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    Ferrari a podio con Leclerc: a Spa è doppietta Red Bull, out Sainz

    SPA-FRANCORCHAMPS – La Ferrari torna sul podio, e lo fa nel Gran Premio del Belgio con Charles Leclerc: il monegasco, scattato dalla pole position sul circuito di Spa-Francorchamps, si arrende solo alle Red Bull, con Max Verstappen che vince con ampio margine su Sergio Perez. Finalmente un buon lavoro anche al pit stop per il team della Ferrari, che riesce a rimandare in pista Leclerc prima di Lewis Hamilton, il quale aveva tentato l’undercut prima dell’ultima porzione di gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: per Verstappen penalità di 5 posizioni in griglia a Spa-Francorchamps

    Sostituzione del cambio sulla sua Red Bull e cinque posizioni di penalità sulla Griglia di Partenza del Gran Premio del Belgio. E’ questo il rumors che attende ancora l’ufficialità ma che circola nel paddock del circuito di Spa-Francorchamps.BUDAPEST, HUNGARY – JULY 20: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing has a seat fitting in the garage during previews ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 20, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images /

    Le qualifiche del Gran Premio del Belgio si disputeranno oggi (ore 17:00), venerdì 28 luglio, per via del format che a Spa-Francorchamps prevede il weekend con il nuovo formato “Sprint Race”. La pole position però non potrà essere conquistata da Max Verstappen che dovrà scontare una penalità. Sulla Red Bull del pilota olandese infatti sarà sostituito il cambio. Il Team austriaco monterà così la quinta unità, la prima unità aggiuntiva dopo le quattro consentite dal regolamento.
    Il rumors, nel paddock del circuito di Spa-Francorchamps, è stato alimentato dal tweet qui sotto di Erik van Haren, reporter del ‘Telegraaf’.

    5 plaatsen gridstraf voor Max Verstappen komende zondag, dus niet voor de sprintrace, vanwege wissel versnellingsbak.
    Hij vult zijn pool zo op, nadat er een bak kapotging in Jeddah. Mini-inhaalrace gegarandeerd dus. ⬇️https://t.co/Ac4ZTE3UE0 via @Telegraaf
    — Erik van Haren (@ErikvHaren) July 28, 2023 LEGGI TUTTO

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    Gp Ungheria F1 2023, le pagelle: Verstappen domina e annoia, Ferrari bocciata

    BUDAPEST, HUNGARY – JULY 21: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 21, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202307210405 // Usage for editorial use only //La Formula 1 viaggia spedita verso la pausa estiva, con i mondiali già abbondantemente assegnati e un altro tassello, quello del Gran Premio d’Ungheria, che si issa alla voce “vittorie” di Max Verstappen. Dominio d’altri tempi dell’olandese e della Red Bull, dopo aver strapazzato la concorrenza anche a Budapest. Si conferma l’exploit della McLaren, ad oggi seconda forza in pista. E tra un Hamilton che riassapora il gusto della pole e una Ferrari agonizzante, chi spicca è il pubblico che continua ad assistere, con numeri enormi, a una vera e propria Formula noia. Questo e molto altro nelle pagelle del week-end magiaro.

    VOTO 10 AL PUBBLICO, PAZIENTE DINANZI ALLA NOIA
    Il fallimento tecnico del nuovo regolamento, entrato in vigore nel 2022, è emerso tutto dopo neanche una stagione e mezzo. Gare scontate, dominate da chi (sapientemente) ha sfruttato tutte le sue abilità per “ammazzare” la concorrenza. Ed è per questo che, soprattutto in Ungheria, la palma di migliore del week-end se la merita quel pubblico che ha riempito le tribune di Budapest, per non parlare dei coraggiosi che hanno rinunciato al mare, pur di assistere dal divano a questo non-spettacolo. Perché la passione, anche se messa a durissima prova da un prodotto scadente, non muore mai.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, SCHUMACHER DEI TEMPI MODERNI
    Max Verstappen e la Red Bull hanno riportato le lancette indietro di 19 anni, quando la Ferrari di Michael Schumacher umiliava il resto della griglia con quel capolavoro ingegneristico e di velocità che era la F2004. Questa vettura sta percorrendo quelle gesta, come testimoniano i numeri: 12 vittorie consecutive (nuovo record assoluto), en-plein in questa stagione ed entrambi i titoli belli che in ghiaccio. Qualsiasi altro discorso non ha senso di esistere: manifesta superiorità.
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, ALTRO CHE EXPLOIT: UNA REALTA’
    Chi l’avrebbe mai detto che dall’ultima fila, in un mese la McLaren si sarebbe ritrovata seconda forza del campionato? Dopo Spielberg e Silverstone, arriva il terzo indizio a fare la prova completa: a Woking hanno realizzato un miracolo, tutto targato Andrea Stella. Poi, ovvio, c’è anche il merito dei piloti: Norris si è abbonato al secondo posto e non ha intenzione di scendere più giù dal podio, e Piastri conferma tutte le sue doti eccezionali, che presto lo faranno lottare per un posto al sole. Più di un exploit, ormai questa è una realtà.
    VOTO 7 A HAMILTON, DI NUOVO “HAMMER” AL SABATO
    Qualsiasi appassionato di Formula 1, dopo aver visto l’ultimo giro del Q3 di Lewis Hamilton, che è valso la pole n. 104 della sua leggendaria carriera, si è alzato in piedi ad applaudire un giro da Hammer Time. Uno spettacolo che su queste frequenze non si vedeva da quasi due anni (Arabia Saudita 2021), e che ha fatto riassaporare quel duello senza esclusione di colpi con Max Verstappen. Un peccato, poi, la brutta partenza in gara, che di fatto ha compromesso ogni possibilità di podio. Ma il vecchio leone è più vivo che mai.

    VOTO 6 ALL’ALFA ROMEO, DALLE STELLE ALLE STALLE
    La vera sorpresa di questo fine settimana in Ungheria poteva essere davvero l’Alfa Romeo. Il Biscione, sin dal venerdì, ha stupito tutti per velocità sul giro secco e costanza sul passo gara, tanto con Valtteri Bottas quanto con Guanyu Zhou. In particolare al sabato è avvenuto un mega exploit, con il quinto posto del pilota cinese, persino davanti alla Ferrari di Leclerc. Ma poi, a riportare tutti sulla Terra arriva la gara, teatro del disastro a tinte cinesi. Poteva essere, ma non lo è stato.
    VOTO 5 ALL’ASTON MARTIN, IN CADUTA LIBERA
    L’assoluta rivelazione di inizio stagione sembra aver perso la bussola. L’Aston Martin si è ufficialmente smarrita, e non è più in grado di lottare con i primi. Il podio manca dal Gp del Canada, ultimo sussulto di una macchina che si è plafonata. Sia Alonso che Stroll non hanno più armi per contrastare le avversarie con cui, fino a un mese fa, lottavano ogni domenica. La risalita della McLaren, in più, ha accentuato questo periodo di appannamento, che ha relegato il team al ruolo di quinta forza in griglia.
    VOTO 4 ALLA FERRARI, NAUSEANTE E ANONIMA
    In fin dei conti, il sussulto di Spielberg è stato solo un caso isolato. Questa Ferrari è un’agonia su quattro ruote, incapace di evolversi e trovare il bandolo della matassa. Per risolvere un problema se ne creano di nuovi: da vettura abile in qualifica e incostante in gara, ora la SF-23 è incapace di artigliare persino la seconda fila, anche se in gara è più costante nel ritmo. Però, c’è un dettaglio: gli altri vanno nettamente più forte. E tra un Team Principal dedito ad illudere una tifoseria attonita e due piloti logori e sempre più rivali, da dietro la McLaren si candida al sorpasso al quarto posto nella classifica costruttori. “Questa macchina non avrà precedenti in termini di velocità”. Ad oggi uno ce n’è: la SF1000.
    VOTO 3 A ZHOU, CHE BUTTA VIA UN WEEK-END DA SOGNO
    Poteva essere la grande occasione dell’anno. Una qualifica da urlo chiusa al quinto posto, su una pista che, sin dal venerdì, si è sposata con le caratteristiche dell’Alfa Romeo. Ebbene, tutto questo è rimasto solo un sogno per Guanyu Zhou, nettamente il peggiore del Gran Premio d’Ungheria. La scellerata partenza a “rilento” (per non dire da fermo) l’ha fatto crollare fino all’ultimo posto, creando confusione in mezzo al gruppo e persino danni: contatto con Daniel Ricciardo e, di riflesso, gara rovinata alle due Alpine, il tutto in una curva. Un disastro totale, insomma. LEGGI TUTTO

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    F1, un nuovo caso Budget Cap è pronto a esplodere

    Ci risiamo. Uno spettro si aggira per il paddock ed è lo spettro del Budget cap. Se dal punto di vista sportivo non si muove nulla, ma proprio nulla, nelle prossime settimane a tenere banco saranno le vicende extrasportive con la nuova disputa sul budget cap 2022.

    Negli scorsi giorni erano filtrate voci secondo le quali sarebbero stati comunicati entro luglio i risultati delle indagini della FIA relativi ai margini di spesa dei team nella stagione 2022. Tuttavia non sarà così, dal momento che la situazione appare (come di consueto) molto più intricata e complessa.
    LA MICCIA
    “Vorrei che in caso di infrazione la penalità sia sportiva, è una cosa che abbiamo chiesto in modo molto chiaro. Ci sono tre regolamenti da rispettare, sportivo, tecnico e finanziario, e le eventuali infrazioni devono essere punite con provvedimenti sportivi. Non si può andare in altre direzioni”. Così una settimana fa il presidente e CEO di Formula 1, Stefano Domenicali intervistato da Roberto Cinchero, ha deciso di innescare la miccia del Cash-Gate 2.0Come a dire: le penalità comminate lo scorso anno a Aston Martin e Red Bull, sono state una mezza farsa.Domenicali ha inoltre messo indirettamente pressione sulle spalle della federazione auspicandosi una netta accelerazione sui tempi di comunicazione dei risultati delle indagini. In risposta, la FIA ha fatto sapere che la natura delle penalità se la deciderà da sola e nessuno potrà metterci becco. Se il buongiorno si vede dal mattino…

    LE VOCI
    Accesa la miccia, si sono subito rincorse le voci di corridoio. “Sette team hanno avuto l’ok, tre no“, “tremano Alpine, Aston Martin e un top team ignoto“, “entro luglio sapremo i risultati delle indagini sul cost cap 2022“.Insomma, siamo alle solite. Niente di ufficiale, ma nel circus di sicuro tira una brutta aria. La sensazione è che, se lo scorso anno, vista la novità dello strumento, si poteva giustificare (in parte) qualche strafalcione procedurale, quest’anno risulterebbe molto più difficile ingoiare la pillola. E se si aprisse lo scenario di uno o più team irregolari sarebbe ancora più difficile andare a discutere le penalità, visto il precedente. Infatti le due scuderie coinvolte nel Cash Gate lo scorso anno, Red Bull e Aston Martin, si sono presentate ai blocchi di partenza del 2023 come prima e seconda forza del mondiale. Come potrebbe giustificare la FIA, qualora optasse per delle penalità sportive (come auspicato da Domenicali), una discontinuità così forte rispetto le decisioni prese lo scorso anno?
    LA FIA
    La federazione, consapevole della crescente bolla di speculazioni, ha provato ad alleggerire la pressione e a prendere tempo con una nota:“Alla luce delle news recenti vogliamo ribadire che il processo che precede la certificazione del processo finanziario dei team è ancora in corso e nessuno dei team è al corrente del proprio stato di certificazione. La revisione è ancora in corso e dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, seguito da un periodo necessario per finalizzare la revisione”. “Non esiste né è mai esistita una data di scadenza specifica per la certificazione e qualsiasi accenno a un ritardo di questo processo o potenziali violazioni è del tutto infondato”.Il che vuol dire: non ne sapremo nulla entro luglio…Per quanto riguarda le penalità, ad oggi il regolamento prevede due tipi di infrazioni principali: una Minor Overspend Breach e una Material Overspend Breach. A distinguere i due tipi di infrazione è la soglia di sforamento del 5% del Cap. Il limite da tenere in considerazione quest’anno è fissato a 7.060.000 dollari. Al di sopra di questa cifra si incorre in una Material Overspend Breach. Le sanzioni sportive presentate nel regolamento sono di vario tipo e possono essere modulate in base a circostanze aggravanti o mitiganti.
    Insomma monitoreremo la questione nelle prossime settimane, sperando che non vi siano ulteriori ritardi nella comunicazione delle indagini della FIA. Ma ciò che dobbiamo auspicare ancor di più è che tutte le scuderie abbiano rispettato i parametri finanziari posti dalla federazione, qualora non fosse così tutta l’architettura concettuale del budget cap rischierebbe di crollare definitivamente insieme alla già vacillante credibilità di questo sport. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno

    Sergio Perez non farà più parte del team Red Bull il prossimo anno, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team austriaco.

    Helmut Marko non perdona, lo sappiamo bene. E questa volta, a farne le spese, sarà Sergio Perez. Il pilota messicano, chiamato alla Red Bull nel 2021 per affiancare Max Verstappen non fa più parte dei piani del team austriaco. A rivelarlo fonti molto attendibili e molto vicine alla squadra campione del mondo in carica.
    Le motivazioni che hanno portato i vertici della Red Bull a prendere questa decisioni, sono diverse. La prima e anche la più importante riguarda i rapporti tra il messicano e Verstappen che si sono deteriorati tantissimo quest’anno, soprattutto dopo quanto successo al via della gara spring al Red Bull Ring. La seconda riguarda il mondiale costruttori 2024: Christian Horner è sempre più convinto che il prossimo anno i punti di Perez potrebbero non essere sufficienti per difendere il primato tra i team, qualora, come tutti ci aspettiamo, Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e forse anche Alpine avvicineranno le prestazioni della Red Bull. Infine c’è un terzo e ultimo tema legato ad età e immagine: Perez, il prossimo 26 gennaio compirà 34 anni e, per il target Red Bull, il messicano risulta un po’ “fuori quota”.
    Proprio per quest’ultimo aspetto, la candidatura di Daniel Ricciardo, non la dobbiamo dare troppo per scontata. L’australiano infatti ha un anno in più di Perez, anche se il suo atteggiamento e il suo comportamento lo fanno apparire un po’ più “giovane”. Il figliol prodigo Ricciardo, rientrato quest’anno nella famiglia Red Bull, dopo la parentesi con Renault e McLaren, ha avuto la possibilità di tornare a correre in Formula 1 con AlphaTauri, proprio in Ungheria.
    L’australiano sarà valutato con attenzione ma la scelta numero uno di Helmut Marko per i prossimi anni porta il nome di Lando Norris. Detto che tutti i piloti sarebbero pronti a fare “carte false” per affiancare Verstappen, il pilota inglese della McLaren è quello che ha tutte le caratteristiche per sostituire Perez. E’ veloce, è giovane, è inglese e potrebbe anche essere il “futuro” numero uno del team, quando poi anche Max dovesse decidere di appendere il casco al chiodo.

    Quel che è certo è che Sergio Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno. Da qui alla fine del mondiale, la convivenza non sarà certo facile, anche se la professionalità di pilota e team siamo certi che non mancheranno e porteranno a massimizzare i risultati di entrambi. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner applaude Ricciardo: “Tempi molto competitivi”

    Horner elogia Ricciardo
    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, nel corso di un’intervista rilasciata a ESPN,ha elogiato Daniel Ricciardo per la velocità dimostrata nei test: “Vedere che Daniel non ha perso la sua forma restando lontano dalle corse è una cosa fantastica, i passi in avanti nelle simulazioni sono stati tradotti in pista. I suoi tempi durante il test degli pneumatici Pirelli sono stati estremamente competitivi.. E’ riuscito a guidare in maniera davvero impressionante. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserverà il resto della stagione in prestito all’AlphaTauri“. LEGGI TUTTO

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    F1, Daniel Ricciardo prende il posto di Nyck De Vries in AlphaTauri

    Daniel Ricciardo and Christian Horner prior to the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 20, 2022 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Red Bull Racing /

    La Scuderia AlphaTauri ha annunciato che Daniel Ricciardo si unirà alla squadra, in prestito dalla Red Bull, per il resto della stagione di Formula 1, a partire dal prossimo Gran Premio d’Ungheria.
    “Sono davvero contento di accogliere nuovamente Daniel in squadra”, ha commentato Franz Tost, Team Principal della Scuderia AlphaTauri.
    “Non ci sono dubbi sulle sue capacità di guida – ha aggiunto Tost – e conosce già molti di noi, quindi integrarsi nel team sarà per lui semplice e immediato. Il team potrà avere un grande vantaggio dalla sua esperienza, visto che ha già vinto otto volte un Gran Premio di Formula 1. Vorrei ringraziare Nyck per il suo prezioso contributo durante il periodo trascorso con la Scuderia AlphaTauri e gli auguro il meglio per il futuro”.

    Daniel Ricciardo, oggi impegnato in pista con Red Bull, ha detto: “Sono entusiasta di tornare in pista con la famiglia Red Bull!”.
    Il ritorno dell’australiano in Formula 1 con AlphaTauri potrebbe essere solo il primo passo per poi portare Ricciardo in Red Bull al posto di Sergio Perez e accanto a Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, 7 piloti pronti a sostituire Perez. A Marko solo l’imbarazzo della scelta

    Sergio Perez è sul banco degli imputati. Qualche screzio con Max Verstappen unito al fatto che i risultati non sono brillantissimi e la certezza di non essere un pilota Red Bull il prossimo anno.

    Quanti piloti sarebbero pronti a prendere il posto di Sergio Perez in Red Bull? Tanti. Dopo tutto chi non vorrebbe correre per il miglior team oggi presente in Formula 1? Sì, direte voi, però in squadra al fianco di Max Verstappen non è certo facile. Vero ma diversi dei nomi che faremo in questo articolo avrebbero la concreta possibilità di salire costantemente sul podio e vincere magari anche qualche gara.
    Il leader del mondiale guida la classifica con 255 punti con 6 vittorie nelle ultime sei gare, da Miami a Silverstone. Il messicano è staccato di 99 punti e, nelle ultime cinque gare, è salito solamente una volta sul podio (3° in Austria), oltre a un quarto, due sesti e un 16° posto.
    Poco, pochissimo per un pilota Red Bull. Il team austriaco non teme che i risultati di Perez possano minare la corsa al titolo mondiale costruttori di quest’anno ma sono quasi certi che, nel 2024, accanto a Verstappen sia necessario un pilota più concreto e costante in quanto il loro vantaggio potrebbe non essere più così ampio come quest’anno.
    Aston Martin, Mercedes, McLaren e Ferrari sembra abbiano finalmente compreso meglio quale sia la direzione tecnica giusta per infastidire la Red Bull.

    Chi allora potrebbe arrivare come compagno di Verstappen? Sono sette, ad oggi, i nomi dei piloti che sono nella lista di Helmut Marko. Molti di questi sono o sono stati piloti della famiglia Red Bull Racing.
    Stiamo parlando di Daniel Ricciardo, Alex Albon, Yuki Tsunoda, Nyck De Vries e Carlos Sainz. Andiamo in ordine. Il pilota australiano ha già corso in squadra con l’olandese ed è rientrato in Red Bull dopo un divorzio anticipato dalla McLaren. Un percorso analogo a quello di Albon, ora in Williams dopo aver corso sia in Toro Rosso che nel team di punta della famiglia Red Bull.
    A questi si aggiungono gli attuali due piloti del Team AlphaTauri. Sono ancora giovani e in fase di valutazione ma sono certamente a disposizione, anche se le loro quotazioni sono basse a piacere.
    Ultimo pilota ex Red Bull e ancora molto considerato sia da Helmut Marko che da Chris Horner è Carlos Sainz. Lo spagnolo è ai ferri corti con il compagno di squadra e anche con il Team che avrebbe deciso di puntare un po’ troppo apertamente su Leclerc. Restare in Ferrari per non vincere ed essere comunque seconda guida oppure tornare in Red Bull come numero due ma con concrete possibilità di successo? Questo è quello che potrebbe riportare lo spagnolo nella “famiglia” con la quale ha (quasi) sempre corso.
    Gli ultimi due nomi sono quelli di Lando Norris che avrebbe preso contatti con Marko a inizio stagione quando la McLaren era una monoposto da ultime file dello schieramento e quello di Nico Hulkenberg che potrebbe essere il compagno numero due perfetto per portare punti e non creare problemi a Verstappen.
    Qui sotto i nomi, con le nostre personalissime percentuali:
    # Pilota [%]
    1. Alexander Albon 30%
    2. Daniel Ricciardo 20%
    3. Carlos Sainz 15%
    4. Nico Hulkenberg 10%
    5. Yuki Tsunoda 10%
    6. Lando Norris 5%
    7. Nyck De Vries 5% LEGGI TUTTO