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    Sir Safety Conad Perugia, Dragan Travica: ‘Modena viene da una sconfitta e sicuramente avrà grande voglia di rivalsa’

    Sir Safety Conad Perugia da oggi al lavoro a Pian di Massiano, dopodomani si recupera la gara valida per la nona di andata contro gli emiliani di coach Giani. Rientrati ieri dalla trasferta di Vibo, i Block Devils ripartono subito per una settimana molto impegnativa con il primo step giovedì sera quando al PalaBarton arriverà […]
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    Volley Champions Maschile: diretta streaming Trentino vs Lokomotiv Novosibirsk 1/12/2020

    Inizia oggi 1 dicembre la tre giorni alla BLM Group Arena di Trento. Si tratta del primo dei due concentramenti della Pool E della Main Phase di CEV Champions League. Dopo aver superato i due turni preliminari, la Trentino Itas affronterà fra le mura amiche la Lokomotiv Novosibirsk (oggi a partire dalle ore 16, diretta […]
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    Champions League pallavolo femminile, la bolla a Scandicci: si parte col derby tutto italiano

    Champions League pallavolo femminile, la bolla a Scandicci inizierà oggi martedì 1 dicembre con un derby tutto italiano, Scandicci-Busto Arsizio. Dopo la tre giorni di Novara, toccherà questa volta alla città toscana ospitare il girone di andata con partite tutte da vedere concentrate tra oggi e giovedì. Il Pool in questione è quello A che oltre alle due squadre italiane è composto dalle tedesche del Palmberg Schwerin e dalle polacche del Develpores SkyRes Rzeszow .
    Questo il programma completo :
    Martedì 1 dicembre ore 17,30 : Scandicci-Busto ArsizioMartedì 1 dicembre ore 20,30: Schwerin-Rzeszow
    Mercoledì 2 dicembre ore 17,30: Schwein-ScandicciMercoledì 2 dicembre ore 20,30: Rzeszow-Busto Arsizio
    Giovedì 3 dicembre ore 17,30: Busto Arsizio-SchwerinGiovedì 3 dicembre ore 20,30: Scandicci-Rzeszow
    La condizione delle italiane
    Un giorone tutto da seguire visto che al naturale spettacolo e fascino della Champions League pallavolo femminile si aggiunge quello di un derby tutto italiano. Opposto il percorso che ha accompagnato nelle ultime settimane le due squadre a questo girone. Scandicci si trova nelle zone alte di classifica nel campionato italiano , le ragazze di coach Massimo Barbolini hanno fatto bene nel complesso , 24 punti e quarto posto in classifica ad un solo punto dalla coppia Novara-Monza che segue la lanciatissima Conegliano leader della Regular Season fino ad ora.Completamente diversa la situazione per Busto Arsizio che ha attraversato un periodo nero reso meno duro dall’importantissima vittoria al tie-break ottenuta sabato sera dalla farfalle sul campo di Perugia. Due punti che hanno mosso la classifica, le lombarde attualmente sono a quota 10 anche se con altre partite da recuperare, ma soprattutto dato morale proprio a ridosso dell’inizio della bolla. Coach Fenoglio ha schierato contro Perugia la giovanissima palleggiatrice Bonelli che sembra abbia fatto girare meglio la squadra rispetto a Poulter , scopriremo le scelte del coach.La speranza ovviamente è che le due squadre italiane possano affrontare al meglio questo girone di Champions League pallavolo femminile, si aprirà proprio con il derby.Lo spettacolo è assicurato e la curiosità nel vedere chi tra le due la spunterà è tanta.Nella  bolla ospitata a Novara le piemontesi hanno fatto benissimo centrando tre vittorie in altrettante partite contro Kazan Olomouc e Chemik Police. Un tris di successi che rilancia Novara anche in chiave campionato nella rincorsa alle pantere.La massima competizione europea per club esercita sempre un grande fascino, chissà che una squadra dal grande blasone come Busto Arsizio possa ricaricarsi su questo importante palcoscenico e che Scandicci confermi quanto di buono fatto vedere nelle ultime edizioni. Sulla panchina toscana un mago della Champions che ne ha vinte addirittura quattro, forse la sua grande esperienza tornerà utile.

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    “Atleti al tuo fianco”, Vermiglio: “Per ritrovare me stesso sono tornato a Messina”

    Di Redazione
    Si può dialogare di momenti di vita sportiva per offrire spunti di riflessione sulle difficoltà di chi combatte contro il cancro? Questa è la scommessa che offre il progetto “Atleti al tuo fianco”, guidato dal dottor Alberto Tagliapietra, medico chirurgo con DAF in psico-oncologia e patrocinato dall’associazione Arenbì Onlus. Prende parte a questa iniziativa Valerio Vermiglio, palleggiatore della Nazionale Italiana di pallavolo, Oro in World League e agli Europei, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004.Valerio, con Atleti al tuo fianco la tua esperienza nella pallavolo si mette al servizio delle famiglie che affrontano un tumore maligno: insieme rifletteremo su alcune situazioni del volley soffermandoci però prima sulle emozioni della vita quotidiana in un percorso oncologico, il tutto avvicinato dal potere delle metafore. Prima di ogni altra cosa però, raccontaci qualche elemento in più di te e della tua personale vita di ogni giorno. “La mia quotidianità è essere ripartito da zero, dopo un matrimonio che non si è rivelato felice come quando, da giovane e forse in un approccio più superficiale, mi era sembrato di viverlo. Ma quando una scelta porta incomprensione, sofferenze e disagi, credo sia stato giusto rimetterla in discussione, pur con le grandi sofferenze che questo comporta. Per ripartire e ritrovare me stesso sono tornato a Messina, dove sono nato e da dove tutto è partito, mi sono ricongiunto con la mia famiglia originaria e, passo dopo passo, mi sono trovato a ricostruire tutto partendo da capo. Mi sono dovuto prima di tutto prendere cura di me stesso, ferito e deluso, da guarire nei confronti dell’approccio stesso alla vita; adesso sono qui, in un percorso profondo, legato alle mie radici, costruendo un presente che sia d’appoggio e di slancio per la mia vita futura”.
    La famiglia e le distanze sono un aspetto delicato della vita in oncologia. Si vivono ricoveri lontani, ci si separa, ci si pensa senza potersi abbracciare, condizione che in questo 2020 abbiamo conosciuto tutti. Ma a volte un messaggio, un biglietto, anche un oggetto con sé possono far molto per sentirsi vicini mentre la distanza mantiene separati. Guardando la tua carriera sportiva si rimane colpiti dalla distanza che spesso ha coinvolto la tua vita: sei partito da Messina, sei andato a Treviso giovanissimo, hai giocato in molte squadre e hai girato l’Europa. C’è stato qualcosa che nel tuo percorso di affermazione individuale itinerante tu hai sempre desiderato portare con te, che ti facesse sentire il legame con le tue radici e con la tua città di partenza? “Sicuramente il pallone. L’ho portato con me addirittura durante alcuni tornei con la Nazionale: lo portavo anche a letto quando dormivo, e in un qualche modo riusciva ad infondermi un senso di sicurezza. Fin da bambino ho sempre vissuto di sport: praticavo il calcio, oltre alla pallavolo. Sono cresciuto in oratorio perché frequentavo le scuole dai Salesiani e quello era il mio ambiente quotidiano. Oltre al pallone ho sempre portato con me la mia idea di ambiente familiare, tant’è che in tutte le squadre in cui sono stato ho sempre cercato di instaurare rapporti di amicizia veri e solidi. Mi considero una persona emotiva e passionale, e per questo motivo le i miei stati d’animo li ho sempre espressi in maniera molto chiara ed evidente. Durante l’infanzia sono stato un bambino iperattivo, ma siccome negli anni passati nei confronti di queste diagnosi non c’era l’attenzione che c’è oggi, alcune cose di me le ho scoperte solo negli anni più recenti, lavorandoci con uno psicologo. Probabilmente anche a causa di questo mio temperamento ho sempre ricercato il calore familiare ovunque io andassi”.
    Spesso ad un malato oncologico capita di vivere il senso del dovere di guarire, come una sorta di missione per dare speranza costante e gioia finale a tutte le persone che lo circondano. Questa condizione però, all’interno di un percorso dall’andamento alterno tra miglioramenti e passi indietro, rischia di schiacciare l’animo umano in una responsabilità non così reale, che rischia di scaturire in profonda frustrazione e senso di colpa. L’equipe medica ha il dovere di offrire le migliori possibilità di guarigione e di qualità di vita, il paziente non ha la responsabilità della vittoria finale. Guardando alla tua storia si può notare che hai vinto tanto, giocando spesso in squadre costruite esattamente per vincere: dentro di te, ti sei mai sentito in qualche modo schiavo del traguardo della vittoria e in colpa per non essere riuscito a vincere? “È un tema interessante, sicuramente mi è capitato di sperimentare questa sensazione. Soprattutto nella vita al di fuori del campo di gioco però ho scoperto che il rimedio ai sensi di colpa, al fallimento e alle piccole e grandi sofferenze è dare il massimo a prescindere dal risultato che otterrai, procedendo un passo alla volta. Quando ti sembra di non avere più nulla per cui valga la pena sorridere è essenziale imparare a gioire delle piccole cose. Questo aspetto paradossalmente l’ho vissuto più nella vita di tutti giorni che durante i momenti agonistici, in quanto dare tutto ciò che avevo per la pallavolo era ciò che sono sempre stato abituato a fare. Ho sempre avuto l’impressione di trasformarmi quando scendevo in campo: se abitualmente sono una persona riservata e che non ama la luce dei riflettori, quando la partita iniziava diventavo vulcanico e accentratore. Altro aspetto determinante per me è stata la riscoperta della fede, che ha acquisito progressivamente sempre più importanza, che mi ha insegnato a gustare la vera gioia delle cose semplici, come un rapporto di amicizia recuperato. In generale direi che la via d’uscita dal vicolo cieco dell’autocommiserazione e dei sensi di colpa è il focalizzarsi sul momento presente, staccandosi completamente da quello che potrebbe essere il domani, sul quale nessuno di noi ha garanzie: tre minuti di gioia vera che riempie il cuore valgono molto più di 24 ore di sofferenza, che alla lunga ha il potere di consumarti anche fisicamente. C’è sempre un buon motivo per gioire quando la mattina ci svegliamo”.
    La mente è il centro di controllo del nostro corpo: il nostro modo di pensare è direttamente legato al nostro sistema nervoso centrale e alla trasmissione degli impulsi nervosi. Circondarsi di piccole cose belle anche in periodi difficili aiuta a sentirsi meglio, a pensare meglio e ad offrire al nostro corpo stesso impulsi migliori. Tu sei stato, nell’ambiente della pallavolo, uno dei migliori a mostrare l’abbinamento esistente tra la capacità delle mani e quella della mente, in particolar modo con quel meraviglioso spettacolo che offrivi nel non far mai capire quale fosse il tempo della tua decisione. Raccontaci però quanto il tuo palleggio fosse così fulminante e preciso per il potere della mente e quanto per la capacità delle mani. “Fin da piccolo ho avuto l’impressione che le cose difficili mi riuscissero molto facili mentre quelle facili mi rallentassero più del dovuto. Il fatto di essere iperattivo mi rendeva difficile affrontare le cose passo dopo passo. La gioia e la passione che ho messo nel gioco mi ha sempre contraddistinto e faceva sì che, durante la partita, io fossi portato a prendere determinate decisioni su una giocata all’ultimo momento, addirittura cambiandole anche all’ultimo secondo, perché attivavo quel qualcosa che era solo emozione e gioia allo stato puro! Questa velocità aumentava sempre di più fino a farmi perdere il controllo, soprattutto da ragazzo. L’avere conosciuto allenatori molto preparati, tra cui sicuramente Daniele Bagnoli, mi ha permesso di lavorare su questa mia irrazionalità di fondo e, mediante lunghissimi allenamenti, sono riuscito a raggiungere una maggiore consapevolezza e a maturare molto dal punto di vista emotivo e razionale. Al tempo stesso, quando ho perso la gioia di giocare a causa di quanto stessi vivendo nella mia vita privata, anche questa mia capacità si è molto ridotta. Però, rispondendo alla domanda, credo che il tutto richieda un lavoro per equilibrare le diverse componenti in causa: sicuramente il tocco delle mani è fondamentale, in un abbinamento tra talento e allenamento, ma la mente non può perdere la sua capacità decisionale, anche nella sua componente di istinto che resta uno strumento irrinunciabile ma che non deve diventare l’arma dominante”.
    Nella lotta contro il cancro focalizzarsi sugli obiettivi primari è importante, ma alcune volte per questo si trascurano elementi secondari molto importanti per la qualità della vita quotidiana. Due aspetti importanti, di cui spesso non si parla abbastanza, sono la cura del sonno e dell’alimentazione: ogni paziente e la sua famiglia si devono sentire liberi di fare ogni domanda necessaria a chi li segue direttamente, ricevendo risposte chiare ed accurate. Nel corso della tua carriera, per essere performante ai massimi livelli nel tuo ruolo, quanto hai dovuto curare sonno e alimentazione? “Li ritengo entrambi aspetti fondamentali che hanno inciso in maniera costante nella mia carriera! Durante l’infanzia sono stato un bambino con la propensione ad ingrassare. Per questo motivo fin dagli anni delle giovanili al Treviso ho seguito una dieta con un regime alimentare controllato. Un ruolo importante da questo punto di vista lo ha giocato lo yoga, disciplina che pratico da diverso tempo. Attraverso essa ho raggiunto un maggiore autocontrollo e ho imparato a conoscere meglio il mio corpo. La mente ed il fisico sono intrinsecamente legate e per questo è molto importante, anche dal punto di vista del benessere del nostro organismo, un equilibrato discernimento delle emozioni positive e di quelle negative. Per quanto riguarda il sonno il discorso è simile: mi rendo conto che se non dormo bene divento intrattabile e questa mancanza di sonno si ripercuote su umore e benessere fisico. Da questo punto di vista ritengo che il fattore dieta e il fattore sonno debbano andare di pari passo: ambedue sono essenziali per un corretto sviluppo fisico e mentale e per la conseguente qualità della vita quotidiana”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Allianz Powervolley Milano: il post Cisterna secondo Sbertoli ed Ishikawa

    Milano – Ritorno a Milano con il sorriso per l’Allianz Powervolley. La trasferta di Cisterna, valida per la prima giornata di ritorno, ha portato in dote tre punti per la squadra di coach Piazza che, con una prestazione perentoria, si è prontamente riscattata dopo due gare che avevano lasciato Milano con l’amaro in bocca.La prova messa in campo da Piano e compagni ha dato risposte importanti sotto tanti punti di vista, in primis per quanto concerne la mentalità. Il gruppo meneghino è infatti sceso in campo con la giusta determinazione, offrendo una delle migliori performance finora realizzate. Con questi feedback la squadra osserverà un giorno di riposo dopo il lungo viaggio di ritorno in Lombardia per ritrovarsi domani in palestra e dare il via non solo a una nuova settimana di lavoro, ma anche per iniziare un mese di dicembre che si prospetta ricco di impegni ed appuntamenti .Si comincia infatti il 4 dicembre in casa contro Monza, poi la bolla di Challenge Cup all’Allianz Cloud l’8 e il 9, la trasferta di Vibo il 13, il recupero a Trento il 17, il big match casalingo con Modena il 20 e l’ultima gara dell’anno il 27 fuori casa a Ravenna. 7 match in 23 giorni per l’Allianz Powervolley che in campionato è tornata di nuovo al terzo posto.

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    ” Siamo stati compatti ed attenti durante tutto l’arco della partita – commenta Riccardo Sbertoli -, ritrovando quell’istinto killer che diceva il coach. Non ci siamo disuniti quando siamo andati sotto nel primo set, siamo andati avanti ed è una delle cose che mi rende più fiero della squadra. La gara con Cisterna  è stato uno step importante: dopo Piacenza e Perugia abbiamo avuto una reazione”.
    Non manca anche l’analisi di Yuki Ishikawa, tra i protagonisti del match ed ex di turno: “Per noi è stata una vittoria importante: Cisterna è una squadra forte, abbiamo giocato con grande attenzione per fare nostro il risultato. Noi ora dobbiamo pensare a giocare sempre meglio: anche in questa ultima gara non avevamo iniziato al meglio, poi abbiamo fatto una grande prova in difesa oltre che in attacco”.
    (Fonte comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sir Safety Conad Perugia, Solè: ‘Torniamo in testa alla classifica, vogliamo restarci’

    PERUGIA – Giornata di rientro per la Sir Safety Conad Perugia.Dopo la bella e importante affermazione di ieri sera a Vibo contro i padroni di casa della Tonno Callipo per la prima di ritorno di Superlega, in giornata la comitiva bianconera torna a Perugia e domattina si ritrova al PalaBarton per dare il via ad una settimana molto importante e intensa con due match consecutivi a Pian di Massiano, giovedì sera contro Modena per il recupero della nona di andata e domenica pomeriggio contro Piacenza per la seconda di ritorno.Ed i tre punti conquistati in Calabria sono un ottimo viatico in tal senso. Tre punti arrivati dopo una prova corale di alto livello dei ragazzi di Heynen. Tre punti salutati con soddisfazione dalle parole post gara dei protagonisti.“Era molto importante vincere a Vibo, una squadra che abbiamo visto essere capace di vincere sia a Civitanova che a Trento”, dice il capitano di Perugia Aleksandar Atanasijevic. “Sono contentissimo per la vittoria, adesso in questi pochi giorni dobbiamo lavorare e pensare subito a giovedì quando arriverà Modena. La mia prova? Sto crescendo. Faccio ancora un po’ fatica perché era tanto tempo che non giocavo, ma sono sicuro che più si andrà avanti e più uscirà anche la mia prestazione personale. Sono fiducioso, non è stato un periodo facile, ma sono felice di giocare in questa squadra e con questi compagni”.“Mi aspettavo una partita tirata e difficile come poi è stata”, commenta invece il libero Massimo Colaci. “Affrontavamo un avversario di valore, una squadra forte, che gioca bene e che ha giocatori di alto livello. Loro venivano da vittorie importanti contro squadre blasonate, Vibo è un campo molto difficile, noi siamo stati veramente bravi e siamo contenti perché abbiamo fatto un altro piccolo passo avanti, stiamo pian piano tornando ad essere la squadra che eravamo pre-covid. L’importanza del servizio? Abbiamo grandi battitori, è sempre stato una nostra arma e la sfrutteremo fino alla fine. Quando abbiamo ripreso lo avevamo perso un po’ ed è normale quando stai fermo tanti giorni come noi. Sapevamo che avremmo fatto fatica in battuta nelle prime gare, ma, se una squadra ha un fondamentale nelle proprie corde, prima o poi torna a esprimersi sui suoi livelli”.“Non era facile né scontato vincere a Vibo”, conclude il centrale argentino Sebastian Solè. “Faccio i complimenti alla squadra, abbiamo avuto l’atteggiamento giusto nonostante il periodo senza allenamenti che abbiamo passato. Vibo ha giocato molto bene e ci ha messo in difficoltà, siamo stati bravi a restare sul pezzo, sempre in partita ed a ripartire forte dopo il set perso. Torniamo in testa alla classifica, vogliamo restarci e andremo a combattere ogni partita per fare punti”.

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    Pallavolo femminile A1, Chieri vince nell’ultimo dei recuperi dell’ottava di andata , ecco la classifica aggiornata.

    Pallavolo femminile A1, Chieri vince nell’ultimo dei recuperi dell’ottava di andata che si sono disputati tra sabato e domenica. Le ragazze di coach Bregoli hanno superato in casa in maniera brillante Trento per 3-0 ( 25-13, 25-20, 25-14) confermando quanto di buono si era intravisto nella trasferta di martedì scorso al Palaverde. In quell’occasione le […]
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    Allianz Powervolley Milano: Cisterna – Milano 0 – 3

    Dopo due stop consecutivi tra le mura amiche Milano parte con il piede giusto e fa propria la prima del girone di ritorno del campionato di Superlega, superando nettamente per 3 – 0 ( 25-21, 25-20, 25-18) i padroni di casa della top Volley Cisterna di Latina.Obbiettivo, quindi, raggiunto per i ragazzi di coach Roberto Piazza scesi in terra laziale con l’intento di rientrare il più rapidamente possibile nella corsa ai piani alti della classifica di Superlega e mettersi alle spalle le opache prove contro Piacenza e Perugia.I meneghini, ancora privi dell’opposto Jean Patry , con 6 muri punto e 4 ace  dopo un inizio opaco hanno trovato equilibrio di squadra e con pazienza, come voluto da coach Piazza , hanno dato vita ad una prova di carattere, capace di invertire, grazie ad ottime giocate sia in difesa, sia in attacco, sia a muro, la tendenza della gara a proprio favore.CronacaPrimo set: parte con piglio giusto Cisterna che grazie a tre errori iniziali di Milano con Sabbi si porta sul 4-1 costringendo Piano e compagni ad inseguire prima con Ishikawa 7-4 poi con Maar 9-7 ed ancora con Ishikawa 15-14. Dopo il 15-15 e tempo di Kovac  si gioca punto a punto sino al 18-18 di Maar. Milano che nel frattempo ha trovato equilibrio di squadra, con  Maar fa 18-19 e da il vantaggio a Milano che, grazie anche agli errori di Cisterna, manterrà sino alla fine del set chiuso da Sbertoli 25-21.

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    Secondo set: Piano e compagni iniziano come avevano finito il primo set e fanno subito 1-3 cui rispondono i ragazzi di Kovac che impattano prima sul 3-3 e poi sul 4-4 quando Milano va in fuga con l’ace di Maar 6-9 cui risponde Sabbi con due punti di seguito 8-9 prima del 9-10 muro di Piano. La top volley impatta 11-11 ancora con Sabbi ma due muri a seguire rispettivamente di Kozamernik e di Weber propiziano la fuga di Milano 11-14 e tempo Kovac. Fuga che continua con il 14-19 di Maar e tempo Kovac che nel frattempo ha messo in campo Sottile e Cavuto per Seganov e Tillie.Al rientro Milano allunga ancora e con ottime giocate in difesa e in fase di ricostruzione fa 20-24 con Kozamernik prima del 20-25 di Maar che chiude il set.

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    Terzo set: coach Kovac si affida a Sottile e Cavuto ma Milano grazie a due errori al servizio dei pontini e all’ace di Maar fa 4-7 e costringe Cisterna ad inseguire con Sabbi assai cercato da Sottile per il 7-9, dall’ace di Krick per il 10-11. Da qui i ragazzi di Piazza che sentono il fiato sul collo accelerano e con Ishikawa fanno 12-15 prima del 14-18 muro di Weber , del 16-22 di Maar e tempo Kovac. Al rientro Milano allunga ancora con Maar 17-23 e chiude con Weber 18-25 set e partita.
    TabellinoTop Volley Cisterna – Allianz Powervolley Milano: 0 – 3 ( 21-25, 20-25, 18-25 )Top Volley Cisterna: Cavuto 5, Cavaccini (L), Sottile 0, Tillie 2, Seganov 0, Sabbi 17, Randazzo 11, Krick 4, Szwarc 5, . N.e: Rossato, Rossi, Onwuelo, Rondoni (L). All. Boban Kovac

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    Allianz Powervolley Milano: Basic 2, Kozamernik 5, Daldello 0, Sbertoli 1, Maar 19, Weber 7, Piano 8, Ishikawa 11, Pesaresi (L). N.e.; Staforini, Meschiari, Mosca. All. Roberto PiazzaMVP. Stephen MaarArbitri: Florian – Zanussi. Terzo arbitro: Rossi LEGGI TUTTO