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    MotoGp: presentato il team Yamaha con Quartararo e Morbidelli

    ROMA – Il team Monster Energy Yamaha è ora pronto per affrontare la nuova stagione della MotoGp con in sella il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, affiancato da Franco Morbidelli, promosso dal team satellite. Sono stati infatti presentati a Milano i tecnici e la nuova M1 per difendere il titolo del francese. Il managing director sarà ancora Lin Jarvis, a cui risponderà invece il team director, Massimo Meregalli. Le due squadre dedicate ai rispettivi piloti verranno coordinate da Alessandro Veronesi. Il crew chef di Morbidelli sarà Patrick Primmer mentre a disposizione di Quartararo ci sarà ancora Diego Gubellini. “Ora Quartararo avrà la pressione addosso – ha detto Jarvis -, ma sono sicuro che la gestirà bene. Spero che Morbidelli recuperi presto e che possa tornare ai livelli del 2020”.
    Doppio obiettivo
    “Per il 2022 sogno di vincere sia il titolo piloti che quello costruttori – ha aggiunto il manager-. Sarà difficile, ma ogni stagione è una storia a sé e punteremo al massimo, anche se la competizione è alta”. “Dobbiamo concentrarci – ha invece detto Meregalli – sulla velocità massima. Il che non vuol dire solo motore, ma anche aerodinamica e grip. Il morale nel team è alto e faremo di tutto per portare ancora Quartararo alla vittoria e per aiutare Morbidelli a riscattarsi”. Una Yamaha dunque che punta in alto svelando le prossime M1, che hanno raccolto anche l’approvazione dei piloti, almeno per quanto riguarda l’estetica. Ora infatti tutto il team Yamaha volerà in Malesia per i test di Sepang, in programma domani, per valutare le nuove M1 in pista. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Non mi sono mai fermato per più di tre giorni”

    ROMA – Fabio Quartararo ha parlato nel corso della presentazione del team Yamaha in vista della stagione 2022 di MotoGp. Il pilota francese scenderà in pista da campione in carica, dopo aver conquistato il primo titolo in carriera nell’ultimo Mondiale. “A essere onesti sto realizzando molto più ora di aver vinto il titolo che tre mesi fa – ha detto -. E’ molto bello, ma sono già concentrato sul 2022. Le sensazioni provate l’anno scorso danno grande motivazione”. La testa, quindi, è già proiettata al nuovo anno: “E’ stato un inverno diverso. Ho festeggiato con il team e con la famiglia, però non ho mai fatto una pausa più lunga di tre giorni, non ho mai smesso di allenarmi. Il 2021 mi ha aiutato ad avere molta più fiducia in me stesso. Sono pronto e non vedo l’ora di ricominciare. Non considero Yamaha solamente il mio team, lo considero più come una famiglia. Passo più tempo con loro che con i miei genitori. Mi sento come a casa”.
    Le parole di Quartararo
    “E’ difficile capire chi sarà l’avversario più difficile da battere – ha aggiunto Quartararo -. Quando sei in pre-season non sai mai chi tra i piloti farà i progressi maggiori. Il principale rivale è sicuramente il compagno di squadra (Morbidelli, ndr). Lo scorso anno Bagnaia e Mir sono stati molto veloci, però ci sono tantissimi piloti velocissimi. Prima di fare le prime gare è difficile capire chi sarà il rivale più duro. Cerco di concentrarmi su me stesso e non guardare gli altri”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo Sr: “Dovizioso alleato di Quartararo? Pessima idea”

    ROMA – Chiamato a difendere il titolo in MotoGp, nel 2022 Fabio Quartararo potrà contare anche su Andrea Dovizioso. Dopo una lunga esperienza in Ducati, il pilota di Forlimpopoli è infatti tornato nella classe regina e lo ha fatto con il team satellite della Yamaha. Secondo Chicho Lorenzo, tuttavia, un’allenza tra i due non sarebbe una buona idea. Il padre di Jorge, sul canale YouTube ‘Motogepeando’, ha analizzato la situazione insieme al giornalista Manuel Pecino, il quale sostiene che Dovizioso sia stato scelto prevalentemente per dare un aiuto nello sviluppo della moto.
    Chicho boccia il gioco di squadra
    “Seguo le corse da tanti anni e posso dire che nella maggior parte dei casi non è una buona idea contare su un altro pilota. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto quest’anno con la Ducati. Nella gara in cui Miller ha provato ad aiutare Bagnaia, l’australiano è finito a terra. Questo perché non stava gareggiando, bensì facendo gioco di squadra. Inoltre è caduto anche Bagnaia. Il gioco di squadra si è quindi rivelato un completo fallimento ha chiosato Chicho – Un pilota chiamato a vincere come Quartararo non può cercare un alleato, ma deve lavorare da solo e dare il meglio di sé per centrare l’obiettivo. Se cerchi un’alleanza è perché non ti senti molto a tuo agio” ha quindi aggiunto Lorenzo senior. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Chicho Lorenzo: “Quartararo non deve cercare alleati”

    ROMA – Dopo una lunga esperienza in Ducati, Andrea Dovizioso è tornato in MotoGp e lo ha fatto con il team satellite della Yamaha. Il pilota di Forlimpopoli farà parte del roster del Motomondiale 2022, ma non sarà né un alleato né un avversario di Fabio Quartararo. Ne è convinto Chicho Lorenzo, padre di Jorge, che sul canale YouTube ‘Motogepeando’ ha analizzato la situazione insieme al giornalista Manuel Pecino, il quale sostiene che Dovizioso sia stato scelto prevalentemente per dare un aiuto nello sviluppo della moto.
    Lorenzo Sr consiglia Quartararo
    “Un pilota chiamato a vincere come Quartararo non può cercare un alleato, ma deve lavorare da solo e dare il meglio di sé per centrare l’obiettivo. Se cerchi un’alleanza è perché non ti senti molto a tuo agio – ha sentenziato Lorenzo senior – Seguo le corse da tanti anni e posso dire che nella maggior parte dei casi non è una buona idea contare su un altro pilota. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto quest’anno con la Ducati. Nella gara in cui Miller ha provato ad aiutare Bagnaia, l’australiano è finito a terra. Questo perché non stava gareggiando, bensì facendo gioco di squadra. Inoltre è caduto anche Bagnaia. Il gioco di squadra si è quindi rivelato un completo fallimento” ha concluso Chicho. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Mi diverto e vinco. Tra i piloti nessun amico”

    ROMA – Fabio Quartararo si è preso di forza il campionato 2021. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la casa di Iwata alla vittoria dopo l’ultimo trionfo targato Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    Social troppo severi
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 6 marzo in Qatar si spegneranno i semafori sulla stagione 2022 e Quartararo deve difendere il suo primo mondiale dai pretendenti, già pronti a togliergli lo scettro di mano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Ho vinto il titolo perché in moto mi diverto”

    ROMA – Un 2021 da incorniciare quello vissuto da Fabio Quartararo. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la Yamaha alla vittoria dopo l’ultimo trionfo di Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    I commenti sui social
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 2022 ora vedrà Quartararo difendere il suo primo titolo iridato dai pretendenti, che inizieranno l’assalto il 6 marzo in Qatar. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pernat: “Honda sulle tracce di Mir e Quartararo”

    ROMA – Il 2021 è stato un anno nero per la Honda in MotoGp. I gravi problemi di salute di Marc Marquez, che ha potuto disputare solo una manciata di gare, e di certo non al meglio della condizione, ha palesato ancora di più quanto la Scuderia giapponese fosse dipendente dalle prestazioni del maiorchino. Pol Espargaro ha cominciato a ottenere risultati poco più che decenti solo sul finale di stagione, e Stefan Bradl non poteva certo colmare il vuoto lasciato da Marquez. Ecco che Carlo Pernat, nello spazio “Bar Sport” organizzato da GPone, ha rivelato un retroscena di mercato in vista della stagione 2023: “Honda sta cercando disperatamente di prendere un pilota vincente. I nomi sono due: Quartararo e Mir, con quest’ultimo che è più fattibile perché costa di meno e può essere l’uomo giusto. Sarà una cosa molto veloce, penso che l’operazione potrà essere conclusa già a inizio Mondiale, o quasi”. 
    Pernat: “Non credo che Marquez ci sarà ai test di febbraio” 
    Pernat ha poi parlato delle condizioni di Marquez: “Vuola sapere se si potrà correre, non si sa niente sui tempi di recupero. Quando non si dice nulla vuol dire che le notizie sono negative; penso che non ci sarà ai test di Sepang di febbraio”. Il manager prevede un mercato infuocato anche per altre Scuderie: “Zarco e Miller al 99% andranno via. Jack è un bel cavallo su cui puntare, seppur con alti e bassi. La Yamaha invece è quella messa meglio, con Quartararo, Morbidelli e Razgatlioglu”. Infine, un pensiero anche su Valentino Rossi e sul futuro della MotoGp senza il 46: “Valentino verrà a vedere due o tre gare, il team VR46 sarà staccato da lui e sta perdendo visibilità. La Dorna ha vissuto sulle sue ali, lo ha cavalcato fino in fondo. Ma ora deve aprirsi, non deve fare l’errore di rimanere quella che è. In tal senso, la Formula 1 sta facendo un grande lavoro di marketing. Bisogna aprire le porte”, conclude Pernat.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pernat svela il retroscena di mercato: “Honda vuole uno tra Mir e Quartararo”

    ROMA – Honda è decisa a dare una sterzata in MotoGp, dopo un 2021 che definire negativo è poco. I gravi problemi di salute di Marc Marquez, che ha potuto disputare solo una manciata di gare, e di certo non al meglio della condizione, ha palesato ancora di più quanto la Scuderia giapponese fosse dipendente dalle prestazioni del maiorchino. Pol Espargaro ha cominciato a ottenere risultati poco più che decenti solo sul finale di stagione, e Stefan Bradl non poteva certo colmare il vuoto lasciato da Marquez. Ecco che Carlo Pernat, nello spazio “Bar Sport” organizzato da GPone, ha rivelato un retroscena di mercato in vista della stagione 2023: “Honda sta cercando disperatamente di prendere un pilota vincente. I nomi sono due: Quartararo e Mir, con quest’ultimo che è più fattibile perché costa di meno e può essere l’uomo giusto. Sarà una cosa molto veloce, penso che l’operazione potrà essere conclusa già a inizio Mondiale, o quasi”. 
    Pernat negativo sul recupero di Marquez 
    Pernat ha poi parlato delle condizioni di Marquez: “Vuola sapere se si potrà correre, non si sa niente sui tempi di recupero. Quando non si dice nulla vuol dire che le notizie sono negative; penso che non ci sarà ai test di Sepang di febbraio”. Il manager prevede un mercato infuocato anche per altre Scuderie: “Zarco e Miller al 99% andranno via. Jack è un bel cavallo su cui puntare, seppur con alti e bassi. La Yamaha invece è quella messa meglio, con Quartararo, Morbidelli e Razgatlioglu”. Infine, un pensiero anche su Valentino Rossi e sul futuro della MotoGp senza il 46: “Valentino verrà a vedere due o tre gare, il team VR46 sarà staccato da lui e sta perdendo visibilità. La Dorna ha vissuto sulle sue ali, lo ha cavalcato fino in fondo. Ma ora deve aprirsi, non deve fare l’errore di rimanere quella che è. In tal senso, la Formula 1 sta facendo un grande lavoro di marketing. Bisogna aprire le porte”, conclude Pernat.  LEGGI TUTTO