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    F1, Verstappen: “Budget cap? Non so quanto incida”

    ROMA – Il 2022 in F1 è stato un anno da sogno per Max Verstappen e per la Red Bull: il pilota olandese si è confermato campione del mondo con tanto di record di vittorie (15), mentre la scuderia di Milton Keynes è tornata a vincere il mondiale costruttori dopo nove anni dall’ultima volta. Un’impresa che Verstappen punta a ripetere anche nel 2023, dove parte ancora con i favori del pronostico, pronto a provare a imporsi nuovamente su Charles Leclerc e Lewis Hamilton. L’unica incognita riguarda l’incidenza della penalità inflitta dalla FIA alla Red Bull per lo sforamento del budget cap. “Ci condizionerà, ma quanto? – si è chiesto il campione olandese nell’intervista rilasciata al sito ufficiale della F1 – Non lo sappiamo ancora. Sono fiducioso che la nostra squadra posssa usare questa situazione come motivazione extra per fare ancora meglio”.
    Le prospettive per il 2023
    “Abbiamo una monoposto molto competitiva – ha proseguito Verstappen -. Abbiamo già un sacco di idee grandiose per il prossimo per quanto riguarda la nostra monoposto, e speriamo che possano essere abbastanza”. Il classe ’97 quindi non si preoccupa delle sanzioni e anzi punta a fare ancora meglio nella stagione che sta per cominciare: non resta che aspettare i primi test per avere un primo, seppur parziale, bilancio delle forze in pista.  LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Non solo Red Bull, ho parlato anche con altri team”

    ROMA – Lando Norris è tra i piloti che meno ha brillato in F1 nel 2022, e che punta sicuramente a fare meglio nella prossima stagione, ancora alla guida della McLaren. Infatti, il pilota britannico nel febbraio del 2022 aveva firmato un prolungamento di contratto fino al 2025 con la scuderia di Woking, dando un segnale importante in un momento di scarsa brillantezza. Un rinnovo che ha seguito colloqui e contatti anche con altre scuderie, come ammesso dallo stesso classe ’99. “Ho parlato con la Red Bull, ma a livello generale – ha ammesso Norris in un’intervista concessa a motorsport.com -. Quando ti avvicini alla scadenza del tuo contratto, vuoi sempre parlare con più persone per poter soppesare le varie opportunità e scegliere quella che più ti si addice. Quindi non ho parlato solo con loro, ma con tante persone. Ti chiedi sempre cosa potrebbe succedere in futuro, quindi tutti hanno questo tipo di colloqui”. Una situazione da cui il nativo di Bristol ha voluto interrompere almeno momentaneamente con questo rinnovo: “Ho firmato per così a lungo perché non volevo pensare a queste cose. In questo momento della mia carriera, restare in McLaren era di gran lunga la scelta migliore per me. Nel giro di qualche anno, questi discorsi si ripresenteranno, ma per ora sono molto contento”. 
    Il commento di Horner
    A novembre, il team principal della Red Bull Christian Horner aveva commentato la situazione legata a Norris, confermando che i colloqui c’erano stati, prima della firma del pilota con McLaren: “Negli anni, abbiamo parlato con Lando diverse volte. Ma ogni volta che abbiamo parlato, subito dopo firmava un prolungamento con McLaren”. Insomma, per il momento Norris si è dimostrato convinto nel proseguire con il “papaya team”, a cui è legato fin dal suo debutto nel Circus, nel 2018.  LEGGI TUTTO

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    F1, I migliori piloti del 2022: La classifica dei Team Principal

    Come ogni anno, i 10 Team Principal della Formula 1 hanno dato i voti ai piloti del Campionato Mondiale 2022.

    I Team Principal della Formula 1 hanno votato Max Verstappen come pilota numero uno dell’anno 2022 per la seconda stagione consecutiva nel sondaggio annuale di Formula1.com, dopo che il pilota della Red Bull ha vinto il secondo titolo piloti consecutivo.
    Ai piloti sono stati assegnati punteggi basati sull’attuale sistema di punti della F1: da 25 per il primo pilota a uno per il decimo. Questi punteggi sono stati poi combinati per creare la classifica finale.
    Dopo aver conquistato il suo secondo campionato in Giappone a quattro gare dalla fine, Verstappen (207 punti) ha staccato tutti i suoi avversari in questa speciale classifica, battendo Charles Leclerc (144 punti) della Ferrari di ben 63 punti.
    George Russell (127 punti) ha completato il podio nella sua prima stagione con la Mercedes.
    Lewis Hamilton, che per la prima volta in carriera ha vissuto una stagione di Formula 1 senza vincere un Gran Premio, ha chiuso al quarto posto (100 punti), mentre Perez, compagno di squadra di Verstappen, si è piazzato al quinto posto (91).
    Lando Norris (81) della McLaren ha ottenuto un ottimo sesto posto, dopo aver concluso il campionato come migliore degli altri, mentre Carlos Sainz (68) della Ferrari si è classificato solo al settimo posto.
    Fernando Alonso, che lascia la Alpine dopo due stagioni per sostituire Sebastian Vettel all’Aston Martin il prossimo anno, è ottavo, a un solo punto (67) dal connazionale Sainz.
    Valtteri Bottas (29) ha chiuso al nono posto in questa classifica per il secondo anno consecutivo, dopo essere passato dalla Mercedes all’Alfa Romeo, mentre Sebastian Vettel (24) è una new entry al decimo posto nella sua ultima stagione in F1.

    La classifica dei Team Principal che hanno votato i migliori 10 piloti del mondiale 2022 di Formula 1:
    # Pilota Punti
    1 Max Verstappen 207
    2 Charles Leclerc 144
    3 George Russell 127
    4 Lewis Hamilton 100
    5 Sergio Perez 91
    6 Lando Norris 81
    7 Carlos Sainz 68
    8 Fernando Alonso 67
    9 Valtteri Bottas 29
    10 Sebastian Vettel 24
    I 10 team principal che hanno partecipato alla votazione (in ordine alfabetico) sono stati: Mattia Binotto, Jost Capito, Christian Horner, Mike Krack, Andreas Seidl, Guenther Steiner, Otmar Szafnauer, Franz Tost, Fred Vasseur e Toto Wolff.
    L’analoga classifica dei Team Principal relativa al mondiale F1 2021 era stata la seguente:
    # Pilota Punti
    1 Max Verstappen 213
    2 Lewis Hamilton 192
    3 Lando Norris 110
    4 Carlos Sainz 85
    5 Charles Leclerc 70
    6 Fernando Alonso 69
    7 Pierre Gasly 64
    8 George Russell 44
    9 Valtteri Bottas 43
    10 Esteban Ocon 41 LEGGI TUTTO

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    F1, Chris Horner: “Nel 2023 Red Bull vincerà meno gare rispetto al 2022”

    In un’intervista esclusiva rilasciata a RacingNews365.com, il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha affermato che il suo team difficilmente potrà vincere lo stesso numero di gare (17) anche nel 2023.

    “È inevitabile che dopo un grande cambiamento di regolamento – ha detto Horner a RacingNews365 – ci siano squadre che lo hanno interpretato bene e squadre che lo hanno interpretato male. Chi avrebbe mai immaginato che la Mercedes avrebbe vinto una sola gara quest’anno, dopo tutti i successi ottenuti negli otto anni precedenti?”.
    Il commento sulla stagione 2022 da parte del Team Principal della Red Bull prosegue poi dicendo: “Siamo stati fortunati ad aver azzeccato il progetto e abbiamo vinto molte gare grazie a questo ma le cose cambieranno e non ho dubbi che nel 2023 le statistiche saranno un po’ diverse”.
    Quando gli è stato chiesto se credeva che la Red Bull potesse continuare a dominare anche nel 2023, Horner ha detto di aspettarsi una forte rimonta da parte dei rivali: “Mi piacerebbe continuare a dominare! Ma in questo settore è un po’ irrealistico, perché gli altri team sono semplicemente troppo bravi”.
    Horner ha poi aggiunto che “gli avversari avranno imparato molte lezioni da quest’anno e sono sicuro che le auto convergeranno in modo significativo nel 2023”.
    Il Team Principal della Red Bull ritiene che il successo della sua squadra nel 2021 e 2022 sia una testimonianza del lavoro svolto dal “nucleo” del Team durante le stagioni meno fortunate: “Credo che lo spirito e la cultura di squadra che abbiamo sempre avuto non abbiano mai perso la convinzione o l’obiettivo di tornare a vincere. Ovviamente, abbiamo avuto alcuni anni di magra dopo il dominio del V8 (l’era dei motori) e il grande cambiamento di regolamento con il V6, ma tutti si sono concentrati sul proprio ruolo e hanno fatto del loro meglio nelle aree su cui potevano influire. Abbiamo mantenuto un nucleo molto forte, abbiamo sviluppato alcuni giovani talenti e questo sta iniziando a dare i suoi frutti”.

    Il britannico ha poi sottolineato l’importanza delle power unit utilizzate dalla Red Bull negli anni difficili. La partnership precedentemente di successo con Renault si è rivelata negativa nell’era dei turbo-ibridi, prima che il team passasse a una più fruttuosa collaborazione con Honda: “Una volta che siamo riusciti a risolvere l’anello mancante, ovvero il gruppo propulsore, i risultati hanno iniziato ad arrivare: In primo luogo, nel Campionato Piloti dello scorso anno e poi per il più grande cambiamento regolamentare che abbiamo visto in 40 anni. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale nell’adattarsi, in un lasso di tempo molto breve, a questi nuovi regolamenti, e questo è dovuto alla forza e alla profondità che abbiamo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Adrian Newey: “Sanzioni budget cap limitanti per Red Bull”

    ROMA – In F1 è già tempo di pensare al 2023, in vista della preparazione della nuova stagione che comincerà a marzo. C’è chi sa già di dover fare i conti con alcuni grattacapi, come la Red Bull, che dopo aver vinto il titolo piloti e costruttori sarà limitata nei test aerodinamici sulla nuova monoposto come conseguenza dello sforamento del budget cap, per il quale la casa di Milton Keynes è stata anche multa sanzionata per sette milioni di dollari. Una sanzione ritenuta troppo penalizzante dalla Red Bull, mentre le squadre rivali avrebbero voluto provvedimenti più pesanti. Sul tema, Adrian Newey, capo tecnico della Red Bull, ha affermato: “Ridurre la possibilità di testare la vettura significa poter valutare meno componenti e meno idee. Ci sono sempre delle parti che speri che funzionino, ma non sempre è così. È difficile dire quale sarà l’impatto delle sanzioni, ma di sicuro sono limitanti. Durante l’inverno dovrebbe anche cambiare il regolamento sul fondo, che verrà alzato di 50 millimetri: sembra poco, ma in realtà è un cambiamento aerodinamico significativo. Abbiamo la vettura migliore, ma sarà comunque un anno difficile”.
    “Ferrari limerà i punti deboli”
    L’ingegnere britannico, in questa anticipazione dell’intervista che verrà rilasciata nella versione integrale dalla stessa scuderia il prossimo 21 dicembre, ha poi parlato della concorrenza, in particolar modo della Ferrari. Secondo Newey, “la Ferrari non fermerà la propria crescita. Appianerà i punti deboli, perché ha avuto qualche problema di affidabilità e ha anche commesso alcuni errori al muretto, per cui saranno subito lì. E poi c’è la Mercedes, che quest’anno sono partiti da molto lontano e poi si sono evoluti”.  LEGGI TUTTO

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    Verso il 2026, sarà un festival di motori

    TORINO – Non a tutti piacciono i motori “semplificati” che verranno usati dal 2026, ma non c’è dubbio che l’intento di attirare nuovi motoristi (e dunque nuove Case costruttrici, in forma diretta o indiretta) sembra un obiettivo più che possibile, anzi ormai è vicino. Ai tre attuali (Ferrari, Mercedes e Renault) si affiancherà l’Audi, che rappresenta il grande ingresso del gruppo Volkswagen in Formula 1. Un inedito di grande importanza. Poi c’è la questione che riguarda la Red Bull e la Honda. La Red Bull, come tutti sanno, usano motori prodotti in collaborazione con la Honda, che tuttavia non è più presente ufficialmente in Formula 1. La Casa giapponese, tuttavia, ha firmato il documento per l’ingresso nel 2026 e a questo punto non è scontato che riprenda la collaborazione con la Red Bull. La quale, nel frattempo, si è attrezzata per dare vita a una propria unità motori. Anzi, secondo alcune voci che circolano in Formula 1, si profilerebbe un interesse della Ford, assente (come marchio) da molti anni. Sarebbe una grande operazione, a prescindere da quanto travaso di tecnologia (o di personale) possa esserci tra la Casa madre e la squadra britannica.
    Giapponesi a caccia di nuovi partner
    Se davvero si dovesse concretizzare questa ipotesi, allora la Honda sarebbe costretta a cercare altri partner. Che, dire il vero, non mancano (dalla Aston Martin alla Williams, per citarne due). Se si dovesse davvero andare in questa direzione, di passerebbe tra motoristi (e mezzo…) che caratterizza l’attuale ciclo di normative tecniche e sportive, a un campo partenti caratterizzato da sei marchi. Un ulteriore segno di come questa Formula 1 stia andando nella giusta direzione, all’insegna della crescita costante e a beneficio di competizione e spettacolo.
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    La Honda verso il ritorno in F1 dal 2026

    ROMA – Manca sempre meno al ritorno di Honda in F1. Le power unit della casa giapponese spingono già in pista l con Red Bull e Alpha Tauri, ma con nome Red Bull Powertrains, e il raggiungimento delle vittorie negli ultimi due anni, più la svolta del Circus verso una maggiore elettrificazione a partire dal 2026, hanno fatto rinascere l’entusiasmo in Honda che, secondo quanto afferma Autosport, potrebbe rientrare con una collaborazione ufficiale proprio con la scuderia di Milton Keynes.
    La conferma di Watanabe
    Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma anche Koji Watanabe, presidente di Honda Racing ha confermato la registrazione, condizione indispensabile per il rientro in F1. “Come HRC ci siamo registrati in veste di costruttore Power Unit a partire dal 2026 – spiega lo stesso Watanabe – bisogna considerare che la scadenza per l’iscrizione era al 15 novembre ed è stata nostra premura effettuarla per continuare la ricerca nelle corse”
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    F1, Horner: “Stagione svoltata a Imola, con doppia vittoria a casa della Ferrari”

    ROMA – La stagione 2022 di F1 ha rappresentato un trionfo totale per la Red Bull, che, oltre al titolo costruttori, ha visto Max Verstappen bissare il proprio successo iridato con ben quattro gare di anticipo. Un successo maturato nel tempo, al termine di una stagione fatta di diverse tappe. A riviverle è il team principal Christian Horner, intervistato da Motorsport.com a margine della serata di gala organizzata dalla FIA a Bologna, per celebrare i protagonisti della stagione da poco conclusa: “Sapevamo che sarebbe stato un campionato da giocare sulle 21 gare, dopo il doppio ritiro del Bahrain. La Ferrari in partenza aveva la macchina migliore della nostra, e sapevamo di dover mantenere il contatto. Secondo me, uno dei weekend cruciali è stato quello di Imola. La doppia vittoria a casa loro, nella sprint race e nella gara della domenica, è stata molto importante psicologicamente per noi, come squadra. E penso lo sia stato anche per loro. Da lì, con lo sviluppo dell’auto e la perdita di peso, è arrivata anche la velocità”. 
    Horner: “Binotto ha lavorato bene”
    Il team principal della Red Bull non si è poi potuto esimere dal commentare quello che è forse il tema più caldo nel Circus, ovvero l’addio di Mattia Binotto dalla Ferrari, dopo le dimissioni di poche settimane fa. “In tutta onestà, penso che Binotto abbia fatto un ottimo lavoro per il 2022, presentandosi ai nastri di partenza con una monoposto molto competitiva. Poi certamente hanno avuto qualche difficoltà a livello operativo – spiega Horner -. Mattia ha dedicato un lungo periodo della sua carriera e della sua vita per la Ferrari, e sono certo che per lui sia stato difficile lasciare. C’è molta pressione in Ferrari, perché nei fatti è un team nazionale. C’è una grande responsabilità e pressione su chi ricopre quel ruolo”. 
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