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    A Monaco obbligatoria la doppia sosta. Attenti a furbetti e penalità

    Al Gran Premio di Monaco F1 2025 sarà obbligatoria la doppia sosta in gara. Attenti però ai furbetti e possibili penalità.

    Il Gran Premio di Monaco rappresenta uno degli eventi più iconici e prestigiosi del calendario di Formula 1, non solo per la sua storia, ma anche per il fascino unico che lo circonda.
    Strade strettissime, curve anguste, salite, discese e la celebre galleria che termina sul lungomare: questi gli elementi che fanno di Monte Carlo un circuito unico nel suo genere. Qui, la precisione conta più della potenza e il margine d’errore è praticamente nullo.
    Dal punto di vista tecnico, è una delle gare più complesse: le monoposto sono configurate con il massimo carico aerodinamico, ma con così poche possibilità di sorpasso, la qualifica diventa spesso decisiva per il risultato finale. In definitiva, Monaco è molto più di una semplice gara: è un simbolo, un palcoscenico dove si celebra l’essenza più pura e spettacolare della Formula 1.
    Le mescole scelte da Pirelli per Monaco
    Per la seconda gara consecutiva, Pirelli ha selezionato le tre mescole più morbide della gamma 2025. Così come a Imola la settimana scorsa, la C4 sarà la Hard, la C5 la Medium e la C6 la Soft, con le prime due obbligatoriamente disponibili per la gara.
    Obbligatorio effettuare almeno due pit-stop
    Il fine settimana vedrà l’introduzione di un’importante novità regolamentare, ad hoc per questo appuntamento. Infatti, in gara sarà obbligatorio effettuare almeno due pit-stop.
    L’obiettivo della FIA e della Formula 1 è quello di cercare di rendere un po’ più movimentata una gara tradizionalmente molto lineare e monotona, come ad esempio accaduto nel 2024.
    Il nuovo format prevede, come corollario, l’aggiunta di un set di Full Wet per pilota alla dotazione standard di due, proprio al fine di consentire l’implementazione della doppia sosta anche in caso di gara che richieda l’utilizzo delle gomme da bagnato estremo.

    Sarà interessante vedere come le squadre lavoreranno nella preparazione della strategia di gara. Ad esempio, il fatto che non siano state prescritte le finestre dei pit-stop potrebbe offrire delle opportunità per qualche pilota, che magari partirà nelle retrovie, per guadagnare terreno sfruttando al massimo la possibilità di girare con la pista libera davanti a sé.
    Il doppio pit-stop azzererà ogni eventuale problema legato al degrado degli pneumatici, peraltro tradizionalmente molto ridotto su questo tracciato. Ciò potrebbe anche creare le condizioni per un utilizzo della Soft, in caso di un secondo pit-stop molto ritardato o di un’eventuale neutralizzazione nelle ultime battute.
    Qualche “furbetto” potrebbe smarcare una prima sosta al primo giro della gara, per poi attendere una safety car per effettuare il secondo stop. Vedremo!

    Monaco, doppia sosta: cosa dice il regolamento sportivo
    Il regolamento sportivo è stato recentemente modificato per permettere l’introduzione dell’obbligo di due pit-stop in questo Gran Premio. L’articolo interessato è il 30.5 comma m, che riportiamo parzialmente di seguito, adattando il testo per una maggiore comprensione.
    “(…) Per la gara di Monaco, ogni pilota deve utilizzare almeno tre set diversi di pneumatici (da asciutto o da bagnato). Nel caso non abbia utilizzato gomme intermedie o wet in gara, ciascun pilota deve utilizzare almeno due diverse specifiche di pneumatici slick, di cui almeno una deve essere tra le specifiche obbligatorie da asciutto (Hard o Medium). La mancata osservanza di tali requisiti comporterà la squalifica del pilota, a meno che la gara non venga sospesa e non possa essere ripresa. In quest’ultimo caso, trenta secondi saranno aggiunti al tempo totale di ogni pilota che, quando richiesto, non abbia utilizzato almeno due specifiche di pneumatici slick durante la gara, oppure che non abbia utilizzato almeno tre set di pneumatici durante la gara. Inoltre, ulteriori trenta secondi saranno aggiunti al tempo totale di ogni pilota che abbia utilizzato un solo set di pneumatici durante la gara”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | A Imola debutta la Pirelli C6, la mescola più morbida

    Al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola debutta la Pirelli C6, ovvero la mescola più morbida della gamma PZero.

    Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy si svolge sul tracciato di Imola, intitolato alla memoria di Enzo Ferrari e di suo figlio Dino.
    L’appuntamento di Imola vedrà il debutto in gara della nuova mescola Pirelli C6. Il fornitore italiano ha infatti selezionato per questo fine settimana la terna più morbida possibile offerta dalla gamma 2025, composta appunto dalla C4 come Hard, la C5 come Medium e, appunto, la C6 come Soft. Sarà la prima volta che i piloti proveranno questa mescola con le vetture di questa stagione, visto che ai test del Bahrain nessuno la utilizzò.
    Omologata per essere utilizzata su tracciati a bassa severità, la C6 potrà così offrire un ulteriore step in termini di aderenza sul giro secco, approfittando anche di un asfalto che ha una rugosità inferiore alla media. Sarà difficile vederla impiegata anche in uno stint della gara ma i dati raccolti ad Imola, uniti a quelli che arriveranno nelle gare di Monte Carlo e Montreal, serviranno ai tecnici della P lunga per valutarne l’utilizzo in altri Gran Premi nella seconda parte della stagione.

    Il tracciato e la gestione delle gomme
    L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola rappresenta uno dei tracciati più iconici e tecnici dell’intero calendario di Formula 1. Situato nel cuore della Motor Valley italiana, il circuito si sviluppa su una lunghezza di 4,909 chilometri, con 19 curve (dieci a sinistra e nove a destra) da affrontare in senso antiorario: una rarità nel panorama del mondiale. È un tracciato “old school”, caratterizzato da una carreggiata piuttosto stretta, cordoli alti e aggressivi, dislivelli naturali e una successione di curve che alternano frenate impegnative a tratti guidati.
    La gestione delle gomme è influenzata dalle frequenti accelerazioni e frenate, con un carico medio basso sui pneumatici e un degrado generalmente contenuto. Tuttavia, i cordoli pronunciati possono aumentare le sollecitazioni meccaniche, specialmente sulle sospensioni e sulle coperture. Le opportunità di sorpasso sono limitate, rendendo la qualifica e la strategia di gara elementi decisivi. LEGGI TUTTO

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    Le mescole Pirelli per Miami, uno step più morbido rispetto al 2024

    La terna di mescole selezionata da Pirelli per il Gran Premio di Miami è la stessa utilizzata due settimane fa in Arabia Saudita: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Così come avvenuto a Jeddah, anche in questo caso si tratta di uno step più morbido rispetto alla stagione precedente.

    Il tracciato di Miami è stato costruito attorno all’Hard Rock Stadium ed è caratterizzato da un asfalto molto liscio che sottopone quindi i pneumatici a forze longitudinali e laterali medio-basse. Il degrado termico, anche in virtù di temperature prevedibilmente molto elevate – lo scorso anno si superarono sull’asfalto i 55° C -, sarà un fattore determinante.
    L’asfalto è stato rifatto nel 2023 ed è soggetto, come accade nei tracciati che vengono allestiti ad hoc per un Gran Premio, ad un progressivo e significativo aumento dell’aderenza man mano che le vetture girano in pista: in quest’occasione, ci sono due serie di supporto come la F1 Academy e la Porsche Carrera Cup North America.
    Mescole Pirelli Miami: così nel 2024
    Il Gran Premio di Miami è tradizionalmente una gara su una singola sosta e così è stato anche lo scorso anno.

    Per il primo stint è stata preferita la Medium (15 piloti su 20) per poi passare alla Hard, con soltanto un paio di scelte a favore della Soft, che ha comunque mostrato un livello di degrado relativamente ridotto.

    Tutte e tre le mescole – allora C2, C3 e C4 – hanno avuto differenze di prestazione piuttosto contenute. Sulla strategia – non in termini di sosta ma di finestra per il pit-stop – hanno influito una prima VSC poi trasformatasi in neutralizzazione piena. Sarà interessante vedere se lo spostamento verso un tris di mescole più morbido potrà avere un impatto sulle strategie, aprendo eventualmente la porta alla doppia sosta.
    Così come a Jeddah, anche a Miami ci saranno tre zone DRS al termine delle quali ci saranno anche le migliori opportunità di sorpasso della pista. Si possono raggiungere velocità di punta molto elevate sfruttando scia e DRS: nel 2024 Lance Stroll (Aston Martin) in gara arrivò a 355 km/h.
    Mescole Pirelli Miami – ANTEPRIMA LEGGI TUTTO

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    F1, A Suzuka una pista riasfaltata e pneumatici sotto stress

    Il tracciato di Suzuka, teatro del prossimo Gran Premio di Formula 1, è uno dei circuiti più severi per i pneumatici. Inoltre, il tratto di pista più impegnativo ha anche un nuovo asfalto.

    La terza gara del campionato F1 2025 vedrà il debutto stagionale della C1, la mescola più dura della gamma 2025, che sarà accompagnata dalla C2 e dalla C3. Del resto, il tracciato di Suzuka è uno dei più severi per i pneumatici nel calendario iridato ed è tradizione che Pirelli selezioni per questo appuntamento il tris di mescole più duro.
    Una novità rispetto all’edizione dello scorso anno
    Innanzitutto, l’asfalto, rifatto per una parte significativa del tracciato: dall’uscita dell’ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di un tratto importante perché comprende curve a media e alta velocità, anche a lunga percorrenza, come le prime due in fondo al rettilineo di partenza, e sulle quali le gomme vengono stressate in maniera significativa.

    Le F1 2025 più veloci di 1″5
    Le simulazioni della vigilia – realizzate sulla base dei dati forniti dalle squadre – indicano un miglioramento dei tempi sul giro, dovuto alla combinazione fra l’effetto del nuovo asfalto in termini di grip e il progresso prestazionale delle vetture 2025, valutabile attorno al secondo e mezzo, un dato che sarà verificato già il venerdì nelle prime due ore di attività di pista.
    Il tracciato di Suzuka
    La pista di Suzuka è una delle più affascinanti ed impegnative di tutto il calendario iridato, nonché l’unica ad avere la forma di un otto. Di proprietà della Honda – che nella città della prefettura di Mie costruì nel 1960 una delle sue principali fabbriche sul territorio giapponese – è ritenuto una sfida sia in termini di guida che di rendimento delle monoposto. Il tracciato, lungo 5,807 chilometri, comprende 18 curve – alcune sono entrate nella storia di questo sport come le Esse del primo settore o la mitica 130R – ed è rimasto sostanzialmente inalterato nel corso dei decenni.
    Oltre alla già citata novità relativa al manto stradale, altri piccoli ritocchi sono stati apportati rispetto allo scorso anno, con alcuni cordoli e aree erbose che sono stati modificati. I cambiamenti più significativi hanno interessato la curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito con un cordolo doppio più alto, e le curve 2, 7, 9, 14 e 17, dove le aree esterne in erba sintetica sono state sostituite con della ghiaia. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Cina: la terna di mescole Pirelli per Shanghai

    La terna di mescole nominate da Pirelli per il Gran Premio della Cina è la stessa del 2024: C2 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. Le ultime due sono state protagoniste lo scorso fine settimana a Melbourne mentre la prima è stata utilizzata in maniera estensiva durante i tre giorni di test in Bahrain alla fine di febbraio.

    Rispetto allo scorso anno va considerato però che tutte le mescole sono nuove e, in particolare, la C2 risulta essere più morbida e, quindi, più vicina alla C3 rispetto al passato.
    Un fattore importante da tenere presente durante il fine settimana saranno le temperature. Per la prima volta Shanghai ospita il Gran Premio nel mese di marzo, quando la temperatura media raramente supera i 18 °C. Peraltro, le previsioni per questa settimana vedranno un significativo rialzo oltre i 20 °C proprio a cominciare da venerdì, con una massima di 26 °C prevista per sabato; quindi, sensibilmente più calde del solito e abbastanza simili a quelle, ad esempio, registrate lo scorso anno, quando la gara si disputò nella terza settimana di aprile.

    Un weekend pieno di sfide e novità in Cina
    Una pista completamente riasfaltata e una sola ora di prove libere per scoprire se le caratteristiche saranno mutate rispetto al passato. La diciottesima edizione del Gran Premio della Cina pone subito già alla seconda gara delle sfide particolari non soltanto per squadre e piloti ma anche per la Pirelli. L’estate scorsa sul tracciato e sulla pit-lane dello Shanghai International Circuit è stato steso un nuovo manto stradale che è stato utilizzato solamente poche volte nella parte finale del 2024 e dovrebbe essere più liscio rispetto al precedente. Questo fine settimana ci sarà il primo evento in calendario al SIC nel 2025 quindi è lecito aspettarsi una pista che si evolverà molto rapidamente.

    Peraltro, l’appuntamento di Shanghai sarà, com’era accaduto nel 2024, anche quest’anno il primo con il formato Sprint, che prevede una sola sessione di prove libere il venerdì. Ci saranno quindi solamente sessanta minuti per trovare il miglior assetto delle vetture e valutare il diverso rendimento delle mescole in termini di prestazione sulla lunga distanza, anche se la gara corta del sabato rappresenta comunque un ottimo banco di prova per valutarne appieno almeno una. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1 2025 | Pirelli, le mescole per Melbourne e una novità sul podio

    La settantacinquesima edizione del Campionato del Mondo di Formula 1 partirà dall’Australia, precisamente dall’Albert Park di Melbourne, capitale dello Stato di Victoria, dove è stato allestito un circuito cittadino semipermanente.
    L’appuntamento australiano sarà il primo di 24 tappe che porterà la Formula 1 in cinque continenti dal prossimo fine settimana fino a quello del 5-7 dicembre.
    Australia F1 2025: Pirelli, le mescole
    Dopo l’“ammorbidimento” dello scorso anno, Pirelli ha confermato per la prima gara del 2025 la terna composta da C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Rispetto ad un anno fa, si tratta peraltro di un’evoluzione del prodotto, sia in termini di costruzione che di caratteristiche delle mescole. La prima è stata leggermente modificata per adeguarsi ai maggiori carichi aerodinamici che saranno generati dall’ultima versione delle monoposto di questa generazione. Per quanto riguarda le seconde, nello specifico la C3, la più versatile in termini di bilanciamento e degrado, è restata sostanzialmente simile alla versione omologata nelle ultime due stagioni; sulla C4 si è lavorato per ridurre la possibilità di formazione del graining sulla superficie del battistrada e il degrado, così com’è stato fatto sulla C5 cercando di creare così le condizioni per un ampliamento del suo utilizzo in gara.
    Nei recenti test prestagionali in Bahrain, la C3 è stata la mescola più usata (più dei due terzi del chilometraggio complessivo). Squadre e piloti hanno quindi una grande quantità di dati a disposizione su questa gomma, peraltro rimasta abbastanza simile all’anno scorso, ma va considerato che l’asfalto di Sakhir ha caratteristiche molto diverse rispetto a quello dell’Albert Park: non è infatti un caso che in Australia la C3 sia la Hard mentre in Bahrain sarà la Soft.

    Una novità sul podio
    Pirelli Cap – creditrs: PirelliIl podio del Gran Premio d’Australia segnerà il debutto della collaborazione fra Pirelli Design e Denis Dekovic, un designer di fama mondiale che realizzerà quattordici edizioni dell’iconico Pirelli Podium Cap indossato dai primi tre classificati di ogni appuntamento del Mondiale di F1.
    Parola chiave: GRAINING
    Il graining è un termine utilizzato nel mondo delle corse automobilistiche per descrivere un fenomeno che si manifesta sulla superficie delle gomme. Quando la superficie dei pneumatici è sottoposta a sollecitazioni che raggiungono i valori limite di rottura della mescola, si formano delle microfratture che inducono un’irregolarità superficiale sul battistrada, con creste e valli che possono variare di profondità a seconda delle severità del fenomeno.
    L’effetto del graining è una riduzione del grip della mescola e può influenzare significativamente la prestazione del veicolo sia a centro curva, sia nelle fasi di trazione e di frenata. Il graining è più comune in condizioni di bassa temperatura dell’asfalto o quando i pneumatici non sono nella loro finestra di temperatura ottimale per l’aderenza. Può anche essere influenzato dal disegno del circuito, dallo stile di guida e dalla configurazione della vettura. La gestione del graining è molto importante per la strategia di gara, poiché influisce sul degrado e sull’usura dei pneumatici e, di conseguenza, sulla performance complessiva della monoposto. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, Pirelli: le scelte e le novità per i primi 5 Gp dell’anno

    Pirelli ha confermato oggi la selezione delle gomme da asciutto per i Gran Premi di Giappone, Bahrain e Arabia Saudita. Dopo che per le prime quattro gare la scelta della tipologia di mescola ha ricalcato quella dello scorso anno, ecco che per il quinto appuntamento del campionato 2025 arriva la prima novità. Per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che si disputerà sul circuito cittadino di Gedda dal 18 al 20 aprile, sarà protagonista un tris di uno step più morbido rispetto al 2024: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft.
    “Sulla base dell’esperienza dello scorso anno e sulle indicazioni raccolte nella fase di sviluppo delle nuove mescole abbiamo voluto andare in questa direzione con l’obiettivo di mettere a disposizione delle squadre e dei piloti un ventaglio di strategie più ampio”, ha spiegato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport che poi ha anche aggiunto: “Nel 2024, una neutralizzazione nei primi giri aveva spinto 14 dei piloti partiti con la C3 che era la Medium (18 su 20) a passare subito alla C2, all’epoca la Hard, mantenuta poi fino alla fine. Con un tris più morbido pensiamo appunto che si possano creare condizioni tali per cui ci possa anche essere un mix fra strategie ad una o due pit-stop”.

    La gara di Gedda quest’anno si svolgerà nel terzo fine settimana di aprile mentre le quattro edizioni passate si sono tenute una volta a dicembre (quella inaugurale del 2021) e tre a marzo.
    Suzuka e Sakhir sono due fra le piste tradizionalmente più severe per i pneumatici: la prima per le forze laterali cui sono sottoposti nei vari curvoni veloci che caratterizzano l’unico circuito a forma di otto del Mondiale, la seconda per il degrado termico generato dall’asfalto. Naturale quindi mantenere per questi due appuntamenti il tris di mescole più duro della gamma (C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft). Visto che a Melbourne (C3, C4, C5) e a Shanghai (C2, C3 e C4) sono state confermate le scelte del 2024, soltanto una mescola della nuova gamma, la debuttante C6, mancherà all’appello in questo scorcio iniziale di stagione.

    F1 2025, Pirelli: Giappone

    F1 2025, Pirelli: Bahrain

    F1 2025, Pirelli: Arabia Saudita LEGGI TUTTO

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    Bahrain, Test F1: Pirelli porta sei mescole. Quali gomme useranno i 10 team

    Le mescole a disposizione dei Team – Infografica by Pirelli

    L’attesa è finita: da oggi il circuito di Sakhir ospiterà l’unica sessione di test ufficiali prima del via della stagione 2025 di Formula 1. Sarà l’unica occasione per vedere a confronto le dieci nuove monoposto prima che a Melbourne il prossimo 14 marzo il semaforo in fondo alla pit-lane diventi verde per dare il via alla sessione di prove libere del Gran Premio d’Australia, iniziando così il primo dei 24 eventi in calendario.
    Tre giorni di test, per un totale di 24 ore in pista – dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, ora italiana – che inizieranno a delineare i primi equilibri della stagione.
    Il test sarà anche l’occasione per vedere all’opera tutto il range delle gomme che Pirelli ha omologato per il 2025. Le costruzioni sono state leggermente modificate per adeguarsi ai maggiori carichi aerodinamici che saranno generati dall’ultima versione delle monoposto di questa generazione. Sono state sei le mescole omologate, tutte presenti a Sakhir, e potranno essere identificate come segue: C1 con le scritte Pirelli e P Zero in bianco ma senza parentesi; C2 con le scritte e le parentesi in bianco; C3 con le scritte in giallo, senza parentesi; C4 con le scritte e le parentesi in giallo; C5 con le scritte in rosso, senza parentesi; C6 con scritte e parentesi in rosso. Intermedie e gomme da bagnato mantengono i classici colori, rispettivamente verde e blu.
    Nella stagione che sta per cominciare farà il suo debutto la C6 – collocata quindi, in base al sistema di nomenclatura adottato da Pirelli ormai da diversi anni, all’estremità più morbida della gamma – che potrà essere utilizzata in occasione dei Gran Premi che si disputano sui circuiti cittadini e su quelli che, per le loro caratteristiche, sottopongono i pneumatici ad un basso livello di energie. Per quanto riguarda le altre mescole, la C1 rimane come nel 2024, la più dura ed è rimasta molto vicina a quella usata lo scorso anno mentre la C2 è stata posizionata più verso la C3, la più versatile in termini di bilanciamento e degrado e restata sostanzialmente simile alla versione omologata nelle ultime due stagioni; sulla C4 si è lavorato per ridurre la possibilità di formazione del graining sulla superficie del battistrada e il degrado, così com’è stato fatto sulla C5 cercando di creare così le condizioni per un ampliamento del suo utilizzo in gara.

    Per l’appuntamento di Sakhir ogni squadra ha potuto scegliere fino a 35 set di gomme, di cui 30 verranno effettivamente montati sui cerchi per essere impiegati in pista. Dall’analisi delle selezioni emergono alcune indicazioni interessanti. Su una pista storicamente molto severa per i pneumatici – tradizionalmente per il Gran Premio del Bahrain si scelgono le tre mescole più dure – la C3 è nettamente la mescola preferita, anche perché quasi certamente sarà quella più selezionata più frequentemente durante l’arco del campionato: è stato così nel 2024 anche se quest’anno, in presenza di sei mescole, potrebbero esserci dei Gran Premi dove non sarà presente. La Mercedes è la squadra che ha scelto più set di C3 (27), la Williams si trova all’estremo opposto con solamente 15 treni di questa mescola selezionati. Queste due squadre si invertono le posizioni per quanto riguarda la C2: 12 set scelti dal team di Carlos Sainz e Alexander Albon, solamente due a disposizione di George Russell e Kimi Antonelli.I set selezionati dai 10 team – Infografica: Pirelli
    Ferrari e Williams hanno selezionato tutte e sei le mescole, anche se entrambe avranno a disposizione soltanto un set di C5 e uno di C6 ciascuna, mentre Aston Martin e Alpine hanno ristretto le loro possibilità alle tre mescole più dure. Infine, da segnalare che due team, Aston Martin e Haas, hanno voluto cautelarsi contro ogni evenienza meteorologica, optando di inserire nella rosa a disposizione delle gomme non slick: tre set di intermedie per la squadra inglese, uno di intermedie e uno di wet per quella americana. Al momento, le previsioni di Meteo France – l’azienda che fornisce il servizio meteo per la FIA – per la tre giorni di Sakhir non indicano alcuna possibilità di precipitazioni piovose.
    Occhi puntati sulla pista di Sakhir: la stagione 2025 inizia qui! LEGGI TUTTO