Auto per furti e rapine: trovati 160 modelli intestati a due donne senza reddito
La Polizia di Verona ha scoperto, dopo una lunga serie di indagini, due donne di Milano a cui erano intestate ben 160 auto che poi venivano utilizzate per scopi criminali. L’aggravante è che le due, residenti nel capoluogo lombardo – e una addirittura in un alloggio comunale – non percepivano alcun reddito.
Dal controllo alle indagini: com’è andata
Ad aver beccato le due sono stati, come accennato, la Polizia locale veronese e i Carabinieri del comune di San Giovanni Lupatoto. Il tutto è partito a metà ottobre 2021, quando le autorità hanno fermato un’auto per un controllo, trovando documenti e chiavi di altre vetture. Tra i fogli, vi era anche un certificato di proprietà intestato a una 50enne milanese, i cui veicoli erano stati già visti circolare in zone dove, successivamente, si erano verificati alcuni furti in abitazione. Le indagini hanno così evidenziato che a quella donna, e a un’altra sua complice, erano intestate ben 160 automobili che poi venivano utilizzate per rapine, furti agli anziani e, come accennato, furti in abitazioni.
Auto sequestrate, ecco le accuse
La Polizia di Verona ha poi incrociato i dati con l’Ufficio Intestazioni Fittizie della Procura di Milano, grazie al quale è emerso un elenco di reati collegati, come false attestazioni e resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto ingiustificato di armi e di oggetti per lo scasso (alle due donne erano intestate anche due società false). Per le due è stato emesso un provvedimento di blocco anagrafico, mentre le auto sono state sequestrate. Adesso, le due donne sono in attesa di giudizio per truffa a danni dello Stato.
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