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    Il Comune di Trento omaggia i campioni d’Europa dell’Itas

    La settimana di celebrazioni per la vittoria della 2024 CEV Champions League si è conclusa lunedì in Comune a Trento. A mezzogiorno una delegazione di Trentino Volley, comprendente una fetta consistente di staff tecnico e dirigenziale e Oreste Cavuto, l’unico atleta rimasto ancora in Città in questo periodo, è stata infatti ricevuta dall’Amministrazione locale per un momento di saluto e di ulteriore festeggiamento del Club diventato da otto giorni Campione d’Europa per la quarta volta.

    “È stato un onore fare il tifo per la squadra della città nel giorno della vittoria soprattutto per chi come me ha seguito e vissuto tutta la stagione in tribuna – ha spiegato l’Assessore allo Sport del Comune di Trento Salvatore Panetta – . Ora dobbiamo iniziare subito i lavori per far trovare alla squadra un palazzetto ancora migliore per l’inizio della prossima stagione. Grazie di cuore per le emozioni che ci avete regalato”.

    Il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, dopo aver ricordato i bellissimi momenti  vissuti accanto ai tifosi durante la finale di Antalya (che ha seguito dal vivo sugli spalti della Sports Hall), ha portato il discorso sul significato del risultato sportivo: “Lo sport è bello ma ha i suoi elementi di crudeltà – ha sottolineato – . E se non avessimo vinto? A me questa domanda fa pensare. Mi piace la risposta che Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore, ha dato a Trento in un incontro dello scorso weekend. Si perde? C’è la rivincita. Dopo le difficoltà delle scorse Finali di Champions League è successo anche a noi. Le sconfitte ci sono, ma appunto sappiamo che il giorno dopo c’è la possibilità di rigiocare. L’altro aspetto importante da non tralasciare oggi è il rapporto della Società con la comunità. A questo proposito dobbiamo ricordarci del BIG Camp: attorno alla squadra di volley più forte d’Europa è nata un’esperienza che ogni estate porta sul Monte Bondone centinaia di ragazzi da tutt’Italia. Quanto al PalaTrento dobbiamo dirci che la prospettiva è quella del nuovo palazzetto, è una direzione che abbiamo preso, ma intanto è doveroso lavorare subito per una migliore acustica e a un nuovo campo per avere una struttura adeguata per l’inizio della prossima stagione”.

    A margine dell’incontro, poi, il Sindaco di Trento ha consegnato al Presidente Bruno Da Re, all’allenatore Fabio Soli e al Team Manager Riccardo Michieletto (da 18 anni in Trentino Volley come dirigente ed in precedenza protagonista come giocatore, prima a Mezzolombardo fra il 1996 e 1999 e proprio a Trento nella stagione 2002/03) un riconoscimento per il grande contributo offerto alla causa con dediche personalizzate: “A Bruno Da Re, per l’alta professionalità, l’immensa passione e l’attaccamento alla città”. “A Fabio Soli, che sulle difficoltà ha costruito la vittoria più bella”. “A Riccardo Michieletto, maestro di cura e attenzione ai giocatori, colonna della società”.

    foto Trentino Volley

    E’ stato bello domenica scorsa ad Antalya avere con noi il Sindaco di Trento, perché tutto ciò non era affatto scontato essendo la nostra una città di più di 110.000 abitanti: abbiamo sentito la sua vicinanza morale – ha dichiarato il Presidente di Trentino Volley Bruno Da Re nel corso dell’incontro con l’amministrazione comunale di questa mattina a Palazzo Geremia – . Siamo orgogliosi di aver vinto la Champions League, ben sapendo che grossomodo siamo gli stessi come Società e gruppo che avevano perso la Finale a Lubiana; ogni tanto lo sport ti dà qualcosa, altre volte te lo toglie ma le emozioni che garantisce sono sempre molto importanti”.

    “Nella parte conclusiva della stagione ammetto di aver sofferto molto perché non riuscivo a capire come poter aiutare la squadra a venire a capo dei suoi problemi, tenendo conto che avevamo vissuto una regular season in maniera elegante e poi nei Play Off ci siamo presentati con abiti più umili. Non auguro nemmeno al mio peggior nemico di affrontare un periodo agonistico come quello che è capitato a noi fra marzo e aprile. E’ stato un grande dispiacere vedere i ragazzi in campo dover penare per situazioni che non erano direttamente ascrivibili al loro rendimento, ma semplicemente legati agli infortuni”.

    “A Soli ho sempre detto che prima o poi ci sarebbe stata una giustizia divina che ci avrebbe ridato quello che la sfortuna ci aveva tolto; ad un certo punto ho iniziato a credere che quella giustizia non ci fosse più, ma alla fine la vittoria della Champions League ha sistemato le cose e confermato la mia idea. Abbiamo dimostrato tanto spirito di gruppo, tanto sacrificio, e credo che mai come quest’anno la Società ci abbia messo del suo per tenere la barra dritta in un momento difficile, così come ha fatto lo staff tecnico guidato da Fabio Soli, e la squadra stessa – e aggiunge – . Quello che hanno fatto i giocatori è qualcosa di incredibile; l’assenza del palleggiatore avrebbe ammazzato chiunque, ma non loro. In tempi rapidissimi, appena ci siamo ritrovati di nuovo al completo, siamo stati in grado di rialzarci e di tornare a giocare al livello che ci competeva prima. Oreste Cavuto è stato uno degli artefici di questo spirito di spogliatoio; non avrà giocato molto, ma è sempre stato protagonista nel gruppo. Con l’occasione lo saluto e lo ringrazio per quello che ha fatto e per le belle parole che ha speso per Trentino Volley e per me nel corso della cena di fine stagione. Quando vorrà tornare qui ci sarà sempre spazio. La Champions League vinta ad Antalya ci lega ancora di più alla nostra città; nonostante fossimo lontani abbiamo sentito forte la vicinanza di tutto il territorio e la costante presenza delle autorità locali lo conferma. Grazie a tutti”.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Acquarone: “A tratti una buona pallavolo. Io? Non vedo l’ora di giocare mercoledì”

    La regular season di SuperLega Credem Banca 2023/24 si è conclusa per l’Itas Trentino maschile con una battuta d’arresto casalinga, la prima di tutta la sua stagione italiana, per mano di Padova.

    Per gli uomini di Fabio Soli, che ha concesso una giornata di riposo ai titolari dando quindi spazio alle seconde linee, una sconfitta indolore quella rimediata a ilT quotidiano Arena.

    “Sapevamo che non sarebbe stato facile – commenta Oreste Cavuto. – Trovare il ritmo gara è differente tenerlo per un set o per una partita intera e penso che questa sera si sia vista questa differenza. Noi ovviamente siamo contenti perchè abbiamo avuto spazio, è anche un pò una gratificazione nei nostri confronti e del lavoro che facciamo durante tutta la stagione. “

    Qualche rammarico in casa Itas forse per il primo set: “Sì, in queste partite il primo set è sempre quello un pò più difficile perchè bisogna sbloccarsi un pò dalla tensione. Con due o tre cose fatte meglio avremmo potuto portare a casa la partita.”

    “A tratti penso che abbiamo dimostrato una buona pallavolo poi siamo un pò calati – aggiunge Alessandro Acquarone. – Sono contento della prestazione, ci siamo detti di giocare e spingere senza troppi pensieri e così abbiamo fatto. Io fisicamente sto bene, non vedo l’ora mercoledì di scendere in campo.”

    (fonte: Youtube Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Itas Trentino, Oreste Cavuto è tornato a lavorare con il gruppo

    Di Redazione

    Dopo un giorno di pausa, successivo alla bella vittoria casalinga su Monza, l’Itas Trentino è tornata ad allenarsi nella mattinata di oggi per inaugurare il programma che la porterà al prossimo impegno di regular season. A distanza di oltre due mesi, è tornato a lavorare col gruppo Oreste Cavuto, mentre per Srecko Lisinac l’inizio di settimana è coinciso ancora con attività differenziata.

    In vista della partita che domenica 5 febbraio a partire dalle 15.30 la vedrà impegnata al Pala Mazzola contro la Gioiella Prisma Taranto, i gialloblù hanno svolto oggi una doppia sessione (pesi al mattino, tecnica nel tardo pomeriggio) e saranno di scena alla BLM Group Arena per sostenere sedute simili anche nelle giornate di giovedì e venerdì. Per quelle di mercoledì e sabato è invece previsto un unico allenamento, da svolgere rispettivamente all’ora di pranzo (il primo febbraio) e nella tarda mattinata (il 5 febbraio), prima della partenza per la Puglia.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lavia, Sbertoli e Cavuto diventano cantanti per beneficenza

    Foto Trentino Volley Di Campioni in campo e anche davanti ai microfoni: per Natale Daniele Lavia, Riccardo Sbertoli e Oreste Cavuto faranno un regalo speciale agli appassionati di pallavolo, ma soprattutto a chi lavora per dare un futuro migliore a chi soffre. Il 20 dicembre uscirà infatti “Insieme“, una canzone scritta e interpretata proprio dai […] LEGGI TUTTO

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    Oreste Cavuto fermo per infortunio: lesione agli addominali

    Trento, 11 novembre 2022
    Nel corso dell’allenamento della vigilia della partita di Champions League contro i belgi del Menen Oreste Cavuto ha riportato una importante lesione del muscolo obliquo interno dell’addome.Con tutta probabilità lo schiacciatore gialloblù dovrà restare fermo per un lungo periodo e, nel frattempo, verrà sottoposto a periodici esami strumentali per valutarne il completo recupero.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Svestito l’azzurro, Cavuto è entrato nel gruppo: “A Trento respiro aria di casa”

    Di Redazione A partire da oggi, giovedì 18 agosto 2022, l’Itas Trentino può contare su un giocatore della nuova rosa in più a disposizione per il periodo di preparazione pre-campionato. Con l’allenamento di questo pomeriggio al gruppo si è infatti unito anche Oreste Cavuto; terminati gli impegni con la Nazionale Italiana solo la scorsa settimana, lo schiacciatore abruzzese cresciuto nel vivaio gialloblù non si è fatto attendere molto da Angelo Lorenzetti. Con il suo innesto diventano sette i giocatori del roster con cui il tecnico marchigiano può lavorare.Quella che ha preso il via oggi con una sessione in sala pesi per Cavuto è la settima stagione della carriera da vivere con addosso la maglia di Trentino Volley; tre di queste trascorse nel Settore Giovanile (con cui ha vinto cinque titoli italiani), le altre quattro in prima squadra (con cui ha vinto un Mondiale per Club, una CEV Cup e una Supercoppa Italiana).“Quando inizia una nuova preparazione c’è sempre voglia e fretta di incontrare i compagni per conoscerli meglio o riallacciare con loro il rapporto che si era precedentemente creato; tutti sensazioni che mi appartengono perfettamente in questo momento – ha spiegato Oreste –  Sono pronto a mettermi in gioco e a fare la mia parte, dando il massimo per Trento e per la sua squadra di pallavolo; tornare qui dopo l’estate azzurra mi fa sempre sentire aria di casa. A maggior ragione metterò a disposizione tutta l’esperienza che ho accumulato per cercare di risultare di nuovo utile a questo gruppo nella sua corsa verso altri grandi risultati. La rosa ha modificato pochi effettivi rispetto all’ultima stagione, sarà quindi più semplice ritrovare il feeling che tanto ha contraddistinto il precedente campionato. Per i giovani che sono arrivati in estate ci sarà quindi subito la possibilità di entrare in sintonia con il resto della squadra per lavorare al meglio in palestra. Il Mondiale? L’Italia è un grande gruppo ed il percorso sin qui fatto è stato positivo; sono convinto che possa arrivare un ottimo risultato e sono il primo a fare il tifo per la Nazionale”.L’Itas Trentino ha sostenuto oggi la terza doppia sessione della seconda settimana di preparazione, che si concluderà sabato mattina in sala pesi dopo che la squadra avrà svolto due allenamenti anche nella giornata di venerdì.(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Cavuto in gruppo: “Pronto per fare ancora la mia parte”

    Trento, 18 agosto 2022
    A partire da oggi, giovedì 18 agosto, l’Itas Trentino può contare su un giocatore della nuova rosa in più a disposizione per il periodo di preparazione pre-campionato. Con l’allenamento di questo pomeriggio al gruppo si è infatti unito anche Oreste Cavuto; terminati gli impegni con la Nazionale Italiana solo la scorsa settimana, lo schiacciatore abruzzese cresciuto nel vivaio gialloblù non si è fatto attendere molto da Angelo Lorenzetti. Con il suo innesto diventano sette i giocatori del roster con cui il tecnico marchigiano può lavorare.Quella che ha preso il via oggi con una sessione in sala pesi per Cavuto è la settima stagione della carriera da vivere con addosso la maglia di Trentino Volley; tre di queste trascorse nel Settore Giovanile (con cui ha vinto cinque titoli italiani), le altre quattro in prima squadra (con cui ha vinto un Mondiale per Club, una CEV Cup e una Supercoppa Italiana).“Quando inizia una nuova preparazione c’è sempre voglia e fretta di incontrare i compagni per conoscerli meglio o riallacciare con loro il rapporto che si era precedentemente creato; tutti sensazioni che mi appartengono perfettamente in questo momento – ha spiegato Oreste – . Sono pronto a mettermi in gioco e a fare la mia parte, dando il massimo per Trento e per la sua squadra di pallavolo; tornare qui dopo l’estate azzurra mi fa sempre sentire aria di casa. A maggior ragione metterò a disposizione tutta l’esperienza che ho accumulato per cercare di risultare di nuovo utile a questo gruppo nella sua corsa verso altri grandi risultati. La rosa ha modificato pochi effettivi rispetto all’ultima stagione, sarà quindi più semplice ritrovare il feeling che tanto ha contraddistinto il precedente campionato. Per i giovani che sono arrivati in estate ci sarà quindi subito la possibilità di entrare in sintonia con il resto della squadra per lavorare al meglio in palestra. Il Mondiale? L’Italia è un grande gruppo ed il percorso sin qui fatto è stato positivo; sono convinto che possa arrivare un ottimo risultato e sono il primo a fare il tifo per la Nazionale”.L’Itas Trentino ha sostenuto oggi la terza doppia sessione della seconda settimana di preparazione, che si concluderà sabato mattina in sala pesi dopo che la squadra avrà svolto due allenamenti anche nella giornata di venerdì.

    Trentino Volley SrlUfficio Stampa

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    Oreste Cavuto tra il sogno europeo di Trento e l’abbraccio alla piccola Zvlata

    Di Roberto Zucca

    Sono gli occhi di Oreste Cavuto a rivelare la profondità del suo animo. Sono occhi così empatici che si rischia di rimanere immersi nelle sue storie e nella sua vita, e di essere trascinati all’interno di un mondo che non ha mai lo stesso ritmo. In quegli occhi, anche Zvlata, una persona per lui molto speciale, di cui sceglie di parlare per la prima volta, deve aver visto qualcosa di molto speciale.

    “Ne parlo sempre con molta emozione. Zvlata è una bambina ucraina di cui la famiglia della mia amica Caterina ha deciso di occuparsi, da quando lei ha conosciuto l’orrore di questo conflitto. Sono persone alle quali sono molto legato a Trento, tanto che appena ho qualche minuto libero dagli impegni della pallavolo, vado a trovarli“.

    Da dove è nata questa storia?

    “Dal fatto che anche i miei genitori in Abruzzo abbiano ospitato due famiglie con dei bambini, e il fatto di non poter essere lì con loro a dare una mano mi ha toccato molto. Mi creda, sono cose che gratificano, soprattutto in una giornata in cui magari sei stato occupato da altro o non sei dell’umore migliore, e trascorrere del tempo con queste persone ti fa svoltare proprio la quotidianità“.

    Di lei dicono che ha il potere di rendere speciale un momento o di far sentire speciali le persone.

    “Se così fosse è il più grande complimento che mi si possa fare. Forse è per il fatto che faccio parte di un gruppo di persone speciali in questa squadra“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È vero che Trento ha un’arma in più, ossia è una squadra nel vero senso del termine?

    “È una famiglia. Sono persone con le quali vivo dei momenti importanti, da giocatore in campo e con molti di loro al fuori del campo. Con molti di loro ho vissuto anche l’emozione della maglia azzurra, e adesso riprenderò tra qualche settimana quel cammino“.

    Cosa si aspetta da questo ritorno?

    “Ne ho parlato con De Giorgi, il quale ha saputo trasmettermi degli stimoli importanti attraverso degli obiettivi relativi al mio ruolo in campo e all’interno dello spogliatoio“.

    Mi dica di più.

    “Abbiamo parlato del ruolo di universale, che mi si richiede di avere, dato che in questi anni ho cercato di lavorare proprio sull’essere così malleabile. Sotto l’aspetto comportamentale, mettiamola così, De Giorgi apprezza il fatto, così come lo ha apprezzato Angelo, di avere una predisposizione a fare gruppo“.

    A Trento dimostra sempre di avere una parola e un gesto per tutti.

    “È la mia natura, non è un qualcosa su cui ho necessità di lavorare. Sono così anche fuori dal campo perché così mi è stato insegnato. Se vedo qualcuno in difficoltà o qualcuno che di quella parola ha più bisogno sono pronto a darla“.

    Ha scritto che Trento è casa. Cosa c’è dentro quella parola?

    “C’è una squadra di amici con cui trascorro il tempo, ci sono luoghi in cui mi rifugio quando mi manca la mia vera casa, ci sono persone al di fuori del campo e situazioni che si creano che mi aiutano a crescere al meglio. C’è il profumo del palazzetto, che è unico, o i cori dei tifosi che mi ricordano quanto sia legato a questa città“.

    Della sua vera casa, la terra d’Abruzzo, cosa le manca di più?

    “La montagna, il mare e questo trait d’union che si crea e che è unico. Casa mia è un posto così. E poi la famiglia. Sono venuti a Civitanova per tutte le gare a tifarmi, e sarei voluto tornare qualche giorno a casa con loro. Anche solo per stare qualche giorno con i miei nonni, i miei zii e mia cugina“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A casa ha una tifosa molto speciale.

    “Nonna Fernanda. È una nonna giovane e tecnologica, che guarda le partite in tv o in rete e mi segue sempre. Poi mi manda i messaggi per commentare le partite. È una persona unica. Sono fortunato ad avere una famiglia come la mia, anche se ho perso qualcosa perché per inseguire i sogni legati alla pallavolo. Ma li sento sempre molto vicini“.

    Dicevamo di Civitanova. Uscire in Gara 5 tra gli applausi come è stato?

    “Difficile, perché era quasi fatta. Soprattutto perché eravamo avanti anche in quella gara. Loro hanno fatto vedere la squadra che sono, e abbiamo giocato contro un Simon che ha dimostrato di essere il giocatore più forte del mondo. Siamo arrivati ad un passo dalla finale, giocandocela alla pari. È un peccato non aver raggiunto anche l’obiettivo di una finale scudetto, ma abbiamo dato tutto ciò che avevamo“.

    Non è finita. C’è il 22 maggio. Una data per lei importantissima.

    “Per tutti. Giocare la finale di Champions sarà l’ultimo obiettivo della stagione e ci stiamo preparando al massimo per arrivare pronti a quella data. Ci troveremo di fronte una squadra molto forte. Lo Zaksa sta dimostrando anche in Polonia il suo valore e per questo dovremo essere al massimo della condizione. Teniamo tutti moltissimo a questo trofeo, anche perché sarebbe davvero un bellissimo modo di finire questa stagione“. LEGGI TUTTO