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    Gail Falkenberg è tornata in campo a 74 anni nelle qualificazioni dell’ITF di Naples

    Gail Falkenberg nella foto

    Ad oltre tre anni dall’ultima volta (aprile 2018), Gail Falkenberg è tornata a disputare un incontro nel circuito professionistico: la leggenda statunitense, classe 1947 (lo scorso 16 gennaio ha compiuto 74 anni), ha preso parte alle qualificazioni dell’ITF da $25.000 di Naples (Florida, terra battuta outdoor) ma non è riuscita a superare il primo turno, essendo stata sconfitta con un doppio 6-0 dalla transalpina Tiphanie Fiquet (n.796 WTA e più giovane di ben 54 anni rispetto alla sua avversaria).
    Alla ricerca di una vittoria che manca dall’aprile di cinque anni fa, quando nel $25.000 di Pelham sconfisse la connazionale Rosalyn Small per poi cedere per 6-0 6-0 di fronte alla ben più quotata Taylor Townsend, l’ex n.360 della classifica WTA in singolare (miglior ranking raggiunto nel dicembre 1987) sta continuando a frantumare i record di anzianità per quanto concerne il circuito Pro: trascinata da una passione fuori dal comune, Gail Falkenberg potrebbe ben presto offrire il bis… LEGGI TUTTO

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    Quattro volte nella top ten: gli incredibili numeri di Paola

    Di Redazione Se si scorre l’elenco delle migliori realizzatrici di tutti i tempi nel campionato di Serie A1 femminile (dall’introduzione del rally point system a oggi), si incontrerà per ben 7 volte il nome della stessa giocatrice. Quella giocatrice è ovviamente Paola Egonu, una ragazza che ha compiuto da pochi mesi 22 anni e che già per due volte in carriera ha frantumato il record di punti in una singola partita di Serie A: ieri sera, in Gara 1 della Finale Scudetto tra Conegliano e Novara, ha battuto con 47 punti un primato che era già suo, fissato a quota 46 nel campionato 2016-2017 (quando di anni ne aveva appena 17!) nella gara tra Club Italia e Firenze. Se vogliamo, c’era un piccolo neo: quel record era condiviso con un’altra giocatrice, Mariana Isabel Conde, che però i 46 punti li aveva siglati in A2. Ora non ci sono più dubbi: Paola è da sola in prima posizione e peraltro occupa anche la terza, la quinta (grazie ai 44 palloni messi a terra nel 2018-2019 in Novara-Scandicci) e la nona (42 punti nei quarti di Coppa Italia di quest’anno contro Busto Arsizio). Nelle prime 50 della classifica troviamo il nome di Egonu altre tre volte: l’opposta azzurra aveva infatti realizzato 40 punti in Club Italia-Monza del 2016-2017, 39 nello stesso anno contro Busto Arsizio e 38 nelle semifinali play off del 2018-2019, sempre con la maglia di Novara e contro Scandicci. Se poi prendiamo in considerazione la sola Serie A1, Paola è contemporaneamente prima, seconda, terza, quinta e sesta in classifica: l’unica intrusa è Ljubov Sokolova con i suoi 42 punti del 2009-2010. Niente male, se si considera che prima di lei erano state soltanto 3 le giocatrici a raggiungere i 40 punti in A1, e si chiamavano appunto Sokolova, Aguero e Zetova (una quarta, Anna Nicoletti, ce l’ha fatta quest’anno)! (fonte: Lega Pallavolo Serie A Femminile) LEGGI TUTTO

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    Sconfitta da record per Edoardo Graziani a Faro: giocato il super tie-break più lungo della storia

    Dopo due vittorie, si è interrotta al turno decisivo delle qualificazioni l’avventura di Edoardo Graziani nel torneo ITF da $25.000 di montepremi di Faro (Portogallo). Il ventunenne italiano, attuale n.1561 delle classifiche ATP in singolare, è stato fermato dal transalpino Ugo Blanchet, accreditato della sesta testa di serie e n.881 del mondo, con il punteggio di 6-0 3-6 23-21 […] LEGGI TUTTO

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    I record della vittoria di Juan Manuel Cerundolo

    Il successo del giovane argentino Juan Manuel Cerundolo nell’ATP 250 di Cordoba segna alcuni record interessanti. Vediamoli nel dettaglio.   – Cerundolo è il primo giocatore a vincere un titolo sull’ATP Tour nel suo debutto assoluto da quello di Santiago Ventura (Casablanca, 2004). – È il primo argentino nell’era Open a vincere un torneo ATP […] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic eguaglia Roger Federer come numero settimane da n.1 del mondo. La prossima settimana sarà in vetta assoluta

    Ora è ufficiale: come previsto, il 1° marzo 2021 segna la data in cui Novak Djokovic eguaglia il record d numero di settimane di Roger Federer in cima alla classifica ATP. Il serbo 33enne, n.1 del mondo, ha già garantito che batterà questo record la prossima settimana (8 marzo), un record che Federer deteneva dal […] LEGGI TUTTO

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    L’incredibile nuovo record assoluto di Djokovic negli Slam

    Con la sofferta vittoria di oggi contro Sasha Zverev, Novak Djokovic aggiunge un altro prestigioso record al proprio palmares. Il serbo infatti ha conquistato la nona semifinale nello Slam australiano. Grazie a questo risultato, Djokovic è diventato il primo tennista della storia ad aver raggiunto 9 semifinali in ognuno dei 4 Slam. Record che sottolinea […] LEGGI TUTTO

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    I record di Aslan Karatsev, semifinalista agli Australian Open

    Aslan Karatsev, rivelazione dell’AO21

    Uomo del destino, favola sportiva, sogno che diventa realtà, la forza di crederci sempre. Chiamatela come volete, ma l’impresa di Aslan Karatsev in quest’Australian Open ha del clamoroso. Partito dalle qualificazioni, il 27enne russo continua a stupire il mondo del tennis issandosi sino alla semifinale, dove affronterà il vincente del super match serale Djokovic vs. Zverev.
    Aslan si è meritato l’accesso tra i migliori quattro del torneo, facendosi largo in una strada tutt’altro che comoda. Ha passato le “quali” mettendo in fila Brandon Nakashima, Max Purcell e Alexandre Muller; quindi nel main draw tre successi nettissimi, in tre set, su Gianluca Mager, Egor Gerasimov e il super match in cui ha annientato a furia di pallate vincenti Diego Schwartzman, testa di serie n.8. La sua favola sembrava terminata nel match contro il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime. Fresco della bella vittoria sul “cugino” Shapovalov, Felix si era portato in vantaggio di due set. A quel punto Karatsev ha mollato tutto, forse perché mentalmente già sconfitto, ritrovando quell’incredibile profondità di palla col diritto (una frustata difficile da leggere) e tornando clamorosamente in partita. Qua Auger-Aliassime forse è tornato preda di quegli incubi che non gli consentono di vincere una finale di un torneo, ma il merito va soprattutto al russo, che ci ha creduto anche nel momento più difficile, fino all’incredibile rimonta e vittoria.
    Stanotte il successo in quattro set su Dimitrov. Il bulgaro è partito forte, 6-2 nel primo set con un parziale di sei giochi di fila. Nel secondo il match è girato per due fattori: Grigor non è riuscito a concretizzare l’affondo, sciupando ben 6 palle break (in due game distinti, quattro nel secondo gioco e due nel quarto), e sono iniziati i problemi alla schiena che l’hanno irrigidito. Prima il servizio è calato, poi anche nei recuperi e nella spinta il suo tennis è affivolito, fino a spegnersi. Nemmeno l’intervento del trainer è servito a rimetterlo a posto, Karatsev ha iniziato a martellare con continuità, fino a chiudere il match a suo favore.

    Quindi un pizzico di fortuna per il russo, ma anche bravo a restare nel match nelle fasi calde del secondo pariziale, perché sotto di due set, forse la partita poteva chiudersi lì. Davvero una favola per Aslan, che dopo la bellissima vittoria su Schwartzman aveva dichiarato che per lui già aver passato le qualificazioni ed essere entrato finalmente nel main draw di uno Slam era il coronamento di un sogno. Del resto fino a questo torneo aveva vinto la miseria di tre match sul tour principale. Penalizzato da un problema serio al ginocchio, Aslan ha fatto molta fatica a maturare e trovare il modo di far esplodere il suo talento di colpitore. Karatsev è la dimostrazione che al piano “di sotto” c’è molto talento pronto ad esplodere, e che la differenza tra i giocatori nella fascia top30-100 e quelli appena dietro a volte è tutta nei dettagli, nella fiducia, nella condizione psico-fisica.
    Con questo risultato clamoroso, Karatsev segna alcuni record storici:
    È il primo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale di uno Slam al suo debutto in un Major
    È il quinto tennista a raggiungere la semifinale di uno Slam partendo dal tabellone di qualificazione
    È il secondo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale all’Australian Open partedo dalle qualificazioni
    È il tennista col ranking più basso a raggiungere la semifinale di uno Slam da Wimbledon 2001, quando ci riuscì Goran Ivanisevic (che finì per vincere il torneo)
    È anche il primo russo a tornare nella semifinale all’Australian Open dopo Marat Safin
    Le parole a caldo di Aslan, dopo il successo: “E’ una sensazione incredibile ritrovarmi in semifinale alla mia prima presenza in uno Slam. All’inizio della partita ero troppo nervoso e il caldo mi infastidiva, è stato un inizio complicato. Per fortuna mi sono ritrovato nel secondo set e poi nel terzo Dimitrov ha iniziato ad aver problemi alla schiena. Non sapevo che soffrisse di questo  fastidio”.
    Un pizzico fortunato oggi, ma un vecchio adagio dice che la fortuna aiuta gli audaci, e Karatsev non solo è stato assai audace in tutto il torneo, ma forse aveva di par suo un bel credito con la buona sorte. Bravo Aslan, esempio per tutti i giocatori fuori dai 100, con lavoro e fiducia niente è impossibile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO