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    Carburanti, tutti i prezzi: gasolio meno caro della benzina

    Grazie un intervento, avvenuto lo scorso sabato, da parte di Tamoil sul prezzo raccomandato del prodotto (-1 centesimo), il Diesel è tornato a costare meno della benzina: una situazione che non avveniva da agosto 2022. Gli ultimi numeri sui prezzi dei carburanti rilevati da Quotidiano Energia hanno evidenziato questo dato, e non solo. LEGGI TUTTO

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    Benzina, Diesel e GPL, prezzi in aumento: ecco da quando

    Non soltanto l’inflazione e il problema di dover fare i conti per comprare i consueti regali di Natale. Per gli automobilisti italiani si prospettano delle festività ancora più complesse, per via delle ultime novità in materia di rincari dei carburanti. Perché dal 1° dicembre 2022 i prezzi di benzina, Diesel e GPL torneranno a salire, a causa della fine dello sconto di 30,5 centesimi al litro – il noto taglio delle accise – varato dal Governo Draghi e in un primo momento confermato dal Governo Meloni. Una mossa che aveva avuto l’effetto di abbassare i prezzi dei carburanti, mitigando le conseguenze dell’inflazione. Ma a partire dal 1° dicembre lo sconto di 30,5 cent per benzina e gasolio e di 10,3 cent al kg per il GPL passerà rispettivamente a 18,3 cent/litro e 6,2 cent/kg.
    Nel 2023 prezzi invariati o tornano gli sconti?
    La mente (e le tesche…) di molti automobilisti italiani è già proiettata al 2023: i costi rimarranno questi oppure si tornerà al famoso taglio delle accise come tutti i motorizzati d’Italia si augurano? La nuova legge di bilancio recentemente varata dal Governo Meloni non ne accenna, ma è ampiamente probabile che arriveranno nuovi, appositi, decreti.
    Fiat Panda e Lancia Ypsilon non saranno più disponibili a metano
    Naturalmente, allo stesso tempo andrà controllato l’andamento dei prezzi del petrolio, il vero ago della bilancia per capire (anche in anticipo) se arriveranno nuovi rincari per i carburanti.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click LEGGI TUTTO

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    Caro carburanti, accise giù e sconti dimezzati: ecco la data

    Associazioni dei consumatori e automobilisti insorgono, dopo aver appreso quanto contenuto nella bozza del nuovo decreto ministeriale recentemente stilato dal governo: lo sconto sul prezzo dei carburanti, a partire dal 1° dicembre 2022, si dimezzerà, passerà dagli attuali 25 centesimi a 15 cent, ovvero – con l’IVA – 18,3 cent in meno (finora erano 30,5 cent).
    Codacons: “Una misura assurda”
    In pratica, le accise sulla benzina passeranno a 578,40 euro fino al 31 dicembre 2022, mentre quelle sul Diesel passeranno, sempre fino a fine anno, a 467,40 euro per 1.000 litri. Si passerà così dall’attuale taglio di 25 centesimi che, comprensivo di IVA, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi, a un taglio di 15 centesimi, che con l’IVA si tradurrà in 18,3 centesimi in meno. La riduzione degli sconti non coinvolge gli autotrasportatori, che hanno altri regimi. “Si tratta di una misura assurda che avrà effetti diretti e indiretti pesantissimi sulle tasche degli italiani – tuona il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. In primo luogo la riduzione del taglio delle accise provocherà un rialzo immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro e una maggiore spesa pari a +6,1 euro a pieno, +146 euro annui a famiglia ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini. In secondo luogo, fatto ancora più grave, l’abbassamento del taglio dell’accisa produrrà pesanti effetti indiretti, con un aumento dei prezzi al dettaglio per i beni trasportati, considerato che l’85% delle merce in Italia viaggia su gomma. Ci saranno quindi conseguenze negative sull’inflazione, in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati”.
    Le dichiarazioni dell’Unione Nazionale Consumatori
    “Un atto da kamikaze. Un suicidio politico. Il Governo ha poche idee, ma confuse – dichiara Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Non ha ancora capito che bisogna far scendere l’inflazione e che per farlo si devono ridurre i prezzi dei beni energetici, ossia luce, gas e carburanti, senza i quali l’inflazione a ottobre sarebbe stata pari, secondo i dati Istat, al 5,9% invece che all’11.8%, ossia esattamente la metà. È vero che ora i prezzi sono a livelli ragionevoli, peccato che lo siano grazie ai 30,5 cent in meno decretati da Draghi. Con la riduzione del taglio da 30,5 a 18,3 cent, 15 cent di accise e 3,3 cent di Iva, il prezzo della benzina in modalità self service, considerando gli ultimi dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), supererebbe quota 1,8 euro, arrivando vicino a 1,9 euro al litro, esattamente a 1,893 euro al litro, mentre il gasolio sfonderebbe addirittura la soglia dei 2 euro, raggiungendo i 2,035 euro al litro”. “Tutto questo – conclude Dona – senza considerare che ci attendiamo per fine mese dei rialzi per via del calo della produzione di 2 milioni di barili di petrolio al giorno dei Paesi Opec+ scattato dal 1° novembre e che non ha ancora prodotto i suoi effetti nefasti”.
    Prezzi carburante in calo: diesel a quota 1,858 LEGGI TUTTO

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    Caro carburanti, gli italiani su Google cercano solo il “distributore più economico”

    Caro bollette, aumenti dei prezzi di benzina, gasolio, metano e GPL: una situazione che ha aggravato non poco la situazione economica di molte famiglie italiane. L’inflazione e il periodo di crisi che l’ha generata ha infatti cambiato le abitudini di molte persone quotidianamente alla ricerca del distributore più economico. Una tendenza, quest’ultima, confermata anche su Google. Gli esperti del portale web www.assicurazionionline.com hanno infatti analizzato, in base ai dati di ricerca di Google, che le ricerche online per la query “distributore più economico vicino a te” sono quadruplicate negli ultimi mesi: a dicembre 2021 come a gennaio 2022 le ricerche erano infatti circa 1.300 mensili (Google Italia), mentre ad agosto 2022 invece sono oltre 4.000 mensili.
    Come risparmiare sulla benzina: le app migliori
    Stando ai dati verificabili su Google Trends e su Google (analisi ricerche), a partire dall’estate c’è stata una vera e propria impennata nelle ricerche della parola chiave “benzinaio economico”. Inoltre, a partire da febbraio/marzo 2022, in concomitanza con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, si è verificato un boom di utenti alla ricerca di app capaci di localizzare il distributore di benzina più economico nelle vicinanze, come Osservaprezzi MISE, app ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, Fuelio, PrezziBenzina, iCarburante o Gaspal.Ci sono anche portali specializzati con prezzi di benzina, Diesel, GPL e metano, tra cui Prezzibenzina.it, tra i primi siti nati per trovare i distributori più economici grazie alle segnalazioni degli utenti, ma anche Benzinaitalia.com e Carburanti.mise.gov.it.Le più ricercate sono soprattutto le “pompe bianche”, ovvero i distributori no logo, che possono garantire prezzi bassi e sconti tutto l’anno. Questi benzinai privati, privi di insegne, si sono fatti apprezzare nel tempo sia per i prezzi, sia per la qualità del carburante. E, in questo periodo di rincaro carburante, per molti possono rappresentare una vera e propria salvezza.
    La spesa per l’auto aumenta di 324 euro
    Anche perché una famiglia italiana, al giorno d’oggi, per gestire la propria auto, è costretta a una spesa media di 324 euro in più all’anno, dato che l’aumento dei costi del carburante nel nostro Paese è tra i più alti in Europa, stando a quanto riportato dai dati della Commissione Europea e dei siti web delle stazioni di servizio. Il taglio delle accise adottato da parte dal Governo negli ultimi mesi è una soluzione temporanea e non definitiva: per abbassare definitivamente il prezzo del carburante servono altri provvedimenti.
    Carburanti, crescita preoccupante dei prezzi: benzina al self si attesta a 1,77 euro LEGGI TUTTO

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    La Polizia esaurisce i fondi, benzina troppo cara: “Guidate il meno possibile!”

    Dall’Italia agli Stati Uniti, l’aumento del prezzo dei carburanti coinvolge gli automobilisti di tutto il mondo, e non solo i comuni cittadini, ma anche la polizia. Il caso più eclatante si è registrato in Michigan, dove il prezzo medio di un gallone di benzina (circa 3,5 litri) è di ben 5,214 dollari (quasi 5 euro). Questo drastico aumento dei prezzi si ripercuote su tutti, compreso l’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Isabella, che ha rivelato di aver esaurito i fondi messi a bilancio per il carburante.
    Prezzi dei carburanti alle stelle: anche l’Italia sta pagando la guerra in Ucraina
    “Non ci sono più soldi per il carburante”
    Michael Main, Sceriffo della Contea di Isabella, ha infatti dichiarato di essere stato costretto a dare istruzioni agli agenti di “cercare di gestire tutte le chiamate accessibili al telefono”: in pratica, rispondere alle chiamate di persona per evitare così il più possibile di guidare. Main ha comunque aggiunto che, nonostante le mosse per risparmiare sul budget, la sicurezza dei cittadini rimarrà l’obiettivo primario.
    Lavorare con una Dodge Charger non aiuta…
    Ma nonostante le rassicurazioni, sembra che l’Ufficio dello Sceriffo sia stato sommerso da commenti negativi sui social, dato che la sua pagina Facebook è stata apparentemente cancellata. I cittadini sono senz’altro preoccupati. Anche perché i poliziotti di Isabella non guidano esattamente un’utilitaria, bensì una Dodge Charger Pursuit, una berlina “cattivissima” con un motore V6 da 3,6 litri. Si capisce come, al giorno d’oggi, mettere benzina a quell’auto rappresenta un vero e proprio investimento economico. 
    Addio auto benzina, Diesel e GPL entro il 2035, la protesta dei Costruttori: “Troppo presto” LEGGI TUTTO