Nuovo Renault Espace: il Suv ibrido dalle mille sorprese
Rimanere se stessi pur cambiando forme, carattere e anche quell’inconfondibile capacità di stupire. Il nuovo Renault è tutto un altro Espace anche se ne conserva lo spirito, la voglia di innovare e di rimanere parte di una famiglia unica nel suo genere.
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Quarto capitolo della rivoluzione Renault di De Meo
La sesta generazione di Renault Espace debutta in anteprima in una Parigi in rivolta per la decisione del Presidente Macron di spostare l’età pensionabile a 64 anni nel 2030 (noi siamo più avanti, molto più avanti in perfetto silenzio…) e per quanto ci si sforzi di vederla con gli occhi del passato, questa vettura è figlia di un’atra epoca, di altre esigenze e soprattutto di altri bilanci. Per cui Espace rimane sempre Espace nella sostanza ma deve fare i conti (appunto) con la necessità di far rientrare i costi e i relativi margini entro binari accettabili, seguendo i dettami della Renaulution impostata da Luca de Meo, di cui Espace rappresenta il quarto figlio dopo Arkana, Megané E-Tech 100% Electric e Austral.
E proprio l’Austral è il punto di riferimento della nuova Espace, dalla quale eredita i tre pilastri sulla quale è stata “edificata”. Intanto la piattaforma identica, cioè la CMF-CD; poi il motore full hybrid da 200 cv, ormai identificato da Renault come il più efficiente sul mercato e infine il sistema di quattro ruote sterzanti denominato 4CONTROL Advanced, che garantisce un raggio di sterzata di 10,4 metri, estremamente comodo per una vettura di 4,72 metri di lunghezza.
Sempre spaziosa, ma ora anche green
Già, avete capito bene, rispetto alla precedente generazione di Renault Espace, quella nuova oltre a perdere la fisionomia di monovolume che aveva garantito l’effetto wow ai tempi del debutto nel 1983, perde anche 14 cm in estensione. Eppure è qui che riemerge l’eredità del passato, quella vera, che continua a stupire: perché, nonostante la perdita di dimensioni, nonostante l’aspetto molto più Suv rispetto a prima, Espace conserva un comfort che garantisce praticamente la stessa anima di grande viaggiatrice, adattata peraltro ai tempi moderni, dove le famiglie allargate sono diventate più una regola che l’eccezione (negli ultimi 30 anni, in percentuale sono praticamente raddoppiate).
Perché un altro dei caratteri identitaria della nuova Renault Espace è la leggerezza che grazie ad un consistente “cura dimagrante” da 215 kg il sistema ibrido riesce a tararsi su consumi decisamente accessibili – 4,6 litri per 100 km – garantendo un’autonomia di 1.100 km con un pieno, senza dimenticare le emissioni bloccate a 104 g/km di CO2.
E in effetti la nuova Renault Espace offerta sia nella versione 5 posti che in quella a 7 con la terza fila di sedili offre spazio impensabile a fronte della riduzione di lunghezza, con addirittura 32 cm per le ginocchia nella seconda fila di sedili. Tutto merito della piattaforma e della sua infinità capacità di essere modulata. Con il bagagliaio che si modifica a seconda della conformazione scelta.
Come è fatta
E se gli esterni ricordano molto la Renault Austral, con la stessa calandra che si modifica a seconda dell’allestimento scelto (Techno di partenza, Esprit Alpine anima sportiva e Iconic, top di gamma) e il mega tetto panoramico da 1 metro quadrato che illumina lo spazio e il viaggio annesso, terminando sul posteriore spiovente con tanto di spoiler, gli interni sono lo specchio della sua modernità. Dal display avvolgente, lo stesso di Austral, ai materiali sofisticati, fino al nuovo sistema multimediale OpenR Link fornito da Google con le sue 39 app a disposizione. Come avanzati sono i sistemi di ausilio alla guida, ben 32, rinforzati dal sistema MULTI-SENSE.
Il passato non può tornare, perché 40 anni sono tanti da mettersi alle spalle, ma lo spirito sì, quello si può conservare rimanendo fedeli alla propria storia, adattandola semplicemente ai tempi. E allora buon viaggio Renault Espace. LEGGI TUTTO