la sua monoposto e quella di Albon fanno flop clamoroso in gara ritirandosi entrambe per problemi elettrici. Poi il monologo Mercedes per tutta la stagione e le solite sporadiche fiammate di Verstappen a Silverstone e domenica scorsa ad Abu Dhabi. Solito cliché, insomma, accompagnato dalle altrettanto ripetitive e radiose aspettative per l’anno venturo che finora sono state solo parole. E Verstappen non può più aspettare. LEGGI TUTTO

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    F1, Tecnica Red Bull: Le ultime novità sulla RB16 sono in ottica 2021

    La Red Bull si appresta a concludere una stagione 2020 molto attiva dal punto di vista tecnico, con la scuderia di Christian Horner che in assoluto è stata quella che ha apportato più cambiamenti di carattere aerodinamico nel corso delle ultime gare.

    La vettura di Adrian Newey sicuramente si aspettava di più da questa stagione, con l’obbiettivo quello di lottare ogni gara per la vittoria alla pari con Mercedes. Tuttavia ancora una volta la scuderia di Brackley ha annichilito la concorrenza, e il bottino raccolto dalla Red Bull comprende una serie di podi di Max Verstappen, e l’unica vittoria al GP del 70° anniversario della F1 a Silverstone.
    Nella seconda parte di stagione la Red Bull è gradualmente cresciuta, con piccoli aggiornamenti alla RB16, ma continui e costanti. Una serie di ritiri per incidente o affidabilità ( Austria, Monza, Mugello, Imola, Sakhir), o gare buttate via per errori del pilota, nelle quali il potenziale espresso dalla vettura di Milton Keynes era pari, se non superiore, alla Mercedes W11 ( es. Turchia).
    Le ultime novità aerodinamiche si sono viste anche nell’ultimo Gran Premio di Sakhir, e riguardano principalmente la vettura che scenderà in pista nel 2021: Nel corso delle prove libere di gara due in Bahrein, sulla Red Bull RB16 è stata provata una nuova ala posteriore, con un singolo pilone di sostegno centrale a supporto del profilo alare, e che alla base va a inglobare lo scarico centrale del Power Unit Honda. Red Bull da quest’anno ha sempre utilizzato sulla RB16 la soluzione a doppio pilone, come Mercedes e Ferrari, cambiando filosofia rispetto alle stagioni passate, nelle quali ha sempre utilizzato il singolo pilone.
    In sessioni ufficiali si è poi tornati alla soluzione standard, per poi effettuare ulteriori prove aerodinamiche con l’ala a singolo pilone nelle prove libere del GP di Abu Dhabi. Più che un dietro-front alla soluzione 2019, si tratta di una miglioria vera e propria, soprattutto nella zona inferiore, dove il sostegno va ad avvolgere lo scarico centrale.
    Analizzando la zona degli scarichi, anche gli estrattori della wastegate sono tornati ad una configurazione simile alla RB15 di inizio anno, a partire dal GP di Turchia, nel quale gli stessi sono stati spostati al di sotto del triangolo della sospensione. Nel corso della passata stagione, la vettura anglo-austriaca aveva apportato delle modifiche agli scarichi wastegate, ricercando un soffiaggio di aria calda ad alta pressione, appena sotto il grande campo di depressione generato dall’ala posteriore. Evidentemente i vantaggi ottenuti da questa scelta di carattere aerodinamico non ha portato i risultati sperati , e a Istanbul si è tornati ad una scelta più similare alle stagioni passate. Questa nuova soluzione è stata da subito confermata, e mai più accantonata dalla vettura di Verstappen e Albon. Difatti, nella configurazione di inizio 2020, gli scarichi wastegate era collacati in una posizione più alta, appena ai lati dello scarico centrale, e all’interno dell’area compresa fra i due piloni di sostegno. Nella configurazione post GP Turchia, gli scarichi wastegate sono passati in una posizione esterna ai due sostegni verticali dell’ala posteriore, e ai fianchi della struttura deformabile. Con tutta probabilità  questo layout tecnico sarà confermato in ottica RB17 nel 2021.
    Sempre in ottica 2021, Red Bull ad Abu Dhabi ha riprovato il fondo piatto tagliato, che rispetterà i vincoli aerodinamici imposti dalla Federazione per la prossima stagione. Per ridurre il carico aerodinamico di circa il 10%, e compensare lo step prestazionale che le vetture 2021 avranno rispetto a quelle attuali, la FIA ha modificato le dimensioni che dovrà avere il fondo nella parte adiacente alle ruote posteriori, con una riduzione della superficie in diagonale, abolendo di fatto tutte le feritoie e slot che andavano a ricreare una sorta di minigonna. Red Bull a Yas Marina ha effettuato nuovamente una raccolta dati con una pre-configurazione 2021 del fondo, dopo aver effettuato un primo test già nelle prove libere di Portimao. Nel disegno in basso vediamo come sarà questa zona della monoposto la prossima stagione, stando alle rigide regole della Federazione.
    Sarà interessante vedere se verrà provato ad Abu Dhabi anche il diffusore in configurazione 2021, con la riduzione di 50 mm dal piano di riferimento delle bandelle verticali sotto l’estrattore per ridurre l’effetto suolo. Ferrari a riguardo ha già testato un diffusore in configurazione 2021 in Portogallo, mentre Red Bull si è solo vista lavorare alla raccolta dati del fondo piatto.
    Il lavoro di sviluppo 20-21 svolto nelle ultime gare non si è concentrato solo al posteriore, ma anche l‘asse anteriore è stato oggetto di novità tecniche, nel quale gli aerodinamici della scuderia di Milton Keynes hanno apportato degli aggiornamenti in tutta la seconda metà di stagione. Nel finale di stagione è arrivato infine un importante step evolutivo nel GP di Turchia, nel quale la Red Bull RB16 di Max Verstappen è stata dotata di una nuova ala anteriore, con modifiche di micro-aerodinamica in vari elementi. La nuova ala anteriore è stata poi confermata nelle due tappe in Bahrein anche per Alex Albon, con riscontri positivi da parte di entrambi i piloti della RB16. La nuova ala anteriore vede come principale modifica la gestione del vortice Y250, generato dalle estremità dei flap a sbalzo dell’ala. Rispetto alla vetusta configurazione, la nuova ala presenta tutti i flap separati dal main plane, nel quale lo stesso grande soffiaggio del profilo principale non va a richiudersi nella zona centrale.
    A tutto si aggiunge anche una modifica al footplate della paratia laterale, nel quale è stato aggiunto un piccolo elemento (generatore di vortice) per accompagnare meglio il flusso all’esterno della ruota anteriore. In questa zona Red Bull è più volte intervenuta con aggiustamenti aerodinamici, cercando di gestire anche a livello microscopico il flusso d’aria che avvolge la parte esterna dell’ala anteriore, e ridurre l’effetto di resistenza che genera lo pneumatico anteriore.
    Il pacchetto aerodinamico dell’avantreno è stato completato con la modifica al deviatore di flusso sotto il muso (in gergo tecnico “cape”), il quale, sempre a Istanbul, vede la presenza di due soffiaggi (uno per lato) nella parte piana dell’elemento in carbonio. La ricerca aerodinamica è andata in direzione dello studio dei flussi che passano sotto al telaio, e per incrementare la portata d’aria che passa sotto la scocca, sono stati aggiunti questi due slot, in una soluzione che ancora rimane unica all’interno del circus. Adrian Newey a livello aerodinamico non è mai banale, e ricerca sempre soluzioni innovative, che vanno a ricercare al limite la gestione del flusso d’aria che attraversa le varie superfici aerodinamiche. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Abu Dhabi (Qualifiche): Una pole da urlo per Max Verstappen!

    Max Verstappen partirà in pole position nel Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo della stagione 2020. L’olandese ha ottenuto una prestazione stratosferica, che lo ha posto davanti alle due Mercedes. Nono ha chiuso Leclerc, fuori dalla top ten Vettel. Dopo le prime due sessioni di qualifica, Verstappen e… L’articolo F1, Gp Abu Dhabi (Qualifiche): Una […] LEGGI TUTTO

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    F1, GP Abu Dhabi (FP3): Verstappen si candida per la pole position davanti ad Albon

    La terza ed ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi consente alla Formula 1 di salutare definitivamente le prove libere del campionato 2020, e lo fa assistendo al miglior tempo di Max Verstappen. L’olandese della Red Bull ha infatti fermato il cronometro sull’1:36.25… L’articolo F1, GP Abu Dhabi (FP3): Verstappen si […] LEGGI TUTTO